POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. Leben
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    Ecco il tanto sospirato giro di boa. Anche se…non mi piace proprio come sta andando questa gara o sfida che dir si voglia ( mi riferisco ai piani di Bill) Vedo ormai due strade completamente parallele.
    Vedo un Tom molto più accondiscendente quasi servizievole che crolla dinnanzi a quel lupetto travestito da agnellino. Tom è troppo buono o forse ha troppa voglia di cucirsi addosso l’appellativo di bravo fratellone però sotto sotto cova un fuocherello. Bill, il nostro finto agnellino vuole giocare sporco, ma è un qualcosa che non gli appartiene. Lui realmente non è così. Per quanto possa odiare, desiderare che tutto questo fosse solo un brutto incubo per lui, ma specialmente per la madre, è inevitabile lo scontro con la realtà e con le sue vere origini. Tom rimane suo fratello, no il nemico da attaccare.
    Continua prestooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

    Edited by Leben - 25/4/2011, 11:03
     
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  2. Sarah TH
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    Oooooooohhh!!!!! Che fanno giocano a cappuccetto rosso ed il lupo cattivo? eheh...Apparte gli scherzi. Misà che Bill qui alla fine ci rimane fregato e siccome non può dar avedere che si sta innamorando di Tom fa tutto il possibile per trattarlo male, ma alla fine si abbandonerà all'amore =D

    Ok basta fare Maga Magò con queste previsioni stupide u.u
    Continua presto (:
     
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  3. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (Leben @ 24/4/2011, 21:20)
    Ecco il tanto sospirato giro di boa. Anche se…non mi piace proprio come sta andando questa gara o sfida che dir si voglia ( mi riferisco ai piani di Bill) Vedo ormai due strade completamente parallele.
    Vedo un Tom molto più accondiscendente quasi servizievole che crolla dinnanzi a quel lupetto travestito da agnellino. Tom è troppo buono o forse ha troppa voglia di cucirsi addosso l’appellativo di bravo fratellone però sotto sotto cova un fuocherello. Bill, il nostro finto agnellino vuole giocare sporco, ma è un qualcosa che non gli appartiene. Lui realmente non è così. Per quanto possa odiare, desiderare che tutto questo fosse solo un brutto incubo per lui, ma specialmente per la madre, è inevitabile lo scontro con la realtà e con le sue vere origini. Tom rimane suo fratello, no il nemico da attaccare.
    Continua prestooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

    Si Tom direi decisamente che è il debole della situazione
    in un certo senso...
    ma se la guardiamo da un'altra prospettiva il vero debole
    e Bill che non riesce ad abbandonarsi alle sue emozioni

    come sempre grazie<3

    CITAZIONE (Sarah TH @ 26/4/2011, 16:53)
    Oooooooohhh!!!!! Che fanno giocano a cappuccetto rosso ed il lupo cattivo? eheh...Apparte gli scherzi. Misà che Bill qui alla fine ci rimane fregato e siccome non può dar avedere che si sta innamorando di Tom fa tutto il possibile per trattarlo male, ma alla fine si abbandonerà all'amore =D

    Ok basta fare Maga Magò con queste previsioni stupide u.u
    Continua presto (:

    buahuahuahuahuahauhua *rotola*

    dai non sono stupide le tue previsioni V.V
     
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  4. Sarah TH
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    A fine Twincest mi ritroverai con il turbante e la palla di vetro ahahahaha (:
     
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  5. [.KraHliiza Dreamer.]
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    ahahahahahah non vedo l'ora di vederti allora **
     
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  6. PinaKaulitz88
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    Bill e Tom sono entrambi deboli i questa situazione e finiranno o per farsi male o per legarsi per sempre... Quale delle due alternative prenderà forma?

    Gran bel capitolo :D complimenti!
     
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  7. Sarah TH
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    up a Paolettus :)
     
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  8. [.KraHliiza Dreamer.]
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    [QUOTE=PinaKaulitz88] Bill e Tom sono entrambi deboli i questa situazione e finiranno o per farsi male o per legarsi per sempre... Quale delle due alternative prenderà forma?

    Gran bel capitolo complimenti![/QUOTE]

    Eh gia', sono entrambi deboli!
    Grazie<3




    -CAPITOLO 9-



    Mai aveva desiderato così tanto di tornare a casa sua.

