Black Blood

In fase di scrittura

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 10



    Ok, era stato un bastardo. Bill era stato un bersaglio facile da colpire, anche se, doveva ammettere, non aveva colpe se non quella di non averlo lasciato affogare. Non aveva volutamente cercato la rissa quella sera e la sua aggressività nei confronti di Revon non meritava di sicuro un encomio. A dire il vero non rammentava nemmeno il perché avesse sentito la necessità di riversare la sua rabbia su di lei, l'alcool ingerito aveva creato una sorta di black out nel suo cervello. L'ultimo frammento di ricordo risaliva ai bicchieri di vodka che si era scolato, Revon che cercava di ricondurlo alla ragione e poi il nulla. Il suo cervello aveva ripreso a registrare nel momento in cui si era risvegliato al pronto soccorso e Mia in lacrime gli aveva raccontato l'accaduto. Ed era lì che aveva saputo che erano stati Bill e il suo amico a salvarlo dall’ intraprendente e violento difensore della ragazza.
    Si faceva schifo. Aveva il potere di rendersi odioso a chiunque con il suo caratteraccio. Anche Mia, se non fosse stata sua sorella, era sicuro che se ne sarebbe andata. Doveva smettere di pensare che il mondo ce l'avesse con lui e di atteggiarsi a vittima sacrificale. Doveva lasciarsi alle spalle il suo doloroso passato e cominciare a pensare che la vita non si era fermata con la morte di suo padre. Sebbene tra di loro ci fossero state delle incomprensioni, lui non avrebbe mai voluto vedere suo figlio in quello stato.
    Si asciugò rabbioso una lacrima sfuggita al suo controllo che scendeva coraggiosa lungo la sua guancia livida.
    Sei un maledetto stronzo Tom Kaulitz, sussurrò a se stesso, Bill era un bravo ragazzo e non meritava certo il risentimento che lui si portava dentro ormai da troppo tempo.
    Sospirò, infilandosi una t-shirt pulita e buttandosi poi sul letto. Magari se fosse riuscito a farsi una bella dormita, il domani gli sarebbe sembrato un po' meno nero.


    Quel pensiero però non gli aveva dato tregua per tutta la giornata successiva. Si era aggirato per casa come un animale in gabbia, avvertendo su di sé le occhiate bieche degli altri coinquilini compresa Revon, che in un altro frangente avrebbe baciato la terra su cui camminava e della sorella che lo osservava da dietro le pagine del libro che stava leggendo. Mia era ancora arrabbiata con lui e per niente al mondo gli avrebbe chiesto il motivo della sua agitazione. In ogni caso era certa che comunque lui non le avrebbe risposto. Tom era orgoglioso e permaloso e difficilmente ammetteva pubblicamente di essere in torto. E in quel caso lo era sul serio. Si era comportato in maniera deplorevole con lei, con Bill, con tutti e questa volta non avrebbe porto l'altra guancia. Era stanca di doverlo sempre giustificare agli occhi degli altri, di trovare scuse che diventavano giorno dopo giorno sempre meno plausibili. Che se la cavasse da solo e rispondesse delle sue azioni! Aveva ventiquattro anni e non era più un ragazzino!
    " Vado in spiaggia, chi viene con me?” Chiese la ragazza ai presenti più o meno affaccendati, mettendo così fine ai suoi pensieri. Il fratello l'osservò mentre si alzava dal divano e prendeva il suo telo da bagno posato su una sedia. Aveva bisogno di parlare con qualcuno ed era sicuro che Mia gli avrebbe potuto fornire molte risposte ai suoi interrogativi, ma piuttosto che chiederle di Bill si sarebbe mozzato la lingua, però magari...
    " Mia?..." La chiamò titubante.
    " Sì?..."
    " No, niente... vai pure.." Concluse, stringendosi nelle spalle.

    Bill aveva trascorso un'allegra giornata in compagnia di Sweetie, Jenny e alcuni amici comuni e al contrario di Tom non aveva ripensato che per pochi istanti alla serata appena trascorsa. Certo non era contento del fatto che lui e Tom fossero incompatibili, ma aver avuto la conferma che era gay, aveva acceso in lui più di una speranza.
    “Allora Bill, raccontami tutto! Che è successo ieri sera? Stan mi ha detto che hai cenato insieme a loro! " Chiese l’amico una volta finalmente soli.
    " Tom è gay…” Gli sussurrò all’ orecchio, ridacchiando, “ ma ciò non toglie che sia pessimo. Non so come faccia la sorella a sopportarlo! A proposito! Ho avuto conferma che Mia è una delle utenti del blog e che lei e Andy sono accaniti fan di Red Blood. Stanno girando un cortometraggio per un contest universitario e questo spiega la musica, le scene lugubri e quant’altro. L’unico vero problema è che stanno utilizzando i miei personaggi facendo chiari riferimenti alla trama dei miei libri e per questo potrebbero esser accusati di plagio…” Lo informò cercando di esser chiaro e conciso.
    “ Vuoi chieder loro i diritti d’autore?”
    “ Se dipendesse esclusivamente da me no, ma non credo che Aileen e la casa editrice siano dello stesso avviso.”
    “ Dovresti parlarci allora, prima che la situazione precipiti.” Lo consigliò l’amico.
    “ Ho scritto a Mia sul blog, spero che lei accetti di parlarmi del film, in modo tale da poterla far desistere dal suo intento, o quanto meno informarla a cosa andrà incontro che non chiederà i relativi permessi.”
    “ Come hanno potuto anche solo pensare di poterla fare franca? Mi stupisco di Mia, sembra una ragazza piuttosto sveglia.” Disse lo chef dubbioso.
    “ E lo è. Probabilmente ha pensato che nessuno si sarebbe preso la briga di fare confronti con i miei libri. In fin dei conti è solo un filmato amatoriale e dubito che senza adeguati effetti speciali e musica giusta possa arrivare in finale e vincere.” Affermò lo scrittore.
    “ Ma non hai visto il risultato finale. Con un computer e un buon montaggio si fanno miracoli!” Lo contraddisse Sweetie.
    “ Allora cercherò di farmi mostrare quel capolavoro cinematografico che tu pensi che sarà!” Rispose scoppiando a ridere. Quella ragazza avrebbe dovuto essere sul serio un prodigio perché il suo film fosse accettabile!
    “ Farci mostrare Watson…” Lo corresse l’amico, “non crederai di potermi tagliare fuori da questa storia eh? Non vedo l’ ora di gustarmi una nuova messa in scena all’ insegna dell’ horror!” Esclamò, unendosi alla risata.
    “ Allora dovrai venire a vivere a casa mia. Questi sbucano fuori quando meno te lo aspetti!” Scherzò lo scrittore.
    “ Mmh,potrei prenderti in parola Cherì e magari impiegare la lunga attesa facendoti qualche interessante lezione teorica di sesso!” Rispose, ammiccando.
    “ Ok, non voglio sapere altro!” Disse Bill subito sulla difensiva. Semmai all’ amico fosse sfuggito la notizia sull’orientamento sessuale di Tom, non era certo il caso di intavolare un benché minimo discorso pseudoeroticosessuale, di quelli che solo Sweetie sapeva fare.
    “ Uh, è tardissimo!” Esclamò quindi, guardando l’orologio. “Devo andare a casa a scrivere! Domani ho appuntamento in centro con Aileen per discutere del mio nuovo romanzo.
    “ Allora ci vediamo domani sera! Ti aspetto al locale per cena! Magari porta anche lei, la saluterei volentieri.” Affermò Alex congedandosi dallo scrittore. In effetti era dannatamente tardi e anche Sweetie doveva tornare immediatamente al ristorante per assicurarsi che tutto fosse pronto e in ordine per l’apertura serale.
    Bill lo guardò partire a bordo della sua auto sportiva ed immettersi nel pigro traffico del lungomare. Il sole splendeva nel cielo terso e privo di nubi, sulla spiaggia alcuni ragazzi giocavano lanciandosi un frisbee azzurro e giallo, mentre commentavano a caldo un gruppetto di ragazze in succinti bikini che avevano appena steso i loro teli da bagno a pochi metri da loro. Si incamminò lentamente verso casa, non aveva fretta di farvi ritorno, né particolare voglia di mettersi a scrivere, ma qualcosa doveva pur fare. Sperava solo di non dover esser costretto ad ascoltare un altro degli scempi musicali dei suoi vicini.

