Black Blood

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  1. LalliG14
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    Devo imparare a leggere più lentamente :mmm: ....sennò finisce subito!
    Sono molto contenta che hai postato! Quando ho aperto la notifica ho dato per scontato che fosse la discussione "Ultime notizie" e invece era Black Blood :agitato1:
    E' stato un capitolo un po' di passaggio ma ovviamente ti lascia la voglia di sapere cosa si diranno quei due!
    Continua continua continua!
     
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    Non ho ancora scritto nulla, sorry... :(
     
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  3. LalliG14
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    Il tuo MP mi ha messo di buonumore quindi posso soprassedere su questo U_U a parte tutto xD...fai pure con calma purché un giorno o l'altro continui! :D :pray:
     
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    Sto scrivendo, ma il tempo non è mai abbastanza! :(
     
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  5. rawak
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    ^_^ aspetto fiduciosa... nuovi sviluppi...
     
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    Capitolo 38





    “ Chi ti ha dato il mio indirizzo? Non mi sembra di averti mai detto dove abito.” Continuò Bill consapevole che dalla sua bocca stessero uscendo una miriade di cavolate, uno più sbagliata dell’altra.
    “ Ho chiesto in giro. Non pensavo fosse un nascondiglio segreto, sei per caso un supertestimone sotto protezione dell’ FBI?” Rispose Tom in tono velatamente sarcastico.
    Bill impallidì a quelle parole e distolse lo sguardo cercando di darsi contegno. Quelle mezze verità - o bugie - dette e non dette stavano ritorcendosi contro di lui. Presto sarebbe caduto nella ragnatela da lui stesso tessuta.
    “ Ok. Sono ricco. I miei sono ricchi e prima che tu giunga a conclusioni affrettate, ti dirò che questa casa è mia e ci vivo da solo. Il motivo per cui non te l’ho detto è che non voglio esser preso in considerazione per il mio conto in banca, ma per come sono io come persona. E’ stupido ed immaturo, lo so, ma purtroppo non ho molta fiducia nelle buone intenzioni del prossimo.“ Disse tutto ad un fiato.
    “ Un figlio di papà, insomma…” Lo prese in giro Tom, raccogliendo le casse di legno cadute a terra e rimettendole l’una sull’altra e lieto che almeno all’apparenza non ci fosse un qualche motivo oscuro e segreto.
    “ Di mamma, in questo caso.” Puntualizzò lui, imbarazzato.
    “ Il tuo garage è enorme, non oso immaginare il resto della casa. Peccato tu debba abitarci da solo.” Constatò il chitarrista, guardandosi intorno.
    “ Ci sto benissimo da solo.”
    “ Tutto questo spazio sprecato…” Continuò Tom.
    “ Dove vuoi arrivare? Mi dispiace avertelo taciuto, ma non potevo immaginare che… e poi dopo non mi è più sembrato così importante… inoltre,tra poco, avrai comunque un bel conto in banca pure tu. “ Esclamò sulla difensiva.
    “ Credi che mi importi davvero qualcosa di quanti soldi hai tu o ipoteticamente di quanti ne potrò fare io? Non sono venuto certo qui per parlare di questo, ma piuttosto del fatto che non voglio che tra noi finisca tutto in modo così stupido. Volevo dirti solamente che tu per me sei davvero speciale ed importante e che dovresti concentrarti di più su questo concetto che non sulle scemenze che dice Jason o qualsiasi altra persona avremo la compiacenza o il dispiacere di incontrare.” Ok l’aveva detto e dal modo in cui Bill aveva sbarrato gli occhi, aveva dedotto di aver colto nel segno.
    “ Io… io sono speciale?” Balbettò confuso.
    “ Certo che lo sei! Secondo te sarei qui a parlarti dopo che mi hai trattato a pesci in faccia se non lo fossi?” Rispose il chitarrista, avvicinandosi a lui e cingendogli la vita con le braccia.
    Bill si irrigidì, - nella sua mente si era fatta strada un’ idea alquanto più bellicosa per il raggiungimento della meta -, e questa improvvisa dolcezza di Tom, lo aveva preso in contropiede.
    “ Tom, io…”
    “ Shhh…” Lo zittì il chitarrista, depositando un casto bacio sulle sue labbra.
    Bill avvertì un crepitio dentro di sé. Poteva esser benissimo il suo cuore che si stava spezzando in due o la sua spina dorsale che non reggeva più il peso delle menzogne ed era certo che ben presto il groppo che si era formato in gola gli avrebbe anche impedito di respirare.

