From the Inside

by fromTOKIOtoMARS & !Moody | NC17, AU, Twincest not Related, Adult Content, Slash, Comico, Erotico, Angst (lieve)

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  1. °Ric@
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    Up!!!!!!!!!!!!!!
     
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    up up up up up up!!!!
     
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  4. persefone87
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  5. vampired3
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    nuova lettrice! tom che ci prova con bill ormai non è una novità! XD Io e Hilary ne sappiamo qualcosa "si schiarisce la voce" cmq....un capitolo molto bello e gu e ge gay mi fanno un strano effetto, qualche volta penso guardando i poster come sarebbero a letto...ok chiudo prima di dire qualche altra cazzata! continuate presto! ciauuu
     
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  6. fromTOKIOtoMARS
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    Capitolo 2

    "Tutta questione di vegetali"


    Si rimirò nuovamente nello specchio dell'ampio ascensore, allacciandosi il cinturino dell'orologio al polso, e lisciandosi poi con fare annoiato pieghe inesistenti sul suo costoso completo Armani.
    Sorrise strafottente al suo riflesso, mentre le porte metelliche si aprivano alle sue spalle.
    Ad accoglierlo ci fu subito Amy col suo cappuccino fumante in mano. Quella gli sorrise bonaria, come ogni giorno da quando era stata assunta, ma Tom non se ne curò. La congedò freddamente, come era solito fare, senza neanche ringraziarla.
    Tipico di Tom.
    Percorse una lunga navata, resa estremamente luminosa da grossi finestroni che facevano capolino a lato. Quello era uno degli edifici più alti della città (il suo primo progetto da quando era diventato libero professionista), e la vista di cui godeva riusciva a mozzargli il fiato ogni volta.
    Si sentiva onnipotente. Come se tenesse l'intera città nel palmo della mano.
    Spinse leggero su una porta vetrata, entrando così nella sala di progettazione. I suoi dipendenti lo salutarono cordiali, ritornando poi immediatamente al loro lavoro. Sapevano quanto il capo odiasse gli scansafatiche - proprio l'altro giorno ne aveva licenziati cinque, e quindi preferivano non infastidirlo. Erano abbastanza intelligenti da tenersi ben stretto quel lavoro.
    L'uomo ghignò sotto i baffi mentre venne raggiunto da Tabytha, la sua segretaria, che teneva diverse scartoffie in mano, e le mollò il suo cappotto.
    Lei c'era da sempre. Era l'unica che davvero poteva vantarsi di conoscere il capo, in qualche modo. Ma non lo avrebbe mai fatto, per questo l'uomo la teneva ancora con sé.
    Percorsero in religioso silenzio il corridoio che li divideva dal suo studio privato, mentre Tom sorseggiava lentamente la sua bevanda calda.
    Prima regola: mai parlargli la mattina se ancora non si era seduto.
    Sulle pareti troneggiavano foto e riconoscimenti, anche a livello internazionale, e tutti i progetti dei suoi lavori più importanti.
    Era un narcisista, fino al midollo. Ma poteva permetterselo, quindi se ne fregava.
    La Keyent Corporation era apparsa da relativamente poco tempo sulla scena, se si teneva in considerazione dove era arrivata.
    Era uno degli studi di architettura più in voga a livello globale: avevano lavorato per i personaggi più influenti della scena pubblica ed economica, e questo continuava a spianargli sempre infinite strade.
    Era troppo in alto per preoccuparsi della concorrenza, ormai, e questo consentiva a Tom di dormire sempre sonni tranquilli anche se ci fosse stato un periodo buio.
    La fortuna di lavorare per l'élite.
    Entrò sbadigliando nello studio, e si lasciò sprofondare nella poltrona di pelle, mentre Tabytha si chiudeva la porta alle spalle, poggiando il suo cappotto su un divanetto accanto. Gli lasciò dei fogli sulla scrivania, e prese su l'agenda elettronica, sistemandosi meglio gli occhiali sul naso.
    Aveva davvero tutta l'aria di essere una segretaria.
    - Tom, ti ricordo che dobbiamo consegnare entro la fine di questa settimana la bozza dell'edificio a Volterries, ha detto che non vuole attendere oltre. Poi...- si schiarì la voce, mentre l'uomo accendeva il pc, lanciando una veloce occhiata ai fogli. - Tra 10 minuti hai il colloquio col nuovo stagista, alle 11.30 chiama Brown per concordare i dettagli sul pagamento, hai il pranzo con Von Klaufan e nel pomeriggio il notaio.- terminò, sorridendogli poi gioviale.
    Tom sbuffò, portandosi stancamente una mano alla tempia.
