Angels don't fly

Finita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. >>Brea_th<<
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ottimo!!!!
    Da qualche parte bisogna pur iniziare d5f02ecd
     
    Top
    .
  2. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bill mi fa davvero tanta tenerezza *_* ha ancora così tanta strada da fare, parlando a livello personale, e anche Tom dalc anto suo ha tanto da capire. Due mondi totalmente diversi che si fondono per amore, che si danno e tolgono a vicenda in nome di un sentimento che è più forte di tutto.
    David è davvero incommentabile cuttlefish03qy9 spero faccia al più presto una brutta fine!
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,310
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Grazie Pina! **

    Il chap è quasi finito, domani direi di postare.
     
    Top
    .
  4. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    dancing_penguin
     
    Top
    .
  5. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    claping%20hands dancing_penguin icon_peace fat%20belly%20woman gif rock
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,310
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Capitolo 46

    Per cancellare la paura voltati e guardala in faccia:
    perchè ciò che affronti apertamente
    si dissolve alla luce della consapevolezza.
    Anonimo




    Bill non capiva dove fosse e quanto meno dove fosse diretto. Non gli sembrava un luogo del tutto sconosciuto e comunque le ombre sinistre proiettate dalla scarsa illuminazione sui muri sporchi non lo inquietavano più di tanto: davanti a lui camminava George che di tanto in tanto volgeva lo sguardo nella sua direzione e sorrideva come a volerlo rassicurare.

    In quel posto regnava il silenzio più assoluto e sebbene avesse più volte tentato di parlare, dalla sua bocca non era uscito il benchè minimo suono. L’amico comunque sembrava aver capito, gli si era avvicinato ulteriormente e gli aveva posato leggero una mano sul braccio.

    “ Vieni…” Lo aveva invitato una voce all’interno della sua mente, e il moro ubbidiente si era lasciato guidare all’interno di un corridoio ancor più buio.

    Suoni e voci gli giunsero dapprima ovattati per diventare via via più forti e distinti.
    Poteva sentire della musica, la sua musica, e grida. Grida di fan che incitavano il loro idolo.

    George gli strinse forte la mano, quando al termine del tunnel, sbucarono niente di meno che al lato di un palco dove lui stesso si stava esibendo.

    Poteva riconoscere uno dei suoi abiti di scena, la sua canzone, la scenografia. Rimase a guardare incredulo, quasi paralizzato da ciò che era appena apparso davanti ai suoi occhi.

    George continuava a tenerlo stretto e tentava di dirgli qualcosa, ma il frastuono rendeva le sue parole incomprensibili.

    La musica a volume altissimo riempiva la sala e l’altro Bill era inginocchiato a terra e stringeva a sè il corpo insanguinato e apparentemente privo di vita di Tom. La folla urlava, le luci turbinavano veloci sopra di loro.

    “ Lasciami!” Aveva gridato a George senza riuscire a distogliere gli occhi da quella scena raccapricciante. Voleva correre da loro ed accertarsi che Tom stesse bene…

    “ Lasciami ti ho detto!” Disse nuovamente e finalmente si voltò.
    George era scomparso e David al suo posto gli puntava ora una pistola al volto.

    Bang!


    Bill gridò balzando sul letto, madito di sudore e con il battito accelerato del suo cuore che rimbombava nelle orecchie. Tom accanto a lui, si svegliò di soprassalto accendendo la luce, cercando di capire cosa stesse succedendo.

    Il moro si teneva il volto tra le mani e piangeva. Sembrava non rendersi pienamente conto di esser sveglio e libero dall’incubo appena vissuto.

    Tom lo cullò dolcemente tra le sue forti braccia, fino a quando non lo sentì rilassare i muscoli delle spalle.

    “ Ancora quel sogno?” Chiese sussurrando al suo orecchio, accarezzandogli il capo.

    Bill annuì. Da qualche notte quello era diventato il suo incubo ricorrente e se dapprima aveva incolpato lo stress e l’ansia per l’ imminente concerto, ora era certo che significasse ben di più.

    Questa volta George sembra avesse voluto metterlo in guardia per proteggerlo da David e dalla sua follia omicida che quella notte si era compiuta anche se solo in versione onirica.

    Non poteva raccontare a Tom ciò che aveva sognato. Non questa volta almeno.

