Black Blood

In fase di scrittura

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LalliG14
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ma infatti sicuramente li ho letti quando ho iniziato la fic ma ormai li avevo rimossi! :nono:
    deluderci? Se ho continuato a leggere fin qui sono tutt'altro che delusa! :cuore: spero di non averti fatto venire dei dubbi con la mia domanda perché non hanno motivo di esistere ^_^ :cuore:
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Più che altro è il fatto che il twc piace soprattutto se c'è "azione" tra i due. Non sono molte le lettrici che apprezzano le fic coi rating soft e mi fa quindi immenso piacere se qualcuno si avventura a leggere qui. :D
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 40



    “ Hai mai pensato a come sarebbe vestire i panni di qualcun altro?” La figura di Bill, nel buio della stanza, era illuminata dalla bianca luce della luna. Si avvicinò alla finestra e lasciò che la brezza gli scompigliasse i capelli e accarezzasse le sue nudità, in attesa di una risposta dell’altro. Ci aveva pensato per tutta la sera e nonostante non fosse mai stato un problema trovare le parole per lui, questa volta l’impresa sembrava più che ardua. Tom era un dannato testardo e sarebbe bastato un nonnulla per far precipitare le cose. Il chitarrista aprì gli occhi e rimase ad osservarlo per alcuni istanti. Al pallido chiarore lunare sembrava una creatura eterea, con i lunghi capelli che si muovevano leggeri in una danza sinuosa sul suo corpo, forse un po’ troppo magro, ma armonioso ed invitante.
    “ Non ne ho idea, ma nel tuo caso ti preferisco senza.” Disse il chitarrista , raggiungendo la finestra per andarlo ad abbracciare e segnare il suo collo di languidi baci.
    Era testardo, ma terribilmente eccitante. Ed era praticamente impossibile rimanere indifferenti al tocco delle sue mani che percorrevano audaci ogni centimetro del suo corpo.
    “ Sei un idiota Tom, dico sul serio, te lo sei mai chiesto?” Ripetè lo scrittore, girandosi verso di lui e cercando invano di allentare la stretta.
    “ Da piccolo avevo un debole per Spiderman tanto da costringere mio padre a comprarmi il suo costume a Carnevale. Avevo, credo, sei anni e lo indossavo anche per andare a dormire.” Rispose ridacchiando il moro.
    “ Scemo, non in quel senso! Hai mai pensato come sarebbe, ad esempio, essere Jason Connor? Che faresti se fossi lui?” Incalzò Bill, cercando di circumnavigare l’ isola sconosciuta senza colare a picco.
    “ Per prima cosa mi libererei di Carly, è una parassita e crea solo problemi.”
    “ Ma dai! Non la conosci nemmeno, come fai a dire che è una parassita? Sempre in virtù del fatto che tu sei il detentore dell’ unica possibile verità? Stanno insieme da molto tempo e Jason mi sembra un tipo deciso, sono certo che ti sbagli.” Ribattè il biondo.
    “ Ma non eri tu che la consideravi un essere inutile? Lo so che nel momento in cui l’hai detto eri incazzato, ma io mi baso su ciò che vedo. E’ totalmente dipendente da lui, ma si comporta come se fosse una sua proprietà. Durante la registrazione del disco ha fatto impazzire Jason e non solo. Non so come possa sopportare tutto questo, anche se in cambio ha il suo silenzio.” Spiegò Tom, sciogliendo l’abbraccio e mettendosi subito sulla difensiva.
    “ Silenzio? Perché, quale altro oscuro segreto ha Jason che non sia già stato dato in pasto al mondo?” Chiese curioso Bill, sfiorando le sue labbra per addolcirlo.
    “ Il fatto che sia bisessuale. In realtà lo è sul serio e Carly, il germe opportunista, è la sua… copertura ufficiale.” Rispose Tom, suscitando l’ilarità dell’ altro.
    “ Lo so, lo trovo assurdo e ridicolo anche io, ma lui non ha la minima intenzione di rivelare i suoi gusti sessuali a tutti. E’ come se avesse una sorta di timore. Al contrario di noi.” Aggiunse, baciando Bill in un modo così sensuale, da fargli cedere le gambe. Lo scrittore si strinse di più a lui, allacciando le braccia attorno al suo collo, mentre i loro inguini si sfioravano rispondendo ad un primitivo richiamo.
    “ Quindi è come se vivesse la vita di qualcun altro, una sorta di alter ego che nasconde la sua vera natura?” Sussurrò sulle labbra del chitarrista, che lo stava conducendo verso il letto.
    “ Eh? Che vorresti dire?” Chiese Tom, spingendolo all’ indietro e planando con lui sul materasso.
    “ Che si è inventato un’ esistenza ad hoc, dove tutti credono che sia Jason il cantante di successo, fidanzato felicemente con Carly, l’inutile parassita.” Spiegò Bill, continuando a ridere e accarezzando la sua schiena.
    “ Mmh… felicemente non direi… boh, sarà come dici tu, non ho risorse mentali sufficienti per pensare a questo ora.” Gli sussurrò, prendendo possesso dei suoi fianchi.
    “ E se io fossi B.T. Truman e non l’ aspirante scrittore che credi di conoscere?” Tom si fermò all’ improvviso, rimanendo seduto sul suo bacino. Nell’oscurità della stanza, Bill immaginò il suo sguardo freddo e carico di odio. Ora avrebbe cominciato ad urlare parole sprezzanti e se ne sarebbe andato sbattendo la porta.
    “ Sei troppo bello ed intelligente per esserlo. Truman sarà un vecchio nerd brufoloso che passa il tempo su Youporn, quando non lo impiega per scrivere quelle nefandezze per decerebrati che tu hai anche la sfortuna di dovergli correggere.” Rispose invece risoluto il moro.
    “ Non sono nefandezze, ma romanzi fantasy che milioni di decerebrati, come dici tu, hanno letto e apprezzato, tra cui tua sorella. Il genere conta numerosi scrittori di successo, ha le sue radici nella mitologia classica e piace perché gli eventi non hanno una spiegazione scientifica e lasciano quindi spazio all’ immaginazione del lettore. Dovresti davvero smetterla di trarre conclusioni così affrettate su chi e cose che non conosci minimamente. E per quanto riguarda il suo aspetto, posso dirti che è assolutamente l’opposto di come lo immagini tu, anzi, se lo incontrassi, sono sicuro che ti verrebbe subito voglia di portarlo a letto.” Replicò Bill sull’orlo della disperazione. Non avrebbe mai trovato il coraggio di rivelarsi a lui apertamente. Tom sembrava non avere l’intenzione di cedere nemmeno di un millimetro sull’ argomento ‘Truman’.
    “Perché dobbiamo proprio parlare di lui e di tutta questa roba adesso? Quello che ho intenzione di fare ora non include certo la sua scomoda presenza. E il ragazzo che vorrei portarmi a letto non è di sicuro lui, ma piuttosto un biondino logorroico e un po’ paranoico che mi sta evitando. ” Affermò il chitarrista sorridendo ed impadronendosi nuovamente delle sua bocca per zittirlo con un bacio esigente, mentre cominciava a muoversi lentamente su di lui. E Bill, seppur sconfitto, ma di buon grado, fu costretto a rimandare ad un altro momento la sua terribile confessione.
    Era consapevole di esser un codardo, ma Tom sapeva come distoglierlo dai suoi cupi pensieri. Non avrebbe voluto esser in nessun altro luogo che non fosse quella stanza e il modo in cui si stava eccitando, lo avrebbe ritenuto fino a poco tempo prima a dir poco vergognoso. Lasciò che le sue sensazioni, le mani e la bocca del moro lo guidassero alla deriva di quell’ isola sconosciuta e pazienza se sarebbe prima o poi colato a picco. Avrebbe custodito il ricordo di quegli istanti nel suo cuore per sempre.