    Neanche voleva saperli, gli incontri per l'indomani.
    - Questa robaccia cos'è?- domandò poi, indicando con uno sguardo indignato i fogli che aveva lasciato di fronte a lui la donna.
    - Sono i disegni per il palco di Madonna... ma li farò rifare!- si affrettò ad aggiungere, intimorita dallo sguardo omicida del capo.
    - Sarà meglio che facciano un buon lavoro questa volta, Tab. Altrimenti li licenzio.- sentenziò austero, e freddo come solo lui sapeva essere. - E sposta il notaio a domani, inventati una scusa qualunque. Da oggi faccio solo fino a pranzo.-
    Tabytha annuì, appuntandosi tutto. - Qualcos'altro?-
    L'uomo scosse la testa, sbottonandosi la giacca. Congedò con un cenno veloce la donna, che raccolse i fogli e con un ultimo sorriso se ne andò.
    Una volta solo, Tom si stiracchiò, portando indietro la testa.
    Aveva sonno. Troppo sonno.
    Doveva farla finita di dare retta a quelle due stupide checche deficienti: da quel momento in poi la domenica si andava solo al solito bar!
    Cosa poteva interessare a lui di andare in giro per locali anche quel giorno? Bei ragazzi li trovava sempre e comunque; gli bastava solo uno stupido bagno, ed era a posto.
    Il suo sguardo cadde sullo schermo acceso del computer, e sorrise incosciamente. Come sfondo, un Kyle appena nato tra le sue braccia gli dava il buongiorno ogni mattina.
    I suoi ricordi di quella sera iniziavano in quel preciso istante. Prima, era tutto etremamente confuso.
    Buio. Luci. Una telefonata e poi tutto chiaro.
    Aveva suo figlio in braccio. Sentiva il suo calore, quel piccolo cuoricino che batteva all'impazzata. Aveva guardato Nath, attirato dal flash di una fotocamera. Ricorda che era bellissima, e che le aveva sorriso, emozionato.
    Il flusso di ricordi venne interroto dalle note di I will survive. Tom si riscosse, guadandosi intorno spaesato. Spostò lo sguardo poi sul telefono, e scosse rassegnato la testa.
    - Georg, ricordami che devo ucciderti.- esordì, sentendo l'amico sbuffare.
    - Thomas, non apprezzi mai i nostri regali, che razza di amica sei?- piagnucolò quello, e Tom evitò di insultarlo. Non era il caso di prima mattina.
    - Che diamine vuoi, Ge? Ci siamo lasciati appena mezz'ora fa!- disse l'architetto, ridacchiando.
    - Non devo ricordarti io a che ORA mi hai fatto alzare stamattina, vero?- mormorò piccato il piastrato, e l'uomo alzò gli occhi al cielo. - Non stavi dormendo, piattola.-
    - PEGGIO ANCORA!- urlicchiò quello. - Sai che divento facilmente irritabile quando non scopo bene!-
    Tom avrebbe voluto aggiungere che lui era sempre facilmente irritabile, peggio di una ragazzina mestruata, ma evitò di infierire oltre.
    Quindi smise di ascoltare le ciarle infinite e senza senso dell'amico, perdendo completamente contatto con la realtà. La sua mente volò a poco prima, ed incosciamente si ritrovò a pensare al maestro di suo figlio.
    Bill.
    Che creatura estremamente affascinante! Si chiese come non avesse fatto a notarlo prima. Non che Tom girasse poi molto, ma un tipo come lui non passava certo inosservato.
    Che si fosse traferito da poco?
    Si disse che doveva averlo, ad ogni costo. Ma non sarebbe stata una missione impossibile. Andiamo, quale persona mentalmente stabile avrebbe potuto resistere al suo fascino?
    Praticamente era già suo, anche se ancora non lo sapeva.
    - ...e così. Tom, mi stai ascoltando?- chiese Georg, e l'uomo cadde dalle nuvole. - No. Credo di aver smesso di farlo appena ti ho risposto.- bofonchiò quello, prendendo dal suo astuccio metallico una sigaretta, e accendendosela.
    - Lo sospettavo. - sospirò il piastrato rassegnato. - A volte persino Gustav è più utile di te, sai?-
    Tom rise, nello stesso istante in cui nel suo ufficio fece il suo ingresso un ragazzo che non aveva mai visto.
    Era abbastanza alto. Castano, capelli corti e occhi chiari. Aveva la mascella marcata, e della barba incolta gli copriva le guancie. Fisicamente stava messo decisamente bene, e quello era estremamente importante.
    Era un'implorante checca passiva, si notava lontano un miglio.
    Tom ghignò, umettandosi sensualmente le labbra e giocando col piercing al labbro. Vide il ragazzo abbassare lo sguardo, ed arrossire lievemente.
    L'architetto interruppe bruscamente la chiamata, senza dire niente. Georg avrebbe potuto aspettare. Senza staccare gli occhi dal corpo del castano, Tom digitò il numero dell’interno, attendendo poi poco.
    - Tabytha? Sposta tutti gli appuntamenti a più tardi.- ghignò ancora – Qui ci vorrà un po’…-

