Amami come non hai amato mai

Sospesa

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  1. kamy!!
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    Premetto che è la prima Ff che scrivo, spero vi piaccia. ^_^


    Titolo: Amami come non hai mai amato
    Autore: Kamy!!
    Raiting: NC17 (ovviamente non da subito)
    Avvisi: Adult Content , Lemon , Non-con , Au , Blood , Drug Use , Violence
    Genere: Angst , Romantico
    Disclaimers: Questa storia è frutto della mia mente malata ù.ù Bill e Tom purtroppo per me non mi appartengono e non ci ricavo nulla nel scrivere questa Ff, ma lo faccio lo stesso, per divertimento, per mettermi alla prova e per cercare di farvi sognare almeno un po'. Speriamo di riuscirci. La mia aiutante-beta è «Hachi; ^_^
    Riassunto: «Amami» I suoi occhioni su di me, la sua mano che accarezzava la mia guancia con un leggero tremore. «Amami come non hai amato mai» Non ebbi il tempo nemmeno di rispondere che le sue labbra già baciavano le mie e la sua lingua naufragava nella mia bocca decisa, impaurita, ma determinata.










    1:°°°

    «Zitta! Stai zitta»
    «Ti prego no... ti prego...» Lo supplicai.
    Un altro ceffone mi colpì in piena faccia. Mi scaraventò nel letto a pancia in giù, tenendomi i polsi fermi dietro la schiena, nella sua ruvida mano. Le lacrime continuavano a scendere nelle mie guance, bagnando le lenzuola celesti. Sapevo che continuare a pregarlo certamente non avrebbe cambiato nulla, quello che lui aveva in testa sarebbe successo, come tante altre volte.
    Sentii il rumore della sua cerniera che scendeva e poi il tonfo secco dei pantaloni caduti in qualche angolo della stanza. Mi levò i jeans aderenti ed entrò violentemente dentro di me. Il dolore era insopportabile. Urlai, ma mi tappò la bocca per paura che i vicini sentissero. Il dolore si mischiò alla rabbia. Quell'uomo, quell'uomo che abusava di me ogni volta che voleva da due lunghi anni, lui... Quell'uomo che in quel preciso momento ansimava di piacere, e mi stringeva così tanto i polsi da farmi male, che mi chiamava “la sua puttanella” era mio padre. Una delle uniche persone di cui dovresti fidarti ciecamente, una delle poche che dovrebbe volere per te sempre il tuo bene. Una delle poche che non dovrebbe farti mai male...
    Uscì da me e mi girò. La sua faccia a pochi millimetri dalla mia. I polsi finalmente liberi, ancora doloranti. Iniziò a baciarmi il collo, il lobo dell'orecchio... Mi stringeva i fianchi strusciando la sua erezione contro la mia pelle.
    «Non piangere, so che godi...» sussurrò sul mio collo.
    «Vaffanculo...» Sibilai.
    Si fermò un secondo e mi guardò con aria divertita.
    «Ci sono appena stato...» e con la lingua mi leccò i capezzoli fino ad arrivare all'ombelico.
    «Sai piccolino? Quando c'era mamma non potevo averti, ma ora mamma non c'è più... ora quello che ha subito lei lo subisci tu»
    Quelle parole mi colpirono come uno dei suoi schiaffi. Ansi, fecero più male. Molto di più. Mia madre... come si permetteva di parlare di lei? E poi.. cosa significava “quello che ha subito lei”... Lui l'aveva...
    «L'hai violentata?»
    Chiesi sussurrando, come se dicendole piano si potessero cancellare in qualche modo quelle parole, che dette ad alta voce avrebbero fatto troppo male. Potevo accettare che facesse male a me. Potevo accettare che la mia prima volta me l'aveva strappata via due anni prima. Potevo accettare tutta questa situazione che mi stava lentamente uccidendo, ma non che avesse fatto male anche a lei. Mia madre, la donna che mi aveva amato davvero. L'unica persona forse a cui fosse mai importato qualcosa di me.
    Lo sentii ridere sguaiato.
    «Non te l'avevo mai detto?»
    Il mio cuore smise di battere. Cessarono anche le lacrime. Quelle parole erano state quelle fatali. Lui le aveva fatto del male...
    «Tu...» come una bomba ad orologeria scoppiai, e la rabbia accumulata si riversò tutta in quell'istante. Le conseguenze sarebbero state disastrose, lo sapevo bene, anche fin troppo, ma non importava... non ce la facevo più, era arrivato il momento di esplodere.
    «Tu grandissimo figlio di puttana! Tu, sei tu che l'hai ammazzata! È per te che quella sera ha preso tutte quelle pasticche! Tu sei la causa di tutto questo! Tu mi hai rovinato la vita! Sei uno stronzo, non meriti di vivere. Quella donna ti ha amato e tu l'hai ammazzata e stai ammazzando anche me lentamente. Tu che...» non potei finire la frase, un pugno mi colpi nello zigomo. Urlai.
    «Devi stare zitto ti ho detto! Tu che ne sai di me eh? Tu che ne sai se tua madre mi ha amato davvero? E se ti sto uccidendo ben venga! Sei il figlio di quella stronza»
