Do you wanna die Happy?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. 'Mitsuki
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Do you wanna die Happy?
    -Vuoi morire Felice?-



    “ Tua madre non ti ha raccomandato di non badare agli sconosciuti? “, ridacchiò malefica e le sue dita tirarono la stoffa, stringendola attorno ai polsi del ragazzo.
    Sapeva che non le avrebbe risposto e ciò la rendeva malignamente felice.
    “ Ma ti potrei anche capire! -, leccò lentamente le sue labbra mettendosi davanti al moretto – Hai visto una bella ragazza, pronta a concedersi. Hai visto delle belle gambe: lunghe, magre, sode; pronte ad aprirsi per te. ”
    Il ragazzo chiuse gli occhi, stringendoli forte, diede uno strattone cercando di liberarsi inutilmente e mugugnò nel fazzoletto che lo rendeva muto.
    “ Ssh! No, no Bill. Non sforzarti! -, si chinò davanti a lui scuotendo la testa – E' inutile nessuno ti sentirà! “. Le sue piccole mani affusolate si appoggiarono sulle gambe nude del ragazzo e le accarezzò sensualmente.

    Poche ore prima



    La porta si spalancò ed i due corpi accaldati si buttarono contro di essa, strusciandosi tra di loro.
    La bocca di Bill mordeva quella della ragazza avidamente, la divorava, mentre le sue mani erano impegnate a sfregarsi sulla calda pelle di lei.
    Quel corpo lo ubriacava. Dove l'aveva conosciuta? Chi era? Il suo nome? Niente, vuoto. L'ultimo ricordo sano del moro riguardava il gemello, impegnanto a tastare l'interno delle mutandine di una qualche sconosciuta seduta sulle sue gambe.
    Se tutti pensavano che il bel cantante la sera non facesse altro che leggere un buon libro, guardare qualche romantico film trasmesso alla televisione, si sbagliavano. Spesso e volentieri si concedeva delle scappatelle con delle groupie: che conosceva. Sapeva i loro nomi, di questa ragazza che aveva tra le braccia non si ricordava nemmeno il colore degl'occhi.
    “ Quanto sei bella. “, disse, constatando quello che aveva detto accarezzando il corpo di lei, modellandolo sotto le sue stesse mani.
    Lei ridacchiò e buttò indietro il capo, permettendo così a Bill di baciarle il collo profumato e liscio. Succhiò qua e là sulla pelle, lasciando segnetti rossi e passò un paio di volte la lignua sulla giugulare di lei, che ansimò mordendosi le labbra.
    Quel ragazzo ci sapeva fare, eccome! Sapeva dove toccarla, era una buona preda: sorrise al pensiero ed appoggiò le mani tra i capelli del moro, tirandoselo addosso ancora di più, facendogli affondare il viso tra i seni lisci.
    Ansimò quando il moro prese nella bocca uno dei piccoli capezzoli e lo succhiò, facendo passare poi sopra la lingua e ruotandoci attorno con il piering umido.
    Era tardi, di certo nessuno sarebbe passato per il pianerottolo, così la ragazza decise di non mettere fretta a Bill, lo lasciò fare il suo lavoro appoggiati a quel portone, dove chiunque ad un'altra ora li avrebbe potuti vedere.
    Il moro leccava ancora il suo seno, solleticandolo con il piercing e ridacchiando maliziosamente quando udiva gli ansimi appena trattenuti della ragazza. Non vedeva l'ora di farla sua, certo che entrare in lei fosse come entrare nel paradiso, ma decise di gustarsi quel momento più tardi e dedicarsi ancora un po' alla lussuria dei contatti.
    Bill amava toccare. Il tatto era il suo senso preferito, ecco perchè odiava i film porno, guardare due che si contorcevano nudi come vermi non lo eccitava, lui voleva sfiorare la pelle delle persone, graffiarla appena ed accarezzarla.
    Così non perse tempo ad annusare e guardare la ragazza che stava davanti a lui, appoggiò le mani sui suoi fianchi leggermente tondi e li massaggiò, come a preparare un impasto.
    Il top senza spalline di lei era arrotolato sulla vita, lascinado scoperta anche la pancia piatta, che Bill subito andò a baciare languidamente, in modo lento; dedicandole forse più passione di chiunque altro l'avesse mai posseduta.
    " Ahw.. Bill.. ", disse lei con affanno ed il moro sorrise appoggiando un altro piccolo bacio sulla sua pancia.
    " Posso spogliarti? ", chiese mentre già stava sollevando il top portandolo sopra la testa della ragazza, la quale si lasciò spogliare tranquillamente.
