POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. [.KraHliiza Dreamer.]
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    ahahahahahahahahaha è troppo paranoico Tom U.U
    mamma mia quasi da ricovero xD
     
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  2. PinaKaulitz88
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    Recuperati entrambi i capitoli ^-^

    Certo che per Tom è stato davvero un brutto colpo ritrovarsi Bill come fratellastro e per Bill questa sarà occasione di maggiori "attacchi" nei confronti di Tom... Una guerra senza esclusione di colpi!
    Devo dire che più la storia va avanti, più mi coinvolge.

    Complimenti :agitato1:
     
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  3. Leben
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    Lettoooooooooooooooo.
    Il nostro puffo coccoloso ha proprio bisogno di una bella calmata altrimenti i suoi bollenti spiriti lo fonderanno. Ci sarà da divertirsi nel momento in cui troverà realmente Bill nel bagno di casa sua, magari alle prese con ceretta e pinzette, allora si che puffino dovrà vedersela faccia faccia con le sue voglie. E' un cane che si mordo in continuazione la coda. Non riesce a decifrare a questo suo "patetico" odio perchè in fondo lui è buono, ma quando qualcuno riesce a scavarci dentro, solo con gli occhi crolla tutto il castello. Bill è un ammaliatore, sa giocare bene le proprie carte e punta molto in alto. Punto a far sfracellare quello che non sarebbe mai dovuto nascere, ma prima o poi anche li finirà le cartucce e dovrà arrendersi.
    In un mondo pieno di disagi, incomprensioni, si cerca sempre la strada della vendetta, dell’ipocrisia senza fermarsi mai a guardarsi dentro e capire cosa effettivamente può essere fatto. Entrambe i ragazzi stanno sbagliando, anche se, dai propri sbagli capiranno la lealtà.
    Ci resta solo di attendere e vedere cosa inventeranno ancora una volta….
     
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  4. schreifrei
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    C’è ma che tipo me lo sono letta tutto d’un fiato???? **

    CITAZIONE
    Stava dormendo. Sì, probabilmente stava dormendo e Trümper dentro la sua cucina doveva essere il frutto di un incubo, non c’era altra spiegazione plausibile.

    Tom chiuse gli occhi per un secondo che parve durare un’eternità.
    “Lui non è qui, Tom stai dormendo. Avanti svegliati, svegliati, svegliati!”. Si disse, cercando di convincersi

    Povero tomiii…mi fa così tanta tenerezza :(

    CITAZIONE
    Ehi, Tom stai bene?» Jorg lo riportò alla realtà.

    Doh!

    CITAZIONE
    «Bene,vado a prendere il dolce!» sentenziò infine Jorg.
    Simone poggiò il tovagliolo sul tavolo e fece per seguire l’uomo.
    «Ti aiuto, tesoro.».

    OH.CAZZO

    CITAZIONE
    poi si concentrò su Tom, dal momento che erano rimasti da soli, lui risultava alquanto turbato per cui tormentarlo sarebbe stato una goduria. Si spostò piano con la sedia facendosi più vicino al rasta.
    «Che cazzo stai facendo?» tuonò lui, inviperito.
    Il moro sorrise, poggiando pericolosamente la mano sulla gamba di Tom, proprio vicino al suo inguine.
    «Cos’è, mi picchierai ancora perché ti è piaciuto?» sussurrò.
    Il rasta sbiancò immediatamente, il cuore palpitava in modo frenetico.
    «N-non è vero…» balbettò infine.
    Bill gli si fece ancora più vicino e poggiò le labbra sul suo orecchio, Tom sembrava come immobilizzato, i suoi muscoli non rispondevano ai suoi comandi: era in trappola.

    OH.CAZZO OH. CAZZO. :Q____________ *sta leggermente collassando*

    CITAZIONE
    «Non mentire, Tomi…» continuò il moro «Ti è anche diventato duro… lo sento.».
    La sua voce era bassa e sensuale e la sua mano adesso vagava più sicura in mezzo alle gambe del rasta.
    Una scarica di adrenalina gli attraversò il corpo, Trümper lo guardava con malizia e non sarebbe stato difficile sbatterlo al muro e baciarlo fino a soffocare

    :Q________________________________ *morta*

    CITAZIONE
    «Io e Simone abbiamo deciso di vivere tutti insieme qui.».

