~Our Time

In Fase Di Scrittura

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  1. ~Maryon,
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    Titolo: ~Our Time
    Autrice: ~Maryon, & •Freddi«
    Beta: *Delicious*
    Rating: NC17
    Avvisi: Twincest, AU, OOC, Smut, M-preg, Non-com
    Generi: Romantico, Fantasy, Angst
    Disclaimers: Non possiedo nè i Kaulitz nè i Tokio Hotel, tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.


    Link personaggi: [In Aggiornamento]
    SPOILER (click to view)
    Cagnolino: Rufus - Channing Tatum: Mark

    Link Capitoli: [In Aggioramento]



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    ~Our Time
    Primo Capitolo



    Scivolai più in basso posando la testa sullo schienale del divano color crema e sospirai rilassato sentendo il morbido tessuto a contatto con la mia nuca. Rafforzai la presa con il braccio sul fianco del mio fratellino che, poco prima, aveva posato la testa sulla mia spalla coprendoci entrambi con il plaid. Lo spiai con la coda dell'occhio e, vedendo qualche ciocca ribelle dei suoi capelli corvini ricadere davanti ai suoi occhi, li presi tra due dita per spostarglieli dietro l'orecchio. Sorrisi guardandolo ancora; era esile in confronto a me, ma era plausibile: io e Bill avevamo due anni di differenza ed eravamo completamente, sia fisicamente che esteticamente potevo aggiungere, diversi. Io ero molto più alto di lui e, se pur magro, i muscoli non mi mancavano, avevo dei rasta dorati che mi ricadevano lungo le spalle arrivando sotto di esse. Mio fratello, invece, era piccolo e indifeso; lo consideravo totalmente e maledettamente fragile tanto da pensare che, se il vento avesse soffiato troppo forte, lo avrebbe sollevato da terra. Aveva i capelli corti che gli arrivavano appena alle spalle ed erano di un nero scurissimo che esaltava la sua pelle diafana. La mia pelle invece sembrava sempre abbronzata, come se stessi sempre al sole. A volte mi chiedevo come potessimo essere fratelli. Scossi leggermente la testa e tornai a guardare il film che avevamo scelto o, per meglio dire, che io avevo scelto. La mia scelta era ricaduta su Alien vs. Predator; adoravo quel film, al contrario di mio fratello. Lui si spaventava quasi sempre per tutto mentre e, perfino quel film d’azione, lo aveva fatto agitare, ma non potevo far a meno di adorare il fatto che urlasse e si stringesse a me dal terrore. Infatti non avevo fatto in tempo a guardare la scena, per capire cosa stesse succedendo, che Bill saltò letteralmente sul posto, aggrappandosi alla mia maglia e nascondendo il viso nel mio petto mentre imprecava sotto voce. Ridacchiai piano osservando uno degli Alieni mente usciva fuori dal corpo di uno dei personaggi distruggendogli lo sterno. Accarezzai piano la testa di Bill scuotendo la mia. -Paura per caso?- Lo stuzzicai divertito dal suo comportamento. -Non prendermi in giro.- Rispose il moro, alzando di poco la testa per guardarmi negli occhi. -Mi fanno schifo queste cose.- Sentenziò, tornando a guardare la tv, sperando ovviamente che la scena fosse conclusa.
    -Potevi dire di no, quando ho proposto di vederlo. Sei uno sciocchino.- Dissi pizzicandogli il fianco da sopra la piccola felpa che indossava. Erano adorabili quel broncio che metteva su e quegli occhioni color cioccolato fondente che mi guardavano in quel modo; a volte mi sembrava un cucciolo bisognoso di coccole. -Non sono uno schiocchino!- Affermò incrociando le braccia all'esile petto. -Volevo stare qui con te.- Annunciò, strusciando una guancia sulla mia maglia. Piegai la testa leggermente di lato per poter guardare completamente il suo viso dolce e mi piegai in avanti per baciargli la fronte morbida. -Sei così dolce, ma avremmo potuto scegliere un altro film.- Mormorai sorridendo contro la sua pelle e lui alzò lo sguardo verso di me, con le guance arrossate dall'imbarazzo. -I film romantici non ti piacciono.- Disse stringendomi la maglia. -Ma va bene anche questo film.- Assentì -Basta che mi avverti sulle scene paurose. -Affermò, tornando ad appoggiare la testa sul mio petto. Sollevai gli occhi al cielo allungando le gambe per poggiarle sul tavolino davanti a noi.
    -Ti piace vedere le coppiette che si sbaciucchiano, è così?- Domandai mordendomi le labbra per non ridere. -Non ti facevo così pervertito, chissà che pensieri attraversano la tua mente di quindicenne.- Esclamai guardando tranquillamente il film e accarezzandogli dolcemente la schiena. Bill sferrò un debole pugno sul mio petto. -Per chi mi hai preso?- domandò increspando le labbra ferito. -Non sono come tutti gli altri.- affermò spostandosi lievemente da me; quando voleva sapeva essere veramente permaloso. Facendo leva sul braccio sinistro mi sollevai per avvicinarmi a lui, mettendomi a gattoni sul divano. -Ma lo sai che sei adorabile quando fai l'offeso?- Mormorai ridacchiando e pizzicandogli ancora il fianco. Lui si girò dall'altra parte, alzando il viso indignato, ma accennando un lieve sorriso per il mio complimento. Sogghignai ancora e gli presi i polsi, tenendoli fermi con una sola mano sopra la sua testa.
    -Ammetti di essere adorabile.- Dissi puntandogli un dito contro la fronte e guardandolo dritto negli occhi. -Oppure ti punisco.- Affermai sedendomi appena sulle sue gambe per bloccarlo. -Pesi!- Disse il moretto cercando di divincolarsi, ma quando capì che era un tentativo inutile si stramazzò sul divano, sospirando rassegnato. Portò lo sguardo al mio viso e sfoggiò il suo più bel sorriso. -Ma io so di essere adorabile, Tomi.- affermò sbattendo le lunghe ciglia prive di trucco.
    Scoppiai a ridere divertito guardandolo, ma senza spostarmi da sopra di lui. -Non mi incanti con la tua bella faccina, puoi farlo con mamma e Gordon, ma non con me.- Lo informai scrollando le spalle e portando, intanto, una mano vicino al suo fianco lievemente scoperto: per colpa della posizione in cui era messo la sua felpa si era alzata lasciando scoperto una parte del suo addome. Potevo perfino vedere il bordo dei suoi boxer neri di Dolce e Gabbana.
    -Ammetti di essere un piccolo pervertito o ti faccio il solletico.- Intimai a bassa voce; nostra madre e il nostro patrigno erano in cucina e non volevo che ci sentissero.
    Bill allungò un po’ il collo per poggiare la fronte sulla mia. -Mai!- Sibilò con un ghigno, respirando profondamente. -Tu toccami e io urlo.- Disse assottigliando gli occhi e spalancai la bocca facendo un verso di sorpresa. -Da quando minacci a tua volta? Io sono il tuo fratellone, portami rispetto.- Puntualizzai, con tono di sfida, guardandolo dritto negli occhi. -Perciò... se non posso toccarti non posso nemmeno darti un bacetto sulla guancia e abbracciarti, che peccato.- Esclamai fingendo teatralmente e scuotendo la testa. -Io non ho detto questo.- urlacchiò il moro, sporgendo il labbro inferiore -Non mettermi in bocca parole che non ho detto.- annunciò, cercando di sciogliere la presa che avevo sui suoi polsi, per buttarmi, probabilmente, le braccia al collo.
