POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. Sere_KeY
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    Quando si posta qui? (:
     
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  2. Leben
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  3. Sarah TH
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    Paolettus, scusa se non ti commento ma in questi giorni sono continuamente assente ç_______________ç

    SCUSAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  4. [.KraHliiza Dreamer.]
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    Ragazze scusate Giò non è riuscita a betare ancora il capitolo quindi dovrete aspettare un altro po' ^_^

    Sarah non ti preoccupare, tanto è sempre tutto qui e non scappa (:
     
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  5. MorgieStorm
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    ragazze...
    scusate se non sono stata adempiente, ma la scuola mis ta distrugendo, tra l'altro mia sorella deve partire per 9 mesi quindi dentro questa casa è un pandemoinio...

    in ogni caso ora mi sto mettendoa betare, spero di finirlo subito così da non doverlo fare a puntate!

    scusate ancora...
     
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  6. [.KraHliiza Dreamer.]
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    -CAPITOLO 10-




    Tom rimase per qualche istante a fissare il terreno sotto ai suoi piedi; si era fottuto da solo e adesso avrebbe perso tutto: dignità, rispetto e quant’altro.

    Sorrise amaramente: il tutto sembrava niente in confronto al sorriso e agli occhi di Bill.

    Georg puntò lo sguardo accusatore contro di lui prima di parlare.

    «Io, la faccia per un frocio come te, non la perdo!» urlò pentendosene subito dopo.

    Il rasta gli si avvicinò e lo colpì in pieno volto facendogli perdere l'equilibrio.

    «Fottiti Georg!».

    Il castano digrignò i denti imprecando contro di Tom.

    «Vaffanculo, Tom! Ti sei bevuto il cervello?!» esclamò mentre si toccava il labbro ancora sanguinante.

    Tom rimase in piedi di fronte a lui. Non poteva essere reale quello che stava accadendo tra lui e il suo amico di sempre.

    Si voltò e si allontanò a passi svelti.

    **

    «Tomi, si può sapere che hai?».

    Bill stava di fronte a lui, aveva appoggiato una mano lungo il fianco mentre con l'altra aspirava il fumo di una sigaretta.

    Tom alzò lo sguardo verso di lui e finalmente si decise a rivolgergli la parola.

    «Georg... abbiamo litigato pesantemente.».

    Bill inarcò un sopracciglio mentre si scostava una ciocca di capelli dal viso.

    «Listing?» domandò.
    «Quanti cazzo di Georg conosci, mh?!» rispose il rasta, visibilmente irritato.

    Il moro fu seriamente tentato di avvicinarsi e prenderlo a schiaffi, ma si trattenne.

    «Scusami.» si limitò a dire, abbassando lo sguardo.

    Il rasta strinse forte i pugni e li sbatté violentemente contro il gradino su cui era seduto.

    «Scusami tu... non c'entri nulla, ma io sono troppo nervoso.».

    Bill buttò la sigaretta per terra e si sedette vicino al rasta, cingendogli le spalle in un abbraccio.

    «Tranquillo, è tutto ok.» rispose, baciandogli una tempia; Tom chiuse gli occhi e poi sospirò.

    «È solo che non mi va di perdere i miei amici...».

    Gli strinse la mano nella speranza di scorgere quegli occhi così profondi che adorava.

    «Proverò a parlargli, ma prima ci sono alcune questioni che devo risolvere...».

    Il moro gli rispose con un sorriso forzato. Andi aveva fatto un buon lavoro, ma adesso toccava a lui.

    **

    «Andreas!».

    Il biondo si voltò di scatto, non appena sentì quella voce. Purtroppo per lui non c’erano possibilità di fuggire anche se ne avrebbe avuto davvero bisogno.

    «Ehi Tom!» azzardò.

    L'ansia lo pervase all'istante, si mise le mani in tasca e provò a dipingersi un finto sorriso sul volto.

    «Andreas, dobbiamo parlare.».

