Kings Of Suburbia

Il nuovo album dei Tokio Hotel in uscita il 3 ottobre.

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    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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    TRADUZIONE SOMMARIA DI THE INTIMATE INTERVIEW ON DVD:

    "TIME THAT WE HAVE THE TALK"



    BILL: Los Angeles è stata una cosa diversa riguardo la questione del vivere tranquillamente, della privacy: possiamo fare le cose più semplici, tipo far fare una passeggiata ai cani o andare a prendere un caffè o fare colazione o, più semplicemente, uscire di casa e fare cose normalissime.

    TOM: Sì, è stata una delle più grandi motivazioni per trasferirci a LA.

    BILL: In Germania la situazione era da pazzi, prima che venissimo qua. Era davvero tutto fuori da ogni controllo. All'inizio provavamo a scenderci a patti. Lavoravamo un sacco, e non avevamo praticamente esperienza con quel genere di cose. Sempre tenuti sotto controllo dalla security, e l'intero team sempre attorno e tu non capisci cosa stia succedendo, anche nella tua camera in hotel e sei sempre impegnato a fare qualcosa.

    TOM: E non ti importa...

    BILL: Ecco, non ti importa, stai lavorando... ma poi torni a casa, e vorresti riavere un po' della tua privacy, e pensi "Wow. Non posso più averla," e, davvero, era tutto una follia. Avevamo la security attorno 24/7 ed eravamo messi un sacco sotto pressione... gente che irrompeva in casa nostra in continuazione, avevamo almeno 10 macchine che ci seguivano, non importa dove dovessimo andare, e la situazione era fuori controllo. Io e Tom non stavamo affatto bene, ci dicevamo "Ok, dobbiamo risolvere questa cosa in qualche modo, non possiamo neanche goderci la vita!"

    TOM: Ecco, non puoi goderti la vita e allo stesso tempo inizi a pensare alla carriera, perché questo è il prezzo da pagare per avere tutto quello che hai... e pensi "È davvero questo ciò che voglio?" Hai solo 20 anni e ti chiedi "È questo che voglio? È questa la mia vita?"
    Stare in un hotel e non poter fare niente perché altrimenti i giornali scriverebbero tutto subito e gente che ti segue e le telecamere sempre puntate in faccia (NdT: Tom qua dice qualcosa di incomprensibile che suona molto come "In my old COW", ho riascoltato mille volte e ancora non ho capito cosa voglia dire). E fa paura, perché inizi a diventare pessimista, vedi solo le cose negative. Arrivammo ad un punto che...

    BILL: Dovevamo cambiare quello che stava succedendo.

    TOM: Sì, dovevamo cambiarlo. Io mi trovavo ad un punto in cui non volevo più farlo... volevo solo rilassarmi, andarmene sulla spiaggia e godermi il resto della mia vita senza telecamere puntate in faccia.

    BILL: Sì, ricordo che entrambi stavamo avendo molti problemi. Ricordo di un momento in cui Tom mi venne incontro e mi disse "Non so se voglio ancora fare questo, posso ancora venire in studio e impegnarmi per la band e per te, ma forse dovresti trovare un altro che potrebbe apprezzare tutto ciò". E io gli dissi "Non posso farlo senza di te!"

    TOM: Mi disse una cosa tipo "Tom, tu SEI la band!"

    BILL: Non stavamo bene, continuavamo a pensare che avevamo bisogno di una pausa, di allontanarci un attimo dalla carriera e dalla band. Eravamo tipo "Non voglio più sentire la band o le canzoni, non voglio sentir parlare della carriera, voglio la mia privacy e voglio tornare a godermi la vita. Devo allontanarmi dalla vita pubblica, dagli occhi sempre puntati su di noi, e dobbiamo assolutamente andarcene dall'Europa"

    TOM: Così ci siamo resi davvero conto di come stavano le cose, per questo ci siamo presi questa pausa così lunga e le persone ci dicevano "Siete pazzi? Perché una pausa così lunga? La vostra musica sta andando alla grande" ma non ci importava più un cazzo (NdT: Tom usa termini forti e io lo seguo XD)

    BILL: Quando sei un teenager e stai così, non hai una vita privata perché noi andavamo a scuola e poi siamo diventati famosi... ma poi quando cresci hai altri interessi, e trovi cose che diventano più importanti e inizi a farti delle domande. Inizi a fare delle domande anche agli altri.

