La Città Proibita

Sospesa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Elsartemis
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ciao ragazze eccomi ritornata come promesso dopo la Twincest "Io sono in camera di Tom?No, non sono in camera di Tom.."

    Questa è una twincest pesa.
    Avverto tutte.

    Titolo: La Città Proibita.
    Autore: ElsArtemis.
    Rating: NC17
    Genere: Angst, Drama, Romance,AU
    Avviso/Nota: I manicomi in pochi paesi sono stati davvero chiusi. Comunque le pratiche che racconterò ora non vengono più usate. Le inserisco soltanto per rendere più interessante la storia.
    Riassunto: Bill viene rinchiuso nella “Città Proibita”.. e Tom?

    Prologo.
    -Non ci posso credere, mi hai portato davvero qui?- Bill si aggrappò alle spalle di Tom sorridendo come un bambino.

    -Certo, che credevi.. Non sono poi così cattivo.- Tom lo prese per mano e gli lasciò un bacio umido sulla guancia sinistra.

    Bill rabbrividì.
    Tom l’aveva portato sul lago dove per la prima volta si erano baciati. Esattamente un anno fa. Bill non se l’aspettava, nonostante Tom potesse essere una persona meravigliosa non si poteva definire esattamente romantico. Era un po’ rude. Ma quel giorno aveva deciso di sbilanciarsi.

    -Hai freddo?- Tom guardò Bill mentre muoveva il suo corpo intento a scaldarsi un poco.

    -Un pochino..-

    -Vieni qui- Tom lo chiuse in un abbraccio facendogli nascondere le sue mani magre e diafane nella sua enorme felpa. Bill l’adorava.

    -Non capisco perché continui a metterti questi enormi vestiti. Non ti devi nascondere, sei bellissimo- Bill affondò il suo viso nel collo del rasta annusando l’odore della sua pelle.

    -Oh ma smettila con questa storia- Tom rise e posò un bacio sulla fronte del suo ragazzo.

    -Ehi- Bill si scostò un po’.

    -Dimmi..- Tom lo guardò negli occhi in attesa che il moro parlasse.

    -La prossima settimana ho la visita..Sai, quella decisiva.- Bill si incupì e abbassò il volto.

    -Ehi B.. Tranquillo ok? Sai che andrà bene, non è la prima volta che la fai..- Tom cercò di calmarla. Era a conoscenza dell’importanza di quella visita. Ma non voleva mostrare il suo nervosismo.

    -Si ma..-

    - Shh, ora stiamo insieme e basta- Tom lo attirò nuovamente a se e lo baciò delicatamente sulle labbra rosse e gonfie dal freddo.

    -Già..Hai ragione T..- Bill sorrise e rispose al bacio che si fece più profondo e caldo. Tom dischiuse le labbra lasciando entrare la lingua di Bill. Sentì il sapore metallico del suo Piercing. Baciare il suo ragazzo era senz’altro la cosa migliore. Gli prese la testa tra le mani e gli accarezzò la nuca facendogli scappare un leggero gemito.

    -B.. Ora apri bene le orecchie perché non te lo sentirai ripetere tante volte..- Tom si staccò dal bacio e gli accarezzò la guancia dolcemente.
    Bill sapeva già cosa gli avrebbe detto, quella cosa che veniva sussurrata, quella cosa che faceva venire le farfalle allo stomaco, quella cosa che solo Tom sapeva dire così fottutamente bene proprio perché non la diceva mai.. Ma quando la diceva il mondo si ribaltava. Perché era vera. Sentita.
    Così vera che l’avresti potuta toccare.

    -Ti amo- Tom si separò totalmente da Bill e si mise a camminargli intorno non staccando mai contatto che vi era tra i loro occhi.

    -Cazzo, sono così inverosimilmente innamorato di te che potrei gridarlo, potrei .. Dio B.. Per te farei qualsiasi cosa, mi getterei all’ inferno pur di seguirti e stare con te. Lo sai vero? Dimmi che lo sai? Potrei sopportare
    ogni cosa tanto ti amo.. – Tom riprese le mani di Bill.