    Scossi ancora la testa guardando il soffitto. -No no, se non posso toccarti non posso farti più le coccole.- Sospirai triste, sporgendo a mia volta il labbro inferiore. -Dovrò donare tutto il mio affetto questo a qualcun altro.- Sussurrai addolorato e allentando di proposito, ma senza farglielo capire, la presa sui suoi polsi.
    -Non lo faresti mai.- Disse, portando finalmente le sue braccia al mio collo e facendomi in quel modo cadere supino sul divano, sopra di lui. -Puoi coccolare solo me.- Affermò, guardandomi seriamente, per poi scoppiare in una dolce e cristallina risata. Sentendolo, non riuscivo mai a non sorride e poi a non essere contagiato da essa; risi così a mia volta, facendo sfregare i nostri nasi, mentre mi sostenevo con le mani sul divano.
    -E a chi mai potrei farle? Dove trovo un altro orsacchiotto come te da coccolare?- Domandai retoricamente scivolando sul fianco e facendolo mettere nella stessa posizione così da essere faccia a faccia. Bill si strinse a me, respirando il mio profumo. -Da nessuna parte.- sussurrò -Io sono unico al mondo.- affermò sorridendomi.
    Gli accarezzai lentamente la testa osservando come la luce della televisione illuminasse delicatamente il suo viso e donasse nuove sfumature ai suoi capelli. Unico? Sì, era un dei tanti aggettivi che si potevano attribuire sicuramente a mio fratello. Unico e bellissimo.
    -E io non sono unico?- Sussurrai posando la fronte contro la sua, mentre lui prese uno dei miei dread e lo tirò delicatamente, attorcigliandolo al dito. -Si.- Asserì -Ma solitamente ti coalizzi con la massa.- Sussurrò, guardando attentamente la televisione per evitare il mio sguardo. Mi morsi il labbro inferiore e gli posai la mano sulla guancia per fargli girare la testa, così che tornasse a guardarmi. Adoravo i suoi occhi e, quando non mi permetteva di specchiarmi o di perdermi dentro di essi, ci stavo male.
    -Ne abbiamo giù parlato, mi dispiace comportarmi a quel modo ma...- Sussurrai senza finire, stringendolo a me. -Tu solo sai chi sono, degli altri non mi importa.- Mormorai al suo orecchio dolcemente, baciandoglielo poco dopo.
    Lui mi guardò, sapevo che si sentiva solo, nonostante sapeva quanto gli volessi bene.
    -Sì, ne abbiamo parlato ma... odio essere ignorato.- Cinguettò. -Non riesco a capire perchè in pubblico non puoi essere come quando sei a casa.- Disse afferrando un altro rasta per attorcigliandolo ancora al suo dito.
    Sorrisi guardando la sua mano piccola e sottile. -Ho una reputazione Bill e, se mi vedessero tutti farti le coccole, cadrebbe a pezzi; ci ho messo anni di duro lavoro per arrivare ad essere il migliore nel liceo. Non mi vergogno di te, lo sai. Ma se mi vedessero con il mio fratellino mentre faccio il tenero verrei preso in giro, se non a pugni.- Puntualizzai calmo continuando ad accarezzargli i capelli. Erano soffici e morbidi, tutto grazie al fatto che si fosse fatto una doccia nel pomeriggio e non li aveva piastrati come al solito.
    -Non sei solo, sai che ti tengo sempre d'occhio a scuola. Ti seguo sempre senza che gli altri e tu stesso ve ne accorgiate, sono la tua ombra, cosa credi?- Mormorai baciandogli la guancia con dolcezza. Bill sospirò tremulo e strinse gli occhi. Voleva piangere, potevo capirlo da come si comportava e perché tremava leggermente. Quando li riaprì erano leggermente lucidi e ne fui certo.
    -Però, sembra che la tua reputazione valga più di me.- Sussurrò. -Ma non fa nulla, ci sono abituato ormai.- mentì spudoratamente, regalandomi un sorriso falso quanto le sue parole.
    Gli presi il viso tra le mani stringendolo con forza a me. -No, non è così, te lo giuro. Se dovessi scegliere tra te e la mia reputazione, alla fine, sai che saresti la mia scelta, tu saresti la mia scelta in tutto fratellino.- Lo consolai iniziando a posare dei piccoli baci sulle sue guance. -Ti voglio tanto bene, lo sai.-
    Mi abbracciò stretto. -Solo alla fine sarei la tua scelta.- Sussurrò in maniera quasi inudibile, accarezzando i miei biondi dread ribelli mente una piccola lacrima solcava la sua guancia. -Te ne voglio anche io, Tomi.-
    Lo guardai in silenzio asciugando con il pollice la sua lacrima. -Chiedimi di scegliere, Bill. Fallo e lo farò.- Dissi seriamente guardandolo dritto negli occhi. Non sopportavo di vederlo triste, soprattutto se ero io la causa del suo malumore. Avrei fatto di tutto per lui, era il mio fratellino dannazione... avrei perfino dato la mia vita. Lui mi guardò, gli avevo dato la possibilità di scegliere e non immaginavo cosa stesse pensando. Scosse la testa come a voler scacciare quella domanda. -Non lo farei mai.- sussurrò sorridendomi, per poi accarezzarmi una guancia con le sue mani fredde. -Sono stanco.- sussurrò, chiudendo lentamente gli occhi.
    Quello era il suo modo di dire "basta con questo discorso." Sospirai e posai le mie labbra sulla sua fronte trattenendole lì a lungo riuscendo a percepire il sapore della sua pelle. Sapevo che ci stava male e che soffriva molto. Per questo, quando eravamo a casa, cercavo di mandare via la sua inquietudine standogli appiccicato. -Riposati, io resto qua con te.- Lo rassicurai posando il mio viso vicino al suo e tenendomelo vicino. Chiuse gli occhi assentendo e, sorridendo lievemente a causa delle mie carezze, si accoccolò a me aggrappandosi alla mia maglia e avvicinando leggermente il viso al mio. -Ti voglio bene.- Sussurrò prima di addormentarsi profondamente. Lo presi tra le mie braccia e mi sollevai dal divano lasciando cadere il plaid sul pavimento; salutai velocemente, passando per la cucina, mia madre e Gordon prima di salire lentamente le scale per raggiungere il piano superiore dove si trovavano le nostre camere da letto. Entrai in quella di mio fratello e lo adagiai sul letto per poi iniziare a spogliarlo lentamente. Successivamente gli infilai il suo pigiama, formato da una mia vecchia maglietta extra large che lui, stranamente, si ostinava ad indossare sopra i boxer. Sorrisi coprendolo con le lenzuola e gli posai un altro bacio sulla fronte sussurrandogli 'buona notte'; controllai poi che la sua sveglia fosse attiva e uscì silenziosamente dalla camera, dopo avergli dato un’ultima occhiata. Tenevo davvero tanto a Bill, era importante per me e sicuramente non ero pienamente consapevole della grande fortuna che avevo ad averlo accanto a me.




