From the Inside

by fromTOKIOtoMARS & !Moody | NC17, AU, Twincest not Related, Adult Content, Slash, Comico, Erotico, Angst (lieve)

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  1. !Moody
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    Capitolo finito :))
     
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    Perchè Ti Amo e Lo Farò Sempre. Anche Quando Ti Odierò Sarà Per Amore

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    Georg
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    evvaiii
     
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  3. persefone87
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    finito????? sul serio????? non vedo l'ora di leggerlo
     
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  4. !Moody
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    Capitolo 9
    "Shopping Time!"




    Per Bill, il viaggio in macchina verso casa fu pieno di pensieri, nonostante la strada sporca di neve richiedesse tutta la sua attenzione.
    Con la mente ripercorreva costantemente la serata con Tom, le loro chiacchierate, il cibo più delizioso che avesse mai assaggiato e il pattinaggio alla fine.
    Non c'era stato niente di imperfetto, era andato tutto incredibilmente liscio.
    Ma...
    Il comportamento di Tom lo aveva lasciato interdetto e decisamente con l'amaro in bocca.
    Mancava un nonnulla perchè quella serata già perfetta si concludesse in maniera sublime con un semplice bacio.
    Che mai aveva desiderato così tanto.
    Sospirò poggiandosi al volante con le braccia mentre aspettava che il semaforo diventasse verde.
    Non riusciva proprio a capire cosa lo avesse bloccato dal baciarlo.
    Cosa aveva sbagliato?
    Forse gli aveva dato l'impressione di non voler ricambiare.
    Scosse la testa.
    Non era mai stato così sicuro di volerlo fare.
    Partì nuovamente a velocità moderata.
    Più ci pensava e meno ci capiva qualcosa.
    Fino all'ultimo secondo gli era sembrato che anche Tom desiderasse quel bacio almeno quanto lui, si era come creata una magia attorno a loro.
    Una magia perfetta.
    E allora cosa non aveva funzionato?
    Parcheggiò alla bell'e meglio sotto casa sua, era sempre stato una schiappa con le manovre.

    "La verità" si disse mentre apriva il portone sotto casa, "è che forse non gli piaci abbastanza."


    Tom si tolse le scarpe ancora intontito dal freddo e dalla serata appena trascorsa.
    Era quasi l'una di notte, decisamente presto per i suoi standard, ma non si era mai sentito così stanco.
    Georg era in salotto a chiacchierare del nuovo tour di Lady Gaga con Gustav.
    Decise che sarebbe filato a letto e avrebbe raccontato loro tutto il giorno dopo.
    Si affacciò alla porta del salone, sfilandosi la giacca e la cravatta che lasciò cadere sul bracciolo vuoto del divano.
    - Notte ragazzi, io filo a letto.- disse frettoloso.
    Gustav inarcò un sopracciglio e Georg si sporse un po' in avanti per sbirciare nel corridoio. - Tutto solo?- chiese quasi sconvolto.
    Tom incrociò le braccia, ferito quasi nel suo virile orgoglio gay.
    - Sì Georg, da solo!- sbottò irritato. - La parte sinistra del mio materasso chiede pietà di tanto in tanto!-
    I due ridacchiarono.
    - Bhè, questa sera, indipendentemente da tutto, qualcun altro si è infilato nel tuo letto...- mormorò Gustav e l'architetto sbarrò gli occhi. - Chi cazzo avete fatto entrare? C'è mio figlio in casa! Georg, se hai scopato nel mio letto io ti stacco l'uccello a morsi!- ringhiò, con gli occhi socchiusi.
    Il piastrato sbiancò portandosi le mani fresche fresche di smalto lilla sulla zona appena citata e scosse forte la testa. - Nessuno! Giurogiurogiuro!- piagnucolò e Tom rilassò le spalle mentre Gustav se la rideva alla grande.
    - Tuo figlio, coglione!- riuscì a dirgli tra una risata e l'altra, - Si è addormentato nel tuo letto.-
    Tom si lasciò scappare un piccolo sorriso.
    Georg si alzò in piedi e gli puntò un dito sul petto. - COMUNQUE, come è andata la serata?- chiese curioso.
    Tom finse uno sbadiglio. - Domani vi racconto, sono stanco! 'Notte, sfigati!- disse velocemente per poi volatilizzarsi.
    Non aveva proprio le forze per spiegargli cosa diavolo gli era preso, perchè a dire il vero non lo sapeva neanche lui.
    Semplicemente non era...stato quello il momento giusto.
    Come un flash aveva capito che se lo avesse fatto, se lo avesse baciato, avrebbe rovinato tutto.
    Ma cosa doveva fare quando la testa gli diceva una cosa e il cuore un'altra?
    Aprì piano la porta e lo spiraglio di luce illuminò debolmente la parte di letto dove, sotto le coperte, c'era raggomitolato il suo cucciolo.
    Si avvicinò silenzioso, cercando di non svegliarlo e sorrise.
    Kyle dormiva profondamente, il pollice della mano sinistra ancora in bocca e i capelli biondi tutti spettinati.
    Gli ricordava molto lui quando era piccolo.
    Infondo Kyle gli somigliava più di quello che sembrava.
    Gli accarezzò dolcemente i capelli rimboccandogli poi le coperte.
    Dopo essersi spogliato si infilò nella parte libera del letto e il bimbo, senza svegliarsi, forse attirato dal nuovo calore si raggomitolò contro il suo petto, bofonchiando qualcosa nel sonno.
    Tom sorrise stringendolo forte a sé, e chiuse gli occhi.
    Per quella notte avrebbe dormito lui nella parte sinistra del letto.


