POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. Sere_KeY
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  2. Sarah TH
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    Che fine hai fatto?? ç___________ç
     
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  3. °Däkee°
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    Passavo per un up u.u
     
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  4. Leben
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  5. [.KraHliiza Dreamer.]
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    Scusate l'assenza xD Buone notizie il capitolo è finito adesso lo mando alla beta *-*
     
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  6. [.KraHliiza Dreamer.]
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    -CAPITOLO 15-




    Simone era in cucina, china sulla sua tazza di caffè. In casa c'era silenzio: i ragazzi stavano ancora dormendo e anche Jorg.

    Sospirò bevendo un sorso di caffè e godendosi la tranquillità che la casa le regalava. Finalmente anche i litigi con Jorg erano passati e, cosa più importante, Bill aveva ritrovato serenità ed aveva cominciato a trovarsi a suo agio in quella casa che aveva tanto disprezzato.

    «Tesoro...».

    Simone sorrise debolmente, vedendo l'uomo stropicciarsi gli occhi e fare il suo ingresso in cucina; le diede un bacio sulla fronte e si versò un po’ di caffè, prendendo posto accanto alla donna.

    «Come mai sveglia a quest'ora?» chiese.
    «Non riuscivo a dormire...».

    Jorg la strinse forte a sé.

    «A che pensi?».

    Simone fece schioccare la lingua e alzò le spalle, rispondendo semplicemente «Ho paura che quando Bill e Tom sapranno tutto, questo svanirà.».

    L'uomo abbassò lo sguardo.

    «È un loro diritto Simone...».

    La donna abbassò lo sguardo. Certo che era un loro diritto, ma era loro diritto anche essere felici; si sforzò di sorridere.

    «Sono così vicini....».
    «Sono troppo vicini.» rispose prontamente l'uomo.

    Simone girò la testa dall'altra parte è fece finta di niente; lei non vedeva, non voleva vedere ciò che Jorg ormai da settimane le ripeteva.

    **

    «Amore?».

    Tom tirò la coperta fin sopra al naso, nel momento in cui Bill mise piede nella sua stanza.

    «Amore?!» insistette lui.
    «Hm?».

    Bill sorrise e cominciò a baciargli le guancie; il rasta sospirò, si scoprì e alzò gli occhi al cielo.

    «Bill, è l'alba, che cosa vuoi?».

    Il moro inarcò un sopracciglio.

    «L'alba? Sono le dieci...».
    «Le dieci sono l'alba.» rispose il rasta stizzito, per poi tornare a coprirsi, ma Bill glielo impedì.
    «Dai svegliati, si muore di caldo, andiamo da qualche parte.» insistette il moro.

    Tom si scoprì di nuovo e afferrò Bill per i fianchi, portandoselo vicino e facendolo ridere.

    «Dì che hai voglia di me senza troppi giri.» esordì il rasta, baciandogli le labbra.
    «Non ho voglia di te, voglio uscire.».

    Tom si accigliò.

    «Allora io torno a dormire... nacht!».

    Voltò le spalle a Bill e chiuse gli occhi.

    «Tomi!».

    Silenzio.

    «Tomi?!».

    Ancora nessuna risposta.

    «E dai, Tomiiii!».

    Il rasta scoppiò a ridere mentre il moro gli baciava il mento, mettendosi poi a cavalcioni sopra di lui.

    «Non c'è nessuno in casa?» mugugnò Tom, sospirando sotto i baci di Bill.
    «Hm, hm.».

    Bill scese a baciargli il petto, lasciando baci umidi lungo il percorso che si trovava davanti, risalì immediatamente e si concentrò sulle labbra di Tom, soffermandosi a giocare con il piercing.

    «Tom, dobbiamo parlare.» esordì poi, ma il rasta non voleva saperne; gli stava accarezzando la schiena mentre lo liberava dal pigiama.

    «Non adesso.» gemette.

    Bill si leccò le labbra e lasciò che Tom lo spogliasse.

    «Mh, ti amo.».
    «Ti amo anch'io.».

    Bill chiuse gli occhi non appena le labbra di Tom ebbero raggiunto il suo petto, baciandolo e stringendolo con decisione.

    «È importante.» provò a ripetere, ma ormai anche i suoi sensi facevano fatica a ragionare.

    La lingua di Tom vagava decisa sulla sua erezione stuzzicandogli la punta; Bill gemette più forte quando lo sentì arrivare dentro di sé e lo graffiò appena, quando Tom cominciò a spingersi sempre più violentemente dentro di lui.
    «Ti amo e ti amerò sempre, qualunque cosa succeda.» gemette il moro, mordendogli la spalla.

    **

    Vivian se ne stava seduta, rannicchiata in un angolino della sua camera, mentre Gustav, contrariamente a lei, stava camminando furiosamente, scrutando ogni particolare all'interno della stanza, come se questa stesse racchiudendo chissà quale mistero.