    “ Io credo di amarti Bill e vorrei che tra noi tornasse il sereno. So che ci conosciamo da poco e che ci sono ancora molte cose da appianare e di cui discutere, però di una cosa sono certo: la mia vita senza di te non sarebbe più la stessa. Non voglio perderti.”

    Lo scrittore si aggrappò letteralmente a lui, complice una vertigine che aveva per un istante rischiato di farlo cadere a terra. Nessuno gli aveva mai parlato in questo modo e si era dichiarato così apertamente nei suoi confronti. Nel corso della sua giovane vita, non c’erano state molte occasioni di… a dire il vero non aveva mai permesso a nessuno di far breccia nel suo cuore.
    Breccia? In questo caso una voragine.
    Tom si scostò appena per guardarlo dritto negli occhi con l’atroce dubbio di aver detto qualcosa di sbagliato.
    “ Mi dispiace, non volevo metterti a disagio…” Sussurrò incerto.
    “ Nessun disagio, sono solamente sorpreso. So essere maledettamente stronzo, quando mi impegno! E invece di mandarmi al diavolo dopo ciò che è successo, tu sei qui a dirmi che sono speciale e che mi ami!” Spiegò Bill, agitandosi tra le sue braccia.
    “ Evidentemente, almeno per quel che mi riguarda, uno stupido litigio non è sufficiente per decretare la fine della nostra storia.” Rispose Tom riabbracciandolo.
    “ E che… io non sono abituato a vivere con e tra la gente. Amo la solitudine, la tranquillità della mia casa, non sono un asociale, però mi piace il silenzio e la pace di queste mura. Ho pochi amici e non voglio che la mia privacy venga invasa. Oggi le parole di Jason mi hanno offeso e ancor di più l’aver insinuato che io fossi per te un ostacolo alla carriera o un approfittatore. Chi è lui per fare affermazioni del genere? Tanto più che lui stesso è legato a quella specie di palla al piede di Carly, che mi sembra sia l’essere più inutile di questa Terra e che palesemente si fa mantenere da lui!” Disse il biondo accendendosi in volto.
    “ Jason non aveva il diritto di dirti quelle cose ed infatti alla prima occasione lo rimetterò al suo posto. Quello che c’è tra me e te non è affar suo, anche se penso che un episodio del genere non si ripeterà più. Voleva metterti alla prova e tu hai superato l’esame a pieni voti.”
    “ Ci lascerà perdere, secondo te?”
    “ Puoi starne certo, altrimenti dovrà fare a meno del suo chitarrista preferito.” Rispose il moro, sorridendo.
    “ No, non puoi fare questo! Te l’ho già detto, non voglio esser anteposto alla tua carriera. Non riuscirei mai a perdonarmelo! Ribattè Bill, con gli occhi lucidi.
    “ Non succederà, tranquillo.” Disse, baciandolo nuovamente. “ Jason è una persona intelligente, sa quando ritirarsi e sono certo che si è già pentito di averti fatto il terzo grado. E soprattutto non sa che anche tu mi ami! Perché mi ami, vero?” Chiese improvvisamente in apprensione.
    “ Se aver le farfalle nello stomaco, le mani fredde e sudate, i brividi lungo la schiena, sentire la tua mancanza quando sei lontano ed esser il fulcro di tutti i miei pensieri significa esser innamorati, allora sì, lo sono.” Sussurrò, azzerando lo spazio tra i loro corpi e le labbra.
    Tom lo baciò questa volta più esigente, stringendolo in un possente abbraccio. Le parole di Bill lo avevano reso immensamente felice. Si lasciò condurre da lui all’ interno della villa, ma era chiaro non avesse intenzione di fargliela visitare, non in quel momento almeno. Raggiunsero la camera da letto, mentre già gran parte dei loro vestiti aveva tracciato la rapida salita della scala di marmo bianco che dominava l’atrio della grande casa.