    «Sei tu lo stronzo! Non parlare di lei così! L'amore ci si guadagna e tu cosa fai per farlo? Questo? Tu non puoi essere amato perché per primo non sai amare!»
    «Ora basta puttana»
    E detto questo entrò nuovamente dentro di me, riniziando ad ansimare. Volevo che tutto questo finisse. Volevo urlare “basta”, mentre godeva sul mio corpo che ormai non cercava nemmeno più di difendersi. Basta lottare. Ogni volta ci provavo e ogni volta lui non si arrendeva, quindi decisi di restare lì, immobile, come morto, nell'attesa che lui smettesse, appagato dopo aver abusato di suo figlio. E così fu, dopo una buona mezzora. Venne dentro di me con un urlo di piacere. Si alzò subito dopo aver riacquistato il fiato, scivolando fuori dal mio corpo distrutto. Lasciandomi lì, su quel letto, con le mani lungo i fianchi e le lacrime sul viso. Appena uscì dalla stanza mi alzai guardandomi allo specchio. Lo zigomo rosso, l'occhio tendente al violaceo. Mi facevano male i polsi, avevo l'impronta delle sue dita nella pelle. Mi asciugai le lacrime dalle guance, mi rinfilai i jeans neri e mi rimisi la maglietta che aveva lanciato vicino al comodino. Uscii di camera, diretto verso la porta di casa.
    «Dove credi di andare Bill?»
    Solo la sua voce mi faceva venire i brividi. Non risposi, come in trance e uscii da casa, correndo giù per le scale, rincorso dalle sue urla. Il mio nome ripetuto invano che correva lungo la tromba delle scale aspettando la mia considerazione. Ma non la ricevette. Poteva chiamare quanto gli pareva, non mi sarei mai voltato. Appena fuori dal condominio corsi a perdi fiato, con le lacrime agli occhi, senza considerare le persone persone che per strada mi guardavano. In quel momento non c'era niente e nessuno. Solo io, la mia rabbia, mio padre. La mia vita che lui aveva distrutto. Mi fermai solo quando mi resi conto di essere realmente lontana da casa, lontana anche solo dall'isolato. Poco più in là un bar. Infilai una mano nella piccola tasca dei jeans. Afferrai qualcosa di fine e ruvido e lo tirai fuori. Una banconota da venti euro, fantastico. Entrai dentro il bar e mi trascinai al bancone.
    «Cosa vuoi?»
    Cercai di tenere il volto basso per non far vedere il livido dell'occhio.
    «Una birra»
    «Alla spina?»
    Annuii. Dopo poco ecco la mia birra, sul bancone, aperta. Appoggiai sul banco i venti euro. IL ragazzo li prese lasciandomi il resto.
    Uscii dal locale ed ecco lì ciò che volevo. Un piccolo vicoletto buio. Mi ci infilai. Nessuno sarebbe mai passato da lì, nessuno mi avrebbe notato. Mi sedetti a terra, con la schiena appoggiata al muro freddo e bagnato. La gambe lunghe a terra. Non mi importava se era sporco, se qualcuno ci avesse pisciato o cosa. Volevo solo pace. Un attimo di pace. Portai la bottiglia alle labbra bevendo un lungo sorso. Dopo le urla avevo sempre un mal di gola atroce e la birra fresca lo attenuava. Durò troppo poco quella bottiglia e senza rendermene conto me la ritrovai tra le mani vuota. La spezzai contro il muro pensando a mio padre. Chissà cosa stava facendo in quel momento, magari mangiava. Non si faceva schifo lui, non si rendeva conto del male che stava facendo. Lui mi voleva morto... non gli sarebbe importato nulla, anzi.. l'unica cosa di cui forse gli sarebbe dispiaciuto sarebbe stato il fatto che non avrebbe avuto più “la sua puttanella”da violentare. Sorrisi dal nervoso pensando a tutto quello, che poi... era la mia vita. Gli amici li avevo allontanati da quando era morta mia madre, la ragazza l'avevo lasciata e non uscivo quasi mai di casa. Ero morto con lei. Ora servivo solo per divertire lui. Portai il vetro tagliente della bottiglia rotta sul polso. A chi sarebbe importato? Per nessuno ero indispensabile, per molti di troppo. Avrei raggiunto lei se realmente esisteva dio e se invece dopo la morte non ci fosse stato nulla, ancora meglio. Sarebbe stato tutto ciò che desideravo. Perché dovevo continuare a vivere? Per quell'uomo che da piccolo mi leggeva le fiabe e mi cantava la ninna nanna, che mi diceva “vedrai da grande sarai una persona importante, con una bella principessa accanto” e che poi del mio futuro mi aveva privato?? Per lui?? No. Non potevo. Non volevo. Stanco di continuare a soffrire. Di sentirlo dentro di me ogni volta contro la mia volontà. E forse chissà ero stato un incidente. Forse i miei non mi volevano realmente, forse ero stato il frutto di una violenza subita da mia madre... Pensando questo, senza nemmeno rifletterci, istintivamente portai il vetro sopra la vena e incisi, con forza. IL dolore si appropriò subito di me. Urlai.



