Black Blood

In fase di scrittura

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    Grazie Stefy!!! **
     
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    Capitolo 20





    Tom attese a lungo prima di aver l’opportunità di rimanere solo con Bill. Aileen e Matt si erano trattenuti fino al tramonto, quando il piccolo, dopo aver monopolizzato lo scrittore per tutto il pomeriggio e aver coinvolto, suo malgrado, anche Tom nella costruzione del castello di sabbia più grande dell’ universo, aveva finalmente ceduto alla stanchezza, addormentandosi sul dondolo della veranda di casa Trumper. La madre aveva così approfittato del momentaneo knock out del figlio per caricarlo in auto e congedarsi da Bill e i suoi amici, prima che Matt si svegliasse nuovamente, rigenerato, e pronto per un’altra interminabile sessione di gioco.
    Mia si diresse poi verso casa, lasciandoli soli, felice di aver conosciuto niente meno che l’agente di B.T.Truman, di aver ottenuto in via confidenziale alcune piccole informazioni sul suo scrittore preferito e la promessa che le avrebbe fatto avere in tempi brevissimi una copia autografata di ‘Final Choice’.
    “ Fuuuu che giornata!” Esclamò Bill lasciandosi cadere sui morbidi cuscini del dondolo, ormai esausto.
    “ Matt è una fonte inesauribile di energia! Mi chiedo dove trovi tutta quella vitalità!” Constatò Tom di rimando, sbadigliando vistosamente.
    “ Ha quattro anni, se non è vitale lui, chi dovrebbe esserlo?”
    “ Mi chiedo come faccia Aileen a tenergli testa… E anche tu, considerato che ti adora.”
    “ Matthew è vivace, ma è un tesoro, se penso a tutte le volte che l’ho tenuto in braccio e coccolato fino a quando non si addormentava!”
    “ Tieni molto a loro, vero?” Chiese poi il chitarrista, temendo la risposta.
    “ Per me è come un figlio, non riuscirei ad immaginare la mia vita senza quel piccolo demonietto! E lo stesso vale per Aileen, posso affermare con certezza che è la donna della mia vita!” Dichiarò, con ferma decisione. Non avrebbe permesso a nessuno di interferire nel rapporto tra lui e la sua agente.
    Tom sospirò senza replicare, il messaggio era stato fin troppo chiaro e non aveva alcun senso continuare il discorso, si alzò quindi dalla poltroncina su cui era seduto e biascicando una scusa aveva espresso il desiderio di andarsene.
    Bill lo fermò, tirandolo per un braccio e avvicinandosi a lui pericolosamente. Tom poteva avvertire sulla guancia il suo respiro caldo, le mani, leggere, che si erano posate sulle sue spalle.
    “ Ehi musone, lo so a cosa stai pensando…” Gli sussurrò all’ orecchio, “ e come al solito sei già saltato alle tue ovvie conclusioni. Aileen è la donna della mia vita, ci conosciamo da tanti anni e le voglio davvero bene, ma sono gay e non sono attratto da lei nel senso che credi tu, né mai lo sarò.” concluse, sfiorando con le labbra la sua guancia livida. Tom si rilassò immediatamente, soffiando fuori l’aria fino a quel momento trattenuta e Bill si ritrovò a sorridere della reazione suscitata nel chitarrista a quell’affermazione.
    “ Ok, ho capito, ma non sei tenuto a giustificarti. Dopotutto ci conosciamo da pochi giorni ed è ovvio che ognuno di noi abbia la propria vita.” Rispose però, in netta contrapposizione con ciò che realmente il suo corpo aveva appena dimostrato.
    “ Tom rilassati. Non mi sto giustificando. Ti sto mettendo al corrente di un particolare importante della mia vita, forse il più importante, l’unico che nel corso degli anni, dovessi anche stravolgere la mia esistenza, rimarrà tale. Questo però non preclude la possibilità che un giorno possa innamorarmi di qualcuno e vivere una storia tutta mia, non credi?” Tentò di spiegargli, consapevole che si stava muovendo su un territorio minato.
    “ Se lo dici tu…” Si limitò a rispondere l’altro quasi inebetito dalla sua vicinanza. Bill continuava a depositargli sulle guance innumerevoli baci e lui non avrebbe resistito a quel dolcissimo attacco ancora per molto. Si avvicinò quindi ulteriormente a lui, imprigionandolo tra il suo corpo e la balaustra della veranda e l’abbracciò, cercando immediatamente la sua bocca.
    E toccò allora a Bill trattenere il respiro in quello che fu in assoluto il bacio più intenso che lui si fosse mai sognato di ricevere.