    °°°



    “ Mamma mia, è tardissimo!!!” Gridò Mia saltando giù dal letto e svegliando di soprassalto Josh, a cui per poco non venne un infarto.
    “ Sei impazzita?! Che hai da urlare in piena notte?!” Brontolò di rimando il ragazzo, coprendosi il viso con il cuscino.
    “ Sono le nove e io dovrei già esser al lavoro!!!” Rispose, aprendo l’armadio ed infilandosi i primi abiti presi a caso.”
    “ Calmati. Non c’è nulla che non possa esser affrontato razionalmente. Oggi è solamente il secondo giorno di audizioni, di questo passo non arriverai alla fine della settimana. Chiama Aileen e Bill e dì loro che hai avuto un piccolo contrattempo. Ti accompagnerò io, così ti risparmierai venti giri dell’ isolato in cerca di un parcheggio e poi… dammi un bacio, che me lo merito e muoviti, invece di stare lì impalata a guardarmi! Rise lui, dandole una pacca sul sedere.
    Mia rise a sua volta, mentre rapida gli sfiorava le labbra prima di precipitarsi in bagno, dove ben presto venne raggiunta dal ragazzo, mentre si accingeva ad entrare nella doccia.
    “ Non ci provare, sai? L’ultima volta siamo arrivati al ristorante con un’ ora di ritardo!” Lo minacciò Mia, con la boccetta del bagno schiuma formato famiglia tra le mani.”
    “ Ok, come non detto. Me ne starò qui buono buono ad osservarti mentre ti insaponi…” Rispose Josh, sedendosi comodamente sull’asse del water e mettendo in mostra le sue nudità.
    “ Così non mi rendi le cose più facili! Esci di qui, ti prego!!!” Piagnucolò la ragazza, mentre rapidamente lavava via la schiuma dal suo corpo,tenendo gli occhi chiusi.
    “ Ok, me ne vado. Ma solo perché sta squillando il tuo cellulare, che devo dire a chiunque esso sia?”
    “ Se è Aileen, inventa una scusa e dille che sto arrivando! Oddio mi ucciderà! Odia i ritardatari!”


    “ E’ simpatico il tuo ragazzo… come hai detto che si chiama?” Disse Aileen, versando nella sua tazza preferita, il terzo caffè della giornata.
    “ Ehm… si chiama Josh…” Rispose Mia titubante. Quando era arrivata alla casa editrice due ore prima e in ritardo di un’ ora, aveva temuto una sfuriata da parte dell’agente, che invece l’aveva accolta raggiante. Di Bill non c’era nemmeno l’ombra, -con Tom nei paraggi era più che comprensibile -, e gli aspiranti attori erano già stati disposti in coppie casuali e pronti per iniziare la selezione.
    “ Beh, ringrazialo ancora da parte mia. I dolcetti che mi ha mandato erano davvero squisiti, anche se non doveva disturbarsi così tanto per proteggerti dalle mie presunte ire. Ho avuto vent’anni anche io e nemmeno molti anni fa, per cui capisco che ci sono momenti in cui è impossibile non fare tardi…” Affermò con fare complice, strizzandole l’occhio.
    “ Ti prometto che non succederà mai più, comunque. Ci tengo a non fare brutte figure e ti chiedo ancora scusa per il ritardo.” Rispose la ragazza finalmente rilassata, mentre sorseggiava una brodaglia dal colore indefinito che veniva spacciata per infuso ai frutti di bosco.
    “ C’è ancora un po’ di caffè per l’essere più assonnato dell’ universo?” Bill sopraggiunse interrompendo i loro discorsi, si mise seduto su una delle eleganti poltroncine azzurre dell’ufficio di Aileen e sbadigliò rumorosamente.
    Era stata decisamente una lunga notte e lui era stravolto. Si era dovuto svegliare dopo nemmeno quattro ore di sonno e per giunta da solo. Tom se n’era andato senza dirgli nulla, ma gli aveva lasciato un biglietto sul cuscino, che lo aveva fatto dapprima arrossire e poi piombare in uno stato di grazia divina per tutta la mattinata.
    Nessuno gli aveva mai rivolto tali parole e vederle scritte su un poco elegante, ma divenuto stupendo, tovagliolino di carta, gli avevano provocato un ulteriore tuffo al cuore.
    E quel ti amo finale, l’aveva letteralmente sciolto come neve al sole. Non poteva sperare in nulla di meglio e forse quel sentimento d’amore sarebbe stato la soluzione a tutto.
    “ E’ decisamente cotto…” Aveva bisbigliato Mia all’orecchio dell’agente, che stava versando una generosa tazza di caffè al suo pupillo, facendola sorridere.
    “ Vi ho sentito sapete? Sono addormentato, ma mica sordo! Ebbene sì sono cotto di Tom come lo è un uovo al tegamino. Poco romantico come paragone, ma molto efficace.” Rispose sorseggiando il liquido scuro, “e questa notte non mi ha fatto dormire per niente, è stato così dolce… così fantastico!” concluse con aria sognante.
    “ Per favore risparmiaci i particolari o rischiamo un picco iperglicemico o un infarto per divulgazione non richiesta di racconti pornografici! E poi qui c’è del lavoro da fare, o hai dimenticato che dobbiamo scegliere gli attori per il video?” Lo riprese bonariamente l’agente, mentre gli toglieva la tazza dalle mani, per sostituirla con la cartellina del programma giornaliero.
    “ E ringrazia che sono arrivata in ufficio presto e ho pensato a tutto io! Io sono il tuo capo, non la tua segretaria!” Continuò la donna, fingendosi arrabbiata.
    “ Ti chiedo scusa Leen. Il prossimo weekend porto fuori a cena te e Matt per farmi perdonare…” Disse Bill di nuovo serio e forse pentito.
    “ Andiamo, và. Mi son toccati pure due collaboratori innamorati persi e ruffiani! Esclamò Aileen, scoppiando a ridere ed esortandoli a seguirli fuori dall’ufficio.
    In effetti si era già fatto molto tardi e le audizioni del giorno non potevano più aspettare. Aileen non era per niente certa del risultato delle selezioni che quei due con gli occhi a cuoricino avrebbero operato, ma di sicuro non sarebbe stata una giornata noiosa…

    Edited by *billaly* - 21/7/2015, 16:02
     
    Top
    .
  4. LalliG14
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Quello che mi è venuto in mente leggendo la prima parte del capitolo è stato: "Bill uno di noi". Non si può resistere a Tom...nemmeno se si è Bill Kaulitz :patpat:
    Detto ciò, sono come sempre contenta quando posti :agitato1: :cuore:
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    E io sono contenta quando leggi!!!

    Grazie!!! :wub:
     
    Top
    .
  6. rawak
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    che bella notte ho passato ieri pensando a Tom innamorato e romantico.... :)
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Scrivo per questo Stefy!!! :P

    Sai che mi sono accorta ora che tu non ti sei mai presentata sul forum?
     