    *****

    Lanciai le chiavi in aria e le ripresi fischiettando. Avevo un appuntamento con Georg, un ragazzo che conoscevo da quando avevo tre anni. Se avevi voglia di fare stronzate bastava andare da lui. Ancora non riuscivo a credere che frequentasse il corso per diventare medico. Lui, lo scapestrato, in camice. Solo l'idea mi faceva ridere. Un urlo strozzato interruppe il silenzio. Cosa diavolo...? Mi avvicinai cautamente al vicolo da dove era arrivato, affacciandomi per vedere chi ci fosse. Vidi solo un ragazzo accasciato a terra. Nessun'altro.
    Corsi verso di lui.
    «Tutto bene?»
    Domanda idiota. Vidi i suoi occhi guizzare su di me, impauriti, terrorizzati e pieni di lacrime.
    «Stammi lontano» Urlò. Indietreggiai un poco con le mani alzate.
    «Non voglio farti male te lo giuro»
    Esitò un poco, ma continuò sulla difensiva. «Non avvicinarti.»
    «Ok ma dimmi perché hai urlato!»
    «N-niente la-lascia stare »
    «No perché sennò chiamo ambulanza e carabinieri e così dovrai direttamente dirlo a loro». La sua espressione cambiò, diventò un misto tra lo scocciato, scioccato e incazzato. Era quasi divertente, ma non mi sembrava il caso di scoppiare a ridere in quel momento.
    «In ospedale? No! Ma cosa cazzo vuoi? Nemmeno ti conosco! Vattene!»In effetti aveva ragione. Perché diavolo insistevo?? Me ne potevo tranquillamente andare, chi se ne fregava. Eppure.. era lì, accasciato a terra, così piccolo e fragile.. ma cosa ti metti a pensare Tom?? Ma io boh! Eppure, anche se non aveva senso, anche se era assurdo, mi sentivo protettivo nei confronti di quello sconosciuto così sulla difensiva.
    Poi però lo vidi cadere di lato con gli occhi chiusi, battendo una testata a terra.
    Corsi verso di lui sorreggendogli il busto.
    «Ehi??Ehi??»
    Iniziai a schiaffeggiargli delicatamente la faccia, ma niente.. era svenuto.
    Lo presi in braccio e solo in quel momento mi accorsi del polso. Era completamente ricoperto di sangue.
    «Oh cazzo..»
    Lo riappoggiai a terra con delicatezza e mi sfilai la camicia. La legai intorno al polso ben stretta per fermare l'emorragia. Presi il cellulare dalla tasca in fretta, in preda ad una mezza crisi di panico.
    Dopo tre squilli finalmente una risposta.
    «Georg!!»
    «Che c'è?»
    «do-dove sei??»
    «Sono al bar»
    «Esci forza.. esci!!»
    «Ma che succede??»
    «Ti ho detto di uscire!!»
    Chiusi la telefonata e presi di nuovo il ragazzo in braccio. Uscii dal vicolo ed eccolo lì Georg. Si guardava spaesato intorno, senza riuscire a capire.
    «Oi!» Lo chiamai. Si girò verso di me e appena vide ciò che avevo in braccio mi corse incontro.
    «Che è successo??»
    «Te stai facendo il praticantato vero??»
    «Si ma..»
    «Ha un taglio nel polso.. fallo smettere.. cuci.. fai qualcosa..» sembravo isterico, ok, lo ammetto: lo ero.
    «Portiamola in ospedale»
    Non voleva andarci, non sapevo perché ma lo aveva detto.
    «No, andiamo a casa mia! Forza!!»
