Sospesi.

FIC PARTECIPANTE ALLA I CHALLENGE

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  1. {Hysteria
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    Autrice: {Hysteria
    Titolo: Sospesi.
    Rating: G/PG
    Genere: Angst
    KEYWORD: Addio
    Disclaimers: I TH non mi appartengono, tutto quello che leggerete è frutto della mia fantasia e non ci guadagno assolutamente nulla.


    Sospesi.


    La notte era scura e densa.
    Era pesante, ma allo stesso tempo confortante.
    Mi rendeva anonimo, cosa che non riuscivo mai ad essere.
    Mi faceva stano camminare sul bordo frastagliato della strada, con le mani in tasca, il bavero del giubbino alzato e un cappellino calcato sulla fronte.
    Un paio di macchine lampeggiarono, mentre procedevano per il rettilineo. Forse erano spaventate dalla mia figura strana e filiforme che procedeva lenta.
    Erano le undici e quaranta del 26 ottobre.
    Una data indelebile.
    Banale come concetto, eppure mi segnò.
    Ero così profondamente legato a quell’illusione che faceva male pensare di non poterla condividere con il mondo, figuriamoci la consapevolezza della sua perdita.
    Era importante avere una certezza, quella certezza mi faceva sentire forte nonostante il mondo viaggiava in senso contrario al mio. Mi sentivo intero nonostante fossi frammentato.
    Ma posso dire che nonostante il dolore qualcosa l’ho imparata davvero: adesso so come devo comportarmi, so essere sicuro di me stesso.
    Non importa che sia vissuto al limite della pazzia, avrei fatto qualsiasi cosa pur di stare bene. Chi può incolparmi per essermi rifugiato in lei?
    Ero cosciente di quello che stavo facendo, ma allo stesso tempo ero cosciente che riuscivo ad essere io.
    Non mi nascondevo più dietro il trucco, i capelli, un’ostentata egocentricità o mio fratello.
    Riuscivo a guardare le persone negli occhi. Riuscivo a mostrarmi senza trucco e non mi rifugiavo dietro lacca e piastra.
    Adesso potevo presentarmi con le unghie nude, il volto pulito ed i capelli semplicemente corti.
    Adesso potevo e volevo uscire di casa con una maglia semplicemente bianca, un jeans ed un paio di scarpe.
    È banale.
    Ma finalmente allo specchio vedevo BILL e non Bill kaulitz , il cantante stranbo dei tokio hotel.
    Non che odiassi questa mia immagine, ma era ,appunto, un’immagine e non la realtà.
    Per questo mi ferivano i commenti delle fan: amavano Bill a prescindere da quello che era realmente e ciò mi faceva aprire gli occhi su quanto falso fosse il mondo; anche se ero io a dare un’immagine distorta.
    Per questo non mi toccavano le critiche: quello che criticavano non ero io, ma un mio amico onnipresente. Spassoso ma un po’ vuoto.
    Ed era strano che per riuscire a vedere me stesso dovessi vedere attraverso i suoi occhi.
    La nebbia era sparita, al suo posto lasciava una secca aria invernale. In anticipo, o forse no.
    La strada giungeva ad una curva a gomito, ma invece di procedere a destra girai a sinistra.
    Giunsi ad un cancello non molto alto. Come al solito lo scavalcai e mi ritrovai nel grande parco della Villa Hanover.
    Giunsi sotto la betulla e aspettai.
    Aspettai lei, come al solito.

    *
    Sarebbe stato sublime poter sentire le sue dita sulle mie guance.
    Sarebbe stato sublime poterla sentire una volta tanto.
    Ma per quanto il suo impatto con la mia anima sia immensamente violento quello con il mio corpo è inesistente.
    Ed è orribile.
    È straziante voler sfiorare un volto e non poterlo fare.
    Ma va bene così.
    Il vento sfiorava le fronde degli alberi, non riuscivo a vedere molto.
    Ero come sospeso in un'altra dimensione.
    O forse avevo semplicemente sonno, dato che erano 20 ore che non dormivo.
    Sentii uno scricchiolio e poi un brivido corrermi lungo la schiena.
    La vidi arrivare.
    Era un semplice baluginio nell’ombra, era un delicato fruscio quando muoveva le piante che spostava camminando, era la meta a cui tendevo da sempre.
    Non mi alzai per andarle in contro, era scontato e fuori luogo.
    Volevo che avesse la possibilità di decidere se venire da me o scappare.
    Infondo sapevamo entrambi che era il nostro addio, avrei dovuto biasimarla se avesse voluto evitare di incontrarmi?
    Aspettai.
    Le sentii avvicinarsi, il suo tocco gelato mi sfiorò e sentii la sua presenza glaciale al mio fianco.
    - Pensavo non venissi. –mi soffiò in un orecchio
    - Anche io. – risposi, sorrise impercettibilmente.
    - Lo so. – sospirò – ma ormai mi conosci, dovresti sapere che mantengo le mie promesse. Avevo promesso che sarei tornata e l’ho fatto, purtroppo ho dovuto promettere di ritornare in dietro. – se avesse potuto piangere l’avrebbe fatto. La conosco. Mi assalì una tremenda nostalgia per le sue guancie rosee, che s’imporporavano con assurda facilità, per le sue labbra morbide e i suoi fianchi rotondi… Ma scacciai presto quel pensiero, quello che contava era l’aver avuto delle risposte, del conforto e l’aver rivisto il suo volto un ultima volta, avere avuto l’opportunità per poter stare meglio.
    - Promettimi che impedirai al nostro ricordo di svanire, una volta scomparsa. – implorai
    - Lo sai che non potrebbe accadere mai. Dimmi che non mollerai tutto per me. Non ne vale la pena. Io sono qui.