    Top
    .
  8. rawak
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    e' grave? :O
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Stefy, scusa ho visto adesso il tuo commento! No, non è grave, però come regolamento del forum, prima di partecipare alle discussioni e aprire nuovi topic, bisognerebbe presentarsi nella sezione Benvenuti :)


    NdA. Lo so, sono passati secoli dall' ultima volta che ho postato e questo è un capitolo di passaggio, quindi capirò se nessuno passerà qui per dare un' occhiata... :blush:



    Capitolo 41





    “ Tom, per favore, smettila di grattarti la fronte. Su almeno metà delle riprese, hai la mano davanti alla faccia!” Tuonò Lea Braxton, ormai al limite. Il video sarebbe stato sul serio un capolavoro se il chitarrista avesse deciso di collaborare, ma sembrava impossibile inquadrarlo senza che lui imbarazzato e incapace di concentrarsi, non cominciasse a toccarsi qualche parte del suo bel viso .
    Jason scosse la testa sorridendo, sapeva benissimo il tipo di pensiero che attraversava la testa del suo pupillo. Non c’era nemmeno stato bisogno di chiedergli nulla, era fin troppo evidente che il motivo della sua disattenzione fosse Bill e la notte trascorsa con lui. Provò una piccola fitta alla bocca dello stomaco ripensando a quanto invece fosse stata diversa la sua serata trascorsa a litigare con Carly. Non ne poteva più e, arrivato a quel punto, non poteva più permettersi di giocare al buon samaritano. Quella ragazza era decisamente una palla al piede e lui sentiva di desiderare ben altro dalla vita. Non l’avrebbe mai abbandonata, questo no, ma non avrebbe potuto continuare a tenere in vita un rapporto che in realtà, se non i primi tempi in cui lei era la classica ragazzina bella, dannata e bisognosa di aiuto che l’aveva profondamente intenerito e turbato, non era mai esistito, se non per facciata. Aveva per anni soffocato i suoi veri sentimenti e natura e sebbene ci fossero stati anche momenti felici, sentiva di non poter più continuare così.
    “ Scusami Lea. Oggi ho la testa altrove.” Rispose Tom, facendo spallucce.
    “ Scusa, un corno. Sono tre ore che riproviamo lo stesso pezzo e a parte le dieci volte che abbiamo dovuto ripetere la scena perché non si capiva se fossi in grado o meno di tenere tra le mani una chitarra, mi sembri un disadattato. Ok, è il tuo primo video, ma pensavo che Jason ti avesse scelto per la tua abilità come musicista e non solo per il tuo bel faccino che non abbiamo nemmeno avuto l’onore di vedere!” Ribattè la donna, battendo un pugno sul tavolo.
    Tom guardò Connor in cerca di sostegno e subito l’uomo intervenne in suo aiuto: “ Lea, perché non giriamo un’ altra scena? E’ evidente che Tom debba mettersi a suo agio. In fin dei conti non è mai stato davanti ad una macchina da presa e tu non gli stai certo insegnando come comportarsi.” Disse il cantante.
    La regista lo guardò di sbieco e fece un sospiro per calmarsi. Ok, in effetti ciò che stava dicendo Jason non faceva una piega. Era lei che si era aspettata, chissà perché, che Tom fosse un attore consumato. Non aveva tenuto minimamente conto del fatto che invece lui fosse solo un ragazzo che muoveva i primi passi in quell’ ambiente e che non sapesse assolutamente come muoversi. E lei odiava i principianti, anche se belli da morire.
    “ Va bene. Facciamo una pausa. Forse è il caso di rivedere la sceneggiatura, tu che ne dici Jason? Non sarà meglio concentrarci su di te piuttosto che sui tuoi… ehm… collaboratori?” Disse la regista cercando di sembrare accomodante. In realtà non vedeva l’ora di mettere su tutto la parola fine.
    “ Assolutamente no. L’idea di fare un video documentario sulla mia canzone c’è e rimane. Piuttosto gli darei un altro taglio e semplicemente mi limiterei a filmare quel che noi facciamo qui in sala prove, senza necessariamente interpretare una parte. E Tom non è un mio collaboratore, nessuno di loro lo è. Sono la mia band.” Rispose il cantante risoluto, allargandole braccia. Lea Braxton era una brava regista e aveva lavorato parecchie volte con lei, ma non si sarebbe lasciato mettere i piedi in testa.
    Tom che non era stato in grado di replicare, posò la chitarra sul suo sostegno e stirò le braccia verso l’alto. Si sentiva un idiota ed esser trattato come un inetto davanti a tutti, non aveva fatto altro che peggiorare la situazione. Certo era che lui non era in grado di concentrarsi e quella arrogante di Lea sembrava ansiosa di metterlo in difficoltà. Dopotutto lui era già stato parecchie volte davanti ad una telecamera anche se a filmarlo era stata Mia. Con lei era sempre stato tutto estremamente facile!
    “ Ehi cowboy, che ti prende? Sembri su un altro pianeta oggi.” La voce di Jason lo distolse dai suoi pensieri.
    “ Sono stanco, non ho dormito molto la notte scorsa.” Si limitò a dire il chitarrista.
    “ Se per questo nemmeno io. Ho passato gran parte della serata a litigare con Carly e poi a rimuginare sulla mia triste sorte davanti ad una bottiglia di whisky, ma ciò che succede nel nostro privato non deve influire sul nostro lavoro.
    “ Lo so bene e non so come scusarmi. Lea è incazzata con me, mi considera un idiota e io sto rallentando le riprese. Non riesco a concentrarmi.” Si difese Tom.
    “ Immagino che Bill sia la causa di tutta questa distrazione. Dovrò rimproverarlo la prossima volta che avrò occasione di vederlo!” Affermò l’altro ridendo.
    “ Ti prego,no! Ok, fammi bere un caffè doppio e cercherò di resettarmi! “ Gridò Tom, unendosi poi a lui nella risata.
    “ State per caso ridendo di me voi due?” Lea sopraggiunse interrompendo la loro conversazione.
    “ Eh?” Fecero eco entrambi, ammutolendosi all’ improvviso. Che voleva questa? Oltre che arrogante era anche egocentrica?
    “ State ridendo di me?” Ripeté la donna.
    “ Assolutamente no. Cosa ti fa pensare questo? Tom mi stava solo raccontando un aneddoto divertente!” Si difese Jason.
    “ Sarebbe meglio che occupassi il tuo tempo a cercare di sembrare un musicista credibile, invece che fare il comico.” Disse sprezzante la regista rivolgendosi al chitarrista che immediatamente di inalberò.
    “ Sei bella, io non sono-…” Connor lo zittì immediatamente dandogli una gomitata in pieno stomaco.
    “ Zitto, o dovrò cercarmi un nuovo regista. “ Gli sussurrò all’orecchio prima di vedere le graziose spalle di Lea che si allontanava da loro borbottando parolacce irripetibili.
    “ LA PAUSA E’ FINITA!” Gridò infatti, “ io non ho tempo da perdere con gli idioti, per cui se avete ancora intenzione di girare questo video mettetevi ai vostri posti, altrimenti io me ne andrò immediatamente da qui!” Concluse isterica.
    Tutti obbedirono senza fiatare e Tom ingoiò il resto della sua frase. Ogni secondo che passava, aumentava l’antipatia verso quella donna, ma non poteva permettersi di mandare a puttane il video di Jason, prendendola a male parole, quindi prese la sua chitarra dal sostegno e si mise seduto sullo sgabello di fianco al cantante.
    “ AZIONE” gridò Lea, e finalmente la scena venne girata fino alla fine.