    Tom stava camminando ininterrottamente avanti e indietro per la sua camera, solo uno stupido non avrebbe percepito il nervosismo che trapelava: fino a quel momento lui e Bill avevano ridotto i contatti ai minimi termini continuando a fare finta di niente, come se quel bacio non ci fosse mai stato, ma il rasta sapeva bene che non avrebbero potuto continuare ancora per molto, prima o poi si sarebbero dovuto affrontare e dovevano farlo presto.

    Afferrò lo zaino con i libri e si trascinò in cucina.

    L'odore del caffè appena fatto gli inondò le narici e il suo palato fu deliziato dalla vista di pancakes; Bill era già seduto e stava sorseggiando dalla sua tazza, quasi gli andò di traverso non appena Tom comparve nel suo campo visivo.

    I loro occhi si incontrarono per un tempo breve, ma intenso tanto da fargli tremare il cuore.

    «Buongiorno...» sussurrò il rasta mentre spostava la sedia per sedersi, proprio di fronte a lui.

    Il moro si irrigidì.

    «Buongiorno Tom. Vuoi del caffè?»gli propose Simone, mentre ancora trafficava ai fornelli.

    «Sì, grazie.» rispose lui, prima che i suoi occhi saettassero nuovamente sul moro.

    Lo sguardo del rasta bruciava contro la sua pelle, era come se tanti piccoli lacci invisibili lo stessero imprigionando, riducendo le sue capacità di reazione; perché diavolo il cuore aveva accelerato così furiosamente?

    Si sarebbe schiantato, non poteva permetterlo.

    «Io vado.» esordì improvvisamente.
    «Ma come, non aspetti che Tom finisca di fare colazione?».

    Simone lo stava fissando tenendo ancora la padella con i pancakes in mano.

    «Già, non mi aspetti? Devo parlarti, ti prego aspetta...».

    Il rasta lo stava implorando con lo sguardo, anche se ancora non riusciva a capire da dove avesse tirato fuori tutto quel coraggio.

    «N-non posso devo fare una cosa... a dopo.» lo liquidò alzandosi velocemente dal tavolo e dirigendosi immediatamente verso la porta: aveva bisogno di prendere aria, di respirare.

    **

    Si era seduto sul muretto dietro la scuola e aveva aspettato l'entrata di tutti, poi se ne era andato.

    Indossava i soliti occhialoni e un berretto in modo da evitare che qualcuno lo riconoscesse, aveva davvero bisogno di starsene da solo a riflettere.

    Quel bacio con Tom lo aveva turbato e se ci pensava le gambe gli tremavano ancora; era successo tutto troppo in fretta, stava succedendo tutto troppo velocemente anche per lui; cosa poteva essere cambiato dopo quel bacio?

    La verità era che aveva paura, per la prima volta in vita sua era spaventato perché con quel bacio Tom gli aveva trasmesso qualcosa, lui stesso aveva provato qualcosa.

    «Cazzo!» urlò, mentre tirava un calcio a un bidone.


    «Bill avverti i tuoi genitori che voglio parlare con entrambi, non posso più tollerare il tuo comportamento!»

    L'insegnante gli stava parlando con tono autoritario, come sempre ne aveva combinata una delle sue, non ascoltava i professori e litigava in continuazione con i suoi compagni di classe, odiava ricevere ordini.

    Il moro alzò lo sguardo in segno di sfida.
    «Mia madre lavora tutti i giorni fino a tardi, non può perdere tempo.».

    «In questo caso verrà solo tuo padre, hai 11 anni c'è ancora possibilità di recupero.» rispose quella, sempre mantenendo il suo tono severo, ma non degnandolo di uno sguardo.

    «Mio padre è morto».

    La donna distolse lo sguardo dai documenti che teneva in mano e lo fissò incredulo e allibita, il suo sguardo adesso era diventato compassionevole.

    «Oh Bill, mi spiace.» allungò la mano per toccare la sua, ma il moro la tolse malamente «In questo caso, non preoccuparti parlerò un'altra volta a tua madre.» aveva risposto, cercando di smorzare l'imbarazzo

    E l'aveva lasciato andare, nessuno si era preoccupato di aiutarlo, erano tutti troppo concentrati a compatirlo per capire che gli sarebbe bastato soltanto un po’ di affetto.

