Il Destino

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  1. ~Vabi
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    Autore: Vabi
    Avvisi: Het
    Genere: Angst; leggermente romantico
    Disclaimers: I personaggi citati sono reali,ma i nomi sono stati cambiati per camuffarne l'identità. E' in parte ispirato alla mia vita.
    Questa storia non è scritta a scopo di lucro

    IL DESTINO


    ( Dedicata alla mia migliore amica Kimi )






    Molte volte Vabi si era posta questa domanda, e anche adesso se la poneva, in questa giornata autunnale: la Vita è da considerarsi come un cerchio o come una linea diritta? Si nasce, si cresce, si invecchia, si muore.
    Queste sono tappe obbligatorie, esse ci vengono poste davanti, e non vi si può certo sfuggire.
    Tutto ha un Inizio e una Fine. Tutto nasce, si trasforma, il tempo passa, si invecchia. Inevitabilmente si muore.
    E tutto questo, nella Vita di una persona costituiscono delle certezze, dei punti fermi.
    Che fosse circolare o lineare, Vabi sapeva che la Vita aveva un Inizio e una Fine.

    Ma ciò che davvero rende questa esistenza in grado di essere definita Vita,Vera Vita, sono le sfumature, le particolarità, gli imprevisti; ciò che non ci aspettiamo minimamente possa accadere. Sia nel bene, che purtroppo nel male. E gli avvenimenti non previsti sono come le due strade di un bivio che il guidatore non si aspetta di trovare.

    Perchè le strade, si dovrebbe sapere ,non portano tutte in una sola direzione.

    C'è sempre un momento in cui bisogna scegliere, nella Vita.
    Si può girare a Destra; si può svoltare a Sinistra. O perchè no, andare avanti.
    Fare delle scelte.
    Ma tornare indietro?
    Ogni lasciata è persa,dicono.

    Se si considera la Vita come un cerchio, prima o poi quell'occasione ritornerà. E' un cerchio, si ripete.
    Se invece si pensa ad una linea..allora davvero quella lasciata è persa.

    E il Destino?
    E' tutto già scritto oppure ognuno è artefice del suo?

    E' inevitabile pensarci quando rifletti su ogni mimimo fatto che ti accade nella Vita.
    Ogni minimo e piccolo fatto. E quello avvenuto alcuni mesi fa, era ciò che più aveva sconvolto la Vita a Vabi. Lei e Michi, si erano incontrati sei mesi fa. Un tempo che non aveva durata, che era stato congelato e a Lei sembrava che fosse passato giusto un minuto da quando aveva incrociato il suo sguardo. Eppure, allo stesso tempo, la distanza, aveva fatto in modo che il tempo non passasse più. E quindi quei sei mesi equivalevano all’eternità per Lei.
    Tutte le domande che si era posta, sul Destino, sugli eventi, sulle sue certezze: bè, Lui le aveva completamente stravolte. Il ritmo regolare della sua Vita, con le sue abitudini, le convinzioni, che le davano calma e tranquillità, Lui le aveva sconvolte.
    Michi era stato il suo bivio. Aveva dovuto svoltare, non era potuta andare avanti. Lo aveva seguito, aveva seguito i suoi occhi. Sapeva che se l’avrebbe fatto, non sarebbe più potuta tornare indietro.
    Ma come era iniziato tutto? Perché tutto ha un Inizio
    Vabi riflette e poi inizia a ricordare. E quando rifletteva perdeva il contatto con la realtà. . E se perdeva il contatto con la realtà ritrovava Lui.
    Tac tac tac. Quel Rumori di passi. Sono attimi, piccoli frammenti. Quanto si può nascondere in due secondi? In due secondi si può nascondere tantissimo. Tante emozioni, tanti sentimenti. Quando aveva visto Michi, il mondo si era fermato. Gli altri, quegli altri esseri umani, erano risultati superflui, un contorno quasi fastidioso. Bè, ma il mondo non poteva essere popolato solo da Loro. Quello era un altro mondo, un mondo perfetto, un mondo così perfetto da essere non reale.
    Da essere non reale. Reale era una parola ormai divenuto concetto astratto nella sua mente, perché reale erano i suoi sogni, quelli all’interno dei quali Michi c’era. E ormai, da quando lo aveva visto per la prima volta, il Tempo, che si era congelato, era reale solo quando Lui c’era. Nei sogni dunque. Il mondo Vero, quello con il chiacchiericcio inutile del mondo, quello dove Lui era solo una proiezione del Sogno, era Buio e Vabi non voleva più considerarlo tale.
    Il tempo sta scorrendo? Si, il mondo va avanti, il tempo scorre, sta passando, ma non per Lei.
    Ti vedo.
    Ti sento.
    Ti amo.
    Vabi riflette ma in mezzo ai suoi pensieri, mentre Lei torna indietro nella sua memoria, si intrufola sempre quel pensiero. Ti vedo, ti sento, ti Amo. Cucina, stira, studia, legge, parla; ma queste sei parole si intrufolano in ogni minimo particolare della sua Vita.
    Ritorna a ricordare.