    Poi la ragazza ruppe il silenzio.

    «Non so, pensavo che forse possiamo chiedere anche a Tom e Bill.».

    Gustav spalancò gli occhi.

    «E Georg?».

    Lei sospirò poco convinta.

    «Proviamoci.».

    Gustav sorrise teso, non era molto sicuro di cosa sarebbe successo se Tom, Bill e Georg si fossero ritrovati tutti insieme ma, in nome dell'amicizia che li aveva visti crescere, doveva provarci, doveva almeno tentare di raccogliere i cocci e salvare il salvabile.

    **

    Faceva molto caldo quel giorno. Vivian, Georg e Gustav cercarono un posto che fosse ben riparato dal sole, si posizionarono così all'ombra di un salice, mentre Gustav si era premurato di posizionare le bevande dentro il lago, bloccandole con alcuni massi raccattati per strada e sostenendo che in quel modo si sarebbero conservate fresche.

    «Molto meglio del frigo!» aveva esclamato poi.

    Vivian e Georg avevano riso, ma il realtà la tensione era ancora palpabile nell'aria.

    «Sono arrivati.» disse poi la ragazza, non appena l'auto di Tom le fu riconoscibile.

    Georg annuì guardando nella loro direzione: Bill, con il suo solito atteggiamento da diva aveva i capelli sbarazzini sul volto e un paio d'occhiali neri che gli coprivano completamente il viso, un paio di jeans chiari e una magliettina rossa; al suo fianco, mano nella mano, Tom Kaulitz, con i soliti vestiti extralarge e l'immancabile berretto in tinta sul capo.

    Avanzavano sicuri verso di loro mentre Georg, al contrario, dovette passarsi più volte le mani sui pantaloni per asciugarle.

    «Ciao a tutti.» proferì Bill, non appena fu abbastanza vicino da farsi sentire.

    «Ciao.» risposero in coro i tre.

    Georg abbassò lo sguardo immediatamente; si sentiva davvero in colpa ed anche se quello era l'ultimo tentativo che faceva per ricucire i rapporti con Tom, non l'avrebbe biasimato in caso di esito negativo.

    «Oh Tomi, ti prego, facciamo il bagno!».

    Tom si voltò verso il moro, sfilandosi delicatamente gli occhiali da sole e mostrando così gli occhi caramello.

    «Bill...» sospirò, imprecando mentalmente.
    «Dai, dai!» insistette lui.

    Vivian rise divertita da quella scena: Bill poteva ottenere qualsiasi cosa da Tom, bastava che facesse gli occhietti dolci e Tom cedeva.

    Il moro si sfilò velocemente gli abiti di dosso e trasalì non appena il piede fu a contatto con l'acqua fredda del lago.

    «Bill, sei sicuro?».

    Il moro si voltò ammiccando.

    «Beh, se non vuoi va pure...».

    Tom si leccò le labbra, sarebbe stato da pazzi voltare le spalle a Bill.


    Si morse il labbro non appena fu completamente dentro l'acqua, Bill certamente non lo stava aiutando intento com'era a schizzarlo.

    «La smetti?» tuonò il rasta, strizzando gli occhi per evitare che Bill lo accecasse.

    Il moro continua a ridere divertito, poi gli si attaccò al collo e lo tirò sotto acqua baciandolo dolcemente.

    «Sei un bambino, Bill Trümper!».

    Il moro di tutta risposta gli fece la linguaccia mentre continuava a sguazzare allegramente.

    «Hai visto come sono carini?» Vivian si voltò verso Georg.

    Lui annuì, sorridendo appena, in realtà faceva ancora fatica ad accettare la cosa, ma voleva bene a Tom e se lui era felice così, si sarebbe sforzato.

    Qualche minuto dopo i due erano usciti dall'acqua. Tom, che batteva i denti, si accomodò e prese un asciugamano.

    «Vivi, vieni ad aiutarmi per favore?!».

    Vivian sbuffò quando la voce del fratello gli arrivò nitida alle orecchie, ma poi si ricordò che quei tre avevano delle questioni private da sistemare, così decise di non obiettare.

    Georg abbassò lo sguardo torturandosi le unghie, non sapeva davvero da dove cominciare; Tom stava guardando Gustav e Vivian trafficare con le bevande, mentre Bill era intento a guardarsi le unghie, controllando che lo smalto non si fosse sfregiato.

    Tom guardò il castano con la coda nell'occhio, era palesemente in imbarazzo e quasi gli fece tenerezza; se da un lato moriva dalla voglia di prenderlo a pugni, dall'altra voleva soltanto risolvere tutto ed in fretta, un po’ come facevano quando erano piccoli: litigavano, si picchiavano, ma qualche minuto dopo erano di nuovo tutti insieme a giocare e a ridere; era sempre stato così tra lui, Gustav e Georg.