    Corremmo verso la mia macchina e in meno di un quarto d'ora arrivammo a casa. Lo stesi sopra il divano, fregandomene del fatto che c'era il novantanove percento delle possibilità che lo macchiasse. Georg era sparito in cucina, ma non me ne preoccupai. Sapeva cosa stava facendo.
    Mi ricordai che avevo un kit di pronto soccorso in bagno. Lo avvertii. Dopo poco arrivò tutto pronto. Sciolse il nodo della camicia pulendo la ferita.
    «È pulita»
    «Menomale..»
    «Ma lo conosci?»
    Scossi la testa.
    Prese l'ago sterilizzato e il filo e in men che non si dica chiuse il taglio lungo e profondo.
    «Appena si sveglia fallo mangiare. Se non vuole obbligalo»
    Annuii.
    «Poi chiama i suoi.»
    «Ok.. Grazie..»
    «Figurati.. Comunque hai visto che è successo??»
    «No.. L'ho trovato lì e.. dovevo fare qualcosa..»
    Annuì. Ero preoccupato. Preoccupato da morire. Il suono del cellulare di Georg interruppe il silenzio che c'era.
    «Pronto??..Si..Ok arrivo» chiuse il cellulare e lo rimise in tasca. «Tom io devo andare ora.. capito cosa devi fare allora??»
    Annuii, anche se in realtà solo il pensiero di ritrovarmi da solo ad occuparmi di quel ragazzo mi terrorizzava.
    «comunque bella serata» scherzò.
    «Diversa» commentai.
    «Decisamente»
    Uscì di casa, lasciandomi da solo. O quasi. Mi sedetti accanto al divano e iniziai a guardare quell'esile ragazzo. Assomigliava quasi ad una ragazza, era bello, sfacciatamente bello. I capelli corvini incorniciavano il volto splendido, delineato in modo dolce ma deciso. Le ciglia lunghe, l'ombretto nero messo nei minimi dettagli, le labbra carnose, color fragola, dischiuse. Era perfetto. Chissà chi era stato a fargli tutto quello.. chissà chi era stato così insensibile da far del male ad una creatura così bella e indifesa..

    Edited by kamy!! - 30/3/2009, 20:22
     
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  2. « Celebrity •
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    Oddio.
    No ti prego, ç_____ç
    Un'altra che mette solo due puntini di sospensione ç___________ç
    VOGLIO MORIRE.

    Comunque *coff coff* Io sono Giorgia, ^^ piacere
    Dunque dunque, devo dire che con la grammatica siam messi un po' male XD
    Allora, alcuni tempi verbali sono sbagliati, ma per questo ti consiglio di rileggere più volte prima di postare ^^
    La punteggiaturaaaaaaa ç_____________________________ç
    Puntini: . . . SONO TRE. Nè UNO IN PIù Nè UNO IN MENO. TRE.
    TI PREGO FALLO PER MEEEEEEE ç_________ç
    I punti interrogativi: Ne va messo solo UNO. (?) Se hai bisogno di una domanda con maggior risonanza puoi metterci anche un punto esclamtivo insieme (?!) <-- così.
    Fai anche questo per me ç____________ç
    Anche i punti esclamativi. Vale lo stesso discorso per quelli interrogativi, ne va messo solo uno.
    Poi le maiuscole nei dialoghi ci vanno sempre e tra una parola e l'altra ci vuole lo spazio. Es: Ciao Bill!Come stai? NO! è: Ciao Bill! Come stai? <-- con lo spazio tra il punto esclamativo e l'inizio di un altra frase.
    MENO MALE VA SCRITTO STACCATO.
    MENO-MALE.
    STACCATO.
    Ohi si scrive così, non Oi. NO.