    Tom aiutò Kyle a salire in macchina e poi gli allacciò la cintura di sicurezza.
    Il bambino lanciò un altro sbadiglio e flebilmente gli chiese di farlo rimanere a casa, un'altra volta.
    L'architetto sospirò.
    Kyle non aveva febbre o nessun sintomo di influenza ma quella mattina si era svegliato decisamente con la luna storta.
    - Kyle, per l'ennesima volta: NO! Oggi è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale... Vedrai che ti divertirai!- lo riprese mettendo in moto e partendo verso l'asilo.
    Il piccolo gonfiò le guanciotte paffute e mise il broncio senza più dire una parola.
    Quello era uno schifosissimo tratto di carattere che aveva ereditato da Nathalie.
    O forse più probabilmente da lui, ma era più facile dare la colpa alla madre.
    Ghignò. "Povera Nathalie..." pensò, divertito.
    Arrivarono in orario perfetto all'asilo e Tom prendendo il figlio per una mano lo guidò fino alla sua classe, dove il maestro Bill li aspettava fuori dalla porta.
    Erano passati due giorni dal loro appuntamento e Bill sembrava facesse finta che niente fosse successo tra di loro.
    Cosa poi non del tutto errata.
    Tom, dal canto suo, lo aveva sentito poco un po' a causa del lavoro che lo stava assorbendo appieno e un po' perchè aveva bisogno di chiarezza nella sua testa.
    Chiarezza che ovviamente non era avvenuta.
    Tuttavia non sembrava che Bill se la fosse presa molto. Forse se lo aspettava, oppure era un distacco che neccessitava a sua volta.
    Quel giorno il bel maestro aveva un'aria più allegra del solito ed era vestito con uno di quei ridicoli maglioni natalizi con renne e fiocchi di neve che Tom trovava osceni.
    "Ovviamente su di lui sta da favola“ si ritrovò a pensare, osservandolo dalla testa ai piedi. "Se a metterlo fossi io sembrerei un carciofo addobbato."
    - Buongiorno!- a risvegliarlo dai suoi assurdi pensieri ci fu la trillante voce del moro.
    Tom sorrise. - Buongiorno Bill.- disse.
    Sentiva il cuore battere forte, ma cercò di sembrare il più rilassato possibile.
    - Oggi DoppiaK è di umore nero...- lo avvertì, e Bill ridacchiò. - Oh, conosco queste giornate... Non ti preoccupare.-
    Si inginocchiò davanti a Kyle, che lo guardava come si guarderebbe uno scarafaggio, e gli sorrise. - Lo sai che è venuto a trovarmi Babbo Natale questa notte?- gli disse quasi in un sussurro, tanto che Tom fece fatica a capire.
    Gli occhi del bambino si sgranarono dalla sorpresa, e immediatamente la sua espressione cambiò. - Davveo?- chiese.
    Bill annuì. - Sì sì! E mi ha portato due regali in anticipo, uno per te e uno per il tuo papà!- spiegò. - Mi ha detto che siete stati talmente bravi che ha voluto darvi un premio... Però se oggi fai il bambino musone io non posso darti il regalo, e Babbo Natale si arrabbierà molto...-
    Kyle si portò una mano alla bocca, saltellando in modo frenetico.
    Tom sorvolò la questione "regalo per il tuo papà", e si chiese come diavolo facesse Bill ad inventarsi tutte quelle storie al momento.
    In ogni caso sembrava aver fatto cambiare repentinamente umore a quel diavoletto di suo figlio.
    - Che regao mi ha potato Babbo Natae?- chiese tutto eccitato Kyle, guardando con adorazione il suo maestro.
    Questo ridacchiò. - Dopo te lo do, promesso! Ma ora entra in classe, e mi raccomando non dire niente agli altri bambini!-
    Kyle abbracciò forte il maestro e poi, nuovamente con la sua aria allegra, si fiondò in classe dimenticandosi persino di salutare il padre.
    L'architetto si lasciò scappare un mezzo sorriso e poi tornò a guardare il maestro. - Ci sai proprio fare.- ridacchiò, infilandosi le mai nelle tasche dei jeans.
    Il maestro soffocò una risata dietro una mano e annuì. - Anni di esperienza!-
    Tom sorrise ancora e si perse nuovamente ad osservarlo.
    I capelli lisci, gli occhioni da cerbiatto, il corpicino magro che si perdeva nel buffo maglione.
    Dio, non riusciva a capire perchè diavolo lo trovasse sempre più bello, sempre più perfetto.
    Ogni volta di più.
    Quella sensazione di leggerezza gli regalava emozioni indistinte che lo facevano stare bene ma allo stesso tempo lo preoccupavano.
    Cosa avrebbe dovuto fare?
    - B-Bhè, io vado. Ci vediamo dopo!- mormorò piano Tom, dandogli le spalle.
    Fu fermato subito dalla piccola mano di Bill che si strinse debolmente sul suo avambracio.
    Quel contatto lo immobilizzò.
    Girò appena la testa incrociando gli occhi scuri dell'altro.
    - Non mentivo a proposito del regalo per il papà...- disse infatti questo, serio.
    Tom sentì un tuffo al cuore.
    Ci mancavano anche le carinerie a mandarlo ancora più in confusione.
    Rimase comunque fermo, in ascolto.
    Bill tirò fuori dalla tasca un piccolo sacchettino color pesca con un grande -forse troppo grande - fiocco giallo e glielo porse.
    Tom ci mise un attimo a prenderlo, indeciso sul farlo o meno.
    Perchè quel regalo?
    Si ritrovò a pensare che Bill era come una strada buia da percorrere.
    Non sapeva cosa avrebbe trovato passo dopo passo, come in quel caso.
    Dal pacchetto ne estrasse una collana con un piccolo ciondolo a forma di goccia.
    Era di un bel azzurro scuro con qualche striatura verdognola.
    Tom non era amante degli accessori ma quella collana così semplice la trovò bella e perfetta per lui.
    Forse perchè era stata Bill a dargliela.
    Si sforzò di guardarlo negli occhi, nuovamente imbarazzato in sua presenza. - Grazie, è molto bella. Non dovevi disturbarti però!- esclamò riprendendo ad osservare i colori di quel ciondolo, quasi rapito.
    - Non farti strane idee, l'avevo nel mio porta gioie!- ammise il maestro. - Ogni tanto faccio pulizia e appena l'ho vista e mi sono ricordato il suo significato ho pensato che fosse perfetta per te.-
    Tom alzò lo sguardo osservandolo nuovamente.
    - E' una pietra di cianite, è considerata la pietra della lucidità... In poche parole dicono che aiuta ad avere un visione più chiara delle cose, ad andare oltre ogni apparenza. Insomma, ci aiuta ad abbattere i nostri limiti permettendoci di vivere più liberamente ogni esperienza.-
    Tom ascoltava affascinato le parole di Bill.
    Il mondo delle pietre era qualcosa di altamente magico, un po' come le parole nelle vecchie storie di fate e folletti.
    Anche se ne ignoravi l'esistenza riuscivano comunque a catturare la tua attenzione immergendoti in mondi pieni di leggenda e magia.
    - Io ancora non ti conosco bene Tom, e mi piacerebbe davvero poterlo fare...- le gote di Bill si tinsero di un adorabile rosso, - Ma ho capito una cosa, o almeno penso di averla capita... Qualcosa ti blocca e hai bisogno di vedere tutto con altri occhi, devi riuscire a buttarti di testa e di pancia nelle cose nuove che la vita ti sta chiedendo di affrontare.- finì lasciandolo di stucco, congelato sul posto.
    Bill portò una mano alla maniglia della porta della classe. - Scusami se ti sono sembrato sfacciato, ma...non lo so, sentivo lo strano bisogno di dirtelo. Ci vediamo dopo, Tom.-
    Senza voltarsi entrò nella classe chiusendosi la porta alle spalle.
    Lo lasciò lì, boccheggiante e con il ciondolo stretto tra le mani.
    Possibile che Bill avesse capito quanto fosse confuso? Possibile che potesse sentire anche lui le stesse cose?
    Scosse la testa con forza e si avviò verso la macchina.
    Aveva sempre vissuto così e per il momento tutto andava alla grande.
    Non avrebbe cambiato niente di sé stesso poichè il tutto gli aveva portato soldi, fama e potere e, a dirla a tutta, non era fatto per le relazioni durature.
    Il sesso senza impegni era facile e gli piaceva, perchè doversi immischiare in qualcosa che poteva solo rivelarsi un enorme mistero?
    Bill forse aveva capito qualcosa, forse sapeva che in realtà a lui certe cose non interessavano e l'idea che cercasse di spingerlo oltre gli diede un leggero fastidio.
    "Devi smetterla di farti tutti questi problemi, va bene così come sei!" pensò accendendo la macchina e uscendo dal vialetto innevato.
    O forse no?