    Le prime luci dell’alba, attraverso la finestra lasciata aperta, tinsero di rosa la stanza di Bill e i loro corpi che ancora abbracciati, giacevano addormentati dopo una lunga e movimentata notte. Un raggio di sole colpì direttamente il volto di Tom che mugugnò infastidito nel sonno svegliando il biondo, che a fatica riuscì a liberarsi dall’abbraccio del chitarrista e girarsi verso di lui. Solo in quel momento si accorse che il display del cellulare del moro lasciato sul comodino, si era illuminato, segnalando una chiamata. Avrebbe potuto ignorare il tutto, ma la curiosità prese il sopravvento: chi poteva mai chiamare Tom alle cinque del mattino? Allungò il braccio e protese il corpo per afferrare il telefono, strusciandosi involontariamente sul chitarrista che improvvisamente aprì gli occhi, trovandosi davanti il suo bassoventre.
    “ Mmh, se avevi una qualche particolare necessità, bastava svegliarmi, senza tentare queste pericolose acrobazie…” Esordì con la voce impastata di sonno, ma con li resto immediatamente reattivo.
    “ Scemo! Ecco tieni, qualcuno ti sta chiamando.” Rispose, porgendogli il cellulare. Bill non potè far a meno di leggere il nome che lampeggiava sul display e improvvisamente si incupì. Per fortuna che doveva lasciarci perdere! Pensò stizzito, coprendosi col lenzuolo.

    “ Jason come sei mattiniero, che succede?” Esordì Tom, alzando gli occhi al cielo e alzandosi dal letto.
    “ Veramente devo ancora andare a dormire, ma non potevo attendere un orario più decente per chiamarti. Vengo ora da una serata trascorsa in compagnia degli alti vertici della mia casa discografica. Gli sei piaciuto Tom e vogliono che tu incida subito il singolo.”
    “ Oggi?!”
    “ Sei atteso in studio per le nove.”
    “ Ma è domenica!” Protestò il moro, accasciandosi su una delle due poltroncine ai piedi del letto.
    “ Prima regola di un artista: non ci sono orari, né giorni di riposo prestabiliti, quando si è in fase creativa.” Lo informò il cantante.
    “ Ma io ho già creato!” Ribatté Tom contrariato. Indirizzò uno sguardo colpevole a Bill che stava ascoltando la conversazione mangiandosi nervosamente un’ unghia.
    “ Il brano dovrà esser arrangiato per renderlo più commerciale, in modo che possa esser distribuito su larga scala ed abbracciare una grande fetta di pubblico. ‘Black blood’ allo stato attuale, pur rimanendo un’ ottima canzone, con l’accompagnamento della sola chitarra, va bene per esser cantata con gli amici intorno ad un falò in spiaggia.”
    Grazie tante… pensò Tom, facendo una smorfia.
    “Quando ti ho ceduto i diritti della canzone, non avevamo parlato di stravolgerla.” Si limitò però a dire il chitarrista.
    “ Ma ora è diverso, visto che sarai tu a cantarla. Io non ho bisogno di esser lanciato, ma tu sì. E quindi dovrai farlo col botto. Ci incontreremo nientemeno che con Clark D.!” Spiegò il cantante.
    “ E chi sarebbe?” Chiese sconsolato Tom.
    “ Come chi sarebbe?! Clark Dickinson III, il più grande DJ americano tutt’ ora sulle scene!”
    “ Io non suono musica da discoteca!” Protestò il moro, alzandosi di scatto dalla poltrona e rivelando nuovamente le sue nudità a Bill che lo osservava sempre più dispiaciuto.
