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xRette Michx
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Autore: Serena
Titolo: “Schneesturm”
Rating: R
Generi: Romance, Angst, happy ending
Avvisi: Short fic, OC, AU, leggermente OOC
Disclaimer:quello che scrivo non è a scopo di lucro e tutti i personaggi non mi appartengono.
Riassunto: -Nemmeno una tempesta potrà portarti via da me.-
Schneesturm
Capitolo 1
Erano ore ormai che camminava nella bufera.
Lo spesso strato di neve gli arrivava alle ginocchia e i pantaloni gli si erano stretti attorno alle gambe, impossibilitandone il movimento.
Sospirò nuovamente, le sue mani erano ormai prossime ai geloni e il volto non era da meno; si strinse nella piccola giacca che gli copriva malamente la camicia consunta e sistemò sulla spalla la sacca contenente quel poco che possedeva.
*****
Tom Kaulitz non aveva dimora. O meglio, l’aveva avuta fino a qualche anno addietro, fino a quando non aveva deciso di non voler legare il suo futuro ad un misero campo da coltivare. I suoi genitori non avevano apprezzato la scelta: sua madre aveva pianto tutte le sue lacrime quando il suo bambino – come ancora lo considerava lei – aveva lasciato l’umile casa della famiglia contadina ed era partito alla scoperta di nuove terre. Il padre, seppur riluttante all’idea di un figlio che viaggiava per terre sconosciute, aveva approvato la sua scelta.
Tom era un ragazzo di appena sedici anni, bello da fare invidia persino al più bel raggio di sole che poteva sfiorare la sua pelle abbronzata. I lunghi capelli dorati erano raccolti in grosse ciocche, legate a loro volta da una corda poco sopra la nuca; i suoi occhi potevano sfidare il sole in quanto a lucentezza, il suo viso aveva lineamenti marcati ma al contempo dolci e le sue labbra erano colpevoli dei mille cuori infranti delle giovani ragazze del luogo. Il suo corpo statuario, infine, era frutto del lavoro nei campi che suo padre lo aveva obbligato a svolgere sin da quando era poco più che bambino.
Aveva però deciso che non avrebbe seguito le orme del padre. Era un ragazzo dallo spirito libero, amava la musica e la lettura, adorava passare ore in mezzo alle spighe di grano con la sua amata chitarra alla ricerca di qualcosa che lo ispirasse per nuove melodie. Aveva quindi deciso di partire alla ricerca di nuove emozioni, di nuovi posti da scoprire, di nuovi profumi da sentire, di nuove musiche da ascoltare.
Così, con un sacchetto di monete, la sua amata chitarra e un pugno di speranza, era partito.
Erano ormai due anni che viaggiava senza sosta: aveva visto cose che pochi uomini potevano vantare di aver veduto, aveva incontrato nuove persone, saggiato nuovi sapori, respirato venti diversi.
Era arrivato a Schneesturm da un paio di giorni. Il borgo era situato su una spaziosa piana alla base di una piccola montagna, la quale però, era interamente ricoperta da ettari e ettari di folto bosco. L’intero paesaggio era completamente ricoperto da un pesante strato di neve bianca e soffice, una vista che, osservata attentamente, era capace di mettere i brividi.
Aveva vagato per il piccolo borgo alla ricerca di un riparo, o comunque di qualcuno che, in cambio di un’oretta della sua musica, potesse offrirgli un pasto caldo ed un giaciglio dove poter riposare.
La ricerca era però stata vana. Aveva scoperto da un passante che aveva avuto l’accortezza di avvertirlo, che gli abitanti di Schneesturm erano più poveri di quanto potesse sembrare.
Il proprietario del borgo veniva descritto come un uomo avaro, spietato e maligno. Le tasse che imponeva alla povera gente che viveva lì, erano talmente pesanti che il popolo aveva a malapena di che magiare.
