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.ragazze, io mi sono messa di nuovo al lavoro con una nuova storia.
ho fatto alcune ricerche, quindi posso dirvi che William IV, George IV e George III sono esistiti veramente e sono vissuti nel periodo in cui li ho collocati.
il resto è tutto frutto della mia fantasia.
i th non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro, assolutamente.
non so se questa storia vi piacerà.
io accolgo bene sia commenti positivi che critiche.
se non vi dovesse piacere, smetterei di postarla.
buona lettura!
cap.1
Il ragazzo se ne stava tutto solo sulla scogliera ad osservare le onde che si infrangevano sugli scogli.
Gli piaceva passare il tempo nella loro magione al mare perché non c’era il caos cittadino del palazzo reale a Londra.
Lui era il figlio del re d’ Inghilterra, George IV, nipote di George III.
Era l’indiscusso erede al trono. Si era nell' ottobre 1928 e il re era leggermente malato. Tra poco sarebbe toccato a suo figlio il compito di regnare sull'Inghilterra...
Era una cosa che detestava pensare.
Si ricordava bene della sua infanzia: suo padre non era mai presente e non si curava mai di lui e dei suoi fratelli minori.
E lui, William, non aveva intenzioni da seguire le sue orme. Se mai avesse avuto dei figli sarebbe stato assieme a loro, li avrebbe visti crescere, li avrebbe accuditi e coccolati…
Se mai avesse avuto dei figli…
Aveva diciotto anni, era il figlio del re d’Inghilterra e ancora non aveva una moglie o, almeno, una promessa sposa.
Questo non perché fosse brutto, assolutamente! Difatti c’erano molte ragazze nobili il cui sogno era quello di sposare il giovane principe, ma lui non voleva.
Non aveva accettato di conoscerne nessuna.
Suo padre e suo zio avevano tanto insistito, ma era stato tutto inutile.
Ogni volta che si presentava una giovane duchessa o marchesina o contessa, lui se ne scappava in città o, se si trovava nel palazzo al mare, fuggiva alla spiaggia.
Ormai si erano tutti rassegnati.
Suo padre, che in fin dei conti era un brav’uomo, aveva detto che prima o poi avrebbe trovato la donna giusta per lui, mentre suo zio, perfido e meschino, aveva la certezza che quel ragazzo buono a nulla li avrebbe portati alla rovina.
E quindi, siccome George IV seguiva tutto quello che suo fratello William IV gli diceva, aveva accettato di fare confinare il figlio nel palazzo che usavano solitamente durante le vacanze estive.
Era una bella costruzione su una sperduta isoletta dell’Atlantico.
Oltre al palazzo c’era un minuscolo insediamento con poche case. La popolazione viveva esclusivamente di pesca, anche se molti giovani erano stati assunti come servi nella grande magione reale.
Assieme al principe vivevano suo zio William, il consigliere di corte Robert e un numero praticamente illimitato di cuochi, servi, sguatteri e maggiordomi.
Il principe era servito e riverito come non mai.
La speranza del padre e dello zio era di tenerlo lontano dalla capitale per far dimenticare al popolo il fatto che fosse ancora celibe e di fargli trovare la tanto desiderata moglie.
C’era solo un piccolo problema: le tempeste!
Le tempeste erano molto frequenti su quel tratto di mare ed erano anche molto pericolose.
Il palazzo era stato eretto su una scogliera molto alta. Quando c’erano le mareggiate, l’acqua riusciva quasi a raggiungerne il picco.
E il problema era che il principe William era irrimediabilmente attratto dalle mareggiate.
Ogni volta che si verificava una tempesta, il ragazzo scappava dalla sua stanza e si dirigeva proprio sul ciglio della scogliera per poter avere una migliore visuale.
Una volta era quasi ruzzolato giù e spesso poco ci mancava che venisse travolto da un’onda.
Così lo zio tentava di tenerlo al riparo durante le mareggiate.
Lo faceva portare nella sua camera e chiudeva a chiave la porta.
Infatti, anche in quell’occasione William si aspettava che da un momento all’altro sarebbero arrivati due robusti sguatteri a prelevarlo con la forza e a trascinarlo all’interno del palazzo, perciò si godeva gli ultimi momenti di libertà.
E, come aveva previsto, due uomini forzuti si diressero verso di lui.
-scusate principe, abbiamo ricevuto l’ordine di portarvi dentro- disse uno.
