The Meridian Hour

traduzione by cynical_terror-undrockroll

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    Stop Babe

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  2. TomiKaulitz
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    Devo dire che è la mia primissima storia che leggo con un ' sex-change'
    Anche se, leggendo questi tre capitoli, non mi scende per niente giù il fatto che Bill stia diventando una ragazza.
    Capisco Tom, invece. Per quanto possa amare Bill, rimane sempre il suo gemello quello che sta cambiando.
    Tom, secondo me, non lo vede veramente più come la sua dolce metà, l'altra parte di se stesso. Ora Bill sta diventando una ragazza,un estraneo.
    Come potrebbe riuscire a vederlo per come si sente veramente Bill?
    Per Bill sembra 'quasi' facile accettare se stesso, ma perché non prova a comprendere che gli altri non lo possono accettare così in fretta per quello che sta facendo, anche se gli vogliono bene?
    Non può fare la parte della vittima senza mettersi anche nei panni di chi lo sta vedendo cambiare. Perché Bill, avrebbe fatto la loro stessa cosa se fosse stato lui a dover accettare qualcun'altro nelle vesti di una ragazza.
    Non può e non deve pretendere niente, Bill.
    Non può arrabbiarsi.
    Queste sono le sue conseguenze, se lo doveva aspettare.

    Ok, dopo questo commento che vale per tutti e tre i capitoli.
    Dico che la storia è...interessante, si, lo è anche abbastanza; anch se il groppo di Bill che diventa una donna, non mi scende e non credo scenderà mai...Però continuerò a leggere.
    Aspetto il seguito ^^

     
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    Beh il tuo ragionamento non è sbagliato, però bisogna comprendere anche Bill, mettersi nei panni di una persona che non è a proprio agio, che si sente chiusa in un corpo che nOn è suo; Credo sia una cosa orribile per questo io mi schiero dalla sua parte v.v Per quanto riguarda il fatto della donna xD hahaha fa strano vederlo però attizza :D
    Mi fa piacere che la leggi^^dato che non piace a tutte le twincester questo genere di storie -.-"
     
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  4. TomiKaulitz
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    Beh, per me è una cosa totalmente nuova. Mi sono sempre limitata alle Twincest normali, quindi mi sento un po' fuori strada..Ma proprio perché è una cosa nuova, sono curiosa di sapere come continua.
    E, inoltre, quello che hai detto riguardo Bill è giusto.
     
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  5. Sayuri_the_Vampire
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    CITAZIONE (**stern** @ 21/3/2011, 23:57) 
    per quanto riguarda il fatto della donna xD hahaha fa strano vederlo però attizza :D

    vedere il primo capitolo di CASSANDRA di Allegator... vero trésor XDDDD
     
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  6. [F]ottutamente~Stefy[89]
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    postaaaaaaaaaa D:
     
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    Stop Babe

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    'Ndò sta il chap?
     
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  8. TomiKaulitz
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  9. Feffì
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    Uuuuuuuuuuuuuuuuup!!!
     
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    ragazzeee sta per arrivare il cappolooo
     
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  11. Lissie‚
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    really? Up
     
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    sisisi Giorgia lo sta betando u.u
     
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  13. .KraHliiza.
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    siiiiiiiiiiiiiiiiii *-*
     
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    titolo: The meridian hour
    autore: cynical_terror,undrockroll
    raiting: Nc 17,Het
    avvisi: Adult Content,Crossdressing,Heavy Kink
    genere: Drama, Romance,Sex Change,Twincest,angist
    traduttrice: **stern**
    beta: MorgieStorm
    link storia originale: The Meridian Hour

    image


    Capitolo 4

    Quattro mesi prima.