    Camminava tra i bambini che giocavano, sorridendo di tanto in tanto. Amava quel lavoro, con tutto il cuore.
    Anche se a prima vista nessuno si sarebbe fidato di un soggetto come lui, con gli anni e il duro lavoro era riuscito a dimostrare quello che valeva davvero, scavalcando tanti moralisti che lo avevano additato come “cattivo esempio” con estrema facilità.
    E poi, si riteneva fortunato: quella era una scuola molto prestigiosa, e fino a quel momento non aveva avuto mai alcun tipo di problema.
    Con i bambini ci voleva tatto, e lui sapeva come comportarsi. Bisognava “studiarli” singolarmente, adattando il proprio modo di fare ad ogni evenienza, poiché ognuno aveva la sua particolarità, diversa quanto affascinante.
    Si avvicinò ad un bambino che era tutto intento a scarabocchiare qualcosa di molto colorato, e sbuffò una risata.
    Lui, lui sì che era il suo preferito!
    - Che stai combinando, Kyle?- chiese dolce, chinandosi accanto a lui.
    Il piccolo sollevò gli occhi dal disegno, regalandogli un gran sorriso. – ‘To disegnando casa di papino! Quetto…- ed indicò col ditino la figura più lunga al centro – è papi, che ‘ta sghidando zia Georg e Guttav! – e dicendo questo gli mostrò le altre due figure, tutte colorate e circondate da quello che a Bill sembrava a prima vista un serpente gigante arancione.
    Il maestro sorvolò sul fatto che il piccolo avesse utilizzato il femminile per quei fantomatici zii (o erano sul serio due donne con nomi strani?), concentrandosi sullo schizzo stilizzato che aveva detto rappresentasse il papà.
    - Kyle…- cominciò, schiarendosi la voce – Tuo padre…come ha detto che si chiama?-
    Se il bambino fosse stato più attento, probabilmente avrebbe visto le guance del maestro imporporarsi lievemente.
    Invece fece solo un sorrisone, battendosi orgoglioso una manina sul petto. – Tom! Ed è il papi più fotte del mondo!-
    Il moro annuì, ripensando a quella mattina. Tom Kaulitz… perché era certo di averlo già sentito?
    - E senti, i tuoi sono sposati?- si chiese perché non avesse mai visto l’uomo prima d’ora. In realtà credeva che la signorina Nathalie fosse una ragazza madre, abbandonata quando aveva scoperto di essere incinta, e costretta a crescere un bambino da sola… sì, vedeva decisamente troppi film.
    Il piccolo lo guardò confuso, portandosi una matita alle labbra. – Che ‘tignifica ‘posati?-
    Bill strabuzzò gli occhi. Merda, come diamine faceva a spiegare ad un bambino di 4 anni cos’era il matrimonio? Lui che ne aveva 29, ancora aveva serie difficoltà a capirlo!
    - Bhè…- cominciò in difficoltà, grattandosi la nuca – E’ quando due persone… si vogliono tanto bene, e decidono di andare a vivere insieme, costruendo una famiglia! – disse, sperando di essere stato chiaro.
    Dallo sguardo vacuo di Kyle, capì di aver miseramente fallito.
    - Non lo sho… non penso…- mormorò, e i suoi occhi si inumidirono – Mami e papi non si vogliono bene?- chiese, con la vocina incrinata.
    Il moro sbiancò, sussultando. – Ma no!- disse dolce, abbracciandolo. – Stai tranquillo piccolo, è certo che i tuoi si vogliono bene, e ne vogliono tanto a te!-
    Kyle tirò su col naso, accoccolandosi al maestro.
    Gli piacevano le coccole, e poi il maestro Bill aveva un odore di buono, Quasi come il suo papino!
    Bill sospirò, accarezzando piano la schiena del bambino. Se l’era cavata.
    Ma come gli era saltato in mente di fare quelle domante ad un ragazzino? E poi, cosa diamine gli importava se i due fossero sposati o no?
    Ripensò allo sguardo che Tom gli aveva riservato quella mattina, ed ebbe un brivido lungo la schiena.
    Per un attimo, aveva desiderato che i due non lo fossero.

