Angels don't fly

Finita

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    Mi chiedo quando finalmente i ragazzi avranno la pace che si meritano,

    Siamo solo all' inizio.

    Grazie dei commenti!! **
     
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  2. Capricorn2187
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    Siamo solo all' inizio.

    Huuuu che meraviglia <_<
     
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    Ragazze non ho scritto ancora nulla.
    Scusate...
     
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  4. Capricorn2187
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    E che je fà,s'aspetta :ehsì:
     
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    Capitolo 25


    L’amore non vuole avere, vuole soltanto amare.
    Hermann Hesse





    Il cielo stellato e la luna alta nel cielo erano lo scenario perfetto per la loro serata. Alex si era allontanata lasciandoli soli sulla veranda a coccolarsi un po’, sdraiati sul dondolo. Bill stretto a Tom si era lasciato cullare dal movimento e dal suo battito cardiaco fino a rilassarsi completamente tra le sue braccia e godersi i languidi baci e le pigre carezze che il giardiniere gli elargiva di tanto in tanto.

    Non riusciva a misurare l’intensità di quel momento, ma il desiderio che tutto ciò durasse in eterno sembrava diventare una necessità impellente.

    Doveva ritornare parecchio indietro nel tempo per ricordare una tale dolcezza nei gesti a lui rivolti, e più precisamente all’epoca in cui era ancora in vita sua madre. Il suo viso era ormai un’immagine sfocata, ma non avrebbe mai potuto dimenticare il tocco delle sue mani e la sua voce soave che intonava una ninna nanna dolcissima per farlo addormentare:

    Gute Nacht, gute Nacht!
    Bis alles wacht,
    Schlaf aus deine Freude, schlaf aus dein Leid!
    Der Vollmond steigt,
    Der Nebel weicht,
    Und der Himmel da oben, wie ist er so weit!


    Cantò piano per poi sospirare rumorosamente, mentre cercava di non lasciarsi sopraffare dalla malinconia.

    “Bill che c’è?” Chiese immediatamente Tom, non capendo ciò che aveva appena udito.

    “Niente. Mi è tornata alla mente la ninna nanna che mi cantava mia madre quando ero piccolo…” Tom lo scostò da sé e lo guardò intensamente. I suoi occhi erano lucidi e in essi vi si poteva leggere tutto il dolore del mondo. Lo abbracciò, sospirando a sua volta, incerto sul suo essere capace di far fronte alla situazione.

    Di certo il loro rapporto non poteva esser catalogato tra quelli normali. Non erano due semplici ragazzi che si erano conosciuti e piaciuti. Qui c’era molto di più da percorrere e combattere per raggiungere la meta. Bill era sì un libro aperto ma dal contenuto indecifrabile il più delle volte.

    Lo baciò di nuovo, questa volta intensamente, stringendoselo al petto quasi con violenza. Il moro mugugnò, spalancando gli occhi impaurito dalla reazione e cercando di staccarsi da lui.

    “Scusa! Ti ho fatto male?!” Domandò mortificato il giardiniere.

    “N-no, è che non mi aspettavo tutto questo impeto!” Rispose Bill sorridendo sghembo e posizionandosi al suo fianco quasi cadendo dal dondolo.

    “Ehi, che combini?!” Lo prese in giro Tom, afferrandolo per la maglietta prima che perdesse totalmente l’equilibrio e rovinasse a terra.

    “Fammi spazio, scemo!” Lo apostrofò il cantante, arpionandosi a lui con il braccio sano e sospingendolo di lato con il fianco, “dove eravamo rimasti?” Chiese poi, arricciando le labbra vermiglie prima di posarle sul suo collo e lasciarvi una scia di baci umidi.

    Tom fu percorso da una scossa che partì dalla radice dei suoi cornrows fino ad arrivare alle dita dei piedi. Aveva imparato ad essere molto paziente, ma non poteva garantire per l’incolumità di Bill se avesse continuato su quella strada.

    E il moro sapeva benissimo dove andare a colpire.

    Si arrampicò di nuovo su di lui e, messo al sicuro il braccio infortunato, continuò la sua lenta tortura. Tom sentì il suo membro indurirsi non appena entrato a contatto con l’inguine dell’altro.

    Bill si muoveva con estrema lentezza, come se stesse danzando sul suo ventre scombussolato, mentre con la lingua stuzzicava il suo palato. La sua pelle era incredibilmente liscia e morbida, i suoi capelli profumavano di vaniglia, la sua bocca era un antro confortevole, il suo respiro un dolce alito di vento.

    “Bill, io…” Borbottò Tom eccitato. Il moro aprì gli occhi e riversò su di lui una colata di ambra incandescente.

    “Voglio che tu mi ami Tom. Voglio sentire di appartenere veramente a qualcuno.” Disse il moro emozionato.