    I fianchi nudi sbucavano un poco dai pantaloni in pelle nera ed aderenti, la sua pelle bianca brillava alla fioca luce del pianerottolo e Bill pensò che quello era sicuramente uno dei corpi più belli che avesse mai visto e toccato.
    " Spogliami completamente, Bill. ", ansimò lei mordendosi un labbro ad appoggiando la testa alla porta ed il ragazzo non se lo fece ripete, appoggiò le mani sull'allacciatura dei suoi pantaloni e li sganciò facendoli poi scivolare giù per le magre gambe, lasciandola con un semplice tanga nero in pizzo.
    " Ora però tocca a me! ", disse il cantante, sperando di avere un po' di attenzione, che non tardò ad arrivare.
    La ragazza lo spinse dentro la casa, chiudendo la porta dietro di loro. Lo baciò, sbattendolo al primo muro e strusciandosi su di lui.
    Rotolarono su loro stessi un paio di volte, fino a quando Bill si ritrovò ancora una volta appoggiato ad una parete bianca.
    La ragazza gli accarezzò il collo, fece dei piccoli grattini sulla nuca coperta in parte dai capelli neri e poi appoggiò le mani sui suoi pettorali poco scolpiti, percependo un piercing al capezzolo sinistro.
    Sorrise a Bill dopo quella maliziosa scoperta, baciò piano le sue labbra e sfiorò appena, con la punta del suo naso, l'anellino argentato che abbelliva il naso del cantante.
    Le mani di lei scivolarono lentamente giù, aggrappandosi al bordo dei jeans di Bill, si inginocchiò davanti a lui ed abbassò i pantaloni fino alle caviglie. Dai suoi boxer azzurri si poteva già notare una piccola chiazza bagnata e si poteva vedere benissimo la sagoma del suo pene eretto e bisognoso di attenzioni.
    La ragazza si avvicinò, appoggiò le labbra sulla punta del membro ancora coperta dalla sottile stoffa e succhiò piano fra le sue labbra.
    Bill trattenne un urlo, serrando i denti fra loro.
    Lei alzò lo sguardo e sorrise vedendo che il moro era completamente nelle sue mani. Tirò giù l'indumento di un poco, facendo sguizzare fuori parte del pene; lo contemplò qualche secondo con gli occhi, poi cominciò a succhiarlo avidamente.
    Fece scendere i boxer, avvicinandoli ai jeans ancora fermi alle caviglie magre, senza smettere di soddisfare il cantante con la sua bocca calda ed umida.
    " Ah! Ah.. nf.. Ah! ", i versi sconnessi che faceva Bill non erano altro che un incoraggiamento per lei.
    " Ti piace, eh? - , sussurrò lei sulla punta del membro, che già colava di presperma, Bill annuì per poi trattenere l'ennesimo urlo di puro piacere - Sì? Bene! Ma ho altre idee in mente per farti venire. "
    Il pene del ragazzo vibrò a quelle parole, suonavno come una proposta allettante ed il moro era impaziente.
    Impaziente di qualcosa che non tardò ad arrivare: la ragazza si rialzò, baciò la bocca di Bill ed intrecciò le loro mani: " Penso che il letto sarebbe più comodo, no? "
    " Già. ", accordò il cantante, aspettò che lei gli sfilasse i pantaloni ed i boxer dalle caviglia, poi la seguì all'interno della casa.
    Superarono il piccolo salotto e si addentrarono nel corridoio, in fondo ad esso poteva vedere già la porta della stanza da letto, il materasso sfatto spuntava all'interno di essa.
    Una volta arrovati la ragazza buttò il cantante sul letto, facendolo sdraiare; si mise sopra di lui a cavalcioni e fece sfregare il membro turgido del ragazzo contro il suo piacere ancora coperto dal tanga nero.
    " Hai v-voglia, eh? ", domandò Bill, sentendo che la ragazza non aspettava altro che essere penetrata da lui e di ciò ne era anche orgoglioso.
    Lei in risposta abbassò ancora il bacino, rendendo maggiore il contatto tra i due e facendo capire al moro che sì, aveva voglia di lui. Ne aveva bisogno, quasi faceva male.
    Lui boccheggiò a quella pressione e poi sorrise compiaciuto, certo che quella notte tutto sarebbe stato perfetto.
    Si alzò con la schiena e lasciò che lei si sedesse sulle sue ossute gambe, l'abbracciò portando a contatto i loro petti e la baciò con passione. Sfregò la sua lingua su quella della ragazza e strinse di più il corpo a sé.
    " Ti prego, fammi tua! ", sussurrò lei disperatamente.
    " Sì. ", assentì il moro e lei sorrise malefica senza farsi vedere. Era bravissima a recitare, soprattutto con le sue prede.
