Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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    Capitolo 2

    Amburgo 27 Aprile 2009, ore 16.52

    Tom era rimasto inerte davanti alla moglie, incapace di proferire una benchè minima parola. Nulla avrebbe eguagliato il dolore provato da Gabrielle, neppure il rischio che lui poteva correre essendo stato denunciato da quella maledetta ragazza.
    Provò a formulare una frase di senso compiuto nel suo cervello, ma davanti a sè c’era il vuoto assoluto. Avevano perso i loro bambini, irrimediabilmente e neppure la peggiore delle punizioni li avrebbe restituiti loro.
    Si inginocchiò davanti a lei, pregandola di guardarlo. Aveva bisogno di vedere i suoi meravigliosi occhi verdi, ma lei rifiutò di aprirli.
    “ Non ci sono più, non c’è più nulla per cui valga la pena rimanere in vita...” Quelle parole, appena sussurrate, era risultate devastanti. Tom cercò di ricacciare indietro le lacrime, rammentando ciò che gli aveva detto Alice poc’anzi. “ Dovrai esser forte per te e per lei”, ma non era proprio sicuro di poterci riuscire. Avrebbe voluto che il dolore potesse stordirlo al punto tale da non rendersi conto di ciò che gli succedeva intorno.
    “ Gabrielle...”
    “ Vai via Tom, non abbiamo più nulla da dirci...”
    Su quel concetto la bionda era stata irremovibile. Di certo lo riteneva responsabile dell’ accaduto ed in effetti anche lui si era chiesto se l’ arrabbiatura di qualche ora prima potesse esser stata la causa dell’ aborto spontaneo.
    La porta della stanza si aprì ed Aly comparve sulla soglia.
    “ Ehm... Tom, gli agenti ti stanno aspettando, starò io qui con Gaby...” Si alzò da terra e si asciugò gli occhi con la manica della felpa. La cognata gli posò una mano sul braccio per infondergli un pò di coraggio. Di tutte le prove che la vita aveva riservato loro, quella era di gran lunga la più difficile da superare. Accarezzò il volto della moglie, che rimase immobile a quel tocco ed uscì in silenzio dalla camera.
    Gli agenti gli andarono incontro e lo accerchiarono.
    “ Dovete ammanettarmi?” Chiese sarcastico.
    “ Non sarà necessario signor Kaulitz, se avrà la compiacenza di seguirci al commissariato senza protestare...”
    “ Non c’è problema, anzi, visto che voglio denunciare quelle stalker...”
    Era stato caricato sulla macchina della Polizia che a sirena spenta era ripartita dall’ingresso di servizio per non dare nell’ occhio, seguita da Bill, David e l’ avvocato.

    Il tira e molla giudiziario aveva fatto sì che le quattro stalker acquisissero notorietà, mostrando le loro facce ai telegiornali di tutta la Germania e scrivendo sui loro siti internet. Si dipingevano come le vittime della follia violenta di Tom, nonostante il loro racconto facesse acqua da tutte le parti. David rilasciava una dichiarazione dopo l’ altra per giustificare il gesto del chitarrista, dettato dall’ esasperazione.

    Gabrielle era stata dimessa dall’ ospedale dopo alcuni giorni ed era tornata a Loitsche dai genitori. Non una parola con Tom. Sembrava averlo cancellato dalla sua mente. Aveva portato via poche cose dalla casa di Amburgo, lasciando tutto ciò che potesse ricondurre alla loro vita insieme. L’ unica persona con cui aveva parlato era stata Noemi e solamente per dirle che si sarebbe fatta viva lei, una volta sistemata. Sembrava aver repulsione per i suoi amici e per tutto il Tokio Hotel world. Alice aveva assistito affranta alla sua partenza. Non un abbraccio, un saluto. I suoi occhi erano spenti e cerchiati da profonde occhiaie. Era sicura che dentro di lei ci fosse ben altro che il dolore per la perdita delle sue creature. Ne aveva parlato a Bill,ma anch’egli pareva esser sull’ orlo della crisi di nervi. A causa degli avvenimenti, l’ uscita dell’ album era slittata ancora e a Tom era stato ritirato il passaporto, per cui non era stato possibile andare a Los Angeles.
    Il suo pacchetto di sigarette era costantemente vuoto e un pomeriggio se n’era tornato senza i suoi rasta.
    Alice era rimasta interdetta e aveva invano cercato di capire il perché di quel colpo di testa.
    “ Mi sono stufato di esser Tom Kaulitz, ok?” Era stata la sua secca risposta. Gli si era seduta accanto, contando fino a dieci prima di parlare, combattendo con la voglia di prenderlo a schiaffi. Gli aveva tolto il cappellino e la bandana, accarezzandogli il capo quasi rasato a zero.
    “ Sei bello anche così…” Aveva tentato di scherzare e lui le si era buttato addosso iniziando a piangere come un bambino. Bill rientrando li aveva sorpresi ancora abbracciati, leggendo solo tristezza negli occhi della moglie. Per fortuna che c’era lei a far da collante in quella situazione disastrosa. La sua forza di volontà era un toccasana per loro che pareva andassero alla deriva.
    “ Ha chiamato Gus, sta andando in ospedale con Benedetta…” Disse incolore.
    Tom lo guardò come se avesse pronunciato la più grande notizia del secolo. Il suo volto si illuminò con uno dei suoi splendidi sorrisi ormai da giorni scomparsi.
    “ Aurora Sophie…” Sussurrò alzandosi dal divano.
    Forse l’arrivo della bambina avrebbe smosso la situazione tra lui e Gabrielle.