    Affondò la sua mano nella mia, ma non poté far altro che trapassarla, repressi a stento un brivido.
    Il suo volto si avvicinò sempre più al mio.
    La terra era umida e fresca ma piacevole.
    Le foglie frusciavano delicatamente.
    Il vento ci avvolgeva.
    - ti amo.
    - Addio.
    Non ci fu un vortice d’aria come nei film,né una specie di terremoto.
    Semplicemente svanì, come aveva detto.
    Lasciandomi solo.
    Ancora.


    ****

    Sadie.

    Scavalcai il cancello. I miei non volevano che uscissi, ma io me ne infischiavo quando era lui che dovevo incontrare.
    Era semplice: dicevo di andare a dormire e una mezz’ora dopo correvo verso il cancello.
    Era semplice, lo facevo spesso anche solo per andare a vedere un film con lui.
    Era una cosa sbagliata, ma che mi faceva stare bene.
    Fu semplicemente un caso se una sera mi ritrovai a parlare dei miei sentimenti per lui, pentendomi all’istante di aver rivelato la parte più nascosta e preziosa.
    Fu semplicemente un caso se una sera, quella stessa sera, mi fermò con un gesto e mi tenne stretta a se per così tanto tempo.
    Furono semplicemente coincidenze, frutto di un destino troppo benevolo.
    Ma fu terribilmente piacevole.
    Amai quei secondi molto più della mia stessa vita.
    Per questo non mi pento e non mi dispero per come è andata a finire.
    Ho avuto molto più di quello che meritavo, molto più di quanto ha la maggior parte delle persone.
    Scavalcai con troppa forza, forse.
    Scavalcai con troppa fretta.
    Scavalcai con troppa noncuranza.
    Sta di fatto che caddi.
    Caddi senza un perché, era un risultato scontato e prevedibile.
    Ma volevo raggiungere lui.
    Volevo poterlo vedere ancora una volta prima che partisse.
    Volevo Bill, ma ciò che ottenni fu uno scivolone e tanto sangue denso.

    Non so di preciso cosa diventai, ma sentivo solo ciò che desideravo.
    Volevo poter dire addio alle persone che amavo, soprattutto a lui.
    Non so perché o per cosa, ma qualcuno mi ascoltò.
    Qualcuno mi diede questa opportunità.

    - Addio.

    Grazie.
    Sfiorai suoi lineamenti un ultima volta, e non fui più.
     
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    Stop Babe

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    E' di una tristezza sconvolgente, ma è bellissima.
     
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  3. Va_Le_The_MitaH
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    vedo che Bill è un argomento molto quotato ihih
    comunque la storia è molto triste e forse proprio per questa molto intensa
    CITAZIONE ({Hysteria @ 25/1/2010, 16:02)
    Sarebbe stato sublime poter sentire le sue dita sulle mie guance.
    Sarebbe stato sublime poterla sentire una volta tanto.
    Ma per quanto il suo impatto con la mia anima sia immensamente violento quello con il mio corpo è inesistente.
    Ed è orribile.
    È straziante voler sfiorare un volto e non poterlo fare.
    Ma va bene così.

    questo è il pezzo che mi ha colpito ed emozionato di più
    infondo almeno una volta è capitato a tutti pensare queste parole
    complimenti!
     
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  4. {Hysteria
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    Grazie mille ragazze :)
     
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  5. {Hysteria
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    :)
     
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4 replies since 25/1/2010, 16:02   145 views
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