    * * *







    Sistemai il berretto nero della LS, posto sopra alla fascia di spugna del medesimo colore, in testa. Era una vera sfida tenere fermi i miei dread e, oltre ad averli legati in una coda, la fascia mi aiutava a non farli ricadere davanti al viso.
    Strinsi con una mano lo zaino che avevo in spalla e controllai che la maglia, anch'essa nera, a parte per il disegno simile a schizzi o a scritte come quelle dei murales, fosse apposto. Sollevai con una mano i pantaloni di uno spento e scuro blu, quattro volte più larghi della mia taglia -come la maglia, dopo tutto-, nei quali, se infilavo una mano all'interno della tasca, spesso ci perdevo dentro mezzo braccio. Però mi piaceva come stile; era ingombrante, certo, ma mi piaceva. Ero io e basta.
    Guardai mio fratello che mi camminava accanto mentre andavamo a scuola. Come tutte le mattine si era stirato i capelli e aveva truccato pesantemente i suoi bellissimi occhi nocciola. Indossava una giacca di pelle blu mare, che lasciava intravedere la t-shirt nera su cui scritta rossa troneggiava nel mezzo, e, come sempre, aveva il collo adornato di svariate collane mentre sulle mani portava dei guanti di pelle che lasciavano libere le sue esili dita. Infine un semplice paio di jeans chiari fasciavano perfettamente le sue gambe magre e slanciate. Sinceramente lo trovavo bellissimo, ma non ero di parte anche se ero suo fratello, lo guardavo da un punto di vista distaccato; mio fratello era bello e basta.
    -Che carino.- Dissi dandogli una piccola gomitata nel fianco mentre gli sorridevo di sbieco.
    Bill contraccambiò il complimento sorridendomi. -Anche tu.- disse poi, tornando a guardare di fronte a sé e avvicinandosi leggermente. Posai un braccio attorno alle sue spalle per poi farlo appoggiare a me. -Non è che vuoi fare colpo su qualcuno? Dimmi il nome, pretendo di saperlo.- Esclamai mezzo serio e mezzo divertito, dovevo controllare chiunque si avvicinasse a lui. -Hai qualche cotta?- Chiesi ancora sporgendo il viso e guardandolo.
    Lui arrossì come un peperone. -Tomi, ma che domande fai?- Chiese guardandomi vergognoso. -E comunque non c'è nessuno che mi interessi.- Sussurrò posandomi una mano sul fianco e ruotai gli occhi sogghignando piano. -Non posso credere che ti fai bello solo per me, perciò deve esserci qualcuno.- Puntualizzai pizzicandogli il fianco e sbuffandogli in faccia. -Devo sapere se affiderò il mio amato fratellino in buone mani.- Spiegai annuendo serio e guardando la strada per evitare gli altri pedoni. -Devo proteggerti dai malintenzionati e dai i pervertiti, il mio cucciolo deve rimanere vergine fino al matrimonio.- Sussurrai osservandolo con la coda dell'occhio, sicuro che sarebbe diventato più rosso e avrebbe iniziato a dirmene di tutti i colori.
    Bill aprì la bocca scioccato, arrossendo all'inverosimile. -Tom.- Urlò, fermandosi e sbattendo un piede per terra. -Che cosa dici?- Domandò retorico, stringendo i pugni. -Sono fatti miei quello che faccio nel privato.- Disse abbassando la testa. -Anche se non c'è nulla da nascondere, non avendo nessuno.- Cinguettò, tornando a camminare. Ridacchiai e lo raggiunsi riafferrandolo per il fianco. -Lo sai che scherzavo sciocchino, puoi fare quello che vuoi, però…- Mormorai guardando una vetrina di animali e ci fermammo lì davanti. -Devo controllare chi ti desidera, non voglio che nessuno ti faccia del male.- Sussurrai osservando un piccolo dalmata in vetrina. Sbattei contro il vetro un dito e questo abbaio piano, leccando la lastra di vetro. Bill si avvicinò di a me.
    -E perchè io non posso dare il mio parere su chi ti desidera?- Chiese sorridendo al cucciolo dietro la vetrina. -Tomi, me lo compri?- domandò subito dopo sporgendo il labbro inferiore, ed io inarcai un sopracciglio e lo guardai. -Lo sai che il tuo parere per me conta, ti lascio dire ogni cosa. La differenza è che io non mi impegno con nessuna, tu aspetti il grande amore.- Mormorai stringendogli tra due dita lo zigomo. -Quando usciamo da scuola, se è ancora qui, te lo prendo. Promesso.- Gli feci l'occhiolino mentre il cagnolino saltellava nella sua piccola gabbietta.
    Aprì la bocca con stupore e felicità, che si leggevano perfettamente nei suoi occhi limpidi. -Sul serio Tomi?- chiese abbracciandomi forte e strusciando la guancia sul mio petto -Ti voglio bene.- cinguettò, scoccandomi un bacio sulla mascella. Rincominciammo a camminare l'uno accanto all'altro fino a quando Bill non parlò di nuovo. -Il grande amore arriverà anche per te.- affermò - Sei troppo buono per la gente che frequenti.- sussurrò guardandomi con un sorriso. -Che romanticone che sei.- Mormorai piegandomi per dargli un bacio sulla guancia. –E’ bello quasi quanto te quel cane, speriamo mamma non rompi troppo quando lo vede.- Esclamai ridacchiando. Ci sarebbe voluta qualche ora per convincerla, ne ero sicuro.
    -No, no non romperà.- Disse saltellando -La convincerò io.- Affermò, e la sua espressione era molto convincente -Ma non paragonarmi a Puppy.- disse sporgendo il labbro.
    Mi bloccai guardandolo con entrambe le sopracciglia alzate. -Puppy?!- Esclamai interdetto per poi avere un lampo di genio. -Noi non chiameremo il nostro cane Puppy, capito?!- Affermai senza riuscire a non sorridere: la fantasia di Bill era fin troppo strana a volte. Lui si girò indignato, portandosi le mani al petto. -Puppy è un bel nome!- asserì scuotendo la testa, facendo così ondeggiare i suoi capelli. Osservai i suoi movimenti ridacchiando, era una piccola diva. -Ah sì, allora io prenderò un gatto e lo chiamerò Osvaldo.- Mormorai posando una mano sul mio fianco, guardandolo dall'alto. Sapevo che odiava con tutto il cuore quel nome, ma era divertente prenderlo in giro.
    Mi puntò un dito contro il petto. -Tu.- annunciò, assottigliando gli occhi -Non oserai chiamare nessuno con quel nome.- disse avvicinandosi minaccioso, ridacchiai scostandogli facilmente la mano e mi avvicinai a mia volta. -E cosa mi farai in caso, pulce? Io chiamerò il mio gattino nero Osvaldo.- Ripetei annuendo seriamente, anche se di serio in quel momento non c'era veramente niente. -E tu non puoi farmi cambiare idea.- Mormorai facendogli la linguaccia.
    Bill mi buttò le braccia al collo. -Sono convinto di sì.- disse baciandomi la guancia e sbattendo le palpebre per farmi intenerire. Gli accarezzai la testa sorridendogli dolcemente. -Sai perchè non posso trovare il vero amore? Perchè tu sei l'unica persona che sa come sono e come potrei amare una persona che non sa chi sono? Tu potresti essere l'unico con potrei fidanzarmi, in un certo senso.- Mormorai ridacchiando. -Peccato che siamo fratelli.- Sussurrai guardando davanti a me e sospirando.
    Bill assentì, guardandomi intensamente. -Forse, un giorno troverai la persona giusta con cui riuscirai ad aprirti.- affermò allentando la presa sul mio collo. -Ma per adesso ci sono io.- dichiarò, baciandomi la mascella e tornando poi sui propri passi. -A me piacerebbe.- sussurrò poi, alzando lo sguardo al cielo limpido di aprile. Toccai il punto doveva mi aveva baciato e, trovando un leggero calore, sorrisi raggiungendolo di nuovo per circondargli il fianco con un braccio.
    -Cosa ti piacerebbe piccolo?- Domandai allegro con il tono dolce che usavo solo con lui e lui si girò con un sorriso. -Avere Puppy prima di pranzo.- annunciò ridendo, ma potevo intravedere nei suoi occhi la bugia e sospirai continuando a camminare. -Non mi sai mentire, dimmi la verità.- Sussurrai posando la testa sulla sua. -Cosa ti piacerebbe? Magari posso realizzare il tuo desiderio.- Dissi sinceramente. Avrei fatto qualsiasi cosa per realizzare i suoi sogni.
    Bill mi guardo di sottecchi e sorrise. -Vorrei tanto stare con...- Ma si bloccò non appena vide la scuola e il suo amico Edward che lo aspettava d'avanti al cancello. -Eddi.- urlacchiò, correndogli in contro. Stare con... chi? Mi ritrovai ad abbracciare l'aria mentre Edward stringeva, al mio posto, Bill, sorridendogli. Dio, quel sorriso mi faceva venire i brividi. Era un anno più grande di me e di certo non mi faceva paura, ma aveva qualcosa di strano. Odiavo il fatto che stesse attorno a Bill, che lo abbracciasse e gli parlasse dolcemente come facevo io, sapevo che gli piaceva... beh, lo supponevo e non potevo esserne certo ma, il modo in cui lo guardava, me lo faceva pensare.
    Mi sistemai lo zaino in spalla e passai accanto ai due sussurrando un breve 'ciao' a mio fratello, nascondendo la traccia di un sorriso o di qualsiasi altro mio sentimento: io non lo calcolavo a scuola, ma lui comunque, se c'era il suo Eddi, non guardava me e mi dava fastidio; arrivai accanto al mio gruppo di amici e mi feci passare una Marlboro rossa. Inspirai il suo gusto amaro prima d’iniziare a rispondere alle varie domande e battutine di quelli che si credevano i miei amici. Infondo per me loro non erano niente, solo gente con cui perdere tempo. Notai Bill sorridere radioso: il suo amico doveva avergli fatto un complimento o, magari, gli aveva detto qualcosa di dolce. Edward gli afferrò la mano ed andarono insieme verso il portone della scuola, ignorati da tutti gli altri. Strinsi la mano che tenevo in tasca a pungo. E poi ero io a non considerare lui…
    -Andiamo in classe? E’ suonata.- Domandò Fred, un ragazzo con dei capelli rossi alzati verso l'alto con chissà quanto gel. Mi portò un braccio attorno alla spalla e l'odore del suo dopobarba mi fece storcere il naso, che schifo. -Certo, entriamo pure.- Risposi e lui non levò il braccio dalle mie spalle. Gettai la sigaretta per terra, spegnendola con il piede. Io e il mio gruppo così entrammo a scuola camminando lentamente mentre tutti gli altri ci guardavano. Mi piaceva essere ammirato, venerato quasi, e avere gli occhi di tutti addosso, mentre le ragazze ridacchiavano quando concedevo a una di loro un sorriso. Non poter considerare Bill però era un grosso prezzo, davvero troppo grande. Per arrivare alla mia classe dovevamo passare per forza davanti a quella di mio fratello e, davanti ad essa, trovai Edward ancora intento a parlare con lui. Sorridendogli gioiosamente gli passò una mano sulla guancia per salutarlo e gli disse che si sarebbero visti durante l'intervallo. Bill arrossì entrando in classe e strinsi ancora le mani a pugno. Sicuramente avevo le nocche bianche, ma non feci nulla, non dovevo fare nulla. Entrai nella mia aula sedendomi amaramente al mio posto, posai la schiena al muro sorreggendomi la testa con una mano. Ero uno dei ragazzi più intelligenti della scuola, ma odiavo stare rinchiuso in quella prigione, avrei preferivo stare a casa a fare le coccole a mio fratello.