    “ Ehi, non scaldarti ragazzo! Nessuno ha detto che dovrai farlo, ma devi esser consapevole che così il pezzo non farà mai presa sul pubblico! Ci vuole qualcosa che lo renda più orecchiabile, qualcosa che lo faccia rimanere nella testa della gente! Lo so a cosa stai pensando, non credere… Ma il successo non è esente da compromessi. Vedrai che ne verrà fuori un brano favoloso. Dammi retta Tom.” Disse Jason, cercando di esser convincente.
    “ Ok…” Soffiò il moro, “ ci vediamo dopo.”
    Si buttò sul letto accanto a Bill, cercando conforto tra le sue braccia. Il biondo lo strinse a sé, ben conscio di ciò che stava attraversando la mente di Tom. A lui non era toccato passarci, ma conosceva un sacco di persone che, pur di pubblicare un romanzo, avevano dovuto piegarsi al volere dell’editore. Fortunatamente le sue idee erano risultate abbastanza originali e non c’era stato bisogno di scendere a compromessi o reinventarsi la trama perché i suoi scritti venissero approvati e di questo doveva in parte ringraziare Aileen che aveva immediatamente convinto la casa editrice a pubblicare “Landing on Earth”, senza apporre alcuna modifica.
    “ Non esser triste amore mio. Magari non sarà così disastroso come tu pensi…” Sussurrò accarezzandogli la guancia ispida.
    “ Sarà disastroso comunque, se il mio pezzo verrà messo nelle mani di un DJ!” Piagnucolò esasperato.
    “ Un DJ? Che cos’è questa novità? Tu non suoni roba disco!”
    “ E’ quello che gli ho detto anche io! Ma Jason è convinto che ne verrà fuori un pezzo favoloso e alle nove mi vuole in studio. Accidenti a me e a quando ho firmato quello stupido contratto!” Esclamò arrabbiato.
    “ Dai, non fare così. Non serve a nulla recriminare e tu ora devi impegnarti per farti conoscere dalla gente. Questo è solo l’inizio, una volta famoso sarai tu a dettare le condizioni.” Disse Bill cercando di consolarlo.
    “ Vorrei avere le tue certezze, ma al momento vedo solo le note della mia canzone scomparire nello scarico del cesso. Devo andare ora. Devo passare da casa a farmi una doccia e a cambiarmi.” Rispose Tom, infilandosi i boxer e andando in cerca del resto dei vestiti.
    “ Se hai la valigia in auto, puoi farlo qui. Così potremo stare un altro poco insieme.” Suggerì il biondo, tirandolo per un braccio.
    “ Non sono dell’umore giusto per far sesso, scusami.”
    “ Non stavo parlando di questo, sciocco. Vieni qui…” Sussurrò Bill, facendolo sedere accanto a lui e accarezzandogli piano la piccola cicatrice sul labbro con modi suadenti.
    “ Bill…”
    “ Shhh! Devi rilassarti, altrimenti arriverai in studio teso come una corda di violino e arrabbiato con il mondo intero.” Disse sfiorando le sue labbra con un bacio delicato. Lo fece poi sdraiare prono e prese a massaggiargli spalle e schiena, fino a quando non lo vide chiudere gli occhi e addormentarsi cullato dal tocco sapiente delle sue mani.
    Un’ oretta di sonno ti gioverà senza dubbio. Disse tra sé il biondo, alzandosi senza far rumore.
    E nel frattempo lui avrebbe scritto qualcosa.
     