    °°°



    Andy guardò soddisfatto Bill, Mia e Aileen al termine della sua audizione. Mai come in quel momento si era sentito di aver recitato così bene. Non era certo che fosse stata un’ idea saggia accoppiare gli attori casualmente, ma nel suo caso era stata una vera manna dal cielo quella Kelly che era stata sorteggiata per essere la sua Hope. I tre erano rimasti in silenzio per qualche istante, prima di dare il via ad un caldo applauso, presto imitati anche dagli altri partecipanti che si trovavano nella sala. Per quel giorno erano stati gli ultimi a fare il provino e se fosse stato per Aileen,avrebbero concluso immediatamente le audizioni, vista la loro bravura. Quel ragazzo era davvero l’ incarnazione del Principe del Pianeta delle due lune, anche se il personaggio non era stato ispirato da lui.
    Mia scrisse qualche appunto sulla sua cartelletta, prima di congedare gli aspiranti attori, senza indugiare troppo su chi fino a poco tempo prima era stato uno dei suoi migliori amici. Non le piaceva l’idea che qualcuno potesse pensare che ci potessero essere favoritismi. Alcuni dei partecipanti li avevano riconosciuti, essendo frequentatori del blog di Truman e sebbene non vi fossero state polemiche di sorta, era consapevole che scegliere Andy per la parte di Thion, ne avrebbe sollevate a bizzeffe. D’altronde però l’ interpretazione dell’amico era stata notevolmente migliore delle altre, chiunque sarebbe stato in grado di constatarlo. E anche la ragazza che aveva recitato con lui non era stata niente male.
    L’ aspirante regista si passò le mani tra i capelli e guardò seria Bill e Aileen che stavano confabulando.
    “ So quello a cui state pensando, ma dobbiamo terminare le audizioni prima e poi pensare ad un modo efficace perché la coppia che verrà selezionata per il video sia composta dagli attori più meritevoli. Non voglio assolutamente che qualcuno pensi che Andy abbia avuto la parte solo perché è un mio amico.” Esordì , incerta sul da farsi.
    “ Ma è stato bravissimo!” Esclamò di rimando l’agente, “ non credi anche tu, Bill?” continuò, cercando l’appoggio dello scrittore e che fece un cenno di assenso con il capo.
    “ Mia, Andy finora è stato il migliore e se è per questo, conosci altra gente tra quelli che si sono presentati . Forse abbiamo sottovalutato questo aspetto, non abbiamo pensato al fatto che molti di questi non sarebbero stati perfetti sconosciuti…” Convenne il biondo.
    “ Lanciare il concorso sul blog è stato un passo avventato forse, ma necessario. Se lo avessimo indetto attraverso i media, ci sarebbe stata la rivoluzione qui dentro.” Intervenne Aileen. Questi video non sono trailers ufficiali, ma solo spoiler su un libro che deve ancora uscire per incuriosire il lettore. Probabilmente questo sarà l’ultimo episodio della saga e vorremmo assicurarci un grande numero di possibili acquirenti ancor prima che vada in stampa.” Spiegò l’ agente.
    “ Come puoi pensare che il libro non possa aver successo? “Red Blood” ha milioni di lettori in tutto il mondo!” Esclamò Mia non capendo.
    “ Marketing ragazza. Il mondo gira troppo velocemente a volte. Non bisogna mai abbassare la guardia. Un giorno sei un idolo incontrastato e il giorno dopo ti trovi sostituito. Senza contare che in questo mestiere la creatività non è un qualcosa che sgorga a comando, non è vero Bill?”
    “ Eh? Come dici, scusa? Sì sì, bisogna esser creativi…” Borbottò lo scrittore, continuando a digitare velocemente sul touch screen del suo cellulare.
    “ E soprattutto concentrati.” Concluse Aileen, scuotendo la testa rassegnata.
    “ Se qui abbiamo finito, io dovrei andare.” Le informò il biondo, rimettendo l’ iphone nella borsa.
    “ Mio fratello?” Si limitò a chiedere Mia, guardando l’orologio.
    “ Sì, hanno quasi finito di girare per oggi e più tardi mi raggiungerà a casa.”
    “ Va bene ragazzi, ci vediamo domattina alle nove, allora. E mi raccomando niente scuse o ritardi, altrimenti vi licenzio.” Li ammonì bonariamente l’ agente.
    “ Saremo puntualissimi capo!” Rispose Bill, prima di schizzare fuori dalla sala a velocità supersonica e facendo sorridere le due donne.

    Il biondo si avviò a passo svelto verso la sua auto, meditando sull’ idea che gli era venuta strada facendo. La casa discografica di Jason non era molto distante e sarebbe potuto passare da lì in tempo utile per prelevare Tom e andare a cena in un posto carino, senza considerare, e molto presto se ne sarebbe reso conto, che le sorprese a volte potevano avere risvolti spiacevoli…
     
    Top
    .
  10. LalliG14
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ho avuto dei disagi temporanei nell'accedere al forum (colpa del telefono nuovo), quindi leggevo tutto ma non potevo commentare! :nn:
    Ora finalmente ho risolto quindi...eccomi qui!
    Posso dire "lo sapevo"?? Me lo aspettavo che questa sorpresa di Bill si trasformasse in qualcosa di poco piacevole...poveri twins, riusciranno ad avere un po' di pace?? XD

    ho cambiato nick...dovevo scrivere qualcosa da qualche parte? :D perdona l'OT
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Se vuoi puoi scriverlo qui che hai cambiato nick.



    CITAZIONE
    Posso dire "lo sapevo"?? Me lo aspettavo che questa sorpresa di Bill si trasformasse in qualcosa di poco piacevole...poveri twins, riusciranno ad avere un po' di pace?? XD

    Se fosse tutto facile, sarebbe noioso no?
    Grazie per aver letto! :D
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 42





    “ STOP!” La voce di Lea echeggiò nello studio e tutti immediatamente si immobilizzarono e volsero lo sguardo verso di lei che di rimando sorrise e accennò un applauso.
    “ Ci voleva tanto? Siete stati fantastici!” Si limitò a dire, scoppiando a ridere, imitata poi dalle persone presenti.
    “ Per un attimo ho avuto il timore che dovessimo ripetere tutta la scena da capo!” Esclamò Jason, guardando Tom ancora seduto immobile sul suo sgabello, ma visibilmente più rilassato.
    “ Dovevo arrabbiarmi per ottenere la vostra attenzione, evidentemente! Abbiamo girato per venti minuti senza interruzione e finalmente credo che riusciremo a farne un ottimo lavoro. Anche se magari dovrò tagliare la scena in cui Tom risponde al messaggio sul cellulare…” Rispose la donna lanciando un’ occhiata di sbieco al chitarrista che nel frattempo era diventato paonazzo.
    “ Scusa, non ci avevi detto che dovevamo esser naturali? E poi il cellulare continuava a vibrare nella mia tasca e ho pensato che fosse importante. ” Si difese lui.
    “ E lo era?” Chiese la regista, ammiccante.
    “ Dipende dai punti i vista. Per me sì.” Si limitò a dire Tom, mettendo la chitarra nella custodia e radunando le sue cose.
    “ Ok, per oggi abbiamo finito. Noi, Jason, ovviamente ci vedremo domani per visionare il materiale filmato e iniziare il montaggio.” Continuò la regista, cambiando discorso. La tentazione di chiedergli chi fosse il destinatario di quel messaggio era forte, ma avrebbe solo messo ulteriormente a disagio il ragazzo davanti a tutti.
    “ Agli ordini capo!” La prese in giro il cantante, mettendosi goffamente sull’ attenti, facendo ridere tutti e rimediando un pugno su un braccio da Lea.
    “ Sei tanto affascinante quanto cretino Connor, più passa il tempo e più me ne convinco!” Esclamò lei fintamente indignata.
    “ Io andrei subito, se non vi dispiace…” Li interruppe Tom ansioso di lasciare lo studio. Non che le finte scaramucce di quei due non fossero divertenti, ma lui non vedeva l’ora di rivedere Bill. Aveva pensato a lui tutto il giorno e questa necessità di averlo tra le sue braccia quasi lo spaventava. Gli sembravano così lontani i tempi in cui diffidava di chiunque e si sentiva in guerra con il mondo! Bill gli era entrato nel cuore sfondando ogni barriera che aveva eretto intorno a se stesso.
    “ Quanta fretta! Ti sta andando a fuoco la casa?” Esclamò Lea, girandosi verso di lui, “ solitamente dopo una giornata di riprese andiamo tutti a berci una birra, quindi deduco che non sarai dei nostri allora…” continuò lei.
    “ No, mi dispiace, ma devo proprio andare.” Rispose il moro, mettendo lo zaino sulla spalla e congedandosi poi da tutti con un cenno della mano.