    Uscì dalla scuola e il suo volto fu rigato dalle lacrime, nessuno era venuto ad aspettarlo, ogni giorno gli si spezzava il cuore guardando gli altri bambini, perché lui non poteva avere un papà ed essere esattamente uguale a tutti gli altri?



    «Jorg è stata tutta colpa tua e io ti odio!».

    Una lacrima cadde piano dai suoi occhi, sfiorandogli il viso mentre il trucco andava piano piano sbiadendo.

    Strinse forte i pugni e le unghie gli si conficcarono nella pelle.

    «Farò il tuo gioco Tom Kaulitz, ti farò innamorare di me e ti spezzerò il cuore.» sorrise tra le lacrime «Jorg si pentirà di essere tornato nelle nostre vite.».


    **

    «Ehi, Tom!».

    Il rasta si voltò improvvisamente mentre Vivian gli si buttava tra le braccia.

    «Vivi!» gli scompigliò leggermente i capelli facendola sbuffare «Che devi dirmi?».

    Tom la conosceva altrettanto bene da sapere che tutto quell'affetto nei suoi confronti era dovuto a qualcosa.

    «Io e Andi stiamo insieme!» urlò saltellando sul posto, come una bambina.

    Il ragazzo inarcò un sopracciglio.

    «Sai che novità!».
    «Uffa, mi spieghi perché devi sempre rovinare tutto?» rispose lei stizzita.

    «Forse perché lo sapeva tutto il mondo che uscivate già insieme?».

    Lo sguardo di Vivian si imbronciò per un momento, prima di aprirsi in una risata.

    «È vero, solo adesso è ufficiale: mi ha portata fuori a cena!»

    Andreas che si comportava come un perfetto gentiluomo suonava a Tom come una nota stonata, anzi, in realtà la nota stonata era il fatto stesso che lui uscisse con Vivian Schafer, la sorella di Gustav.

    Il patto era stato chiaro fin dall'inizio: le sorelle non si guardano; almeno era quello che Gustav si ostinava a ricordare loro.

    «Fantastico! Auguri!».
    «Grazie!» il suo sguardo si accigliò «Adesso scappo che mio fratello sta venendo proprio da questa parte, magari usciamo uno di questi giorni e mi racconti qualcosa, ok?».

    Gli scroccò un bacio e corse via, mentre Gustav e Georg gli si avvicinavano.

    «Che ti ha detto?» chiese subito Gustav.
    «Nulla che tu non sappia già.» rispose il rasta, dandogli una pacca sulla spalla e sorridendogli «Comunque ciao, eh!».

    «Quel fottuto Andreas! Non capisco che gli succede…».
    «Semplicemente si è innamorato?» azzardò Georg.

    Il biondo gli lanciò un'occhiata di fuoco, poteva anche essere possibile, ma non ne era del tutto convinto, preferì comunque tacere e passare ad altro.

    «Sono giorni che non ti vediamo, dove sei stato Kaulitz?».

    Tom sbuffò.

    «Mio padre mi ha mandato a Berlino con Trümper!».

    Gustav accigliò lo sguardo, mentre Georg prendeva la parola, era incredulo.

    «Sul serio?» chiese.

    Tom annuì.

    «Deve essere stato un incubo!» si affrettò ad aggiungere.

    Il rasta ripensò al moro e la sua mente lo riportò al contatto che avevano avuto e lo stomaco gli si contorse dall'emozione, ma che avrebbero pensato i suoi amici se avessero saputo?

    «Non proprio.» aggiunse e se ne pentì subito dopo.

    I suoi amici lo scrutarono attentamente e per un attimo si sentì invaso, sentiva la necessita di togliersi da quell'impiccio.

    «Devo andare a casa, ci vediamo agli allenamenti!».

    Il cuore, al solo pensiero di Bill, fece una capriola; non era venuto a scuola e lui era stato tutto il tempo a fissare quel banco vuoto, sospirando.

    Che lo stesse evitando di proposito?

    Tom decise di non farsi troppe paranoie, in ogni caso lo avrebbe affrontato certamente una volta a casa... o magari avrebbe aspettato la sera.

    **

    Tom era tornato da poco dagli allenamenti, si era sdraiato sul letto infilando le cuffie alle orecchie e chiudendo gli occhi. Quando Bill entrò dentro la sua camera lo trovò così: batteva le dita contro le sue gambe tenendo il ritmo.