    TOM: Io penso che bisogni trovare una via di mezzo. Non rifarei più la vita in cui stiamo in giro per 300 giorni all'anno senza mai tornare a casa e non avere neanche un minimo di privacy... non faremo più così. Ora staremo con la band, andremo in tour per mesi, ovviamente, ma sarà una via di mezzo perché in passato non avevamo la minima idea di cosa fossero le vie di mezzo.

    BILL: Stiamo provando a trovare dell'equilibrio. È la prima volta che ci proviamo, con il nuovo album, quindi vedremo come andrà. Abbiamo ancora delle ferite (interiori) per cose successe in passato e purtroppo sono cose che diventano parte di te, parte di ciò che sei adesso.
    Ovviamente siamo eccitati, perché questo è quello che vogliamo fare. Io e Tom non potremmo mai immaginare di fare altro. Questo era quello che facevamo da bambini.

    TOM: È stato un esperimento per noi. E non è stato male. Sai, quando prendi un pausa per quattro-cinque anni... potresti fare cose diverse, tipo aprire una compagnia o cose del genere, potresti fare di tutto... ma noi abbiamo continuato a fare musica. Ogni giorno, tutto il giorno. Per anni. E quando cresci capisci che davvero questo è quello che vuoi fare.

    BILL: È quello di cui ti importa.

    *

    BILL:
    L'anno scorso, tipo a maggio, eravamo pronti a rimetterci in gioco. Tutti facevano piani, avevamo già promozioni e apparizioni pianificate, organizzavano tutto, erano tutti eccitati, e poco prima che ripartissimo, io e Tom abbiamo detto "Ok, no". Così siamo tornati in studio. (NdT: c'è un minuto circa in cui blaterano e io, nonostante gli sforzi e ripetuti ascolti, non riesco a decifrarli proprio. Chiedo scusa. E chiedo scusa anche alla lingua inglese per loro due!) E al ritorno in studio, ci siamo rimessi a scrivere, e queste canzoni erano forti e ho pensato "Voglio continuare a scrivere, voglio continuare a fare questo, perché stanno succedendo cose fantastiche".
    È stato come se avessimo vissuto un milione di vite diverse, siamo stati ispirati da giovani... noi siamo andati a vivere in America ad appena vent'anni, e all'inizio era come se stessimo impazzendo e anche ora adoro la gente, adoro uscire, adoro non essere riconosciuto e che posso fare quello che mi pare! È qualcosa che non ho avuto prima.
    Succedono un sacco di cose in cinque anni... incontri persone... ti innamori, ti disinnamori... e cinque anni, quattro anni, ti cambiano un sacco la vita. Sono successe un sacco di cose e l'album ne è un riflesso. Abbiamo cambiato tipo tutto: abbiamo cambiato il logo della band, la grafica per l'album, siamo stati molto specifici su come avremmo voluto che venisse su tutto...

    TOM: Abbiamo anche pensato al cambiare il nome della band... da Tokio Hotel a Tom's Band!

    BILL:
    Ricordiamo tutti che tipo di musica ascoltavamo e volevamo fare a quindici anni, e ovviamente è un sacco diversa da quella che vuoi fare e ascolti a ventiquattro. I nostri gusti sono cambiati tantissimo, come succede a chiunque. Il sound è cambiato tanto, ora è influenzato dalla vita notturna, sia quella europea che quella statunitense. È ispirato dalla musica house e dai DJs e vogliamo fare un mix con la vecchia musica dei Tokio Hotel così da creare un nostro stile.

    TOM:
    Le persone diranno "Wow, sono cambiati un sacco," ma è naturale! Non abbiamo mai lavorato così duramente e scritto così tante canzoni.

    BILL: Ci tenevamo a tirar fuori solo il meglio possibile, e non voglio pentirmi di niente, voglio solo pensare che questo è il miglior album. E penso che lo sia! Ora aspettiamo di sapere cosa dirà la gente. Non abbiamo mai avuto realmente tanto tempo da dedicare ad un album... ne facevamo uscire uno all'anno, stavamo in tour...
    A volte pensare troppo è un bene... scrivere, produrre... abbiamo fatto tutto. Vero, Tom?

    TOM: Io ho fatto tutto!

