Angels don't fly

Finita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Buon viaggio cara *O*
     
    Top
    .
  2. barby's
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bill si è liberato di un peso enorme e tutto questo lo ha aiutato a crescere ed a vivere serenamente, la sua vita non sarà mai semplice o facile, ma ora può contare su qualcuno che sa amarlo e capirlo...e finalmente hanno fatto l'amore, erano pronti al grande passo, a completare la loro unione con una fusione totale, ma, sinceramente, mi aspettavo una scena molto piu' dettagliata, meno veloce, anche se si percepiva perfettamente quanto si amino
     
    Top
    .
  3. •MiQi.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Finalmente *-*
    Jost viiiaa
    Buon viaggio mamy <3
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Ragazze sono tornata!!

    Ragazze mi dispiace che la scena d'amore vi abbia deluso e l'abbiate trovata un pò affrettata, ma ciò che io volevo trasmettere era più che altro la necessità di rendere palese il loro amore, più che un rapporto dettagliato su una scena di sesso.

    Grazie a tutte per aver letto. :)
     
    Top
    .
  5. corinne94
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ciao, sono una nuova lettrice! Questa storia mi è piaciuta da subito, il modo in cui si sono evoluti i fatti è molto intrigante ... ma, soprattutto, tu sei davvero brava a scrivere, ed hai una stupenda fantasia :D
    Finalmente hanno confessato il loro amore, e Bill ha denunciato quel maniaco e bastardo di David :botte: Spero solo che questa cosa non si riversi troppo sul lavoro di Bill, poverino :tears:
    Comunque bravvissima e posta presto :applauso:
    Baci!!!
     
    Top
    .
  6. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Ragazze mi dispiace che la scena d'amore vi abbia deluso e l'abbiate trovata un pò affrettata

    Non ci crederai mai ma la scena non l'ho trovata affrettata per niente,e non è da me dirlo visto che prediliggo molto le scene ben dettagliate,delle volte mi stupisco di me stessa o.o :blink: :sospettoso: image image
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Grazie Cri e grazie anche a te nuova lettrice!
    Sono contenta che la fic sia di tuo gradimento!
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

    Group
    Member
    Posts
    39,162
    Location
    arcadia

    Status
    Anonymous
    QUOTE (*billaly* @ 15/5/2011, 21:53) 
    Ragazze sono tornata!!

    Ragazze mi dispiace che la scena d'amore vi abbia deluso e l'abbiate trovata un pò affrettata, ma ciò che io volevo trasmettere era più che altro la necessità di rendere palese il loro amore, più che un rapporto dettagliato su una scena di sesso.

    Grazie a tutte per aver letto. :)

    Ma io non intendevo per la scena di sesso in sé.
    Non lo so appena hanno saputo che c'era un modo ''certo'' per incastrare Jöst, si sono saltati addosso.
    Io l'ho trovata affrettata, in base a tutta la storia.
    Cioé erano cauti, Tom si faceva mille problemi e poi tutto d'un colpo, cosi, li si sono presi. :blush:
    bho... :sweatdrop: opinione personale eh? Poi magari a gli altri è stata perfetta cosi quella ''scena'' ;)
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    A volte le situazioni più insolite diventano le più propizie.
    E poi chissà cosa frulla nella testa di quei due e dopo 28 capitoli di tira e molla qualcosa doveva pur succedere, o no? :P

    Devo mettermi a scrivere quanto prima, ma Giulia ha la scarlattina ed è un pò un problema concentrarmi...
     
    Top
    .
  10. barby's
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    tranquilla, noi aspettiamo
     
    Top
    .
  11. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Capitolo 29


    Fai un recinto di fiducia intorno all’oggi: riempi gli spazi di atti d’amore e restaci dentro.
    Mary Butts




    Quella notizia proprio non ci voleva. Sapeva che prima o poi qualcuno sarebbe andato a cercarlo, ma sperava che quel bastardo di Bill fosse troppo spaventato per avere il coraggio di denunciarlo. La polizia era stata alla sua casa di Marina del Rey e il fatto di non averlo trovato aveva fatto scattare immediatamente le ricerche. L’auto che uno dei suoi scagnozzi aveva preso a noleggio era un indizio importante che ben presto li avrebbe messi sulle sue tracce. Doveva liberarsene al più presto e proseguire con un altro mezzo.