    Gustav afferrò Kyle prima che questo infilasse nuovamente le mani nella cesta dei palloni e li facesse cadere per tutto il corridoio.
    Era già successo quattro dannate volte.
    Tom era scomparso due scaffali più avanti a cercare il regalo perfetto per il suo bambino.
    "E se lo è pure portato dietro!" pensò irritato, trattenendo il bambino che si divincolava come una scimmia.
    - Kyle, la zia si sta arrabbiando...- lo avvertì, aggiustandosi i nuovissimi occhiali Gucci sul naso. - E se la zia si arrabbia strilla, e tu non vuoi che strilli, VERO?- domandò poi.
    Kyle si immobilizzò e scosse la testa scompigliandosi ulteriormente i capelli biondi.
    Gustav inarcò un sopracciglio. - Santissimo Iddio, sei proprio figlio di tuo padre!- borbottò prendendolo per la manina. - Andiamo a vedere le nuove borse di Louis Vuitton.-
    Kyle si portò una ditino sulle labbra. - Ma zia, sono noioshe...- disse, un po' titubante.
    Se i capelli di Gustav avessero potuto trasformarsi in serpenti, in quel momento sarebbero stati cobra ultra velenosi pronti all'attacco.
    - Ma come diavolo ti ha tirato su quella strega di tua madre?- esclamò sconvolto.
    Il bimbo sbattè le palpebre più volte. - Mamma è una stega?- domandò e Gustav si morse un labbro. - Ehm, in realtà lei...ehm... Senti, se non le dici niente ti compro le macchine!-
    Kyle annuì. - Ok zio Guttav!- promise.
    Poi sorrise di nascosto.
    In realtà gli piaceva quando il papà e le zie prendevano in giro la mamma, perchè poi lo riempivano di regali.
    Quello che però non sapevano era che poi lui, dopo essersi fatto comprare i giochi, diceva tutto alla mamma.
    Perchè alla mamma non si dicono bugie.


