Wish you were here

!Moody

Posted on 27/9/2011, 19:05

.

User deleted

Titolo: Wish you were here
Autore: !Moody
Rating: Nc17
Avvisi: Au, ooc, Twincest not related
Genere: Romantico, malinconico (non troppo), commedia, fantasy, WIP
Desclaimers: Non possiedo nè i Kaulitz nè i Tokio Hotel, tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.
Trama: -Bill..- lo chiamò piano Tom, con gli occhi lucidi dal sonno.
-Mhm?- chiese l’altro, poggiando la testa sul suo pettò –Saremo amici per sempre vero?-
Bill annuì, sbadigliando –Si...ogni volta che avrai bisogno io ci sarò..- sussurrò

Note iniziali: Finalmente sono tornata con una storia interamente mia dopo The proposal (scritta decenni fa XD).
Questa ff, a parer mio, è molto inusuale, almeno io, nella mia beata ignoranza, non ne ho letto di particolarmente tante di simili, per cui non fatevi ingannare da quest'insulsa trama perchè dietro c'è molto di più...
Avverto che non sarà una cosa come The proposal, anzi, e spero anche di non farla diventare così lunga :patpat:

So che qualcuna di voi tempo fa mi aveva chiesto di Hush (banner in firma) e si starà chiedendo perchè capperi non sto postando quella, ma la risposta è semplice: Hush è tremendamente in cantiere e preferisco cimentarmi con questa che è sicuramente più fresca XD
Beh detto questo..ci sentiamo alle note finali u.u
Buona lettura :2gether:

Wish you were here

PROLOGO

Il piccolo Tom si avvolse meglio nella coperta di pile, tremando per il freddo.

Fuori nevicava, e nel vecchio appartamento dove abitava entravano spifferi gelati ovunque.

Stava cercando di aspettare la mamma sveglio, sperando che la donna gli desse un bel bacione sulla guancia, prima di portarlo a letto e rimboccargli le coperte.

Aveva solo otto anni, ma non riusciva a ricordava quando fosse stata l'ultima volta che avesse ricevuto attenzioni del genere.

Sua mamma, a causa dei due lavori che svolgeva, era fin troppo impegnata e non aveva molto tempo per lui, che veniva sbattuto da scuola a casa con loro vicina, la signora Beth.

La vecchia signora se ne stava seduta sulla (sua, ormai) poltrona a dondolo, ricamando con impegno senza dare tanta importanza al bambino.

Era una donna gentile, ma noiosa, e quando stava con lei Tom non sapeva mai cosa fare. Molto spesso si ritrovava a fissare fuori la finestra per ore.

Non aveva amichetti della sua età con cui stare. Tutti lo evitavano perchè dicevano che la sua mamma fosse una poco di buono, ma non riusciva a capirne il motivo.

Secondo lui la mamma era una donna bellissima, molto dolce e giovane, che lavorava sodo per cercare di non fargli mancare nulla.

A dire la verità, l'unica cosa che mancasse davvero a Tom era lei.

Non la vedeva quasi mai, e quelle poche volte che era in casa era troppo affaccendata per badare a lui.

Un po' come la signora Beth.

A volte sentiva la mancanza di un padre. Il suo era sperito anni prima lasciandoli soli e senza un soldo, troppo codardo per prendersi le sue responsabilità.

Spesso si incantava ad immaginare l'aspetto del suo papà, e tutto quello che avrebbe potuto fare con lui.

Tom sbadigliò, sentendo le palpebre abbassarsi dal sonno ma scosse energicamente la testa per rimanere sveglio.

Doveva vedere la mamma. Doveva, e voleva.

Ma aveva troppo sonno.

Decise di andare nel cucinotto, dove la signora Beth teneva la stufa accesa, per giocare con le sue macchinine.

Si appollaiò davanti al tenue calore, iniziando a far muovere circolarmente la sua Ferrari rossa, producendo con la bocca il rumore del motore.