Tom chiese dove fosse situata la dimora del padrone, ma l’uomo, scrollando le spalle, gli rispose “Nessuno sa dove sia costruita, ogni mese un suo servitore si presenta nella nostra piazza per riscuotere le tasse e mai nessuno ha seguito i carri, perché quei pochi che ci hanno provato non sono più tornati indietro…”
L’uomo era tornato al suo lavoro e Tom si era avvicinato ad una staccionata che contornava una piccola aia nella quale qualche gallina spennacchiata razzolava in cerca di qualcosa da mangiare.
Pensava e ripensava a ciò che gli aveva detto l’uomo. C’era sicuramente qualcosa sotto, era troppo strano che un signorotto a capo di un così grande borgo non si facesse mai vedere. Aveva poi deciso di scoprire cosa nascondesse il padrone: secondo ciò che lui pensava, il castello doveva sicuramente trovarsi sulla parte più alta della montagna.
Così era partito alla ricerca della roccaforte.
Dopo due giorni di cammino però, del grande castello non v’era traccia.
*******
Sbuffò nuovamente, tentando di scaldarsi inutilmente il naso. Il freddo gli era penetrato nelle ossa e l’unica cosa che desiderava era riuscire a trovare un posto dove poter accendere un fuoco. Purtroppo la bufera non accennava a placarsi e, in ogni caso, tutta la legna disponibile era completamente zuppa.
Nonostante tutto non si perse d’animo. Era sicuro di se stesso, sapeva che da qualche parte tra la fitta boscaglia si nascondeva il castello.
Poche ore dopo il numero degli alberi andò pian piano diminuendo. Tom affrettò il passo - per quanto potesse nella neve alta- mentre un barlume di speranza si accese nel suo cuore.
Quando poi, puntando lo sguardo verso l’alto, scorse tra la neve una fila di merli che collegavano due piccole torrette, la speranza divenne certezza e sorrise scavalcando un tronco abbattuto dal vento.
*******
Colpì un paio di volte la porta con il battente ed attese silente.
Nemmeno una decina dei secondi dopo, un uomo alto, slanciato con dei baffetti grigi leggermente arricciati posti sotto un naso importante, aprì il pesante portone.
-Desidera?-
Tom deglutì; Cosa era andato veramente a fare lì?
-Ehm, st-sto cercando un riparo per la notte e- tossicchiò – sono giorni che cammino sulla montagna e-
-Venga dentro, chiederà al padrone direttamente- l’uomo in divisa scivolò di lato lasciando Tom libero di entrare.
Il ragazzo fece un passo incerto oltre la soglia, sussultando quando il servo richiuse la porta con un tonfo.
-Vado a chiamare vostra signoria, attendete prego- l’uomo si dileguò su per un’enorme scalinata di marmo.
Tom si beò del tepore emanato dal camino poco distante, notandone un altro esageratamente più grande nella stanza di fronte. Si guardò intorno con occhi spalancati. Lo sfarzo di quella dimora era quasi palpabile. Le pareti erano interamente ricoperte di arazzi decorati nei colori più sgargianti, il pavimento in marmo era ricoperto per la maggior parte da preziosi tappeti dai disegni più disparati; statue, suppellettili, quadri e mobili, anch’essi impreziositi da ori e pietre preziose, erano sistemati con ordine maniacale per la stanza.
Un quadro situato accanto alla scalinata attirò la sua attenzione.
Si avvicinò cautamente camminando sopra un tappeto che valeva sicuramente più di lui.
Arrivato lì davanti notò che la tela nel complesso era persino più grande del suo corpo. La cornice dorata, intarsiata finemente, racchiudeva una tela che ritraeva un giovine. Tom si fermò quasi incantato dalla bellezza di quel ragazzo. Lunghi capelli corvini gli ricadevano in morbide curve sulle spalle coperte da una camicia immacolata, a sua volta racchiusa in un panciotto nero con bottoni dorati; il suo viso non poteva essere descritto a parole. Pelle candida come la neve, guance leggermente arrossate da un sottile velo di imbarazzo –pensava- labbra carnose che sembravano un bocciolo di rosa appena schiuso, naso dalla curva perfetta ed infine occhi color dell’ambra più pura.
Tom era ormai perso nell’immagine di quel ragazzo e non si accorse del servo che scendeva le scale accompagnato da un uomo in vestaglia.