    -Con me addirittura fino all’inferno?- Bill sorrideva. Era pazzesco Tom. Poteva davvero riempirti il cuore.

    -Inferno..- Tom si avvicinò e lo baciò nuovamente lasciando scorrere le sue mani lungo la schiena del moro mentre Bill sorrideva nel bacio. Era felice. Non era solo.

    -Ehi T.. –Bill parlò sulle labbra di Tom.

    - Non lasciarmi mai andare via.. –

    -Mai .. Mai .. mai.. – Tom lasciò piccoli baci sul collo di Bill.
    Sarebbero stai così per sempre.

    I Capitolo

    Bill, sbrigati.. Gordon ci aspetta già in macchina- Simone si appoggiò allo stipite della porta della camenre del figlio osservandolo mettere alcune cose nella borsa tracolla.

    -Sai che non ti servirà il cellulare..- La donna sospirò.

    -Potrebbe sempre chiamare Tom - Bill si infilò la giacca di pelle ed uscì dalla stanza.

    -Tesoro- Simone gli appoggiò una mano sulla spalla facendolo girare.

    -Dimmi Ma..- Bill le sorrise. Era nervoso ma non voleva farlo vedere. Conosceva la sensibilità di sua madre e non voleva turbarla eccessivamente.

    -Comunque andrà..-

    -Comunque andrà..Vada come Vada.- Era un loro motto. Prima di ogni visita era una sorta di rito scaramantico per poi tornare a casa con il sorriso. Sarebbe andata bene anche quella volta.

    Si abbracciarono.

    Uscirono dalla casa ed entrarono in macchina di Gordon che partì verso l’ospedale. Certo, una normale famiglia in una macchina. Ma chissà che destino era celato. Forse se non fossero mai usciti da quella casa quel freddo mattino del 3 Dicembre le cose non sarebbero andate in quel modo.

    Le visite erano frequenti. Una volta al mese, più diverse medicine da prendere nel corso della giornata.
    Era tutto iniziato 11 anni fa, quando Bill aveva 7 anni. La madre l’aveva visto ribaltare gli occhi al risveglio e tremare incosciente come se fosse stato preso da tremiti fortissimi. Sbavava e sputava sangue. Lo portò subito al pronto soccorso ma dissero che poteva essere normale in bambini in fase di cresciti. Il mattino seguente ebbe la stessa crisi, ma molto più intensa. La madre inizialmente non seppe a chi rivolgersi. Tutti i medici rispondevano allo stesso modo. Così chiuse gli occhi. Le crisi si aggravarono sempre di più: prolungarono di durata e si presentarono anche durante il corso della giornata. Finalmente Simone trovò un medico illuminato e l’aiutò. Le diede diversi farmaci che fecero calmare le crisi di Bill.

    Purtroppo però una parte del suo cervello era stata lesa.

    Questo dicevano le analisi.

    Avrebbe dovuto essere monitorato.

    ***

    -Ciao Bill. Buongiorno Signora Trumper- Il medico sedeva allo scrivania con un sorriso falso stampato sul volto.

    Lo studio odorava di disinfettante.

    Bill sentì lo stomaco rivoltarsi e un sapore acido gli raggiunse la bocca.

    Odiava quel posto.

    -Allora, come va il nostro Bill?- Il medico continuò con quel tono falso che non prometteva nulla di buono.

    -Sto molto bene- Bill finse. Sapeva di non stare bene in quel periodo. Spesso perdeva i sensi improvvisamente e le crisi nell’ultimo periodo erano aumentate notevolmente. Molte volte non riusciva a portare avanti la vita di tutti i giorni a causa dei vari problemi causati dalla sua testa e dai farmaci.

    - Bill, devi dire la verità al Dottore Gomez, lui ti può aiutare. Lo sai..- Simone cercò di incoraggiare al figlio.