    Il suo tono di voce non prometteva nulla di buono. Il biondo si guardò intorno in cerca di una qualsiasi via di scampo che lo liberasse da Kaulitz, ma non ne trovò.

    «Veramente...Vivi mi sta aspettando...».
    «Aspetterà.» rispose il rasta, avvicinandosi minaccioso.

    Andreas deglutì.

    «O-ok.».

    Tom afferrò il pacchetto di sigarette che teneva in tasca, ne sfilò una e l'accese.

    «Ti metti a spiarmi, Andi?».

    Il ragazzo spalancò gli occhi.

    «Come?».

    Le mani avevano cominciato a sudare.

    «Perché hai detto a Georg di me e di Trümper, mh?» disse, afferrandogli con forza il polso.

    Il tono di voce non era migliorato, anzi era diventato molto più duro; il biondo abbassò lo sguardo: non c'era alcuna via d'uscita.

    «Ragazzi!».

    Una voce squillante dietro di loro li fece trasalire. Vivian stava correndo nella loro direzione.
    Tom digrignò i denti abbandonando la presa mentre Andreas aveva inizianto a guardarlo con aria di sfida rassicurato dalla presenza della ragazza.

    «Andi! È mezz'ora che ti aspetto!» si lamentò lei, leggermente affannata «Oh, ciao Tom.».

    Tom le sorrise debolmente, fulminando il biondo con lo sguardo.

    «Hai ragione... mi sono fermato a parlare con Tom, adesso andiamo: il film sarà cominciato.»
    lanciò un ulteriore sguardo al rasta «Non ti spiace, vero Tom?».

    Lui annuì.

    Vivian gli buttò le braccia al collo schioccandogli un bacio sulla guancia che fece contorcere lo stomaco al biondo.

    «Divertitevi.» esordì, calpestando la sigaretta sotto ai suoi piedi.

    In quel momento desiderava colpire il biondo di fronte a lui e farlo piangere. Che cosa era cambiato in lui da riuscire ad affrontarlo in quel modo?

    Sospirò deluso. Forse semplicemente stava perdendo la sua autorità, e in fondo, non era sicuro che ne valesse davvero la pena.

    **

    Si sedette sul bordo della vasca e aspettò che l'acqua raggiungesse i bordi. La casa era vuota e ne fu grato; per quanto questi giorni insieme a Bill lo avessero portato al settimo cielo, adesso doveva fare i conti con l'altro lato della medaglia.

    Era prevedibile che Georg reagisse in quel modo; d'altronde era stato lui stesso il primo ad opporsi a Trümper, era stato lui a costruirsi quell'immagine da etero convinto per cui tutti gli omosessuali presenti sulla faccia della terra non avrebbero dovuto mettere piede nella sua zona.

    Un coglione, ecco cos'era stato.

    Si sfilò i vestiti e si introdusse piano nella vasca, l'acqua bollente gli fece chiudere gli occhi.

    Il volto di Bill entrò prepotentemente nei suoi pensieri: il suo sorriso, i suoi occhi, il suo profumo; tutto gli piaceva di lui, era diventato come una droga e liberarsene non sembrava essere una cosa semplice.

    Sbatté il pugno in acqua: lui non voleva liberarsene davvero.

    Il cellulare cominciò a squillare e Tom affondò dentro la vasca trattenendo il respiro, voleva estraniarsi completamente dal mondo.

    Spalancò gli occhi improvvisamente non appena quella voce gli arrivo sconnessa sotto l'acqua, quasi soffocò quando il volto di Bill gli apparve in superficie.

    «Tomi, ma sei pazzo? Che ci facevi lì sotto?».

    Il rasta si portò le mani al viso per cercare di ricomporsi.

    «Stavo pensando...».
    «Pensi sotto l'acqua?» Bill inarcò un sopracciglio.

    Tom rise.

    «Come hai fatto a trovarmi?».

    il moro sbuffò.