    Bill si fermò sul ciglio della strada di fronte all’ uscita del garage sotterraneo dello stabile in cui era situato lo studio. Non era certo di dove Tom avesse parcheggiato l’auto, quindi si guardò intorno fino a quando non scorse il suo fuoristrada poco più avanti e si mise in attesa del suo arrivo. Era certo che gli avrebbe fatto piacere la sorpresa e anche lui non vedeva l’ora di riabbracciarlo. Erano trascorse dieci ore da quando si erano lasciati, ma gli erano sembrate secoli! Era bellissimo esser innamorati, ma anche stancante! L’ansia da separazione poi logorante! Rise dei suoi stessi sentimenti contrastanti, mentre mille farfalle svolazzavano nel suo stomaco e il cuore accelerava il battito, pregustando già la fantastica serata che avrebbero trascorso insieme.

    Tom si incamminò veloce verso la sua auto, mentre rovistava nello zaino in cerca delle chiavi. Era certo di averle messe lì dentro quando era arrivato allo studio, togliendole appunto dalla tasca dov’era solito tenerle perché non gli dessero fastidio durante le riprese. Imprecò e con rabbia svuotò il contenuto sul marciapiedi cercando invano tra gli oggetti.
    “ Ehi, cerchi queste per caso?” Una voce alle sue spalle lo fece sussultare e voltare di scatto. “ Ti ho spaventato?” Continuò accennando un sorriso e facendo tintinnare le chiavi.
    “ Già, dove le hai trovate? Chiese il moro, rimettendo tutte le sue cose nello zaino e alzandosi per prenderle.
    “ Tra i cuscini del divano. Evidentemente ti sono cadute.” Rispose ritraendo la mano, senza restituirgliele.
    “ Beh grazie… Potresti però darmele ora, per favore? Devo andar via e sono già in ritardo.” Ribatté il chitarrista contrariato. Com’ era possibile che fossero cadute tra i cuscini del divano?
    “ Dovresti esser un po’ più gentile nei miei confronti o potrei anche decidere di buttare nel tombino qui sotto le tue preziose chiavi…” Gli disse avvicinandosi e lui con fare sinuoso, ma tenendole sempre nella sua mano.
    “ Considerato come mi hai trattato tu oggi, direi di esser stato fin troppo paziente e gentile con te, per cui ora ti chiedo solo di ridarmi quelle cazzo di chiavi.”
    “ Lo sai che quando ti arrabbi sei bellissimo?” Miagolò lei, avvicinandosi ancor di più a lui e infilando le chiavi in una delle tasche dei suoi jeans attillati.
    Tom alzò gli occhi al cielo e a stento trattenne la mano con cui l’avrebbe volentieri schiaffeggiata. “ Smettila per favore e te lo chiedo per l’ultima volta: dammi le chiavi!”
    “ Prendile.”
    “ Non mi sfidare.” Disse Tom sbuffando a pochi centimetri dal volto di lei.
    “ Adoro le sfide.” Sussurrò Lea, prima di sorprenderlo con un bacio tutt’altro che casto sulla bocca.
    Il chitarrista si scostò da lei, stringendole entrambi i polsi con una mano, mentre con l’altra recuperava le sue chiavi dalla tasca dei suoi jeans.
    “ Non ci provare mai più, ok?!” Ringhiò contro il suo viso.
    Lea si massaggiò i polsi interdetta, non era da lei esser rifiutata da qualcuno, soprattutto se quel qualcuno le interessava. E Tom aveva il fascino del bello e dannato. Il suo preferito.
    Lo guardò mentre partiva facendo stridere le gomme del fuoristrada sull’ asfalto e solo allora si accorse di qualcuno che la osservava dall’altra parte della strada con aria sconvolta.
    Bill si precipitò in auto con il cuore in tumulto e la vista offuscata dalle lacrime, ma immediatamente un forte sentimento di rabbia prese il sopravvento. Chi cazzo era quella? Tutto si sarebbe aspettato,ma non con una donna! L’aveva baciata! La tentazione di scendere di nuovo e di andare a chiedere spiegazioni era forte, ma lei non c’era già più. E poi a cosa sarebbe servito? Era innegabile quello che aveva appena visto!
    “ Fottuto bastardo, pezzo di merda!!! E io che avevo riposto la mia fiducia in lui!” Gridò, battendo i pugni sul volante, prima di partire ed immettersi sulla corsia di marcia senza guardare e rischiare di farsi travolgere dall’ auto che sopraggiungeva, rimediando un terribile spavento e almeno una dozzina di maledizioni.
    Ok, doveva calmarsi, non era il caso di mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri. Con le mani tremanti afferrò il volante e inspirò profondamente mentre si fermava al semaforo.
    Dove poteva andare? A casa di certo no. Ci sarebbe stato Tom ad aspettarlo e lui in quelle condizioni non sarebbe stato in grado di reggere la sua presenza nè tanto meno le sue bugie. Svoltò quindi a destra allo scattare del verde verso l’autostrada. Non vedeva i suoi genitori da settimane e forse una serata in famiglia gli avrebbe chiarito le idee.

    Tom fermò l’auto a poche decine di metri dalla casa di Bill e si accasciò sul volante. Si sentiva terribilmente stupido e al contempo incazzato con il mondo intero per essersi fatto cogliere così di sorpresa da Lea. Non era certo la prima volta che gli succedeva di esser avvicinato da una ragazza, evidentemente il fiuto speciale che molte donne si vantavano di avere nei confronti dei gay con lui non funzionava assolutamente, ma mai come in quel momento si era sentito confuso e in colpa nei confronti di Bill. Quel bacio gli aveva lasciato un malessere interiore non indifferente, quasi fosse stato colpito da uno schiaffo in pieno volto.
    “Stronza.” Sibilò tra i denti, prima di inspirare a piedi polmoni e trattenere l’aria per qualche secondo prima di buttarla fuori sbuffando.
    Era stato solo un bacio dopotutto, e a lui non sarebbe nemmeno piaciuto se fosse stato etero. Lea era simpatica come un’ emorroide infiammata e non doveva dar eccessivamente peso a quello che era accaduto. L’indomani avrebbe sistemato le cose intimandole di stare al suo posto, sperando che nel frattempo lei non avesse provveduto a screditarlo o peggio ancora ridicolizzarlo agli occhi di tutti. Era consapevole che sarebbe stata capacissima di farlo, pur di non dover ingoiare il rifiuto.
    Doveva raccontare a Bill cos’ era accaduto, però. Doveva farlo per onestà, non voleva ci fossero segreti tra di loro.
    Scese dall’auto e si avviò quindi verso la casa di quest’ ultimo, convinto che fosse già dentro ad aspettarlo. Rimase deluso nel costatare che invece non era ancora rientrato.

