The Meridian Hour

traduzione by cynical_terror-undrockroll

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    Oggi penso di finire il capitolo mi mancano solo una pagina e mezzo :DD
     
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  3. barby's
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  5. Sayuri_the_Vampire
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    beneeeee
     
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    Ragazze il capitolo e finito :DDDDDDDDDDDD l'ho passato ora alla Beta.... Penso che stasera lo avrete ^_^ ^_^
     
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  7. barby's
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    CITAZIONE (**stern** @ 11/4/2011, 16:42) 
    Ragazze il capitolo e finito :DDDDDDDDDDDD l'ho passato ora alla Beta.... Penso che stasera lo avrete ^_^ ^_^

    almeno mi distraggo dal pensiero del concerto
     
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  8. Feffì
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    CITAZIONE (barby's @ 11/4/2011, 20:03) 
    CITAZIONE (**stern** @ 11/4/2011, 16:42) 
    Ragazze il capitolo e finito :DDDDDDDDDDDD l'ho passato ora alla Beta.... Penso che stasera lo avrete ^_^ ^_^

    almeno mi distraggo dal pensiero del concerto

    Anche tu in depressione??? :( :( :( io sto malissimo, è proprio un male fisico, cioè fino a oggi non avevo niente ma ora sto male o.o
    Comunque il capitolo non l'ha ancora corretto :CCCC
     
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  10. Sayuri_the_Vampire
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    cioè noooo!!

    dai!! speravo di trovarlo dopo il concerto dei subsonicaa! e invece nuuuu

    ufffii!!!

    va beeeh XDD


    upupupupuup
     
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  11. [F]ottutamente~Stefy[89]
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    Dimmi ce stasera me lo fai trovare postato e pronto per essere letto!! D:
     
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  12. barby's
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    CITAZIONE (**stern** @ 11/4/2011, 21:38) 
    CITAZIONE (barby's @ 11/4/2011, 20:03) 
    almeno mi distraggo dal pensiero del concerto

    Anche tu in depressione??? :( :( :( io sto malissimo, è proprio un male fisico, cioè fino a oggi non avevo niente ma ora sto male o.o
    Comunque il capitolo non l'ha ancora corretto :CCCC

    ed oggi è ancora peggio, perchè ero anche a Milano :cry:
     
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    Ecco giovanotte xDDDD
    Stefy giusto in tempo!!!! u.u


    titolo: The meridian hour
    autore: cynical_terror,undrockroll
    raiting: Nc 17,Het
    avvisi: Adult Content,Crossdressing,Heavy Kink
    genere: Drama, Romance,Sex Change,Twincest,angist
    traduttrice: **stern**
    beta: MorgieStorm
    link storia originale: The Meridian Hour

