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Titolo: Who loves can’t lie
Autore: Alessandra /*billaly*
Rating: PG13
Avvisi: Twincest; Language
Genere: Angst; Romantico; Songfic
Keyword: Concerto
Disclaimers: I Tokio Hotel non mi appartengono e tutto ciò che ho scritto è frutto della mia fantasia. Inoltre non scrivo a scopo di lucro.
Bill si buttò sul letto sfinito.
Non era stanchezza fisica, ma piuttosto un malessere generale, un disagio che si stava trasformando in una specie di crampo alla bocca dello stomaco.
Non amava ripensare ai live.
Non sopportava di ricordare se stesso in quelle movenze feline, dettate solo dall’esigenza del momento, dalla necessità di apparire come un sex symbol per tutte quelle ragazze che lo osannavano eccitate.
Non sopportava di essere l’oggetto del desiderio di tutte quelle femmine in calore che si sarebbero fatte amputare un braccio pur di averlo vicino per un solo istante.
Lui cantava ed era ciò che voleva fare più di ogni altra cosa al mondo.
Possibile che così spesso tutti lo dimenticassero?
E quella sera non era stato diverso, sebbene fosse l’ultimo concerto del tour, l’ultima data di quell’estenuante tournèe che gli aveva portati in giro per l’Europa per oltre tre mesi.
Bercy li aveva salutati con un palasport semivuoto e un odore di declino nell’aria.
Dove avevano sbagliato?
Ci avevano messo l’anima, avevano sputato sangue e veleno, per vedere la loro idea realizzata.
Soli contro tutti, contro coloro che avevano intimato loro di non lasciare la vecchia via per una nuova ed erta strada sconosciuta.
“ I fan non vi capiranno…” Era stato detto più di una volta, presagio che si era rivelato verità.
Ed era stato facile durante le prime date del tour, scrollare le spalle e lasciarsi dietro qualche insuccesso. Il calore dei presenti, le urla che invocavano i loro nomi, le braccia tese in un abbraccio virtuale, erano stati sufficienti a colmare quel vuoto lasciato da quegli spalti semideserti, che nemmeno la scarsa illuminazione nascondeva.
Con il passar del tempo sempre più difficoltoso diventava sorridere costantemente e fingere che tutto andasse bene.
Si asciugò una lacrima che impertitente gli rigava la guancia e sospirò profondamente.
“ Concentrati sul parterre e non sugli spalti quasi vuoti.” Gli aveva sussurrato David all’orecchio, un attimo prima di salire sulla pedana che l’avrebbe trasportato al centro del palco. E così era stato.
Come una marionetta guidata da fili invisibili, aveva dato inizio all’ennesimo teatrino.
Sapeva ciò che si doveva fare per mandare in visibilio quelle isteriche, che piangevano, gridavano, urlando nel rumore assordante di quei decibel sparati a raffica i loro nomi e chissà che altro.
Gli ammiccamenti con Georg, lo sculettamento in direzione di Gustav e… Tom.
Suo fratello era diventato territorio off-limits, dopo che era uscita un’intervista in cui si proclamavano totalmente contrari al twincest, definendo chi lo sosteneva un malato mentale. David sapeva che ciò avrebbe avuto ripercussioni nel fandom, ma era stata una scelta necessaria, considerata la piega che stava prendendo il loro rapporto. Troppo vicini, troppo complici, troppo tutto.
Georg li aveva sorpresi a baciarsi in camerino, David nudi nello stesso letto e Gustav avvinghiati nel bagno del tourbus.
Il loro allontanamento era stato drastico e repentino, un ordine perentorio, al quale non avevano potuto che obbedire.
Il manager era furioso, ma non tanto per il fatto che fossero incestuosi,- la loro vita privata non gli importava affatto -, quanto per la facciata. Il twincest era una bella fantasia che, -non poteva negarlo-, aveva tenuto vivo l’entusiasmo in almeno metà del fandom, ma non poteva permettere che divenisse realtà, quindi niente Tom sul palco, niente braccio posato sulla sua spalla, niente sguardi mozzafiato, niente strusciatine eccitanti. Niente che potesse ricondurre al loro rapporto non propriamente fraterno.
E Tom era arrabbiato con lui.
Tom era sempre arrabbiato con lui ultimamente, quasi a colpevolizzarlo di ciò che stava accadendo.
Da giorni dormivano in stanze diverse, si parlavano raramente e in tal caso solo per discutere.
Anche lui stava soffrendo, ma lo stava facendo con rabbia e nel modo sbagliato.°°°
Era già molto tardi quando era uscito dal bagno e si era ributtato sul letto, con solo una salvietta legata in vita e i capelli che gocciolanti, bagnavano i cuscini rivestiti di fine damasco. Il lusso della sua suite era quasi nauseante. Duemila e rotti euro per farsi una doccia e dormire qualche ora prima di ripartire per Amburgo.
Doveva fumare.
La decisione di starsene un po’ per conto suo non si era rivelata poi così saggia. Strofinò i capelli con l’asciugamani e gettò il cuscino umido sulla poltrona accanto al letto. Sentiva freddo, ma di certo non era a causa della sua nudità.