    Bill parcheggiò l’auto davanti il locale di Sweetie, contò, sbuffando, una decina di chiamate di Tom sul display del suo cellulare prima di metterlo silenzioso e rimase ad osservare l’ingresso per qualche istante. Non vedeva né sentiva l’amico da quando avevano litigato qualche giorno prima, ma i suoi genitori stavano cenando lì e lui aveva necessità di sfogarsi con qualcuno. Sicuramente lo chef non avrebbe perso tempo per ricordargli ciò che pensava di lui, quindi questa volta non gli avrebbe raccontato nulla per niente al mondo.
    “ Ma guarda un po’ chi si rivede! Il figliol prodigo è tornato all’ovile o c’è l’ennesimo dramma in vista?” Lo apostrofò infatti Alex non appena varcata la soglia del ristorante.
    “ Sto cercando i miei, sono ancora qui vero?” Si limitò a dire, rimanendo sulle sue.
    “ Sì, e non fare l’indifferente. Simone mi ha già raccontato che cosa è successo e perché sei qui. Non infierirò ulteriormente, ma se posso darti un consiglio da fratello maggiore, ti inviterei ad esser meno impulsivo. Scappare come fai tu di solito, non ti aiuterà a risolvere i problemi che pensi di avere con Tom.”
    Bill lo guardò in cagnesco e odiò il sorrisetto ironico stampato sulla faccia di quello che credeva fosse il suo miglior amico.
    “ Non sono venuto qui per ascoltare i tuoi sermoni, ma solo per cercare i miei, anche se non sono più così sicuro di volerli vedere. Non capisco perché mia madre abbia sentito la necessità di raccontarti i cazzi miei.” Rispose, cercando di mantenere la calma.
    “ Perché io sono quello che ti conosce meglio, con cui ti confidi, che come nessuno ti capisce e può farti ragionare. Sebbene ultimamente abbia spesso voglia di spaccare questo tuo bel faccino tanto sei cocciuto e stupido, tengo molto a te e non voglio vederti soffrire.” Spiegò l’altro molto semplicemente, invitandolo a sedersi in un angolo un po’ appartato del bancone del bar.
    “ Io non sto soffrendo, sono solo incazzato.” Si difese lo scrittore, contrariato dal fatto che sua madre avesse in pratica delegato lui ai ruoli di consigliere e consolatore.
    “ Sei arrabbiato perché sei deluso e la delusione porta sofferenza, inutile girarci intorno. Ti sta dannatamente sulle palle il fatto di aver visto Tom baciare una donna e sei già pronto a dare un giudizio su tutto quanto senza sapere cosa sia successo realmente. Assomigli sempre di più a Tom.” Ribattè Alex sorridendo.
    “ Non è vero! Io non ass-…” Bill si fermò e si mise le mani tra i capelli. L’amico aveva dannatamente ragione. Non aveva più volte fatto notare a Tom che traeva conclusioni affrettate senza conoscere i fatti, ma basandosi unicamente sulle sue impressioni?
    “ Ma cazzo, l’ ho visto baciare una donna!” Esclamò il biondo, attirando l’attenzione di chi sedeva accanto a lui che di rimando fece un sorrisetto ambiguo.
    “ E che vuol dire? Tu non ne hai mai baciata una?” Incalzò Sweetie, tirandolo per un braccio verso l’uscita del ristorante. Il tipo seduto accanto a Bill stava origliando e sbavando letteralmente su di lui e quello non era certo il momento giusto per attaccar bottone.
    “ Ehi, dove stiamo andando?!” Chiese lo scrittore.
    “ In un posto dove nessuno possa romperci le palle. Il tipo accanto a te stava annegando nella sua bava.” Spiegò lo chef, entrando nel piccolo magazzino adiacente il locale “ma torniamo a noi…” continuò richiudendo la porta alle sue spalle, “ il fatto che Tom abbia baciato quella donna non significa che ne sia attratto. Tu hai baciato milioni di volte Aileen e sei uno dei finocchi più convinti dell’ Universo. Non credi che dovresti almeno ascoltare la sua versione?” Concluse, guardandolo dritto negli occhi.
    Bill abbassò lo sguardo fissando le sue scarpe e sospirando profondamente. Come sempre Alex aveva ragione e lui torto e ora si sentiva uno schifo. Tom l’aveva chiamato un numero infinito di volte e alle sue chiamate si erano aggiunte anche quelle di Mia.
    “ Che devo fare, allora? “ Chiese a bassa voce quasi timoroso della risposta.
    “ Inventati una scusa, un contrattempo. Dì che hai bucato una gomma, che ti sei addormentato al volante, che volevi cenare a casa con la mia meravigliosa aragosta da asporto, ma che hai fatto tardi perché c’era traffico in autostrada, qualsiasi cosa, ma chiamalo. Dio solo sa che ansia avrà addosso quel benedetto ragazzo! Sei un idiota Bill, ma questo già lo sapevi. Forza telefonagli, corri a salutare i tuoi, mentre io vado a prepararti qualcosa da portare a casa.” Rispose l’amico, spingendolo fuori dal magazzino.
    Bill fece partire la chiamata e la voce preoccupata di Tom lo fece sorridere. “ Sto arrivando Tom, tranquillo. Volevo farti trovare in tavola una delle cenette succulente di Sweetie, ma ho trovato traffico in autostrada e non ho risposto alle chiamate perché il cellulare era in modalità silenziosa e non l’ho sentito squillare, scusami…”
     
    Top
    .
  13. LalliG14
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Perdona il ritardo del commento ma ho letto tutto dal cellulare e poi ho dimenticato di tornare a scrivere dal pc :)

    Bill è proprio l'incarnazione di noi donne comunque :shifty: mille paranoie per niente! Beh d'altronde, essendo io donna u.u , un po' lo capisco...incazzarsi senza dare possibilità di replica è il minimo che tu possa fare dopo aver visto il tuo fidanzato che bacia un'altra!
    Aspetto il prossimo capitolo per vedere gli sviluppi! :)
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,243
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous

    Capitolo 43





    Bill ce l’aveva messa tutta a fingere che non fosse successo nulla e Tom, ignaro del fatto che il biondo fosse stato testimone dell’ incontro ravvicinato con Lea, aveva deliberatamente evitato di fare un racconto dettagliato sulla giornata, nonostante le ripetute domande dello scrittore.
    Ed era stato al momento del caffè che il biondo era crollato e dalla sua bocca era forse uscito ciò che andava taciuto.
    “ Tom, io non capisco la tua totale mancanza di emozione quando mi racconti ciò che stai facendo, io al tuo posto non starei più nella pelle! Sembra quasi che non te ne importi!” Sbottò Bill, all’ ennesima risposta evasiva del chitarrista.
    “ Certo che me ne importa, ma che dovrei fare secondo te, ballare la samba? Mettermi ad urlare? Gridarlo al mondo intero? Mi rendo conto che mio comportamento può sembrare poco entusiasta, ma sono fatto così e questo non significa comunque che io non sia ugualmente felice per quello che mi sta capitando!” Rispose Tom subito sulla difensiva. Una lampadina gli si era accesa nella mente all’improvviso, capendo immediatamente che a Bill sarebbe stato più difficile del previsto nascondere qualcosa. Il bacio di Lea era stato a dir poco offensivo, quasi a voler marcare un territorio che non le sarebbe mai appartenuto e soprattutto non aveva avuto alcun importanza per lui, anche se il modo in cui si era “proposta” lo aveva turbato. Nemmeno Revon durante i suoi ripetuti assalti era stata così aggressiva e sfrontata.
    “ Sembra che tu mi stia nascondendo qualcosa.” Replicò infatti il biondo, cercando di arrivare al dunque. Non poteva certo dirgli che lo aveva visto baciare Lea, ma sperava in una sua confessione.
    Tom sospirò, si alzò da tavola andando verso di lui ed invitandolo a fare altrettanto. Lo strinse tra le sue braccia, cercando immediatamente il contatto con le sue labbra.
    “ Il fatto è che niente mi rende felice tanto quanto stare insieme a te…” Gli sussurrò sulla bocca, prima di baciarlo appassionatamente.
    Bill annaspò, rimanendo senza ossigeno per qualche istante, ma trovò la forza di staccarsi da lui e sorridere a quella affermazione. Non era certo Tom Kaulitz a parlare in quell’istante!
    “ Tom non devi essere esageratamente romantico con me, non ti si addice…” Blaterò, ansimando.
    “ Perché?! Che ho detto di male stavolta?” Ribattè esasperato il moro.
    “ Che nulla ti fa più felice quanto stare con me…” Soffiò fuori Bill.
    “ Pensi che non sia così? Cosa devo fare per convincerti che sei importante per me?” Chiese il chitarrista, sciogliendo l’abbraccio.
    “ Essere sincero.” Ecco, l’aveva detto, ora la bomba sarebbe esplosa e già si preparava a raccogliere i cocci di quello che si apprestava ad essere l’ennesimo scontro.
    “ Sincero?! Cosa ti fa pensare che io non sia sincero?! Non dico a chiunque che sono felice di stare con lui! Che ti passa per la testa, ammesso che tu possa formulare qualche pensiero di senso compiuto?! Mi sembra di averti AMPIAMENTE dimostrato che tengo a te!” Sbraitò Tom fuori di sé. Amare Bill significava prendere fissa dimora da uno strizzacervelli!
    “ Ti ho visto e quel che ho visto mi ha ferito, però preferirei sentire ciò che hai da dire tu a riguardo, sempre che tu voglia rendermi partecipe della tua vita sociale.” Mormorò il biondo atono.
    Tom impallidì, ritornando immediatamente con la mente a Lea. Li aveva visti…
    “ Bill ascolta, non è come pensi tu…” Disse il moro a sua discolpa.
    “ Io non penso, l’hai appena detto tu, però ci vedo e ci sento ancora bene, quindi se vuoi erudirmi e spiegarmi che ci facevi incollato alla bocca di quella, te ne sarei grato.” Rispose stranamente calmo.
    Tom si passò una mano tra i capelli e prese fiato, cercando di riordinare le idee. Dunque Bill li aveva visti, sul come e perché si trovasse davanti agli studi lo avrebbe verificato dopo, ma ora era necessario mettere in chiaro quell’ insignificante bacio rubato.
    “ Non è come pensi tu, perché è Lea che mi ha baciato. Non so che sia preso a quella donna. Mi è venuta dietro, quando sono uscito per venire da te, brandendo le chiavi della mia macchina, che evidentemente mi aveva sottratto, a mò di trofeo. Abbiamo discusso e poi mi ha baciato e…”
    “ E…” Incalzò il biondo, appoggiandosi al tavolo a braccia conserte.
    “ Cazzo, non lo so Bill! Me la sono trovata addosso, si era messa le chiavi nella tasca dei jeans, ma ti giuro non me ne frega niente di lei!!! Non mi piacciono le donne! Come te lo devo dire che io amo solo te?!”
    Si infervorò Tom, sperando di risultare credibile.
    Bill lo guardò, l’espressione dipinta sul volto di Tom era un misto di rabbia e tenerezza. I capelli sconvolti, le guance arrossate, gli occhi lucidi e la bocca sensuale che implorava il perdono e che aveva appena detto che amava solo lui…
    Si avvicinò a lui, scostandogli le ciocche ribelli e prendendo il suo volto tra le mani. Posò le labbra contro le sue per deporvi un bacio leggero.
    “ Tu ami solo me, quindi è bene che la tua amica se ne faccia una ragione o caverò gli occhi ad entrambi. A lei perchè non sa stare al suo posto e a te perché non sei un finocchio convincente.” Gli sussurrò poi all’orecchio prima di staccarsi da lui e ritornare a sedersi a tavola e terminare il caffè, ormai divenuto freddo, come se niente fosse.
    “Bill è stato uno stupido bacio, così privo di senso e di importanza che non ritenevo opportuno nemmeno parlartene. Probabilmente Lea pensa che sia normale flirtare coi protagonisti dei suoi videoclip e-…”
    “ Davvero? Allora flirterà anche con Jason suppongo. Un’ allegra ammucchiata e via!” Lo prese in giro lo scrittore, ridendo. Il tono era volutamente scherzoso, ma i suoi begli occhi lo scrutavano severi.
    “ Non mi importa niente di quello che pensa, però smettila di guardarmi così. Ti ho chiesto scusa e puoi stare certo che una cosa del genere non si ripeterà più. Mi ha colto alla sprovvista e non ho potuto… evitarla…” Si difese il moro.
    “ Ok…” Si limitò a rispondere Bill, addolcendosi. In fondo non era successo nulla di irreparabile, Tom lo amava e quel puntino insignificante di nome Lea stava già sbiadendo all’ orizzonte.
    “ Puoi perdonarmi?” Chiese Tom, inginocchiandosi davanti a lui.
    “ Certo scemo…” Replicò, allungandosi verso di lui per baciarlo nuovamente.

    Era stato facile perdonarlo, ma Bill si sentiva tutt’altro che tranquillo. Dopotutto Tom non aveva nulla da nascondere inconfronto al segreto che lui si ostinava a custodire. Ed era certo che non sarebbe bastato tutto l’amore del mondo, perché se in questo caso era stato uno stupido malinteso, in quell’altro c’era una verità scomoda taciuta.
    Sospirò, affondando il viso tra i capelli del suo bel chitarrista e stringendosi a lui.
    “Ehi, che ti prende ora?” Chiese, allontanandosi un po’ per osservare il suo volto.
    “ Niente, ho solamente paura di perderti. Sembra che il mondo si diverta a metterci il bastone tra le ruote e a minacciare il nostro rapporto.” Rispose lo scrittore serio.
    “ Dovremmo fidarci di più l’uno dell’altro e lasciare che queste sciocchezze ci scivolino addosso, senza trarre conclusioni affrettate, non credi? Me l’hai insegnato tu: la verità non sta sempre da una parte sola. Capisco che tu possa esserci rimasto male nel vedere me e Lea, ma ti assicuro che è stato solo uno spiacevole incidente, almeno per quanto mi riguarda. E’ una stupida che si è messa in testa chissà che cosa, e io devo sopportarla perché è la regista del video di Jason e non posso permettermi di mandarla al diavolo, però ti ribadisco che non mi importa un cazzo di lei!” Affermò deciso Tom.
    “ Ok, incidente chiuso. Non ho certo intenzione di passare la serata a parlare di quella.” Rispose risoluto Bill, abbracciandolo con trasporto.
    “ Bravo, così mi piaci!” Esclamò il moro, stringendolo a sua volta, “ma toglimi un’ ultima curiosità: che ci facevi agli studi?”
    “ Volevo farti una sorpresa, ma tu l’hai fatta a me. Allora sono scappato via con l’intenzione di non rivederti mai più. Sono andato a Malibù, ma poi una certa persona mi ha fatto ritrovare il lume della ragione e così sono ritornato qui…” Ammise Bill arrossendo.
    “ Alex, vero? Quell’ uomo dovranno farlo santo, se non altro per tutta la pazienza che dimostra nei nostri confronti!” Affermò il chitarrista sorridendo.
    “ Dimentichi la sua ottima cucina, che unita alla pazienza, fa di lui un esemplare più unicp che raro. E’ solo merito suo se sono tornato con una cena da mille e una notte e con le idee più chiare.” Replicò lo scrittore, invitando il moro a seguirlo con fare seducente.
    “ Non mi basterà una vita intera per ringraziarlo, allora!” Scherzò Tom, lasciandosi condurre al piano superiore.
    Le nubi avevano ben presto lasciato il posto ad un cielo sereno, sì, ma fino a quando?