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    capitolo 6




    Era quasi ora di cena quando Simone entrò nella stanza, sembrando ansiosa.
    “Hey, mamma!” disse Tom, rotolando sulla schiena. Lui e Bill erano sul pavimento del salotto, riesaminando delle vecchie canzoni.
    “Ciao, amore.” rispose Simone “Tu e i ragazzi fate qualcosa oggi?”.
    “Stiamo cercando di migliorare alcune delle vecchie canzoni di Devilish.” disse Bill, arricciando il suo naso “Non può essere migliorato.”.
    “Non puoi pasticciarlo alla perfezione.” disse Tom seccamente.
    Simone sorrise “Si... Tom, ho bisogno di parlare di una cosa con Bill, da sola.”.
    Bill alzò lo sguardo e Tom fece una smorfia “Cosa? Perché?” chiese.
    “Non sono affari tuoi.” disse Simone.
    “Oh Dio, hai bisogno di parlarle di... tamponi o altro?” si lamentò Tom.
    Bill fece una smorfia “Cosa c'è, mamma?”.
    “Tom, solo lascia noi ragazze da sole.” Simone ammonì il suo unico figlio.
    La mascella di Tom cadde “Cosa?”.
    “Sì,” disse Bill, sistemandosi e sorridendo compiaciuto “è il “girl time”.”.
    “Così volete proprio... non posso neanche negarlo, cazzo.” disse Tom aggrottando le ciglia “Volete solo dirmi che ora dovrei andare?”.
    “Sì.” dissero Bill e Simone insieme.
    Tom le derise rumorosamente, gettando un piccolo sorriso a Bill. “Donne…” mormorò, raccogliendo la sua chitarra e abbandonando la camera.
    Bill non poté fare a meno di ridere mentre Tom andava via e Simone rise.
    “Tom si è comportato... meglio, no?” chiese Simone, sedendosi sul divano.
    Bill annuì “Sì, abbiamo parlato.” disse.
    Il sorriso di Simone si ampliò e mise dolcemente una mano sulla spalla di Bill. “Sono contenta, voi due mi avevate preoccupata, voi siete sempre così vicini, avevo paura che questo finisse, ma sono stata stupida ad averlo pensato.”.
    “Niente poteva portarlo via da me.” disse Bill.
    “Beh, è un grande cambiamento per entrambi.” fu tutto ciò che rispose Simone.
    “Bill...”.
    “Hm?” Bill chiuse il blocchetto delle canzoni e si mise comodo, portando un po’ di capelli dietro le orecchie.
    Simone studiò Bill per un attimo, e Bill incrociò le braccia, essendo cosciente. Dal momento che era a casa con la sua famiglia, indossava un jeans e una delle sue strette magliettine. Non stava cercando di nascondere il piccolo sviluppo del suo petto, soprattutto da quando aveva saputo che a Tom piaceva.
    “Tesoro, voglio... io... ecco, vieni un attimo nella mia stanza, voglio mostrarti qualcosa.” disse Simone, sorridendole in tono gentile. Bill riconobbe il tono di quando la madre la prendeva in disparte e le diceva, rimproverandola, che era troppo precisa.
    Questo doveva essere qualcosa di abbastanza imbarazzante.
    Ma Bill la seguì nella stanza comunque. Sul letto c'erano un paio di buste e Simone le fece segno di sedersi accanto a lei sul materasso.
    “Mamma?”.
    “Ho preso la libertà di...” Simone sollevò una delle buste e Bill arrossì un po’. Un paio di reggiseni colorati uscirono fuori.
    “Mamma!” disse Bill, shockato “Ma io...”.
    “Bill, sta diventando un tantino... osceno.” disse Simone accuratamente “Sai, non stai indossando un reggiseno. Sei una ragazza giusto?”.
    Bill diede un'occhiata agli altri reggiseni sul letto. Erano piccole cose sciocche, che a malapena ci credeva. Uno era rosa e viola, maculato. Bill lo prese e se lo mise al petto, cercando di non arrossire troppo.
    “Ne ho davvero bisogno?” chiese Bill. Quando Simone annuì Bill sentì un brivido di allegria percorrerle la spina dorsale. I suoi seni si stavano sviluppando abbastanza da richiedere un reggiseno, non importava se i reggiseni fossero completamente imbarazzanti. Bill stava sorridendo apertamente ora. “Posso... provarne uno?”.
    “Sì, ma prima.” Simone tirò altre cose fuori dalla busta. Alcune gonne di jeans e mutandine. Bill non riusciva neanche a guardarle, non era sicura di esser già pronta per indossarle, ma le gonne erano piuttosto carine.
    “Non sei stata molto fuori ultimamente, allora ho pensato di...”.
    Bill si chinò in avanti e abbracciò stretta sua madre. “Ho davvero bisogno di un reggiseno?” chiese lei, stringendo Simone.
    “Sì.” disse Simone con fermezza “L'ho atteso da tempo.”.
    “Oh mio Dio,” disse Bill “Da quando?”.
    Simone si morse il labbro, guardandolo leggermente imbarazzata “Il giorno che sei venuto casa, volevo dirti qualcosa, ma...”.
    Bill lasciò sfuggire un grande sorriso sul suo viso “Grazie per...” fece correre la sua mano sulle gonne, inclinando la testa immaginando di indossarne una. Certo, certo avrebbe iniziato ad indossare i vestiti delle ragazze. Era pronta? Prese una delle gonne, una mini di jeans.
    “E devo solo...”.
    “Fai ciò che ti piace.” disse Simone, sorridendo “Ho comprato queste cose per te, sono tue. Puoi indossarle, metterle da parte. Non m'importa. Bill per favore, pensa di indossare un reggiseno, tesoro. E' la prima regola dell' essere donna.”.
    Bill annuì, mettendo giù la gonna e guardando di striscio le mutandine.
    “Grazie, mamma. Veramente… grazie.”.
    Simone tirò Bill in un altro abbraccio e poi misero tutte le cose nella busta.
    “Bene, ti lascio... metter via queste cose. Vado a preparare la cena.”.
    Si abbracciarono ancora una volta e Bill lasciò la camera, cercando di non camminare troppo velocemente, ma era troppo ansioso di provare quella roba.

