DE: IN #01/2013

"Finchè uno è odiato, è anche amato" - Tom Kaulitz

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    "Finchè uno è odiato, è anche amato"
    La novità di Bohlen: per fare i giurati della nuova stagione di "Deutschland sucht den Superstar", i gemelli Kaulitz tornano sotto i riflettori.


    I Tokio Hotel sono amati o odiati.
    Da quando Bill e Tom Kaulitz (23) nel 2005 hanno piazzato "Durch den Monsun" in top alle classifiche, hanno diviso la nazione. Da due anni hanno chiuso le porte dei Tokio Hotel, si sono trasferiti a Los Angeles e si sono presi una pausa. Ma ora è finita. I gemelli celebrano il loro ritorno il 5 gennaio a RTL accanto a Dieter Bohlen (58) nella giuria di "Deutschland sucht den Superstar", il talent show più amato/odiato della televisione tedesca. Mega follia o gran colpaccio? Bill e Tom hanno parlato anche di questo con IN.

    Didascalia:
    - I Tokio Hotel dopo il loro debutto nel 2005. Da quando Bill e Tom Kaulitz vivono a L.A., circolano voci su una separazione del batterista Gustav Schafer (inistra) e del bassista Georg Listing.


    IN: Cosa vi ha spinto a prender parte al banco della giuria di DSDS?
    Bill
    : Sicuramente il format. Abbiamo scelto DSDS perchè è un programma di casting tradizionale, che ha un grandissimo fattore d'intrattenimento e costituisce una piattaforma di lancio per gli artisti per avviare una carriera di successo. Steven Tyler, il frontman degli Aerosmith, ha fatto parte della versione americana di DSDS, il che fa capire il livello di qualità del format.

    IN: Un format che vi farebbe guadagnare 500.000 € a testa.
    Bill
    (ride): Noi non parliamo di cifre. Il nostro impegno era legato a certe condizioni che avevano innanzitutto a che vedere con le tempistiche del nostro lavoro.

    IN: Avete ricevuto proposte da altri format?
    Tom
    : Per diversi anni abbiamo rifiutato pressochè tutti i talent show musicali. Abbiamo sempre avuto in mente di farli, ma alla fine non si è mai concluso nulla. Per noi una cosa era chiara: se avessimo partecipato ad un talent show, sarebbe stato il più importante e conosciuto di tutti.

    IN: Com'è lavorare con Dieter Bohlen?
    Tom
    : Lavorare con Dieter è un gran relax. Non conoscevamo Dieter prima e volevamo farci un'idea di lui in modo imparziale. Sappiamo cosa significhi confrontarsi coi pregiudizi. Negli anni passati non abbiamo mai incontrato nessuno che non si fosse già fatto un'idea di noi - indipendentemente che ci conoscesse di persona o meno. Il primo giorno di riprese, quindi, ci siamo entrambi tenuti neutrali e ci siamo subito intesi! Anche con Mateo.

    IN: Bill nel 2003 hai partecipato allo show musicale "Star Search" e ti hanno eliminato agli ottavi di finale. I giudici Alexandra Kamp, Jeanette e Hugo Egon Balder sono da biasimare per non aver riconosciuto il tuo talento?
    Tom
    (ride): Ma naturalmente sì! Decidendo di mandare a casa Bill agli ottavi, la giuria di "Star Search" è piombata proprio nel cesso.

    IN: Vivete a LA da due anni. Per voi lì la vita è più tranquilla?
    Bill
    : Assolutamente sì. E' anche dovuto alle circostanze. In Germania tutti ci hanno visti crescere. La nostra adolescenza è stata sotto i riflettori e spesso ci è sembrato di vivere nella casa del "Grande Fratello".

    IN: Che esperienze d'amicizia avete nella 'città della superficialità'?
    Bill
    : Los Angeles può essere davvero superficiale, tutto è particolarmente mosso dall'ego. A noi non importa. Ci siamo trasferiti a Los Angeles per lavorare liberamente a nuova musica e perchè i nostri studi, dove produciamo, si trovano lì. Stringere nuove amicizie è difficile in generale, questo è probabilmente il prezzo del nostro successo.

    IN: I Tokio Hotel sono considerati un po' l'insegna delle band tedesche all'estero. Vi brucia il fatto di aver dovuto lottare contro le varie ostilità nel vostro stesso Paese?
    Tom
    : Ce ne siamo abituati. La vediamo in modo pragmatico. Finchè uno è odiato, è anche amato. E fintanto che si bilanciano, non è un problema. Possiamo tranquillamente ignorarle e non leggiamo nè commentiamo nessuna di queste cavolate. Vivendo a Los Angeles, manteniamo abbastanza le distanze, il che è un bene.
    Bill: Non ci cerchiamo su Google. Non leggo recensioni dei concerti o interviste, altrimenti probabilmente impazzirei. Siamo veramente perfezionisti e siamo sempre stati fortemente autocritici in tutto ciò che facevamo. Per essere davvero in gamba, non bisogna perdere di vista il proprio obiettivo e non bisogna curarsi del fatto che la gente a destra e a sinistra cerchi di tagliarti le gambe.

    IN: Pensate di poter tornare in Germania?
    Bill
    : Non lo escluderei. Abbiamo sempre residenza in Germania, anche solo per la nostra famiglia e i nostri amici.

    IN: Fin dove si spinge il legame che avete con la vostra patria?
    Tom
    : Per sentirmi a casa mi basta avere quattro mura attorno. Se ho una casa da un po' di tempo e lì ci sono i miei quattro cani e la mia famiglia, faccio presto a sentirmi a casa, Non ho bisogno d'altro. Chissà, forse tra due anni ci trasferiremo in un posto molto diverso. Io e Bill abbiamo sempre voluto vivere in India.

    IN: I Tokio Hotel possono esistere senza i vostri compagni di band Georg e Gustav?
    Bill
    : La domanda non si pone proprio. E' impossibile che i Tokio Hotel si sciolgano. Da oltre 10 anni siamo una band, soprattutto grandi amici.
    Tom: I Tokio Hotel sono o così o niente. Altre opzioni sono proprio impensabili!

    Didascalia:
    - Chi accede ai Recall, lo decidono Bill e Tom Kaulitz con Dieter Bohlen e Mateo, frontman dei Culcha Candela.
     
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    Stop Babe

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    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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    Grazie.
     
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1 replies since 20/12/2012, 22:39   37 views
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