Beautiful Day

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  1. *billaly*
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    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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    Anonymous
    Titolo: Beautiful Day
    Autrice: *billaly*
    Rating: G/PG
    Avvisi: IU; Twincest
    Genere: Un pizzico di Angst; Romantico
    Beta: NeideLunare
    Disclaimers: Bill e Tom non mi appartengono in nessun modo, così come i Tokio Hotel e i personaggi citati. Tutto ciò che è narrato è solo frutto della mia fantasia, e ovviamente non ci guadagno assolutamente nulla.



    Beautiful Day



    Guardo la pioggia attraverso la finestra, che , incessante, ormai cade da due giorni.

    Questa mattina poi, il cielo sembrava addirittura ancora più scuro, come se la notte stentasse a cedere il passo al nuovo giorno.

    Mi sono alzato presto per fare quello che ormai non poteva più esser rimandato oltre. Ci sono situazioni che possono essere cambiate e altre in cui, invece, annaspi in cerca di un continuo appiglio per non affondare, anche quando oramai l’acqua ti è arrivata alla gola.
    Inutilmente però.

    Ho fatto, - abbiamo fatto -, quello che era meglio per entrambi . “Senza rancore” ci siamo detti, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime e la mia voce si incrinava appena.

    “ Ti chiamo appena arrivo…” mi ha gridato prima di scomparire nel corridoio del gate, consapevole che sarebbe stata una telefonata di pura cortesia.

    Ammetto di aver provato sollievo ad essere, dopo lungo tempo, finalmente solo coi miei pensieri. Io che stentavo ad averne anche uno solo.

    Non è facile amare ed esser riamati, almeno non quando lo vorresti fare sul serio. E io non posso dire di non averci provato e di non essermi impegnato a fondo in questa storia. Per lei avevo messo via tanto di me stesso, fino ad arrivare all’amara conclusione che comunque non era questa la strada giusta da intraprendere. Amare non è rinunciare e probabilmente questa sorta di triste rivelazione ci ha portato verso la disfatta totale.

    Io sono un personaggio pubblico e, volente o nolente, sulla bocca di tutti, ma lei, devo ammetterlo, è stata davvero brava a non mandare al diavolo tutto quanto alla prima offesa subita.

    Invidiose, ripeteva più a se stessa che ad altri, quasi a volersi convincere che in fondo ben poco la toccavano i commenti acidi e cattivi a lei rivolti. Ma io sapevo che in fondo al cuore un briciolo di risentimento doveva pur esserci, altrimenti non sarebbe stata umana. Invece eccome se lo era! Era fantastica a letto e questo credo che mi mancherà, così come mi mancheranno la sua risata, i nostri baci, i nostri discorsi su un futuro che di giorno in giorno diventava sempre più incerto, i nostri interminabili tour de force di shopping, durante i quali io mi riducevo a portarle le borse e a lamentarmi, trovando assurdo tutto quel comprare compulsivo. “ Lo faccio per te” mi ripeteva sempre, “ per essere la più desiderabile…” E lo è stata per davvero, avevo perso il sonno per lei. Curvo le mie labbra in quello che dovrebbe essere una specie di sorriso, ma riflesso nel vetro vedo solo un ghigno triste.

    Non avrei mai immaginato di esser in grado di diventare un perfetto monogamo visto i miei trascorsi, come non avrei mai immaginato di arrivare al punto di dover scegliere, perché nel mio profondo, anche se fa dannatamente male ammetterlo, so che è di questo che si tratta.

    Una scelta naturale, un percorso obbligato, una specie di silente richiamo che però ha sempre gridato forte nel mio cuore.