William alzò gli occhi al cielo.
-e se vi pagassi per lasciarmi qui?-
-non potremmo accettare. Vostro zio ci punirebbe!-
Allora, come suo solito, William provò a scalciare un po’, ma ottenne scarsi risultati.
Venne trascinato dai due energumeni nel palazzo e rinchiuso nella sua stanza.
Intanto suo zio e il consigliere di corte stavano animatamente discutendo.
-come avete potuto notare, sir Robert, il principe l’ultima volta ha tentato si scappare e si è anche provocato leggere lesioni al corpo per la furia da lui usata…-
-certo, sir William, ma come vorreste trattenerlo?-
-beh, si potrebbe provare con una ragazza…che ne dite di una prostituta?- propose il fratello del re.
-non vorrei contraddirvi, ma abbiamo visto entrambi che il principe non ha alcun interesse verso le ragazze…-
-e con questo cosa vorreste insinuare? Siete consapevole del fatto che deve assolutamente sposarsi?- chiese furente William IV.
-certo certo, sir, ma pensavo che, magari, per divertirlo…- cominciò il consigliere.
-è un idea! Siete saggio, sir!- commentò lo zio del principe.
-ad esempio quello sguattero che abbiamo assunto un mesetto fa mi sembra un bel ragazzo…- propose sir Robert.
-non penso di rammentarmene, ma, se voi pensate che vada bene, sono d’accordo anche io!-
-bene, sir. Lo mando immediatamente a chiamare!- rispose il consigliere di corte, orgoglioso di aver avuto una buona idea.
Il servo che intendeva lui era un ragazzo che doveva avere su per giù l’età del principe, coi capelli biondi, alto e magro. Si occupava di lavare i pavimenti.
Sir Robert si recò nel corridoio principale, dove aveva notato l’ultima volta il giovane.
Come sperato, lo sguattero stava ancora lavando il pavimento di marmo.
-mi servi tu!- esclamò il consigliere.
Il ragazzo lo squadrò sorpreso.
-io?-
-si, come ti chiami?-
-Thomas-
-bene Thomas. Ho bisogno che tu adesso vada in camera del principe William, ti faccia aprire dalla guardia che c’è davanti e che faccia divertire il principino!- spiegò sir Robert.
-divertire…come?- domandò sospettoso Thomas.
-hai capito benissimo, ragazzo!-
-ma il principe è un maschio…- ribattè il ragazzo.
-e tu sei alle sue dipendenze! Io ne porto le veci, perciò tu devi fare ciò che ti dico io!-
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cristina870 .
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prima a commentare (anche se forse non intresserà) comunque come inizio mi piace sisi,mi sembra che prometta bene poi tom sguattero hihihihi,credo proprio che mi piacerà ne sono sicura come mi è piaciuta moltissimo l'altra anche se nn ho mai commentato.
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grazie mille, cristina!
sono felice che ti piaccia!
si sa che io preferisco il tommino inferiore e il billino potente...XD. -
cristina870 .
User deleted
me ne sono accorta anche nell'altra XD
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noooo, ma come hai fatto? XD . -
cristina870 .
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l'ho letta,ho l'etto la twc 'il torturatore' e 'l'erede del torturatore',l'ho lette tutte e due . -
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bello l'inizio Lizzy!!!! 
continua presto!!!. -
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era ironico XD
grazie wkirogirl!
vi amooo!. -
cristina870 .
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ahhhhhh scusa non avevo capito XDDDDDDDDDDDD scusa . -
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figurati! XD . -
billinexsempre .
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waaaaaah eccoci pronte a commentareee!
bè..che dire..l'inizio già ci intriga un bottoooo!...
davveroooo non vediamo l'ora del continuooo!!.
wiwiiiiiii...ee chissà Tomi come lo farà divertire il nostro principe..XD
...waaaaah ti preghiamo di postare al più presto possibileeee!
baci
.billine.. -
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grazie ragazze, sono felice che ci siate anche voi!!!!!
<3<3<3<3. -
Tommin@ & Billin@ - f - .
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che bella !
posta presto
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grazieeeeee!
mi commuovo così!. -
>_Sublime~Nightmares_< .
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pure io le ho sempre letto le tue ma non le ho mai commentate, sappi però che sono fantastiche e scrivi benissimo
comuqneu, questa però non ho proprio resistito
scrivi troppo bene
ti prego continuaaaa!!!.
Der fürstFinita |