    Il Phoenix, alla fine di Wilhelmstraße, era senza dubbio uno dei centri più in voga della movida gay berlinese.
    Dotato di ogni genere di comfort, faceva parte di una grande catena di SPA sparse sull'intero territorio tedesco, e il tutto era di proprietà di Georg Listing, che con quei centri di bellezza aveva fruttato praticamente una fortuna.
    Varcata la lussuosa navata all'entrata, dove due statue di marmo rappresentanti Adoni greci sembravano dare il benvenuto, si faceva ingresso nella zona “relax” del centro. Sulla destra, nei pressi degli ascensori a vetro, c'era la Reception, dove giovani di bell'aspetto accoglievano calorosamente i clienti.
    Su quel piano si potevano trovare inoltre un grande negozio che vendeva prodotti di genere vario, da vestiti a cosmetici, un Fast food e un Ristorante macrobiotico. Insomma, tutti quei generi di cose che facevano sentire bene ogni gay fin troppo fissato.
    C'erano massaggiatori e allenatori di alto livello, e le strutture erano tutte di nuova generazione.
    L'area che nonostante tutto interessava maggiormente la clientela si trovava all'ultimo piano. “Zona Vip”, era chiamata: l'accesso era limitato solo a chi era ritenuto “degno” da una sorta di giuria interna che aveva in mano le redini dell'intera “baracca”, e quella stessa giuria non poteva che essere formata da Georg, Gustav e naturalmente Tom.
    In teoria si dovevano seguire criteri ben precisi, ma il ragazzo con le treccine adorava sfruttare quel suo ruolo per passarsi chiunque avesse un bell'aspetto, giovane e tonico.
    In quel modo, in molti avevano la mera illusione di poter far parte della “Zona Vip”, ma solo in pochi ce la facevano davvero. Tanto risentimento, ma Tom francamente se ne fregava: cosa importava a lui se degli stupidi bambocci scopabili avevano deciso di dargli retta? La sua reputazione lo precedeva, quindi lui non doveva chiedere scusa proprio per niente.
    Tom uscì dallo spogliatoio sistemandosi il candido asciugamano attorno al bacino, passando con noncuranza oltre la Dark Room.
    Lì ci avrebbe concluso la sua giornata, come al solito. Si diresse verso la sauna, e fece per varcare la porta scorrevole in legno, ma qualcosa lo paralizzò sulla soglia, facendolo sussultare.
    - THOMAS JAY KAULITZ!- trillò acuta la voce di Georg per tutto il corridoio, sovrastando addirittura la musica di sottofondo. Il ragazzo con le treccine si voltò lentamente, incontrando lo sguardo furente del piastrato, e oltre la sua spalla quello esausto di Gustav, che sembrava dire “io ora non c'entro più niente, veditela tu”.
    - Tu!- sibilò ancora Georg, puntandogli il dito fresco di manicure sul petto. - Ti pare il modo di riattaccare il telefono? Mi hai lasciato chiacchierare da sola come una povera pazza! A me! Il TUO MIGLIORE AMICO!-
    Tom sbuffò, puntando distrattamente qualcuno che nel frattempo stava entrando nella sauna. - Chi lo dice che sei il mio migliore amico?- mormorò semplicemente, dandogli le spalle ed entrando finalmente in quel caldo asfissiante. Il piastrato boccheggiò sconvolto e lo seguì, dandogli uno scappellotto dietro la nuca. - Sei una merda Tom!- piagnucolò, per poi aggrapparsi al suo braccio, facendolo ridacchiare sotto i baffi. - Dammi una motivazione, avanti! Solo una, per avermi lasciato come un'allocca al telefono mentre ti stavo parlando!- - Una scopata. - tagliò corto il ragazzo con le treccine sedendosi, e il piastrato ammutolì, bofonchiando un “ah, allora sei giustificato” tra il sollevato e l'invidioso. Prese per le spalle il biondo, che stava lanciando occhiate affamate ad un bel ragazzo di colore, e lo fece sedere accanto a loro.
    La temperatura così elevata era un dolce sopportare per Tom, che in quella situazione riusciva a diventare ancora più sexy di quando già non fosse. Il suo corpo tonico, quei muscoli tirati e lucidi erano messi alla mercé di tutti, che ammaliati lo fissavano senza ritegno, sopraffatti da quell'istinto animale che sembrava animarli, tanto da cercare di farsi notare in tutti i modi, come delle stupide ragazzine in piena crisi ormonale davanti ai loro idoli.
    Perché, infondo si sapeva: lì si andava per vedere e farsi vedere. Come una sorta di rito di passaggio, prima di finire nella Dark Room.
    Il moro studiò i ragazzi che passavano, non riconoscendone neanche uno, ma certo che la maggior parte se l'era già fatta.
    Alla fine puntò un ragazzino alto, non tanto muscoloso ma tuttavia di bell'aspetto, dai capelli ricci e scuri e dai lineamenti piuttosto marcati.
    Si sollevò ghignando, e lo raggiunse con passi lenti e calcolati.
    Georg osservò tutta la scena sventolandosi una mano vicino al viso. Vide Tom sussurrare qualcosa nell'orecchio della vittima, e quella leccarsi le labbra voglioso ed annuire, per poi sparire insieme oltre l'angolo. Sghignazzò.
    Ci riusciva sempre, mai nessuno che lo rifiutasse! Aveva la faccia come il culo, ma lo stimava.
    Tom era uno dei ragazzi più belli dell'intera Germania, era inutile affermare il contrario, e sfruttava quella sua arma per farsi quanti più ragazzi possibile. Chi non lo avrebbe fatto al posto suo?
    - Passerò un'altra notte in bianco...- sentì mormorare da Gustav, e il piastrato si voltò verso di lui, ridendo. - Avanti Gu, Africa non sarei riuscito a farmelo neanche io, che sono la perfezione!- si atteggiò da diva, e il biondo lo guardò truce. - Solo Tom ce l'ha fatta!- notò poi, e i due si rabbuiarono, decidendo che no, non sarebbero più andati a fare conquiste con il ragazzo con le treccine.
    - Povero Kyle, cosa gli toccherà sopportare per i prossimi...quant'è che rimane?- chiese Gustav, ridacchiando. Georg scrollò le spalle, chiudendo gli occhi e poggiando la testa sul muro ricoperto da pannelli di legno. No ne ho la minima idea, aveva risposto, e i due stettero in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. Riemersero immediatamente, fissandosi poi con gli occhi sgranati.
    - KYLE! -