    “Cazzo.” Di certo non era quella la parola più adatta al momento, ma l’espressione del viso del giardiniere fece nascere il sorriso sulla bocca di Bill.

    “Ti facevo più romantico Tom, ma lo prenderò come un assenso.” Sussurrò, alzandosi poi da quella scomoda posizione ed invitando il ragazzo a fare altrettanto. Lo condusse poi all’interno della casa dove regnava il silenzio assoluto.

    “Ma Alex?” Chiese il giardiniere.

    “Doveva andare al lavoro. Abbiamo tutta la casa per noi.” rispose Bill con un sorrisino che lasciava poco all'immaginazione.

    Tom deglutì. Sicuramente questa poteva sembrare una grande opportunità, ma si sentiva come ci fosse qualcosa fuori posto. Far l’amore con Bill era il suo più grande desiderio e di certo il luogo in cui lo avrebbero fatto non era poi così importante, però…

    “Bill…” tentò.

    “Shhh! Tu parli sempre troppo, forse anche più di me!” Lo zittì il moro, facendo aderire il proprio esile corpo al suo ed insinuando la mano sana sotto la t-shirt, mentre gli depositava piccoli e languidi baci sul volto.

    Tom tremò: le sue carezze lo stavano facendo impazzire e il suo inguine implorava di esser liberato, ma quella strana sensazione non accennava ad abbandonarlo. Non sapeva spiegarsi quell’improvviso disagio che gli stringeva la bocca dello stomaco, probabile ambasciatore di cattive notizie.

    “Bill, ti prego. Io mi sento a disagio.” Riuscì finalmente a dire, staccandosi da lui.

    “Io… scusa. Credevo che volessi fare l’amore con me…” Rispose risentito.

    “Vorrei e tu non sai quanto, ma non so, sento che non è il momento giusto.” Spiegò dispiaciuto.

    Bill si avvicinò e rovistò con malagrazia nelle tasche dei suoi jeans extralarge.

    “Ehi, ma che fai?” Chiese Tom.

    “Controllo dove tieni la tua sfera di cristallo, senti troppe cose per i miei gusti, sei per caso un veggente?” Disse ironico Bill. Tom poteva giurare che si fosse arrabbiato e l’ultima cosa che desiderava era litigare con il cantante.

    “Bill…” Sospirò, “tu mi piaci molto, sei quanto di meglio potevo aspirare ad avere tra le mie braccia e voglio che tutto tra di noi sia perfetto quando succederà, senza fretta e soprattutto quando saremo entrambi a volerlo.” Concluse.

    “E’ un modo elegante per dirmi che non mi vuoi?”

    “E’ un modo elegante per dirti che possiamo aspettare e fare le cose per bene. Ci conosciamo da poco, la situazione in cui sei non è delle più confortanti e io non voglio che tu ti conceda a me come risultato di una necessità di liberarti da una specie di fardello che ti pesa sul cuore.”

    “Io credo di amarti Tom…” Sussurrò, riavvicinandosi a lui. Il suo sguardo era ora implorante e per Tom sarebbe stato un gioco da ragazzi farlo sdraiare sul divano e abbassargli i pantaloni.

    “Dieci giorni fa mi odiavi.” Rispose invece, sostenendo il suo sguardo.

    “Ero solo arrabbiato con te!” Esclamò stizzito e rosso in volto, “ma mi sei piaciuto da subito!” Continuò in sua difesa, pestando addirittura un piede a terra.

    Tom accennò un sorriso, perchè in quel momento sembrava proprio un bambino in vena di capricci. Lo abbracciò, baciando con impeto le sue labbra corrucciate. Il moro cercò di scansarsi senza successo. La stretta del giardiniere era poderosa e a nulla sarebbero valsi i suoi tentativi di divincolarsi.

    “Smettila Bill. Tu credi di amarmi, ma per esserne certo abbiamo ancora bisogno di un po’ di rodaggio non pensi? Ci sono ancora molte cose che devono essere risolte fuori e dentro di noi e io non voglio un ragazzo che dà le escandescenze al primo ostacolo!”

    “Io non dò le escandescenze!” Gridò, dandogli un pugno sul petto.

    “Ah no?” Rise lui, bloccandogli il polso.

    “Vuoi che rompa il naso anche a te?!” Gridò ancora, agitando il braccio infortunato, sempre più fuori di sé.

    “No, voglio che ti calmi e ragioni. In tutto questo casino i nostri sentimenti sono quelli che si sistemeranno per primi.” Affermò il giardiniere, facendolo sedere sulle sue ginocchia. Bill incrociò le braccia al petto indispettito, girando il volto dall’altro lato.

    “Bill piantala, per favore, io non farò mai l’amore con una checca isterica!” Sbottò Tom, pizzicandogli un fianco. Bill accennò un sorriso sperando di non esser visto.

    “Bill?” Ma tutto ciò che ricevette in risposta fu un’alzata di spalle.