- Tomi?- una vocina flebile lo fece voltare, e sorrise nel vedere Bill seduto alle sue spalle con un'altra macchinina in mano.

Bill era il suo migliore (ed unico) amico, ma era davvero strano.

Aveva la sua età, ma non lo aveva mai sentito parlare della sua famiglia. La gente poi sembrava non accorgersi di lui, come se fosse del tutto invisibile.

Sua madre lo chiamava "amichetto immaginario", ma Tom era certo che Bill fosse reale quanto lui.

Anche quando compariva da lui all'improvviso, senza sapere da dove fosse arrivato.

E poi aveva sempre strani cappelli! Tom ne vedeva uno diverso ogni giorno.

Ad ogni modo al bambino non importava niente se gli altri ignoravano Bill. Era abbastanza geloso e protettivo nei suoi confronti, e non voleva divederlo con nessuno al mondo.

Per lui era perfetto così, anche con le sue stranezze.

Ad unirli, anche, c'era sicuramente il fatto che fossero sempre tanto soli. Insieme si facevano compagnia.

Tom sapeva che l'amico gli voleva bene, e che non gli raccontava mai bugie. Anzi, aveva lo strano dono di riuscire ad indovinare sempre tutto, e sapeva dargli buoni consigli, anche se piccolo.

Quel giorno Bill portava i corti capelli neri ancor più spettinati del solito, con un piccolo ciuffo a coprirgli un occhio, e con sopra un buffo cappello a forma di testa di coniglio, con tanto di orecchie pelose e bianche che penzolavano di lato.

Indossava anche lui un pigiamino azzurro con un golfino per proteggerlo meglio dal freddo, ma era completamente scalzo. Tom si chiese se non avesse i piedini congelati.

- Dove sei stato?- gli chiese curioso il biondino, ricominciando a far girare la sua Ferrari.

Bill sorrise, scrollando le spalle. - Dormivo. La neve mi fa venire tanto sonno, lo sai...- replicò divertito, e Tom nascose una risatina.

- Oggi la mamma non torna più. E' in ritardo...- mormorò il piccolo. Ormai aveva imparato a memoria la posizione delle lancette che segnavano l'ora in cui Simone sarebbe tornata.

Bill sorrise dolcemente. - Tomi, non pensi che adesso sta in compagnia di qualcuno che la rende felice?- chiese piano, e il biondino sbarrò gli occhi. - No!- esclamò, - ...dici che mi abbandonerà?- domandò, spaventato.

Il moretto fece passare la sua macchinina sopra il ginocchio di Tom. - No, la tua mamma ti vuole bene. - affermò sicuro, - Ma forse ha trovato un amichetto con cui giocare, come me e te!-

Tom socchiuse la bocca, guardando curioso l'amico. - Dici che è per questo che sta facendo così tardi?-

Bill annuì. - Sì! Anzi, secondo me per scusarsi ti ha anche comprato una nuova macchinina... o forse una moto!-

L'altro bambino battè le mani, felice ed eccitato. Bill non sbagliava mai, e già poteva immaginarsi il suo bellissimo giocattolo nuovo. Tuttavia poi si rabbuiò di nuovo.

Quell’oggetto non poteva sostituire la presenza della madre.

Il moretto fissò l'amico preoccupato. - Tomi, sei triste?- pigolò, e l'altro annuì. - Sì... la mamma mi manca tanto, oggi...- ammise, imbarazzato.

Sentì il familiare profumo di Bill farsi più intenso, e due calda braccia avvolgerlo. - Tomi, ci sono io con te. Te lo prometto...-

E Tom sapeva che gli stava dicendo nuovamente la verità, mentre rispondeva all'abbraccio sorridendogli dolcemente.

Proprio in quel momento entrò nella stanzetta la signora Beth, con uno scialle di lana a coprigli le gracili spalle.

- Ti ho sentito parlare. - disse, un po' spaventata, guardandosi attorno furtivamente.

