Angels don't fly

Finita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

    Group
    Member
    Posts
    39,162
    Location
    arcadia

    Status
    Anonymous
    io sto qui ad aspettare.
    Curati per benino.un baciotto Ale :wub:
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Mandato chap alla mia Socia.

    Chiedo già scusa in anticipo per lo schifo che sarà, ma non sono molto in forma...
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous





    Capitolo 20

    Da ogni verità nasce speranza.
    Carlo Betocchi




    La cena si svolse relativamente in silenzio. La parmigiana era ottima e, data la voracità con la quale venne mangiata, tenne occupata la loro bocca per gran parte del tempo, ma diede modo al moro di pensare alle parole del giardiniere.

    Era chiaro che Tom tenesse in particolar modo a lui, non c’entrava certo il fatto che fosse un suo fan e che lo ammirasse dal punto di vista artistico. Non aveva molta dimestichezza con questi sentimenti, ma sperava che ciò che Tom provava nei suoi confronti fosse amore. Aveva bisogno di sentirsi amato, di tutte quelle piccole cose che facevano esplodere il cuore di felicità.

    Invece lui che provava?

    Tom gli faceva battere forte il cuore, per la prima volta in tutta la sua vita si sentiva protetto, al sicuro, non minacciato. E poi era tenero e tenace, realista e infinitamente bello. Sentì le guance avvampare al pensiero dei suoi pettorali scolpiti ed era certo che anche Tom si fosse accorto del rossore, visto che lo stava osservando.

    “Ehi che hai?” Infatti chiese, incuriosito dal tentativo del moro di nascondere il viso tra i capelli.

    “Eh? Nulla! Fa un po’ caldo qui…” Mentì, alzandosi da tavola per andare poi verso la porta-finestra aperta in cerca di refrigerio.

    Tom si alzò a sua volta e lo raggiunse.“Sicuro di stare bene? Non fa poi così caldo stasera...” Chiese un po’ preoccupato.

    “Sì, sì sto bene! Forse sono le medicine che sto prendendo, o la parmigiana, o il gesso, o…” Tom si avvicinò ulteriormente per poi abbracciarlo divertito. Non era molto bravo a raccontare balle.

    “O? Non nego che mi piacerebbe essere il motivo del tuo rossore.” Gli sussurrò il giardiniere all’orecchio, stringendolo a sé delicatamente.

    “Lo sei. Tom io sto bene quando sono con te.” Rispose sincero, baciando languido la sua bocca morbida. Tom rispose a quel bacio, intensificando la stretta e accarezzando la sua schiena magra.

    Era perfetto poter tenere Bill tra le sue braccia e la medesima sensazione doveva aver attraversato anche la mente del moro che aveva aderito ulteriormente al suo corpo, facendolo fremere. Era sempre più difficile resistere, ma non voleva che Bill si sentisse in qualche modo oppresso o offeso. Era certo che sarebbe arrivato ugualmente il loro momento e sarebbe stato fantastico. E finalmente avrebbe potuto confessargli il suo amore.

    Si staccò a malincuore da lui e tenendogli la mano chiese se volesse un caffè. Bill sbattè le palpebre più volte prima di acconsentire, confuso dal cambiamento repentino del ragazzo. Ora avvertiva freddo. Aveva fatto forse qualcosa di sbagliato?

    Lo seguì in cucina e si accollò alla sua schiena mentre preparava il caffè. Tom sorrise tra sé, chiedendosi come sarebbe riuscito ad uscire indenne da questa tortura. Bill era una tentazione troppo forte per resistervi a lungo.

    “Devi ancora raccontarmi di oggi.” Esordì, girandosi verso di lui; forse parlare lo avrebbe distolto dai suoi peccaminosi pensieri.

    Bill sbuffò, facendo volare il ciuffo di capelli sull’occhio destro.

    “Non ci sono buone notizie. L’accordo di rappresentanza stipulato da David sembra essere inattaccabile. L’avvocato Truman e Paul sostengono che l’unica cosa che mi rimane da fare è denunciarlo per violenza e truffa. Ma io…” Tom posò le tazzine sul tavolo per poi guardarlo serio.

    “Ma tu non te la senti, vero?” Disse solo, come ad incitarlo a continuare.