    Due secondi possono nascondere tutto. Una volta le era caduta la penna a lezione. Ma lei non se n’era accorta. Poi Lui si avvicina, la raccoglie, gliela porge, le sorride. No, aspetta. Prima le aveva sorriso e poi gliel’aveva porta. O forse aveva sorriso dall’inizio alla fine. “La tua penna”. “Grazie”, aveva risposto appena accennando la parola. Sguardi. Altri sorrisi. E poi il professore che era rientrato. Lui che era tornato al suo posto, la guardò. Vabi lesse in labiale “ Vai alla conferenza dopo?”. “Non lo so”. Che stupida. Non lo so? Ma che risposta era stata non lo so. No, Si, Non mi va, Come sei bello. Quelle erano risposte. Ma non lo so che diamine di risposta era? La risposta di una come Lei che doveva sempre aspettare che fossero gli altri a decidere per Lei, prima di Lei. Riflettè ancora sul suo sorriso. Tutto il tempo, fino alla fine della lezione. Si perse tra i suoi pensieri e si rese conto di essersi incantata a guardare il vuoto solo quando un ragazzo la urtò; la lezione era finita, le folla si alzava, e c’era tanta confusione. Si guardò intorno, e non riusciva a vederlo. Si girò, non lo vide. Il cellulare squillava ma lei continuava a non vederlo. Il cellulare insisteva, lei allora risponse, era sua madre, aveva come al solito bisogno di lei. Tanto ormai l’aveva perso di vista. Ormai l’aveva perso di vista.
    Perché anche quella volta qualcuno aveva deciso per Lei. Anche se forse quella non era una volta “qualsiasi nella sua monotona vita”; ma anche quella volta avevano deciso per Lei. Un occasione persa. Cosa sarebbe potuto succedere? Inutile chiederselo ora.
    Nella sua mente tornano immagini. Immagini di momenti succeduti a quell’episodio , dove Lei aveva smesso di distinguere il giorno e la notte, e di mangiare e di sentirsi libera di sorridere. Non lo era,più perché quella volta, si proprio quella volta qualsiasi, lei si era..lei si era innamorata. Di un paio d’occhi, di un sorriso.
    Ogni volta che lo rivedeva erano così vicini ma non come avrebbe voluto Lei. Ogni volta quei minuti, quei passi, quel sorriso. Tra una lezione e un’altra, nelle pause, nel bar di fronte. Ma c’era sempre qualcosa che ostacolava tutto. Ogni volta Lei contava..uno..due. E sorrideva. Due secondi. Quei suoi due secondi. Sorrideva a Lei, e sperava sempre si avvicinasse. Ma non lo faceva e forse aspettava solo il momento giusto.
    Arriverà si diceva Lei.
    Poi un giorno non lo vide più. Quanto era durato tutto? Una settimana? Non avrebbe saputo dirlo perché non ricordava, appunto il Tempo si era fermato.
    Sapeva il suo nome, sapeva il corso che frequentava, sapeva e conosceva l’inflessione della sua voce quando parlava a lezione. Si incantava a guardarlo.
    Aveva saputo dopo che non lo aveva visto più, che Lui non era di lì. Aveva saputo che era venuto per dalcuni stages. E adesso non sapeva come e quando rintracciarlo. Michi, 20 anni, Tedesco, Scambio Culturale. Questo sapeva di Lui. Occasioni Avute? Nell’arco di dieci giorni ne aveva avute un po’. Perse? Una sola in maniera volontaria, quando aveva deciso di accontentare ,sua madre. Le altre sembravano organizzate appositamente dal Destino per ostacolarli. Si parlavano per poco; sorrisi; poi sempre chiamate d’emergenza, o altri imprevisti che li allontanavano.
    Ma Lei ogni volta lo pensava, lo sentiva, lo amava.

    Tutto aveva avuto un Inizio ma non una Fine.
    Perchè l’Amore è uno di quegli imprevisti che arriva, stravolge, cambia le certezze. Vabi non sapeva quando si sarebbero rivisti, cosa si sarebbero detti, quanto tempo avrebbero avuto a disposizione. Aveva preso quella strada, svoltando a Destra, con la certezza di non poter tornare più indietro, con la consapevolezza di aver lasciato perse molte occasioni, e con la paura di vedere quale sarebbe stata la Fine di questo Amore. Ecco perché si poneva tante domande. Perché Lui le aveva lasciato il vuoto, e si chiedeva se lo avrebbe mai colmato, e quando, e come.
    Sono passati pochi mesi, si dice Vabi.
    Rilegge ciò che ha scritto mentre ricordava.