Gli mancava quel tepore che solo il corpo di Tom riusciva a infondergli, quando se ne stavano abbracciati a parlare, a baciarsi, a far l’amore.
Si infilò una t-shirt pescata a caso dalla valigia e un paio di boxer puliti e prese la borsa per cercare le sigarette.
“Stai fumando davvero troppo in questo periodo...”, disse a se stesso, incapace comunque di far prevalere il pensiero sull’azione.
Era incredibile la quantità industriale di cianfrusaglie contenuta nella sua elegante Louis Vitton, doveva decidersi a rimettere un po’ di ordine tra le sue cose, ora che ne avrebbe avuto tutto il tempo.
“ Dove sei accendino di merda?” Brontolò, rovesciando parte del contenuto sul letto, ogni qualvolta era solo, non trovava mai da accendere. Ricordò poi di averlo prestato a Georg, il quale ovviamente non glielo aveva restituito.
“ E va beh, poi non si potrebbe nemmeno fumare qui…” Aggiunse mentalmente, osservando i rilevatori di fumo posti al soffitto.
Stava rimettendo i suoi effetti nella borsa, quando tra le mani si ritrovò un DVD masterizzato. La cover era chiaramente artigianale e raffigurava due mani intrecciate.
Gliel’aveva messo tra le mani Gordon a fine concerto, spiegandogli che gli era stato dato da una ragazza presente tra il pubblico, che con occhi emozionati e labbro inferiore tremolante l’aveva pregato di consegnarglielo.
Gordon. Così gentile che per nulla al mondo avrebbe procurato un dolore a quella fan, negandole il piacere.
Dopotutto era solo un DVD, che sarebbe finito insieme alle altre migliaia di regali ricevuti in qualche angolo recondito del loro studio ad Amburgo.
Aprì la custodia invece. Il retro di quel disegno comunque ben fatto, celava un piccolo messaggio:Non mi importa vincere un meet,
Non mi importa del vostro autografo,
Voglio solo nutrirmi della vostra musica
E sperare che rimaniate insieme per sempre.
Vi amo.
Annalise.
Sorrise. Alcune fan a volte sapevano esser terribilmente dolci e di questo lui non si starebbe stancato mai.
Mise il DVD nel lettore e deciso a fare qualcosa di diverso una volta tanto, spinse il tasto play, rannicchiandosi poi sul divano e coprendosi con una colorata e morbidissima coperta di lana.
Le immagini si susseguivano veloci e ci mise qualche istante a realizzare che Annalise, o chi per lei, aveva montato ad hoc spezzoni dei loro concerti presi dalle varie tappe del tour appena concluso e qualche istante in più per comprendere che non si trattava di un video celebrativo.
Erano immagini di lui e di Tom. Sguardi, sorrisi, ammiccamenti, piccoli gesti scherzosi o di affetto a volte impercettibili che sfuggivano agli occhi dei più.
Quella ragazza, oltre ad aver assistito ad almeno metà dei concerti, sembrava aver colto la loro essenza con la sua fotocamera.
Il suo cuore fece una capriola nel petto, mentre le note di Zoom riempivano la stanza.
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[F]ottutamente~Stefy[89].
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Ohhhhhhhhhhhhhhhhh *_* è dolce e malinconica al punto giusto. Mi è piaciuta davvero tanto Ali!
Anche se tutto va una merda, loro devono sempre poter contare l'uno sull'altro! Bravissima *_*. -
Capricorn2187.
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Che tristezza ç.ç
Non avrai rispettato il prompt ma sicuramente meglio di cosi non poteva uscirti,assolutamente.. -
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Non volevo intristirti Cri!
A dire il vero io speravo che il finale avrebbe risollevato il morale!
Grazie Stefy per aver letto! **. -
Capricorn2187.
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Sisi mi ha risollevato un pò il morale però...che tristezza lo stesso ç.ç poveri . -
NeideLunare.
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CITAZIONE“ Oh, questa ci ama tutti…” Esclamò sarcastico, inserendo il disco nel lettore.
Mi è scappata una risata che ha allarmato mia madre
Comunque, WOW. Che bella Socia. Delicata, triste al punto giusto, con un finale dolcissimo. Brava, brava, brava <3. -
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Grazie Socia! Speravo la leggessi! ** . -
barby's.
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Mi mancava una storia cosi dal sapore agro-dolce dove sono loro a parlare i nostri Bill e Tom, è scritta con il cuore di fan che li ama ma allo stesso tempo, cerca di rispettarli... è toccante e riflessiva al punto giusto, tocca le corde dell'anima, le tende, ma non le rompe... il finale è molto intenso e dolce, quasi una carezza... davvero molto bella . -
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Stop Babe
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Grazie Barbara! <3 . -
°Ric@.
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Ecco,sarà il momento no ma stò frignando come poche,ho aperto i rubinetti e si son rotte le tubature,niente da fà... . -
NeideLunare.
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Ovvio che l'avrei letta <3
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Ecco,sarà il momento no ma stò frignando come poche,ho aperto i rubinetti e si son rotte le tubature,niente da fà...
Rica no ti prego!
Socia,grazie ancora!. -
°Ric@.
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°Ric@.
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Ecco punisciti,fustigati,mettiti a pane e acqua,insomma fà qualcosa! .