    **

    Bill quella notte si fissò allo specchio dopo cena. Stava ancora indossando una piccola maglietta, e si girò di lato per studiare il suo petto. I suoi seni non erano grandi del tutto, ma erano ovviamente abbastanza evidenti. Bill buttò le spalle indietro, alzandosi e stando dritto. Gli piaceva molto. Lei era orgogliosa dello sviluppo.
    Timidamente tirò via la maglietta dalla testa ed incrociò le braccia sul petto, continuando a guardarsi allo specchio. Era delicata, dalle curve leggere, e solo un lieve accenno di spazio fra i seni. Sorrise un po’, lasciando andare giù le braccia, fissando il suo petto nudo.
    Prese i suoi seni fra le mani e sospirò, pensando all'arrivo dell'operazione, pensando a come sarebbero state più grandi. Non troppo grandi, ma... perfette.
    Afferrò uno dei reggiseni meno squallido dal mucchio, lo prese dal letto e lo sollevò. Si girò verso lo specchio, di schiena alla porta, e fece scivolare le piccole cinghie intorno alle braccia. Il gancio di dietro diede problemi a Bill e portò indietro le braccia invano, cercando di far chiudere l'abbottonatura insieme.
    “Ugh,” gemette lei. Non aveva molta esperienza in questo settore, a differenza di Tom che probabilmente sapeva agganciare e sganciare un reggiseno con gli occhi chiusi.
    “Potrei toglierti una di quelle cose con una mano.”.
    Bill fece un salto; Tom stava in piedi sull'uscio della porta, con uno sguardo ammutolito.
    “Tom!” strillò Bill “Io... tu puoi solo... ugh!”.
    “Io posso.” disse Tom.
    Andò verso Bill e toccò la sua spalla, e Bill si lasciò sfuggire un piccolo sospiro. Tom la stava fissando, facendola sentire ancora più nuda. Improvvisamente voleva avere ancora la sua maglietta, e soprattutto voleva che la porta fosse stata chiusa.
    “Bene, dammi allora.” mormorò Tom, girando Bill e raccogliendo le spalline del reggiseno. Bill arrossì e sentì le mani di Tom sulla sua schiena e rabbrividì un po’. Era davvero strano avere l'aiuto di suo fratello con il suo primo reggiseno. Strano ma bello. Tom riuscì ad agganciare le cinghie insieme e Bill si voltò, guardandosi allo specchio.
    “È strano.” sfiatò Bill, con le mani sui fianchi. Era ancora rossa, ancora imbarazzata, ma sembrava che per Tom fosse tutto okay. Questo era un cambiamento.
    “Cosa... cose né pensi?”.
    “Potrei toglierlo con una sola mano, ad occhi chiusi, al buio mentre dormi.” disse Tom sicuro.
    Gli occhi di Bill scintillarono e si lasciò sfuggire un sospiro e una risatina da ragazza, sorprendendo entrambi.
    Tom sorrise compiaciuto, facendo un passo più vicino verso di lei “Penso sia veramente eccitante.”.
    “Zitto.”.
    “Fa..” Tom insistette “Le fa sembrare... più grandi.”.
    Bill sorrise sghembo “Sì, forse.”.
    “Hai intenzione di indossare quelli da ora?”.
    “Suppongo.” mormorò Bill “Voglio dire... si.”.
    Tom deglutì, alzando le sopracciglia e annuendo “Okay... sì, questo a senso.”.
    “Pensi davvero che sia eccitante?” chiese Bill, mordendosi il labbro “Come... sul serio?”.
    Tom pressò una mano contro il collo di Bill, facendola scivolare di lungo e poi fra i suoi seni. Sentiva caldo lì e Tom sospirò pesantemente.
    “Lascia che te lo tolga.” disse Tom.
    Bill rabbrividì facendo un passo indietro “Ma mamma...”.
    “Lo so.” Tom avvolse una mano intorno alla vita di Bill, portandola vicino “Solo lasciamelo fare, forse, ti toccherò un po’. Mi stai facendo impazzire con quella cosa.”.
    “Questa non è una motivazione.” disse Bill, girando la faccia dall'altra parte, arrossendo “Mi sento come un' idiota con questo.”.
    “Sembri più una ragazza.” disse Tom. Spinse la sua testa, baciandole la gola, respirando contro la sua pelle “Sembri veramente una ragazza, Bill. Voglio dire, sei sempre stato femminile, ma ora...”.
    “E mi vuoi?” chiese Bill.
    “Sì.” disse Tom. La sua presa era stretta su di lei.
    “Quando tu... le farai nuove, mi lascerai vedere?”.
    “Non lo so.” disse Bill. Lasciò che Tom la tenesse e tremò mentre sentiva l'erezione urtare contro il suo fianco “Voglio dire... sembrerò come un mostro. Sai, sarà reale.”
    “È reale.” disse Tom, scendendo giù accarezzando il suo corpo “È sempre stato reale, no?”.
    Bill si morsicò il labbro e lo abbracciò “Tomi…” sospirò lei “Tu stai capendo.”.
    “Sto cercando di farlo.” disse Tom. La baciò dolcemente, ma il dolce baciò si trasformò in un bacio appassionato, e presto si avvolsero l'uno nelle braccia dell'altro, limonando per davvero. Tom passò le sue mani sotto le spalline del reggiseno, e Bill gioì. Adorava quello, adorava la sensazione di Tom che giocava col suo reggiseno. Era quasi più eccitante di quando Tom manipolava le sue tette ultimamente.
    Bill leccò le labbra di Tom e sorrise contro la sua bocca, respirando, e inalando il profumo da ragazzo di Tom.
    “Dio.” mormorò Bill “Toglilo,Tomi. Voglio che lo fai.”.
    Tom fece scattare una delle cinghie con delicatezza “Sì?”.
    Bill rise, tirandosi un po’ indietro “Voglio vedere cosa fai.”.
    “Sono piuttosto bravo, non mento.” disse Tom, alzando le spalle. Lisciò con la mano lungo il centro della sua schiena e Bill chiuse gli occhi, sospirando. “Tutto quello che devi fare è...”.
    Le dita di Tom afferrarono il gancio del reggiseno tirando. I ganci non cedettero e tirò di nuovo. Bill rise.
    “Ma non avevi detto che eri bravo?”.
    “Lo sono, solo che questo è...” grugnì e afferrò la parte posteriore del reggiseno con due mani, cercando di sganciarla “Cazzo.”.
    Bill rise più forte “Tom, sei troppo stupido.” disse con affetto “Sono bloccato in questo, no?”.
    “Ho capito.” disse Tom . Tirò indietro la striscia un paio di volte, creando suoni di molleggio, Bill si morse il labbro, cercando difficilmente di non ridere. Stava godendo nel sentire il reggiseno tirare al busto, era un costante ricordo della nuova lei. Tom poteva giocherellare con tutto quello che voleva.
    “Cazzo, questo coso è strano.” disse Tom, lasciandosi andare e grattandosi la spalla “Dannazione.”.
    Bill guardò la faccia di Tom, divertito. Era imbarazzato, diventando completamente rosso.
    “Tom, va tutto bene.” disse Bill, incrociando le braccia e sporgendosi in avanti per baciare il collo di Tom “Avrai solo bisogno di più pratica.”.
    “Ho avuto un sacco di-”.
    “Mhm.”.
    Tom fece una smorfia e si voltò per andarsene “Penso di aver sentito la mamma... Sì, ci vediamo...”.
    Appena Tom andò via, Bill liberò una risata e poi tirò giù la sua t-shirt. Adorava le nuove protuberanze delle cinghie sotto le spalle della maglia, e tirò il colletto di lato, facendo luccicare il cinturino del reggiseno.
    Poteva abituarsi a questo.

    **

    Tom chiuse il suo cellulare e si diresse in soggiorno. Stava giusto andando verso la cucina quando vide Bill sul divano.
    “Woah, hey, Bill.” disse Tom, rallentando “Stavo giusto andando a prendere...”.
    Tom si bloccò, spalancando gli occhi.
    Bill stava indossando una piccola gonna di Jeans.
    “Uh, ehy.” disse Bill, cosciente dei suoi nuovi vestiti. Aveva provato la gonna innumerevoli volte in privato nella sua camera, ma non l'aveva mai indossata da qualche altra parte.
    Tom non era sicuro del perché, ma vedere Bill in gonna era diverso dal vederla in reggiseno, diverso dal toccare i suoi seni, e baciarli. Arrossì decisamente e si schiarì la gola.
    “Stavo giusto venendo da te, Andreas ha chiamato.” terminò la frase Tom.
    Bill si lisciò la gonna “Oh?”.
    Lei non vedeva Andreas da tempo, non da quando gli aveva parlato per la prima volta del cambiamento. Bill era diventata una specie di eremita, quasi spaventata dall'eccessivo interesse dei media nei suoi confronti, quasi aveva paura di uscire di casa. E poi, aveva visto le foto sui giornale e riviste, vergognandosi di vedersi mezzo formato.
    Decise che sarebbe uscita di casa solo quando fosse stato assolutamente necessario, almeno fino a quando fosse finita, fino a quando fosse completa. Ci sarebbero voluti mesi, naturalmente, ma si sentiva al sicuro in casa e contenta.
    Non stava ancora impazzendo.
    “Cosa vuole?” chiese Bill aggrottando le sopracciglia.
    “Voleva venire.” Tom fece una pausa “Ho detto di sì, dopotutto. Va bene?”.
    Bill si strinse nelle spalle “Certo.”.
    “Sarà qui a breve.” disse Tom “Faresti meglio a cambiarti.”.
    “Oh, sì.” Bill fece una mossa per alzarsi, ma poi si fermò. A lei piaceva indossare la gonna. A lei piaceva come le stava, come la faceva sentire. Leggermente più trasformata, più come se stessa. Guardò verso suo fratello “Pensi davvero che dovrei farlo?”.
    “Sì, lui non può vederti così,” rispose Tom.
    Bill sapeva che non voleva ferirlo ma, comunque lo sentiva lo stesso.
    “Questo e ciò che sono.”.
    “Lo so. Lo sappiamo.” disse Tom, sedendosi accanto a Bill posando le dita sulla sua coscia, appena sotto la gonna. Sospirò. La sua coscia era morbida sotto la sua mano e voleva far scivolare le sue dita più in alto, voleva masturbarla proprio lì, e non poteva credere come le sue gambe fossero lisce. Doveva essersi depilata, e questo provocò dolore all'inguine di Tom. Le sue dita prudevano dal toccarla, ma Tom sapeva che Bill sarebbe andato su tutte le furie.
    “Non lo so, Bill.”.
    “Io penso che dovrebbe vedere questo.”.
    “Forse hai ragione.” Tom non conosceva i dettagli di quello che era successo fra Bill e Andreas, ma sapeva che aveva a che fare con la transizione. Pensò che Andreas avesse reagito al suo stesso modo -con rabbia-, confuso. Tom non poteva incolpare Andreas per questo, ma Andreas non doveva vedere Bill ogni giorno, non doveva amare Bill come lo faceva Tom. Doveva essere diverso.
    “Sì.” disse Tom, annuendo una volta. “Sì, dovresti assolutamente stare in questa. Tu, um... stai molto bene.”.
    Bill sorrise “Grazie, Tomi.”.
    Tom non ebbe bisogno di chiedere a Bill il perché lo stesse ringraziando. Avevano avuto quella conversazione tante, tante volte. Il campanello suonò e Tom si alzò in piedi, baciando velocemente Bill sulla fronte.
    “Hey, questo è lui. Torno subito.”.
    “Okay.” disse Bill a bassa voce.
    Tom corse alla porta e l'aprì trovando un Andreas nervoso in piedi sugli scalini dell'entrata.
    “Ehi, amico,” disse Tom “Sei stato veloce.”.
    “Ero già per strada quando ti ho chiamato.” disse Andreas, tirandosi la maglia “Dov'è lui?”.
    Tom fece un passo indietro per far entrare Andreas.
    “Lei è in salotto.”.
    “Lei?” le sopracciglia di Andreas si aggrottarono “Tom, tu non puoi essere serio, voglio dire-”.
    “Molte cose sono cambiate.” fu tutto ciò che Tom poté dire. Ad un tratto si sentì un po’ amareggiato nei confronti dell'amico, si sentiva come se doveva difendere Bill.
    “E tu sei solo sparito dalle nostre vite. Le cose sono state un inferno e... Bill, noi avevamo bisogno di te.”.
    “Bene, cazzo.” disse Andreas “Questo mi sta mandando fuori di testa. A te no?”.
    “Sì.” disse Tom “È mi manda fuori di testa ancora qualche volta, ma Bill è... Lei è ancora Bill, Andreas. In questo modo è lei.”.
    “Non credo di poter chiamare Bill una... lei.” disse Andreas.
    “Non l'hai vista da tempo.” disse Tom “Potresti essere sorpreso.”.