    Davanti al cancello di casa sua trovò Tom ad attenderlo. Sorpreso positivamente, ma al contempo indeciso su come comportarsi, decise che una misurata indifferenza fosse la linea da seguire.
    “ Ciao Tom, che ci fai qui?” Chiese fermandosi ad un passo da lui. I suoi occhi profondi lo scrutarono in volto qualche istante prima di proferire parola.
    “ Io… io credo di doverti delle scuse…” Sussurrò, guardando poi altrove.
    “ Come scusa? Temo di non aver capito.” Borbottò Bill incredulo.
    “ Scusa se non sono stato molto gentile con te.” Disse, alzando di un poco la voce.
    “ Gentile?! Dunque per esser esatti sei stato offensivo e volgare, non poco gentile. Mi hai trattato a pesci in faccia senza nemmeno conoscermi, tralasciando il fatto che mi hai apostrofato con epiteti gratuiti, tipo quel ‘prenderlo nel culo’ molto poco raffinato e sicuramente fuori luogo. Quel che faccio io della mia vita non credo debba interessarti, quindi vedi di darti una regolata, bello mio!” Sbottò Bill, dimenticando il proposito di qualche secondo prima, e camminando a passo spedito verso la porta di ingresso.
    Ehi dove cavolo credi di andare?!" Gli gridò dietro Tom, rincorrendolo lungo il vialetto.
    " Vuoi lasciarmi in pace?!" Rispose risentito Bill.
    " Tu... tu non puoi non accettare le mie scuse, considerato quanto mi costi fartele!" Buttò incautamente lì Tom.
    " Non sei obbligato a farmele, allora! Mi sembra che la coerenza non sia proprio il tuo forte. E dovresti anche rivedere il tuo modo di rapportarti con il prossimo. Lo dico per te, sai? Con tutta la buona volontà che uno ci possa mettere a sopportarti, sei comunque odioso!"
    " Io... io non sono odioso!" Esclamò subito sulla difensiva.
    " Sì che lo sei, e lo sai bene anche tu. Smettila di pensare che tutti ce l'abbiamo con te e sorridi al mondo! E per quanto mi riguarda non ho intenzione di darvi problemi, se voi e soprattutto tu, non ne darete a me. Giudichi le persone, basandoti solo sulle tue supposizioni e su come la pensi tu, ma non sai nulla di me e non puoi pretendere di avere la verità in mano. Tiri deliranti conclusioni, definendo Sweetie il mio amichetto, disprezzando tutto e tutti solo perché pensi che non possa essere altro che così! Dovresti invece rilassarti, ragazzo!" Disse risoluto il biondo.
    Tom si passò una mano tra i capelli e inspirò profondamente. Non voleva continuare a discutere per strada e nemmeno da una altra parte, convenne. Bill aveva dannatamente ragione e lui come al solito si era lasciato andare.
    " Scusa, mi dispiace..." soffiò fuori afflitto, come fosse il suo ultimo alito di vita, senza riuscire a guardarlo negli occhi.
    " Oh andiamo, smettila con questa scenetta patetica! Sei assurdo, sul serio!" Sbuffò lo scrittore, tirando Tom per un braccio, mentre si dirigeva nuovamente verso il portone di casa. Gli sembrava di aver a che fare con un bambino capriccioso e viziato momentaneamente pentito di essersi comportato male, ma Mia forse aveva ragione, aveva solo bisogno di qualcuno che lo riconducesse sulla strada maestra.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 11