    Mia fece un rapido giro della casa e constatato che nessuno dei loro ormai indesiderati coinquilini era presente, si lasciò cadere sul divano, scalciando le scarpe in mezzo al soggiorno. Era stata una giornata fantastica e Aileen era una persona adorabile! Ok, il fatto che fosse l’agente letterario di B.T. di certo aveva contribuito a renderla così speciale ai suoi occhi, anche se era risultato chiaro da subito che mai le avrebbe fatto conoscere lo scrittore. Nemmeno Bill l’aveva mai incontrato e dubitava potesse verificarsi in futuro, quel Truman doveva essere una specie di orso nerd scontroso e solitario, anche se in grado di sfornare affascinanti saghe vampiriche e intrattenere eleganti conversazione via internet. A proposito! Doveva scrivergli che aveva conosciuto Aileen, chissà, magari…
    “ Idiota.” Si apostrofò ad alta voce nel silenzio della casa, ridendo della sua idea balorda. Non avrebbe certo fatto uno strappo alla regola per lei, però tentare non avrebbe fatto male a nessuno! Salì di corsa le scale ed entrò nella sua stanza. Revon aveva sgombrato il campo togliendo le sue cose e ora la camera era a sua completa disposizione. Le due telecamere e il computer erano sulla scrivania posta sotto la grande finestra, la cui posizione permetteva la vista di parte della veranda di Bill e più precisamente della zona in cui in quel momento suo fratello e il padrone di casa sembravano decisamente impegnati in un incontro ravvicinato.
    “ E bravi i miei due piccioncini!” Esclamò prendendo subito una delle due telecamere. La scena che le si stava offrendo, non era assolutamente da perdere! Si sentì un po’una voyeur a dire il vero, ma sarebbe stata perfetta per il suo video! Il tramonto, il mare e quel bacio che sembrava non avere fine. Sorrise mentre metteva a fuoco l’immagine manualmente data l’ormai scarsa illuminazione e pensando a come montare la scena appena catturata.