    Si mise seduto sul letto che cigolò sotto il suo peso e si guardò intorno. La stanza era squallida e sporca, e rimpianse immediatamente quei duecento dollari che il gestore di quello schifo gli aveva preso dalle mani con un sorrisetto beffardo in cambio del suo silenzio. Si prese il capo tra le mani, le tempie pulsavano, il collo gli doleva tremendamente. Cominciava a rendersi conto che la vita del fuggiasco non faceva per lui e per la prima volta si riscoprì ad avere paura.

    Entrò nel piccolo bagno e un grosso scarafaggio percorse la stanza, passando vicino ai suoi piedi. I sanitari erano incrostati, il rubinetto del lavandino gocciolava ripetutamente. Avrebbe voluto lavarsi, ma non era certo che dalla doccia potesse uscire acqua. Girò cautamente il miscelatore e un getto scomposto di liquido ferruginoso lo investì, bagnando anche il pavimento.

    “Merda!” Imprecò, richiudendo immediatamente il rubinetto e osservando contrariato la sua maglietta chiazzata di macchie rossastre. Ritentò riaprendo adagio e attese che l’acqua diventasse trasparente. Si lavò alla meglio sotto il getto gelido, - l’acqua calda era un servizio non previsto -, e si cambiò i vestiti. A riposarsi e a cercare qualche divertente diversivo neppure ci pensò, il cellulare aveva squillato nuovamente e Adam, una della guardie del corpo, lo aveva informato che su di lui gravava una denuncia per violenza e abuso di minori.

    Doveva andarsene da lì al più presto.

    Si immaginò che qualcuno sfondasse la porta della stanza e gli puntasse una pistola contro, vide le manette scattare ai suoi polsi, mentre gli leggevano i suoi diritti e lo sospingevano in malo modo sui sedili posteriori di un’auto della polizia.

    “No!” Gridò nel silenzio della stanza, infilando gli indumenti e i suoi effetti personali in fretta e furia nel borsone per poi uscire immediatamente e dirigersi con circospezione all’auto. Si sarebbe diretto fino alla città successiva, lasciando il veicolo in qualche posto abbastanza sperduto e poi avrebbe proseguito in treno o in pullman. Nessun mezzo che richiedesse prenotazioni e che lasciasse traccia di sè, comunque.

    Il cuore martellava nel petto, come a scandire quanto la sua fine potesse esser vicina e maledisse nuovamente il giorno in cui si era lasciato sopraffare dal desiderio e aveva raccolto Bill Kaulitz dall’angolo di quella strada.

    ***



    L’Ispettore Norman guardò la donna seduta davanti a lui che gli sorrideva incerta, scostandosi nervosa una ciocca ribelle di capelli dal viso.

    Aveva apprezzato il fatto che dopo Paul Soleman, anche lei avesse seguito l’agente Frey alla Centrale senza opporre resistenza e che avesse risposto a tutte le domande senza richiedere la presenza di un legale e soprattutto in modo sincero.

    Madison Carter era un’altra di quelle persone che aveva vissuto vicino a Bill senza cogliere il suo dramma, o meglio senza pensare che la relazione con David Jost lo fosse. Una di quelle che aveva cominciato a notare comportamenti forzati e a sospettare che il loro rapporto non fosse proprio idilliaco nel momento in cui il cantante, solitamente taciturno e schivo, aveva finalmente manifestato interesse per qualcosa che non fosse lavoro.

    L’aver conosciuto George Listing era stato uno sprono a combattere la sua situazione, ma anche l’inizio di una notevole insofferenza verso il suo mondo. La sua morte aveva minato il già fragile equilibrio del cantante, lasciando intuire la sua difficoltà a superare quel triste momento e, nonostante tutto, lei aveva comunque preferito non intromettersi e lasciare che i due se la sbrigassero da soli. Non aveva dato credito ai pettegolezzi degli addetti alla sicurezza, pensando erroneamente che le discussioni, a cui occasionalmente lei stessa aveva assistito, fossero capricci da star.

    Era stata stupida a crederlo. E quando Bill aveva tentato di togliersi la vita, le si era aperta una voragine nel cuore.

    “Ispettore, io sono veramente mortificata per non aver capito in tempo, per aver permesso che David facesse del male a Bill. Sono stata stupida e cieca a non accorgermi di come fosse falsa la premura che quell’essere esibiva pubblicamente nei suoi confronti.” Disse contrita.

    “Signorina Carter non può farsene una colpa, il signor Kaulitz per primo non ha mai manifestato il disagio. Ovviamente ciò non significa che fosse consenziente, ma piuttosto sottomesso e spaventato ed è su questo che faremo luce. Per ora è tutto, la ringrazio per la collaborazione.” Aveva concluso Daniel, tendendole cavallerescamente una mano per farla alzare.