    Noemi passeggiava nervosa nella sala d’aspetto del reparto maternità. Georg le porse un bicchiere fumante contenente caffè.
    “Sei fin troppo nervosa, ma non c’era altro alla macchinetta…” Disse sorridendo alla giovane moglie.
    “ Grazie amore mio, sei sempre così premuroso con me…” Rispose baciando lieve le sue labbra. Il loro rapporto da quando si erano ufficialmente sposati aveva raggiunto una nuova dimensione. Noemi più volte si era chiesta se quello davvero non fosse un bellissimo sogno. Le piaceva toccarlo, anche senza un reale motivo, solo per accertarsi che lui fosse veramente lì in carne ed ossa. Il suo amore riempiva totalmente le sue giornate, nonostante avesse ripreso anche a studiare alla stessa scuola frequentata dei gemelli su internet.
    Questo le permetteva di seguire i corsi e allo stesso tempo di restare vicino a Georg. Era insolito che le star si portassero appresso la famiglia, ma nel loro caso era stata una scelta indiscutibile. Già i loro rapporti si erano rivelati fragili in più di un’ occasione e il bassista non voleva certo rischiare di perdere la sua giovane compagna. La abbracciò da dietro baciandole il collo. Noemi ebbe un fremito e quasi il caffè le andò di traverso.
    “ Scemo, vuoi farmi soffocare?” Esclamò, godendo a quel contatto sensuale.
    “ Beh, a dire il vero avrei in mente qualcos’ altro…” Rispose accarezzandole il ventre piatto sotto il tessuto leggero della camicia.
    “ Georg siamo in un ospedale, sei impazzito? C’è altra gente…”
    “ Qui ci sono letti in abbondanza…”
    “ Ma smettila!!”
    “ Sei così bella amore mio, non smetterei mai di guardarti…”
    “ Allora non farlo, mai, per niente al mondo…”
    Le loro bocche si unirono in un bacio dolce e carico di desiderio, presto interrotto dall’ arrivo trafelato dei genitori di Gustav che avvisati erano immediatamente partiti da Magdeburgo.
    “ Ragazzi, allora che novità ci sono?” Chiese la futura nonna.
    “ E’ in sala parto da circa tre ore…” Li informò Noemi, cercando di ricomporsi.
    “ I genitori di Benedetta sono stati avvisati?”
    “ Sì li ho chiamati io. Bene era troppo concentrata con la respirazione per poter parlare…”
    Si misero seduti sulle poltroncine rosse e blu e in silenzio attesero notizie. Georg chiamò Bill.
    “ Stiamo arrivando, Tom vuole a tutti i costi esser tra i primi a vedere la bambina…”
    “ Ma sta bene?”
    “ Non lo so. Oggi si è tagliato i dreadlocks…”
    Georg rimase a fissare interdetto il suo cellulare ormai muto.
    Si rivolse alla moglie, ai coniugi Schafer a David e Chiara che nel frattempo erano sopraggiunti e comunicò loro la notizia. Tutti erano consapevoli che per Tom i capelli erano importanti al pari di un essere umano. Questo radicale cambiamento non avrebbe portato nulla di buono.

    “ E’ nata?” Chiese il chitarrista senza neppure salutare, irrompendo nella sala d’ attesa, accompagnato da Bill, Aly e un bodyguard.
    “ Non ancora…”
    “ Gus è con Bene?” Incalzò rivolgendosi a Noemi.
    “ Sì, non la poteva certo abbandonare in un momento come questo…” Il volto di Tom si incupì. Si mise seduto ed iniziò a tamburellare con le dita sulla poltrona vuota accanto a lui. Faceva uno strano effetto senza le sue liane dorate che fuoriuscivano dal cappellino. A parte Bill, nessuno l’ aveva mai visto con i capelli corti.
    “ Hai beccato i pidocchi?” Tentò di scherzare Georg.
    “ Si da te, brutto bastardo, non ti ricordi l’ultima volta che siamo stati insieme?” La risposta, all’ apparenza come migliaia di altre, non aveva sicuramente sortito lo stesso esilarante effetto.
    Il bassista guardò Bill che si era stretto nelle spalle. Forse per la prima volta nella loro vita condotta in simbiosi, non aveva chiaro il comportamento del gemello.
    Il volto stravolto di Gustav, fece capolino dalle porte della sala parto, indossava ancora il camice da Sala Operatoria e la cuffia sulla testa.
    Tutti gli andarono incontro tempestandolo di domande.
    “ Tutto ok, Benedetta sta bene e Aurora è… bellissima…” Aveva pronunciato quelle ultime parole quasi con timore. Lo sguardo di Tom era lucido e lui sentì la necessità di abbracciare l’amico.
    “ Grazie per esser venuto anche tu a partecipare alla nostra gioia…” Gli sussurrò all’ orecchio.
    “ Non sarei mancato per nulla al mondo amico mio!!” Rispose dandogli una pacca sulla spalla.
    “ La stanno portando in neonatologia, tra qualche minuto la potrete vedere tutti quanti.
    Un ultimo abbraccio alla madre che commossa, osservava il figlio diventato padre.
    “ Ehi, nonna non piangerai mica!” La prese in giro, asciugandole le piccole lacrime che si erano formate ai lati degli occhi.
    “ Sono così felice per te, il mio bambino! Solo ora mi rendo conto che tu non lo sei più!!”

    Aurora Sophie incantò tutti al primo sguardo. Un fagottino di tre chili e duecento grammi, biondo e di una bellezza straordinaria. Dormiva nella sua culletta dalla coperta rosa con le piccole braccia sollevate ai lati del capo.
    “ Mio Dio è stupenda…” Furono tutti concordi nell’ esprimere il giudizio. Sostarono in silenzio davanti al vetro, fino a quando l’ infermiera non venne ad abbassare le persiane sulla vetrata.
    “ Dite che possiamo andare da Benedetta anche solo per salutarla un attimo?” Chiese Tom al resto del gruppo.
    “ Non so, è quasi mezzanotte…E poi lei sarà molto provata!” Esclamò Chiara.
    “ Solo un secondo…”
    Si diresse verso la guardiola delle infermiere e chiese il permesso di poter far visita un momento a Benedetta Schafer.
    La ragazza alzò lo sguardo dal foglio che stava leggendo e puntò i suoi occhi azzurri addosso al chitarrista.
    “ Ma…Ma tu sei Tom Kaulitz! Oddio dove sono finiti i tuoi dreadlocks?”
    “ Ti dirò dove andarli a prendere, se mi fai passare…” Rispose malizioso.
    “ Solo un attimo, è tardi e l’ orario di visita è terminato da un pezzo… Oddio non ci posso credere!! Tom…”
    “ Se ti fa piacere in sala d’attesa ci sono anche Bill e Georg, ma ti avverto ci sono pure le loro consorti!”
    “ Che spiritoso! Ci avete gettato nello sconforto più assoluto con i vostri matrimoni improvvisi…”
    “ C’est la vie… Barbara…” Disse scarabocchiando il suo autografo sul foglio che la ragazza le porgeva, mentre leggeva il suo nome sulla divisa.
    “ Grazie Tom… Stanza 12 letto 24… Ah, le potresti portare questo? L’ ha portato prima una ragazza…”
    Il pacchetto, leggero, conteneva senz’ altro un abitino per la nuova nata e la calligrafia sulla busta era inconfondibile…
    Gabrielle era stata lì.

    Edited by *billaly* - 14/10/2009, 18:46
     
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  9. .brokenINNOCENCE
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    Infatti, questo capitolo è uno schifo e tu non sei brava a scrivere, posa tutto e ritirati, grazie.






















    '-'
    Ma io ti ammazzerei!!!
    Ti dispiace tirar fuori la tua autostima?! E' matematicamente e umanamente impossibile che i tuoi scritti siano da buttare.
    Per me è un'emozione molto forte poter leggere ancora le avventure di questi pazzi.
    E a prescindere da ciò, questo capitolo è bello, molto bello.

    Lo stato d'animo di Gaby è facilmente comprensibile: ritiene Tom colpevole, e non credo che la morte di una parte -anzi, due- di se stessa sia una cosa da poco. Ha bisogno di staccare, il suo dolore è troppo acuto.
    Ma sono certa che tornerà...

    Grazie per la scenetta con Giorgio, sei sempre la migliore.
     
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  10. _*°Chanel°*_
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    magnifico!!!! sempre bravissima!!
     
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    Grazie ragazze!! **
     
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    Capitolo *___*
    Beh, direi che è un capitolo bellissimo, davvero. Certo, sono dispiaciuta per la partenza di Gabrielle. Dopo anni passati a osservare Tom Kaulitz, è diventata la sua ragazza. Si sono sposati, e aspettava due gemelli. Ovviamente la capisco, ha dato la colpa di tutto a Tom. Spero vivamente che questa coppia -nonchè la mia preferita- possa tornare viva. Finalmente è arrivata la bimbaa! Prossima batterista, direi. Si sa, i bambini sono tutti belli, ma quando immagini la bambina di Bene e Gustav Schafer non puoi che restare estasiata. Di Aly e Bill non si sta parlando molto, in compenso c'è una bellissima scenetta tra Giorgio e Noemi
    Sono bellissimi insieme ù.u
    Beh, che altro dire? Scrivi prima che puoi,
    perchè sono curiosissima!
     
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    Di Aly e Bill ne parlo volutamente poco.
    Ho in mente qualcosa, ma devo sviluppare l' idea...
     
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  14. ~Automatisch ;
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    Non vedo l'ora di leggere un altro chap *-*
    Up!
     
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  15. ~Automatisch ;
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