    Tom pose fine al bacio per riprendere fiato, lasciando Bill ansimante, finalmente a corto di parole e con il cuore che batteva a mille. Non che fosse stato baciato da molti prima di quel momento, ma in assoluto poteva affermare che Tom sapesse il fatto suo. Si toccò le labbra e sorrise, imitato dal chitarrista che lo guardò divertito.
    “ Dovremmo farlo più spesso…” Riuscì solo a dire, circondandogli i fianchi con le sue lunghe braccia e stringendosi a lui. Tom annuì con il capo, scostandogli i capelli fuoriusciti dalla sua ormai inesistente coda e baciandolo languido sul collo. Bill si sentì pervadere da un’ondata di piacere, mentre l’eccitazione cresceva in lui ed aumentava la necessità di un ulteriore contatto tra i loro corpi, ma Tom si sciolse dall’abbraccio e riacquistata la distanza di sicurezza prese a parlare.
    “ Oggi sono stato dall’ ematologo di mio padre…” Esordì serio e Bill aveva deglutito, sperando non ci fossero cattive notizie, “…per chiedere il risultato dei miei test…” continuò titubante.
    “ E?...” Lo spronò l’altro.
    “ Non ero compatibile. Non avrei potuto donargli il midollo in ogni caso.” Soffiò fuori, come liberato di un peso. Bill si avvicinò e lo abbracciò nuovamente, posando leggero le labbra sulle sue.
    “Non ti dirò ‘te l’avevo detto’, ma sono felice che tu abbia deciso finalmente di conoscere questa verità e spero che questa notizia sia per te segno di un nuovo inizio. Hai trascorso questo tuo ultimo anno vittima di un rimorso ingiustificato, ora è giunto il momento di ricominciare a vivere, non credi? ” Gli sussurrò, riprendendo a baciarlo.
    “ Sono perfettamente compatibile con Mia…” Lo informò, cercando di mantenere una parvenza di lucidità. Bill era una tentazione alla quale molto difficilmente si poteva resistere.
    “ E cosa significa? Non vorrai mica preservarti per lei eh? Dimmi che l’idea non ti ha nemmeno sfiorato! Tua sorella è in salute e non c’è nulla che possa far pensare che tu dovrai donargli qualche organo in futuro!” Esclamò lo scrittore preoccupato, galoppando con la sua fervida immaginazione.
    Tom lo guardò stralunato e scoppiò a ridere, certo, ci aveva pensato, ma confidava in leggi imminenti che avrebbero permesso la donazione di organi da parte di omosessuali sani, anche a costo di trasferirsi in qualunque posto del mondo dove questo fosse consentito.
    “ Cercherò di non ricadere nel medesimo errore, tranquillo…” Si limitò a dire, baciandolo a stampo e accarezzando le sue guance morbide.
    Ora toccò a Bill rilassarsi tra le sue braccia. Dove avrebbe mai trovato un altro baciatore della sua portata? Rise tra sé per la superficialità del pensiero, mentre nella sua mente prendeva forma la domanda successiva. Non voleva mettergli fretta, ma alla luce delle nuove rivelazioni, forse il loro neonato rapporto avrebbe potuto farsi meno… approssimativo?
    “ E adesso… che facciamo?” Chiese quindi, accarezzandogli la schiena da sotto la t-shirt.
    “ Non lo so, tu che proponi? Vuoi cenare?” Rispose Tom, ignorando volutamente il senso della domanda.
    “ No. Vorrei passare direttamente al dessert…” Gli suggerì malizioso.
    “ Sono a dieta…”
    “ TOM!” Gridò, spingendolo giù dalle scale della veranda e facendolo planare con sedere sulla sabbia.
    “ Ehi, ma sei fuori?!” Esclamò il chitarrista, massaggiandosi le natiche doloranti.
    “ Sei, sei… un mostro!” Lo apostrofò lo scrittore indignato, parandosi davanti a lui. Gli si stava offrendo praticamente su un piatto d’argento e lui tentennava?
    Tom lo guardò un attimo, prima di scoppiare a ridergli in faccia e atterrarlo con un’ abile mossa di karatè, per poi sedersi sul suo bacino ed immobilizzarlo.
    “ Chi sarebbe il mostro?” Chiese, afferrandogli i polsi per impedirgli il benché minimo movimento.
    “ T-tu!” Lo provocò il biondo, tentando invano di liberarsi dalla stretta. Il tessuto leggero dei boxer da bagno non avrebbe potuto celare a lungo la sua crescente eccitazione. Tom si adagiò su di lui, continuando la lenta tortura e lo baciò sulla fronte, mentre un sospiro deluso e frustrato si levava dall’ altro. Avrebbe potuto prenderlo lì sulla spiaggia e probabilmente Bill non si sarebbe tirato indietro, ma non voleva che l’urgenza gridata dai loro corpi rischiasse di rovinare tutto. Questa volta avrebbe fatto le cose per bene.
    Sempre che quel pazzo tanto scatenato quanto eccitante, che aveva ripreso a dimenarsi sotto di lui, gliene avesse dato possibilità.

    Edited by *billaly* - 7/5/2014, 22:25
     
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  3. rawak
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    Grazie perché mi è piaciuto veramente tanto!
    Mi fa pensare quanto possa essere frustrante cadere innamorati di uno come Tom, in questa storia, intendo.
    Freddo, scostante, controllato..... È antipassionale!
    Uno così non l'avrei retto a lungo, bisogna che si dia una mossa o Bill gli sfuggirà fra le dita, come la sabbia dove:


    " Avrebbe potuto prenderlo lì sulla spiaggia e probabilmente Bill non si sarebbe tirato indietro......"
     
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    Tom non è freddo, ma piuttosto direi che sia "controllato",abituato a tenere a freno i sentimenti ed introverso.
    Chissà se Bill riuscirà a farlo sciogliere?
    Io direi che è sulla buona strada...
    Grazie per aver letto Stefy! <3
     
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  5. !Moody
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    Ciao! sono imperdonabile, mi sono persa qualche capitolo ma nelle ultime settimane non mi collego molto e non ho il tempo di leggerli attentamente.
    Appena ne avrò il tempo mi rimetterò in pari!
    A presto :)
     
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    Non ti preoccupare, io e la mia fic siamo sempre qui. :D
     
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  7. rawak
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    Anche se leggo di là non dimentico di passare a vedere se qua hai pubblicato ancora.... ti aspetto con ansia.,. Baciobacio!!
     