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  7. LalliG14
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    Hai pubblicato :superlove:

    Ho come l'impressione che la bugia di Bill continuerà a ingigantirsi sempre di più...bill, bill, bill...lo sai che ti scoprirà :nono:
    Cooomunque, sono contenta che hai trovato tempo di scrivere! :cuore:
     
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    Sì oggi ce l'ho fatta a finire il capitolo!

    Grazie per aver letto Laura!!! :wub:
     
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  9. rawak
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    Bill non fargli far tardi eh!!! non te lo perdonerebbe! :D
     
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    No, arriverà puntuale. :)
     
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    Capitolo 39





    Erano trascorse molte ore da quando Tom si era svegliato, rigenerato da quell’ ora di sonno e si era recato in studio, promettendo a Bill di ritornare appena possibile e molte ore in cui Bill aveva continuato a scrivere senza sosta il romanzo, attendendo pazientemente il suo ritorno.
    Una serie di felici vicissitudini avevano invece letteralmente fagocitato il chitarrista che si era visto travolgere dall’entusiasmo di Jason e dei produttori che praticamente l’avevano costretto ad incidere immediatamente il suo pezzo per poterlo lanciare sul mercato prima del tour. “ La curiosità di vederti sul palco, sarà un richiamo fantastico!” Gli aveva detto Connor, abbracciandolo con trasporto alla fine della registrazione. In effetti era stato divertente e quel temuto Clark Dickinson III che tanto avrebbe voluto metter mano al suo brano, si era limitato ad aggiungere qualche sonorità dance, ma nulla di sconvolgente. Era molto soddisfatto del risultato ottenuto e poteva ritenersi fortunato di aver avuto un’ opportunità del genere. Senza l’aiuto del cantante, difficilmente sarebbe arrivato a quel punto.
    Il chitarrista si alzò dalla sedia, stirando le braccia verso l’alto e sbadigliando rumorosamente. Il sole era alto nel cielo, e per una frazione di secondo dovette fare mente locale per capire che giorno fosse. Avevano trascorso le ultime quarantotto ore chiusi in studio, dormendo l’indispensabile e mangiando cibo cinese, ma la sua “Black blood” era pronta!
    Sorrise, Bill sarebbe stato orgoglioso di lui, già lo immaginava ad ascoltarlo rapito con gli occhi lucidi, durante il concerto… Scacciò via quell’ immagine sdolcinata per far posto nella sua mente alle parole di Jason che lo esortava ad andare finalmente a casa a riposarsi.
    “ Abbiamo fatto un ottimo lavoro Tom, e tu sei stato un grande! Sapevo di non essermi sbagliato sul tuo conto. Ora vai a casa e fatti una bella dormita, ti voglio qui fresco e riposato tra ventiquattro ore… E scusami ancora con Bill, non volevo ferirlo.”
    “ Non volevi, ma in un qualche modo l’hai fatto. Ti sono infinitamente grato per quello che stai facendo per me, ma per favore lascia a me la gestione della mia vita privata. Credo di esser ancora in grado di capire se chi fa breccia nel mio cuore sia meritevole o meno, considerato poi da che pulpito viene la predica.” Rispose, indicando il display del cellulare del cantante che si illuminava rivelando il nome di Carly, forse per la trentesima volta nell’arco delle ultime dodici ore.
    “ Touchè. Ad ognuno il suo, quindi? “ Ribattè Connor, sorridendo sghembo, mentre alzava gli occhi al cielo ed accettava la chiamata.
    “ Già…” Concluse Tom, salutando l’amico con la mano, prima di uscire.

    °°°



    Theon guardò Hope con gli occhi pieni d’amore, quella donna lo aveva stregato in tutti i sensi. Era perfettamente consapevole che la brama del suo sangue l’avrebbe potuto condurre negli abissi più profondi, ma mai si sarebbe immaginato che altro non avrebbe fatto che renderlo suo schiavo. La ragazza ricambiò il suo sguardo e si alzò dal morbido giaciglio, rivelando all’uomo il suo corpo nudo e perfetto. Due piccole ferite alla base del collo niveo si stavano rapidamente rimarginando senza lasciare traccia alcuna e nonostante il Principe del Pianeta delle due Lune l’avesse privata di parte del suo sangue, Hope non aveva mostrato alcun segno di cedimento, anzi sembrava rinvigorita e piuttosto soddisfatta.
    “ Theon, dimmi dove tieni nascosto Camden. Ora che mi hai confessato che non hai disintegrato il suo corpo, ma che lo hai teletrasportato da un'altra parte, voglio che tu mi conduca da lui. Per me è come un fratello e il pensiero che fosse stato ucciso, ha dilaniato la mia anima per giorni. Perché lo hai rapito? ” Gli chiese preoccupata.
    Il vampiro si alzò a sua volta e si diresse verso di lei, il suo corpo brillava al pallido chiarore lunare, quasi fosse avvolto da un pulviscolo argentato.
    “ Mia regina, Camden è sul Pianeta delle due lune, al sicuro. I nostri uomini di scienza ormai da secoli stanno cercando di individuare soggetti che con il loro sangue possano far sì che la nostra specie progredisca e si rafforzi. Il nostro era un progetto ambizioso, dettato dalla brama di potere e di dominio sui nostri mondi, fino a quando non abbiamo incontrato il tuo amico. Il suo sangue miscelato a quello già raccolto ed esaminato, ha dato risultato controversi, ma tutti sono stati concordi nel pensare che le diverse reazioni dipendessero dalla quantità ingerita. Il vostro è in assoluto il sangue più sublime e completo, che racchiude caratteristiche terrestri e aliene, in grado di cambiare il corso delle nostre vite. Se prima in me c’era il volere di diventare invincibile e di sottomettere tutte le razze vampiriche dell’ universo, ora il mio unico desiderio è di unirmi a te. Cosa mi hai fatto Hope?” Le sussurrò Theon, sulla sua bocca.
    “ Dimentichi che io sono figlia di Drell di San Ak Lavi e di Ivy, l’ umana che è stata in grado di unirsi a lui e di generare una nuova vita. Il loro è un amore indissolubile e immortale e il mio sangue non può far altro che far nascere sentimenti d’amore e così anche quello di Camden.” Gli spiegò, baciando le labbra del principe che ancora avevano il sapore del suo sangue.