    Tom strinse maggiormente la presa sui fianchi del castano sotto di lui, che si contorceva ansimando frasi sconnesse.
    La musica all'esterno arrivava ovattata nella stanza, coperta dai gemiti di chi la occupava. L'odore di sesso impregnava l'aria come a sottolineare che sì, lì non si andava certo a chiacchierare.
    Il ragazzo con le treccine gemette piano, spingendo sempre più in profondità. Fece per liberare un ansimo più forte, ma uno scappellotto dietro la testa lo bloccò. Tom si voltò furioso, notando solo in quel momento che Georg si stava sbracciando accanto a lui. Quello gli tirò un orecchio, avvicinandolo a sé.
    -Tom, santo Dio, rinfila quel dannato uccello nelle mutande, tuo figlio è uscito di scuola mezz'ora fa!-
    Il moro sbiancò, sgranando gli occhi. Il ragazzo sotto di lui non fece neanche in tempo a chiedersi cosa fosse successo, che Tom stava uscendo a gambe levate dalla sala, tentando malamente di legarsi l'asciugamano in vita.
    Era fottutamente morto!

    Sospirò per l'ennesima volta, osservando senza alcun vero interesse la nuvoletta di fumo uscire dalle sue labbra, e si sfregò con le mani le braccia, cercando di donarsi un po' di calore.
    Faceva freddo.
    E aveva voglia di fumare.
    Guardò sconsolato il bambino accanto a lui, che intanto stava giocando con la neve ammassata sul marciapiede, e sbuffò.
    Era sul punto di portarsi Kyle a casa, quando una Cadillac Escalade nera fece in suo ingresso nel vialetto della scuola, facendogli corrugare la fronte.
    Da quella ne uscì un Tom stravolto, col viso arrossato e imperlato di sudore, e Bill non poté fare a meno di sussultare, e nascondere sotto la grande sciarpa che portava al collo il suo lieve rossore. Deglutì piano, mordendosi il labbro inferiore, mentre Kyle correva incontro al padre urlicchiando felice, e si buttava tra le sue braccia.
    Tom si avvicinò al maestro, col figlio accoccolato attorno al suo collo, con un'espressione mortificata a dipingergli il volto, che tuttavia sembrò non scalfire affatto il moro, che dopo essersi ripreso lo fulminò con lo sguardo.
    - Signor Kaulitz!- cominciò quello, e Tom ebbe quasi voglia di andarsene il più velocemente possibile. - Le sembra normale arrivare con 40 minuti di ritardo? Ed è la seconda volta in un solo giorno!- osservò accigliato Bill, che intanto era arrivato ad un palmo dal suo viso.
    Se non avesse avuto Kyle tra le braccia, in quel momento Tom lo avrebbe sbattuto sui sedili della macchina, possedendolo in tutte le posizioni possibili. Ma si limitò semplicemente a umettarsi sensualmente le labbra, gesto che Bill colse perfettamente.
    Il moro fece un passo indietro, celando il suo imbarazzo dietro un colpo di tosse, e Tom stirò il suo sorriso in un ghigno vincente.
    Sarebbe stato suo!