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    Sono indietrissimo col capitolo! :'(
     
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  9. rawak
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    Non voglio metterti fretta.... ho ancora tanto da leggere dei tuoi sogni a occhi aperti! :-)
     
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    Occhio a non caderci dentro ai miei sogni! ;)
    Vado a nanna ora, sono distrutta!
     
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  11. rawak
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    Noto.... son come i miei, ma tu in più li scrivi e molto bene!
    Notte :flower: :flower: :flower:
     
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    Capitolo 21





    “La vuoi smettere?!” Lo implorò Tom, mentre il suo inguine provato gli mandava chiari ed eccitati segnali. Bill sembrava posseduto, tanto si agitava sotto di lui nel vano tentativo di liberarsi. Rosso in viso, i capelli sparsi sulla sabbia e piccole gocce di sudore che gli imperlavano la fronte. Il respiro affannato e il suo sorriso da infarto, nonostante il momento. E cazzo sì, sorrideva sornione il bastardo, compiaciuto della sua eccitazione che il sottile tessuto dei boxer da mare non riusciva minimamente a celare.
    Tom sciolse la stretta dai polsi e Bill si immobilizzò all’istante sollevandosi a sedere con il chitarrista ancora sul suo bacino e guardandolo dritto negli occhi.
    “ Sei una contraddizione vivente, mon cheri.” Gli sussurrò, avvicinandosi alle sue labbra.
    “ Non è vero!” Ribattè l’altro, cercando di allontanarsi da lui, ma Bill aveva cinto i suoi fianchi con le braccia e sembrava intenzionato a non volerlo far muovere da lì.
    “ Sì che lo sei e la tua reazione ne è la prova. Lo so che non dobbiamo affrettare i tempi, ma non puoi negare che mi desideri…” Tom sbuffò sconfitto, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi che ora lo fissavano seri.
    “ Ehi, sto scherzando! Non ti ho mica chiesto di sposarmi!” Bill gli diede un pugno su una spalla cercando di sdrammatizzare la situazione, ma Tom ormai non lo guardava più. Un luccichio proveniente dalla finestra della stanza di Mia aveva attirato la sua attenzione. Alla rossa luce del tramonto, era certo di aver intravisto la sorella che… che, gli venisse un colpo, li stava filmando con la telecamera!
    “ Abbiamo un problema Bill…” Disse, liberandosi dalla sua stretta per rimettersi in piedi.
    “ Lo so. Tu non mi vuoi.” Borbottò il biondo, scuotendo i lunghi capelli insabbiati.
    “ Non dire cazzate! Mia ci sta riprendendo!” Esclamò il chitarrista contrariato.
    “ Davvero?! E da dove?”
    “ Dalla finestra della sua camera…” Bill si voltò e salutò in direzione della casa, scoppiando a ridere. E brava, la ragazza!
    Mia si ritrasse contro la parete della stanza celandosi alla loro visuale, cavolo l’avevano vista! Adesso Tom gliene avrebbe dette di tutti i colori, senza contare che avrebbe insistito per farle cancellare il filmato. Appoggiò la fronte contro il muro, accorgendosi di avere il fiato corto e maledicendo la propria stupidità. Da un po’ di tempo a questa parte, non ne faceva una giusta!
    “ Non fare il cretino ci ha filmato, te ne rendi conto?” Sbottò Tom, fuori di sé.
    “ E allora? Non stavamo mica commettendo un reato!”
    “ Tu non capisci! Mia stava cercando una nuova idea per il suo stramaledetto concorso e ho la vaga impressione che saremo noi gli inconsapevoli protagonisti di quel cazzo di video! Come al solito, senza chiedere il permesso o accertarsi che si possa fare! Ma ora mi sentirà, le farò passare la voglia di fare la regista!”
    “ Uh come sei pignolo! Rilassati Tom, a tutto c’è una soluzione!” Affermò lo scrittore avvicinandosi a lui per tentare di calmarlo. Gli prese il volto con le mani e gli sfiorò le labbra con un bacio delicato.
    “ Sei troppo severo con lei e anche con te stesso. Lascia che si diverta un po’…” Continuò lo scrittore, accarezzandogli gli zigomi.
    “ Non ti dispiace che ci abbia filmato?”
    “ Mi dispiace che tu colga ogni occasione per allontanarti da me.” Disse Bill, stringendolo a sé.
    “ Non voglio allontanarmi da te, ma solo che mia sorella la smetta di fare la guardona e-…” Bill posò di nuovo la bocca sulla sua e finalmente lo zittì. Tom intentò una debolissima protesta che si spense sulle sue labbra. In effetti era un po’ troppo brontolone anche per se stesso e i baci di Bill erano un’ ottima scusa per metterlo a tacere.