    Bill rilesse per l’ennesima volta le ultime righe scritte e scosse il capo in cenno di rassegnato diniego. Erano ormai trascorsi due giorni da quando Tom era uscito da casa sua per recarsi allo studio, con la promessa di rivedersi al più presto e a parte una chiamata risalente a trentasei ore prima, in cui il chitarrista freneticamente gli aveva raccontato gli ultimi avvenimenti, non aveva più avuto nessuna notizia. Era consapevole che la registrazione della canzone l’avesse completamente assorbito, ma era altresì inutile negare a se stesso che sarebbe stato felice almeno di risentire la sua voce.
    Sospirò guardando il monitor del suo laptop,- quando era depresso scriveva cose troppo melense -, invece il suo romanzo doveva avere un’ impostazione da action movie, considerato che poi sarebbe diventato un film.
    Un leggero bussare alla porta del suo ufficio, lo distolse dai suoi pensieri. Chiuse immediatamente il programma di video scrittura e invitò la persona ad entrare.
    Mia, sorridente, fece capolino sulla porta e immediatamente lo travolse con la sua euforia.
    “ Bill è incredibile! Non hai idea di quante persone si siano presentate per il provino per il video! Devi venire anche tu! Devi aiutarmi a scegliere Hope e Theon!!! “ Esclamò, prendendogli le mani tra le sue.
    “ Ti ho già dato la sceneggiatura scritta da Truman, sono sicuro che ve la caverete alla grande tu e Aileen.” Ribatté lo scrittore. L’idea di un bagno di folla, per lo più fan del suo alter ego, non lo allettava di certo. Inoltre non era dell’ umore giusto per vedere coppie che dovevano sedursi per copione.
    “ Aileen ha detto che devi esserci assolutamente anche tu, visto che sai cosa esattamente vuole B.T. . Per questo mi ha mandato a chiamarti.” Il biondo sbuffò e rassegnato seguì l’amica fuori dall’ufficio. Davanti dalla sala conferenze della casa editrice, adibita per l’occasione a ricevere le audizioni, c’erano centocinquanta uomini e altrettante donne, l’idea di ricercare i protagonisti solo tra gli utenti del blog, si era rivelata vincente. Non avevano certo il tempo e i mezzi per prendere in considerazione migliaia di aspiranti attori e già quelli erano tantissimi! Ci sarebbero voluti giorni per valutarli tutti!
    Si aprirono un varco per passare tra i giovani e Bill riconobbe più di un volto. Con alcuni aveva anche conversato in più di un’occasione, trovandoli persone piacevoli e simpatiche e un po’ si dispiacque di doverli ingannare in quel modo, ma prima avrebbe dovuto svelare la sua vera identità a Tom, il resto era relativo.
    Aileen prese immediatamente la parola, invitando tutti a far silenzio. Spiegò brevemente lo svolgimento delle audizioni, chiamò i nomi delle prime trenta coppie formate a caso e rimandò le altre alle giornate seguenti. Dieci minuti a disposizione per ognuna, per esser convincenti e diventare così i volti del primo trailer del nuovo romanzo della saga di “Red Blood”. Poco importava se non sarebbero stati gli attori protagonisti del film, ma era ben chiaro che tutti quei giovani aspirassero ad un briciolo di notorietà che quel video di pochi minuti avrebbe potuto dar loro.