    Le ammaliava con quelle movenze da gatta, stordiva la loro sensibilità con qualche frase pronunciata in modo dolce, si appagava con i loro corpi ed infine faceva ciò che le piaceva di più: li uccideva.
    Per il cantante non sarebbe stato diverso. Sarebbe stato come quasi tutte le sere, un gioco da ragazzi.
    " Voglio che sia forte, che tu mi faccia male! ", ordinò esigente e Bill annuì. Anche lui quella sera aveva bisogno di quel tipo di sesso.
    Sdraiò la ragazza sotto di se, le aprì le gambe e sfiorò con la punta del dito il suo piacere bagnato e lei vibrò a quel contatto.
    " Sicura di volerlo.. forte? ", si accertò Bill
    " Sì! ", le sue gambe si aprirono ancora di più mentre rispondeva ed il ragazzo si tuffò tra di esse senza pensarci.
    Strusciò qualche volta il suo pene sul sesso di lei, muovendo il bacino ad un ritmo sostenuto fino a quando no ci vide più per la troppa eccitazione, infilò un preservativo trovato sul comodino accanto al letto, si rigettò sulla giovane ed entrò nel suo corpo con forza.
    Lei urlò sentendosi piena e certa che quella sera sarebbe stata appagata; artigliò la schiena di Bill e si mosse dalla sua posizione, cercando di mantenere lo stesso ritmo del cantante, il quale spingeva in lei con forza e con spinte profonde e lunghe.
    " Ah! Ah B-Bill! Ah.. "
    Il moro ringhiò nel collo di lei e succhiò un pezzo della sua pelle tra le proprie labbra, lasciandole un evidente segno rosso.
    " E' abbastanza doloroso? ", domandò e sentì un'altro grido da parte di lei, che le rispondeva energicamente. Certo che era dolorosa ed era proprio come gli era stato ordinato. Forte.
    Quella danza lussuriosa durò qualche ore; Bill si gettò stremato sul corpo di lei, dopo essersi riversato nella ragazza per la seconda volta. Entrambi appagati stavano lì a strusciarsi senza però abbracciarsi, solo scaldarsi facendo lenti movimenti.
    Il moro rotolò via dal corpo di lei, sdraiandosi al suo fianco, si liberò del preservativo e rimase fermo qualche minuto per cercare di riprenedere fiato.
    " Bene, - disse lei alzandosi dal letto e rimettendosi il piccolo tanga - ora mi diverto io! ", e la luna, che illuminava le strade fuori da quella stanza, fece risplendere un ghigno malefico sul volto della ragazza.
    Il cantante tremò, leggermente impaurito. Cosa voleva dire con quella frase? Non si era divertita abbastanza?
    " C-Che? ", balbettò sedendosi sul materasso ed inclinando appena la testa confuso.
    " Ora mi diverto io! ", disse ancora un volta, avvicinandosi al comò in legno della camera ed enstraendone una pistola.
    Bill sussultò sul posto e fece una piccola risata nervosa: " Smettila di scherzare, dai! Quella non è un gioco! ", indicò l'arma che lei si stava sfregando tra le mani
    " Oh, già! Non è un gioco, - disse lentamente avvicinandosi a lui, ondeggiando quel sinuoso corpo - e no, Bill, questo non è uno scherzo! "
    " Ma perchè? Io non.. insomma, ti è piaciuto! "
    Lei ridacchiò sentendo la paura del moretto crescere sempre più.
    " Sì, mi è piaciuto, Bill. Ma vedi, qui non si tratta di piaciuto o meno, qui si tratta di farmi divertire! "
    " Non ti ho fatto d-divertire? "
    " Diciamo che il divertimento secondo me è altro, Bill. ", annuì alle sue stesse parole e poi fece un'altro sorriso.
    " Così però non mi diverto io. ", disse il cantante infastidito dal fatto che lei continuasse a ripetere il suo nome.
    " Nella vita bisogna essere egoisti, Bill. -, fece passare lentamente un dito attorno alla guancia paffuta di lui - E se non lo sei, beh.. ti consiglio di diventarlo. "
    " Sì, ma.. "
    " Oh già, che sbadata. Non hai più tempo! ", fece un altro sorriso ed i suoi occhi brillarono malefici.
    " Perchè? -, deglutì il cantante non sapendo che dire - Io non.. non capisco! Perchè io? Cosa ti ho fatto? "
    " Nulla, la tua unica colpa è essere venuto a letto con me! -, fece un gesto vago indicando il materasso sfatto - e chiunque abbia fatto sesso con me anche solo una volta, non è tornato a casa.. vivo. ", spiegò come se fosse la cosa più ovvia e normale al mondo.
    Bill si agitava sempre di più, scalciò un paio di volte sulle lenzuola nervosamente ed era certo che quelle sarebbero state le sue ultime ore.
    " Ed.. ora? "
    " Andiamo! "