    Da più di venti minuti, come un ladruncolo schifoso, Tom era scappato da Tiffany sperando che Gustav con Kyle non lo beccassero.
    Il regalo per suo figlio in realtà era nascosto nell'armadio da tre giorni in attesa di essere messo sotto l'albero la notte della Vigilia.
    Era partito con l'idea di comprare l'anello di diamanti che da anni prometteva a Nathalie come finto regalo di fidanzamento con cui lei poi poteva vantarsi con quelle amiche civettuole che voleva solo far morire di invidia, ma poi la sua mente, i suoi pensieri, erano voltai oltre.
    Diretti verso un ragazzo dai bellissimi lineamenti e una collana dalla pietra blu.
    Ogni collana, ogni anello, ogni orologio, qualsiasi tipo di gioiello riusciva ad immaginarlo perfettamente addosso al maestro di suo figlio.
    Arrossì al pensiero.
    Ovviamente lo faceva soltato per sdebitarsi. Non gli piaceva fare la figura di quello con il braccino corto che non si scomodava ricambiare i regali.
    Anche se alcune volte lo era davvero.
    Eppure, nonostante la bellezza di quei gioielli e i loro altrettanto elevati prezzi, non riusciva a trovarli adatti a Bill.
    "In fin dei conti non mi sembra il tipo che indosserebbe cose del genere" pensò, dato che lo aveva sempre visto con catenine varie o anelli di poco conto.
    Si morse un labbro.
    Forse avrebbe fatto la figura dell'idiota spocchioso se si fosse presentato con un bracciale da seicento euro.
    Sospirò, rendendosi conto di non conoscere affatto i gusti di Bill.
    Insomma, era sicuro che poteva farlo felice anche con una semplice magliettina di Zara ma...non si sarebbe mai abbassato a tanto!
    Lui era Tom Kaulitz, per Dio!
    Doveva stupirlo, lasciarlo a bocca aperta esattamente come Bill aveva fatto con lui.
    "E sia chiaro, lo faccio solo per sentirmi a posto con la coscienza!" pensò, annuendo e attirando lo sguardo perplesso di qualche commessa.
    - Ma che ci fai qui?- si sentì dire e voltandosi vide Gustav con poggiata delicatamente all'avambraccio una nuova borsa e Kyle che sorridendo felice faceva correre per aria una macchinina gialla.
    Arrossì. - B-Bhè, cercavo una...cosa... E poi non sono affari tuoi! Tu piuttosto, che ci fai qui?!- sbottò e Gustav si lasciò scappare una risatina portandosi una mano alla bocca. - Cercavo una coroncina da mettere a Kyle. Sai, con questi capelli...- mormorò e Tom per poco non gli diede un ceffone.
    Stupida checca!
    - Ma puoi anche sognartelo!- esclamò, prendendo Kyle in braccio.
    Lo sguardo di Gustav però si incollò su un piedistallo dove c'era appoggiata una cornice per foto di medie dimensioni.
    Sembrava in oro bianco e aveva incisa in rilievo una decorazione a mo' di fiocco decorato con quelli che probabilmente erano diamanti.
    Gli occhi di Gustav per poco presero la forma di due cuoricini. - Ti ho trovato, finalmente!- strillò e Kyle si portò le manine alle orecchie. - Avevi detto che non stillavi!- piagnucolò.
    Gustav abbracciò con foga i due, felice come non mai. - Eccolo, il regalo perfetto per Georg!- esclamò indicando la cornice.
    Tom la fissò. Non aveva nulla di speciale.
    - E che diavolo vuoi che ci faccia con quella?- chiese confuso e Gustav sorrise. - Vedrai.- disse solo, avvicinandosi quasi a passo di danza ad una delle cassiere.
    - Sei un piccolo mostro.- borbottò Tom uscendo dalla gioielleria per risparmiarsi la tortura che la povera ragazza avrebbe subito.
    Kyle tornò tranquillo a giocare con la macchinina e Tom si lasciò cadere sulla panchina.
    Poi l'illuminazione gli fu quasi fatale.
    Ora sapeva cosa regalare a Bill!