    «Allora Listing, devi parlarmi?».
    «Mh?».

    Georg si voltò di colpo verso il rasta, era ancora assorto nei suoi pensieri a cercare un modo per attaccare bottone.

    Tom si schiarì la gola, mentre Bill non mosse nemmeno un muscolo, rimase esattamente com'era prima, era come se tutto quello che stava accadendo attorno a lui gli scivolasse addosso.

    «Ecco... sì.» sputò poi.

    Tom si mise comodo sulla sedia e lo guardò, inarcando un sopracciglio.

    «Bene, perché sono davvero curioso di sapere per quale motivo il mio migliore amico mi ha quasi ammazzato.».

    Georg si morse un labbro.

    «Non è così.».
    «Ah, no? E com'è, Georg, mh? Non eri tu quella sera? Ho avuto le allucinazioni?».

    Georg abbassò lo sguardo.

    «Cristo Ge, abbi almeno le palle di guardarmi in faccia!».
    «Dio, Tom! Sono stato un coglione! Volevo solo spaventarti, non intendevo arrivare a tanto!».

    Tom sbatté il pugno chiuso sul tavolo, facendo sobbalzare il castano.

    «Dovevi semplicemente accettarmi.».
    «Lo so e se potessi tornare indietro...».

    Tom distolse lo sguardo per un attimo, per poi ripuntarlo accusatore contro l'amico

    «Dammi un valido motivo per cui io debba fidarmi di nuovo di te.».
    «Tom, ti voglio bene, non è un motivo valido e probabilmente nemmeno io mi perdonerei.» abbassò lo sguardo «Non mi sono mai perdonato per quello che ti ho fatto e non mi perdonerò mai.».

    Tom annuì, non sapeva davvero che cosa dire.

    «E comunque non dovete temere me, ma Andreas.».

    Bill deglutì e per la prima volta in quella discussione rivolse lo sguardo verso Georg.

    «Che c'entra Andreas?» chiese, mentre il cuore accelerava incontrollabilmente.
    «È stato lui ad avvisarmi, quando Tom è uscito dal locale.».

    Bill impallidì, mentre Tom stringeva forte i pugni.

    «Era nostro amico... non capisco davvero.».

    Georg annuì, mentre Bill si portava entrambe le mani sul volto, come a volersi coprire.

    «Dobbiamo parlare Tom.» proferì infine.


    **

    Bill si sedette sul letto, rifiutandosi di incrociare gli occhi di Tom. Tra poco avrebbe saputo tutto e dentro di sé poteva soltanto sperare che Tom avesse capito e che lo avesse perdonato per averlo preso in giro.

    Era l'unica cosa di cui aveva realmente bisogno, perché infondo non era nemmeno totalmente sicuro che il preso in giro fosse stato Tom, forse semplicemente si era preso in giro da solo.

    «Amore, mi dici che hai?».

    Gli occhi del moro divennero lucidi, mentre una morsa allo stomaco gli mozzava il fiato; il solo pensiero di perdere Tom lo uccideva, ma era giusto che sapesse e che prendesse la sua decisione.

    Il rasta gli accarezzò dolcemente il viso.

    «Bill...» ripeté.

    Il moro si buttò tra le sue braccia e cominciò a singhiozzare.

    «Bill, mi sto preoccupando davvero...».

    Bill tirò su col naso e gli prese il volto tra le mani, sfiorandogli delicatamente le labbra con le sue.

    «Tom, ricordati che io ti amo,» abbassò lo sguardo «credo di averti amato dalla prima volta che mi hai baciato, solo ero troppo stupido per ammetterlo.».

    Il rasta alzò il viso del moro, baciandogli la punta del naso.

    «Ti amo.» sussurrò, prima che la sua lingua ansasse ad ispezionare la sua bocca, alla disperata ricerca di quella del moro.

    Bill si abbandonò completamente ai suoi sensi, cercando di assaporare ogni secondo di quel bacio e aprendo di tanto in tanto gli occhi per vedere che anche Tom era totalmente assorto in esso.

    Allacciò le braccia attorno al suo collo; sperava con tutto il cuore che Tom riuscisse a cogliere i sentimenti che gli stava trasmettendo, erano il suo unico appiglio e non poteva fallire perché per la prima volta, i suoi sentimenti erano autentici.

    Era vero, aveva avvelenato Tom Kaulitz, ma non aveva messo in conto che anche lui si era infettato con il suo stesso veleno.


    Simone accostò piano la porta per evitare di essere scoperta, si portò una mano alla bocca per non urlare mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime, corse in fretta in camera da letto e sbatté la porta alle sue spalle.