    "Lei.
    Forse ha tessuto il suo abito di illusioni, ma esse erano così poetiche che l'unico modo per uscirne era adagiarsi e non svegliarsi più.
    Ma Lei sapeva che i suoi occhi vedevano al di là. E Lei vide oltre. Vide Lui. E che questo fosse la sua salvezza o la sua rovina a Lei poco importava.
    Se fosse finito tutto in macerie, avrebbe continuato ad essere l'Angelo Silenzioso, nutrito di una Luce di una Eternità di attimi flautati e delicati, e avrebbe vagato per la Terra accanto al corpo di Colui che non avrebbe smesso di amare.
    Ma se, se tutto quello che Lei aveva protetto, se, oltre le distanze, oltre le barriere, fosse stato la sua salvezza allora, solo allora, si sarebbe spogliata di ciò che aveva indosso, e la sua nudità sarebbe stata limpida e sfolgorante quanto la Verità. La Verità di un Amore che aveva racchiuso nei suoi occhi.
    Gli occhi non sono fatti per vedere ma per guardare. E Lei guardò e amò. Altri occhi e sorrisi che sapevano di Inferno e Paradiso.
    Le parole non sono nate per dare giudizi. E Lei non giudicò ma amò. Qualcuno che le parole avrebbero oscurato da ragioni, che il cuore non conosce.
    Di Notte, veglierà su di Lui. E di Giorno attenderà.
    Lei."

    Bè, si tutto sommato è un buon inizio per un racconto, quel breve prologo. Rispecchia alla perfezione i suoi sentimenti. All’improvviso una frase fa capolino nella sua mente.
    "Forse non sarà il dolore di questo momento a cancellare tutto ciò che hai dentro". Dove le ha sentite queste parole?
    Non riesce minimamente a ricordare dove. Boh, forse da qualche canzone, forse da qualche film, forse da qualche libro. O forse semplicemente è la sua mente che inizia ad andare avanti da sola. Senza motivo.
    Forse sarà stata quella canzone dalla melodia maledettamente triste, forse sarà stato quel suono stonato a quel pianoforte.
    Ma si certo. Il suo dannatissimo vicino di casa.
    A tutte le ore del giorno. Quella stessa melodia.
    Mai una nota sbagliata. Mai.
    Eppure quella mattina, eccola, eccolo quel piccolo genio rompiscatole del piano di sotto. Ha sbagliato una nota. E Vabi è quasi compiaciuta di ciò. Quel ragazzino la infastidisce, tipico figlio unico di genitori perfezionisti. Ma quella Musica è bella, troppo bella.
    Non c'è nulla di più emozionante di una dolce melodia di un pianoforte. E allo stesso tempo non c'è nulla di più drammaticamente inquietante di una stonatura tra quelle dolci note.
    Sol fa si la..DO. Bang bang bang.
    Una lacrima. Una nota stonata. Il grido di un bimbo di un prato. La televisione che trasmette un mondo che va avanti. Maledetto mondo che va avanti. Solo? Forse. I suoi ricordi. Lui. La neve fuori di casa. Lui. Il cielo grigio. Lui. E di nuovo quella nota stonata.
    Ora proprio nel momento in cui Lei sta di nuovo pensando: Ma tu dove sei?
    E capì che Lui era in quella nota stonata. Infondo la Musica è Anima. E quella Musica, in quella stonatura, personifica Lui: Michi. Vabi si guarda intorno e sente la sua presenza. Lo sente nell’Aria. Ma l’Aria non ha consistenza, e quindi si rende conto che non c’è, è solo la sua mente, intorno a Lei c’è il vuoto. E’ per questo che Lei lo sente nella stonatura di un piano e non nella perfezione di un componimento. Perché Lui manca, perché non c’è, perché al posto di un paio di braccia c’è il vuoto, ed è ad esso che Lei rivolge sorrisi.
    La loro storia era come una canzone suonata al pianoforte finita con una stonatura.
    Lui se n’era andato e le aveva lasciato il vuoto. Come del resto ogni volta che il sogno finiva, Lui le lasciava il vuoto. Alla fine cosa sorridi a fare, cosa mi guardi? Perchè? Sei un ricordo. Sei l’Amore ma..con quella dannata stonatura.
    Ok, vattene. Vattene ricordo, vattene come davvero te ne sei andato.
    Verrai di nuovo. Si suonerai ancora su di me. Suonerai.
    Ma stavolta ti prego, stavolta ti scongiuro, evita la stonatura.
    Il dolore non è mai fine a se stesso. Quel dolore era Lui. Lei avrebbe fatto in modo che non ci fossero state più stonature. Di modo tale che neanche quell'Amore sarebbe stato fine a se stesso.
    Non importa se la Vita è un cerchio, una linea. Non importa quante occasioni ha perso. Vabi sente che quell’Amore è Vero, che reale è solo ciò che prova per Lui. Non aveva più certezze. Ma cacofonico controsenso, Lui , causa di ogni perdita di certezza, è l’unica che gli rimane. Sorride.
    Ti sento, ti vedo, ti amo.
    Avrebbe fatto in modo da farlo diventare il suo Destino. Basta prenotare un biglietto aereo. E l’ultima cosa certa di questa giornata, è il suo sorriso di fronte a quella prenotazione.
     