    Tom si rigirava tra le mani la busta rossa dove, sul retro -in calligrafia elegante-, c'era scritto in argento "Per Bill".
    Era da qualche ora che era riuscito a procurarsi quel regalo ma ancora non sapeva come farglielo recapitare.
    Non ci pensava minimamente a darglielo di persona.
    Non era il tipo.
    Aveva pensato di assoldare uno di quegli stupidi omini vestiti da folletto e farglielo dare da lui, ma poi pensò che fosse decisamente troppo ridicolo e infantile.
    Scartata l'idea.
    Poi aveva pensato di farla passare sotto la porta di casa, così l'avrebbe trovata lì.
    Quello andava meglio.
    Poi però era sorto un nuovo problema: non aveva la più pallida idea di dove abitasse il maestrino.
    Sbuffò.
    Andare da un detective privato per quella piccolezza sarebbe stata una spesa inutile e lui non aveva intenzione di spendere altri soldi, anche se questi non gli mancavano.
    Non poteva, né voleva, pedinarlo.
    Aveva un sacco di lavoro arretrato da finire entro le festività, e poi c'era Kyle.
    "Pensa Kaulitz, pensa!"
    Poi la lampadina si accese e ghignò.
    Avrebbe gratuitamente assoldato Georg, il suo schiavo personale.
    Gli avrebbe chiesto di pedinarlo discretamente e una volta trovato dove abitava gli avrebbe gentilmente ordinato di infilare il suo regalo sotto la porta di casa, e il gioco era fatto.
    E lui si sarebbe avvicinato a Bill ancora di più.
    Ne era certo.