    Lo avrebbe preso per pazzo e sicuramente se ne sarebbe uscito con la battuta del tipo “ hai allungato le nostre vite!”

    E lui avrebbe pagato oro per essere pazzo sul serio, ma George non l’aveva mai tradito, neppure in sogno.

    “ Ehi, ti preparo una camomilla?” Chiese il giardiniere, baciandogli la punta del naso. Bill gli sorrise, cercando di nascondere la preoccupazione. Lo guardò, mentre si infilava i calzoni della tuta e si dirigeva con passo incerto e strascicato verso la porta della stanza. Erano le tre del mattino e nessuno mai si era preso la briga di alzarsi per andargli a preparare una tisana calmante.

    Nessuno tranne Tom.

    Lo raggiunse e si accollò alla sua schiena, mentre lui appoggiato al ripiano della cucina attendeva che l’acqua raggiungesse l’ebollizione.

    “ Ho paura.” Sussurrò, cingendogli i fianchi. Tom si divincolò, girandosi verso di lui e lo baciò a fior di labbra.

    “ Andrà tutto bene. Stasera sarà un successo perché tu sei il numero uno e il tuo pubblico assisterà al concerto dell’anno!” Lo rassicurò, sorridendo.

    “ Vorrei avere il tuo ottimismo Tom, ma ho come un brutto presentimento…” Buttò lì, cercando di non apparire troppo spaventato dalle sue stesse parole.

    “ Sei solo stressato, vedrai che non appena sarai davanti ai tuoi fan, questa brutta sensazione svanirà come neve al sole.” Affermò il giardiniere, togliendo il bollitore dal fornello per poi riempire la tazza preventivamente preparata sul tavolo.

    “ Limone e zucchero?” Chiese solerte.

    “ No è ok così, grazie Tom…” Sussurrò mesto.

    Il giardiniere lo osservò portarsi alle labbra la tazza e soffiare delicatamente sul liquido bollente, per poi posarla ed immergere il cucchiaino e compiere lenti movimenti circolari.

    “ Vorrei non avere una così fervida immaginazione. Sognare David non è proprio il massimo...” Tentò di scherzare il moro.

    “ Dimentica quest’incubo e fai convergere i tuoi pensieri sullo Staples Center e sul concerto di stasera. Ventimila persone saranno tutte là solamente per acclamare e salutare il loro idolo.” Lo esortò il giardiniere.

    Bill lo guardò in sottecchi attraverso le sue folte ciglia, avrebbe voluto condividere il suo innocente entusiasmo. Il dolore sordo provocato dalla decisione di abbandonare le scene, fino a quel momento era riuscito a controllarlo, ma non era certo di poter mantenere il sangue freddo davanti ai suoi fan. Con quegli ultimi concerti se ne andava una gran fetta della sua vita e sebbene potesse sperare in un suo successivo ritorno, ora la strada davanti a sé appariva piuttosto impervia e difficile da percorrere.

    “ Mi dimenticheranno…” Sussurrò poco convinto il moro.

    Tom gli prese le mani e le accarezzò piano.

    “ Non si dimentica una bella giornata di sole e non sarà certo qualche nube che oscurerà la tua luce.” Rispose, sporgendosi verso di lui per assaporare le sua bocca invitante. Bill si beò di quei piccoli baci che in rapidi tocchi gli provocavano leggeri brividi lungo la schiena e pensò che forse prolungando quel contatto avrebbe potuto assorbire un po’ del suo buonumore. Si alzò dalla sedia per raggiungere Tom e sedersi a cavalcioni su di lui, circondandogli il collo con le braccia, mentre si insinuava nella sua bocca calda. Il giardiniere lo strinse a sè, accarezzandogli i fianchi e le natiche. Adorava il sedere di Bill, così piccolo, sodo ed invitante...

    Sentì le guance in fiamme e il suo membro indurirsi al solo pensiero, ma anche per il cantante era lo stesso. La sua erezione era evidente attraverso la leggera stoffa dei boxer e Tom non potè fare a meno di muovere la mano sul suo inguine.

    Bill mugolò qualcosa sulla sua bocca, avvicinandosi ulteriormente al suo torace fino a sfiorarlo, sapeva che da lì a poco sarebbe stato completamente in balia di Tom e sorrise pregustando già il dopo.