    * * *








    Il suono della campanella mi risvegliò dall'ora di tedesco e, rimettendo velocemente le poche cose che avevo sul banco nello zaino, uscì con i miei “amici” dalla classe. Risi cordialmente assieme a loro, annuendo a ciò che nemmeno ascoltavo. Loro però non se ne accorgevano e, a volte, mi chiedevo perchè perdessi così il mio tempo. Sospirando mentalmente mi fermai con gli occhi spalancati vedendo mio fratello, al cancello della scuola, con quel deficiente di Edward. Stavano sorridendo entrambi e parlavano come se non ci fosse nessun altro attorno a loro, come se fossero in un altro mondo. Salutai velocemente i ragazzi spiegando che non potevo trattenermi oltre perchè dovevo fare una cosa davvero molto importante, ma, feci appena in tempo a scendere i gradini della scuola e fare due passi, che vidi mio fratello e il suo amico scomparire. Mi bloccai. Se ne era andato? Senza aspettarmi e con quello lì? Rimasi qualche istante a guardare il punto dov’erano stati pochi istanti prima e abbassai la testa, nascondendo il viso dietro la visiera. Salutai qualcuno che mi passo accanto ma senza nemmeno sapere chi fosse. Scrollai le spalle e, infilando le mani in tasca, me ne andai lentamente; infondo come potevo pretendere che lui stesse sempre con me? Iniziai a camminare strisciando i piedi lungo l'asfalto mentre il fresco vento di aprile mi solleticava il viso. In un primo momento mi ricordarono tanto le carezze di mio fratello ma non erano uguali, anzi, non si avvicinano lontanamente ad esse. L'abbaiare di un cane mi fece distrarre dai miei pensieri e sorrisi trovandomi davanti alla vetrina dei cagnolini di quella mattina. Ridacchiai guardando il dalmata che, fortunatamente, non era stato comprato. Mi guardai un po’ attorno, Bill non c'era ma avrei comunque potuto prenderglielo. Entrai nel negozio e la campanella alla porta tintinnò, facendo capire al commesso che era entrato qualcuno. Quest’ultimo, infatti, si girò sorridente da dietro al bancone.
    -Desideri?- Mi domandò cordialmente.
    -Ehm... ecco vorrei prendere un cagnolino.- Risposi grattandomi una guancia imbarazzato.
    -Certo.- Esclamò sorridendo. -Voi uno di quelli in vetrina oppure vorresti per caso dare un occhiata in giro? Ci sono di tante razze e sono tutti adorabili.- Mormorò uscendo dalla sua postazione e venendomi incontro, probabilmente perché voleva mostrarmeli. -Sì, cioè no.- Sbuffai rosso in viso. -Ne avevo visto una questa mattina in vetrina e vorrei prendere quello.- Ammisi sorridendogli appena e lui ridacchiò. -Va bene, dimmi quale vuoi.- Affermò entrando nella vetrina e mi sporsi indicandogli il piccolo di dalmata che ancora abbaiava.
    Lo prese in braccio e quello gli leccò il mento facendoci scoppiare entrambi a ridere.
    -E' un birbante questo piccolo.- Mormorò tornando vicino a me e passandomelo tra le mani. Ebbi paura per qualche istante che potesse cadermi dalle mani ma il cagnolino posò le zampette sul mio petto guardandomi con i suoi occhi azzurri. Iniziò a leccarmi la punta del naso e sorrisi radioso stringendolo a me. -Ok?- Mi domandò il ragazzo prendendo un gabbietta. -Lo prendo.- Annuì serio posando la punta del mio naso contro quella del cagnolino e poi andai al bancone.
    -Vuoi tutto il necessario? Cuccia, ciotole, guinzaglio, giochi, cibo?- Domandò girandosi e guardare alcuni degli oggetti da lui elencati alle sue spalle. -Sì, sarebbe meglio.- Mormorai posando lo zaino sul bancone e, successivamente, anche il cagnolino che iniziò ad annusare prima quello e poi me. Lo accarezzai lentamente appoggiandolo al mio petto. Il commesso mise tutto in una busta e gli lo pregai, gentilmente, di mettermela nello zaino: era abbastanza grande per contenerla e, quel giorno, avevo portato solo due quaderni a scuola. Lui lo fece prima di spiattellarsi una mano in fronte.
    -Dimenticavo il collare; se vuoi posso incidere sul collare di pelle il nome del cagnolino. Puoi scegliere il colore che vuoi.- Mormorò mostrandomi alcuni collari e gli indicai quello di pelle nera. -Ne hai già uno, di nome, vero?-
    Ci pensai qualche istante mettendo nel cestino il nome Puppy: era troppo stupido per quell'amore di cane.
    -Rufus.- Pigolai vedendo il ragazzo annuire e, subito dopo, scomparve dietro a una tenda. Sentii uno strano rumore e lo collegai alla macchina per l’incisione, infatti quando torno agitò il collare mostrandomi il nome da me scelto su di esso. Mise anche quello nel mio zaino e mi mostrò un foglio, chiedendomi gentilmente di inserire le informazioni necessarie per la targhetta che sarei dovuto andare a prendere dopo due giorni. Infilai il cane nella gabbietta e pagai tutto. Salutai il commesso mettendomi lo zaino, ora più pesante, in spalla e presi la gabbia in cui c'era Rufus. Uscii e tornai a casa contento, cercando di non far dondolare troppo il mio nuovo cagnolino. Camminando con quella andatura ci volle più del previsto per tornare a casa, ma, per fortuna, mamma e Gordon sarebbero tornati nel tardo pomeriggio per questioni di lavoro. Bussai alla porta evitando di cercare le chiavi, ci avrei messo troppo tempo.
    -Sei tornato!- Pigolò Bill aprendo la porta, abbracciandomi. -Perchè ci hai messo tanto tempo?- Chiese indispettito per poi guardarmi attentamente notando la gabbietta. Urlò di gioia appena la vide. -Puppy, Puppy.- Urlacchiò saltellando e battendo le mani eccitato. -Shhh, lo spaventi.- Ridacchiai. -Il ragazzo del negozio ha detto di farlo ambientare e di non fare i pazzi isterici.- Lo ammoni con gli occhi, dandogli un piccolo calcetto per farlo spostare e poter così entrare in casa. -E comunque, ti presento Rufus.- Esclamai andando verso la cucina dove posai sul tavolo lo zaino e la gabbietta. Bill chiuse la porta, seguendomi in cucina. -Ma Rufus è un nome orrendo!- Sentenziò avvicinandosi al tavolo, aspettando che aprissi la gabbietta. -Ma non dire baggianate.- Risposi ruotando gli occhi. Aprii lo zaino estraendo la busta e posai le ciotole a terra riempiendone una d’acqua e l'altra con il cibo. Successivamente posai la cuccia sul tavolo e, al suo interno, il guinzaglio perchè più tardi li avrei portati nella camera di Bill: sicuramente avrebbe voluto Rufus nella sua stanza. Aprii poi la gabbietta e il cagnolino uscì con la lingua di fuori e zampettò vicino a me. Puntò le due zampe anteriori sul mio petto abbaiando per attirare la mia attenzione. Gliela concessi immediatamente mentre gli mettevo al collo il piccolo collare con il suo nome inciso sopra.
    -Rufus.- Sussurrò il moretto, osservandolo rapito. Allungò una mano per accarezzargli il pelo corto della schiena. -E' bellissimo.- Affermò con gli occhi che brillavano dalla felicità. Era bello vedere mio fratello così felice, bastava poco per farlo sorridere così. -Te l’avevo promesso, no?!- Esclamai sedendomi e prendendo Bill per una mano facendolo sedere sulle mie gambe. Rufus saltò sulle sue accoccolandosi e gli leccò la mano.
    -Hai visto che stupendi occhi azzurri ha Rufus?- Mormorai sottolineando il suo nome. Fece aderire la sua schiena al mio petto, accarezzando il muso maculato del cucciolo. -Sì, sono azzurri come il cielo, bello il mio Puppy.- Disse, sorridendomi per poi baciarmi una guancia. -Grazie Tomi.-
    Posai il mento sulla sua spalla, sorridendogli. -Figurati, te l'ho detto che realizzerò ogni tuo desiderio.- Sussurrai grattando il piccolo dietro l'orecchio che iniziò a sbattere velocemente, sulla gamba di mio fratello, una delle due zampe anteriori mentre si rilassava completamente.
    -Tra due giorni devo andare a prendergli la targhetta, verrai con me?- Chiesi solamente. Però avrei voluto aggiungere: verrai con me questa volta? Lui assentì sorridendo. -Certo.- Assentì ancora, prendendo il viso di Rufus tra le mani. -Per Puppy questo ed altro. Vero piccolo?- chiese con una vocina infantile, facendo scodinzolare il cane che assentiva a sua volta. -Ah, per lui, non per me?- Domandai spalancando la bocca, fingendomi offeso e guardando da un altra parte. Bill appoggiò una mano sulla mia guancia calda. -Per te farei ogni cosa.- sussurrò sorridendomi -Non fare il permaloso.- Disse tornando a guardare il cucciolo che scodinzolava beato fra tutte quelle coccole. I miei occhi brillarono al suono delle sue parole, si era messo in un bel guaio. -Qualsiasi cosa hai detto?- sghignazzai all'orecchio di Bill muovendo lentamente le labbra e respirandoci sopra.