    “Non so. Da un lato credo che sia l’unica cosa da fare, ma dall’altro penso che sarebbe un disastro l’effetto che la notizia avrebbe sulla gente e anche su di me. Tom, io per un certo periodo di tempo ho pensato che questo fosse normale!” Confessò, sentendosi in parte colpevole.

    “David ti ha solo usato, ricordatelo sempre, e ora ha solo paura che tu possa fuggire da lui. Sarà anche il tuo tutore, ma tu sei maggiorenne e puoi decidere per te stesso senza interpellarlo!”

    “Magari fosse così! L’accordo di rappresentanza potrebbe essere annullato solo in caso decidessi di interrompere la mia carriera artistica o in caso… morissi.” Spiegò, sussurrando l’ultima parola. E pensare che ci era andato così vicino.

    Tom gli accarezzò la guancia ferita, rabbrividendo al ricordo del suo tentativo di togliersi la vita. Lo abbracciò, cullandolo piano, cercando di infondergli un po’ di sicurezza.

    “Prendiamo il caffè e poi andiamo in garage a rovistare tra quelle cartacce. Forse troveremo un po’ di risposte ai nostri interrogativi.” Gli suggerì il giardiniere, strofinandogli la punta del naso con la sua, nel tentativo di farlo sorridere.

    “Ok…” Si limitò a rispondere sospirando Bill. Per nulla al mondo avrebbe voluto rovinare l’atmosfera e l’alchimia che si era instaurata tra loro due.

    Bevvero in fretta il loro caffè, mettendo poi le tazze nella lavastoviglie che Tom avviò prima di dirigersi in garage.

    Bill rimase sconvolto dalla quantità di scartoffie che avrebbero dovuto visionare. “Sarà come cercare un ago in un pagliaio! Non ci riusciremo mai!” Brontolò, già sconfitto.

    “Non essere tragico! Ci vorrà un po’ di tempo, ma niente è impossibile!” Lo rassicurò Tom sedendosi a terra e aprendo uno scatolone a caso, “che stiamo cercando in particolare?” Chiese interessato, mentre osservava il moro sedersi accanto a lui.

    “Non lo so. Suppongo qualsiasi pezzo di carta su cui ci sia scritto il mio nome.” Rispose, grattandosi la testa.

    “Ok, cominciamo allora!” Esclamò Tom, mettendosi sulle ginocchia il primo plico di documenti.


    La prima ora di ricerche si rivelò infruttuosa: quelle scartoffie risultavano incomprensibili e per lo più inutili. Centinaia di pratiche di adozione, affidamento e custodia di minori. Bill sbuffò deluso, inoltre la posizione non propriamente comoda cominciava a fargli dolere il braccio ingessato. Tom lo guardò in sottecchi, mentre si alzava da terra per sgranchire un po’ le gambe, e mettere l’arto in scarico.

    “Che hai Bill?” Chiese il giardiniere subito preoccupato. Il moro sorrise, era così premuroso nei suoi confronti!

    “Niente Tom, mi fa male il braccio. Oggi non ho preso l’antidolorifico perché mi sentivo bene, ma ora invece sono per così dire alla frutta.”

    “Ho dell’aspirina in casa, credi che possa essere efficace?”

    “Ho solo bisogno di tenerlo un po’ in scarico, tranquillo.” Rispose, rimettendosi seduto vicino a lui e appoggiando il braccio su uno dei cartoni. “Comunque grazie, mi piace quando ti preoccupi per me.” Continuò, posando leggero le labbra sulla sua bocca.

    “Ringraziami ancora, credo di non aver capito bene.” Scherzò il ragazzo, ricambiando il bacio.

    “Grazie…” Sussurrò il moro prima di baciarlo ancora, questa volta più intensamente, facendosi più vicino a lui e dimenticando il dolore all’arto superiore che si chiuse attorno al collo di Tom in un abbraccio un po’ goffo.

    Le mani del giardiniere scivolarono sul tessuto leggero della maglietta fino a lambirgli i fianchi stretti e solleticando un lembo di pelle scoperto. Bill fremette sotto il tocco delle sue dita e desideroso di azzerare la distanza tra i loro corpi, si mise a cavalcioni su di lui. Tom emise un gemito di piacere e sorrise sulle sue labbra piacevolmente sorpreso dalla sua improvvisa audacia.