    Bill ansimò, spingendosi Tom addosso.
    “Bill…” gemette Tom, cercando di portare indietro suo fratello. “Baby, io...”.
    “Non posso.” disse Bill, anche se il suo stomaco gli faceva male per l'eccitazione e il suo cazzo era così duro che faceva male. Si girò sulla pancia per nascondere la sua erezione.
    “Non possiamo.”.
    Tom si alzò, con la preoccupazione sul volto, e accarezzò lungo la schiena di Bill. Erano stati coinvolti in atteggiamenti molto spinti prima che Bill lo spingesse via e Tom non poteva negare che fosse deluso. Recentemente non avevano avuto molte possibilità di essere in intimità, sia per l'impegno della programmazione del tour e sia per le promozioni no stop.
    “Sei malato?” chiese Tom.
    Bill guardò Tom e aggrottò le sopracciglia “No. Io... si tratta, beh lo sai.”.
    Tom rabbrividì a quelle parole. Bill stava parlando di nuovo di quello? Erano gli ormoni, gli estrogeni; fottuti impulsi sessuali di Bill. Bill aveva preso gli ormoni per soli quattro mesi, ma stava già cambiando e questo era un'altro motivo per cui avevano passato un piccolo periodo noioso. Sembrava che Bill non riuscisse a farsi prendere, fisicamente e mentalmente, e Tom sapeva che Bill era difficile, molto difficile, e avevano una camera d'hotel tutta loro per un intera notte.
    “Che ti prende?” chiese Tom “Sono io?”.
    Bill scosse la testa, guardandolo triste “No. Io...” Bill spinse il suo viso nel cuscino piagnucolò.
    “Bill, dai andiamo.” supplicò Tom, “Per favore. Ho bisogno di sapere. Cosa ho fatto?”.
    Bill non poteva dirglielo. Non poteva proprio. Tom avrebbe reagito male e Bill non lo avrebbe biasimato.
    Bill si era sentito male fisicamente quando Tom aveva toccato il suo uccello. Il suo intero corpo era teso e ogni cosa dentro lui aveva urlato di no. Bill non sapeva perché stesse succedendo, perché stesse succedendo adesso.
    Non aveva mai avuto problemi su cosa permettere di farsi fare da Tom prima. Era così confuso e sconvolto; aveva bisogno di Tom e lui era ancora così eccitato.
    “Tomi.” disse Bill, inarcandosi così che Tom potesse accarezzarlo lungo la schiena. Rotolò al suo fianco e si asciugò gli occhi. Stava piangendo giusto un po'.
    “Oddio Bill. Cosa ho fatto?” Tom si sdraiò accanto a Bill e lo abbracciò stretto “Bill, per favore.”.
    “Non so se puoi... ” Bill chiuse gli occhi “Toccami di più lì.”.
    “Dove? Oh... veramente?”.
    “Scusami.” sospirò Bill “Voglio farti sentire bene, ma… davvero.”.
    “È lo stesso in entrambi i casi, Bill.” la voce di Tom suonava irritata, e lo era. Il suo mondo iniziava e si fermava per Bill, ma stava diventando troppo. “Pensavo che ti facessi sentire bene.”.
    “Sì.” disse Bill a bassa voce, toccando la faccia di Tom “Ma ora penso che il modo con cui puoi farmi sentire bene é... non toccandomi più.”.
    “Bene.”.
    “Tomi.” disse Bill , aggrottando le sopraciglia.
    “Cos'hai ancora da dire?” Tom guardò di colpo Bill “Tu stai passando questa cosa e probabilmente non posso capire, tu pensi che io sia disgustoso…”.
    “Non tu. Io. Io sono l'unico disgustoso.”.
    “Bill, tu pensi che il tuo cazzo sia disgustoso?” chiese Tom.
    “Più o meno... No. Beh, si.”.
    Tom scosse la testa “Pensi che il mio sia disgustoso?”.
    “No.” il labbro inferiore di Bill iniziò a tremare, e Tom sospirò appena rumorosamente. Non era sicuro se Bill stesse per piangere di nuovo ma avrebbe voluto consolarlo, di questo era sicuro.
    “Bene. Allora non ti toccherò più.”.
    “Non è solo il toccare.” disse Bill con aria malinconica “Io non posso... Non lo voglio più. Solo per un po' .”.
    “Cosa?” Tom si alzò, tirando Bill con lui, e lo prese delicatamente per il mento.
    “Dillo di nuovo.”.
    “Io non voglio... fare più sesso.” Bill si rifiutò di guardare Tom negli occhi “Ma puoi... Trovare qualcun altra.”.
    “Non fare il coglione.” roteò gli occhi “Bill... Bill, guardami.”.
    Bill ebbe il coraggio di guardare in alto, c'era qualche lacrima sul viso.
    “Bill, io non so cosa stai attraversando ma se questo è un modo per poterti aiutare, allora...” scrollò le spalle “allora lo farò.”.
    Bill annuì appena “Se vuoi trovarti qualcuno, Tomi. Sono serio.”.
    “Sta' zitto.” disse Tom scocciato.
    Bill si sentiva a disagio dal suo tocco e Tom doveva bloccarlo, doveva avvolgere le braccia attorno alla piccola vita di Bill e tirarlo vicino.
    “Non fuggire, okay? Sto cercando di essere opportuno per te ma questo è difficile quando fuggi via.”.
    “Scusami, Tom.” Bill si sporse in avanti, posando un casto bacio sulla guancia di Tom “Devo sapere se hai intenzione di trovarti qualcun altra, però.”.
    Tom fissò Bill, chiedendosi perché pensava che l’intera faccenda della ragazza fosse uscita dal nulla, perché Bill agiva come una donna così emotiva a volte. Tom non sapeva come comportarsi con le donne, ma sapeva come comportarsi con Bill, gli accarezzò i capelli e lo baciò sulla clavicola.
    “No.” rispose Tom “Non fuggirò neanche.”.