    " Prima di ucciderti vorrei il bis. -, passò lentamente un dito nell'interno coscia di Bill - Me lo concedi? ", domandò, sapendo che il moretto non le avrebbe di certo risposto.
    Si alzò dal pavimento sporco di terra e guardò il ragazzo dall'alto, quella sì che era una buona preda. Intrappolato in quel modo era così meraviglioso, le mani trattenute dietro allo schienale della sedia, le caviglie legate alle gambe in legno e la bocca imbavagliata.
    " Tu non hai voglia, Bill? ", ridacchiò serafica ed il moro strizzò gli occhi.
    La ragazza si sfilò il tanga, mostrandosi nuda ancora una volta.
    " Morirai felice, va bene? Chiunque vorrebbe morire scopando, sai? - si avvicinò sedendosi poi a cavalcioni sul cantante - Contento? Avresti realizzato il sogno di tanti altri uomini. "
    Bill tremò. No, non era contento! E se ne fotteva dei sogni degl'altri uomini perversi. Lui era una star, lui doveva vivere. Lui voleva vivere.
    Una mano della ragazza teneva ancora salda la pistola, puntandola alla tempia del moro, mentre l'altra era scivolata giù tra i loro corpi, massaggiando il pene già mezzo eretto di Bill.
    " Ah, bene! Non sei del tutto indifferente, allora! -, fece un ghigno e tastò facendo piccola pressioni con il palmo. - Fottimi ancora una volta, Bill. Anzi, no.. sarò io a fottere te! "
    Senza preoccuparsi di mettergli il preservativo si alzò aiutandosi con le gambe e fece rientrare il pene turgido del ragazzo in sé.
    Ansimò trattenendo il respiro qualche secondo, poi comuinciò ad ondulare su di lui urlando parole sconnesse.
    " V-Vuoi gridare anche tu? -, chiese a Bill fissando i suoi occhi color caramello - Io amo le urla di un uomo, vuoi gridare? ", chiese facendo pressione sulla tempia del moro con la pistola ed il cantante annuì disperatamente.
    Lei sorrise compiaciuta, appoggiò una mano sul tessuto che serrava la bocca del ragazzo e lo fece cadere sul suo collo.
    Bill tratteneva gli ansimi, aveva paura, sì, ma quelle attenzioni, quei movimenti lo avevano fatto eccitare.
    Seguiva quasi i movimenti della ragazza che si sorreggeva sulle sue magre spalle con le mani e faceva entrare il membro nel corpo.
    " Urla, Bill! Non trattenerti! "
    E così fu.
    Bill urlò tutta la sua eccitazione e tutto il suo appagamento, muovendo -per quel che poteva- il bacino.
    " Ora sei pronto a morire? "
    L'orgasmo era talmente vicino che il moro non sentiva nulla, lo rendeva quasi sordo quella passione.
    " Vuoi morire felice? ", sussurrò la ragazza al suo orecchio
    " Sììììììììììììììì! ", Bill venne nel corpo di lei.
    " Bene! ", appoggiò meglio la pistola alla sua tempia e premette il grilletto.

    BOM.



    Note finali: Scrivo tutto questo e non mi drogo, pensate un po'. Va beh xD
    E' una OS di almeno due annetti fa ù.ù
    Arrivedorciiii *_*
     
    Top
    .
0 replies since 15/9/2012, 09:29   187 views
  Share  
.