    " E ora che hai da guardarmi?" Chiese Tom mentre beveva un sorso dalla lattina di birra offertagli da Bill.
    " Niente. Mi chiedevo perché sei sempre così sulle tue. Non so se continui ad esser arrabbiato perché ti ho tenuto testa, perché sei in torto marcio, o perchè a monte di tutto questo c’è il fatto che ammettere di provare pulsioni per qualcuno del tuo stesso sesso ti infastidisce e non vuoi che nessuno ti dica che sei gay." Rispose pacato.
    " Non credo sia affar tuo." Borbottò risentito.
    " Certo che lo è. Se dobbiamo diventare amici, non pensi che dovremmo... ehm... raccontarci un po' di cose?" Azzardò lo scrittore.
    " Abbiamo concordato una tregua, non mi sembra che avessimo parlato di amicizia. E comunque se proprio lo vuoi sapere, non sono infastidito dalle mie pulsioni, ma non ci tengo a svolazzare di fiore in fiore come magari fai tu." Spiegò Tom.
    " Svolazzare?.. Scusa ma non ti seguo, visto che non ci conosciamo, come sei giunto a questa stupida quanto infondata conclusione? Sempre in virtù del fatto che sei l'unico custode della grande verità?" Sbottò Bill.
    " No, ma non mi sembra che tu non ti faccia problemi a-..."
    " Sei un caso disperato Kaulitz! Ricadi ciclicamente nel tuo stesso errore ogni venti minuti!" Lo interruppe il ragazzo indignato, "ma io non ho intenzione di farmi insultare nuovamente da te, quindi sei pregato di andartene da casa mia." Disse risoluto, facendogli cenno di sgombrare il campo. Tom scese i gradini della veranda incapace di proferire parola e rimase ad osservarlo mentre chiudeva la porta-finestra per impedirgli di entrare nuovamente, maledicendosi mentalmente per averlo fatto nuovamente incazzare e quindi tornò verso casa sua.
    Aveva ancora molto da imparare dalla vita, sebbene questa gli avesse già dato un assaggio di quanto potesse esser dura, ma di certo non era l’unico che era stato messo davanti a grandi difficoltà. Né poteva continuare a trattare tutti come fossero i fautori delle sue sfortune e la causa dei suoi mali. Bill tra l’altro gli piaceva… Oh, merda, che gli stava succedendo? Prese a calci un secchiello, probabilmente dimenticato da un bambino, ed imprecò contro se stesso.
    Ritornò sui suoi passi e deciso a rimediare una volta per tutte, bussò con decisione alla porta della veranda di Bill.
    Lo scrittore, la cui espressione del volto non prometteva nulla di buono, arrivò dopo qualche secondo e fece scorrere la vetrata di pochi centimetri.
    “Che ci fai ancora qui? Hai deciso di perseguitarmi? Potrei denunciarti per stalking, sai?" Esclamò immediatamente sulla difensiva.
    "Hai intenzione di tenere un comizio qui o mi fai entrare?" BrontolòTom.
    "Dipende. Ti aprirò la porta solo se prometterai di non fare lo stronzo. Non vorrei esser costretto a buttarti nuovamente fuori di casa."
    "..."
    "Allora?! Perchè non rispondi?"
    " ... Ok, prometto..." Sussurrò l'altro.
    “Entra..." Rispose Bill, facendo scorrere il vetro.

    °°°



    "Non è che sia molto interessante la mia vita e Mia ti ha già raccontato quasi tutto direi..." Rispose Tom, senza distogliere lo sguardo dalla tazza di caffè che ora teneva tra le mani.
    "Allora parlami del tuo lavoro! Da ragazzino cantavo in una band, ma non siamo mai arrivati in sala d'incisione! Raccontami, com'è fare il turnista?" Chiese Bill, mettendosi comodo sul divano e avvicinandosi un po' di più a lui.
    "Uhm... non male, guadagno bene e ho appena terminato di suonare nell'ultimo CD di Jason Connor..."
    "Jason Connor, quel Jason Connor?! Oddio mi piace un casino, ho tutti i suoi dischi, è fortissimo, è stupendo!! Ma allora devi essere uno tosto!!!!" Esclamò lo scrittore, balzando in piedi e rovesciando un po' di caffè sul pavimento.
    Tom alzò lo sguardo su di lui e finalmente sorrise. La reazione di Bill era un tantino esagerata, ma non poteva negare il piacere che stava provando nel vedere quell'espressione meravigliata dipinta sul suo bel volto.
    "Anche Jason ha usato la parola tosto e ci sono buone possibilità che vada in tournèe con lui e il suo gruppo." Aggiunse per far colpo nuovamente.
    " Cavolo, che fortuna sfacciata! Allora diventerai famoso!!!" Disse Bill sinceramente felice per lui, mentre puliva il pavimento alla meglio.
    " Beh, famoso non direi, però ci sono buone probabilità che questa occasione mi sia d’aiuto per farmi conoscere un po’ di più nell'ambiente" Spiegò il ragazzo.
    " Se suonerete qui in città, mi inviterai al concerto?” Domandò tornando a sedersi vicino a lui mentre si mordicchiava un’ unghia in una maniera che Tom definì anche fin troppo sensuale.
    " Per vedere me o Connor? Chiese subito sulla difensiva.
    " Sarò sincero, per entrambi! Però mi piacerebbe vederti sul palco! Chissà che non tu non perda questo tuo modo di fare da orco, trasformandoti in un’ icona del rock!" Ammise sorridendo e contagiando anche l’altro.
    “Io non sono un orco! Sono solo… riservato e-…”
    “ E permaloso!” Lo interruppe il biondo, senza smettere di ridere.
    “ Mi sembra che tu sia più interessato a Jason che a me!” Esclamò Tom incrociando le braccia al petto.
    “ Jason è una rockstar di fama mondiale ed è ovvio che poterla vedere dal vivo sia allettante, ma rimarrà sempre irraggiungibile e quindi l’interesse è puramente artistico, mentre tu-…” Bill si fermò per soppesare le parole, non voleva rovinare tutto.
    “ Io?...”
    “ Tu sei uno come me ed è bello sapere che la vita ti sta offrendo questa opportunità. Non sono poi molti quelli che riescono a realizzare i propri sogni.” Spiegò Bill.
    “ Sogni? Io lo faccio per guadagnarmi da vivere e perché suonare è la mia vita. Credo che Jason o un altro non avrebbe fatto differenza.” Rispose un po’ sorpreso.
    “ Quindi non sei lusingato che Connor ti abbia voluto come chitarrista per incidere il suo nuovo CD?”
    “ Beh mi ha fatto piacere, ma ripeto, la cosa importante per me è poter suonare. E’ quello che so fare meglio e che mi fa stare bene e in pace con me stesso. Disse, distogliendo lo sguardo.
    All’ improvviso era ritornato serio e il suo viso si era nuovamente incupito. Non vi era più traccia del Tom allegro di qualche istante prima.
    “ Tom cosa ti tormenta?” Chiese Bill a bruciapelo. Era certo che non poteva aver cambiato umore così, apparentemente senza motivo.
    “ Niente, perché?” Rispose evasivo.
    Lo scrittore sospirò, mentre Tom si alzava dal divano. Avvertiva una certa elettricità nell’aria, come se l’incantesimo appena creato si fosse irrimediabilmente spezzato.
    “ Si è fatto tardi, meglio che vada…” Soffiò fuori imbarazzato.
    “ Tom che c’è? Perché fai così?” Bill non era proprio dell’idea di lasciarlo andare, almeno non prima di avere una spiegazione al suo comportamento.
    “ Così come? Ti ho solo detto che è tardi e mi stanno aspettando per cena…” Rispose Tom piccato.
    “ A casa tua non c’è nessuno… non sei un contaballe credibile, mio caro.” Tentò di scherzare l’altro per allentare la tensione.
    “ Ricominci? Ok, hai ragione, sono un pessimo bugiardo. La verità è che non mi va di raccontare a nessuno della mia vita.”
    “ Ti chiedo scusa se ti sono sembrato invadente, ma vorrei che tu rimanessi, davvero. Cucino qualcosa di veloce e poi ci guardiamo un film, giochiamo con la play, parliamo, quello che vuoi tu insomma.” Tom si morse il labbro, pensando al da farsi.
    “ Va bene, ma a patto che accetti il mio aiuto. I miei spaghetti sono i migliori di tutta la città!” Rispose abbozzando un mezzo sorriso. Bill sembrava davvero una persona limpida e sincera e lui non sarebbe certo stato obbligato a rivelare nulla di personale sul suo conto. Il suo segreto sarebbe quindi rimasto al sicuro.