    «Beh, non ci voleva uno scienziato a capire che eri qui... e poi ti stavo chiamando al cellulare. Pensavo fossi in giro, ma poi l'ho sentito squillare...».

    Tom annuì.

    «Vuoi unirti?» chiese, passandosi la lingua sulle le labbra.

    Bill lo guardò malizioso.

    «È una proposta allettante...».

    Qualche minuto dopo anche lui era entrato in vasca.

    Bill era completamente nudo sopra di lui e lo stava baciando sul collo e sul petto; ogni suo tocco lasciava una traccia indelebile nella sua pelle. Per un attimo Tom rise mentalmente di se stesso... cos'è che aveva pensato?

    Voleva liberarsi del fratellastro, voleva ritornare ad essere il vecchio, stupido Tom Kaulitz.

    “Vaffanculo, Tom!” pensò.

    Ogni qualvolta incrociava gli occhi magnetici di Bill il mondo spariva e il suo cuore perdeva un battito, non esisteva più nessuno, c'erano solo loro due. Sorrise mentre la lingua di Bill incontrava prepotentemente la sua; non c'erano più scuse: Tom si era innamorato di Bill e avrebbe rinunciato a qualsiasi cosa pur di stargli accanto.

    La mano del moro che vagava decisa sul suo petto, scese più giù, fino ad accarezzare le cosce e l'inguine del rasta e poi prese la sua lunghezza tra le mani massaggiandola delicatamente. Tom chiuse gli occhi e strinse più energicamente le mani attorno alle natiche di Bill avvicinando le dita contro la sua apertura, il moro le fece scostare tirandosi più su in modo che le dita del rasta non potessero entrare e si spinse contro il suo pene facendolo gemere.

    Il moro gli sussurrò all'orecchio ansimandogli contro per il piacere che lo stava attraversando ogni qual volta il suo membro si scontrava con quello di Tom

    «A che pensi?».

    Tom nel frattempo era tornato a concentrarsi sulla sua apertura, voleva davvero farlo completamente suo.

    «Ti desidero così tanto…».

    Il moro sorrise e gli afferrò il labbro inferiore con i denti mentre la sua mano era tornata decisa a stuzzicargli la lunghezza.

    «Ti faccio impazzire?».

    Le sue mani affusolate stavano ora accarezzando i testicoli del rasta facendolo gemere sempre più forte ad ogni suo tocco, nell’intento di distrarlo dal suo sedere, per quanto strano potesse sembrare c'era ancora qualcosa a cui dava importanza.

    «Mmm… Bill ti voglio, ora.» disse tra i gemiti «Voglio fare l'amore con te.».

    Sentiva il bisogno impellente di entrare dentro di lui o sarebbe impazzito.

    Bill lo scostò immediatamente da sé, mentre un rumore dal piano di sotto lo fece sobbalzare.

    «Bill, ho fatto qualcosa che non dovevo?».

    Gli occhi di Tom lo guardavano ancora spaesato mentre il moro si affrettava ad uscire dalla vasca e a recuperare la sua roba. S’infilò in fretta l'asciugamano non degnando di uno sguardo il rasta che lo scrutava ancora preoccupato e si precipitò nel corridoio, doveriuscì perfettamente a distinguere la voce della madre al piano di sotto.

    «Ehi, Bill!».

    Jorg, alle sue spalle, gli stava sorridendo.

    «Sì?» chiese gelido.

    L'uomo lo osservò per qualche minuto: se ne stava lì, di fronte a lui, imbronciato, con i capelli bagnati che gli cadevano sul volto e i piedi completamente scalzi;e l’unica cosa che riuscì a fare fu provare ad immaginarselo da bambino. Si era perso troppe cose di quel ragazzo.

    «Hai fatto un bagno per rilassarti?».
    «Ehm... sì.» rispose, sperando che Jorg lo lasciasse in pace al più presto.

    «Io e Simone abbiamo comprato le pizze, avvertiresti Tom? Anzi no, lo avverto io. Sai dov'è?».

