Blame It On The Alcohol

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  1. •Khaleesi•
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    Titolo: Blame It On The Alcohol
    Autrice: •Khaleesi• - JuLes
    Rating: PG
    Generi: humor
    Avvisi: Adult Content - OOC
    Disclaimer: le avventure dei quattro signori tedeschi che descrivo qui di seguito sono totalmente di mia invenzione, i personaggi citati in questa fic non mi appartengono. Non ci guadagno niente a scrivere ciò che ho scritto e tutto ciò che ho scritto è farlocco come la statua di Bill al museo delle cere! xD

    ***



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    Non mi è mai piaciuto bere alcolici.
    Io non lo reggo l'alcol. Non ho mai retto l'alcol. Non sono mai riuscito a bere nemmeno un bicchiere di vino durante i pasti, per dire. Figurarsi riuscire ad ubriacarmi tutte le sere fino a perdere il controllo. Voglio essere sempre lucido, presente a me stesso. Non voglio - né devo, vista la mia posizione - fare o dire cose che possano macchiare la mia candida reputazione. C'è già Tom, che di cazzate ne fa abbastanza per entrambi, anche senza essere alticcio.
    Non mi ubriaco, perché voglio svegliarmi al mattino e ricordarmi cosa è successo la sera prima. Detesto perdere il controllo. Devo sempre avere il controllo di ogni cosa, io. Odio svegliarmi con il mal di testa o con la nausea. Succede già abbastanza spesso a causa della stanchezza accumulata, quindi non mi sembra il caso di assecondare il malessere, bevendo come una spugna. Che poi a me nemmeno piace bere! Mi brucia la gola ogni volta che butto giù tutto d'un fiato un bicchiere di rhum o di cognac-invecchiato-dodici-anni-in-barrique.
    Ora, dopo questa premessa iniziale, una domanda sorge spontanea. Cosa ci faccio qui?! Dove per qui, si intende una camera da letto che palesemente non è la mia, avvolto da lenzuola che non sono assolutamente di seta e... oh mio dio, sono i miei boxer quelli che sono appesi a quel separè?!
    Bill, stai calmo. Di sicuro c'è una spiegazione. C'è sempre una spiegazione, a qualunque cosa, quindi deve esserci anche questa volta.
    Pensa, pensa... cos'è successo ieri sera? Ieri sera... ieri sera... ieri sera eravamo al Puro Lounge... si, si... proprio lì. Eravamo io, Tom e... forse c'era anche Georg, ma non ne sono sicuro. Ricordo che... che c'erano due ragazze che ballavano in piedi su un tavolino di fronte a noi. Una bionda e l'altra rossa. La bionda ha subito puntato Tom, mentre io ho puntato la rossa.
    E poi, e poi?! Cosa è successo dopo?! Pensaci, Bill, pensaci!! L'ho rimorchiata?! Uhm... no, no... questa non è la mia camera, quindi probabilmente è lei che ha rimorchiato me.
    Cosa può essere successo? Ma soprattutto, come può essere successo?! Non lascio mai che accada. Se capita, non disdegno un po' di sesso occasionale - sono un uomo e ho dei bisogni - ma di solito sono le ragazze che vengono nella mia camera, non il contrario, perciò questa volta deve essere successo qualcosa di strano e non previsto
    E sinceramente, l'unica spiegazione che posso darmi in questo momento è che ho bevuto come mai nella vita. Non so dove sono, né con chi, né come ci sono arrivato. La testa mi rimbomba come se qualcuno mi stesse piantando un chiodo nel cervello, se mi muovo vedo le stelle, sono nudo come un verme e non ricordo nemmeno di essermi spogliato.
    Chiudo e riapro gli occhi un paio di volte, ma la luce che filtra dalle finestre mi dà un fastidio che non potete nemmeno immaginare. Si, decisamente dovevo essere davvero ubriaco ieri sera se la luce dell'alba mi irrita così tanto.
    Sono sdraiato su un fianco e sto fissando il comodino. C'è un posacenere pieno di mozziconi e la camera da letto puzza di fumo. Dobbiamo esserci divertiti davvero molto stanotte. Peccato che io non me lo ricordi e questo mi fa incazzare più di tutto il resto. Ripeto: mi piace fare sesso e, anche se in pubblico lo negherei fino alla morte, rimorchio anche le groupies. Il punto è che al mattino me lo voglio ricordare. Chiedo troppo?