    °°°



    Il mattino successivo Bill si era alzato di buon’ ora sebbene non fosse riuscito a dormire gran che, considerato il fatto che Tom era ormai un pensiero costante, che lo aveva sentito suonare una dolce melodia dopo che se n’era andato e che lui aveva trascorso almeno tre ore al computer per rivedere il capitolo che stava scrivendo e riservare così a Theon una sorte meno drammatica. Era forse sciocco farsi trasportare dal suo umore altalenante, ma gli piaceva quel ragazzo, nonostante il suo caratteraccio, e avrebbe dato tutto l'oro del mondo per scoprire ciò che lo tormentava. Era un curioso per natura e il dubbio che il suo malessere provenisse da un dolore mai sopito, animava la sua indole da buon samaritano. E probabilmente non solo quella.
    Aveva ancora stampato a fuoco nella mente le immagini del sogno fatto quando finalmente Morfeo si era deciso di accoglierlo tra le sue braccia, e Tom in tenuta adamitica era decisamente interessante...
    Scacciò il pensiero con il gesto della mano, si spogliò ed entrò nella doccia, sperando che l'acqua lavasse la sua pelle e le sue fantasie poco caste.

    Tom si alzò dal divano della veranda, sul quale si era addormentato, e si sgranchì le giunture indolenzite. Dopo essersi congedato da Bill, aveva sentito la necessità di pensare e pizzicare le corde della sua amata chitarra. La sua preferita, quella che gli aveva regalato suo padre. La loro era stata una famiglia di chitarristi. Suo nonno aveva fatto parte per lungo tempo di un' orchestra di musica folkloristica e suo padre di un gruppo rock che aveva riscosso un discreto successo nel paese. Era cresciuto a pane e musica e non avrebbe mai smesso di ringraziare il destino per questo. Era sempre stata la sua vita, il suo sfogo, il suo tutto quando sembrava non ci fosse più nulla per cui continuare a lottare. Era stato bravo e aveva mentito a Bill, dicendo che non aveva alcun sogno nel cassetto, e invece ce n'era uno grande eccome, che sperava un giorno di poter vedere realizzato. Prese il foglio accanto a sé e lo ripose con cura in una vecchia cartellina. Sul frontespizio, in una elegante calligrafia, vi era scritto: Dedicato a mio padre.
    Tom sorrise ed accarezzò la scritta sul cartoncino di un rosso ormai sbiadito, volgendo lo sguardo verso la casa di Bill. Per la prima volta dopo mesi, aveva suonato qualche nuova nota pensando a qualcuno che non fosse il suo genitore.

    Edited by *billaly* - 16/3/2014, 15:54
     
    Top
    .
  3. rawak
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    questo capitolo mi ha intenerito e incuriosito... il mistero che avvolge la vita di Tom è come un'ala nera che copre, con la sua ombra, anche quel momento di serenità e sorrisi che preludeva ad altro.......

    acc! -_-

    e ora aspetto, come sempre con ansia :P

    Stefania
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Oh grazie Stefania!
    Tom ha un conto in sospeso con la vita, in effetti...

    CITAZIONE
    e ora aspetto, come sempre con ansia :P

    5 giorni non sono tanti! :D

    La admin che c'è in me dice che devi presentarti nella sezione benvenuti, se vuoi continuare a commentare... ;)
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 12





    Bill uscì dalla doccia e guardando il suo orologio posto sul lavabo, si rese conto di essere in largo anticipo per l’appuntamento con Aileen. Decise così che avrebbe dedicato qualche minuto in più alla cura della sua persona e si sarebbe concesso poi una lauta colazione, magari da Sweetie, che al mattino serviva ottimi croissant. Odiava iniziare la giornata a stomaco vuoto, ma il più delle volte era costretto a bere una tazza di caffè al volo, perché era sempre in ritardo. Non quella mattina, però, disse a se stesso, piacevolmente sorpreso di essere in orario, mentre entrava in camera sua per vestirsi. Fu allora che al piano di sotto, avvertì un rumore strano, come se qualcuno trascinasse qualcosa di pesante. Oddio i ladri! pensò, mentre con il cuore impazzito nel petto, si infilava un paio di boxer. Era certo di aver chiuso entrambe le entrate, ma il dubbio che comunque non fosse così lo paralizzò. Badando a non far il minimo rumore, si diresse nel ripostiglio dove Gordon teneva le mazze da golf. Ne afferrò una a caso e preso un grande respiro scese lentamente le scale. Qualcuno stava armeggiando nella sua cucina, ma da dietro la porta socchiusa non riusciva a scorgerne la figura, né a capire cosa stesse facendo. Il battiti furiosi del suo cuore sembravano coprire i rumori. Avrebbe potuto scappare a gambe levate e magari andare dai suoi vicini a chiedere aiuto ed avvisare la Polizia, invece diede un calcio alla porta e brandì la mazza a mo’ di scimitarra, scagliandola contro il malfattore.