    “Non può esser cambiato così tanto.” disse Andreas. Tom si strinse appena nelle spalle.
    “Ho intenzione di andargli a parlare, okay?”.
    Tom scosse la testa, Andreas lo stava irritando.
    “Va bene, io sarò al piano di sopra.”.
    Nell'altra stanza, Bill era ancora seduto, cercando di calcolare in quale posizione sarebbe dovuto stare. Come facevano le ragazze a sedersi con le gonne, comunque? Voleva incrociare le gambe sotto di lei, portare le ginocchia al petto distendersi sul divano, ma non poteva. Si sarebbe visto tutto.
    Stava proprio facendo un dibattito su questo quando Andreas vagò esitante, fermandosi sulle sue tracce proprio mentre varcò la porta. Bill si congelò e fissò il suo migliore amico. Andreas era a bocca aperta.
    “Ehi.” disse Bill, premendo insieme le gambe e sedendosi rigidamente sul divano “Uh, ehi.”.
    Andreas non disse nulla, solo continuò a fissarla. Bill si sentì a disagio; non le piaceva essere studiata come lo stava facendo lui. Erano passati mesi da quando le persone erano state a guardare ogni suo movimento, e si sentì come se fosse di nuovo in scena, in mostra per migliaia di persone.
    Era... strano.
    “Dì qualcosa.” disse Bill dolcemente, mordendosi il labbro “Non ti ho visto per mesi e tu stai solo lì come un'idiota.”.
    “Io...” Andreas fece un passo avanti, le sopracciglia unite insieme “Oddio santo, Bill cosa ti è successo?”.
    Bill si accigliò “Niente.”.
    “Tu sei... sembri... Porca troia, sembri proprio una ragazza.” disse Andreas stupidamente.
    “È questo il punto.” disse Bill, con una punta di amarezza nelle sue parole “Lo sai.”.
    Andreas sembrò come se volesse girarsi e andarsene e Bill non voleva questo.
    “Scusami.” disse Bill in fretta “Non andare.”.
    “Non lo stavo per fare.” disse Andreas “Bill io proprio non... proprio non capisco.”.
    “Te l'avevo detto.” disse Bill “Te l'avevo detto prima, ma tu non avevi ascoltato.”.
    “Non credevo che tu l'avessi...”.
    “Fatto per davvero?” chiese Bill. Fece cenno al cambiamento del suo corpo “Questo è reale.”.
    “Tu hai le tette.” disse Andreas “Bill. Cazzo.”.
    Bill abbassò lo sguardo, il suo stomaco cadde a pezzi.
    “Non parlarmi così.” disse Bill “Non puoi solo dirmi queste stupidaggini.”.
    “Perché. Perché ora sei una ragazza? Devo stare attento con te o qualcosa del genere?”. La faccia di Andreas era rossa e le sue mani serrate in pugni.
    “No.” scattò Bill “Perché tu sei il mio amico.”.
    “Merda.” mormorò Andreas, guardando verso il basso “Merda.”.
    “Cosa?”.
    “Io proprio... è strano. Era strano prima, ed è strano ora.” Andreas fece una smorfia “Questo è così strano.”.
    “Non lo è.” disse Bill “Sono solo io.”.
    “Lo so che sei tu. Ma non sei tu. Non sei tu quello con cui io so di aver stretto amicizia.” disse Andreas lentamente “Cazzo, Bill noi siamo... sai... ci siamo fatti le seghe insieme.”.
    Bill diventò rosso e si coprì la faccia con le mani, sentendosi male “Per favore.”.
    “Lo so, lo so, scusami, cazzo.” rispose Andreas, alzando le mani “Merda. Scusa.”.
    “Va bene.” Bill fissò Andread, sentendosi orribile “Possiamo incominciare d'accapo?”.
    “Non lo so.”.
    Bill annuì, il suo stomaco attorcigliato spiacevolmente. Tutto era così imbarazzante fra lei e Andreas e non voleva che lo fosse. Niente affatto. Andreas sembrava come se volesse andarsene, e velocemente.
    “Okay” disse Bill “Bene. Ehi, sono Bill. Sono... la nuova ragazza dei dintorni. Ho sentito che eri amico di mio fratello maggiore, Tom.”.
    “Bill…” gemette Andreas.
    “Tom dice che sei veramente bello.”.
    “Cristo. Bill, è tagliato fuori. Mi abituerò ad usarlo, lo giuro.”.
    Bill si accigliò “Non essere arrabbiato con me.”.
    “Non sono arrabbiato.” disse Andreas, ammorbidendo la sua voce “Non lo sono. Io ti voglio bene, amico, davvero.”.
    “Per favore... non chiamarmi amico.” disse Bill “Per favore?”.
    “Non posso chiamarti da ragazza.”.
    “Ma tu hai detto che somiglio ad una di loro.” mormorò Bill “Lo sono, sì?”.
    I loro occhi si incontrarono ed Andreas non poté mentire “Lo sei per davvero.” Disse “Tu, uh, cazzo. Stai bene.”.
    Bill non poté fare a meno di sorridere “Andrà tutto bene?”.
    “Io... Sì. Ma ho solo bisogno di un po’ di tempo.”.
    “Tutto ciò che ho è il tempo.” disse Bill “Scherzi a parte.”.
    Andreas sospirò e fece un passo più vicino. Bill sfrecciò sul divano e accarezzò il cuscino. Andreas esitò per un attimo ma poi si sedette accanto a Bill. Non importava se Bill fosse una ragazza o un ragazzo.
    Bill era il miglior amico di Andreas.