    Tom a quella affermazione non riuscì più a trattenersi, si alzò di colpo dal tavolo e assunse una colorazione rossastra sul volto; era in piena crisi di nervi: avrebbe dovuto condividere la sua quotidianità con Trümper, che cosa ne sarebbe stato di lui?
    «No!» urlò in piena rabbia «Non vivrò mai con questo finocchio, scordatelo!».

    OH PORCA PUFFA KAULITZ!!!!!!!!
    Oddio povero tomi… ahiahi qui si mette male hihi
    Però ci vedo anche tanto zumzum e.è hihi

    CITAZIONE
    «Mamma, ma che…» Bill la guardava incredulo.
    «Che hai fatto a Tom?» chiese la donna

    Stima per simone! *o*

    Ahmmm oora si capisce tutto l’astio di bill nei confronti di jorg

    CITAZIONE
    No Tom… devi chiedere scusa a Bill.» il tono di Jorg era diventato autoritario.

    Gli occhi di Tom si riempirono di rabbia, avrebbe dovuto anche chiedere scusa a quel pagliaccio che ormai aveva preso gusto nel tormentarlo? Queste cose però dovevano rimanere segrete o Jorg come tutti i suoi amici avrebbe interpretato male. Poi Jorg lo attirò a se e lo strinse in un abbraccio

    «Mi fa male vederti così, ma ti prego fa uno sforzo, ho bisogno di lei… ho bisogno di essere felice come ormai non lo sono da anni.».

    Tom al contatto con il Jorg si lasciò andare, strinse forte i lembi della maglia del padre tra le mani, avrebbe fatto questo sacrificio pur di vederlo sorridere

    Oddio che scena magnifica *.* oddio troppo dolce e tenera

    Oh mio diooooo!!!! Muhahahhahah *rotola* oddio quasi ci credevo che realmente gli stesse facendo una sega muhahahah oddio muhahah c’è peròòò troppo bella la scena del sogno muhahahhahah

    Eeeh l’inconscio l’inconscio che si riversa nel sogno…
    Eeh il sommo maestro (freud) aveva capito tutto sisi sisi u.u

    CITAZIONE
    fece un respiro profondo e si infilò una mano dentro ai boxer: il suo pene era ancora eretto

    MUHAHAHAHHAHAHAHAH MUAHAHAHHAHA oddio ahahahhaha c’è ahahhahahah *rotola, cade, rotola e rirotola* ahahah oddio ahahah ora non smetto più di ridere ahahahah

    Commmunquee la scena del Pompinoà :Q________ ahahhaha

    C’è Pà amo questo capitolo! Ahah lo amo troppo!!! È sicuramente il mio capitolo preferito fino ad ora *Q* ahahahhaha è scritto davvero bene, dettagliato nelle scene più belle e scorrevole.

    OTTIMO LAVORO Pervs<3 ^^ brava brava la mia Socia ;P complimenti!!!
     
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  5. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (PinaKaulitz88 @ 9/4/2011, 18:17)
    Recuperati entrambi i capitoli ^-^

    Certo che per Tom è stato davvero un brutto colpo ritrovarsi Bill come fratellastro e per Bill questa sarà occasione di maggiori "attacchi" nei confronti di Tom... Una guerra senza esclusione di colpi!
    Devo dire che più la storia va avanti, più mi coinvolge.

    Complimenti :agitato1:

    Eh si, a Bill sta andando tutto liscio come l'olio
    e Tom ormai non puo' farci niente

    Oh ma grazie

    CITAZIONE (Leben @ 10/4/2011, 10:16)
    Lettoooooooooooooooo.
    Il nostro puffo coccoloso ha proprio bisogno di una bella calmata altrimenti i suoi bollenti spiriti lo fonderanno. Ci sarà da divertirsi nel momento in cui troverà realmente Bill nel bagno di casa sua, magari alle prese con ceretta e pinzette, allora si che puffino dovrà vedersela faccia faccia con le sue voglie. E' un cane che si mordo in continuazione la coda. Non riesce a decifrare a questo suo "patetico" odio perchè in fondo lui è buono, ma quando qualcuno riesce a scavarci dentro, solo con gli occhi crolla tutto il castello. Bill è un ammaliatore, sa giocare bene le proprie carte e punta molto in alto. Punto a far sfracellare quello che non sarebbe mai dovuto nascere, ma prima o poi anche li finirà le cartucce e dovrà arrendersi.
    In un mondo pieno di disagi, incomprensioni, si cerca sempre la strada della vendetta, dell’ipocrisia senza fermarsi mai a guardarsi dentro e capire cosa effettivamente può essere fatto. Entrambe i ragazzi stanno sbagliando, anche se, dai propri sbagli capiranno la lealtà.
    Ci resta solo di attendere e vedere cosa inventeranno ancora una volta….