    «Cazzo!» urlò in preda al panico. Non poteva essere vero quello che i suoi occhi gli avevano appena mostrato: Tom e Bill non si stavano baciando come due innamorati avvinghiati l'un l'altro.

    Inspirò ed espirò a lungo, cercando di darsi un contegno, ma sentiva che stava per venirle una crisi di nervi; chiuse gli occhi sperando che non appena li avesse riaperti si fosse resa conto che in realtà era stato tutto frutto di un incubo... e invece no, Bill e Tom apparivano sempre più nitidi nella sua testa.

    «Sono fratelli, cazzo!» singhiozzò, mentre afferrava il bicchiere sul comodino e lo scagliava con forza contro lo specchio che si ruppe in mille pezzi.

    Tom, Bill e Jorg la trovarono così: accasciata in terra con le lacrime agli occhi e a farle da cornice tanti piccoli pezzettini di vetro.

    «Amore, che succede?» Jorg le fu subito addosso, lei alzò lo sguardo, ma i suoi occhi saettarono immediatamente sulle due figure in piedi ai lati della porta: Bill teneva una mano sul petto, gli occhi spalancati in un'espressione di paura, mentre Tom, vicino a lui. aveva lo sguardo spaesato.

    «Devo... devo parlare con mio figlio.» proferì infine, mordendosi un labbro.






    Note: salve ** mi scuso per il ritardo e per quelli che farò sicuramente spero di finire presto gli esami così finalmente potrò concentrarmi sulla scrittura. Ma passiamo al capitolo, beh come potete notare ormai il cerchio si sta stringendo e i nodi stanno venendo uno a uno al pettine.
    Bill e Tom non possono amarsi tranquillamente come dovrebbero
    perchè ci sono troppe ombre dietro di loro.
    Beh che dire... alla prossima (spero sia presto)<3
     
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  7. Sarah TH
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    Zan-Zan!!!

    Qui cominceranno i guai seri hihihihihihi =D
     
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  8. °Däkee°
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    Finalmente è arrivato quello che volevo io BUAHAHAH
    Bel capitolo :D
     
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  9. Leben
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    Si sente profumo di primavera e in primavera sbocciano i fori e l'amore. Finalmente questo bocciolo si è aperto offrendosi in tutto il suo candore. Sarà un fiore forte, resistente alle in temperie? Questo dipenderà solo da lui...dipenderà dal loro amore se sarà puro e sincero niente e nessuno potrà dividerli neppure la famiglia.
    Sei stata grandiosa a postare anche se in pieno studio grazie.
     
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  10. PinaKaulitz88
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    CITAZIONE
    Era vero, aveva avvelenato Tom Kaulitz, ma non aveva messo in conto che anche lui si era infettato con il suo stesso veleno.

    E' esattamente il punto chiave della storia :ehsì:

    Ora, di sicuro, avranno un bel pò di problemi, tutti i nodi verranno al pettine... Spero che il loro amore sarà più forte di tutto e tutti!
     
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  11. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (Sarah TH @ 21/6/2011, 14:01)
    Zan-Zan!!!

    Qui cominceranno i guai seri hihihihihihi =D

    D:

    CITAZIONE (°Däkee° @ 22/6/2011, 17:26)
    Finalmente è arrivato quello che volevo io BUAHAHAH
    Bel capitolo :D

    ahahahahahah si ç____ç

    CITAZIONE (Leben @ 22/6/2011, 17:57)
    Si sente profumo di primavera e in primavera sbocciano i fori e l'amore. Finalmente questo bocciolo si è aperto offrendosi in tutto il suo candore. Sarà un fiore forte, resistente alle in temperie? Questo dipenderà solo da lui...dipenderà dal loro amore se sarà puro e sincero niente e nessuno potrà dividerli neppure la famiglia.
    Sei stata grandiosa a postare anche se in pieno studio grazie.

    Che bella frase *-*
    grazie mille :3



    CITAZIONE (PinaKaulitz88 @ 22/6/2011, 19:48)
    CITAZIONE
    Era vero, aveva avvelenato Tom Kaulitz, ma non aveva messo in conto che anche lui si era infettato con il suo stesso veleno.

    E' esattamente il punto chiave della storia :ehsì:

    Ora, di sicuro, avranno un bel pò di problemi, tutti i nodi verranno al pettine... Spero che il loro amore sarà più forte di tutto e tutti!

    esattamente!

    :sìsì:
     
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  12. Sere_KeY
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    Direi che ormai ci siamo, mamma mia che ansia però
    bel capitolo a presto!
     
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  13. Sarah TH
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    Seconda pagina noooo D:
     
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  14. [.KraHliiza Dreamer.]
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    scusatemi sono ancora viva...o quasi xD
    sto scrivendo
     
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  15. Sarah TH
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    Figurati, ti capisco (;
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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