    Okay, penso che per ora sia tutto.
    Ti prego correggi ti supplico :cry:

    La trama è carina, ma gli errori danno seriamente fastidio alla lettura.
    Niente di personale s'intende. Spero di non averti offesa perchè non ne era mia intenzione, davvero.
    E' solo un modo per migliorare la tua scrittura ^^
    Un bacio.

    Giorgia.
     
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  3. kika-93
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    Ciao, io sono Kika! La tua storia mi incuriosice davvero molto e la trama mi sembra interessante... Per quanto riguarda la grammatica, penso ti sia già stato detto tutto, ma, se posso esprimere il mio parere, credo che siano tutti errori eliminabili attraverso un'attenta rilettura! Attendo con ansia il prossimo capitolo!
     
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  4. saki '95
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    Ciao xD
    Fino ad adesso mi piace veramente molto la storia,
    ma aspetto il continuo per saperne di più!!!^^
    Posta presto caLa xD


    Ah, complimenti, mi piace veramente mooltissimo il tuo modo di scrivere ^^
    Ciauuuu xD
     
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  5. kamy!!
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    CITAZIONE (saki '95 @ 30/3/2009, 22:13)
    Ciao xD
    Fino ad adesso mi piace veramente molto la storia,
    ma aspetto il continuo per saperne di più!!!^^
    Posta presto caLa xD


    Ah, complimenti, mi piace veramente mooltissimo il tuo modo di scrivere ^^
    Ciauuuu xD

    grazie mille ^_^ comunque sto già scrivendo il secondo capitolo, dovrebbe arrivare abbastanza presto, e starò attenta alla punteggiatura e alla grammatica xD promesso xD
     
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  6. Leia_Bill
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    Non credere che io sia sadica o qualcosa di simile...cioè... forse lo sono ma non in questo caso nono...
    Ti dico questo perchè il chappy che hai postato lo trovo bellissimo anche se un po' tristino^^ ma la trama è proprio accattivante non vedo l'ora di leggere il continuo
    Un bacio
    Leia
     
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  7. °StHar°
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    Ciao sono Jaja. Volevo dirti che la tua ff mi incuriosisce molto. ^^
    Si certo ci sono degli errori che riguardano la grammatica ma si può rimediare.
    Spero che continuerai presto, e si lo so che il commento è molto riduttivo, ma non posso giudicare bene da solo un capitolo. ù.ù
     
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  8. « Hachi;
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    Finalmente sono arrivata u.ù e dillo che ti mancavo ù-ù
    Lo so, sono acida, ma tento mi ami lo stesso *sisi*
    Allora, ieri non ho avuto la forza di commentare perchè la giornata è stata veramente di merdissima, scusate la parola greve ò.ò
    Quindi lo faccio oggi, anche se sai già cosa penso, visto che te l'ho detto su msn xD
    E' bellabellabellabella *-*
    Anche se non amo particolarmente gli stupri xD ma insomma già dalla fine del primo capitolo si comincia a captare qualcosa di bello e amoroso, quindi lasciamo correre questa bellissima fan fiction e, soprattutto, cerca di scrivere! é_è
    Scrivi, o ti faccio le torure cinesi, aspettatele, visto che la persona in questione sono io e sai quanto posso diventare bastarda e stronza se voglio u.u
    *si prepara ad essere uccisa*
    Comunque cerca di non fare gli errori grammaticali, anche se non sono poi tanto gravi, così almeno la twincest risulta anche più bella di quello che già è *_____*
    E adesso facciamo un po' di OT xD
    Tra tre giorni compio gli anni -.- bwaaaaaaa ç____ç
    E tu é_è mi fai quel regalo famoso che ancora non so cos'è di cui mi parli e mi asfissi da un mese u.u
    Comunque approfitto per dire che io e questa matta ci conosciamo da 12 anni xD e che già dalle elementari scriveva bene x°D (okay, questo potevo evitarlo xD)
    Che commento luuuuuuuungooooooooooo <3
    Mi sono svegliata ora, probabilmente tra poche ore mi accorgerò di aver scritto un sacco di cacchiate e verrlò a cancellare tutto ò.ò xDDD
    Approfitto per fare anche gli auguri a Georg, ci sta invecchiando l'uomo ç___ç
    Mi eclisso xD
    Me ama te alla follia mai lov <33
    A domani, e se non scrivi ti fracasso il craneo con un mattarello u.u
    Ai lov iu <3
     