    -Oh Davvero mamma quest’uomo mi può aiutare?- Bill lo indicò con disprezzo.- Forse non hai capito che se qui nella mia testa le cose non vanno bene questo mi sbatte nel Centro.. lo Conosci no?- Bill era terrorizzato e incazzato allo stesso tempo. Aveva paura. Non voleva andare al centro. Dal Dottore veniva descritto come un posto sereno e accogliente. Vendeva queste false notizie a sua madre che se le beveva tutte.

    Lui lo conosceva davvero il centro.

    Tra i suoi coetanei giravano parecchie leggende. Veniva chiamata La Città Perduta, in quanto si diceva che chiunque vi fosse entrato non era mai più uscito o era uscito ancora più consumato di prima. Si raccontava che i pazienti fossero picchiati, i più carini anche violentati. Si raccontava che ti portavano via i vestiti e ti costringevano ad usare delle tuniche bianche. Si raccontava che le docce venivano fatte con acqua gelata per risparmiare e che il cibo fosse non cotto. Certamente, ne aveva parlato con sua madre. Lei aveva detto che erano solo leggende che i ragazzi si divertono a creare per spaventare.

    Ci voleva davvero credere.

    -Tesoro, li ti cureranno definitivamente..Sarebbe solo per pochi mesi. Giusto Dottore?- Simone stava cercando appoggio. Inoltre era molto imbarazzata dalla situazione.

    -Certo Signora, il miglior trattamento per i migliori clienti- Il Dottor Gomez fece l’occhiolino al ragazzo.

    Bill gli fece il dito.

    - Bill!!- Simone gli diede uno schiaffo sulla mano.

    - Bill, mi stai facendo capire che sei diventato anche più aggressivo in questo periodo-Scrisse qualcosa su un foglio.

    -Molto molto male..- Continuò imperterrito a scrivere.

    -Lei non mi chiuderà li dentro hai capito? Io sto bene qui. Ho la mia vita e ..-

    -Signora è necessario, pochi mesi, tempo di guarire.. Domani passiamo a prenderlo.. A domani. Ciao Caro- Bill sbiancò. Non aveva detto nulla, non gli avevano chiesto nulla riguardo i suoi sintomi. L’avevano chiuso e basta.

    Nulla.
    La sua vita in pochi istanti si era rotta, spezzata, caduta a terra.
    Aveva sentito il rumore.
    Aveva sentito le schegge infilarsi sotto i suoi polsi.
    Aveva sentito il sangue colare lungo il suo corpo.
    Cadde a terra in preda ad un attacco. Ribaltò gli occhi e incominciò a tremare. Perse la forza nelle gambe. La madre lo sorresse impallidendo. Era abituata, si certo, ma era sempre terrorizzata da questo genere di crisi così intense.

    Il Dottore Gomez gli fece subito una puntura di tranquillante. Era una crisi davvero forte. Bill svenne sulla spalla della madre.

    -Quindi è davvero necessario mandarlo al Centro?- Simone guardò fisso il dottore mentre tentava di sorreggere Bill.

    -Lo capisce anche lei Signora, è per il bene di suo figlio-

    -Si certo, comprendo.. Bene..- Simone abbassò lo sguardo.
    Sarebbe stata la cosa giusta? La sua mente si affollava di domande. Era davvero il posto che diceva Bill o era il luogo che aveva visto negli opuscoli, famigliare e accogliente?

    Era la decisione giusta.

    Bill sarebbe guarito.

    E la loro vita sarebbe andata molto meglio.

    ***

    Bill si svegliò.
    Si ricordava poco di quel mattino.
    Sapeva di essere stato all’ospedale, di aver ricevuto la straziante notizia del suo ricovero e di essere stato impossessato dalle sue solite crisi.
    Non si ricordava come e quando fosse stato messo a letto.
    Guardò fuori dalla finestra. Era già buoi. Il lampione davanti alla sua finestra era l’unica fonte di luce che illuminava la sua stanza. Spostò lo sguardo davanti a lui e notò Tom seduto sulla sedia della scrivania.

    -Che ci fai qui ?- Bill sorrise dolcemente. Era sempre un piacere vedere il suo ragazzo.

    -Sono venuto a vedere come stavi.. Non ti sei fatto più sentire, così ho pensato che forse non andava poi così bene.. –Tom si alzò dalla sedia e si andò a sedere sul letto vicino al suo ragazzo accarezzandogli calorosamente la schiena.

    -Infatti..- Bill abbassò lo sguardo sospirando. Un macigno si spostò sul suo petto. Avrebbe dovuto abbandonare tutto? Avrebbe dovuto davvero abbandonare il suo antibiotico naturale? La sua medicina..La sua Cura.

    -Raccontami tutto B..- Tom fermò la sua mano dolce e la posò sul mento di Bill per fargli alzare il volto.

    Gli occhi di Tom erano illuminate dal lampione e facevano trasparire ansia, paura. Si, era nervoso. Probabilmente aveva già capito.
    Era inutile girarci intorno. Tom doveva sapere, Tom era davvero tutto ciò che aveva ora, e non poteva fingere, non poteva mentire. Non poteva scappare, né dalla verità, né dal Centro. Cercò di essere il più diretto possibile.

    -Mi rinchiudono nella Città Proibita- Bill tirò sul con il naso. Una lacrima scese dal suo occhio sinistro andandosi a posare sul pollice protettivo di Tom.

    -Davvero?- Tom non era incredulo. Sapeva che prima o poi sarebbe successo. Ovvio, non avrebbe mai voluto. Ma sapeva che un giorno o l’altro sarebbe arrivata la bomba. Sarebbe arrivata una pugnalata allo stomaco. E non di quelle gentili in cui muori subito, quasi non sentendo il dolore. No. Di quelle che ti lacerano.

    -Si T.. Domani-

    Ecco la seconda pugnalata.

    Non arrivano mai da sole.

    -Ti prego T.. Non dirmi che forse è davvero un bel posto, perché io non ci credo, e so che neanche tu ci credi..- Bill si morse il labbro inferiore mentre altre lacrime scendevano dai suoi occhi.

    -B.. Sai che non ti direi mai una bugia, so che posto è.. Cazzo! Lo so.. Tua madre? Che cazzo dice.. Non può..-
    Tom aveva gli occhi umidi. Era troppo forte per piangere. Ma La disperazione si stava impossessando della sua mente.

    -Non dice nulla.. Mi cureranno, così dice.. Pensa che le storie del posto siano solo leggende..-

    -Cazzo, Cazzo, Cazzo..Che facciamo? Io non ti lascio andare. Non ti guarderò andare all’inferno. Non domani né mai.. Bill.. – Ecco che accadde. Tom singhiozzò. Pianse. Le sua guance si imperlarono di lacrime bagnate, enormi. I suoi occhi divennero rossi. Non l’avrebbe lasciato andare.

    - T.. Tom..Andiamocene. Se stanotte scappiamo, che cazzo ne so..- Bill sembrò aggrapparsi ad una speranza. Strattonarla con le unghie e portarla al petto. Davvero ci credeva. Avrebbe fatto di tutto per allontanarsi da quella realtà che lo stava inglobando sempre di più.

    -Voi non andrete da nessuna parte- Simone aprì di scatto la porta della camera del figlio accendendo la luce. Non appena il buio scomparve si portò via anche la speranza.

    - Bill non andrà al Centro!- Tom si alzò in piedi passandosi una mano sugli occhi, cancellando le lacrime. Fronteggiò Simone.

    -Ma chi cazzo ti credi di essere? Dici di amare Bill e non vuoi neanche che si curi.. è per il suo bene, non lo vedi? Sta male.- La donna alzò il tono di voce indicando suo figlio con una mano tremante e fredda.

    -Nella Città Proibita non guarirà..- Tom la sfidò con gli occhi.

    -Smettila Tom!Esci da questa casa.. Non sei nessuno per decidere..-

    -Si, sono d’accordo, io non sono nessuno.. Ma neanche lei. È Bill che lo deve volere. E lui non lo vuole. Guarirà se rimarrà qui, ne sono certo.- Tom si riavvicinò a Bill e gli accarezzò dolcemente la testa. Non poteva lasciarlo andare via.