    Si sedette vicino a lui e aspettò che aprisse gli occhi.

    «Cazzo tu! Mi hai fatto spaventare.».

    Si mise a sedere anche lui e si tolse gli auricolari.

    «Scusami... non volevo Tom, ma volevi parlarmi, giusto?» chiese il moro senza troppi indugi.

    L'ansia lo investì all'istante. Cazzo, doveva parlargli sul serio.

    «Sì, beh... ecco... il bacio a Berlino. Io non so perché, forse ero ubriaco e non me ne sono reso conto...».

    Bill lo azzittì mentre si faceva più vicino. Le sue labbra si posarono su quelle del rasta e le lingue vennero a contatto, il moro si mise in ginocchio sul letto e portò le sue mani sul volto di Tom mentre lui gli cingeva i fianchi con le mani e se lo portava più vicino.

    Sperava che quel bacio durasse un'eternità.

    Si staccarono lentamente l'uno dall'altro, Tom rise piano.
    «che significa?» chiese timoroso.

    Il moro tornò a sedersi e gli strinse le mani.

    «Significa che mi piaci... tanto.».

    I loro occhi si incontrarono e Tom perse il respiro per un breve attimo, poi Bill si diresse verso la porta, si volto e gli sorrise prima di sparire.

    Tom si portò due dita alle labbra e chiuse gli occhi “io gli piaccio.” erano le uniche cose che riusciva a pensare mentre le emozioni più disparate si scontravano dentro di lui.


    **

    «Tom attento, è tua!».

    Georg aveva urlato disperatamente nella sua direzione, ma non in tempo da evitare al rasta che la palla gli finisse proprio in faccia, facendolo cadere dolorosamente.

    Bill era seduto sugli spalti gli aveva sorriso e il suo mondo si era fermato, tutto quello che cercava era proprio lì, sotto ai suoi occhi.

    «Dico, ma sei scemo o cosa?».

    Georg gli era andato incontro spintonandolo e si poteva ancora notare sul suo volto quel sorrisino ebete che aveva rivolto a Trümper, sembravano essere passati secoli da quando con tutte le sue forze aveva sperato che se ne tornasse da dove era venuto.

    Si voltò verso l'amico, aveva l'aria confusa e spaesata.
    «Che vuoi, Ge? Ho sbagliato e allora?».

    «No che non hai sbagliato! Sei diventato così appena quel frocio di Trümper ha messo piede qui dentro!».

    «Smettila di parlare così di lui, idiota!» urlò Tom in preda alla rabbia.

    Gustav che aveva assistito alla scena dalle tribune si era avvicinato, Georg aveva spalancato la bocca in una chiara espressione di incredulità.

    «Non ti riconosco più, Tom!» lo aveva liquidato e si era diretto verso gli spogliatoi; era molto più che arrabbiato e bastava guardare la colorazione che aveva assunto il suo viso.

    Di una cosa era sicuro: Tom Kaulitz non era più lo stesso.


    **

    «Che aveva Listing?» chiese Bill.

    Lo sguardo di Tom si incupì mentre tornava a stringere la mano del moro.
    «È un coglione, crede che il mio problema sia tu.».

    Sospirò prima di fermarsi su una panchina e sedersi, Bill si accomodò vicino e gli poggiò un bacio sulle labbra.

    «È così?» sussurrò al suo orecchio.

    Tom sorrise.

    «Certo che no!».

    Quanto tempo era passato da quando Bill gli aveva detto che gli piaceva? Tom non se lo ricordava, sapeva solo che da quel giorno la sua vita era stata catapultata in una nuova direzione, aveva spento il cervello e aveva permesso solo al cuore di guidarlo.

    «Devi dirglielo.» proferì Bill, improvvisamente.

    Sospirò perdendosi negli occhi del moro.

    «Non sono pronto.» rispose scostandogli una ciocca di capelli dal volto.
    «Credi che sarai mai pronto?».
    Lo sguardo di Bill si era accigliato, brutto segno visto che stava per arrabbiarsi.

    «La verità è che tu ti vergogni di me.».

    «Bill, io non mi vergogno... mi serve un po' più di tempo, è successo tutto troppo in fretta io non lo so.».