- Oh sì, c'è Bill con me!- rispose Tom, lanciando un'occhiata divertita all'amichetto.

Adorava fare gli scherzi a quella vecchia e credulona della babysitter.

La donna lo fissò sconcertata, aggiustandosi gli spessi occhiali sul naso e osservando nuovamente il bambino. - E dov'è questo tuo amico? Non l'ho sentito entrare!-

Tom sbuffò piano. Quante volte le aveva parlato di Bill?

- E' qui da poco. Forse stava dormendo!- la prese in giro un poco, sentendo poi la risatina allegra di Bill.

L'anziana signora gli lanciò un'occhiataccia. - Anche se fosse io qui non vedo nessun Willy! O Billy... o quel che è! Forse tu hai troppo sonno...- ribattè contrariata.

Il biondino si voltò verso l'amico, che scrollò le spalle. - Forse gli sto antipatico, Tomi!- la giustificò, e Tom annuì, d'accordo con lui.

Si sollevò irritato. - Bhè, non mi importa se Bill ti sta antipatico!- esclamò, rivolto alla donna. - Noi ce ne andiamo a letto!-

Senza aggiungere altro corse in camera sua, dove si gettò letteralmente sul suo morbido e caldo lettino, seguito a ruota dal moretto che se la rideva divertito.

- Sembrava un pesce lesso quella befana, Tomi!- rise, con un ghigno perfido sul volto, contaggiando anche l'amico che ripeteva senza sosta "Willy! Billy! Willy! Billy!"

Trascorsero una buona mezz'ora così, continuando a scherzare ed architettare nuovi scherzi da fare alla signora Beth l'indomani, ma poi la stanchezza prese il sopravvento su entrambi, che si accoccolarono stretti sotto il soffice piumone.

- Bill...- pigolò piano Tom, con gli occhi lucidi dal sonno.

L'altro annuì, fancendogli capire che aveva la sua attenzione, mentre poggiava la testa sul suo petto. - Saremo amici per sempre, vero?-

Bill sorrise, sbadigliando. - Sì. Ogni volta che avrai bisogno, io ci sarò.- sussurrò lievemente, addormentandosi poco dopo.

Tom annuì, sollevato.

Non stava più pensando al bacio della buonanotte di Simone. Ora c'era Bill con lui, a coccolarlo.

Con quei pensieri, raggiunse l'amico nel mondo dei sogni.

Doveva essere notte fonda quando aprì gli occhi attirato dal cigolio della porta.

Allungò un poco il collo, stropicciandosi gli occhietti ancora appannati dal sonno, ma notando che era tutto buio si strinse più a Bill, circondandosi col suo calore, e si riaddormentò poco dopo.

Non si accorse della piccola moto rossa, avvolta ancora nella sua scatolina, sul comodino accanto al letto.

Note finali: Ebbene, complimenti a chi è arrivato alla fine :ops:

Spero che come prologo vi abbia un poco incuriosito

Allora per il postaggio cercherò di essere puntuale ma dovete tenere conto che sono scolasticamente infangata ed ho altri impegni, quindi non arrabbiatevi se tardo a postare.
Ringrazio la mia amata Giulia che mi sopporta e mi aiuta sempre, correggendo anche questo prologo :hug:

Grazie cicci <3
E grazie in anticipo a chi legge ^^

LINK AI CAPITOLI:

Capitolo 1: https://tokiohotel.forumfree.it/?t=58041741&st=30

Edited by !Moody - 6/11/2011, 17:58

.

fromTOKIOtoMARS

Posted on 27/9/2011, 19:15

.

User deleted

Oh liebina, che banner insulso, dovresti cambiare fornitrice u.ù
:patpat:

Comunque, è inutile che ti ripeta per filo e per segno ciò che ti ho espesto su MSN. Mi piace un sacco 'sta storia, lo sai no?! XD
In bocca al lupo tesorina :superlove: