The Meridian Hour

traduzione by cynical_terror-undrockroll

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    Stop Babe

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    Ma sì per stavolta... :D
     
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  2. Sayuri_the_Vampire
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    perdonataaaaaa**
     
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  3. Sayuri_the_Vampire
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    EHEHEHEHE

    postadomaniosenomitrovisottocasatuaconleforbicipuntateV.V

    xD

    ahahaha scherzo (manonsisamaixD)

    comunque upppp
     
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  4. Zafirya
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    Ufff, ancora un altro giorno!!!ç_ç
     
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    Stop Babe

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  6. Feffì
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  7. Zafirya
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  8. Sayuri_the_Vampire
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    ma... ma è giovedi! T.T
     
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  9. barby's
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    ancora niente? :nn:
     
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  10. Sayuri_the_Vampire
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    daaaai stellaaaaa **
    ti pregooooooooooooooooooooooo T.T
     
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    Dalle mutandine di miss Bill Kaulitz u.u

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    titolo: The meridian hour
    autore: cynical_terror,undrockroll
    raiting: Nc 17,Het
    avvisi: Adult Content,Crossdressing,Heavy Kink
    genere: Drama, Romance,Sex Change,Twincest,angist
    traduttrice: **stern**
    link storia originale: The Meridian Hour



    14° CAPITOLO



    jpg


    Era un giorno di pioggia quando Simone si unì a Bill in soggiorno. La ragazza era rannicchiata, leggendo una rivista, arricciando una ciocca di capelli fra le dita; era indifferente ma non di cattivo umore. Tom era nello studio in città per alcuni giorni per passare un 'week-end da ragazzi' con Georg e Gustav. Bill non era andata, anche quando era un 'ragazzo' rifiutava l'inviti; ma le mancava lo stesso suo fratello.
    “Tesoro?” disse Simone sedendosi accanto e lei sorrise. “Sei così silenziosa, non sapevo fossi a casa.”.
    Bill si strinse nelle spalle. “Sono a casa.”.
    “Vuoi qualcosa?” chiese sua madre. “Non siamo stati un istante sole io e te.”.
    “Mm,” concordò. “Sto solo leggendo.”
    Simone si accigliò e gentilmente prese la rivista dalle mani di Bill che protestò per un po' ma poi gliela cedette, tirando su le ginocchia al petto.
    “Oh, Bill, perchè stai leggendo queste stronzate?” disse Simone con disapprovazione. Nella pagina iniziale c'erano degli articoli e fotografie di Bill, dei confronti su com'era; c'erano anche alcuni sondaggi fatti ai lettori e commenti.
    “Si, non so, lo ha lasciato Tom in bagno.”.
    Simone roteò gli occhi. “Beh, lo sto buttando.”.
    “Hmph,” le rivolse un piccolo sorriso. “Non era così male, comunque.”.
    “Non importa, nessuno deve parlar male della mia ragazza.” disse la donna con fermezza.
    “Eh, diranno ciò che vogliono. Lo hanno sempre fatto.”.
    Simone la fissò attentamente, notando pesantezza nella sua ultima dichiarazione. “Sei felice?” chiese piano. “Con la... chirurgia e tutto?”.
    Bill annuì. “E' bello, sono felice, mi sento... sai, reale.”.
    “Tu sei reale.”.
    Si strinse di nuovo nelle spalle. “Credo si si... Voglio dire, non lo so. Non ho neanche guardato... me stessa.”.
    “Bill!” urlò Simone. “I dottori non ti avevano detto di farlo?”.
    Lei sospirò appena. “Mamma...”.
    “Bill!”.
    Fece una smorfia. “No! Non l'hanno fatto! Nessuno può dirmi di farlo!”.
    “Tu devi farlo, e se non si felice con questo?”.
    “Lo so, io... ” abbassò lo sguardo verso il grembo. “Ho paura che non mi piaccia.”.
    “Aspetta qui.” disse Simone e rapidamente lasciò la stanza. La guardò allontanarsi e sospirò di nuovo. Cosa aveva intenzione di fare sua madre?
    Quando ritornò Bill arrossì.
    “Non puoi essere seria.”
    Simone tirò fuori un piccolo specchietto e una bottiglia di vino. “Sali le scale, vai in bagno, sorseggia un po' di questo e poi fallo.”.
    “Mamma no!” disse con fermezza. “Non ho intenzione di... No!”.
    “Devi farlo,” rispose sicura. “Non voglio più insistere. Sono esigente, Bill. Devi farlo.”.
    Bill scosse la testa ostinatamente.
    “Bene, non posso forzarti.” aggrottò le sopracciglia. “Ma... sono un po' delusa, Bill.”.
    “Mamma,” gemette lei.
    “No, sul serio.” disse facendo un gesto con la mano. “Va bene?”.
    Bill arricciò il naso. “Non posso.”.
    Simone annuì lentamente. “Capisco, Billi, solo...”.
    “No, io capisco.”.
    “Prendi lo stesso lo specchio e il vino, forse diventerai curiosa.”.
    “Ne dubito,” mormorò.
    “Vuoi ordinare una pizza?” chiese Simone allegra e Bill per poco non alzò gli occhi al cielo. “Si, si la vuoi. Forse potremmo bere anche del vino!”.
    “Mamma!”.
    “Col salame piccante va bene?”
    Bill trasse un sospiro e si appoggiò indietro, abbracciando di nuovo le sue ginocchia.
    “Si, sei terrificante.”
    Simone rise e lasciò la stanza.

    **

    Bill andò a letto tardi quella notte, trascinò su le ginocchia, tenendo saldamente lo specchietto. Non aveva intenzione di guardarsi, il suo cuore stava scoppiando solo a pensarci. C'erano così tante cose in gioco e questo significava tutto per lei. Cosa sarebbe successo se non fosse stata bella?
    Si lasciò sfuggire un lungo respiro e distese le gambe chiudendo gli occhi. Il suo cellulare suonò penetrante accanto a lei che fece una smorfia e lo afferrò per aprirlo.
    Era un messaggio da parte di Tom. Abbiamo mangiato una pizza qst sera e ho avuto la sensazione k lo hai fatto ank tu. Mi manchi.
    Mi manchi anche tu. Rispose, bagnandosi le labbra. Non puoi tornare a casa?
    I ragazzi mi ucciderebbero... stiamo facendo il torneo di Zelda*. Fu la risposta rapida di Tom.
    Bill arricciò il naso. Sono felice di nn essere lì.
    Subito arrivò un altro messaggio. Stronzate.
    Bill sorrise un po'. Okay, forse solo un po'.
    K stai facendo?
    Bill fissò lo specchio e rabbrividì. Mamma mamma sta cercando di farmi ubriacare...
    e?
    Ho intenzione di guardarmi. Scrisse. Forse.
    Bill attese un altro messaggio e quasi non saltò giù dal letto quando il cellulare squillò. Sorrise mentre il nome di Tom scintillava sullo schermo e lo prese. “Sei così prevedibile.”.
    “Bill, hai davvero intenzione di guardarla? Senza di me?” Tom sembrava un po' brillo e ferito.
    “Tomi sai che ho bisogno di farlo da sola. Non arrabbiarti.”.
    “Io non, io solo... voglio... così tanto, per me e per te.”.
    Lei sorrise sentendosi calda dentro, quasi bollente. “Oh... Beh, si anch'io. Tomi sei solo?”.
    “Si, sono nella mia stanza.”.
    “Abbiamo fatto un sacco di guai in quella stanza.” disse a bassa voce.
    “I migliori guai,” rispose Tom. “Allora quando guarderai, hai anche intenzione di... toccarti?”.
    “Non so nemmeno se posso già guardare, come posso toccare?” si sentì un po' in colpa. “Ma io... Mi sono toccata prima, senza guardare.”.
    “Lo so. E' davvero eccitante pensarti mentre ti guardi, ti tocchi e...” gemette un po'. “Dio, puoi farlo mentre stai parlando con me? In questo modo sarà come se ci fossi e...”.
    “No,” disse Bill in fretta. “Ho bisogno di essere completamente da sola.”.
    “Toccala solo un po' per me.”.
    Lei arrossì. “Ora?”.
    “Si. Solo un po'. Attraverso le mutandine, non m'importa.”.
    Bill deglutì, facendo scivolare le dita verso il basso ventre e giocando con il giro vita dei suoi jeans. “Stai toccando il tuo per me?”.
    “Il mio cosa?”.
    “Il tuo cazzo,” rispose lei quasi giocosamente. “Lo sapevi.”.
    “Lo so... Ti stai già toccando?” chiese.
    Bill scosse la testa. “Non posso.”.
    “Si,” disse Tom. “Bill...”.
    Lei rise divertita. “Tom, devi trasformare tutto in sesso?”.
    “Bill, stai parlando della... cazzo, Bill! La tua figa!” affermò e lei lo immaginò mentre arrossiva. Rabbrividii a quelle parole lasciò cadere le sue mani sotto i pantaloni, fermando le dita sulle sue mutandine. “Ecco, mi sto toccando.” sussurrò.
    “Cazzo, si?” la voce di Tom era senza fiato e si lamentava. “Bill, come lo stai facendo?”.
    “Solo, piano.”.
    “Fallo più forte,” sussurrò Tom. “Premiti, voglio sentirti gemere solo un po'.”.
    “Mm,” sospirò chiudendo gli occhi e facendo quello che le aveva detto. “Oh, Dio. E' come... è come un qualcosa.”.
    “Di bello?”.
    “Lo sarà.” rispose. Si pressò gentilmente sfiorando il clitoride attraverso le mutandine mentre ascoltava Tom venire nel telefono. Era così bello e le provocò un dolore familiare ma questa volta sapeva che avrebbe dovuto trovare sollievo in un modo diverso.
    Non poteva proprio immaginare, non voleva farlo, e fu allora che seppe cosa fare.
    “Tomi?”.
    “Mm... si?” Tom stava ovviamente facendo la stessa cosa e lei sorrise.
    “Come sei carino.” disse tranquillamente. “Sto per chiudere.”.
    “Cazzo mi prendi per il culo?”gemette. “Sul serio? Ho la mia mano sul cazzo e sto pensando alla tua...”.
    “Saprai gestire la situazione,” Bill stava morendo dalla voglia di chiudere, voleva bere del vino e immergersi nella vasca dal bagno con lo specchietto. “Tomi?”.
    Tutto quello che sentì fu un gemito frustato e sapeva che Tom era venuto.
    “Ti amo, Bill.” fu tutto quello che disse, con voce tremante.
    “Ti amo.” sospirò. “Torna presto.”.
    “Mi lascerai toccare un po' quando tornerò?” chiese. Sembrava mezzo addormentato e questo fece sorridere Bill imbarazzata.
    “Forse. Ciao, ciao, Tomi!”.
    Riattaccò il telefono prima che Tom potesse dire altro o eccitarla di più. Prese la mezza bottiglia di vino e buttò giù qualche sorso. “Cazzo!” sibilò, asciugandosi la bocca. “Devo proprio farlo.”.

    **

    La vasca si stava riempiendo e le luci si abbassarono, non troppo perché doveva vedere. Sfilò i vestiti ed entrò nella vasca; l'acqua era perfetta, così crollò, gemendo come i suoi muscoli doloranti si calmarono. Lo specchietto era accanto alla vasca su di un tavolino e lei lo raccolse esitante.
    Per primo si guardò il viso: la persona che stava fissando non era più uno straniero, era lei, per davvero. Le sue rotondità, il suo dolce viso con gli occhi caldi e marroni, le sue labbra rosa separate dal suo respiro, sorrise osservando le sue guance comparire.
    Dopo portò lo specchietto giù, sui seni, era abituata a vederli; aveva passato ore davanti allo specchio della sua stanza, senza maglia, solo ad ammirare le sue tette e doveva ammettere che erano perfette. Sembravano vere e la facevano sentir bene. Strinse un po' un suo capezzolo e sibilò, arricciando le dita dei pedi.
    Fece un respiro profondo e raggiunse la bottiglia di vino per prenderla. Era rimasto all'incirca un quarto di vino e fece un lungo sorso, sentendo un lieve bruciore lungo la gola appena l' alcool scivolò giù.
    Era molto spaventata e stanca, quasi positiva per quello che non stava per guardare cosa che, invece ,avrebbe dovuto fare. Era terrorizzata sembrava deforme e ridicola, non sarebbe mai stata in grado di farlo di nuovo con Tom, non così. Il pensiero le fece crollare il cuore e appoggiò indietro la testa sul bordo della vasca, chiudendo gli occhi. Sentiva un nodo nella gola quasi fastidioso. Voleva piangere, ma non lo fece. Era il momento di guardarsi.
    Con mani tremanti, portò lo specchio lungo il suo corpo e fra le sue gambe aperte. Non guardò, sistemò solo lo specchietto contro le cosce e facendo respiri profondi.
    “Non può essere così male,” mormorò. “E se lo fosse, lo fisserò. E' solo un intervento in più.”. Rabbrividì al pensiero di trovarsi di nuovo sotto i ferri. Non lo voleva più di quanto lo doveva. L' ultima operazione doveva essere solo sulla minimizzazione del suo pomo d'Adamo, che non era nemmeno stata fissata.
    Si morse le labbra e aprì gli occhi. In primo momento, non riuscivano a intravedere molto per via della penombra della stanza, poi si piegò in avanti inclinando lo specchietto.
    “Dio,” ansimò. Era vicina, muovendo le dita verso il basso per aprire la sua fica ed esporla tutta. Le lacrime riempirono i suoi occhi e voleva urlare.
    Era perfetta, proprio come le aveva detto Tom: era bellissima, era guarita ed era normale.
    Tirò leggermente indietro le dita, testando come si sentiva, e sibilò un po'. Il suo indice sfiorò il clitoride e le fece sentire una sensazione lungo il corpo, una buona sensazione. Le dita dei piedi si tesero e gli piegò contro la parete.
    “Oh, Dio.” piagnucolò, le lacrime si riversavano sulle guance. “Dio, è...”.
    Era vera e, mentre premeva le dita sul suo clitoride liscio e rosa, sorrise guardandosi nello specchio. La sua bocca si aprì senza fiato gustando le sue lacrime salate.
    Sentendosi coraggiosa, aprì ancora di più le gambe ed espirò. La sua fica era appena sotto l'acqua della vasca e mentre trascinava le sue dita in basso sentì la sua entrata riscaldata dall'acqua, sospirò irregolarmente.
    Bill spinse un dito dentro, stringendo gli occhi chiusi istintivamente, ma poi gli aprì di scatto focalizzando lo specchietto. Osserò il suo dito scivolare dentro di lei, dentro lei. Non era abituata ad una parte di lei dentro. Questo era nuovo, un eccitate territorio e si sentiva perfetta.
    Aveva troppa paura di andare troppo dentro, ma pressò lo stesso più il dito. Aveva messo il dilatatore ogni giorno, ma era diverso, era intimo. Era così stretta che il suo corpo abbracciò il dito, stringendolo.
    “Whoa.” disse serrando i muscoli sentendo la stretta aumentare. Tom non aveva idea di quello che l'aspettava e sorrise. Questo era ancora più stretto del suo culo e sapeva che Tom riusciva a malapena a gestirlo. Poteva far venire Tom solo con una stretta, quasi per farlo imbarazzare.
    I pensieri di Tom la fecero stordire, aveva così maledettamente bisogno di lui. Non aveva fatto sesso per mesi e mesi e ora era eccitata. Questo nuovo corpo la spaventava ma era cambiata più di quanto pensava fosse posibile.
    Guardò in basso la sua fica e tirò il dito fuori. Oltre a due piccole cicatrici rosse, era come qualsiasi altra ragazza. Si chiese se sarebbe venuta anche come qualsiasi altra ragazza.
    Con un respiro profondo affondò sotto l'acqua, lasciando andare lo specchio. Sprofondò sotto la vasca e guardò le bolle d'aria galleggiare. Era quasi pronta.
    Quasi.







    *Naturalmente, sempre per chi non lo sapesse- come me o.o- Zelda è un gioco, da bambini di due, tre mesi più o meno xD No vabbè, ho provato a giocarci ed è....Orribile... Non possono fare dei tornei su un gioco del genere -.- Capisco la risposta di Bill Sono felice di non essere lì! Chi vorrebbe starci!

    note finali traduttrice: Uff ragazze mi dispiace tanto, ieri son stata mezza giornata a mare poi ad una festa e poi di nuovo a mare! E son tornata stamattina.. il tempo di "dormire" cosa che non ho fatto per i quaranta gradi che ci sono-.- mi sono alzata ora e ho postato. Il quindici arriva... Ma fra di voi non c'è nessuna che può dare un occhiata??al capitolo prima che lo posti??? :cry: :cry:
    Questo non è betato perchè la beta non l'ho sentita per niente, allora ho finalmente postato! Se c'è qualch' errore siete pregate di dirmelo e se c'è qualche beta anche xD
    Bel capitolo vero? :shifty: :shifty: vedrete il 15 -_- -_- .........
     
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    Stop Babe

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    Dio Tom che ragazzino!
    Un cucciolo in calore!
    E che dire di Bill? Ho trovato molto efficace e dolce l' idea del vino. Si sa che l' alcool disinibisce e aiuta in certe situazioni.
    E' spaventata per ciò che lo specchio potrebbe rivelarle, ma il suo primo pensiero è comunque per Tom.

    Non vedo l' ora che ritorni a casa... :D
     
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  13. Feffì
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    Bill ha trovato il coraggio di guardarsi... finalmente! Certo gli ha dato la "cattiva" serata a Tom, ma ne valeva la pena =D Ma che dico, mischinu, lo sta facendo soffrire a più non posso ahahahah
    Non vedo l'ora che posti il prossimo capitolo, dopo le note finali il capitolo successivo mi ha fatto incuriosire *-* posta presto!
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  14. Sayuri_the_Vampire
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    AZZOOOOOOOOOOOOOOOOO


    non so cosa dire xD

    cacchio, sarebbe bello una foto ahaha XD
    va beh, gnocca la Billa... =)

    aaaaaaaaw ** chissachesuccederànel15**
     
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  15. barby's
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    Bill ha avuto il coraggio di guardarsi finalmente, superando la paura di vedersi diversa ancora una volta, diversa da quella ragazza che è sempre stata dentro di se ed ora lo è anche nell'aspetto... Tom è uno povero ragazzo in calore ormai, tenuto sulle spine dalla sua ragazza
    Davvero carino poi il dialogo tra i due, molto reale a mio avviso... complimenti per la traduzione ed aspetto il prossimo :superlove:
     
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820 replies since 1/3/2011, 21:31   20134 views
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