    - Dovresti stare un pochino più calmo, non credi? - sento dire all'improvviso dalla ragazza dietro di me, con un tono piuttosto canzonatorio. Trasalisco e lei comincia a ridere piano.
    - Bill... - mi chiama, mentre mi posa una mano su una spalla, ma io non rispondo. Mi godo per un istante il suo tocco gentile e caldo cercando di capire se mi ricorda qualcosa. E in effetti mi ricorda molte cose. Non solo questo tocco; anche la sua voce, la sua risata e il suo profumo mi ricordano qualcosa. Qualcosa di conosciuto. E bello.
    - Bill... girati e guardami per favore -
    Io continuo a non dire nulla. Mi sento troppo a disagio, talmente tanto che non so cosa dire.
    - Bill, abbiamo solo fatto sesso... - prosegue allora lei, improvvisamente seria. - Del buon sesso, a dire la verità - sospira. - Speravo che ti ricordassi di avermi rimorchiato ieri sera, ma a quanto pare eri già piuttosto pieno quando hai cominciato a strusciarti su di me - si interrompe. - Talmente tanto che non mi hai nemmeno riconosciuta -
    Come sarebbe a dire non mi hai nemmeno riconosciuta?
    Io conosco la ragazza con cui sono stato stanotte?
    Non è possibile. Io non conoscevo nessuno ieri sera. Oppure si?
    Lei prosegue, incoraggiata dal mio silenzio. - Non sei mai stato un buon fisionomista, in effetti. Non ci vediamo da un po', ma credevo che ti ricordassi... degli amici -
    L'ultima parola la dice in un soffio ed è allora che mi giro verso di lei per capire con chi sto parlando.
    - Non mi riconosci vero? - dice mentre mi sorride.
    Non so se è per la poca luce o per il mal di testa, ma in effetti non la riconosco subito. Non finché non la guardo negli occhi. Quegli occhi color del ghiaccio che fino a qualche anno fa amavo definire deliziosi strumenti di tortura, quegli occhi che mi ipnotizzavano ogni volta che li guardavo.
    - Nina...?! -
    - Già - risponde lei.
    - M-mi d-dispiace, io... -
    - Non fa niente... - sorride. - Non ci vediamo da un po' - ripete.
    Io allungo una mano per accarezzarle il viso. - Perché non mi hai detto subito che eri tu? -
    - Te l'ho detto... - sorride, poi continua. - E' stato quando tu sei salito sul tavolino con me e mi hai abbracciata. Ti ho detto che ero io e tu mi hai... mi hai chiesto Nina chi?! -
    - D-davvero? -
    Annuisce e io impreco a bassa voce. Bella figura di merda.
    Capito perché non mi piace bere?
    - Nina, io... - sospiro. - Mi dispiace -
    Cerco di avvicinarmi a lei, ma sono sempre avvolto nelle lenzuola e tutto ciò che ottengo è arrotolarmi ancora di più. Provo a liberarmi, ma più mi muovo e più la situazione peggiora.
    Sbuffo, scocciato. - Perché me l'hai fatto fare? -
    - Perché ti ho fatto fare cosa? -
    - Beh, immagino che io ti abbia sedotto e che... -
    Lei mi interrompe, sorridendo. - Si, in effetti il tuo intento era quello. In realtà, è successo il contrario, diciamo. Sono io che ti ho accompagnato qui -
    - S-spiegati -
    - Tom era già andato via da un po', insieme a Dana, lasciandoti solo e bello ubriaco al club. Ci provavi con me, ed eri proprio convinto, ma in realtà non ti reggevi nemmeno in piedi. Così, con la scusa del sesso, ti ho convinto a venire via dal locale. Volevo solo impedirti di fare cazzate e invece quando siamo arrivati qui è... è successo e basta -
    Sussulto. - Non può essere semplicemente successo - articolo a fatica.
    Nina abbassa lo sguardo. - Eri molto più lucido di quello che sembravi e... -
    La interrompo, pervaso dall'improvvisa paura di aver fatto qualcosa di brutto.
    - Non... non ti ho obbligata, vero? -
    - Oh no no no... assolutamente - precisa. - Tu lo volevi, io lo volevo e... e stop! - termina con un sorriso sulle labbra.
    - E stop...? -