    NOTE: Aaaallooooraaa eccolo qui :)
    La mia socia mi ha detto di ricontrollare se ci sono errori (anche se lo ha già fatto lei) per sicurezza ma non ne sono in grado ora, quindi se ce ne sono scusateci tanto ^^
    Quindi...cosa avrà in mente Gustav con il regalo per Georg?
    E Tom? che idea diabolica avrà mai in mente?
    Alla prossima puntata :B):
    Bacia
     
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  5. persefone87
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    questo capitolo sembrava un pò di passaggio, no è stato intenso come l'altro, ma sono rimasta sorpresa dal regalo di bill; era molto significativo!
    ne voglio già un altro!! up
     
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  6. !Moody
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    Bhe quell'altro aveva episodi decisamente più significativi di questo :)
     
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    Perchè Ti Amo e Lo Farò Sempre. Anche Quando Ti Odierò Sarà Per Amore

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    Georg
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    un po' di passaggio la seconda parte, ma il regalo di bill mi è piaciuto moltissimo, sia per il significato, sia per il fatto che ha dmostrato a tom di capirlo meglio di se stesso... ora aspettiamo il seguito :)
     
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  8. !Moody
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    e Tom rosica per questo ahaha
    grazie mille :)
     
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  9. Mad_Queen
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    ..ma la pornografia quando arriva? :3
     
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  10. !Moody
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    Qualcosina gia c'è stata...il resto arriverà :D
     
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  11. fromTOKIOtoMARS
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    Per la pornografia volendo c'è il PWP ;)
     
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  12. PinaKaulitz88
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    Eccomi ^_^
    Fra i due di certo non mi sembra Tom il più perspicace e coraggioso anche se vuole tanto darlo a credere. E' proprio come dice Bill: è bloccato in ciò che crede di essere, ha uno schema mentale da cui non vorrebbe uscire, ma le emozioni che si provano non possono essere semplicemente recluse in un angolino e Tom lo capirà ben presto.
    Tutta questa storia del regalo di certo smuoverà qualcosa (o almeno lo spero!), anche se non darglielo di persona non mi sembra proprio una buona idea... XD

    Postate presto, me aspetta :boogie:
     
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  13. fromTOKIOtoMARS
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    Buonasera ragazze! Non sono sparita, solo che ho un "lavoretto" che mi tiene impegnata ultimamente, e quindi il tempo che posso dedicare al capitolo non è moltissimo. Ma tranquille, non mi manca molto.
    A presto, e grazie a tutte per il vostro infinito supporto <3

    CITAZIONE (PinaKaulitz88 @ 13/9/2013, 18:56)
    Eccomi ^_^
    Fra i due di certo non mi sembra Tom il più perspicace e coraggioso anche se vuole tanto darlo a credere. E' proprio come dice Bill: è bloccato in ciò che crede di essere, ha uno schema mentale da cui non vorrebbe uscire, ma le emozioni che si provano non possono essere semplicemente recluse in un angolino e Tom lo capirà ben presto.
    Tutta questa storia del regalo di certo smuoverà qualcosa (o almeno lo spero!), anche se non darglielo di persona non mi sembra proprio una buona idea... XD

    Postate presto, me aspetta :boogie:

    Pinuccia! Forse ci hai preso, forse no...chi può saperlo cosa succederà? (NOI, MUAHAHAHAHAH!)
    Grazie mille per il commento, a presto!
     
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  14. PinaKaulitz88
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    Cattivona :P postate presto!!!
     
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  15. !Moody
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    Non preoccupatevi ci sono io che la sprono ;)
     
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669 replies since 20/6/2011, 23:57   15939 views
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