    “Mamma!” Bill la chiamò su per le scale “Mamma!”.
    “Un secondo, Bill.” disse Simone, la sua voce era ovattata. Si stava scatenando con le pulizie; Tom era da Georg e aveva trovato una buona occasione per riunire tutta la sua biancheria sporca insieme. Tom non era disordinato, in realtà, ma ultimamente era stato nella sua camera lasciandola andare e Simone non ne poteva più.
    Bill si sentiva responsabile, in un certo senso. Lui era la causa per cui Tom era così diverso ultimamente, così non disponibile.
    “Faremo tardi!” urlò Bill. Avevano un appuntamento con il chirurgo plastico e Bill era super nervoso per questo. Le sue mani iniziavano a tremare mentre attendeva. Oggi avrebbero finalmente potuto pianificare la sua mastoplastica additiva. Naturalmente l'intervento non si sarebbe svolto subito, ma gli avevano mostrato i progressi, e potevano scegliere una data.
    Iniziò a camminare avanti e indietro nella cucina e infine prese solo la sua borsa e aprì la porta tirando “Ti aspetterò in macchina!”.
    Simone gli urlò qualcosa dietro che Bill non sentì, e uscì fuori dalla porta. Sotto la sua agitazione c'era una piccola dolorosa delusione. Questa sarebbe stata la prima visita dai medici senza Tom. Era sempre andato insieme con lui, anche se questo significava che sarebbe stato seduto per un ora in sala di attesa leggendo dei giornalacci mentre Bill stava seduto con sua madre nello studio del dottore.
    Non appena Bill uscì fuori dalla porta, desiderò subito di no.
    “Bill, Bill Kaulitz!” urlò un fotografo, in piedi su uno dei cespugli. Bill alzò la testa e si guardò intorno con orrore. C erano paparazzi intorno alla sua casa, più di quanti ne avesse mai visti, da nessuna parte.
    “Bill, facci un bel sorriso!” un flash colpì il viso di Bill e lui gemette, lasciando cadere le sue mani volendosi impuntare come un bambino. Era solo così ingiusto.
    Si girò di lato, cercando di tornare a casa, quando un altro gli gridò, “Bel seno!”.
    Bill abbassò lo sguardo, la sua giacca era aperta, e il piccolo gonfiore del suo seno era molto esposto. Avrebbe dovuto mettersi in mostra per il chirurgo plastico, non per quegli spregevoli fotografi.
    “Un sorriso, un sorriso!” lo chiamò un fotografo e Bill si girò, afferrando la maniglia della porta. Mentre la porta si aprì, sua madre uscì fuori, inconsciamente, aprendo e vedendo la fila di fotografi.
    Simone rimase a bocca aperta e tirò Bill a sé mentre le macchine fotografiche scintillavano.
    “Fuori, fuori dalla mia proprietà!” urlò, coprendo Bill dai flash “Fottetevi!”.
    Bill si lamentò contro la spalla di sua madre, dove aveva sepolto la testa “Mamma, no. Gli provocherai così.” Disse.
    Ma Simone era su di giri. Teneva Bill contro di lei e spinse via i fotografi.
    “No, torniamo indietro.” disse Bill, accecato dai flash “Mamma...”.
    “Non possiamo mancare all'appuntamento per questo.” disse Simone. Coprì Bill con la sua borsa e si avviarono verso l'auto. Entrati dentro, i fotografi continuavano a scattare foto attraverso la finestra, Simone afferrò il suo cellulare.
    “Chi... chi stai chiamando?” chiese Bill, tenendo la sua mano sulla faccia. Simone mise in moto la macchina e chiamò il primo numero della selezione rapida.
    “Saki.” disse “Non posso credere che ce l'abbiamo fatta senza di lui.”.
    Bill coprì il suo viso con le mani e gemette.
    “Cosa hanno intenzione di fare, stare seduti fuori tutto il giorno?”.
    “Più o meno.” disse Simone, e poi era al telefono con la compagnia di sicurezza di Amburgo.
    Bill appoggiò la testa sul retro del sedile e guardò il paesaggio fuori dalla finestra. Si sentiva scosso, e in soggezione. Non avrebbe mai voluto che accadesse di nuovo.
    Non sarebbe più potuto uscire di casa, per nulla al mondo.