    Non so nemmeno come reagirà alla notizia, anche se penso che non potrà che esserne felice. So benissimo che non le è mai piaciuta, come so quanto sia stato difficile per lui continuare a sorridere.
    E’ frustrante convivere con un senso di colpa perenne, con la costante sensazione di aver fatto qualcosa di profondamente sbagliato, anche se in realtà non dovrebbe essere così.
    L’ho ferito perché ho minato il nostro “per sempre”, ho tentato di colmare un vuoto affettivo che lui non avrebbe mai potuto riempire, ho tradito il nostro patto, le nostre promesse…
    Non si tratta di egoismo, ma piuttosto di necessità. Sarà per quell’eterno bisogno di esser l’ uno negli occhi dell’ altro, oltre che nei pensieri, nei respiri… Un sentirsi mutilati se stiamo lontani troppo a lungo, e così dev’essersi sentito mio fratello per tutto questo tempo.

    “ Ehi, che ci fai già sveglio?” La sua voce ancora assonnata, mi distoglie dai miei cupi pensieri. Lentamente mi volto a guardarlo, facendogli notare che comunque manca poco all’ora di pranzo.
    Lui sorride, illuminando la stanza e si siede sul divano accavallando le sue lunghe gambe fasciate in un paio di jeans skinny che io non indosserei nemmeno sotto tortura.

    “Ho fatto un po’ di cose…” Mi limito a rispondere, camminando verso di lui. Vorrei dirgli subito che lei se ne è andata, ma non vorrei che tutto sembrasse affrettato e forzato.

    “ Dov’è Ria?” Mi chiede anticipando il discorso che vorrei iniziare io, mentre sembra quasi annusare l’ aria come farebbe uno dei nostri cani.

    “ Non c’è.” Maledizione, non sono bravo a fare l’uomo del mistero, posso solo essere me stesso. “ E’ tornata a Los Angeles.” Continuo, cercando le parole, che sembrano essersi impigliate tra i denti.

    “ Già stanca dell’orrendo clima della Germania?” Domanda sarcastico. Aggiungo che oltre a non piacergli, Bill ha sempre pensato che più che amare me, Ria amasse la bella vita e il mio conto in banca, ma questi sono dettagli, considerato che ho vissuto bellissimi momenti con lei, che non mi ha certo ridotto sul lastrico e che l’unico oggetto davvero di valore che le ho regalato è rimasto qui, custodito in cassaforte.

    “ E’ andata ad imballare le sue cose, probabilmente quando torneremo a casa non ci sarà più alcuna traccia della sua presenza.” Rispondo secco.

    Le pupille di Bill si dilatano, mentre mi rivolge uno sguardo sorpreso, coprendosi in modo molto teatrale la bocca con una mano.

    “ Che significa?” Sussurra quasi addolorato dalla notizia, ma non è un bravo attore quando si tratta di trattenere a stento un’ improvvisa ondata di felicità estrema.

    “ Senti fratellino, non devi far finta di esser dispiaciuto, perché so che non è così. Puoi ridere e gridare al mondo intero che finalmente Ria si è levata di torno” Rispondo, trattenendo a stento la mia seccatura.

    “ Sei un idiota se pensi davvero questo di me, Ria non mi è mai piaciuta, ma non riuscirei mai a gioire della tua tristezza!” Sbotta risentito, scattando in piedi. Il beanie che indossa gli cade sulla fronte andando a coprirgli gli occhi e lui con un gesto di stizza cerca di rimetterlo a posto.

    Lo so già. Adesso partirà con una delle sue interminabili filippiche da donnina in fase premestruale,- in questo è molto simile a Ria. Scaccio immediatamente il pensiero, lui non è simile a nessuno, è un pezzo unico e io lo adoro per questo.

    “ Bill, per favore non cominciare. Voglio solo stare tranquillo e starmene qui ad osservare la pioggia che cade,” dico piano, “e te…” concludo mentalmente.

    La mano tatuata che si agitava nell’aria, ricade immediatamente lungo il suo fianco. Fa un sospiro e poi torna a sedersi al mio fianco.

    “ Reset,” mormoro, accarezzandogli una guancia.

    “ Ok, resettiamoci,” mi fa il verso, guardandomi fisso negli occhi.

    “ Vuoi giocare a chi distoglie lo sguardo per primo?” Gli dico, accennando un sorriso.

    “ No, voglio sapere cosa è successo tra te e Ria.” Riattacca. So che non ho scampo, la sua cocciutaggine è proverbiale.