    Revon ed Andy ritornarono sui loro passi delusi, non erano stati selezionati tra i primi e la ragazza era certa che ciò fosse avvenuto ad opera di Mia. Si erano incontrati per alcuni istanti e lei li aveva trattati con distacco, limitandosi ad augurare ad entrambi buona fortuna e mentre Andy aveva ringraziato distrattamente, Revon le avrebbe volentieri dato un pugno sul naso.
    “ Quella stronza! E io che credevo che ci avrebbe dato una mano coi provini, in nome della vecchia amicizia che ci lega!” Aveva esclamato salendo sulla vecchia auto del ragazzo.
    “ Ci rifaremo quando sarà il nostro turno. Pensa piuttosto che avremo qualche giorno in più per imparare la nostra parte, anche se poi non potremo recitare insieme.” Rispose Andy, mettendo in moto.
    “ Altra stronzata! Cos’è questa storia? Io recito con chi mi pare! Piuttosto la nostra cara Mia sa perfettamente che io e te insieme sbaraglieremmo la concorrenza e l’ha fatto apposta! Si è già montata la testa la nostra grande regista!” Sentenziò acida la ragazza, mettendo il broncio.
    Andy scosse la testa, sorridendo rassegnato. L’invidia era una brutta bestia e Revon rischiava di farsi divorare. Mia e il suo piccolo successo personale erano una spina nel fianco, per non parlare di Tom e della sua fortuna in campo discografico. Al momento i fratelli Kaulitz rappresentavano tutto ciò che per loro era irraggiungibile e se lui tutto sommato poteva sopportarlo, non era altresì certo che Revon avrebbe saputo far fronte a questo.
    “ Pensi che la nostra forza sia quella di recitare insieme? Io credo che sia un bene che la scelta delle coppie sia avvenuta casualmente. Almeno così non ci incolperemo a vicenda se dovesse andar male.” Affermò il ragazzo, guardandola in sottecchi.
    “ Mia non ci aiuterà ed impedirà anche a Bill di farlo e questo mi fa tremendamente incazzare! Siamo suoi amici, ma lei sembra già essersene dimenticata!” Esclamò la ragazza con veemenza.
    “ Io non ti capisco Revon. Non puoi pretendere che Mia ci offra le parti solo perché siamo suoi amici. Inoltre non è che tra noi ci siano poi questi grandi rapporti ora…” Ribatté l’altro.
    “ Ti senti per caso in colpa Andy? Stai forse pensando che, anche se lei dopo mesi ha finalmente aperto gli occhi preferendoti a Josh, abbia motivo di esser risentita nei tuoi confronti?” Replicò Revon, il cui grado di acidità era ormai fuori scala.
    “ Sei una stronza Revon, te l’ha mai detto nessuno? Avrei tanto voluto innamorarmi di Mia, ma non è successo e mi dispiace averla ferita e capisco in un certo qual modo il suo voler essere imparziale. Perché dovrebbe favorirci se non ci meritiamo la parte? In fin dei conti è il suo momento, non il nostro.” Rispose piccato Andy.
    “ Fermati!” Ordinò la ragazza, risoluta, “ non voglio stare un minuto di più ad ascoltare la tua lezione di buonismo. Per te questo provino è solo un passatempo, mentre io voglio vincere. Io sono perfetta per la parte di Hope e lo dimostrerò a tutti!” Gridò, sbattendo la portiera e incamminandosi a passo spedito lungo la strada.
    Andy la guardò allontanarsi, indeciso se inseguirla a meno. Come aveva potuto perdere la testa per una come lei? Giocava coi sentimenti e non aveva il minimo scrupolo nel perseguire la sua meta. Se prima nutriva qualche dubbio sulla sua stabilità, considerato che Tom non l’aveva mai ricambiata, ora era certo che il suo non fosse altro che desiderio del proibito. Non le importava assolutamente nulla delle persone.
    “ Fottiti…” disse tra sé e fatta inversione di marcia, si avviò verso casa sua.