    Bill sbuffò annoiato. Che cosa ci aveva trovato Simone in quell'uomo?

    «È in bagno.» rispose e lo liquidò immediatamente.

    Jorg inarcò un sopracciglio. Tom in bagno? Sicuramente aveva capito male.
    Spalancò la porta del bagno per constatare che le sue supposizioni fossero vere e si ritrovò di fronte un Tom che si stava mettendo l'asciugamano, sembrava anche parecchio triste.

    «Papà!» urlò «Non si bussa più in questa casa?».

    Jorg sbiancò ripensando a Bill che usciva dalla doccia. Com'era possibile una cosa del genere, se anche Tom era li dentro?
    Un pensiero gli balenò in testa e l'aria gli mancò per una manciata di secondi. No,Tom non avrebbe mai fatto niente con suo fratello, e tanto meno Bill.

    “Loro non sanno di essere fratelli.”.

    Il panico si impadronì di lui e si dovette appoggiare al lavandino per non perdere l'equilibrio.

    «Ehi, Papà. Che ti succede?».

    Gli occhi di Tom incrociarono i suoi. Impossibile: Tom non era nemmeno gay.

    «Niente, niente.».

    L'uomo si liberò dalla presa del figlio e uscì immediatamente dal bagno, sotto gli occhi di Tom che lo guardava allibito: che stava succedendo a tutti?

    **

    Tom guardò a lungo la sua immagine riflessa nello specchio. Non riusciva a capire che cosa stesse accadendo a Bill, e del perché si fosse comportato in quel modo; infondo gli aveva aperto il suo cuore: voleva “fare l'amore”, del sesso non se ne faceva nulla; era pronto e voleva farlo con lui.

    «Bill, perché fai così?».

    Sospirò rassegnandosi: forse la sua reazione era dovuta soltanto al fatto che Jorg e Simone erano rientrati in casa. Sospirò ancora: qualcosa dentro di lui gli diceva che non poteva essere solo quello il motivo; poi gli balenò nuovamente in testa l'immagine di loro due dentro la vasca e trasalì: doveva smetterla di farsi certe paranoie quando qualche minuto prima avevano rischiato seriamente di essere beccati da Jorg; Bill era stato semplicemente più furbo.

    I loro genitori dovevano rimanere nell'ombra, specialmente suo padre; almeno fino a quando il suo rapporto con Bill non si fosse consolidato.

    **

    Quella sera il moro non si era presentato per cena e Tom non aveva avuto affatto voglia di andare a bussare alla porta della sua camera, era meglio che si schiarisse le idee da solo.

    Possibile che dopo un attimo in Paradiso, Bill lo rispedisse all'inferno?

    Il cellulare interruppe il flusso dei suoi pensieri, ma lo fece squillare a vuoto. Aveva letto il messaggio in cui Gustav lo pregava di richiamarlo, ma non lo aveva fatto e probabilmente adesso il biondo lo stava facendo al posto suo per spingerlo a fare pace con Georg.

    Tom non sopportava che qualcuno gli dicesse cosa fare, avrebbe deciso lui quando e come parlargli, ma il telefono non voleva saperne di smettere di suonare.

    «Cazzo, Gus!».

    Si alzò stancamente dal letto e rispose, mettendo fine a quel tormento.

    «Finalmente… ce ne hai messo di tempo!».

    La voce di Vivian gli arrivò nitida alle orecchie.

    «Ehi!» rispose, non sapendo esattamente cosa dire.
    «Tom che sta succedendo?» domandò. Era tipico di Vivian arrivare dritta al punto.
    «Che vuoi dire?».
    «Smettila di mentirmi Tom, sai benissimo cosa voglio dire.».

    Il rasta rimase in silenzio, non sapendo da dove cominciare.

    «Vivi, tu non c'entri.».
    «Invece sì, dal momento che tu hai dei problemi con Andi,» prese un respiro «e non solo con lui.».

    Si morse un labbro mentre si attorcigliava una ciocca di capelli tra le dita.