    " Che cazz-..." Tom schivò il colpo di qualche millimetro abbassandosi prontamente sulle gambe con un gesto atletico.
    " Sei impazzito?!!" Gridò, rimettendosi subito in posizione eretta .
    " Oddio!!! Scusa, scusa Tom!!! Ma che cazzo ci fai nella mia cucina?!" Chiese lo scrittore in preda alla confusione più assoluta, "sono mortificato, ma ho sentito un rumore e ho pensato che ci fosse un ladro!” Continuò di getto, senza nemmeno prendere fiato.
    " Ti pare che un ladro possa entrare in pieno giorno, dalla porta senza nemmeno forzarla, sapendo che la casa è abitata? Tu piuttosto, hai lasciato la porta-finestra aperta e deve essersi incastrato qualcosa nella corsia di scorrimento, visto che fa attrito." Rispose il ragazzo, osservandolo in cagnesco.
    Bill abbassò lo sguardo notando in quel momento che Tom come lui indossava solo un paio di boxer,anche se da bagno. Arrossì al pensiero successivo, decisamente a luci rosse e ben poco appropriato al momento.
    " Hai ragione, scusami ancora..." Farfugliò colpevole.
    " Potevi ammazzarmi idiota!" Brontolò raccogliendo la mazza da golf, " inoltre è stato ben poco saggio da parte tua agire in modo così avventato. Se fossi stato per davvero un ladro, avresti potuto mettere a repentaglio la tua stessa vita." Lo rimproverò ancora, severo.
    " Ok ho capito, non sono scemo! Ti ho chiesto scusa mille volte, vuoi che cammini carponi sui gusci di noce?!" Sbottò risentito, incrociando le braccia al petto in un gesto di stizza.
    " Non sono l'unico ad esser permaloso a quanto pare..." Rispose Tom, sorridendo sghembo all’ immagine di Bill carponi e non necessariamente per punizione.
    " Non sono permaloso e comunque spero tu voglia almeno spiegarmi il motivo per cui ti sei introdotto in casa mia come se fossi sul serio un ladro! Domandò arrabbiato.
    “ Ho suonato alla porta ma tu non hai risposto, la porta della veranda era aperta e quindi sono entrato… Ho portato delle brioches… volevo sapere se ti andava di far colazione con me…” Spiegò, avvampando per l’imbarazzo. Non doveva aver chiesto a molte altre persone di far colazione con lui prima di quel momento.
    " Mmh... grazie del pensiero..." Rispose Bill addolcendosi e prendendo il sacchettino che lui gli porgeva.
    “ Caffè?” Chiese poi sorridendogli amabilmente, mentre accendeva la macchina come se nulla fosse accaduto.


    Era indubbio che Tom l’avesse piacevolmente sorpreso. Ok, molto probabilmente quel gesto era solo un tentativo di seppellire l’ascia di guerra e la sua fantasia come al solito era partita al galoppo, ma doveva ammettere di aver goduto ogni istante della sua compagnia. Non era un tipo molto loquace, ma la sua presenza era stata sufficiente per mandar nuovamente in visibilio gli ormoni che avevano messo a dura prova il suo autocontrollo e ovviamente la mattinata iniziata in largo anticipo per l’appuntamento, era ora in pericolo per lo spaventoso ritardo accumulato. Il numero dell’agente risultava occupato e lui era bloccato nel traffico del lunedì mattina sulla Sunset Boulevard.
    Imprecò gettando il cellulare sul sedile del passeggero e maledì l’automobilista dietro di lui che suonava il clacson ripetutamente come se quell’ incessante ‘peepee’ avesse il potere di far muovere le auto in coda più velocemente.
    “ Dai richiama…” Sbuffò, contemplando il suo iPhone muto, che dopo un’altra decina di minuti e qualche metro di strada percorso finalmente squillò.
    “ Dove cazzo sei Trumper?!” Esordì una poco cortese, quanto impaziente voce di donna dall’altra parte.
    “ Leen, amore, sono bloccato sulla Sunset! E’ un’ ora che ti cerco!” Rispose eccessivamente smielato. La sua agente era una brava donna, ma se c’era una cosa che odiava sopra ogni altra erano i ritardatari.
    “ Non dire stronzate Billy! La tua prima chiamata risale a trentadue minuti fa e trentadue minuti fa tu eri già in ritardo di sette minuti per il nostro appuntamento!” Puntualizzò precisa come un cerchio fatto col compasso.
    Bill alzò gli occhi al cielo e si accese una sigaretta. Sebbene solo di qualche anno più grande di lui, a volte era peggio di una vecchia e acida megera.
    “ Mettiti comoda e intanto ordina un drink, offro io…” Tagliò corto lo scrittore.
    “ Ma sono le 10.40 del mattino!” Ribatté la donna.
    “ Prenditi un cappuccino allora. Sto arrivando.” Rispose chiudendo poi la chiamata.