    - Non te lo farai mai. - mormorò tranquillo Georg, mentre soffiava piano sulla sua mano appena smaltata. Gustav annuì, d'accordo col piastrato, e Tom li osservò accigliato, portandosi le mani ai fianchi nudi con fare da diva.
    - Scusa? Dico, mi hai ascoltato? E' arrossito, Georg! Gli do un paio di giorni, e Bill Trϋmper cadrà nella mia trappola come tutti gli altri.- affermò sicuro, e Georg sbuffò.
    - Tom, anche a me a volte fai arrossire, questo non implica che voglia venire a letto con te!- disse Gustav, prendendo su lo smalto rosa shocking. - E poi, non mi pare che si sia dimostrato poi molto dolce, il bel maestro...- continuò il piastrato, annuendo poi col biondo.
    Tom serrò la mandibola, incrociando le braccia al petto.
    In effetti non sembrava poi così colpito, Bill. Aveva anche rifiutato il suo passaggio, preferendo farsi tutta la strada a piedi col freddo che faceva.
    Ma non era necessario farlo sapere ai due.
    Kyle sollevò lo sguardo dal suo disegno, guardando curioso il papà. Non aveva seguito il discorso dei grandi, ma era quasi certo che le zie gli stavano facendo i dispetti.
    - Papi...- cominciò, e Tom spostò il suo sguardo su di lui, facendogli capire che aveva tutta la sua attenzione. - Ma tu e la mami siete 'posati?- chiese, con la sua vocina piccola. Il moro sorrise. - No, DoppiaK.-
    - E pecché?- domandò. Anche se non sapeva bene cosa significava, sentiva che era qualcosa di importante.
    Georg scoppiò a ridere, scompigliandogli i capelli. - Ma perché a tuo padre piace il pisello, piccolo!-
    Il bambino sollevò le spalle, e tornò a concentrarsi sul disegno, non accorgendosi che il padre si era sollevato e, inforcando un dildo, stava ricorrendo il piastrato per casa, il quale urlava pietà.
    Kyle guardò poi Napoleone, che correva sulla ruota. Poggiò un braccio sulla gabbietta, e sospirò.
    - Il papi non si 'posa pecché gli piacciono le veddure...-

    Note finali: Sì, lo so, lo so, il mio è un comportamento imperdonabile. Ufficialmente la settimana ancora non è finita, però è come se mi fossi presa gioco di voi, e quindi me ne scuso.
    Passando al capitolo...l'ho odiato, con tutto il cuore. Ci ho messo mano infinite volte, però non mi soddisfaceva mai. Se devo essere sincera, tutt'ora non mi entusiasma, ma mi affido alla vostra clemenza. Chiedo venia se vi ho deluso, ragazze ç___ç
    Alla prossima, prometto che non passerà così tanto tempo!
    Ah, devo precisare che il Phoenix esiste davvero, ed è davvero una SPA gay...non credo che sia propriamente come l'ho descritta, però :mmsì:

    Edited by fromTOKIOtoMARS - 3/10/2011, 20:22
     
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  7. Capricorn2187
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    CITAZIONE
    Era un narcisista

    Noooo ma che dici?è l'impressione :ehsì: :occhioni: :tet: trollq seloxi7 IMG_0178

    Bill bill mi stai cadendo troppo facilmente dal pero -_- chaomgdd7th5

    Posso dire che Tom mi fa quasi quasi schifo? Si lo posso dire e lo dico,tanto l'avrei detto lo stesso u.u

    CITAZIONE
    - Il papi non si 'posa pecché gli piacciono le veddure...-

    Questa è stata la botta finale :lol: rovatfl laughing1 cliffue2op9
     
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  8. persefone87
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    deluso??? ma scherzi?? è bellissimo questo capitolo, ho riso come una scema mentre lo leggevo! ahahahhahsento che conquistare bill non sarà tanto facile, ma neanche un'impresa impossibile, sembra abbastanza interessato!
    le spiegazioni di georg sul perchè tom non sia sposato sono super... ahahahhaha! e la conclusione logica di kile è stata ancora più divertente!!
    comunque per questa volta sei perdonata, un prossimo ritardo, assolutamente no! XD
    scherzo!!! ^^
    up per il prossimo, non vedo l'ora di leggere!
     
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  9. °Ric@
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    CITAZIONE
    Kyle guardò poi Napoleone, che correva sulla ruota. Poggiò un braccio sulla gabbietta, e sospirò.
    - Il papi non si 'posa pecché gli piacciono le veddure...-

    Ma LOL!Povera creatura che je tocca subì ahahaha!L'unica cosa che non ho apprezzato di questo capitolo è che per i miei gusti era troppo corto(XD)e poi perchè era un capitolo di passaggio ç_ç non ci vado molto d'accordo io con questo tipo di capitoli,li salterei tutti e arriverei al dunque XD ...aspetto con moooooooolta ansia il prossimo ç_ç
     
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  10. fede98s
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    ahahah, troppo forte Kyle!
    posta prestissimo!!!!!!!!!!!!
     