    **

    Tom non ne poteva più. Non poteva togliersi le immagini dalla testa, le idee nella sua mente; i palmi delle sue mani erano sudate e il suo stomaco contorto. Si era svegliato prima quella notte avendo un incubo: Bill steso su di un tavolo, fatto tutto a pezzi, le sue guance truccate come un clown, le sue labbra con il rossetto sbavato.
    Aveva quasi vomitato, quasi perso, costringendo se stesso ad andare nella camera di Bill a scuoterlo fuori dalla sua illusione. Tom era quasi certo che Bill era in delirio sotto un certo punto di vista. Come poteva suo fratello voler essere tagliato, aperto e cambiare?
    Avevano parlato di questo tante volte negli ultimi mesi, anche prima che la band prendesse una pausa, e Tom amava troppo Bill, lo amava a tal punto di annuire alle sue parole e di promettere che era tutto okay. Ma non era okay. Tom era spaventato da Bill ora.
    Tirò fuori il suo portatile e lo avviò. Sarebbe stato eternamente grato verso Gustav che lo aveva convinto a prendere un portatile, anche se aveva scommesso che prima o poi ne avrebbe avuto bisogno, perché ora ne aveva bisogno. Aveva letto tutti gli opuscoli su quell'argomento, era anche andato dal dottore con Bill , dallo psicologo, ma aveva bisogno di sapere di più.
    Non poteva fermare la costruzione della immaginazione, dopotutto. Tom non era mai stato il gemello fantasioso, ma la sua mente era estenuante ultimamente. Emotivamente era un rottame, e i suoi nervi erano così a pezzi che aveva sempre mal di pancia. Non era tanto per il fatto che avrebbe “perso” tutto di Bill. Che si sarebbe fatto del male, ma ora lui stava diventando pazzo, chiedendosi che cosa sarebbe diventato Bill. Cosa voleva essere il nuovo Bill? Cosa voleva provare il nuovo Bill?
    Tom poteva amare questo nuovo Bill come amava disperatamente il vecchio Bill?
    Tom sapeva cosa cercare in termini giusti online, era solo troppo spaventato per farlo, troppo spaventato per quello che avrebbe potuto vedere. Non era sicuro di esser già pronto, ma stava così male perché non sapeva che avrebbe dovuto scoprirlo.
    Con le dita tremanti aveva digitato le parole e le frasi che aveva sentito e imparato. Voleva solo vedere cosa avevano intenzione di fare al suo Bill.
    Per le successive due ore, nel buio della sua camera da letto, aveva esaminato pagine e pagine di foto mediche, letto direttamente degli incontri sulla transizione, e cercò di non perdere il controllo come invece avevano fatto le sue mani e dita che tremavano.
    Le foto delle procedure che Bill avrebbe dovuto fare erano scioccanti, ma Tom non riusciva a smettere di guardare. In un certo senso, si era aspettato di peggio. Pensava che Bill sarebbe stato sviscerato; tutto di suo fratello sarebbe stato strappato via e portato via per sempre.
    Pensava che stava per perdere Bill, che avrebbe perso tutto di Bill. Il suo corpo sarebbe stato devastato in tanti frammenti e tutti i pezzi che componevano Bill sarebbero stati gettati nella spazzatura. Tutto ciò che Tom amava sarebbe stato rubato. Ma questo non era vero.
    Tom si sentiva stupido e malato.
    Bill non avrebbe perso molto di tutto quello che era. Tutto ciò che Bill aveva sarebbe stato utilizzato per far qualcos'altro, qualcosa che, mentre Tom guardava le foto, era riconoscibile e non così spaventoso dopotutto.
    Tom pensava che fosse un perverso perché stava guardando dozzine di foto di prima e dopo, guardando gli uomini diventare donne. Lui stava, soprattutto, guardando i peni e le vagine, e qualcosa di immaturo si stava creando dentro sé, gli veniva voglia di ridacchiare e guardare altrove.
    Quando tutto quello sarebbe finito su Bill, sarebbe diventato...
    Tom non poteva davvero pesarci. Poteva solo cominciare a pensare a Bill con le tette, e questa era l'unica cosa perché doveva affrontarlo con discretezza, crescendo e gonfiandosi ogni giorno sempre più. A lui non piaceva la medicina, i termini medici né di pene e né vagina.
    Se Bill non avrebbe fatto nulla, se avrebbe fatto una passera o una figa. Tom chiuse il computer, infine arrossì al pensiero. Sarebbe stato così brutto? Aveva visto delle cose terrificanti “dopo” nelle foto, ma quelli erano tutti i primi tentativi di decenni fa.
    Tutte le foto più recenti non erano terrificanti come quelle precedenti. Lui non aveva molta esperienza con le ragazze, ma sapeva com' erano. Era stato con abbastanza ragazze per sapere dov'erano tutte le loro parti, per sapere cosa era normale e cosa no.
    Sapeva cos'era una figa quando ne aveva vista una.
    Arrossì di nuovo. Cazzo, perché era così imbarazzato da tutto ciò?
    Bill ne avrebbe avuto una bella, ne era sicuro, si sdraiò indietro sul letto. Bill avrebbe avuto solo il meglio, e non si sarebbe accontentato di niente di meno. Tom sapeva che Bill aveva un corpo stupendo dentro e fuori, Tom conosceva ogni curva e ogni angolo acuto del suo corpo.
    Era difficile pensare a Bill nudo, dalla forma snella. Gli mancava quello. Gli mancava toccarlo, gli mancava toccare lui.
    Il cazzo di Bill era bello, dolce, familiare. Tom non era nemmeno gay, ma preferiva avere il cazzo di Bill nella sua bocca anziché far sesso con qualche ragazza.
    Tom pensò di mescolare questi due. All'improvviso il cazzo di Bill sarebbe andato via, e lui si sarebbe trasformato in una qualche ragazza. Ma lui non era una ragazza. Lui era Bill.
    Bill con una bella, dolce figa. Tom rabbrividì al pensiero, per metà confuso e per metà eccitato. Chiuse i suoi occhi e lo immaginò completamente. Immaginò Bill in piedi davanti a lui, nudo, con seni pieni, fianchi sinuosi, e una figa perfettamente rasata. Tom amava le ragazze rasate, l'idea era così invitante che gli causò dolore. Poteva lavorarci su Bill?
    Si adagiò sul materasso, facendo scivolare il palmo della sua mando sul suo cazzo duro. Si, poteva lavorarci. Il suo corpo stava rispondendo positivamente all'idea. Immaginò lo stesso Bill, ora sulla schiena, con le gambe divaricate.
    La vergogna s'impossessò di lui quando cominciò ad accarezzarsi, pensando a Bill e al suo nuovo corpo. Non poteva farci troppa attenzione; poteva fantasticare, o no? Aveva abbandonato ogni pudore con l'amore per suo fratello anni fa, anche se nessuno avrebbe mai capito i suoi sentimenti, il suo bisogno, perciò cercò di non soffermarsi su questa vergogna.
    Era così duro che gli faceva male, così duro che sapeva gli sarebbero bastati altri pochi tocchi e sarebbe venuto. Si lasciò andare e chiuse gli occhi.
    Lui non era gay, e proprio per questo un Bill ragazza non poteva esser meglio di un Bill ragazzo?