    Non avrebbe rinunciato per nulla al mondo a quelle carezze dapprima gentili e poi sempre più audaci, mute, ma esplicite richieste d’amore. Si dimenò sulle sue gambe, ridendo del buffo quanto inutile tentativo di liberarsi dei boxer senza sollevarsi, col risultato di far quasi cadere entrambi dalla sedia. Tom lo tenne saldamente per la schiena e rise a sua volta: adorava quella sua disarmante e naturale goffaggine che lo rendeva incredibilmente tenero e comunque sexy ogni qualvolta abbandonava il suo personaggio e ritornava ad essere il vero Bill.

    “ Credo che tu abbia un serio problema con le tue mutande…” Lo prese in giro, solleticandogli l’apertura attraverso il tessuto e mantenendo lo sguardo fisso sul suo viso arrossato. Il moro lanciò un gridolino, mentre con un balzo si rimetteva in piedi per togliersi l’ingombrante indumento, rimanendo nudo di fronte a Tom.

    Il giardiniere immediatamente lo imitò, abbassandosi i calzoni della tuta e scalciandoli da qualche parte nella stanza per poi riavvicinarsi a lui ed inglobarlo nuovamente nelle sue braccia. Bill si sfregò sinuoso sul suo torace, prendendo tra le mani il suo membro.

    “ Mmh… stasera sarai uno straccio…” Ansimò Tom sulle sue labbra.

    “ Stasera sarò felice…” Rispose, adagiandosi sul tavolo.

    Il giardiniere baciò ogni centimetro della morbida pelle, respirando in suo leggero profumo. Sebbene bramasse ad arrivare in fretta alla sua apertura, - era impossibile resistere a lungo -, si mosse con estrema lentezza, concedendosi pigre esplorazioni di quel corpo che lo faceva letteralmente impazzire.
    Bill tratteneva quasi il respiro, incapace di reagire a quelle languide carezze, a quei baci umidi che gli incendiavano la pelle, sentiva il suo pene pulsare e le dita dei piedi arricciarsi dal piacere. Tom rispondendo alla sua muta richiesta di essere soddisfatto, lo leccò in tutta la sua lunghezza prima di accoglierlo nella sua bocca calda. Il moro sussultò, sorpreso dalla piacevole scossa che gli aveva attraversato il corpo, lasciandolo completamente stordito, nelle mani del suo amante. Non era tempo di pensare, ma tutte quelle attenzioni lo sopraffacevano. Avrebbe potuto stare lì ore a godersi quei tocchi sapienti e quei baci così carichi di amore. Sentì il cuore gonfiarsi dalla commozione, mentre veniva nella sua bocca, invocando roco il suo nome.

    Tom salì sul tavolo e si sdraiò accanto a lui, la tazza con la ormai dimenticata camomilla si rovesciò, gocciolando sul pavimento.

    “ Ci beccheremo una strigliata da Lucy…” Disse Bill, tirando Tom su di sé e riprendendo a baciarlo con foga. Per nulla al mondo avrebbe voluto interrompere quel magico contatto e l’altro sembrava dell’identico parere. L’eccitazione di entrambi era ancora alle stelle e il membro di Tom ansioso di esser soddisfatto. Riconquistata la posizione eretta, afferrò le gambe del moro e lo tirò verso il bordo del tavolo, per poi penetrarlo con una modulata spinta. Sentì i suoi muscoli avvolgerlo quasi dolorosamente e poi rilassarsi immediatamente al successivo movimento.

    Bill era così piacevolmente stretto…

    Osservò il suo volto abbandonato al piacere, le sue labbra che socchiuse venivano bagnate costantemente dalla lingua in un gesto così erotico, che sentì l’impellente necessità di aumentare all’inverosimile le spinte e prendere nella mano il suo pene. Lo sentì fremere e gemere sotto di lui, sentì le due gambe farsi incredibilmente molli, mentre veniva scosso dall’orgasmo, tanto da accasciarsi su di lui per riprendere fiato e forze.

    Bill arrancò, cercando una posizione un po’ più comoda. La schiena era indolenzita e le gambe formicolavano, ma a parte questo, si sentiva come in Paradiso. Baciò le treccine di Tom e lo abbracciò come meglio poteva. Il giardiniere volse lo sguardo verso di lui e sorrise, alzandosi e aiutandolo a fare altrettanto.