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  11. fromTOKIOtoMARS
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    CITAZIONE (Capricorn2187 @ 3/10/2011, 00:43)
    CITAZIONE
    Era un narcisista

    Noooo ma che dici?è l'impressione :ehsì: :occhioni: :tet: trollq seloxi7 IMG_0178

    Bill bill mi stai cadendo troppo facilmente dal pero -_- chaomgdd7th5

    Posso dire che Tom mi fa quasi quasi schifo? Si lo posso dire e lo dico,tanto l'avrei detto lo stesso u.u

    CITAZIONE
    - Il papi non si 'posa pecché gli piacciono le veddure...-

    Questa è stata la botta finale :lol: rovatfl laughing1 cliffue2op9

    Ti consiglierei di cedere troppo alle apparenze, ma poi fai come vuoi u.ù
    Grazie cara ;D



    CITAZIONE (persefone87 @ 3/10/2011, 20:20)
    deluso??? ma scherzi?? è bellissimo questo capitolo, ho riso come una scema mentre lo leggevo! ahahahhahsento che conquistare bill non sarà tanto facile, ma neanche un'impresa impossibile, sembra abbastanza interessato!
    le spiegazioni di georg sul perchè tom non sia sposato sono super... ahahahhaha! e la conclusione logica di kile è stata ancora più divertente!!
    comunque per questa volta sei perdonata, un prossimo ritardo, assolutamente no! XD
    scherzo!!! ^^
    up per il prossimo, non vedo l'ora di leggere!

    Grazie tesoro, troppo buona! ç__ç
    SOno felice che la storia continui a piacerti nonostante questo obrobrio! XD
    Alla prossima!

    CITAZIONE (°Ric@ @ 3/10/2011, 21:17) 
    CITAZIONE
    Kyle guardò poi Napoleone, che correva sulla ruota. Poggiò un braccio sulla gabbietta, e sospirò.
    - Il papi non si 'posa pecché gli piacciono le veddure...-

    Ma LOL!Povera creatura che je tocca subì ahahaha!L'unica cosa che non ho apprezzato di questo capitolo è che per i miei gusti era troppo corto(XD)e poi perchè era un capitolo di passaggio ç_ç non ci vado molto d'accordo io con questo tipo di capitoli,li salterei tutti e arriverei al dunque XD ...aspetto con moooooooolta ansia il prossimo ç_ç

    Eh lo so, anche io solitamente i capitoli di passaggio vorrei evitarli, ma sfortunatamente siamo ancora solo all'inizio, quindi servono! Chiedo scusa ç__ç
    Grazie comunque!

    CITAZIONE (fede98s @ 3/10/2011, 21:43) 
    ahahah, troppo forte Kyle!
    posta prestissimo!!!!!!!!!!!!

    Grazie mille cara!
    Suppongo che questa volta posteremo molto prima, tranquille!
     
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  12. Capricorn2187
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    Non ci crederò fino a quando non lo vedrò u.u
    Voglio proprio vede il giorno in cui lascierà il suo "coso" a riposo almeno per una giornata u.u :patpat: :nerd:
     
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    Hahahaha oddiooo questa delle verdure è troppo bella hahaha per fortuna il piccolo kyle non comprende una mazza di quello che dicono xD altrimenti subirebbe un trauma psicologico v.v
    Tom fa paura *www* sempre più simile a Brian, se non uguale xD Ma Bill??? :superlove: che arrossisce?? No non deve darglielo u_u Tom è troppo presuntuoso e merita un bel NO!
    bel capitolo v.v non hai deluso proprio nessuno! A parte per il postaggio v.v ma alla fine leggendo si dimentica il tempo passato*-*
    Ma intanto up up lo stesso
     
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  14. !Moody
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    Grazie ragazze anche da parte mia :)
    Vi anticipo solo una cosetta...la posizione di Bill si chiarirà nel prossimo capitolo! Ihih
     
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  15. persefone87
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    postatelo prestissimo il capitolo successivo
     
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669 replies since 20/6/2011, 23:57   15939 views
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