    La voce di Josh la fece sussultare e la telecamera quasi le cadde dalle mani. Con un gesto istintivo aveva tentato di nasconderla, ma era fin troppo evidente agli occhi del bassista dei Virginal Sacrifice, ciò che stava facendo.
    “ Mi domando quando la smetterai di filmare tutto ciò che ti capita davanti Mia. Lo sai che potresti esser denunciata per violazione della privacy?” Esclamò il ragazzo avvicinandosi alla finestra.
    “ Che ci fai qui? Credevo fossi fuori con gli altri...” Farfugliò imbarazzata.
    “ Ero fuori sì, ma da solo, non mi andava certo di reggere il moccolo a quei quattro! Ora anche Andy sembra aver fatto breccia nel cuore della bella quanto volubile Revon!” Rispose, sbirciando oltre la spalla della ragazza e intravedendo due sagome abbracciate sulla spiaggia.
    “ Stiamo facendo progressi a quanto vedo!” Rise, riconoscendo i soggetti in questione.
    “A quanto pare sì, Tom sembra aver messo da parte il suo odio verso il prossimo!” Lo prese in giro la sorella.
    “Forse aveva solo bisogno di trovare la persona giusta. Non ho mai pensato che tuo fratello odiasse il prossimo. In questi mesi non è stato certo mister simpatia, ma ha avuto i suoi buoni motivi e tu che sei sua sorella non dovresti parlare così di lui.” La ammonì il ragazzo.
    “ Uh-uh,Tom ha trovato un difensore!” Lo canzonò, riponendo la telecamera nella custodia e preparandosi così all’ennesima discussione. Ormai da giorni non si faceva altro in quella casa!
    “ Non lo difendo, dico solo che dopo tanta sofferenza si merita un po’ di felicità!”
    “ E certo, perché è il solo ad aver sofferto! Ti ricordo che anch’io ho perso mio padre! Perché tutti pensate che solo lui abbia patito per la sua morte? Non credi che questo lutto abbia lasciato un vuoto incolmabile anche a me? Abbiamo solo avuto due modi diversi di reagire, ma ti assicuro che le nostre lacrime erano ugualmente amare! Cazzo, ma perché non vi fate gli affari vostri, una volta tanto?” Sbottò Mia con la voce incrinata dalla rabbia e dall’ emozione. Josh era loro amico da sempre, ma in quel momento avrebbe voluto cancellarlo con un colpo di spugna. Perché tutti potevano permettersi di giudicare la sua vita?
    “ Ehi, ehi, smettila, non piangere, non volevo farti arrabbiare…” Josh la prese tra le sue braccia e lasciò che lei gli inzuppasse la t-shirt e si sfogasse. Non era certo la prima volta che gli capitava di consolare Mia, ma questa volta si sentiva colpevole e direttamente coinvolto. Era così indifesa in quel momento, mentre la cullava e le accarezzava la schiena cercando di tranquillizzarla e così bella… Allontanò immediatamente il suo successivo pensiero e sospirando rassegnato, la strinse un po’ di più a sé. Aveva sempre avuto un debole per Mia, ma lei era sempre stata così corteggiata e piena di attenzioni che mai avrebbe potuto accorgersi di lui e considerarlo in altro modo, se non un caro amico. La tenne chiusa nel suo abbraccio fino a quando i singhiozzi non cessarono e la ragazza riprese a respirare normalmente, nel frattempo anche lei lo aveva abbracciato e sembrava non aver fretta di cambiare posizione. Alzò solo lo sguardo per fissare suoi occhi verdi che la osservavano in un misto di dolore e sì, di tenerezza. Gli borbottò un ringraziamento con voce rotta e tornò a posare il capo sul suo petto. Si sentiva protetta tra le sue braccia, cullata dal suo battito cardiaco. Il senso di vuoto dentro di lei che aveva tentato di riempire negli ultimi mesi con lo studio e la ferma intenzione di diventare qualcuno nel mondo del cinema, aveva assunto ora dimensioni di una voragine. Ciò che le mancava era molto più di questo. Come aveva potuto anche solo pensare che sarebbe stato sufficiente? Era bastato un nonnulla per far cadere miseramente il suo castello di carta… Beh, Josh non si poteva definire un ‘nonnulla’. Si conoscevano da quindici anni e lei non ricordava giorno in cui non fosse stato presente nella sua vita e in quella di Tom. C’era sempre stato in ogni momento e c’era anche ora, ad asciugare le sue lacrime. Lasciò quindi che lui le continuasse ad accarezzare la schiena con quelle sue mani tanto grandi quanto delicate, -non c’era nulla di male in fondo, no? - come lasciò che le sue labbra si posassero leggere tra i capelli.