    La chirurgia e gli ormoni avrebbero fatto molto per Bill, ma Tom sapeva che non avrebbero fatto abbastanza. Bill era già femminile ( proprio come lo era Tom, solo che lui cercava di essere duro e di nasconderlo) , non sarebbe mai passato così in pubblico. Già Bill veniva accidentalmente scambiato per una ragazza qualche volta; e Tom aveva sempre pensato che Bill lo avrebbe gestito bene, aveva sempre pensato che Bill sarebbe stato confuso facilmente, ma non aveva mai pensato che forse a Bill, essere confuso dalla gente, piaceva e lusingava anche.
    Tom immaginò Bill curvo sul suo letto, lo immaginò come era ora, come un ragazzo. Aggiunse anche se stesso allo scenario, chinato su suo fratello, premendo le sue dita nel culo di Bill. Bill era sempre così caldo e stretto, il suo corpo era sia resistente e sia accogliente per la penetrazione.
    Tom gemette, la sua mano appoggiata sul suo cazzo, ed immaginò di affondare dentro Bill. Cazzo, erano quasi più di quattro mesi che non lo aveva. Amava il corpo di Bill, amava il modo in cui si cedeva a lui, il modo in cui reagiva.
    Se Bill era una ragazza, avrebbe fatto lo stesso?
    Sibilò, le mani tremanti sulla sua erezione, mentre immaginava Bill sulla schiena, le gambe divaricate e le tette rimbalzare. Tom era dentro di lui, dentro di lei e gemette. Bill sarebbe stato morbido e umido?
    Tom sapeva che sarebbe stato morbido, forse anche bagnato. Sapeva che il corpo di Bill poteva riuscire a rispondere all'eccitazione, poteva funzionare come una vera ragazza.
    'Lui sarebbe una vera ragazza.' si rimproverò ' Lui sarà una vera ragazza.'.
    Bill era sempre una ragazza all'interno, realizzò Tom. Bill aveva sempre pensato di sé come una ragazza, e Tom iniziò a sentirsi male per suo fratello. Come doveva essere stato terribile per lui attraversare tutti quegli anni e vivere con quello? Tom grugnì e s'inarcò nel suo tocco, i suoi talloni scavarono nel materasso.
    Se Bill voleva cambiare sé stesso... Se Bill doveva essere quello che non voleva essere, allora Tom doveva accettarlo e volerlo anche. Gli era sempre piaciuto. I ricordi che avevano erano dolci, e Tom non gli avrebbe dimenticati. Mai.
    Ma quando Tom pensava al futuro, quando pensava di riuscire a scopare Bill senza preparazione, le sue viscere si contraevano violentemente.
    Avrebbe gettato Bill su di un letto scopandola ogni volta che voleva. Poteva affondare tra le sue gambe e dare piccoli colpi al suo clitoride con il suo naso, calandosi su di lei per poi entragli duro dentro. Ogni volta che volevano.
    La bocca di Tom si spalancò quando pensò di mangiarsi Bill fuori. Lui non era così bravo a succhiare il cazzo. Non era una cosa che faceva spesso per Bill. Ma amava farlo con le ragazze. amava il modo in cui le ragazze odoravano, amava il loro sapore.
    Era positivo su questa cosa: Bill sarebbe stato una delle esperienze più soddisfacenti della sua vita.
    Tom si torceva lentamente, accarezzandosi. Era così pronto a venire, così pronto al avere il primo orgasmo pensando a sua sorella Bill. Era intenso e realizzò che non voleva farlo da solo. Era pronto per andare da Bill, se Bill lo avrebbe voluto.
    Uscì dal letto e andò alla porta. Poteva sentire il rumore della doccia, e sapeva che doveva essere Bill. Nessuno tranne i gemelli usava il bagno di sopra. Senza esitazione, entrò facilmente il bagno e tirò giù la tendina della doccia.
    Bill gettò un gridolino e si girò, coprendosi, ad occhi spalancati.
    “Tom, cosa stai...”.