    Il moro si alzò dalla panchina sbuffando e gli diede le spalle.

    «Ti prego, non fare così.».

    Il rasta lo raggiunse e lo abbracciò da dietro, il moro si voltò e gli sorrise prima di stringerlo in un abbraccio: sapeva cosa doveva fare.

    **

    « Tom possiamo parlare?».

    La testa di Jorg spuntò dalla porta e Tom sorrise.

    «Certo papà, entra...».

    Tom era avvolto ancora nell'accappatoio e si stava asciugando i rasta.

    «Ti rubo solo un minuto, stai uscendo?» domandò l'uomo accomodandosi sul letto.

    «No, penso che io e Bill guarderemo un film qui a casa.».

    Jorg sorrise felice.

    «Era proprio di questo che ti volevo parlare. Sai, sono felice che tu abbia fatto uno sforzo per diventare amico di Bill... mi hai reso orgoglioso.».

    Tom sorrise.

    «Non è così male!» rispose, cercando di non sbilanciarsi anche se i suoi occhi in realtà lo tradivano: si poteva scorgere una luce diversa in essi.

    Jorg si alzò e lo abbracciò; presto Tom avrebbe saputo la verità.

    «Ci vediamo a cena!».

    Jorg uscì mentre Tom si toglieva l'accappatoio lasciando intravedere la schiena nuda, Bill decise di non entrare e di godersi quello spettacolo ancora per un po’.

    Le spalle del rasta erano larghe e forti mentre il suo sedere era sodo e perfetto, i rasta gli cadevano sbarazzini mentre alcune gocce d'acqua precipitavano libere sulla schiena, il moro si passò la lingua sulle labbra pensando che in fondo quella vendetta non era poi così spiacevole.

    Si avvicinò a Tom e gli cinse le braccia attorno alla vita creando una scia di baci che partiva dal collo e si estendeva alla clavicola. Il rasta sobbalzò a quel tocco ma subito dopo sospirò abbandonandosi completamente al moro; l'erezione di Bill pulsava insistentemente e premeva contro le natiche di Tom, lui rise piano mentre si voltava per incontrare le labbra del moro, la sua lingua si scontrò con la pallina metallica di Bill mentre lo adagiava piano sul letto stendendosi completamente nudo sopra di lui facendo sfregare i loro peni.

    Bill gli morse un labbro prima di spingere Tom sotto di lui, fece scendere una mano lungo il suo petto umido e sorrise malizioso mentre poggiava il palmo aperto contro la sua erezione.

    «Dio, Bill...» Tom deglutì.

    Il moro passò la sua lingua sulle labbra dischiuse del rasta e poi scese lungo il collo afferrando un lembo di pelle con i denti e risucchiandola dentro la sua bocca, chiazzando di un rosato leggero il collo del rasta; Tom fremette sentendo il suo corpo ricoperto dai baci bagnati del moro.

    L'erezione bruciava e faceva male; Bill sorrise ancora mentre risucchiava il pene del moro dentro la sua bocca.

    Tom chiuse gli occhi lanciando dei gemiti di piacere ogni qualvolta il moro affondava la testa in mezzo alle sue gambe, alzò ancora lo sguardo verso di lui mentre si portava una mano all'inguine per masturbarsi

    «Tomi…» sospirò «Così i nostri genitori penseranno che siamo due fratellini incestuosi.» rise e tornò a guardare il volto di Tom stravolto dal piacere.

    Il rasta mugugnò qualcosa di incomprensibile mentre sentiva di stare per venire, sorrise a Bill e lo spinse contro il suo pene, non voleva che si fermasse.

    «Non siamo nemmeno fratelli...oh, così… così Bill.».

    La lingua del moro adesso stava percorrendo tutta la lunghezza fino a fermarsi sulla punta per stimolare il glande, poi si aiutò con le mani. Capì che Tom era ormai vicinissimo all'orgasmo e prese a masturbarlo velocemente facendolo venire e Bill pensò che sì, quella vendetta era molto più piacevole di quanto avesse creduto.

    Si sistemò i vestiti e andò a baciare il rasta sulle labbra.

    «Vestiti... ci vediamo sotto.».

    Gli fece l'occhiolino e sparì, un turbine di emozioni lo aveva investito, ma lui cercava di ignorarle e di distrarsi; doveva chiamare Andreas.