    Lui si ritrasse un po’, forse spaventato dal ghigno -Forse.- sussurrò, incassando la testa nelle spalle. -Ormai lo hai detto.- Mormorai facendolo alzare e gli presi la mano portandolo con me sul divano nel salone, gli presi dalle mani il cagnolino e lo adagiai tra le mie gambe. -E ora ti tocca un bel massaggio alle spalle al tuo amato Tomi.- Pigolai levandomi la maglia e mettendola sul bracciolo del divano mentre mi sistemavo tra le gambe di mio fratello, dandogli la schiena.
    Bill cominciò ad accarezzare con un dito la mia colonna vertebrate, sorridendo ai leggeri brividi che mi provocava. Le sue unghie erano micidiali a volte e sospirò rassegnato all'idea di farmi il massaggio. Si tirò su le maniche della felpa, cominciando a massaggiarmi alla base del collo, per poi spostarsi verso le mie spalle larghe. Gemetti di piacere rilassandomi completamente e chiusi gli occhi, lasciando penzolare la testa in avanti, senza comunque smettere di accarezzare il piccolo Rufus che si era steso tra le mie gambe, posando il muso su una di esse, mentre sbadigliava. -Sei così bravo.- Sussurrai levandomi il capello e la fascia, lasciando i rasta solamente legati nella coda.
    Il moretto ridacchiò, scendendo a massaggiare la mia ampia schiena, spingendo i pollici sulla colonna vertebrale. -Grazie- sussurrò al mio orecchio, poggiando un bacio umido dietro di esso. Bill adorava sempre avere qualche contatto fisico con me; lo rassicurava e, in un certo senso, rassicurava anche me: sapevo che lui era con me. Sorrisi piegando la testa e i rasta scivolarono da una spalla all'altra sfiorando le sue mani. -Sai, non mi hai detto con chi ti piacerebbe stare.- Sussurrai riaprendo gli occhi e spiandolo con la coda dell'occhio. Lui arrossì leggermente, continuando a massaggiarmi la schiena. -Con Robert Pattinson.- annunciò ridacchiando e posando la fronte sulla mia spalla. Mi spinsi contro di lui, posando la schiena al suo petto, per riuscire a guardarlo in faccia. -Che patetico bugiardo, se non vuoi dirmelo basta dirlo, non mi offendo.- Mormorai sorridendogli e allungando un mano per giocare con i suoi capelli. Entrambi avevamo questa mania di giocare con i capelli dell'altro ed era una cosa che adoravo. -Perché, Robert non ti piace?- Chiese cominciando a massaggiarmi i pettorali. -E' alto, magro, ha un viso dai lineamenti marcati che gli conferiscono quell'aria misteriosa. Sai, è affascinante, e poi quei pettorali e i bicipiti...- sussurrò e in quel momento mi sposto da sopra di sé.
    -Devo andare in bagno.- Disse alzandosi dal divano e non ebbi il tempo di fare niente che si era già chiuso dentro di esso a chiave. Caddi con la schiena sul divano e gemetti dal dolore quando sbattei la testa al bracciolo; la massaggiai non capendo perchè avesse fatto così. Rufus sgattaiolo sopra il mio petto nudo, strusciando il muso su esso e gli sorrisi divertito continuando però a guardare la porta. -Bill, che fai?- Domandai a voce alta, ma dovetti aspettare prima che si decidesse a rispondermi. -Non credo ti importi saperlo.- Disse. -Ma che...- Borbottai confuso e posai il piccolo sul divano per alzarmi. Mi avvicinai alla porta e bussai. -Se te l'ho appena chiesto vorrà dire che mi importa, non pensi?- Chiesi incredulo a causa delle sue parole e del tono usato.
    -Tomi.- Urlacchiò stizzito il moretto -Per favore, vai via.- Disse aprendo l'acqua del rubinetto. Strinsi la mano a pungo contro la porta e la sbattei con forza. -Sai che ti dico, non mi dire un cazzo. Stai con il tuo Robert Pattinson e il tuo caro Eddi, la prossima volta facciamo così: vacci con lui a scuola, così almeno non ci resto di merda vedendoti andare via con lui senza nemmeno aspettarmi.- Urlai incazzato, sentendo le vene del mio collo ingrandirsi. -Vaffanculo.- Esclamai afferrando la mia roba dal divano e prendendo anche il piccolo Rufus.
    Salì velocemente le scale e mi chiusi in camera mia sbattendo la porta. Dopo pochi minuti però Bill bussò alla porta. -Tomi.- sussurrò aspettando che gli dessi il consenso di entrare e serrai la mascella continuando ad accarezzare Rufus steso accanto a me, sul letto.
    -Che vuoi?- Esclamai velocemente; se non mi si voleva attorno bastava dirlo. Lui sospirò tremulo. -Posso entrare?- Domandò, rimanendo lì sulla porta.; potevo immaginarmelo dietro la porta tutto triste, ma non poteva fare a quel modo. -Se mi devi parlare del tuo amato Robert Pattinson, no.- Sibilai scorbutico, non volevo essere preso in giro, almeno non da lui. Entrò nella stanza e, con passi leggeri e quasi inudibili, si avvicinò al letto, che si piegò quando ci salì sopra, sdraiandosi accanto a me.
    -Niente Robert.- Sussurrò afferrando un dread e tirandolo un po’ forte per farmi girare verso di lui. -Tomi.- Pigolò con voce fine -Guardami.- Disse e girai la testa tenendo gli occhi bassi, il cagnolino ormai si era addormentato. -Te ne sei andato senza aspettarmi o solamente guardarmi.- Sussurrai triste mordendomi il labbro inferiore. -Eri troppo preso a stare con lui.-
    Bill scosse la testa dispiaciuto. -Mi dispiace, lo sai che quando parlo dimentico involontariamente le cose.- sussurrò -Edward è solo un amico, se ci fosse un qualcosa di più te lo direi, no?- Affermò, accarezzandomi una guancia. Sollevai le spalle sospirando. -Non lo so più, ci sono cose che mi nascondi, me lo sento, e non capisco perchè. Io non ho segreti con te, ti dico ogni singola cosa che mi riguarda ma va beh... non importa.- Dissi posando la testa sul suo piccolo petto. Chiudendo gli occhi respirando lentamente il suo profumo di zucchero filato ed accarezzò i miei lunghi dread dorati, baciandomi ripetutamente la fronte. -Non ti nascondo nulla, giuro.- sussurrò, guardandomi dritto negli occhi -Cosa ti dovrei nascondere poi?- Lo guardai a mia volta rimanendo incantato a guardare i suoi. Scesi poi per osservare tutto il suo volto e mi fermai incantato sulle sue labbra, distese in un magnifico sorriso. -Non lo so, sennò a quest'ora lo saprei e non avrei problemi.- Risposi piano affondando di più il volto nella sua maglia e mi strinse a sé. -Allora non fantasticare inutilmente.- affermò strusciando la guancia sulla mia testa. -Se tu che mi ci fai pensare, smettila.- Pigolai sporgendo il labbro inferiore e guardandolo. -Sai quanto sia geloso di te, ho paura di perderti o che tu non mi voglia. Se l'unico mio vero amico, a parte tutto se la mia anima gemella.- Mormorai arrossendo leggermente e posando il viso poi, nell'incavo del suo collo. Bill sfiorò le mie labbra con le sue. -Anche io, sono geloso di te.- sussurrò sfiorando nuovamente le mie labbra -Tu mi appartieni.- Sussurrò arrossendo e sospirai rilassato, sorridendo leggermente. -E tu a me.- Dissi sfiorando a mia volta le sue labbra: era un gesto che facevamo da quando eravamo piccoli; quando uno dei due stava veramente giù, l'altro gli posava un piccolo bacio a stampo. Non c'era niente di malizioso era solamente un gesto dolce. Posai la mano sulla sua guancia, accarezzandola piano, e chiusi gli occhi. -Dammi un altro bacetto.- Mormorai ancora triste, intrecciando le nostre mani. Lui sorrise e si chinò nuovamente sul mio viso, baciando ancora le mie labbra. -Ora va meglio?- Chiese accarezzandomi la guancia con i polpastrelli ed annuii piano strofinando appena le nostre bocche assieme. -Mi fai sentire sempre bene se stai con me.- Sussurrai stringendolo a me e tornando a giocare con i suoi capelli. -Mi piacerebbe essere come te.- Ammisi debolmente al suo orecchio per poi posare la testa sul cuscino. -Sei la persona che io cerco con tutto me stesso da amare.- Mormorai abbassando gli occhi e me lo tirai addosso osservando le nostre mani unite.
    Lui ridacchiò. -Non ti conviene essere come me, non è bello essere Bill.- sospirò poggiando il capo sulla mia spalla -Invece io vorrei tanto essere te, Tomi.- cinguettò, accarezzando il dorso della mia mano, con il pollice -Ma forse non ne sarei all'altezza.-
    -Non ci vuole molto a fingere di essere felice di stare con altre persone.- Pensai a voce alta. -E' buffo, ma a volte mi ritrovo a pensare che, se non fossimo fratelli, a quest'ora tu saresti il mio ragazzo.- Dissi mordendogli la guancia leggermente paffuta. Mi guardò incantato annuendo lentamente e notai che mi fissava la labbra. Poi scosse leggermente la testa e ridacchiò.