    -Se non esci da questa casa chiamo la polizia!- Simone divenne aggressiva. Il tono di voce era fermo, ma gli occhi erano cattivi.

    -Mamma!- Bill la guardò preoccupato.

    -Stai zitto Bill.. Esci di qua- Guardò nuovamente Tom.
    Tom si guardò intorno. Era così allora. Volevano davvero separarli.

    Non l’avrebbe permesso.

    -Ti vengo a portare via domani B..- Tom gli sussurrò all’orecchio dolcemente. Gli posò un umido bacio sulla fronte. E guardandolo negli occhi gli sorrise. Con le labbra mimò un “Andrà tutto bene”. Forse ci credeva davvero.

    Fecero tutto abbastanza piano in modo che Simone potesse non sentire.

    -Me ne vado.. – Tom uscì dalla stanza fulminando Simone.
    La donna tirò su con il naso e si aggiustò i capelli. Si morse leggermente il labbro evidentemente a disagio. E dando un leggero e insignificante sguardo a Bill uscì dalla stanza.

    Bill si alzò e spense la luce. Un brutto sentimento inondava il suo stomaco. Non volle pensarci. Domani Tom l’avrebbe salvato dal’inferno.

    Forse.





    Ecco a voi il primo capitolo. Spero vi piacca. Fate anche commenti negativi!! Sono sempre molto costruttivi..

    POi per l'aggiornamento ancora non so, in questo periodo ho un pò ci casini con la scuola (la 5 mi sta ammazzando).. Probabilmente, anzi sicuramente entro sabato prossimo posterò il secondo chappy già in fase di scrittura..

    Abbiate pazienza.

    ElsArtemis vi saluta.

    *Si butta su filosofia*
     
    Top
    .
  2. jandira
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    bhe ciao mi piace come inizio ma non riesco a capire come mai non pronunciano mai i loro nomi per intero ma solo con le iniziali bh posta presto... e spiegami quel particolare
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    As Young As We Are

    Group
    Bill
    Posts
    22,788

    Status
    Anonymous
    Sembra interessante...
    Umh.. piccola nota:gli eventi sono narrati un pò troppo velocemente..soffermati sui particolari ecc..
    Ti farò un commento più decente quando leggerò il prossimo capitolo!^^
     
    Top
    .
  4. Elsartemis
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bhe perchè non pronunciano i loro nomi.. bho ^^ è un a cosa che mi è venuta così XD ( poi da dove vengo io si usa molto e penso sia dolce)..

    Per i particolari...questo è solo un piccolo capitolo.. Comunque tutto sarà molto più chiaro tra poco ^^
     
    Top
    .
  5. ~ Juls__{Ops!}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Oddio sei ritornata :]
    Ho riletto non so quante volte "Io sono in camera di Tom?No, non sono in camera di Tom.." più di 5 sicuro , ed ho pianto tutte le volte..Spero che questa Fanfic sia bella e ben scritta come quella .
    Adesso leggo e ti commento decentemente la storia xD
    Ben tornata u_u
     
    Top
    .
  6. ~ Juls__{Ops!}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Allooooor *o*
    In generale non mi è piaciuta molto questa cosa di non chiamarsi per nome , e credo che dovresti descrivere di più le scene..
    CITAZIONE
    - Bill non andrà al Centro!- Tom si alzò in piedi passandosi una mano sugli occhi, cancellando le lacrime. Fronteggiò Simone.

    -Ma chi cazzo ti credi di essere? Dici di amare Bill e non vuoi neanche che si curi.. è per il suo bene, non lo vedi? Sta male.- La donna alzò il tono di voce indicando suo figlio con una mano tremante e fredda.

    -Nella Città Proibita non guarirà..- Tom la sfidò con gli occhi.