-Chi è che osa chiede asilo nella mia dimora!- una voce di baritono tuonò alle spalle del ragazzo che, preso dallo spavento, per poco non urlò.
L’uomo che gli si presentò davanti era a dir poco mastodontico. Un’altezza che sicuramente raggiungeva –o sfiorava- i due metri, una corporatura robusta ma ben scolpita, lunghi capelli neri raccolti in un codino basso con un nastro di seta bianco. Indossava una camicia nera con le maniche a sbuffo e dei pantaloni scuri.
-I-io vostra si-signoria- Tom deglutì spaventato inchinandosi dinnanzi al possente uomo –sono giorni che cammino nella bufera e cercavo un giaciglio per dormire… Mi chiedevo se quindi voi potevate ospitare questo povero musicista nella vostra magnifica casa-. Balbettò tremante.
-Non accetto mendicanti in questa casa! Fuori!- tuonò l’uomo.
-Signore, vi prego di aiutarmi non darò nessun…-
-Ho detto fuori, straccione insolente! Fuori dalla mia casa!- l’uomo si stava infervorando e Tom rassegnatosi fece per uscire quando…
-Padre che cosa sta succedendo?-
Tom si voltò di scatto sgranando gli occhi.
Note: Sì lo so sono una bastarda a concludere così xD
In alternativa a “I’m not scared of you” sto preparando una piccola short fic (che si svolgerà in 5 –massimo 7- capitoli) ambientata –da come avete capito- nel medioevo.
L’idea mi è balenata in testa e non ho potuto fare a meno di buttarla giù. Spero che vi piaccia e ringrazio Giulia per averla betata ^^
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~•SweetPassion•~ .
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Ora sono stanca, ma domani mi impongo di leggerla promesso. . -
THclari .
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io ho la canzone **
e così quella ff del vampire non la continuò piùù XD
nuoo more ora leggo e ti prometto un commento scritto e non animato XD. -
xRette Michx .
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massè xD quella va avanti ovviamente XD
*aspetta commento*. -
THclari .
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ANCOLAAA
bella amo... -
xRette Michx .
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clari sempre molto sintetica XD
Grazie <3. -
°Oo..ToK!eTtA..oO° .
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*me con gli occhi sbrilluccicosi fa sisi con la testa perchè la ff le piace*
sisi**
*-*
mi piace *-*
mentre leggevo la descrizione di tom avevo tipo gli occhi a cuoricino xD
continua presto *-*
commento demente,ma pur sempre commento u.u. -
THclari .
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ritieniti fortunata che non ho messo una faccinaa XDDD
* pelchè me ama*. -
pulcetta th .
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Ossì mi piaaaace *____________*
Un'AU più avvincente non potevi creare! Un contadino e il figlio di un nobile (con la voce da baritono xD).
Mi piace la visione di Tom in giro per il mondo con la sua chitarra, è molto romantica come cosa *-*
Adesso però sono curiosissima ><
Continua presto Shere (pleeeease **), più vai avanti e più i miei commenti prenderanno la piega prolissa che tanto ti piace u.u
Pulce. -
xRette Michx .
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pulce *-* grazie mille davvero, sai quanto io ami i tuoi commenti prolissi eh u.u
grazie anche a tokietta, sono contenta che ti sia piaciuto ^^
clari xD mi sento onorata u.u. -
ciliegia_VaLe .
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mipiacemipiacemipiacemipiacemipiace!! +___+
continua pliiiiiiis xD
ah e speriamo che Bill sia il figlio adottivo di quel coso lì ... perchè non posso credere che sia quello naturale
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†Macàbria .
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uau,ma è bellissimo come inizio *_*
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ma...ma...ma perchè ci lasci sul più bello?!?!?!ç_ç
uffy....cattiva!
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xRette Michx .
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lo so, sono bastarda xD ma le vacanze sono lunghe e il tempo per scrivere sarà tanto ^^
intanto vi ringrazie entrambe, di cuore <3. -
†Macàbria .
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*______*
quindi...quando hai intenzioni di iniziare a scrivere/postare???**
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xRette Michx .
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direi per il weekend ^^ .
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