    Jason, il tuo pupillo è molto fotogenico, ma non sa proprio stare davanti ad una telecamera!


    Il cantante rilesse per la seconda volta il messaggio sorridendo, prima di decidere come rispondere. Erano quasi le cinque del mattino e, conoscendo Lea, sapeva perfettamente che questa non era andata nemmeno a dormire per visionare subito il materiale registrato. Come sapeva che non aveva preso affatto bene la notizia dell’ omosessualità di Tom. Era stato tentato di farsi gli affari suoi dopo aver assistito dalla finestra alla scenetta patetica del bacio e lasciare al chitarrista il compito di rivelarle il suo orientamento sessuale, ma lei era davvero troppo arrabbiata per tacerle una simile verità e farle credere di esser stata rifiutata per altri motivi.
    “ Che è successo, sei sconvolta…” Le aveva chiesto ad un certo punto, mentre si accingevano a lasciare gli studi. Poteva esser sfuggito agli altri l’ennesimo cambio di umore della regista, ma non a lui che la conosceva da tanti anni.
    “ Nulla, il tuo bel chitarrista è uno stronzo.” Si era limitata a rispondere Lea, cercando di darsi un contegno e sperando di non dover dare ulteriori spiegazioni.
    “ Vi ho visti dalla finestra Lea, Tom non fa per te…”
    “ E’ perché? Perché è troppo giovane? Perché non sono abbastanza bella per lui? Odio doverlo dire, ma non sono molto abituata ad esser rifiutata e fa male. Ho lavorato per anni sulla mia autostima e stasera, lo devo ammettere, sta vacillando. Cosa c’è che non va in me?” Aveva chiesto con gli occhi lucidi.
    “ Nulla e lo sai bene. Sei una bellissima donna oltre che una brava regista e sono convinto che gli uomini fanno a gara per farti la corte, ma non Tom… è già impegnato e-…”
    “Hai visto la sua ragazza? Com’è? E’ bella?” Aveva incalzato, dopo averlo interrotto.
    “ Sì… ma è un ragazzo. Tom è gay, Lea.” Aveva affermato Jason in tono solenne.
    La ragazza si era afflosciata sul divano e dopo qualche istante aveva iniziato a ridere istericamente tra le lacrime. Poteva dirsi da un lato quasi sollevata alla notizia, ma indubbiamente rimaneva il fatto di essersi comportata come un’ idiota. Possibile che non se ne fosse accorta? Per esser gay, Tom aveva atteggiamenti fin troppo etero! O era stata solo la sua fervida immaginazione a farle prendere lucciole per lanterne?
    Connor l’aveva accompagnata direttamente a casa e si era trattenuto con lei fino a quando non si era tranquillizzata, rincasando solo a notte fonda.
    Si era sorpreso, ma nemmeno troppo, nel trovare il grande appartamento vuoto e la camera da letto sottosopra. Carly aveva preso le sue cose e se n’era andata, lasciandogli un biglietto sul comodino.

    “ Grazie per tutto quello che hai fatto per me, ma io qui non ci resisto più. Non si può amare a senso unico per tutta la vita…”

    Gli aveva risparmiato il discorso strappalacrime, ma avrebbe preferito poterla vedere un’ ultima volta. Era consapevole di averla fatta soffrire in molte occasioni e di aver pensato che il lusso e gli agi potessero ripagarla del poco amore ricevuto in cambio, ma lei non aveva esitato a torturarlo a dovere. La sensazione di libertà che era immediatamente sopraggiunta con il suo ultimo pensiero l’aveva fatto scoppiare in una risata fragorosa. Il tour era alle porte e il nuovo Jason Connor senza più catene, era pronto per affrontare il mondo.
    Si era gettato sul letto completamente vestito, sperando di prender sonno, ma invano e il messaggio della regista l’aveva giusto distolto dai suoi pensieri. Odiava parlare tramite messaggio e quindi l’aveva chiamata.

    “Lea, è solamente un video. Immagino che tu abbia trascorso le ultime due ore a ripassare fotogramma per fotogramma le immagini di Tom. Vai a dormire, tra qualche ora ci aspetta una lunga giornata in sala montaggio.”

    “Potrei dire la stessa cosa di te. Perché non dormi?”

    “Mi ha svegliato il tuo messaggio.”

    “Bugiardo. Il tuo cellulare è sempre silenzioso.”

    “Carly se n’è andata e io mi stavo godendo la ritrovata libertà.”

    “Mi dispiace…”

    “Non è vero. Non ti è mai piaciuta.”

    “Ok, ma mi dispiace ugualmente. Tu come stai?”

    “Bene, non preoccuparti per me. La nostra relazione si era conclusa già da tempo. Carly ha solo messo ufficialmente la parola fine ad una storia che faceva ormai acqua da tutte le parti.”

    “Beh, allora benvenuto nel mondo dei single! Se vuoi posso presentarti qualche amica…”

    “Non mi sembra il caso. Buonanotte Lea.”

    “A più tardi Jason…”

    Forse era stato un po’ sbrigativo, ma conosceva fin troppo bene l’amica e l’ultimo dei suoi pensieri era parlare con lei di un’ eventuale nuova relazione. Tanto più con una donna. Era inequivocabilmente ora di voltare pagina.


    n.d.a.: Ebbene sì, dopo quasi un anno di stand by, ho ripreso a scrivere. E se l'ho fatto, devo ringraziare la mia amica Liù, che ogni tanto mi ricordava che c'era una fic tra quelle sospese che occupava un posto a lei non destinato. La trama è sempre stata nella mia testa, ma purtroppo il tempo per scrivere è quel che è. Spero di mantenere fede all' impegno preso e riuscire così a terminarla.
     
    Top
    .
  15. LalliG14
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bentornata!! Che bello leggere un nuovo capitolo! Sono molto molto contenta che hai deciso di continuarla...tra l'altro l'avevi interrotta proprio sul più bello, non si fa così! XD mi è piaciuto molto questo sviluppo, soprattutto la frase "cavo gli occhi a entrambi. A lei perché non sa stare al suo posto e a te perché non sei un finocchio convincente" Mi hai fatto morire :rofl: attendo il continuo! :cuore:
     
    Top
    .
212 replies since 25/1/2014, 11:45   5343 views
  Share  
.