    -Non ti ci vedo insieme ad un ragazzo, non ne hai frequentati poi molti.- Affermò sporgendo le labbra a bocciolo -E sinceramente non so’ se sarei felice di saperti con un uomo.- Pigolò facendo dei cerchietti con la mano libera sul mio petto. -Beh, che vuol dire che non sono stato con abbastanza ragazzi?- Domandai inarcando un sopracciglio. -Perchè non saresti felice? Perchè non mi ci vedi con un ragazzo? Sai che sono bisex, perciò mi hai già visto con qualcuno.- Domandai ridacchiando, era divertente fare una domanda su ogni cosa che diceva; sembravo io il bambino piccolo.
    Lui si sedette sulla mia pancia incrociando le braccia al petto -Sono io quello che fa le domande ad ogni tua singola parola, non copiarmi.- Affermò puntandomi un dito in faccia -Sinceramente hai un pessimo gusto in fatto di uomini, e di donne...- affermò assentendo con il capo e scoppiai a ridere tenendolo fermo per i fianchi. -Non è vero, ti piacevano i ragazzi con cui sono stato, a parte il carattere ovviamente.- Mormorai disegnando una linea sul suo addome coperto solo dalla maglia. -Poi non è male stare con un uomo, è più semplice, anche a letto. Anzi, in quest'ultimo senso, a volte anche meglio.- Ammisi scrollando le spalle e tirandogli il bordo della maglia per fargli poggiare il petto sul mio, così da essere completamente steso su di me e lui arrossi -Non parlare di queste cose con me, sono piccolo.- asserì sporgendo il labbro inferiore -E poi dicevo che mi piacevano solo perchè sapevo che non sarebbero durati più di una settimana.- ridacchiò alzando le gambe e portandole penzolanti sulla sua schiena -Erano tutti Big Jim,Tomi.- asserì ridacchiando. -Piccolo, hai quindici anni, non due.- Puntualizzai ruotando gli occhi. -Chiunque in confronto a te è Big Jim; erano più piccoli di me fisicamente e francamente, se sono io l'attivo, non posso e non voglio scoparmi uno che è il doppio di me, meglio piccolini e tutti da coccolare come te.- Sussurrai accarezzandogli la testa.
    Bill mi diede un leggero cazzotto al petto. -Ehi, non ho colpe se sono gracilino.- affermò scostandosi un po’ guardandomi truce con gli occhi assottigliati. -Devi coccolare solo me.- sentenziò poi, aggrappandosi saldamente alle mie spalle. Ridacchiai piano scuotendo la testa. -A me piaci così, se fossi troppo grosso non ti coccolerei e comunque, lo sai che non coccolo nessuno. Sei l'unico a cui le regalo.- Dissi seriamente scostandogli i capelli da davanti gli occhi e mordicchiandogli la punta del naso.
    -Ti piaccio?- pigolò, inclinando la testa di lato -E le coccole solo a me?- cinguettò sporgendo le labbra, con fare pensieroso. Arrossì vistosamente e annuì. -Certo che mi piaci, sei un bellissimo ragazzo. E le coccole solo a te.- Lo tranquillizzai pizzicandogli il fianco destro. -E tu? Non le darai mai a nessuno le tue coccole se non a me, vero?- Domandai guardandolo negli occhi.
    Bill squittì, sistemandosi meglio. -Io non coccolerò mai nessuno, a parte te.- Sussurrò -E Puppy.- Disse indicando il cane ancora addormentato.
    -Bene, nemmeno ad Edward?- Osai chiedere diventando serio e prendendogli tra due dita il mento, costringendolo a posare la fronte alla mia. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente. -E' solo un amico di scuola, tutto qui.- Chiarì con un sorriso radioso -Non si merita le mie coccole.- Cinguettò.
    -Non lo sopporto, a volte ti guarda come se ti volesse solo suo, ti tocca e non mi piace. Solo io posso toccare il mio fratellino!- Pigolai prendendogli il viso tra le mie mani. -Mio.- Sussurrai riposando le mie labbra sulle sue e trattenendole a lungo, per la prima volta. Lui tremò impercettibilmente. -Allora proteggimi.- Bisbigliò sulle mie labbra. -Invece di ignorarmi cercami e proteggimi.- Affermò -Lo sai, ho paura degli altri.- Annunciò, posando nuovamente le labbra sulle mie. Lo strinsi con forza a me piegando la testa mentre il suo corpo si agitava appena sul mio. -Lo farò, da oggi lo farò.- Sussurrai succhiando il suo labbro inferiore, insinuando una mano sotto la sua felpa, trovando la sua pelle calda e morbida come la seta. Bill fece lo stesso un po’ impacciato. Non aveva mai baciato nessuno infondo e lo sapevo; infatti tremò ai miei tocchi dolci e delicati.
    -Sul serio?- biascicò ed annuii sorridendo e feci scivolare l'altra mano dietro la sua nuca accarezzandola. -Ti ho mai mentito?- Domandai sulle sue labbra, leccandogliele appena. Lui scosse la testa aprendole leggermente. -Non lo faresti mai.- Sussurrò per poi lambire le mie labbra con le proprie, mentre le sue mani mi accarezzavano i pettorali scolpiti. Mugugnai sorridendo e senza accorgermene, lo feci distendere sul letto sotto di me, mentre intrecciavo la mano nei suoi capelli e chiedevo il permesso di entrare nella sua bocca. Bill l'aprì permettendomi di assaggiarla e si aggrappò alla mia schiena, infilzandomi involontariamente con le unghie mentre stringeva le gambe alle mie.
    -Tomi.- mi chiamò separandosi -Cosa...- Bisbigliò. Non sapevo cosa stavo facendo, eppure non volevo smettere. -Shhh.- Sussurrai per calmarlo mentre entravo nella sua bocca scoprendo un sapore tutto nuovo. -Mio.- Mormorai leccando lentamente il suo palato e giocando con il suo piercing alla lingua, trovandolo dannatamente eccitante. Intanto lui aveva afferrato una manciata di dread e lì tirò, preso dal momento.
    -Si.- pigolò -Solo tuo.- Ribadì, mordicchiandomi il labbro inferiore, gemetti debolmente e strinsi il suo fianco entrando dentro la sua maglia, accarezzandogli il piccolo busto. -Bill.-Sussurrai sistemandogli meglio tra le sue gambe.
    Il moretto si staccò, soffiando sulle mie labbra. -Ti voglio bene, Tomi.- Cinguettò stingendomi ancora di più e strusciando i nostri nasi insieme. -Me too.- Soffiai a mia volta sorridendogli piano. -Sei così bello...- Sussurrai facendo vagare gli occhi sul suo volto: i capelli attaccati al viso leggermente sudato, le labbra gonfie e rosse, gli occhi socchiusi e il corpo suo che tremava e si stringeva a me. -E mio.- Sussurrai scendendo a baciargli la bocca. Lui ridacchiò, facendo illuminare quei pozzi di ambra dei suoi occhi.
    -Solo tuo.- pigolò, posandomi una mano sulla guancia - Ma non dire mai più le bugie.- Disse serio, tirandomi una guancia -Io non sono bello.- Asserì sorridendomi, mostrando quei denti bianchi come la neve.
    -Sei molto bello.- Replicai delineando con il pollice la linea delle sue labbra, così morbide e sensuali. Pensandoci un attimo ci eravamo appena baciati ed era stato molto bello. Abbassai la testa e la posai nell'incavo del suo collo sorridendoci contro e continuando, intanto, con la mano, ad accarezzare il suo petto sotto la maglia. Gemette a quelle carezze. -Anche tu sei molto bello.- Sussurrò chiudendo gli occhi e beandosi di quel momento di coccole. Ero sicuro che il suono che era uscito dalla sua bocca era uno dei più belli ed eccitanti che avessi mai sentito. Gli morsi il collo e mi costrinsi ad alzarmi da sopra di lui. Rimasi in ginocchio con le gambe attorno al suo corpo e gli baciai lentamente le mani.
    -Basta coccole per ora.- Mormorai più a me stesso che a lui, storcendo le labbra. Bill sorrise al mio gesto d'affetto, ed assentì alla mia affermazione, chiudendo gli occhi e respirando in maniera irregolare. Li riaprì lentamente osservandomi ancora. -Questa notte dormi con me?- Chiese sporgendo il labbro inferiore.
    Lo guardai con un sopracciglio alzato, annuendo lentamente, prima di tirarlo su per farlo sedere e avvicinai i nostri visi. -Dovrai stare attento a non tentarmi, capito?- Sussurrai maliziosamente scoccandogli l'ennesimo bacio sulle labbra. -Ora è meglio farsi una bella doccia, mi devo rilassare.- Mormorai alzandomi e spingendolo così che si sdraiasse, poi mi tolsi i pantaloni gettandoli sulla sedia alla scrivania e cercai la crema al cocco. -Poi me la metti sui rasta dopo la doccia?- Gli chiesi dolcemente.
    Lui annuì girandosi verso Rufus. -Tomi, ma Rufus dove dorme?- Chiese prima che andassi via. -Con te, perciò porta la cuccia nella tua camera. I puzzoni dormono con i puzzoni.- Affermai ridendo come un pazzo, uscendo dalla stanza e sentendo le imprecazione di mio fratello oltre la porta.