    “ In questa casa ci sono un’infinità di letti e noi siamo qui a spezzarci la schiena sul tavolo di cucina…” Borbottò Tom, massaggiando solerte la schiena e le natiche del moro, che scoppiò a ridere.

    “ Non mi sembravi dello stesso parere qualche minuto fa…” Rispose, abbracciandolo languido. Il suo corpo indolenzito sino ad un secondo prima era nuovamente pieno di energia.

    “ Ma io ho il dovere di farti stare bene…” Continuò il giardiniere, baciando le sue labbra rosse.

    “ Tu mi fai stare bene, non potrei desiderare di meglio.”

    “ Si può sempre fare meglio…”

    “ Davvero?” Chiese malizioso.

    “ Certo, andiamo in camera…” Lo invitò Tom ammiccante.

    E a Bill non rimase altro da fare che seguirlo.

    ***



    Damien si era alzato presto quel mattino e dopo essersi fatto una doccia e vestito, aveva raggiunto la casa del suo capo. Essere il bodyguard di Bill era praticamente una passeggiata, considerato che spesso Tom era con lui e che quindi non necessitava di essere sorvegliato. Inoltre, al contrario di ciò che si era immaginato, non era un tipo mondano e spesso se ne stava rintanato in casa ad amoreggiare con il suo bel giardiniere.

    Sorrise, nonostante lui si ritenesse eterosessuale convinto, quei due insieme erano dannatamente eccitanti. Fuoco e benzina, così vicini e sempre prossimi all’esplosione.

    Entrò in cucina, dove trovò Lucille intenta a pulire il pavimento, mentre borbottava tra sè, cupa in volto.

    “ ‘Giorno Lucy, che è successo?”

    “ Quei due ragazzini finiranno con il farmi impazzire se non la smetteranno coi loro festini notturni!" Brontolò indicando i boxer e pantaloni abbandonati in un angolo della stanza e la tazza ancora rovesciata sul tavolo.

    Damien si guardò intorno e scoppiò a ridere, se quella cucina avesse potuto parlare, chissà che aneddoti interessanti avrebbe avuto da raccontare!

    “ Ti aiuto io.” Disse, riponendo la tazza e il bollitore nel lavandino e sfregando energicamente con la spugna il tavolo. Scacciò l’immagine dei loro corpi avvinghiati su di esso, imponendosi di pensare immediatamente a Bella e alla serata precedentemente trascorsa in sua compagnia.

    Da quando avevano iniziato ad uscire insieme, si erano visti tutti i giorni e contrariamente al suo modo di agire, questa volta non aveva avvertito la solita fretta di arrivare al dunque. Bella era una ragazza molto colta ed intelligente e a suo modo, anche se non era una bellezza appariscente, affascinante. Apprezzava i suoi modi pacati e gentili, quasi timidi, anche se era perfettamente al corrente di quanta forza e ferrea volontà sapesse sprigionare quell’esile corpicino. Era arguta, curiosa e simpatica, qualità che fino a quel momento non avevano mai avuto importanza per lui in un rapporto con una donna.

    Molto spesso si era trovato a fare sesso occasionale con femmine che non aveva esitato a scaricare la sera stessa. Non aveva mai sentito la necessità di desiderare qualcosa di più profondo e duraturo.

    Mai, fino ad ora.

    Con Bella era tutto diverso e per un attimo ebbe paura di non riuscire a gestire la portata del sentimento che faceva accelerare il battito del suo cuore. Non era pronto ad innamorarsi ed ipotecare così il suo futuro, ma sentiva altresì che non avrebbe in alcun modo potuto sottrarsi all’ evolversi della situazione.

    “ Sto invecchiando...” Pensò, ricordando il suo trentesimo compleanno appena trascorso. Il giorno dopo la morte di sua madre.

    “ Grazie Damien, sei molto gentile... ti preparo la colazione? “ Chiese la domestica, distogliendolo dai suoi pensieri.

    “ Grazie... mangerò qualcosa al volo e un caffè sarà sufficiente.” Rispose mettendosi seduto al famigerato tavolo.

    “ Oggi è il grande giorno. Sono felice che Bill abbia deciso di tenere alcuni concerti prima di ritirarsi dalle scene...” Disse la donna, mentre azionava la macchina per il caffè. Era la prima volta che sentiva parlare Lucille in quel modo. In genere le sue conversazioni vertevano su cosa avrebbero preferito per pranzo o per cena, senza mai entrare in nessun altro tipo di argomento.