    et woilàààà il vostro capitolo u.u bene sinceramente mi è piaciuto tanto, sia leggerlo che tradurlo u.u non so... E' un capitolo "fresco" in un certo senso.... cosa che ci vuole in questi giorni T__T
    Okay a voi la parola! :sìsì: :sìsì:
    Pi esse= un grazie e Giorgiaaa :wub: :wub: che lavora anche di notto u.u (vicino al pc eh xD) okay questa era squallida .__. vado a sotterrarmi.
     
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  14. Feffì
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    Waaaaa, il capitolo *-*

    CITAZIONE
    Afferrò uno dei reggiseni meno squallido dal mucchio, lo prese dal letto e lo sollevò. Si girò verso lo specchio, di schiena alla porta, e fece scivolare le piccole cinghie intorno alle braccia. Il gancio di dietro diede problemi a Bill e portò indietro le braccia invano, cercando di far chiudere l'abbottonatura insieme.

    XD pensavo sapesse metterlo un regiseno, mi ha fatto sorride molto questa scena XD

    Comunque sia, mi sta facendo piacere che anche Andreas ha iniziato ad accettarlo *-* chissà, forse gli piace anche fisicamente ( intendo come ragazza) XDDD

    Non vedo l'ora di sapere come continua *v* e complimenti alla traduttrice =D
     
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  15. Sayuri_the_Vampire
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    mi sento stupida ma non so mai come commentarla xDD

    comunque mi piace, non vedo l'ora di sapere come andrà avanti... >-<

    quando sapremo il nome che avrà bill??? **


    grassieee tessoro per la traduzioneeee :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
     
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820 replies since 1/3/2011, 21:31   20134 views
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