    BILL: No, davvero, per la prima volta volevamo prenderci del tempo per farlo per bene...
    Ci sono un sacco di cose che non possono fare gli altri per te, e devi fare da solo ed è buono, perché fai quello che vuoi, trovi quel particolare suono che vuoi. Prima, quando registravo, avevo attorno i produttori, e perdevo tempo perché dovevo spiegare tutto, tra quello che stavo facendo e il suono esatto che volevo e a volte è davvero difficile far cogliere quel dettaglio che vuoi tu! E noi, ora, abbiamo pensato che faremo da soli per la vocal production.
    Ora fa Tom, è lui che registra ogni canzone, ed è veramente un gran lavoro! Un sacco di persone non lo immaginano neanche, pensano che non ci sia molto da fare, invece non è così... perché prima c'erano almeno cinque o sei persone ad occuparsi di queste cose, ed ognuno faceva qualcosa di diverso e univano le forze, ora invece ha fatto tutto da solo e ovviamente ci ha messo più tempo.

    TOM: Il modo in cui abbiamo scritto adesso le canzoni è totalmente diverso da come le scrivevamo prima.

    BILL: Io non riesco a pianificare quando devo sedermi ed essere creativo. Tom sì. Lui decide che quel giorno andrà in studio a lavorare per ore su una canzone, e lo fa. E io ho delle opinioni molto forti su quello che voglio, quindi a volte Tom sta lì a lavorare per ore e giorni e poi arrivo io e gli dico "Ehm... no".

    (Parla in tedesco) TOM: Come puoi pensare che questo pezzo non sia buono?!

    BILL: La differenza tra me e Tom è che lui è dannatamente paziente. Si siede in studio e capisce sempre cosa non va. Sistema tutto. E poi riesce a suonare qualsiasi strumento. Lo guarda e pensa che sia interessante e ci prova. Io non lo farei mai! (NdT: Bill supera se stesso e ogni parola mette un "fucking" XD) Io non so suonare niente. Tipo, mi siedo e prendo una chitarra e mi dico che se non riesco a suonarla nel giro di cinque minuti, allora non mi importa. Devo ammetterlo, sono molto pigro! Per questo faccio il cantante. Mi viene naturale... non ho mai preso lezioni. È successo così. Ho sempre voluto farlo, da quando avevo sei anni. Fondamentalmente, questa è la differenza: io e Tom sappiamo perfettamente cosa l'altro può fare. Ci sono un sacco di cose che Tom sa fare e io no, e non ci provo nemmeno perché so che Tom farà un ottimo lavoro.

    (Qui parla di nuovo Tom e parla un bel po', ma IO NON LO CAPISCO! A grandi linee ha parlato di quando hanno ricominciato a lavorare con Georg & Gustav - mi pare di capire che però Tom abbia provato ad aggiungere suoni artificiali in studio? Poi sono tornati in Germania, nel loro vecchio studio ad Hamburg, e hanno registrato il basso e la batteria. Alla fine dice che anche se hanno praticamente lavorato separati, è uscito fuori esattamente quello che voleva e questa è una cosa fantastica. Dice anche: "Non siamo DJs! Almeno, non ancora")

    BILL: Le nostre nuove registrazioni sono molto elettroniche, ovviamente diverse dalle cose che facevamo prima. Per alcune cose si ha assolutamente bisogno di uno strumento live, devi per forza andare in uno studio e registrarli, non puoi creare questi suoni al computer...
    Ovviamente dopo ci occuperemo anche di sistemare le canzoni per la versione live. Quando crei un live show, o una qualsiasi performance, è un processo totalmente diverso. Lì andiamo tutti insieme in studio e lavoriamo sulla versione da fare live. Sarà un lavoro molto difficile ma sarà bellissimo! Georg e Gustav sono molto bravi, abbiamo suonato insieme per anni, e lo so che verrà fuori qualcosa di fantastico. Abbiamo cambiato molti studi di registrazione... quello in Germania, svariati a Los Angeles... abbiamo lavorato con persone diverse... perché a volte ti va di mettere insieme persone e idee diverse. Abbiamo lavorato con persone nuove.

    TOM: È un casino, perché ci sono un sacco di persone diverse con idee diverse. E mi piace questo, ma mi piace anche fare tutto da solo.

    BILL: Sono eccitato e nervoso perché non vedo l'ora di far vedere al resto del mondo cos'abbiamo fatto. Non vedo l'ora che succeda perché tutto questo mi è mancato, mi è mancato un sacco.

    TOM: Sì, sono eccitato anche io ma sarà anche strano.

    BILL: Saremo di nuovo in giro a fare tutto questo di nuovo.

    TRADUZIONE: nemi ~
     
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