    “ Da quanto tempo lavori per Bill?” Chiese Dam incuriosito.

    “ Da sei anni, da quando Jost lo prese con sè.” Rispose triste.

    “ Lo dici come se ti dispiacesse...” Affermò l’uomo.

    “ Damien, ci sono cose di cui non vado assolutamente fiera, come il fatto di non aver mai intuito che Bill avesse bisogno di aiuto. A parte Madison e Monica, io per anni sono stata l’unica presenza femminile assidua nella sua vita. Avrei dovuto capire che i suoi occhi perennemente tristi erano indice di un malessere profondo, per non parlare poi del suo rapporto con quell’uomo...” Esclamò, finalmente libera si vuotare il sacco.

    “ Ma tu non potevi immaginare che Jost abusasse di lui!”

    “ Avrei dovuto invece. Avrei dovuto dare retta alle sensazioni, alle vibrazioni negative che emanavano queste pareti!” Sbottò stridula.

    “ Calmati Lucy, non serve a nulla incolparti. Bill non lo farebbe...”

    “ Era solo un ragazzino impaurito, affamato ed indifeso, ricordo come se fosse ieri il giorno in cui Jost lo portò nella sua villa a Venice... Io ero appena stata assunta e stentavo ancora a credere che il lavoro in quella sontuosa abitazione fosse mio. Era morto da poco mio marito e io avevo così bisogno di lavorare... Credo sia stata anche la necessità di portare a casa uno stipendio fisso che mi ha reso cieca, ma non finirò mai di pensare che se chi stava intorno a Bill fosse stato meno preso dai propri interessi, lui non avrebbe mai tentato il suicidio, e di questo non mi perdonerò mai.” Spiegò concitata, con gli occhi lucidi.

    Damien si avvicinò alla donna e la strinse a sè, mentre lei si abbandonava ad un pianto sommesso. Lacrime che fino a quel momento aveva tenuto ben nascoste tra le mura del suo solitario appartamento. Bill avrebbe potuto essere suo figlio, quel figlio che la volontà di Dio gli aveva sempre voluto negare e lei madre ignara ed insensibile non aveva capito il suo disagio.

    Si asciugò con stizza le guance e si sciolse dall’abbraccio affettuoso di Damien.

    “ Scusami, non so che mi ha preso...”

    “ Non fa nulla, ma ora devi pensare che Bill è felice con Tom e che presto, una volta catturato quel farabutto, potrà dirsi libero del suo triste passato e noi saremo qui a vederlo godere della sua vittoria personale.” La esortò, sorridendole. “ E ora se non ti dispiace, sarebbe il caso di fare colazione! Mi è venuta fame! Dove sono i tuoi fantastici biscottini?” Continuò, aprendo casualmente l’anta di uno dei pensili della moderna cucina.

    Lucy rise a sua volta, riconoscendogli che in fondo aveva ragione, era ormai inutile piangere sul latte versato. Sospirò, porgendo al ragazzo una delle due tazze di caffè fumante che teneva in mano, per poi prendere il contenitore dei biscotti nascosto nel mobile dove teneva le pentole e sedersi di fronte a lui.

    Sfogarsi le aveva fatto bene e ora sentiva che il suo fardello era un po’ meno pesante da portare.


    ***



    Tom si era svegliato, infastidito dai raggi del sole che filtravano attraverso le tende scure e puntavano dritti al suo volto. Guardò la sveglia, realizzando che avrebbe potuto rimanere ancora un po’ a letto a sonnecchiare, visto che aveva la mattinata libera. O meglio avevano. Si girò sul fianco per osservare Bill che dormiva accanto a lui, con la bocca socchiusa, mentre sotto le palpebre erano visibili dei rapidi movimenti oculari.

    Starà sicuramente sognando… pensò, augurandosi che non fosse vittima dell’ennesimo incubo, proprio nel momento in cui il moro spalancò gli occhi terrorizzato, gridando il suo nome. Si aggrappò alle sue spalle, quasi sorpreso di trovarselo di fronte ed immediatamente si rilassò, cercando di riprendere fiato.

    “ Dio… è terribile…” Ansimò, profondamente turbato. Gli era persino difficile pronunciare il nome dell’ex manager.