    °°°



    "Tom?... Tom? Sei in coma vigile?!" La voce di Mia a un centimetro dal suo viso, lo fece sobbalzare. Sbatté un paio di volte le palpebre arretrando di un passo.
    " Eh?! Che c'è?" Borbottò confuso.
    " Ti ho chiamato un sacco di volte e non mi rispondevi..." Disse La ragazza, piegando la testa di lato e scrutandolo in volto.
    " Ero distratto, scusami…" Rispose evasivo.
    Dall’espressione direi che la distrazione fosse piacevole. Il tuo sorrisino ebete non lasciava ombra di dubbio." Lo prese in giro la sorella.
    “ Non era nulla, e poi non sei proprio tu che dici sempre che dovrei sorridere di più? “ Rispose, tagliando corto e mentendo spudoratamente. Bill non poteva certo definirsi ‘nulla’ e l’ora trascorsa insieme mentre facevano colazione era stata decisamente piacevole, tanto da continuare a sorridere al ricordo. Gli piaceva e questo ancora non sapeva giudicare se fosse un bene o un male, ma almeno era deciso a non chiudersi la porta in faccia da solo senza nemmeno averci provato. Anzi lui la porta l’aveva aperta e aveva rischiato la vita! Se la mazza da golf l’avesse centrato, forse non sarebbe stato lì a ricordare! Scosse la testa impercettibilmente,scacciando l’ immagine di un Bill disperato, nel goffo tentativo di rianimarlo con un’ improbabile respirazione bocca a bocca dopo il colpo ricevuto.
    “ Dobbiamo girare la scena finale del video e Julian ha bisogno di una mano per riempire la piscina…” Lo informò la ragazza, distogliendolo dai suoi pensieri.
    “ Perché io? Non possono pensarci Josh o Andy?”
    “ Sono andati in centro a cercare un ‘nonsocosa’. Visto l’entusiasmo che di solito dimostri quando giriamo, almeno aiutaci coi preparativi!” Sbottò Mia.
    “ Non è stata certo mia l’idea del cortometraggio, sai quello che penso in merito e se sono qui è solo perché faccio parte della band e tu mi hai obbligato a seguirti in questa assurdità.”
    “ Ok, ma per una volta potresti supportarmi, invece di essermi sempre ostile?” Lo implorò la sorella.
    “ Non ti sono ostile, ma la canzone devi ammettere che non si può ascoltare e non vincerete mai, nemmeno se il video fosse un capolavoro!”
    “ Ma l’ha scritta Andy, come facciamo a dirgli di no?”
    “ Semplice: N.O.! Non lo aiuterete certo fingendo che quell’ orrore gotico in chiave metal sia un buon pezzo.”
    “ E’ adatta per il corto…”
    “ L’impatto è disastroso! Mia diventerai anche una brava regista, ma di musica non capisci un cazzo!” La rimproverò Tom, infastidito dalla testardaggine della sorella. Come poteva anche solo pensare di avere qualche chance?
    “ Sei il solito disfattista Tom. Tu non credi in te stesso e allora pensi che nemmeno gli altri abbiano qualche possibilità!” Si difese la ragazza.
    “ Possibilità? Non farmi ridere! Fai un buon lavoro e allora sì che avrai qualche possibilità. Ma non in questo modo, cercando di non urtare i sentimenti dei tuoi amici pur sapendo in cuor tuo che non è la scelta giusta. E musica a parte, quanto tempo credi ci metterà la casa editrice a scoprire che avete preso l’idea dai libri di quel Truman? Si chiama plagio ed è perseguibile per legge, nel caso te lo fossi dimenticata…” Disse Tom, visibilmente alterato.
    “ Sei… sei un vero stronzo!!!” Gli gridò contro Mia con le lacrime agli occhi, “ gli unici spunti sono i personaggi di Drell e Ivy, ma il resto è farina del nostro sacco! Non mi sembra ci siano scene di piscine piene di sangue o roghi sulla spiaggia! La nostra è una struggente storia d’amore in cui gli sfortunati protagonisti scoprono che non possono stare insieme e allora piuttosto di vivere separati decidono di farla finita! Niente a che vedere con ‘Red Blood’!”
    “ Shakespeare si starà rivoltando nella tomba per l’ennesima volta, nel sapere che hanno nuovamente storpiato il suo ‘Giulietta e Romeo’. E che mi dici della scena del ballo? Di Ivy, quella del libro, che viene trovata nella vasca da bagno con le vene tagliate? Non credo che siano le dimensioni e la quantità d’acqua a fare la differenza…” Disse sarcastico Tom.
    “ E non eri tu, quello che non aveva letto i libri, perché scritti da uno fuori di testa?” Incalzò Mia, non sapendo più che dire.
    “ Quel che leggo non è affar tuo e comunque sì, li ho letti tutti e il mio parere in merito non è cambiato. Quel B.T. non deve esserci mica tanto col cervello, ma ancor di più deve esser fuori di testa chi ritiene che siano una buona lettura e si immedesima nei suoi personaggi come fate tu ed Andy!”
    “ Siano cosplayers noi…” Borbottò la ragazza.
    “ Potreste anche essere i loro fratelli gemelli, ma il succo non cambia! Scendi sulla Terra, Mia! La vita non è il mondo fantastico del quale hai deciso di fare parte!”
    “ E’ cos’è allora? Quella che vivi tu? Perennemente arrabbiato con tutti, divorato da un inutile senso di colpa e troppo risentito e pieno di te stesso da non prendere nemmeno in considerazione l’idea che qualcuno possa far breccia nel muro che ti sei eretto tutto intorno? Dimmi, è questa la vita che ti sei scelto?!”
    “ Cosa c’entra questo adesso?! Come ho deciso di vivere, riguarda solo me e non è di questo che stiamo parlando, ma di quello stramaledetto video che sarà un flop! Mia sei mia sorella e buon sangue non mente: sei testarda anche più di me! Lascia perdere e ricomincia da capo, solo così tu e Kate avrete speranza di poter vincere quel contest!” Ribatté Tom uscendo poi dalla stanza per raggiungere Julian in piscina, senza dare a Mia la possibilità di replicare.
    La ragazza si asciugò le lacrime con stizza e tirò su col naso.
    Era in un bel casino!
    E Tom molto probabilmente aveva ragione su tutto.

    Edited by *billaly* - 21/3/2014, 22:25
     
    Top
    .
  6. rawak
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Eccomi! l'ho letto ieri puntualissima e mi è piaciuto come sempre!

    Come si sentirà Tom quando scoprirà che "quell'autore che non ci sta tanto con la testa" è il suo agognato Bill? :lol:

    A presto
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    E chi lo sa? :D


    Grazie Stefania! :hug:
     
    Top
    .
  8. !Moody
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Scusami tantissimo per il ritardo con cui ti commento i capitoli e anche per il commento schifoso che ti lascio ma è un periodo di cacca.. decisamente.
    FINALMETEEEEEEEEEEEEEEE Tom e Bill si stanno avvicinando in quel modo che ci piace tantooooo...anche se, immancabilmente, è iniziato nel modo sbagliato XD
    La cosa che mi piace di più e che nonostante inizino a guardarsi con occhi un po' diversi continuano a battibeccare..cosa che, ti giuro, mi diverte un sacco e li rende davvero teneri!
    Sinceramente Mia non mi piace...non credo che, come Revon, debba risultare antipatica ma quando si parla di plagio (anche se dentro una ff) mi urta terribilmente...quindi, boh spero di farmela piacere prima o poi ;)
    E...niente bellissima storia, continua così :)
    Ciaoooo
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Le donne in tutte le fic twc, ho notato che difficilmente risultano simpatiche e non so perchè... :rolleyes:
    Ti urta perchè si parla di plagio? Scusa ma non ho capito, ti urta Mia o l'argomento in sè?
    Anyway grazie per il tempo che riesci a trovare per leggere la mia fic! :D
     
    Top
    .
  10. !Moody
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Si scusa mi sono spiegata malissimo XD
    Alloraaaa mi urta l'argomento perché trovo il plagio una cosa ignobile e di conseguenza mi urta Mia perché lo sta facendo e nonostante Tom glielo abbia praticamente sbattuto in faccia lei continua e nega pure!
    E se mi immagino la situazione nel mondo reale e fossi il Tom della situazione la riempirei di ceffoni fitti fitti sul viso XD
    Spero di essermi spiegata meglio
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Chiaro e limpido come un cielo senza nuvole!

    Mia non ha proprio preso l'idea in considerazione, perchè non crede che "prendere spunto" possa considerarsi plagio e lo fa in buona fede... Sì capirà meglio più avanti... ;)
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 13





    “ Mmh, non male Billy… l’aria del mare ti fa decisamente bene!” Disse Aileen, bevendo un sorso di minerale rigorosamente Perrier e rivolgendo poi allo scrittore un sorriso compiaciuto. “ Credo che questo nuovo personaggio, il tenebroso e crudele principe Theon, si rivelerà una mossa vincente. Odioso al punto tale da desiderare la sua morte, ma talmente affascinante che nonostante questo, almeno la metà dei lettori spererà nelle capacità di Hope di redimerlo. E dimmi, che succederà poi?” Chiese curiosa.
    “ Ancora non lo so. Molto dipenderà da come evolverà una certa cosa…” Rispose evasivamente. Doveva ammettere che al momento ben poco gli interessava la trama del suo libro, non almeno quanto il suo pensiero rivolto costantemente a Tom.
    “ Quale cosa?” Incalzò l’agente.
    “ Ho conosciuto delle persone e per i personaggi di Hope e Theon mi sono ispirato a due di loro…” Spiegò conciso.
    “ Beh, allora questo Theon devi farmelo conoscere! Se è bello almeno la metà di come l’hai descritto, è l’uomo della mia vita!!!”
    “ Non credo faccia per te, Leen,” si affrettò a rispondere, volgendo lo sguardo altrove, “ ma se vuoi potrei farti conoscere i suoi amici! Ce n’è uno che si veste come Drell e-“
    “ Ti sei per caso innamorato Billy?” Chiese la donna con fare complice, notando il rossore sulle guance del ragazzo.
    “ Innamorato io?! Non dire stupidaggini! Sono solo i miei rumorosi vicini di casa! Anzi a proposito, avrei una cosa da chiederti…” Sviò, cambiando repentinamente discorso. Non era certo il caso di confessare alla donna il suo interesse per Tom. Anche se poteva considerarla quasi una sorella maggiore, era piuttosto restio a parlare del suo privato a chiunque, a parte Sweetie.
    “ I miei vicini stanno girando un cortometraggio per un contest universitario e da quel poco che ho potuto vedere, è possibile che abbiano preso spunto dalle vicende di ‘Red Blood’. Che problemi potrebbero avere nel caso il filmato vincesse il concorso?” Illustrò brevemente all’ agente.
    “ Dipende. Se il contest è universitario e non è prevista una divulgazione a fini commerciali o a scopo di lucro, come anche tu ben saprai, si possono appellare al fair use che consente l’utilizzo di materiale protetto da copyright a fini didattici, ma se le loro intenzioni sono altre, potrebbero esser perseguiti per plagio e violazione del copy, se non chiederanno i relativi permessi alla casa editrice e a te.” Spiegò Aileen.
    “ Io non voglio che abbiano problemi. Mia, la regista, è una brava ragazza e ho scoperto che è una mia fan, per cui le ho scritto sul blog-“
    “ Ma così saprà che tu sei B.T. Truman, sei impazzito?!” Esclamò la donna, cercando di non farsi udire dagli altri avventori.
    “ Non sono scemo, ho solamente risposto ad un suo post che faceva riferimento ad un progetto, limitandomi a chiederle su cosa questo vertesse !” Sussurrò, avvicinandosi al suo orecchio.
    “ E lei che ha risposto?”
    “ Non lo so, ho dimenticato di guardare se c’erano nuovi messaggi…” Rispose mesto.
    “ Billy, Billy… non è da te! Mi sembri… confuso. Per me ti sei innamorato!” Lo prese nuovamente in giro l’agente.
    “ Ancora?! Solo perché non è prioritario per me sapere se c’è qualcuno che prende ispirazione dai miei libri? Anzi per esser più preciso, non me ne importa un accidenti se qualcuno ruba qui e là le mie idee. Non è certo il denaro quel che conta per me e il fatto che la gente legga ciò che scrivo e ne rimanga favorevolmente colpita non può che lusingarmi, anche se mi scoccia molto non poterglielo dire di persona!” Sbottò contrariato lo scrittore.
    “ Bill ne abbiamo già parlato tante volte! Non è bene rivelare la tua identità! L’aura di mistero che ti circonda è sinonimo di successo assicurato e i milioni di copie vendute ne sono la conferma. E’ statisticamente provato! “ Ribatté Aileen paziente.
    “ Provato? E chi mi dice che una volta uscito allo scoperto invece, i lettori non approvino il fatto che sono un ragazzo come loro?” Incalzò Bill.
    “ Come loro?! Ti sei mai sul serio guardato allo specchio Billy? Potresti fare tranquillamente l’attore o il modello e sei gay. Una miscela adatta per far girare la testa a uomini e donne, ma altamente esplosiva. Quanto pensi ci metteranno i media ad insinuare che dietro al tuo successo c’è qualcuno che gode del privilegio di averti nel suo letto e che tu non possiedi alcun talento se non quello dell’ avvenenza? Avresti finito di vivere, mio caro! E forse anche di essere B.T. Truman.” Concluse l’ agente.
    Bill sbuffò, massaggiandosi le tempie con il palmo delle mani. Aileen gli mise una ciocca di capelli uscita dalla coda dietro l’ orecchio e gli posò la mano sulla spalla. Odiava discutere con lui di questo . Capiva benissimo il suo punto di vista, ma non poteva permettere che il suo pupillo fallisse. Sapeva quanto fosse importante per lui scrivere e non poteva nemmeno immaginare il dolore che ne sarebbe derivato se ci fossero stati impedimenti a farlo.
    “ Bill non è questo il momento giusto per rivelare la tua identità, sul serio. I tuoi lettori amano l’alone di mistero che ti circonda, senza contare che fino ad ora hai potuto vivere la vita che volevi. Nessuno sospetta che tu possa essere lo scrittore di ‘Red Blood’ e questo ti ha permesso di condurre un’ esistenza serena e tranquilla. Credo che i tuoi ammiratori più accaniti non ti lascerebbero più in pace se tu uscissi allo scoperto, ricordi l’assedio alla casa editrice l’anno scorso dopo l’uscita di ‘The final choice’? C’è voluto l’intervento della Polizia per disperderli e tu non eri nemmeno nei paraggi!” Cercò di convincerlo la donna. In effetti ciò che aveva detto corrispondeva al vero e lui fino a poco prima aveva condiviso in pieno questa linea di condotta. Le milioni di copie vendute in tutto il mondo erano la conferma che i suoi lettori non avevano bisogno di vedere la sua faccia o conoscere particolari della sua vita privata per apprezzare i suoi libri, quindi perché ad un tratto questa situazione cominciava a stargli stretta?
    La risposta a quell’ interrogativo non avrebbe tardato ad arrivare e già lui era in ansia per le conseguenze che ne sarebbero derivate.
    Declinò l’invito a pranzo di Aileen, ormai lo stomaco era chiuso in una morsa dolorosa, e ritornò verso casa. C’erano parecchie cose da risolvere, prima tra tutte controllare sul blog se Mia aveva risposto al suo messaggio.

    Aveva sperato che ad attenderlo davanti a casa ci fosse Tom, invece incrociò lo sguardo triste della ragazza.
    “ Ciao Mia, che ti è successo? ” Chiese apprensivo, aprendo il cancello e invitandola ad entrare.
    “ Di tutto…” Rispose con voce tremula, incapace di trattenere le lacrime.
    “ Dio Santo, non mi far stare in ansia! E’ successo qualcosa a Tom?” Incalzò, mentre il cuore mancava il battito.
    “ Ho bisogno di parlare con qualcuno che non sia uno dei miei soliti amici. Credi che io avrò mai qualche possibilità di diventare una regista?” Domandò, consapevole che Bill comunque non avrebbe saputo che rispondere.
    “ Non lo so Mia, non ho mai visto nulla di tuo…”
    “ Tom dice che il cortometraggio sarà un flop…” Iniziò, soffiandosi vigorosamente il naso con il kleenex che prontamente Bill le aveva porto.
    “ Perché?”
    “ Perché la musica fa schifo, la storia è orrenda e i personaggi… beh insomma non sono proprio originali…” Biascicò imbarazzata.
    “ Beh sulla musica non ha tutti i torti… Non sono amante del genere, ma credo che quello più che metal potrebbe definirsi primitivo frastuono, per i personaggi non saprei...” Azzardò il biondo, offrendo alla ragazza un bicchiere di acqua e mettendosi seduto accanto a lei.
    “ Ho preso spunto da ‘Red Blood’ e Tom dice che potrei esser accusata di plagio. In realtà il professore di regia ci ha dato solo indicazioni sull’ argomento del contest, non ponendo divieti in merito alle eventuali fonti di ispirazione. Però il dubbio rimane perché in effetti il contest è nazionale e i video verranno visionati e molto probabilmente anche messi in rete e io non ho chiesto il permesso alla casa editrice, né a Truman, a nessuno! Se verrò accusata di plagio potrò dire addio per sempre alla possibilità di farmi conoscere nell’ambiente!!!” Piagnucolò, aggrappandosi alle sue spalle.
    Bill dapprima incapace di muoversi, la cinse poi con le braccia, stringendola delicatamente a sé, fino a quando non sentì il suo respiro farsi più regolare. In effetti era un bel pasticcio e probabilmente appellarsi al fair use non sarebbe stato sufficiente, tuttavia non aveva idea di come aiutarla, se non consigliandola di lasciar perdere.
    “ Qual è l’argomento del contest?” Chiese, scostandola da sé e guardandola nelle iridi cioccolato identiche a quelle del fratello.
    “ Gli amori impossibili” Rispose con la voce impastata dal pianto.
    “ Mmh… un po’ vago, non trovi?”
    “ Sì, ma lo scopo del contest è appunto valutare quanto siamo in grado di lavorare senza copione, creando un cortometraggio basandoci solo sulla nostra fantasia.”
    “ E tu e Kate avete pensato che i personaggi di ‘Red Blood’ fossero l’ideale per il video, come pure la canzone di Andy?”
    “ E’ un’i dea così terribile?” Chiese lei strofinandosi gli occhi.
    “ Non ne ho idea Mia, non ho visto il prodotto finito…”
    “ A questo punto non so nemmeno se valga la pena finirlo, se ci saranno possibilità che questo sia poi escluso dal concorso per violazione del copyright.”
    “ Perché non pensi a qualcosa di totalmente nuovo?” Le suggerì Bill, abbozzando un sorriso.
    “ E come? Andy andrà su tutte le furie! Lui pensa che il suo pezzo sia davvero ok!” Esclamò la ragazza, animandosi.
    “ E lo pensi anche tu?” Chiese lo scrittore, insospettito dalla reazione.
    “ Beh… io… io… ecco io sono innamorata di Andy e farei qualsiasi cosa per lui,” ammise, afflosciandosi sul divano, “ ma lui nemmeno mi vede, se non come la sua eterna compagna d’avventura. Lui non ha occhi che per Revon che stravede per mio fratello che è… gay e che molto probabilmente prova un certo interesse per te.” Concluse tenendosi la testa con le mani.
    Bill avvampò all’affermazione della ragazza e si alzò dal divano. Aveva bisogno di riprendersi un attimo. Tom provava interesse per lui? Il battito cardiaco aumentò, come la sudorazione alle mani. Si accese una sigaretta e ne offrì una anche alla ragazza per ritrovare il contegno e poi l’illuminazione: Mia aveva appena trovato la trama giusta per i suoi ‘amori impossibili’.

    “Non dirai sul serio vero? Come pensi riesca a convincere gli altri a prestarsi ad una cosa del genere? Senza contare che Andy si incazzerà moltissimo se non utilizzerò il suo brano per il video!” Esclamò Mia sconvolta. Era fuori discussione, nessuno l’avrebbe appoggiata a partire da Kate che fino a quel momento si era limitata a farle solo da spalla e ad acconsentire a tutto. In realtà a lei importava solo stare con Julian e quella si era rivelata una buona occasione.
    “ A volte è necessario prendere le distanze da tutto e tutti, se si vuole fare qualcosa per se stessi,” affermò Bill, guardandola negli occhi, “sei sicura che i tuoi amici vogliano davvero aiutarti? Hai scelto tu la musica perché ti piaceva o l’hai fatto solo per compiacere Andy? E le scene? Non mi sembri la reginetta dello splatter…” Concluse poi, in tono di sfida.
    “ Io… Bill è stata una nostra idea! Mia e di Andy! Io ci tengo a lui e questa potrebbe essere un’ occasione per far conoscere un po’ in giro lui e la band. E poi non posso chiedere loro di ricominciare tutto da capo e Tom non si presterebbe mai ad una cosa del genere! E per la musica come farei? No, no davvero è impossibile!” Borbottò la ragazza.
    “ L’alternativa è allora chiedere i relativi permessi alla casa editrice e sperare nella fortuna, Mia." Rispose lo scrittore, ormai rassegnato davanti alla sua cocciutaggine.

    Edited by *billaly* - 26/3/2014, 11:07
     
    Top
    .
  13. !Moody
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    No ok..Mia mista proprio sul culo XD
    Ma porca miseria, sicuramente Bill le avrà dato qualche consiglio in più perché cavolo non lo ascoltaaaa??
    Va bene che è cocciuta ma qui, nella situazione in cui si trova o con in ballo qualcosa di così importante si avvicina incredibilmente alla stupidità!
    Non sembra neanche provarci a cambiare registro!!!
    Però una cosa di lei mi è piaciuta: ha messo la pulce nell'orecchio a Bill u un probabile itersse di Tom nei sui cnfronti..
    non tutto il male viene per nuocere allora XD
    Alla prossima!
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,244
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Anche se è sbagliato, è il tipico comportamento di chi è innamorato e ha timore di perdere la persona a cui tiene...
    Quella pulce nell' orecchio di Bill chissà se sarà gradita anche a Tom...
    Mia non avrà forse parlato troppo? ;)

    Grazie per aver letto! :D
     
    Top
    .
  15. rawak
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie a te per aver scritto! :)
     
    Top
    .
212 replies since 25/1/2014, 11:45   5343 views
  Share  
.