    * * *






    Mi infilai nel letto di mio fratello mentre Rufus si sistemava nella sua cuccia, sbadigliando. C'era voluto parecchio per convincere la mamma a tenerlo, mentre Gordon non aveva fatto una piega quando la mamma si era lamentata dicendo che lui, essendo musicista, a causa dei tour la lasciava sola a badare a noi due. Quando però le avevamo messo il muso di Rufus vicino al viso, si era morsa le labbra e lo aveva stretto a se ridendo mentre lui la leccava tutta e, alla fine, aveva ceduto.
    Strinsi il magro corpo di mio fratello tra le braccia e spensi la lampada sul comodino.
    Intrecciai le nostre gambe nude e, mentre lui aveva la mia solita maglia, io dormivo solamente in boxer.
    -Cerca di non violentarmi mentre dormo.- Lo punzecchiai baciandogli la fronte e lui sorrise ad occhi chiusi.
    -Non saprei neanche come si fa.- Ridacchiò avvicinandosi di più, posando la testa sul mio petto. Risi e posai a mia volta la testa sulla sua.
    -Allora devo stare attento io a non violentarti mentre dormi, buonanotte piccolo.- Sussurrai dolcemente chiudendo gli occhi.
    Dopo parecchi minuti di silenzio sentendo solo il ticchettio della sveglia pensai che si fosse addormentato, ma sentii un debolissimo “è te che voglio Tomi” che mi fece spalancare gli occhi. Non ero sicuro di aver sentito bene o se non l’avessi sentito veramente; magari l’avevo immaginato, ma ero troppo stanco per pensare. Mi addormentarmi profondamente.











    NOTE: Si posta ogni mercoledì.