    “Come vuoi.” Tom allargò le gambe, facendolo cadere a terra sul morbido tappeto colorato.

    “Ehi, ma sei impazzito?!” Brontolò il moro incapace ormai di rimanere serio.

    “Sì sono pazzo di te, ma tu sei troppo presuntuoso e stupido per capirlo.” Disse, aiutandolo a riacquistare la posizione eretta.

    “Quindi?” Chiese Bill ad un centimetro dal suo naso.

    “Quindi niente. Credo sia prematuro parlare di amore. Bill, sto dicendo sul serio. Tu non hai esperienza in proposito e penso che tu possa travisare i messaggi che ti invia il tuo cuore.” Spiegò grave.

    “Tu invece ne hai così tanta da saper distinguere tra infatuazione e amore vero?”

    “No, però non voglio che ci creiamo inutili illusioni. Tu sei comunque un personaggio famoso e io un giardiniere. Una volta che ti sarai liberato della presenza scomoda di David niente e nessuno mi assicura che non spiccherai il volo verso altri lidi.”

    “Semmai lo farò, sarà con te. Non ti libererai così facilmente di me.” Disse serio il cantante.

    “Non chiederei di meglio, ma non promettere, ti prego.” Affermò, guardandolo intensamente per poi nascondere il volto tra i suoi capelli. Bill poteva sentire il battito accelerato del suo cuore e il suo respiro leggermente affannato. Non era mai stato innamorato, ok, ma quello non poteva essere che…

    “Tom non devi aver paura, già ne ho così tanta io…” Disse solo, stringendosi a lui, desideroso di potersi fondere con il suo corpo.

    Avrebbe aspettato, anche in eterno se si sfosse reso necessario. Tom lo amava, ne era sicuro, e non sarebbe servito sentirselo dire. Gli ero bastato leggerlo in quegli occhi color del cioccolato per averne la certezza.

    *

    N.d.a.: Potevo andare avanti con la storia, ma sentivo che dovevo dedicare un pò di tempo a loro due, fare il punto della situazione, insomma...
     
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  6. PinaKaulitz88
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    Prima *________________________*

    E' stata una buona scelta quella di voler dedicare del tempo a loro due e la saggezza di Tom mi stupisce sempre di più. Spero soltanto che quella sensazione sgradevole che ha sentito non sia presagio di qualche evento negativo che li riguarderà...
     
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    Spero soltanto che quella sensazione sgradevole che ha sentito non sia presagio di qualche evento negativo che li riguarderà.

    Lo saprete presto.

    Grazie Pina!
     
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  8. Capricorn2187
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    Tu parli sempre troppo

    :ehsì:
    In questo capitolo Tom m'ha fatto deprimere un cicinin,capisco David e tutto il resto ma un pò di "movimento" mica fa male u.u

    Voglio ben sperare che dopo tutta questa attesa quando si arriva al momento clou si diano da fare,non prima di aver eviarato e ucciso David
     
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  9. barby's
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    Tom continua a confermare quel che penso di lui, è una persona molto equilibrata e concreta, anche se è innamorato di Bill, si rende perfettamente conto che l'altro non è ancora pronto, troppo preso dai problemi e dalla sua attuale situazione... l'amore ha bisogno anche di una mente sgombra da problemi e da un cuore sereno per potersi esprimere al meglio
     
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    Cri mi dispiace che il mio Tom ti abbia depresso, ma non è ancora ora di darsi da fare!
    E Barbara ha spiegato il perchè.

    Grazie a entrambe per aver letto!


     
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  11. Capricorn2187
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    non è ancora ora di darsi da fare!
    E Barbara ha spiegato il perchè

    Giusto :ehsì:
    Meglio avere la mente e la vita libere da preoccupazioni e quant'altro.
     
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    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

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    Questo Tom ha davvero gli ormoni d'acciaio. hahahah
    Ammetti che ti piace tenerci sulle spine eh?
    Va bene... ci puo' anche stare... meglio aver le idee chiare prima di ''investirsi'' completamente in una relazione, anche se non so come diavolo Tom possa resistere a Bill???
    Grazie per il chappy Ale image
     
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    Grazie per aver letto Lou!! **

    SPOILER (click to view)
    Lou, la verità è che Tom è un Nephilim caduto sulla Terra, in origine per redimere David, però accortosi che Billuzzo era molto più attizzante ha cambiato rotta, solo che ora non può fare sesso con lui per timore che suo padre,appartenente ai Grigori gli angeli guardiani, lo raggiunga con una punizione divina.
    Ho appena finito di leggere Torment, scusate...
     
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  14. Capricorn2187
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    Che hai appena vaneggiato nello spolier!?! :huh: :blink:
     
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    Niente Cri, tranquilla, era solo un tentativo di depistaggio! :patpat:

    Non ho scritto ancora nulla... :cry:
     
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1337 replies since 3/11/2010, 22:41   28635 views
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