    °°°



    “ Sono distrutto!” Piagnucolò Bill massaggiandosi le tempie che pulsavano. Non aveva mai partecipato a delle selezioni e si augurava di non dovervi partecipare mai più. Dopo aver ascoltato per più di otto ore le stesse battute, le sue orecchie aveva assolutamente bisogno di riposo.
    Aileen lo guardò in sottecchi, sorridendo. Non avevano ancora avuto modo di parlare dopo la litigata del sabato precedente, ma la tensione tra loro era ormai un ricordo. Erano stati sufficienti un sguardo e un sorriso ricambiato, per far tornare il sereno tra di loro. L’aver saputo da Mia che lui e Tom avevano fatto pace, aveva poi cancellato ogni dubbio. Bill era esageratamente istintivo, ma riconosceva l’errore quando ne commetteva uno, anche se a volte aveva bisogno di una spintarella.
    “ Uffa, questi non erano un gran ché…” Disse Mia un po’ delusa, sfogliando le schede degli attori esaminati. Almeno i tre quarti di essi erano da cestinare. D’altra parte non potevano pretendere di trovare i novelli Pitt e Jolie tra i lettori della saga di Red Blood, e l’aver contato sul fatto che l’amore per i personaggi dei libri potesse far nascere in loro una sorta di immedesimazione divina, non sembrava essersi rivelata una mossa vincente.
    “ Non disperare Mia. Ne abbiamo altri duecentoquaranta da vagliare e sono certa che troveremo i nostri Theon e Hope.” La rassicurò Aileen , posandole una mano sulla spalla.
    “ Mi duole dirlo, ma Revon, almeno esteticamente, sarebbe una Hope perfetta.” Ammise Bill.
    “ Avrà la parte se la meriterà. Non voglio favorire nessuno, né tanto meno quella stronzetta arrivista. Lei e Andy non sono stati molto gentili nei miei confronti, ma io voglio superare questo. Se saranno i più bravi, avranno la parte, altrimenti arrivederci e grazie! Non ho intenzione di farmi condizionare!.” Rispose Mia, infiammandosi.
    “ Ok, era solo per dire. La regista sei tu e sono certo che troveremo le persone giuste per il video.” Concluse lo scrittore, affrettandosi a spegnere l’incendio appena divampato.
    “ Andiamo a casa a riposarci, domani sarà un’ altra lunghissima giornata di audizioni! Speriamo almeno in qualche aitante ragazzone in tenuta vampiresca che ci tiri su il morale!!!” Scherzò Aileen, rivolgendo poi lo sguardo a Bill che rispondeva, finalmente sorridente, al cellulare e con le labbra mimava il nome di Tom.
    “ Mi sa che lui l’abbia già trovato l’aitante ragazzone…” Sussurrò complice a Mia.
    “ Eh, mio fratello è decisamente notevole. Se non fossimo parenti e lui non fosse gay, ci avrei fatto un pensierino pure io!” Rispose la bionda, scoppiando a ridere.
    “ Bill ha bisogno di una presenza fissa nella sua vita, che non sia io o mio figlio o Sweetie. Ama le persone, ma è come avesse una sorta di timore a fidarsi di loro. Dopo tanti anni, questa parte del suo carattere è ancora un enigma per me.”
    “ Forse è rimasto scottato da qualcosa o qualcuno in passato…” Azzardò Mia.
    “ Non saprei, non me ne ha mai parlato. E’ sempre stato un solitario, ma al contempo un amico prezioso, una volta penetrato il suo muro. Se non ci fosse stato lui, quando è nato Matt, credo sarei impazzita.” Le confidò l’agente.
    “ Diciamo piuttosto che una volta abbattute le sue difese, ti dona anche il cuore. E’ forse allora un bene che sia un po’ guardingo nei confronti del prossimo.” Convenne la ragazza.
    “ Forse sì, hai ragione tu e io mi sto facendo troppi problemi. Guardalo, è bastata una chiamata di tuo fratello ed è già al settimo cielo!” Concluse Aileen.
    “ Ragazze, io scappo! Devo vedermi con Tom! “ Esclamò il biondo,raccattando in fretta e furia le sue cose. “A domani!!!” Gridò, mentre correva nei corridoi ormai deserti della casa editrice.
    “ E’ impazzito!” Esclamò Mia, raccogliendo le schede e gli appunti presi durante l’audizione.
    “ E’ innamorato. E non lo avevo mai visto così prima d’ora.”
     
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  12. LalliG14
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    CITAZIONE
    “ Eh, mio fratello è decisamente notevole. Se non fossimo parenti ci avrei fatto un pensierino pure io!”

    *Ciò che pensano vicendevolmente i gemelli kaulitz ogni giorno* :rofl:


    Macccciao :superlove:
    Sono contenta, come sempre, di trovare un capitolo nuovo!
    Revon già dall'inizio si capiva che era insopportabile quindi per me può anche andarsene e non dispiacerebbe a nessuno. Per il resto....Bill e le sue paturnie mentali stanno diventando da ricovero. Fatti una vita intensa e soddisfacente Billino perchè i tour durano mesi. :patpat:
    Ah sappi che non vedo l'ora di leggere anche un po' "d'azione" :shifty:
     
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    Grazie Laura per aver letto!
    Non dirò di più per quanto riguarda Revon, ma posso assicurarti che è insopportabile anche per me che scrivo! :rofl:

    Per quanto riguarda l'"azione", non so se potrò soddisfarti. I rating della fic non prevedono NC17, ma spero di poter aggirare l'ostacolo... ;)
     
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  14. LalliG14
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    Non mi ricordavo di questo particolare :o:
     
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    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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    E' scritto dei rating, all' inizio della fiic. :)

    Questa volta, a differenza delle altre che ho scritto in precedenza, ho voluto cimentarmi in qualcosa di un po' più soft. Spero di non deludervi.
     
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212 replies since 25/1/2014, 11:45   5343 views
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