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  2. katarina stratford
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    Ho messo qualche giorno a commentare, avevo parecchie fic in ritardo..
    Questa storia, o piuttosto dovrei dire questo scritto, è riconducibile a tante cose, tante situazioni e tanti sentimenti.
    Parla di alcune cose ma anche di altre, non dette.
    Ognuno può capirla, metbolizzarl in modo diverso.
    E' questo che mi pace di quello che scrivi, sono storie e sentimenti universali.
     
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  3. ~Vabi
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    CITAZIONE (katarina stratford @ 28/10/2009, 16:49)
    Ho messo qualche giorno a commentare, avevo parecchie fic in ritardo..
    Questa storia, o piuttosto dovrei dire questo scritto, è riconducibile a tante cose, tante situazioni e tanti sentimenti.
    Parla di alcune cose ma anche di altre, non dette.
    Ognuno può capirla, metbolizzarl in modo diverso.
    E' questo che mi pace di quello che scrivi, sono storie e sentimenti universali
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    L?ho inseirta qui, e adire il vero neanche sono venuta a riconotrllare i commenti.
    se non me lo diceva Chimi che avevi commentato chissà quando l'avrei visto.
    L'ho messo così, perchè a me questo scritto piace, perchè mè una delle cose che ho scritto a cui sono più legata.
    E davvero poco importa se l'hanno letto in mille o nessuno, l'ho fatto per me perchè amo scrivere.
    I tuoi commenti sono sempre attesi, sono contenta che tu l'abbia letta, e apprezzata. Davvero.
    Grazie mille Kata
    Ognuno scrive per sè, e butta fuori ciò che prova, poi può venire capito oppure no.
    Questo tuo commento però mi fa estremamente piacere, perchè infondo ciò a cui aspiro un pò, senza presunzione, è che la gente mettendosi di fronte ad un mio scritto lo faccia anche suo, e pensi anche a ciò che ha vissuto, provato nel suo privato.
     
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  4. ~Vabi
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    Accidenti Kat, sei l'unica che ha commentato XD
     
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  5. ~Chimi
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    Per Vabi è stata la svolta più importante.
    Che la porterà lontano,dove lei non si sarebbe mai immaginata di andare.

    Tu sai scrivere.
    Questa è la cosa che sai fare meglio..

    NON SMETTERE.
     
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  6. panny94
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    Le riflessioni all'inizio, quelle della nota stonata...
    Dio, è una shot meravigliosa.
    Scritta con il cuore, davvero...
    Non ho mai letto nulla di tuo, ho notato che sei su questo forum da poco, ma spero di poter leggere presto qualcos'altro...
    Sarebbe fantastico poter sentire altre emozioni del genere solo per uno scritto; in pochi ci riescono, sei tra una di queste persone, secondo me.
    Complimenti e grazie...
     
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  7. ~ MyChemicalGirl.T
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    Vabi...
    Scritta bene, con una realtà dolorosa..pultroppo quella che è .
    Vedi, che il destino si può cambiare . Siamo noi a cambiare il nostro.
    Non ha molto senso questo commento però volevo farti i miei complimenti <3
     
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  8. ~Vabi
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    Vita mia, le tue parole sono sempre il miglior sostegno <3
    Ti Amo.


    Giadì, grazie mille per i tuoi complimenti e tranquilla che ho capito cosa intendevi dire!




    CITAZIONE (panny94 @ 7/12/2009, 11:05)
    Le riflessioni all'inizio, quelle della nota stonata...
    Dio, è una shot meravigliosa.
    Scritta con il cuore, davvero...
    Non ho mai letto nulla di tuo, ho notato che sei su questo forum da poco, ma spero di poter leggere presto qualcos'altro...
    Sarebbe fantastico poter sentire altre emozioni del genere solo per uno scritto; in pochi ci riescono, sei tra una di queste persone, secondo me.
    Complimenti e grazie...

    Non so il tuo nome ma volevo ringraziarti per le tue parole.
    Mi lusingano e mi rendono felice, grazie mille <3
     
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  9. Angie Wunder
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    Vabi
    mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere, come ti esprimi..
    E' davvero bellissima questa shot *-*
    ti giuro mi son venuti i brividi *-*
    Complimenti!
     
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8 replies since 25/10/2009, 21:28   122 views
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