    “ E’ semplicemente finita. Ci siamo resi conto che non possiamo più stare insieme.”

    “E?” incalza lui.

    “ E cosa?”

    “ Sono il tuo gemello Tom, non puoi mentirmi.” Afferma serio.

    “ E’ complicato Bill, sai che non sono bravo con le parole.”

    “ Provaci, non sia mai detto che per una volta tu riesca ad esser convincente.” Mi prende in giro, ma il suo sguardo è tenero.

    Gli occhi, i pensieri, i respiri…

    Sarebbe tutto molto più semplice dirti che non ha funzionato, perché sei tu che occupi la totalità del mio cuore e della mia mente, ma sei mio fratello, cazzo!

    Continui a guardarmi in attesa di chissà quale riposta, mentre io scaverei una buca nel pavimento pur di non dover sostenere il tuo sguardo per un altro secondo. Riderai di me, ne sono certo.

    “ Allora?” Chiede impaziente.

    “ Sessanta minuti?” borbotto, tentando un depistaggio.

    “ Sei un cazzone Tom! Ma se non me lo dirai tu, lo scoprirò da me!” Minaccia. L’idea di un suo terzo grado a Ria, mi fa provare una fitta allo stomaco. Non ne uscirebbe viva!

    “ Prometti che non scoppierai a ridere pensando a me come a un mentecatto?”

    “ Perché dovrei?” chiede scandalizzato.

    “ Ci siamo lasciati, o meglio è stata lei a darmi il benservito. Non ce l’ha fatta Bill…” dico finalmente, con la voce che trema un po’.

    Mio fratello continua a guardarmi. I suoi occhi non tradiscono la minima emozione, ma il sopracciglio alzato esprime disappunto.

    “ Perché?” Si limita a chiedere, ma so che sta elaborando il concetto. Lo capisco dal fatto che muove nervosamente le gambe. “ Cioè vorresti farmi credere che Ria ti ha mollato perché non sopportava più questa vita e di essere la ragazza di Tom Kaulitz?” Butta lì, sorridendo sarcastico.

    “ Non è certo facile semplice convivere con noi due, non pensi?”

    “ Convivere?! Di certo nessuno l’ha obbligata! Cosa pretendeva che io me ne andassi da CASA MIA per lasciarle campo libero?!” Ecco, adesso comincerà ad urlare e a dare di matto. In che cazzo di casino mi sono andato a cacciare?

    Invece sorprendentemente mantiene il controllo, forse perché il mio silenzio lo confonde. Ma devo trovare le parole giuste, sono io l’unico colpevole di tutta questa assurda situazione.

    “Lei non c’entra Bill. E’ stata una decisione dolorosa per entrambi, ma non potevamo continuare così.”

    “ Così come? Ci sono ragazze che ucciderebbero pur di essere al suo posto, non capisco!” Sbotta nuovamente.

    “ E’ questo il punto. Smetti per un attimo di pensare solo alle cose materiali e ragiona. Perché ti ostini ad incolpare lei? Non pensi che possa esser stata colpa mia?”

    “ La tua unica colpa è stata quella di innamorarti di lei.”

    “ Sei ingiusto Bill.”

    “ Piuttosto sono incazzato. Non mi piace fare da terzo incomodo.” Borbotta risentito.

    “ Bill, calmati. Il motivo per cui Ria se ne è andata non sei tu. Sei la solita diva egocentrica e presuntuosa.” Gli dico sorridendo. Ho bisogno di sdrammatizzare un po’, la situazione sta prendendo una brutta piega.

    “ Io non sono pres-” Ricomincia.

    “ Shhhh! Vuoi tacere un attimo?!” Lo interrompo.

    Stizzito, si rannicchia in un angolo del divano volgendo lo sguardo verso la finestra. Ha finalmente smesso di piovere, ma la tempesta continua tra queste mura.