    Era certo che la donna fosse totalmente all’oscuro dei loschi affari intrattenuti dal manager, ma non poteva fare affidamento esclusivamente sul suo intuito. La congedò con un sorriso gentile, pregandola di rimanere a disposizione nel caso si fosse reso necessario un altro colloquio.

    Rimase a lungo alla finestra a fissare le nubi che correvano veloci in cielo. Il tempo stava cambiando nuovamente; una folata di vento sollevò un turbine di foglie e polvere e fece sbattere violentemente la porta di un ufficio.

    “Frey andiamo da Eric Fillmore, sono convinto che c’è molto altro da scoprire."


    ***




    Bill si girò nel letto, tentando di districarsi dal lenzuolo avvolto al suo esile corpo, per poi posare il capo sul torace di Tom, baciandogli un capezzolo. Dopo aver fatto l’amore sul divano del piccolo ufficio si erano immediatamente recati a casa del giardiniere per farsi una doccia e continuare là il loro pomeriggio. Il vivaio era ormai in ordine e Gus li avrebbe sicuramente perdonati per la loro fuga romantica.

    Tom aprì un occhio e si allungò per baciare la bocca del cantante, che gemette soddisfatto.

    “Non sono ancora del tutto convinto che non si tratti di un sogno. Ho ancora timore di svegliarmi e di trovare accanto a me David…” Sussurrò Bill sulle sue labbra.

    Tom lo strinse a sé, accarezzandogli la schiena. Se di una cosa non doveva assolutamente dubitare era la sua presenza, che sarebbe divenuta una costante nella sua vita. Si sentiva sicuro da qual lato, nulla lo avrebbe separato da Bill. Si stupiva che fossero arrivati a quel punto in così poco tempo e che l’amore li avesse entrambi travolti. Sebbene fosse abituato ad avere i piedi sempre ben piantati a terra, questa volta si sarebbe concesso il lusso di vivere questo sentimento senza riserve.

    “Io sono qui, pronto a dimostrarti quanto tutto questo sia reale.” Gli disse, pizzicandogli maldestramente il fianco, facendolo gridare.

    “Ma sei impazzito?! Mi hai staccato un pezzo di carne!” Si lamentò il moro, massaggiandosi la parte dolente.

    “Carne?! Tu non ne possiedi un grammo! Se non qui…” Rise Tom, accarezzandogli distratto il membro che reagì, non appena venne sfiorato dalle sue dita callose.

    “Dove, scusa?” Chiese Bill, restituendo la carezza in maniera molto audace.

    Tom fu percorso da un brivido di piacere, era incredibile come Bill riuscisse ad accenderlo anche solo con il tocco della sua mano e di come non ne avesse mai abbastanza di lui.

    “Mmh, di questo passo, non ci alzeremo più dal letto…” Soffiò il moro, sfregandosi contro il suo suo fianco.

    “Sarebbe stupendo, ma non credo che resisteremo troppo a lungo. Io ho fame.”Rispose Tom, stirandosi.

    “Di me?” Cinguettò Bill.

    “No, di un buon piatto di pasta.” Disse, mordendogli la spalla.

    “Ma sono le cinque del pomeriggio! Spaghetti?”

    “Ok.” Assentì, balzando giù dal letto e rivelando le sue nudità nella sua interezza.

    Bill gli lanciò un’occhiata avida e lo seguì docilmente in cucina, dove il giardiniere si accinse a iniziare a cucinare la pasta.

    “Forse dovremmo metterci qualcosa addosso, dubito che riuscirò a preparare qualcosa, se tu continui a danzarmi davanti agli occhi nudo.” Constatò Tom, sorridendo maliziosamente, “inoltre la mia vicina sta sbirciando...” continuò, indicando un’anziana donna attraverso la finestra, che da alcuni minuti stava innaffiando il giardino nel medesimo punto, fissandoli apertamente.

    “Vecchia guardona!” La apostrofò il moro, coprendosi alla meglio con un canovaccio e indirizzandole il dito medio alzato, per poi scoppiare a ridere abbracciando Tom.

    “Che dici, la facciamo schiattare di invidia?” Chiese all’orecchio del giardiniere.

    “Mmh, povera signora Warren, già ha il pacemaker, non mi sembra il caso!” Rispose il ragazzo, conducendolo poi in camera.

    “Su da bravo, rimettiti almeno i boxer e la maglietta.” Gli disse, non prima di aver assaporato la sua bocca con un nuovo bacio e iniziando poi a rivestirsi.