    **

    Georg scaraventò Andreas contro al muro facendogli male, mentre Gustav cercava di calmarlo.

    «Georg, lascialo! Lui non c'entra nulla!».

    Il ragazzo lasciò la presa mentre il biondo si massaggiava la spalla dolorante.

    «Cazzo... ti rendi conto che se è vero la nostra reputazione andrà a puttane?».

    Gustav annuì, mentre lanciava un'occhiataccia ad Andreas.

    «Sei sicuro di quello che dici?».
    «Sono sicuro di quello che vedono i miei occhi... non vedo perché inventare simili cose!».

    Un ghigno si stampò proprio sul volto del castano.

    «Potresti... magari per gelosia, sappiamo tutti che Tom e Vivian sono molto legati.».

    Gustav inarcò un sopracciglio, in un modo o nell'altro sua sorella era sempre tirata in mezzo.

    «Georg, non dire cazzate!» esclamò «Quindi tu sei certo di aver visto Trümper e Tom baciarsi al parco?».

    Andreas annuì.

    Gustav e Georg si lanciarono un'occhiata, stavano pensando la stessa cosa ed effettivamente il discorso non faceva una piega dal momento che Tom ultimamente era parecchio cambiato.

    Georg si avvicinò minaccioso al biondo.

    «Ti avverto Andi, se quello che hai detto non è vero, finisce male!» sputò in terra «Ah, e non una parola con nessuno.».

    Si allontanò e Gustav con lui.

    Poco, ancora poco tempo e Georg Listing e soci ci avrebbero pensato due volte prima di rivolgersi a lui in quel modo, il suo pensiero vagò poi su Vivian e lui sospirò.

    Bill l'aveva messo comunque in un bel casino.



    NOTE: saaaaaaaaaaaalve V.V Non ho molto da dire su questo capitolo, perche' credo parli da se.
    Sembrava quasi che Bill potesse lasciarsi andare ma le ombre del suo passato lo inseguono tanto da spingerlo ad agire velocemente.
    Che dire di Tom? Confermo sembra una ragazzina innamorata in piena crisi ormonale.

    Alla prossima ;)
    SPOILER (click to view)
    avete visto la barba di Bill? U_U


    Edited by [.KraHliiza Dreamer.] - 29/4/2011, 15:58
     
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  9. MorgieStorm
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    oooo... che bello...
    questa volta niente ritardi!... ma il 10 ancora non mi è arrivato... <_<

    comquneu passiamo al capitolo...

    bill... forse non ha ben chiaro il concetto che -quello che pensa che sia- suo padre è morto...
    e facendo soffrire tom, e di rimando jorg... non risolve proprio un cazzo... possibile che sia così idiota da crederlo....
    invece di accorgersi dei sentimenti che stanno nascendo per tom e concentrarsi su quello, lui pensa solo a vendicarsi... ma che coglione...

    tom invece è proprio perso... ma un pò di cervello in testa gli è ancora rimasto... infatti non cede subito alle richieste di bill...
    anche se tempo che al prossimo capitolo spiattelerà tutto..
    e cagc o cazz a fatto già tutto andreas... che cogline!
    però in questa fic mi piace... e povera vivian cosa cazzo gli faranno passare ora!

    epo?
    poi fanno i mailini... e bravi...
    bill..
    "ni voj ni voj ma se mi daj mi pur coj!" che nel mio dialetto vuol dire "non lo voglio non lo voglio, ma se me lo dai me lo rpendo!"
    xD
     
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    LKSDNOUFGBOBFEOWUbofuebgfoubNGFANGINAPINGFAINGFINA??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
    oKEIIIII dopo il Bill barbuto mancava un capitolo del genere!!o_O
    Mamamama :tet: :tet: :tet: com'è bravo il nostro Bill ehh è__é non solo a predere cose in bocca :ehsì: :ehsì: è bravo nel cuoricino :cuore: . Presto Tom sarà come un Dio, una droga per te! Non riuscirai a fare meno di lui. Sarà la tua vita :rox:
    Andreas non so... ma è scemo? o.o cioè non può ontinuare a far così! che kaulitz! :nono:
    Jorg.... tu ti pentirai di aver voluto pace e amore fra quei due u.u inizieranno a riprodursi per tutta la casa :ehsì: :occhioni: e tu dovrai stare a sentire e pulire xDD
    Hahhahaha dai, non posso darti torto, ANCHE A ME E' PIACIUTO TANTO IL CAPITOLO xDD ora continuerai così?? eh?? :superlove: :superlove:
    Brava^__^ complimenti!
     