    «Tom, da quando Trümper ha messo piede a Loitsche tutto è cambiato... tu sei cambiato. Credo che, in qualche modo, quel ragazzo ti stia influenzando negativamente.».

    Tom riempì i polmoni d'aria. A questo punto mentire non lo avrebbe portato da nessuna parte e aveva davvero bisogno di parlarne con qualcuno.

    «Ti sei mai innamorata, Vivi?» chiese.
    «Io...»
    «Quando amerai davvero qualcuno ci saranno davvero poche cose di cui ti importerà perché la più importante sarà lui, lui sarà il centro dei tuoi pensieri, il tuo sole; e chi è che oserebbe spegnere il sole? Colui che ogni mattina ci scalda e ci illumina?».

    Vivian dall'altra parte della cornetta rimase in silenzio, totalmente assorta nel discorso, poi lo sentì ridere.

    «Vivi, Bill è il mio sole e non potete chiedermi di rinunciare al sole, non potrei sopportare la pioggia e le nubi.».

    «Oh, Tom!» Il rasta la sentì singhiozzare «Nessuno spegnerà il tuo sole, te lo prometto!».

    Tom sorrise, era davvero un'amica.

    **

    Bill era completamente sdraiato sul letto, con gli occhi chiusi e la bocca semi aperta. Quella sera non aveva voglia di vedere nessuno, doveva starsene da solo e pensare.
    Ormai erano mesi che aveva intrapreso quella sorta di relazione con Kaulitz e avrebbe dovuto mettere in conto che prima o poi avrebbe voluto di più.

    Si alzò dal letto e accese lo stereo: quel silenzio martellante gli stava spaccando i timpani.
    Non aveva voglia di spingersi così oltre e non l'aveva mai fatto tranne che per scommessa, quando quei coglioni lo prendevano in giro perché era gay; era andato a letto con una ragazza e non gli era nemmeno piaciuto; nascondere se stesso e la sua vera natura non l'aveva certamente aiutato.

    Il pensiero di Kaulitz dentro di sé, però, gli strinse il cuore. Si sedette e portò la mano verso il basso, bloccandosi subito dopo.

    «Che cazzo sto facendo?!».

    Si tirò una pacca in fronte. Stava diventando debole, e non poteva permetterselo visto che ormai aveva Tom in pugno.

    Afferrò il cellulare e cominciò a scrivere qualcosa con la tastiera; qualche minuto dopo il bip del telefono lo avvertì che gli era arrivato un messaggio.

    Andreas 21:40
    -A cosa ti serve il numero di Georg? Se posso sapere... Ah, che devo fare con Tom? Sospetta di me e non so se sarò fortunato la prossima volta.-

    Sbuffò seccato. Perché si era scelto un tale idiota per vendicarsi?

    -Mi serve e basta, mandamelo. Tom non ti toccherà: ha altro per la testa.-

    E inviò.
    Qualche minuto dopo aveva il numero di Listing.




    note: Saaalve ^^ scusate ancora per il ritardo, ma giustamente Giorgia ha anche i suoi impegni, la ringrazio per aver trovato il tempo di betare anche questo capitolo.
    Dunque, Georg sta cambiando radicalmente dall' "adorazione" per il suo amico passa quasi al disprezzo, Bill sta facendo un ottimo lavoro!
    Però per quanto possa sembrare cinico,insensibile e per quanto le uniche cose a cui tiene sono se stesso,sua madre e la sua carriera si scopre che anche lui ha un lato "sensibile" infatti non permette a Tom di fare l'amore con lui perchè lui insiste nel voler fingere infondo ha un animo romantico (anche se non si direbbe) e diciamo che non si vuole svendere così x) o forse ha semplicemente paura di concedersi a Tom?
    Mah.... alla prossima (:
     
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  7. Sarah TH
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    Non leggo perchè so che sicuramente ho saltato dei capitoli, sono rimasta a pagina 23 e credo che tu abbia postato già precedenti, se non ti chiedo troppo potresti linkarmi via mp o facebook i capitoli? Sono con il cellulare e non posso vedere i collegamenti in prima pagina ): Grazie mille Paolettus ):
     
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  8. [.KraHliiza Dreamer.]
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    Ho postato solo un capitolo prima di questo, ora te li mando come ti chiami su fb?
     