    Il cellulare di Bill vibrò sul comodino, sul display il nome di Madison lampeggiava insistente.

    “Bill, finalmente ti ho trovato! La Polizia mi ha interrogato, David è sparito e Stewart ti sta cercando!” Esordì agitata.

    “Ehi calma, che succede?”

    “Lo chiedo a te che sta succedendo! Dov’è David?”

    “Spero lontano anni luce da qui, Mad!” Rispose con enfasi.

    “Non scherzare! Sono stata interrogata dall’Ispettore Norman! L’hai denunciato per violenza e abuso di minori! Sono costernata Bill, perchè non me ne hai mai parlato?”

    “Avrei dovuto?” Chiese improvvisamente serio.

    “Io... Io... mi dispiace. Non mi sarei mai immaginata che lui ti avesse costretto...a... ad avere rapporti intimi con lui.” Si scusò affranta.

    “Non è colpa tua Mad, non dispiacertene.” Cercò di rincuorarla, mentre si sedeva sul letto.

    “Hanno interrogato anche Paul e credo che continueranno con gli altri ora. Stewart ha chiamato, vuole vederci nel suo ufficio tra un’ora, pensi di farcela?” Lo informò la rossa.

    “Credo di sì...”

    “Dove sei ora? Passo a prenderti a casa?”

    “No, ci vediamo da Stewart.” Rispose, lanciando un’occhiata a Tom che, seduto al suo fianco, stava ascoltando la conversazione.

    “Va bene, a dopo allora.”

    Bill chiuse la chiamata e rimase per alcuni istanti a fissare il suo cellulare di ultima generazione, mordendosi il labbro. Madison sembrava veramente dispiaciuta e lui in quel momento cominciava a capire quanto si fosse sbagliato nei confronti di quelle persone che riteneva non avessero alcun interesse verso di lui. Era sempre stato chiuso nel suo doloroso bozzolo, incapace di credere che confidarsi con qualcuno potesse servire ad uscire dalla sua situazione, fermamente convinto di essere solo un pozzo di denaro, da cui tutti avevano il diritto di attingere.

    Che era riuscito a fargli David? L’aveva reso arido e cieco.

    Sbuffò, impedendosi di piangere. Le parole sincere della donna, l’avevano buttato a terra e nemmeno la vicinanza di Tom, che lo stava dolcemente cullando tra le sue braccia, sembrava lenire questo suo nuovo dolore.

    “Coraggio, ti accompagno...” Gli sussurrò, baciandogli la tempia. Bill si strinse a lui, reprimendo un singhiozzo.

    Si rivestirono in silenzio e uscirono di casa in fretta, senza badare che oltre alla signora Warren, che era immediatamente rientrata in casa dopo il poco elegante gesto ricevuto da Bill, anche qualcun altro, armato di binocolo su un’auto nera dai vetri oscurati, dall’altro lato della strada, sembrava molto interessato alle loro mosse.

    Edited by *billaly* - 21/5/2011, 09:53
     
    Top
    .
  13. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    David fa benead avere paura,deve "cagarsi sotto" letteralmente :evil-laugh: :tet: :evviva: :occhioni: image
    L'ultima frase non mi è piaciuta,David deve entrarci sicuramente :sospettoso: :ehsì:

    In fine:"QUANDO FINIRà IL TUTTO,QUANDO SPARIRà IL PUTTANIERE (David)!!!!!!!" :agitato1: :agitato2: image
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Non so quando e se sparirà David, di certo comunque qualcosa succederà!

    Grazie Cri per aver letto!
     
    Top
    .
  15. °Ric@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    “Forse dovremmo metterci qualcosa addosso, dubito che riuscirò a preparare qualcosa, se tu continui a danzarmi davanti agli occhi nudo.” Constatò Tom, sorridendo maliziosamente, “inoltre la mia vicina sta sbirciando...” continuò, indicando un’anziana donna attraverso la finestra, che da alcuni minuti stava innaffiando il giardino nel medesimo punto, fissandoli apertamente.

    “Vecchia guardona!” La apostrofò il moro, coprendosi alla meglio con un canovaccio e indirizzandole il dito medio alzato, per poi scoppiare a ridere abbracciando Tom.

    Signora mia lei ha capito tutto della vita,tutto! io me prendevo un pacco di pop corn,na sedia e bella bella me godevo lo spettacolo *ç*
     
    Top
    .
1337 replies since 3/11/2010, 22:41   28634 views
  Share  
.