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  11. MorgieStorm
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    cattiva stella.... xD
     
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    hahahahah ma perchè maiiiiiii u.u?????
     
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  13. MorgieStorm
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    così... xD
    vienimi ad aiutare... sto scrivendo l'11 capitolo e non so cosa fare all'inzio...
    non riesco ad iniziare cazzo!
     
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  14. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (MorgieStorm @ 29/4/2011, 15:39)
    oooo... che bello...
    questa volta niente ritardi!... ma il 10 ancora non mi è arrivato... <_<

    comquneu passiamo al capitolo...

    bill... forse non ha ben chiaro il concetto che -quello che pensa che sia- suo padre è morto...
    e facendo soffrire tom, e di rimando jorg... non risolve proprio un cazzo... possibile che sia così idiota da crederlo....
    invece di accorgersi dei sentimenti che stanno nascendo per tom e concentrarsi su quello, lui pensa solo a vendicarsi... ma che coglione...

    tom invece è proprio perso... ma un pò di cervello in testa gli è ancora rimasto... infatti non cede subito alle richieste di bill...
    anche se tempo che al prossimo capitolo spiattelerà tutto..
    e cagc o cazz a fatto già tutto andreas... che cogline!
    però in questa fic mi piace... e povera vivian cosa cazzo gli faranno passare ora!

    epo?
    poi fanno i mailini... e bravi...
    bill..
    "ni voj ni voj ma se mi daj mi pur coj!" che nel mio dialetto vuol dire "non lo voglio non lo voglio, ma se me lo dai me lo rpendo!"
    xD

    ahahahahahahahahah esattamente!
    Tom si è completamente andato e meno male che faceva il
    duro :shifty:
    il 10 lo sto ricopiando al pc e lo sto continuando
    stasera spero di riuscire a mandartelo!

    Andreas è un cretino >.<

    CITAZIONE (**stern** @ 29/4/2011, 16:14)
    :superlove: :olala: :pray: :smirk: :ops: :applauso: :D :lol: :agitato2: :agitato2: :agitato2: :agitato2: (IMG:http://i55.tinypic.com/2wm2pgn.jpg) (IMG:http://i55.tinypic.com/2wm2pgn.jpg) image image
    LKSDNOUFGBOBFEOWUbofuebgfoubNGFANGINAPINGFAINGFINA??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
    oKEIIIII dopo il Bill barbuto mancava un capitolo del genere!!o_O
    Mamamama :tet: :tet: :tet: com'è bravo il nostro Bill ehh è__é non solo a predere cose in bocca :ehsì: :ehsì: è bravo nel cuoricino :cuore: . Presto Tom sarà come un Dio, una droga per te! Non riuscirai a fare meno di lui. Sarà la tua vita :rox:
    Andreas non so... ma è scemo? o.o cioè non può ontinuare a far così! che kaulitz! :nono:
    Jorg.... tu ti pentirai di aver voluto pace e amore fra quei due u.u inizieranno a riprodursi per tutta la casa :ehsì: :occhioni: e tu dovrai stare a sentire e pulire xDD
    Hahhahaha dai, non posso darti torto, ANCHE A ME E' PIACIUTO TANTO IL CAPITOLO xDD ora continuerai così?? eh?? :superlove: :superlove:
    Brava^__^ complimenti!

    buahuahuahuahuahua sto ancora ridendo dopo aver letto il tuo commento!
    Felice che ti sia piaciuto **
    ormai sono diventati intimi quindi mi posso sbizzarrire :superlove:

    Si Andreas è un povero deficiente <_<

    grazie ^_^
     
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  15. MorgieStorm
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    User deleted


    CITAZIONE
    ahahahahahahahahah esattamente!
    Tom si è completamente andato e meno male che faceva il
    duro
    il 10 lo sto ricopiando al pc e lo sto continuando
    stasera spero di riuscire a mandartelo!

    Andreas è un cretino >.<

    brava paolina... io intanto continuo il travaglio con l'11.. voglio cercare di essere puntuale anche io! ^^
    ardua impresa...
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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