    “ Bill,” lo chiamo paziente, ricevendo in cambio solo un’ alzata di spalle. “ Bill, per favore guardami.” Supplico, avvicinandomi un po’ di più a lui e cingendogli le spalle con il braccio. Lui non fa resistenza ed è già un buon inizio, ma ostinatamente si rifiuta di voltarsi. Si morde nervosamente il labbro inferiore e una lacrima fa capolino all’angolo dell’ occhio destro.

    Prendo un bel respiro e delicatamente asciugo quella piccola scia argentata sulla sua guancia.

    “ Bill, il motivo per cui ci siamo lasciati e che io voglio dedicarmi esclusivamente a te. Ci siamo fatti una promessa e io intendo mantenerla. Non posso continuare a vivere con il pensiero che la mia felicità possa essere motivo della tua infelicità.” Ecco l’ho detto e immediatamente mi sento meglio.

    “ Ma io…” mormora roco, finalmente voltandosi verso di me.

    “ Ma tu?” Incalzo io.

    “...non voglio che lasci Ria a causa mia. Tu hai bisogno di una donna e io non potrei mai chiederti di rinunciare a questo,” borbotta.

    “ Io ho bisogno di sentirmi in pace con me stesso e completo, cosa possibile solo al tuo fianco. Capirò perfettamente se non è così anche per te, ma siamo un tutt’ uno Bill, e io non voglio ci siano ostacoli di sorta a intralciare questa nostra alchimia.” Affermo convinto più che mai.

    “ E se succedesse a me di trovare qualcuno?” Chiede incerto.

    “ Ci penseremo quando sarà il momento.” Rispondo cauto, asciugando nuovamente gli angoli dei suoi bellissimi occhi coi pollici.

    “ Nessuno sarà mai alla tua altezza Tom...” Sussurra quasi timidamente, lasciandomi spiazzato. In tutti questi anni non si era mai esposto così tanto. Sì ok, ci adoriamo, però sento che queste parole hanno un significato diverso stavolta. “ E difficilmente troverò qualcuno che possa quantomeno competere con te.” Conclude abbracciandomi.

    Sento il suo cuore battere forte all’unisono col mio e le sue labbra sfiorare il mio collo in un bacio leggerissimo, ma sufficiente a sconvolgermi i sensi. Vorrei liberarmi da quella stretta, ma solo per mettermi in una posizione più comoda e poterlo abbracciare meglio. Per potermi fondere in lui, per assaggiare finalmente le sue labbra che milioni di volte ho sognato di poter baciare. E’ un pensiero insano lo so, che però mi fa stare maledettamente bene.

    “ Bill, io…” Lui all’ improvviso di alza, ma solo per mettersi a cavalcioni sulle mia gambe.

    “ Tom sono davvero felice ora.” Dice direttamente sulle mie labbra, prima di sfiorarle con un bacio che mi incendia dalla testa ai piedi.

    Si allontana poi da me quel tanto che basta per guardarmi negli occhi e carpirne i miei pensieri e, anche se credo che i miei sentimenti nei suoi confronti siano già abbastanza chiari, sentirsi dire a parole quello che il suo cuore ha già intuito.

    Deglutisco, penso di non averlo mai detto a nessuno. Almeno non per davvero.

    “ Ti amo Bill.” Soffio fuori, quasi afono per l’emozione.

    “ Anche io, tantissimo. Pensavo che non avrei mai più avuto l’opportunità di confessartelo.” Risponde immediatamente, stringendosi a me quasi con violenza, in un abbraccio che non è solo un semplice gesto di affetto.

    Un raggio di sole fa timidamente capolino tra le nubi scure che ancora minacciano il cielo, non so dove ci condurrà tutto questo, ma per me già così è una radiosa, fantastica giornata.




    Note dell'autrice: E’ una scemata, un flash che ho avuto guardando la foto. Dopo tanto tempo, esattamente 358 giorni, è già molto che sia riuscita a scrivere qualcosa, per cui sopportatemi con pazienza e se vi va commentate.

    Grazie.

    Edited by *billaly* - 21/4/2013, 01:27
     
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14 replies since 20/4/2013, 23:52   773 views
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