    Tom gettò i suoi boxer ed entrò nella doccia e spinse Bill contro il muro lucido.
    “Bill…” si lamentò, occupando lo spazio di Bill “Bill, per favore.”.
    La sua erezione sfiorò l'anca di Bill e i loro occhi si chiusero.
    “Tomi…” Bill sussurrò sulle goccioline di vapore “Non posso...”.
    “Lasciami vedere.” disse Tom, tirando l'avambraccio di Bill.
    Le braccia di Bill coprirono il suo petto, il suo piccolo seno, e i suoi occhi erano spalancati.
    “Non ti piacerà.” disse Bill “A me non piace.”.
    “Sono pronto.” fu tutto ciò che Tom disse “Sono così duro e io...”.
    Bill si accigliò, incapace di dire a Tom che non era pronto. Non avrebbe voluto che Tom lo vedesse in quel modo, mezzo formato e in fase di sviluppo. Voleva aspettare fino a quando non fosse stato perfetto, fino a quando fosse stato tutto una ragazza e non bloccato nel mezzo.
    Realisticamente Bill sapeva che non poteva esserlo.
    Voleva suo fratello e suo fratello voleva lui, come potevano aspettare? Ci sarebbero voluti mesi e mesi prima che Bill fosse completo, prima che fosse il regalo perfetto da scartare per Tom. Sarebbe stata una cosa crudele bloccare Tom così.
    E anche se Bill non si sentiva completamente sessuale, ultimamente gli mancava il suo essere intimo con Tom. Gli mancava la sua non-vicinanza e gli mancava sapere che Tom lo voleva. Solo il fatto che Tom era duro, che i suoi occhi erano scuri per la lussuria, fecero decidere a Bill che era okay.
    Lasciò cadere lentamente le braccia, esponendo il suo piccolo seno. Tom lo fissò sfacciatamente, erano piccoli ma sicuramente dei seni ben definiti. Bill pensò che erano okay così.
    “Tom?”.
    Tom non alzò lo sguardo. Allungò una mano tremante in avanti senza alcun pudore e strinse la mano contro il petto di Bill, fissandolo.
    “Tom, tu...”.
    Tom tirò indietro la sua mano e si lasciò sfuggire un piccolo gemito, scendendo per il pavimento della doccia senza dire una parola. Bill era leggermente sottoshock, ma raggiunse le sue ginocchia, spostando i dread di Tom dal suo volto.
    “Per favore Tomi.” disse Bill “Cosa c'è di sbagliato? Sono io? È... Oh, mio Dio Tomi, mi dispiace.”.
    Tom scosse la testa, il suo corpo straziato dai brividi e Bill avvolse le sue braccia sottili attorno a suo fratello.
    “Non avresti dovuto vedere.” disse Bill “Non dovevi.”.
    Tom non disse niente e il cuore di Bill si ruppe solo un po’ di più, solo un po’ di più ogni giorno.
    Ma almeno questa volta Tom non scappò.

    Edited by **stern** - 24/3/2011, 16:07
     
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  15. [F]ottutamente~Stefy[89]
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    Oddio l'ultima scena mi ha spezzato il cuore D:

    Hanno ragione entambi; poco da fare. Mi dispiace per Tom ç_ç dev'essere difficile per lui accettare che il corpo di Bill cambi così... però è anche vero che col tempo (almeno spero) si abituetà all'idea e capirà che il suo Bill sarà sepre Bill.

    E Bill poverino!!! Vedere Tom che si accascia nella doccia dopo aver visto il suo seno D: cioè, chi non si sentirebbe male vedendo quella reazione????
    Che tristezza!!!

    Non vedo l'ora di leggere il prossimoooo
    Grazie per aver postato *W* brava <3
     
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820 replies since 1/3/2011, 21:31   20134 views
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