    Annuisce. Dio, non posso credere che... insomma, parliamoci chiaro: a me Nina è sempre piaciuta, cavolo! E' da una vita che aspetto che lei si accorga di me, una vita che sogno questo momento, ma non ho mai avuto il coraggio di buttarmi per paura di rovinare la bella amicizia che ci unisce.
    E sapere che non solo me la sono fatta, ma che ero ubriaco... cristo, non l'ho nemmeno riconosciuta!
    Il solo pensarci mi dà i brividi.
    - Bill? Tutto bene? -
    - No - ammetto. - No, Nina... non va niente bene. Scusa -
    Mi zittisco, poi con gran fatica mi libero dalle lenzuola e mi metto a sedere sul bordo del letto, dandole nuovamente le spalle. Sospiro, prima di coprirmi gli occhi con le mani. Che vergogna, cavolo!
    Resto immobile qualche minuto, prima di sentire il materasso muoversi.
    - Bill... -
    Nina è in ginocchio dietro di me e mi stringe con le sue braccia, appoggiando il viso sulla mia schiena. Io le stringo una mano e sospiro nuovamente.
    - Mi dici che c'è? - mi sussurra, baciandomi il tatuaggio sul collo. - E' tanto che... - si zittisce all'improvviso e io alzò il viso per guardarla negli occhi. - ...perché ora che è successo, tu... -
    - Perché non doveva succedere così - la interrompo. - Non doveva succedere così, Nina! -
    Alzo un po' la voce e lei sussulta, staccandosi dall'abbraccio.
    - Ho sempre voluto che accadesse - ammetto. Non che ce ne fosse bisogno, visto che a quanto pare lo ha capito da sola. - Non volevo che succedesse mentre ero ubriaco. Volevo essere presente anche con la testa e non solo con il corpo. Volevo imprimermi nella mente ogni singolo istante della nostra prima volta e invece... non ti ho nemmeno riconosciuta - sorrido, poi proseguo. - Non ho nemmeno riconosciuto i tuoi bellissimi occhi - le accarezzo il viso. - I tuoi meravigliosi stru... -
    - ...strumenti di tortura... - termina lei per me. - E' un bel complimento, sai? - sorride.
    - Davvero? -
    Annuisce e io mi sciolgo. Avessi fatto un complimento simile ad una qualunque delle mie ex e credo che mi sarei ritrovato le sue mani al collo.
    - Mi sono sempre piaciuti i tuoi occhi, Nina. In realtà, mi sei sempre piaciuta tu - dico infine.
    Basta indugiare, anche se non riesco a guardarla e credo... credo di essere anche arrossito.
    - Mi sei sempre piaciuta e quando... quando te ne sei andata a Dublino io... -
    - Ci sei rimasto male, lo so -
    Alzo un sopracciglio, tornando a guardarla. - Cos'altro sai? -
    - So che... - sospira, poi sorride. - So che entrambi siamo single da un po'. So che adesso sei sobrio e che.... - mi stringe forte. - Che non tornerò a Dublino per un po' -
    - Sul serio? -
    Nina annuisce, guardandomi negli occhi.
    - Questa è una bellissima notizia – commento.
    Sono felice, sono felice davvero. Non ho mai avuto l'occasione di dirle quanto mi piaccia come donna, quanto la trovi simpatica e attraente. Non ho mai potuto dirle né dimostrarle quanto io tenga a lei, perché credetemi, ci tengo davvero tanto. Ora finalmente ne avrò l'occasione.
    Quando si è trasferita a Dublino ho sofferto come un cane. Speravo davvero potesse nascere qualcosa, nonostante il mio lavoro e invece lei è andata a studiare in Irlanda e non l'ho più vista per tre anni. Ho avuto altre storie, è vero, ho amato altre donne, ma nessuna come lei. E ora, voglio recuperare il tempo perso.
    - Davvero bellissima - ripeto.
    La abbraccio e la faccio nuovamente sdraiare sul materasso, sotto di me. Comincio a baciarle il collo e lei mugola il mio nome in modo così delizioso che potrei stare ore ad accarezzarla, solo per sentirla ansimare il mio nome, per sentirla sciogliersi e fremere al tocco delle mie mani e delle mie labbra.
    - Piccola, voglio fare l’amore con te… - sussurro.
    E questa volta, voglio imprimermi nella memoria ogni dettaglio, ogni gemito, ogni sguardo.
    L’ho desiderata tanto, e ora finalmente è mia.