    “ Non ho mai pensato che tu non stessi soffrendo Mia, anzi al contrario mi sono sempre chiesto come tu potessi essere così forte. Ti sei buttata a capofitto nello studio, gettandoti tutto alle spalle, senza un attimo di sosta, ma ora credo che sia arrivato il momento di fermarsi un attimo e decidere se quello che stai facendo sia giusto o meno…” Esordì Josh, senza allentare la stretta.
    “ Ma io…”
    “ Shhhh, lasciami finire… Credo che tu abbia del potenziale e che in futuro sarai una regista di successo, ma proprio per questo non dovresti farti coinvolgere in queste cazzate. Se anche vincessi il contest, credi che ti darebbero sul serio la possibilità di fare uno stage con un regista famoso? Il tuo professore che ti ha detto forse di chi si tratta? Spielberg, Tarantino, Coppola, Soderbergh?” Continuò il ragazzo.
    “ Non lo so, non ci ha detto molto a riguardo, so solamente che lui tiene molto che io e le mie compagne partecipiamo al concorso.” Spiegò Mia.
    “ E questo non ti dice nulla? Perchè questa insistenza? E’ un contest come molti altri o lui ha forse il suo tornaconto? Non mi stupirei che fosse d’accordo con gli organizzatori. In genere nessun professore è favorevole a questo genere di manifestazioni se devono rimetterci la faccia e rischiare una pessima figura.” Incalzò il bassista.
    “ Perché dovrebbe esser come dici tu? Il mio professore è un ottimo insegnante, ha sempre cercato di aiutarci e non c’è nulla di male se ci sprona a partecipare a un contest universitario. E’ gentile e molto disponibile.” Tentò di difenderlo Mia, allontanandosi da lui. La conversazione stava prendendo una gran brutta piega che a lei non piaceva per nulla.
    “ E giovane. Il vostro corso di regia è misto, giusto?” Chiese Josh ironico.
    “ Sì, ma che c’entra questo ora?” Rispose piccata.
    “ E perché avrebbe fatto partecipare solo le ragazze? Non lo trovi un po’ strano?”
    “ Ci ha detto che l’argomento del contest era prettamente femminile e che noi ragazze saremmo state più indicate…”
    “ Che cazzata immane! Ma Mia dici sul serio? Da una persona sveglia e intelligente come te mi sarei aspettato un po’ più di perspicacia! I migliori film d’amore di tutti i tempi sono stati diretti da uomini, come puoi pensare che il tuo cortometraggio su ‘gli amori impossibili’ sia migliore di quello fatto da un maschio, solo perché sei una donna? E’ questione di sensibilità, mica di sesso!” Sbottò il ragazzo infastidito.
    Mia lo guardò,mentre gli occhi le si riempivano nuovamente di lacrime, il suo discorso non faceva una piega e lei si sentiva un’ emerita cretina. La smania di diventare qualcuno in fretta, le aveva fatto perdere di vista le reali motivazioni per le quali aveva scelto quel corso universitario, prima tra tutte rendere orgoglioso suo padre, che probabilmente, se fosse stato ancora in vita, le avrebbe ripetuto le stesse identiche parole dell’amico. Quel concorso faceva acqua da tutte le parti e probabilmente celava qualcosa di ben più losco che al momento però, non voleva nemmeno prendere in considerazione! Il suo professore avrebbe fatto a meno di lei e del suo video, se non avesse messo in chiaro la faccenda!
    “ Ok, domattina andrò a parlare con il professor Rossman. Gli chiederò spiegazioni in merito, spiegazioni che lui sarà obbligato a darmi, in quanto miglior studentessa del suo corso. Se è come dici tu, si tirerà la zappa sui piedi da solo, perché non avrà alcuna argomentazione convincente.” Disse risoluta la ragazza, asciugandosi stizzita le lacrime dal viso con il dorso delle mani.
    “ Vuoi che ti accompagni? Magari Rossman potrebbe rivelarsi un personaggio sgradevole…” Chiese Josh, riavvicinandosi a lei. Avrebbe voluto prenderla tra le braccia e baciarla fino a farle tornare il sorriso sulle labbra, ma non era certo che lei avrebbe ricambiato con tale ardore.
    “ Davvero faresti questo per me?” Ribattè stupita. Di uomini disposti a fare qualcosa per lei ne aveva sempre trovati a bizzeffe, ma mai che si fossero prodigati in gesti di tale cavalleria.
    “ Ci sono molte cose che farei per te Mia, ma non ne farò nemmeno una, a meno che non sia tu a volerlo. Ti voglio troppo bene per rischiare di perderti per un gesto sconsiderato.” Ecco l’aveva detto e ora lei sarebbe scoppiata a ridergli in faccia. Lui avrebbe fatto la figura dell’ idiota, ma almeno Mia avrebbe riacquistato il sorriso. Invece la ragazza serissima lo abbracciò sfiorandogli le labbra con un bacio leggero.
    “ Grazie…” Sussurrò poi, stringendolo ancor di più e lasciando che lui facesse lo stesso.