    Bill sentì le guance farsi calde, constatando comunque che la temperatura stava salendo in ogni parte del suo esile corpo, per non parlare di ciò che stava succedendo all’interno dei suoi boxer.

    Non aveva mai provato nulla di simile in vita sua. Non si era mai eccitato per un bacio, a dire il vero non ricordava nemmeno di aver mai baciato David in quel modo…

    Oh, al diavolo! Ora era lì, seduto sulle cosce di Tom e non era proprio il caso di mettersi a fare assurdi paragoni.

    Le labbra del giardiniere si spostarono sul suo collo lasciando una scia umida e rovente, mentre le sue mani si muovevano sinuose sotto la sua maglietta. Bill buttò il capo indietro, incapace di contenere l’eccitazione, muovendosi su di lui affinchè le loro erezioni si potessero sfiorare.

    “Bill…” Invocò il suo nome con voce roca, agitandosi sotto di lui, per assecondare i suoi movimenti. In risposta il moro si strusciò contro il suo inguine, guidato da una nuova ondata di piacere. “Cazzo Bill, fermati o non risponderò più delle mie azioni!” Esclamò Tom con voce malferma.

    Il moro spalancò gli occhi, come destato dalla sua estasi amorosa e subito si allontanò da lui, alzandosi in piedi.

    “Scusa… io… non so che mi sia preso…” Soffiò in sua difesa, chiudendosi le braccia al petto, mentre il suo inguine protestava insoddisfatto.

    Tom si alzò a sua volta e si avvicinò a lui incerto su come affrontare la situazione. Non voleva ferirlo, affrettare le cose tra di loro, ma il tirarsi indietro sembrava aver sortito l’effetto contrario. Sul volto del cantante si poteva leggere la delusione per esser stato rifiutato.

    “Bill non devi scusarti, io… Non ti rendi conto di quanto io ti desideri, ma tu non sei ancora pronto e forse neppure io lo sono. Abbiamo troppe questioni da risolvere ancora.” Tentò di spiegargli Tom, lottando contro la voglia di terminare quello che avevano iniziato. Era indubbio che il suo cervello seguisse una strada e il suo cuore quella diametralmente opposta. Cavolo, lo amava così tanto che avrebbe comunque aspettato l’eternità per averlo.

    Bill indietreggiò colpito dalle sue parole, inciampando in uno degli scatoloni e perdendo così l’equilibrio. Tom l’afferrò prontamente, con il risultato di attutire sì la caduta, ma non di evitarla. Il cartone cedette sotto il peso di Bill, sparpagliando centinaia di fogli e cartellette sul pavimento.

    “Oh cazzo!” Esclamò Tom, atterrando a sua volta sul pavimento in preda ad un attacco di ridarella. La scena era esilarante e Bill imbronciato con il sedere dentro allo scatolone mezzo sfasciato lo era ancor di più. Il giardiniere di rialzò tendendo prontamente la mano verso il moro per aiutarlo a rimettersi in piedi, quando lo sguardo cadde su di una cartelletta verde sul cui frontespizio svettata il nome “Bill Kaulitz” a caratteri cubitali.

    “Oh cazzo!” Ripetè prima di raccogliere il documento e sventolarlo sotto il naso di Bill, che emise un grido di vittoria e con un agile balzo, che stupì anche se stesso, riacquistò la posizione eretta.

    “Fammi vedere!!” Gridò confuso, ma al contempo felice della scoperta.

    “Ehi Bill, calmati! Potrebbe non esserci nulla di ciò che stiamo cercando!”

    “Non mi importa! Ma già il fatto che il mio nome sia apparso tra le scartoffie della Whitmann e del giudice Coltrain è di buon auspicio e mi fa presagire che questa è la strada giusta!” Rispose affannato.

    “Ok, allora pronto a tutto?” Chiese Tom, dandogli un rapido bacio sulla guancia ed invitandolo a sedersi nuovamente a terra, almeno non sarebbe stramazzato al suolo in caso di brutte notizie.

    “Apri quella cazzo di cartella Tom!” Esclamò impaziente.