    -Smettila Tom!Esci da questa casa.. Non sei nessuno per decidere..-

    Quetsa parte l'ho trovata un po fuori luogo , non so il motivo o_o
    Magari simone poteva essere un po più comprensiva , o ... boh o_o
    Ma comunque è carino come inizio
    *riot*
     
    Top
    .
  7. Elsartemis
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    purtroppo quando c'erano i manicomi i genitori non erano comprensivi.. ti sbattevano e basta pensando davvero che saresti guarito..
     
    Top
    .
  8. jandira
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    up
     
    Top
    .
  9. ,Naima}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Uh voglio leggere. xD

    CITAZIONE (~ Juls__{Ops!} @ 24/10/2009, 16:04)
    Allooooor *o*
    In generale non mi è piaciuta molto questa cosa di non chiamarsi per nome , e credo che dovresti descrivere di più le scene..
    CITAZIONE
    - Bill non andrà al Centro!- Tom si alzò in piedi passandosi una mano sugli occhi, cancellando le lacrime. Fronteggiò Simone.

    -Ma chi cazzo ti credi di essere? Dici di amare Bill e non vuoi neanche che si curi.. è per il suo bene, non lo vedi? Sta male.- La donna alzò il tono di voce indicando suo figlio con una mano tremante e fredda.

    -Nella Città Proibita non guarirà..- Tom la sfidò con gli occhi.

    -Smettila Tom!Esci da questa casa.. Non sei nessuno per decidere..-

    Quetsa parte l'ho trovata un po fuori luogo , non so il motivo o_o
    Magari simone poteva essere un po più comprensiva , o ... boh o_o
    Ma comunque è carino come inizio
    *riot*

    Che fine avevi fatto tu?
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    YunJae

    Group
    Tokio Hotel
    Posts
    6,489
    Location
    Alnilam;

    Status
    Anonymous
    Ho letto... mi incuriosisce la storia.. ^^
    E dopo la tua precedente ff, che mi ha fatto piangerecome una disperata, mi aspetto molto *-*
     
    Top
    .
  11. ~ Juls__{Ops!}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (,Naima} @ 24/10/2009, 18:37)
    Uh voglio leggere. xD

    CITAZIONE (~ Juls__{Ops!} @ 24/10/2009, 16:04)
    Allooooor *o*
    In generale non mi è piaciuta molto questa cosa di non chiamarsi per nome , e credo che dovresti descrivere di più le scene..
    CITAZIONE
    - Bill non andrà al Centro!- Tom si alzò in piedi passandosi una mano sugli occhi, cancellando le lacrime. Fronteggiò Simone.

    -Ma chi cazzo ti credi di essere? Dici di amare Bill e non vuoi neanche che si curi.. è per il suo bene, non lo vedi? Sta male.- La donna alzò il tono di voce indicando suo figlio con una mano tremante e fredda.

    -Nella Città Proibita non guarirà..- Tom la sfidò con gli occhi.

    -Smettila Tom!Esci da questa casa.. Non sei nessuno per decidere..-

    Quetsa parte l'ho trovata un po fuori luogo , non so il motivo o_o
    Magari simone poteva essere un po più comprensiva , o ... boh o_o
    Ma comunque è carino come inizio
    *riot*

    Che fine avevi fatto tu?

    IO ? O_O
     
    Top
    .
  12. ,Naima}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :ehsì: Non ti vedevo più nella discussione della mia ff. ^^
     
    Top
    .
  13. ~ Juls__{Ops!}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    In realtà sto sparendo dal forum definitavamente xD
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    As Young As We Are

    Group
    Bill
    Posts
    22,788

    Status
    Anonymous
    up
     
    Top
    .
  15. ,Naima}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~ Juls__{Ops!} @ 24/10/2009, 21:29)
    In realtà sto sparendo dal forum definitavamente xD

    Ahhh capisco. xD Vabbè, comunque ho postato l'ultimo capitolo se ti interessa. xD Ormai l'hanno spostata in finite xd magari poi dopo aver letto la citazione in firma la togli ù.u cambi idea
     
    Top
    .
24 replies since 23/10/2009, 22:07   504 views
  Share  
.