    “ Ma guarda un po’ che spettacolo mi tocca vedere! Il mio miglior amico che si struscia su mia sorella!” La voce di Tom li aveva colti di sorpresa, facendoli sobbalzare e staccare immediatamente. Non l’ avevano sentito arrivare, troppo concentrati a scoprire nuove sensazioni ed emozioni.
    “ C-ciao…” Avevano entrambi biascicato, cercando di ricomporsi e assumere un atteggiamento indifferente. Dopotutto erano maggiorenni a vaccinati, che avrebbe mai potuto dire o impedire Tom?
    “ Finito il video?” Buttò lì il chitarrista, trattenendo a stento una risata. Erano troppo buffe le loro facce imbarazzate.
    “ No. Tom hai ragione, ti chiedo scusa. Non avrei dovuto filmare te e Bill senza avervi chiesto il permesso di farlo, ma ti giuro che, nel caso dovessi usare alcune scene, lo farò nel rispetto di voi e della vostra privacy-“
    “ Mia tu non userai quel filmato né ora ne mai, dovessi farti ingoiare la telecamera pezzo per pezzo! Non ne hai diritto!” Sbottò il ragazzo contrariato, interrompendola . Davvero non si rendeva conto che poteva provocare seriamente dei danni?
    “ Tranquillo Tom, ci penserò io a convincerla.” Intervenne Josh, stringendola a sé, “ stasera mi sembra di avere parecchio ascendente su di lei…”
    “ Lo vedo. Cerca di fare un buon lavoro allora, amico mio.” Rispose Tom dandogli un ‘cinque’ e uscendo dalla stanza.
    “ Dove vai ora?” Chiese Mia.
    “ A farmi una doccia e poi a finire quel che avevo iniziato poco fa, spero finalmente senza interruzioni.”



    N.d.a. : So per certo che questo capitolo sia risultato noioso e poco interessante, ma si rendeva necessario per far capitolare Mia e distoglierla dal pericoloso progetto del video. :D

    Edited by *billaly* - 20/5/2014, 16:06
     
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  13. rawak
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    Non è mai noioso! Anzi l'ho divorato appena mi è arrivata la notifica vi mail..... Sarà che ero in astinenza? ;-)

    Immagino ora che Tom è andato a proseguire ciò che aveva appena iniziato e che Mia ha interrotto..... Ihihihih
    Scriviscriviscrivi!

    Bravissima!(come sempre, non mi deludi mai, cara)
     
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    Grazie Stefy!!! **
    Avevo bisogno di un' iniezione di fiducia!
     
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  15. rawak
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    Te la meriti..... Magari meglio per via orale. Cioccolatini o Nutella <3
     
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212 replies since 25/1/2014, 11:45   5343 views
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