    Il giardiniere la aprì lentamente rivelando alla loro vista alcuni fogli. I primi riguardavano la sua permanenza all’istituto, mentre gli altri facevano riferimento alla presa in custodia da parte di Jost. Fogli ordinati e all’apparenza innocui sui quali vi era scritto che l’allora sedicenne Bill Kaulitz veniva messo sotto la custodia tutelare di David Jost, manager in campo musicale, affinchè potesse affinare il suo talento artistico come cantante.

    “Un vero pigmalione.” Disse amaro Bill, deluso dal materiale trovato. Certo avere tra le mani quel documento, sarebbe stato utile all’avvocato Truman, ma dubitava che avrebbero potuto usarlo contro Jost in un tribunale. Il fatto che il giudice Coltrain si fosse occupato della pratica non costituiva reato di per sé.

    “Mi spiace Bill, forse ci abbiamo creduto troppo…”

    “Non posso credere che non ci sia nulla di compromettente! David è un farabutto e quel giudice ha sempre lavorato ai limiti della legalità!” Gridò il moro con le lacrime agli occhi.

    “Avevi detto che eri pronto a tutto Bill.” Disse Tom, cercando di calmarlo.

    “Ti ho mentito ok?! Io speravo che tra questi fogli ci fosse la soluzione ai miei problemi!” Tom lo attirò a sé, accarezzandogli il capo, mentre il moro si lasciava andare ad un pianto inconsolabile.

    “Ti prego Bill, non piangere… Noi non siamo pratici di questioni legali e forse non riusciamo a cogliere gli eventuali indizi. Potrebbe esserci un nome, una data, un cavillo, una parola che per noi non ha alcun significato, ma che per la legge lo ha. Non devi darti subito per vinto, non prima almeno di aver portato questi documenti dal tuo avvocato.” Bill nascose il volto nell’incavo del suo collo e sospirò rumorosamente, imponendosi la calma. Tom aveva ragione e come al solito lui si era abbattuto prima del tempo. Si strinse ancor di più a lui, fino a quando non sentì il battito del suo cuore regolarizzarsi. Agitarsi non giovava di certo al suo già precario equilibrio emotivo.


    Tom lo cullò tra le braccia per un tempo indefinito. Odiava vederlo in quello stato e ringraziò mentalmente Dio di non avergli fatto trovare Jost sulla sua strada. Non era affatto sicuro delle sue reazioni se se lo fosse trovato davanti. Quell’essere schifoso aveva distrutto il suo Bill e meritava di pagare per il dolore infertogli.

    “Forza continuiamo a cercare, magari troviamo qualcos’altro.” Disse ad un certo punto, baciandogli teneramente la guancia ancora umida di lacrime. Il moro acconsentì staccandosi a malincuore da lui. Non c’era altro posto in cui avrebbe voluto stare.

    Si rimisero seduti a terra e ripresero a sfogliare tra le scartoffie, forse cercare tra i documenti dello scatolone divelto li avrebbe portati a qualche nuova scoperta. Trascorsero i primi minuti concentrati su quei fogli che dopo una rapida scorsa andavano a riempire un nuovo cartone, fino a quando Bill gridò, facendo sobbalzare Tom.

    “CAZZO TOM L’HO TROVATO!!!” Esclamò, balzando in piedi.

    “Cosa?!”

    “Guarda qui, quel bastardo non si è risparmiato!” Tom si alzò sconvolto e prese i fogli che Bill con mano tremante gli porgeva.

    “Oh Mio Dio!! Questa è un pratica di adozione Bill! Quel bastardo di David ti ha adottato! Legalmente è tuo padre!” Gridò a sua volta il giardiniere.

    “Questo cambia le carte in tavola! La legge è estremamente severa a riguardo. Farò sbattere in galera Jost per sempre e io sarò di nuovo libero!” Esultò, baciando con passione la bocca di Tom che osservava incredulo il suo repentino cambiamento di umore. I suoi occhi arrossati dal recente pianto brillavano, il suo sorriso illuminava la notte scura.

    Sperava veramente che quei documenti potessero incastrare il manager definitivamente, perché era impagabile la felicità ora dipinta sul volto di Bill. Provò una struggente tenerezza per quell’esile ragazzo, minato da una vita costellata di tristi episodi, ma non potè fare a meno di pensare che quello sarebbe stato un nuovo inizio per la loro tanto fragile, quanto intensa voglia di amarsi.