    “ Ancora Jost?” Chiese Tom, accarezzandogli il fianco.

    “ Sì, e ogni volta è sempre più terrificante. Tom io ho seriamente timore che possa farci del male, promettimi che non mi lascerai mai solo, io farò lo stesso con te, dobbiamo proteggerci da lui…”

    “ Ehi, ehi! Calmati…” Esclamò, accarezzandogli il volto accaldato, “ fai un bel respiro e raccontami il tuo sogno…”

    “ Meglio di no, Tom…”

    “ Hai paura che ne rimanga impressionato?” Ribattè, abbozzando un sorriso.

    “ Non scherzare, nel sogno quel bastardo ci uccide.”




    N.d.a.: Finalmente sono riuscita a postare! Devo dire che è stato un travaglio interminabile, mi sono arenata sulla scena hot e l' ho dovuta riscrivere settantordici volte. Non volevo che risultasse troppo spinta, perchè i nostri piccioncini sono così teneri insieme!! Spero di aver scritto qualcosa di piacevole e soprattutto decente!

    Edited by *billaly* - 8/10/2011, 11:30
     
    Top
    .
  7. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    , nonostante lui si ritenesse eterosessuale convinto, quei due insieme erano dannatamente eccitanti

    Damien Damien Damien :shifty: :ops:
    CITAZIONE
    Scacciò l’immagine dei loro corpi avvinghiati su di esso

    Ma allora ce marcia? xD
    CITAZIONE
    mi sono arenata sulla scena hot e l' ho dovuta riscrivere settantordici volte

    :patpat:
    CITAZIONE
    nel sogno quel bastardo ci uccide.”

    Tadadannnnnnn,quando si dicono i sogni premonitori.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,310
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Tadadannnnnnn,quando si dicono i sogni premonitori.

    Speriamo non premoniscano...
     
    Top
    .
  9. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Io lo spero per te u.u
     
    Top
    .
  10. barby's
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ci sono a tratti, ma leggo sempre... sicuramente gli incubi che perseguitano Bill sono dovuti all'ansia, alla paura ed al passato tutt'altro sereno di Bill, è sconvolto dal suo inconscio che elabora le sue paure in maniera incontrollabile e le immagini diventano sempre più terrificanti e realistiche, infatti anche se si sveglia, ha come l'impressione di rimanere intrappolato nel sogno
    Per fortuna Tom sa davvero come aiutarlo e distrarlo
    CITAZIONE
    Adorava il sedere di Bill, così piccolo, sodo ed invitante...

    come non comprendere Tom?
    Ma la distrazione non lo libera dall'incubo, perchè David è ancora libero e può tornare a fare del male a Bill, peggio che in passato. Bill lo conosce bene e sa che quell'incubo potrebbe purtroppo diventare una realtà
     
    Top
    .
  11. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il sesto senso di Bill lo sta avvertendo in sogno delle intenzioni di David... Putroppo i suoi sogni non si sbagliano nuovi009
    Nonostante la vicinanza di Tom, e il suo piacevolissimo modo di distrarlo dai suoi pensieri, Bill sa che i suoi timori sono fondati (anche se non sa fino a che punto).
    Qualcosa mi dice che durante il concerto succederà qualcosa di spiacevole, qualcosa che darà una svolta a questa storia. E sappi che se succede qualcosa a Bill potrei diventare moooolto violenta XDXDXD

    Posta presto ^^
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,310
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Grazie ragazze!
    Non vi svelerò nulla, ma sicuramente presto qualcosa succederà!
    Tenete d'occhio i rating che non si sa mai...
     
    Top
    .
  13. PinaKaulitz88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    crossfingers
     
    Top
    .
  14. Capricorn2187
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :mmm: buttonshocked msn_red_fox_smilies-04
     
    Top
    .
  15. °Ric@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ennò eh!E-N-N-O E-H!!!!! ctxkeckpsdg4xmgabismnna <---Questa sono io se muore Tom,per protesta mi dò fuoco!L'unico che deve crepare(il termine crepare rende più l'idea u_u)è uno solo,e sappiamo tutti chi è :angry: :angry: :angry: :angry: non mi fate inchianare u nerbusu eh!!!! :angry:
     
    Top
    .
1337 replies since 3/11/2010, 22:41   28636 views
  Share  
.