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katarina stratford.
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Sapevo che sarebbe successo.
Sapevo che un giorno tu avresti scritto una storia tanto profonda come lo è questa.
Per me è la migliore.
Per prima cosa la storia in se è fuori dal comune, affronta soggetti difficili senza mai risultare drammatica. Mette a confronto due volti della malattia, quello della convalescenza e quello della cronicità.
Due persone a due momenti diversi del loro rapporto con la malattia.
Il personaggio di Angelika è davvero bello, non è esageratamente "angelica" come spesso vengono rappresentate le persone che soffrono di patologie o handicap.
Sembra quasi di vedere nascere Bill una seconda volta e penso proprio sia così. Diventiamo noi stessi veramente il giorno in cui troviamo in fondo a noi l'amore per qualcun altro.
I sensi...spesso li dimentichiamo, usiamo solo gli occhi e il cervello ma non sempre servono, a volte bisogna saper cogliere tutto il resto. Il mondo che ci circonda è pieno di meraviglie sulle quali non ci soffermiamo mai.
Edited by katarina stratford - 24/2/2010, 20:43.