    Edited by *billaly* - 18/3/2011, 01:32
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

    Group
    Member
    Posts
    39,162
    Location
    arcadia

    Status
    Anonymous
    ah...pero'!
    Il Jost che fa sesso con suo ''figlio'' minorenne. Bella roba? Sei andata giu' pesante eh?
    Sei malefica quando vuoi. XD
    Comunque sono contenta che si intravede un piccolo spiraglio di luce. Speriamo soltanto che quel bastardo poi non le rubi quelle carte.
    ps: tomoolone pero' una coccola in piu' a Bill no eh?
    Grazie Ale image
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Se mettevo tutte le coccole in questo capitolo che mi rimaneva per gli altri? XD

    Quel bastardo di Jost ci è andato pesante sì!

    Grazie per aver commentato Lou! :wub:
     
    Top
    .
  6. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Quel bastardo di David ti ha adottato! Legalmente è tuo padre

    Tadadadan,il paparino che se la fa col figlioletto...mhm sento un profumino... :ops: image
    CITAZIONE
    La legge è estremamente severa a riguardo. Farò sbattere in galera Jost per sempre e io sarò di nuovo libero

    Lo spero vivamente :rox: :tum-tum: image image

    Per la scena del bacio,DOVEVA ESSè PIù LUNGA AZZO,TOM :botte: image
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Cri vedremo di rifarci il prossimo capitolo...
    Mi sa che dovranno festeggiare la scoperta, no?
     
    Top
    .
  8. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    image image Non dico altro :shifty:
     
    Top
    .
  9. barby's
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Oh mio Dio!
    david ha adottato Bill ad abusa di lui...ci tiene proprio a finire i suoi giorni in galera eh!
    Mi auguro che sia arrivato il momento per Bill di avere giustizia per poter finalmente provare a vivere ed amare anche se è ancora molto fragile ed insicuro, ma ha trovato una persona particolarmente forte ed equilibrata che potrà stargli vicino ed appoggiarlo nel suo percorso di crescita ed emancipazione... e credo che sia arrivato il momento per far capire a Bill cosa significhi fare l'amore
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Grazie del commento Barbara!

    Speriamo che Tom sia all'altezza del compito!
    Bill è una persona comunque fragile e il suo equilibrio psicofisico è lontano dall' essere stabile.
    Questa rivelazione lascerà degli inevitabili strascichi...

    NDA: Vi chiedo scusa già da ora se da qui in poi troverete imprecisioni giudiziarie, ma io non sono competente in materia per cui è probabile che scriverò delle idiozie legali.
     
    Top
    .
  11. °Ric@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    “Oh Mio Dio!! Questa è un pratica di adozione Bill! Quel bastardo di David ti ha adottato! Legalmente è tuo padre!” Gridò a sua volta il giardiniere.

    “Questo cambia le carte in tavola! La legge è estremamente severa a riguardo. Farò sbattere in galera Jost per sempre e io sarò di nuovo libero!”

    Dai ca**oooooooooooooooooooooooooooo!!!!Dimmi che servirà per Diana!
     
    Top
    .
  12. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Questo si che è un capitolo con la C maiuscola :rox: :rox: :rox: :rox: :rox: :rox:
    David è legalmente il padre di Bill e ha abusato di lui per anni... Questa scoperta deve per forza dare i suoi frutti!
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    La darà, anche se David non credo che apprezzerà la scoperta.
    Il suo regno comincia a vacillare e Bill non è certo più disposto a rimanergli sottomesso.
    Il problema è: come verrà affrontata la questione?

    Grazie per i commenti ragazze!
     
    Top
    .
  14. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    NDA: Vi chiedo scusa già da ora se da qui in poi troverete imprecisioni giudiziarie, ma io non sono competente in materia per cui è probabile che scriverò delle idiozie legali.

    Non fa niente delle "idiozie legali" l'importante è che Bill ritrovi la pace e la sua vita vivendola insieme a Tom e che David vada in galera dopo avergli strappato le due fave e la carotina che se ritrova a posto de...capito no? :rolleyes:
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,304
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Cri vuoi occuparti tu dello strappo? Potrei inserire un nuovo personaggio creato ad hoc a tua immagine e somiglianza! :rofl:

    Oggi mi metto a scrivere, se la tosse mi da tregua.
     
    Top
    .
1337 replies since 3/11/2010, 22:41   28634 views
  Share  
.