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  9. kamy!!
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    Sono contenta che in generale piaccia. Sisi giuro che starò attentissima alla grammatica la prossima volta xD e amore mio («Hachi;) non puoi uccidermi lo sai bene, perché poi come faresti a vivere senza di me?? è impossibile per te Cara!! MUAHAHAH comunque si sto a scive tranquilla. E per Leia_Bill si, è triste, ma m'è uscita triste la storia xD Vabbè poi tanto per vedere se andranno a finire bene o meno le cose basta seguirla ^_^
     
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  10. ~ Sublimàh«
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    La storia mi incuriosisce molto!
    Devo ammettere però che ci sono delle svite come
    CITAZIONE
    subito

    si scrive ''subìto''
    CITAZIONE
    mi resi conto di essere realmente lontana da casa, lontana anche solo dall'isolato

    Capisco quando il padre di Bill lo chiama puttana e quindi si una il femminile, ma qui è lui che parla e non penso parli di sè al femminile XD
    Anche i puntini, ricorda che sono SEMPRE 3 e alcuni di quelli che hai messo potevano essere sostituiti con un altro segno di punteggiatura ^^

    Mi incurioscie molto, continua presto ^^
     
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  11. kamy!!
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    CITAZIONE (~ Sublimàh« @ 31/3/2009, 19:55)
    La storia mi incuriosisce molto!
    Devo ammettere però che ci sono delle svite come
    CITAZIONE
    subito

    si scrive ''subìto''
    CITAZIONE
    mi resi conto di essere realmente lontana da casa, lontana anche solo dall'isolato

    Capisco quando il padre di Bill lo chiama puttana e quindi si una il femminile, ma qui è lui che parla e non penso parli di sè al femminile XD
    Anche i puntini, ricorda che sono SEMPRE 3 e alcuni di quelli che hai messo potevano essere sostituiti con un altro segno di punteggiatura ^^

    Mi incurioscie molto, continua presto ^^

    si, quello dei tre puntini mi è chiaro xD comunque sono contenta che in generale ti piaccia ^_^ e per quanto riguarda gli aggettivi al femminile ti giuro non l'ho fatto apposta xD non so perché porino gli ho cambiato sesso xD
     
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  12. ~ Sublimàh«
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    CITAZIONE (kamy!! @ 31/3/2009, 20:55)
    si, quello dei tre puntini mi è chiaro xD comunque sono contenta che in generale ti piaccia ^_^ e per quanto riguarda gli aggettivi al femminile ti giuro non l'ho fatto apposta xD non so perché porino gli ho cambiato sesso xD

    XD
    Sììììì, mi piace *-*
    Oddio spero proprio di no! Già lo scambiano per femmina, siam messe male se lo facciamo apposta XDDD
    Continuacontinuacontinuaaaa *-*
     
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  13. Leia_Bill
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    Oddio 0.o guarda che una storia può essere triste e bellissima eh!!! Cioè non credere che la tua fanfic sia solo triste... è bellissima!!! Le fanfic tristi esistono!! ti immagini ci fossero solo fanfic felici? Sarebbe mostruosamente monotono!!!
    Quindi la tua fanfic è meravigliosa anche se è solo il primo chappy...ok?^^
    Baci
     
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  14. saki '95
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    uppino ^^
     
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  15. kamy!!
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    Scusate se ci metto tanto, ma sono piena di interrogazioni e compiti a scuola, e oggi hanno dato pure il pagellino T_T comunque l'ho quasi finito ^_^
     
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35 replies since 30/3/2009, 17:36   618 views
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