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  9. Sere_KeY
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    Ecco il capitolo! Purtroppo sono super impegnata con la scuola, ma il tempo per commentare cerco di trovarlo.
    Allora che dire, parto dal fatto che questo capitolo mi piace un sacco, mi piace il fatto che Bill cominci a perdersi significa che Tom anche se non lo vuole ammettere sta diventando parecchio importante, però sono un po' delusa da Georg che amico di emme scusa! Oddio dentro la vasca :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove: :superlove:
     
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  10. [.KraHliiza Dreamer.]
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    Diciamo che Tom lo sta mandando parecchio in confusione!
    Sapevo che Georg avrebbe scaturito le vostre ire lol
    Eh gia' dentro la vasca *O*
     
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  11. Leben
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    Ogg potrò leggere il nuovo capitolo, il commento arriverà piano piano
    SPOILER (click to view)
    ho la cannula nel polso destro...ho solo una manina per scrvere
     
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  12. PinaKaulitz88
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    Il piano di Bill sta funzionando alla grande, Tom è proprio caduto ai suoi piedi! Ma forse Bill non aveva messo in conto che, oltre a farlo invaghire di lui, potesse anche farlo innamorare.
    Ho come la sensazione che non sia pronto a tutto questo e non lo sia anche perchè dentro di lui qualcosa, oltre al desiderio di vendetta, stia cominiciando ad affiorare.

    Sono sempre più curiosa ^_^
    Complimenti cara!
     
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  13. Leben
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    Incontrarsi faccia a faccia con il proprio io è l’ostacolo più grande e Bill lo sa bene. Portare avanti un piano che fa acqua da tutte le parti è davvero deprimente. Si sta ritorcendo contro, questo perché non si fanno i conti con propria coscienza o…con l’amore? Qui crollerà tutto a breve. Via la maschera Bill.
    Tom…puffo coccoloso cotto al punto giusto è troppo buono
     
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  14. Sarah TH
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    Uppo conla speranza di riuscire a leggere .____.
     
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  15. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (PinaKaulitz88 @ 11/5/2011, 17:05)
    Il piano di Bill sta funzionando alla grande, Tom è proprio caduto ai suoi piedi! Ma forse Bill non aveva messo in conto che, oltre a farlo invaghire di lui, potesse anche farlo innamorare.
    Ho come la sensazione che non sia pronto a tutto questo e non lo sia anche perchè dentro di lui qualcosa, oltre al desiderio di vendetta, stia cominiciando ad affiorare.

    Sono sempre più curiosa ^_^
    Complimenti cara!

    Bill non è assolutamente pronto a tutto cio'
    e deve combattere contro se stesso perchè cedere
    è forse l'ultima delle cose che vuole ^^

    Oh grazie **
    credo che non si saranno ancora tantissimi capitoli
    sono arrivata un punto "decisivo"
    Grazie<3

    CITAZIONE (Leben @ 11/5/2011, 18:18)
    Incontrarsi faccia a faccia con il proprio io è l’ostacolo più grande e Bill lo sa bene. Portare avanti un piano che fa acqua da tutte le parti è davvero deprimente. Si sta ritorcendo contro, questo perché non si fanno i conti con propria coscienza o…con l’amore? Qui crollerà tutto a breve. Via la maschera Bill.
    Tom…puffo coccoloso cotto al punto giusto è troppo buono

    Ok lo so sarò noiosa e quant'altro ma i tuoi commenti sono
    sempre così profondi, mi ci perdo leggendoli
    e ti do assolutamente ragione su tutto.

    ps: come sta il tuo braccino?
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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