    Note dell'autrice: ewiva ewiva! Gioiamo tutte insieme amiche mie. Gongolate con me *__*
    Finalmente un inedito è uscito dalla mia tastiera, anche se è solo una shottina-ina-ina e non una long di quelle che piacciono a me. Non disperiamo, però. Prima o poi ce la farò a plottare e scrivere una storia intera e che sia anche decente. Ad ogni modo, ecco qui la mia nuova bimba. Spero vi piaccia. A me, strano ma vero, piace molto. Non so che altro scrivere quindi vi lascio ai commenti, se vorrete lasciarne ovviamente! Fatemi sapere, bacio!
     
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    Stop Babe

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    Jules!!
    E' veramente molto bella!
    Dio Bill è dannatamente il Bill che immagino io. Logorroico anche nei pensieri, capace di non darsi pace per qualsiasi cosa che non sia andata per il verso giusto e tenerissimo e sincero nei sentimenti.
    Brava hai saputo incuriosire utilizzando una situazione un pò "sfruttata" e a rendere la shot molto piacevole!
     
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  3. •Khaleesi•
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    CITAZIONE (*billaly* @ 20/11/2011, 12:03) 
    Jules!!
    E' veramente molto bella!
    Dio Bill è dannatamente il Bill che immagino io. Logorroico anche nei pensieri, capace di non darsi pace per qualsiasi cosa che non sia andata per il verso giusto e tenerissimo e sincero nei sentimenti.
    Brava hai saputo incuriosire utilizzando una situazione un pò "sfruttata" e a rendere la shot molto piacevole!

    grazie mille mami!!!
    :)
     
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  4. >>Brea_th<<
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    Te l'avevo promesso no?
    Finalmente ci sono riuscita.
    Sinceramente, mi sono parecchio allontanata dallo scrivere su di loro, non so perché ma non mi sento più stimolata, non ho più spunti e ne interesse, (parlo sempre per questo ambito eh!) non mi vien più di scrivere qualcosa nei riguardi dei Tokio Hotel in generale, ma credo che sia solo un momento di stallo.
    Peccato che sto scrivendo una carrellata di cose, e confesso che mi manca tanto la voglia di raccontare qualcosa su di loro, visto attraverso la mia mente.
    Questo egocentrico preambolo per dire che:
    Mi hai fatto salire una nostalgia nostalgia canaglia, amica!!
    Questa os è troppo dolce e tenera!!
    Leggerla è stata davvero emozionante, forse proprio perché non entravo in questa sezione da tempo, bellissima.
    Brava Jules!!!
     
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  5. •Khaleesi•
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    passa tesoro... ci son passata pure io... pensavo di non poter scrivere più nulla su di loro in tutta la mia vita, poi ho scritto tutte le storie della challenge :)

    son contenta che ti sia piaciuta amica
     
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  6. >>Brea_th<<
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    CITAZIONE (•Khaleesi• @ 26/11/2011, 19:00) 
    son contenta che ti sia piaciuta amica

    Sempre!!!
     
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  7. •Khaleesi•
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    :cuore:
     
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6 replies since 19/11/2011, 18:52   111 views
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