    Note di Maryon: Aww finalmente qua con un altra storia ** completamente diversa dal mio genere e non l'ho scritta nè da sola e nè con la mia Nai ò__ò cosa strana per me, è un passo avanti per il mondo, ma gigantesco per me °O° *saltella felice* Ok torno seria, non ha granchè senso quello che ho detto in precedenza u.ù a parte che aggiungo, che questa storia io e Freddi è da oltre un mese che l'abbiamo scritta e completata u.u perciò non avremo problemi di capitoli ancora non pronti x°°D e sopratutto, adoro il banner che ho fatto per questa stora ç_ç Dio, i piccini in mezzo, li vedete che carini?! ** Bhe, c'è d'aspettarsi di tutto in questa storia e mi raccomando, non saltate a conclusioni affrettate, sopratutto con... uno degli avvisi *W* Spero vi sia piaciuto come primo capitolo e che continuerete a leggere *affila coltello per minacciare* ora vi lascio alle note della mia collega, alla prossima. =DD

    Note di Freddi: Ebbene vi aspettavate questo duo fatale? No? Che vergogna è_é! Io e Maryon abbiamo deciso di intraprendere questa scarpinata in una nuova Twc..
    Volevamo, o meglio volevo sperimentare cosa si provasse a scrivere in coppia, ed è stata un esperienza meravigliosa. Non so che altro dire *____*, spero che la nostra storia vi piaccia, anche perché io e la pucci ci abbiamo messo l’anima! :ehsì: *-*

    Edited by ~Maryon‚ - 19/5/2010, 17:29
     
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  2. -Call me...Fex;
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    owh! ma sono la prima?
    leggo e commento
     
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  3. V a l e ~
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    Ommioddio che bello un'altra storiaaaaaaaaaaa *-*

    Maryon Freddi bellissimo inizio, davvero (: questa twincest mi intriga e mi piace particolarmente.. non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo che da quanto ho capito posterete ogni mercoledi, bene bene, molto bene aspetterò con ansia il prossimo mercoledi (:

    PS. questa cosa che Bill e Tom già si baciano mi piace tanto U.U
     
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  4. ~Maryon,
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    CITAZIONE (-Call me...Fex; @ 3/3/2010, 21.33)
    owh! ma sono la prima?
    leggo e commento

    Attendiamo u.u


    CITAZIONE (V a l e ~ @ 3/3/2010, 21:43)
    Ommioddio che bello un'altra storiaaaaaaaaaaa *-*

    Maryon Freddi bellissimo inizio, davvero (: questa twincest mi intriga e mi piace particolarmente.. non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo che da quanto ho capito posterete ogni mercoledi, bene bene, molto bene aspetterò con ansia il prossimo mercoledi (:

    PS. questa cosa che Bill e Tom già si baciano mi piace tanto U.U

    *O* sono contenta che ti piaccia ç_ç
    Mi fa tanto tanto piacere. *saltella felice per tutta la stanza*
     
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  5. V a l e ~
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    sisi mi piace tanto davvero.. ne voglio un altro U.U
     
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  6. !Moody
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    ma che carino questo inizio *__*
    Non so perche` ma Tom fratello grande e Bill fratello piccolo li trovo adorabiliiiiii!
    E poi sono cosi`...coccolosiiii e Rufus...aaaw!
    Ma e` possibile che un dalmata abbia gli occhi azzurri?*me curiosa*
    Non vedo l'ora sia mercoledi` :)
     
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  7. Capricorn870
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    Ma calma mai?stai sempre in mezzo a qualche twc,prenderai mai qualche momento di pausa? :popcorn: :zen:


    Sembra più "leggera" delle altre,sembra è
    Già stanno un passo avanti,sono quasi "cariosi" *parola inventata da me adesso adesso" xD

    CITAZIONE
    non saltate a conclusioni affrettate, sopratutto con... uno degli avvisi

    :sospettoso: :eh: non mi esprimo giusto per evitare figure di cacca :indif:

    Edited by Capricorn870 - 3/3/2010, 22:45
     
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  8. •Freddi«
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    Salve a tutte *-*!
    grazie mille per i commenti *_*, quanto siete carine, a quanto pare vi sta rispondendo Maryon *___________________*!
    Bene bene, facciamola sgobbare u.ù.
    *feffe si mette seduta e sorseggia la sua coca con ghiaccio*

    nooo scherzo u__u.

    CITAZIONE
    ma che carino questo inizio *__*
    Non so perche` ma Tom fratello grande e Bill fratello piccolo li trovo adorabiliiiiii!
    E poi sono cosi`...coccolosiiii e Rufus...aaaw!
    Ma e` possibile che un dalmata abbia gli occhi azzurri?*me curiosa*
    Non vedo l'ora sia mercoledi` :)

    moody ciao *O*!!
    Aw io e Maryon adoriamo il fatto che tom è più grande di Bill, sopratutto io XD
    ehmm.. bella domanda ò.ò'', credo di sì perchè non ci dovrebbero essere?
    E se non ci sono Rufus è l'unico al mondo *OOOO*!

    Grazie del commento <3
     
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  9. -Call me...Fex;
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    eccomi *si sbraccia*
    ho fatto tardi perchè mentre leggevo guardavo (e guardo) caterina e le sue figlie! -.-
    cooooomunque è amore *-* no veramente! è...dolce e pucciosa e terribilmente amabile
    billo è innamorato <3
    e tom è bisessuole °O°
    ed è una M-preg!!!!! xO
    fantastico! bravissime *-*
     
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  10. ,claio`
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    Scusascusascusa se non sono qui per commentare la storia, perché non l'ho letta XDDD
    Solo una cosa... per il titolo l'errore è voluto, vero? XD
     
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  11. ~Maryon,
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    CITAZIONE (V a l e ~ @ 3/3/2010, 22:01)
    sisi mi piace tanto davvero.. ne voglio un altro U.U

    X°D
    pazienta un pò u.u

    CITAZIONE (,claio` @ 3/3/2010, 23:24)
    Scusascusascusa se non sono qui per commentare la storia, perché non l'ho letta XDDD
    Solo una cosa... per il titolo l'errore è voluto, vero? XD

    Ehm mi sa di no. ò__ò che errore?

    CITAZIONE (!Moody @ 3/3/2010, 22:12)
    ma che carino questo inizio *__*
    Non so perche` ma Tom fratello grande e Bill fratello piccolo li trovo adorabiliiiiii!
    E poi sono cosi`...coccolosiiii e Rufus...aaaw!
    Ma e` possibile che un dalmata abbia gli occhi azzurri?*me curiosa*
    Non vedo l'ora sia mercoledi` :)

    Sììì, è bello che non siano gemelli **

    Sì, ho trovato una foto con un dalmata con gli occhi azzurri,
    perciò c'è xD
     
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  12. ,claio`
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    Non penso che si possa dire "THE OUR" XD
    Cioè penso che si possa dire solo "OUR TIME" perché in inglese solitamente non si mettono gli articoli davanti agli aggettivi XD
     
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  13. ~Maryon,
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    CITAZIONE (Capricorn870 @ 3/3/2010, 22:20)
    Ma calma mai?stai sempre in mezzo a qualche twc,prenderai mai qualche momento di pausa? :popcorn: :zen:


    Sembra più "leggera" delle altre,sembra è
    Già stanno un passo avanti,sono quasi "cariosi" *parola inventata da me adesso adesso" xD

    CITAZIONE
    non saltate a conclusioni affrettate, sopratutto con... uno degli avvisi

    :sospettoso: :eh: non mi esprimo giusto per evitare figure di cacca :indif:

    Mai ferma u.u
    Molto più leggera, o bhe in parte x°°D

    ahahah bella parola x°D
    Dimmi l'avviso, su **

    CITAZIONE (,claio` @ 3/3/2010, 23:28)
    Non penso che si possa dire "THE OUR" XD
    Cioè penso che si possa dire solo "OUR TIME" perché in inglese solitamente non si mettono gli articoli davanti agli aggettivi XD

    Ops, da qui si nota la mia incompetenza in inglese x°D
    Allora me lo farò correggere il titolo. Grazie tante
     
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  14. Capricorn870
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    CITAZIONE
    Molto più leggera, o bhe in parte x°°D

    Volevo dire quasi :nerd:
    CITAZIONE
    ahahah bella parola x°D

    Bhe grazie,modestamente ogni giorno me ne invento una u.u -_- :nerd:
    CITAZIONE
    Dimmi l'avviso, su **

    L'm-preg,però come ho scritto non mi pronuncio per evitare figure e per evitare di farmi viaggi mentali per poi arrivare a niente.
     
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    Boy Don't Cry

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    Che bella *O*
    E che lungo il capitolo! E io adoro i capitoli lunghi e le Mpreg! <3
    Sono dolcissimi... Io il prossimo mercoledì non ci sono, aspetterò di tornare fra due settimane! :(
    Di nuovo: Adoro come sta iniziando questa twincest! xD
    Ciau!
     
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1087 replies since 3/3/2010, 21:28   17438 views
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