    Bello, mi piace sempre leggere i tuoi commenti sempre molto profondi e interessanti

    Beh hai pienamente ragione, sono perfettamente d'accordo!

    CITAZIONE (schreifrei @ 10/4/2011, 13:40)
    C’è ma che tipo me lo sono letta tutto d’un fiato???? **


    C’è Pà amo questo capitolo! Ahah lo amo troppo!!! È sicuramente il mio capitolo preferito fino ad ora *Q* ahahahhaha è scritto davvero bene, dettagliato nelle scene più belle e scorrevole.

    OTTIMO LAVORO Pervs<3 ^^ brava brava la mia Socia ;P complimenti!!!

    Eccolaaaa ti attendevo con impazienza lol
    sembra di guardare un film insieme, cioe' mi immagino proprio
    te davanti allo schermo con gli occhi a palla e io che ti faccio pat-pat *rotola*

    Grazie mille sono contenta che ti sia piaciuto :wub:

     
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  6. schreifrei
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    CITAZIONE
    ahahahahahahahahaha è troppo paranoico Tom U.U
    mamma mia quasi da ricovero xD

    mi ricorda tanto qualcuno *fischietta sentendosi presa in causa*

    volevo fare i complimenti a Leben, mi dimentico di farlo sempre u.u perchè mi piacciono davvero molto i tuoi commenti e condivido quello che ha detto Paolì sui tuoi commenti ^^

    CITAZIONE
    Eccolaaaa ti attendevo con impazienza lol
    sembra di guardare un film insieme, cioe' mi immagino proprio
    te davanti allo schermo con gli occhi a palla e io che ti faccio pat-pat *rotola*
    Grazie mille sono contenta che ti sia piaciuto

    hihi <3 siiiii è veroooo è proprio cosiiii muhahhahah mi fai pat-pat hahhahah lol

    ^^ di nulla ciccias<3 mi è piaciuto troppo qsto cappy...non c'è storiaa xD
     
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  7. Sarah TH
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    Mamma mia Tom...Datti una calmata eh?! U.U

    E' solo Bill mica chissà chi xD però una cosa che mi sfugge e non vorrei fare la rompi palline...Ma se Bill e Tom stanno in classe insieme e il pippo mentale (Tom u.u) è stato bocciato com'è possibile?? Tom ha fatto la primina xD...

    Ora non vedo l'ora del continuo...altimenti me lo sogno io il continuo =D
     
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  8. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE
    hihi <3 siiiii è veroooo è proprio cosiiii muhahhahah mi fai pat-pat hahhahah lol

    ^^ di nulla ciccias<3 mi è piaciuto troppo qsto cappy...non c'è storiaa xD

    ahahahahaha davvero ti ricorda qualcuno? Chissa' perche' anche a me U.U

    Uh io adoro fare pat pat u.u

    CITAZIONE (Sarah TH @ 10/4/2011, 15:56)
    Mamma mia Tom...Datti una calmata eh?! U.U

    E' solo Bill mica chissà chi xD però una cosa che mi sfugge e non vorrei fare la rompi palline...Ma se Bill e Tom stanno in classe insieme e il pippo mentale (Tom u.u) è stato bocciato com'è possibile?? Tom ha fatto la primina xD...

    Ora non vedo l'ora del continuo...altimenti me lo sogno io il continuo =D

    Tom è piu' grande di Bill, essendo bocciato si ritrova nella sua stessa classe ^^
     
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  9. schreifrei
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    CITAZIONE
    ahahahahaha davvero ti ricorda qualcuno? Chissa' perche' anche a me U.U

    Uh io adoro fare pat pat u.u

    jaja ricordaren qualcunen u.u (me oggi parlaren in tedeschen maccheronichen u,u)

    ** mi fai patpat???? *-*

    comunquen tu postaren heute! u,u jaja
     
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  10. Leben
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    puffo coccoloso puffo coccoloso puffo coccoloso upupup
     
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  11. [.KraHliiza Dreamer.]
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    abbiate pazienza non è ancora pronto...Gio' ha avuto da fare ^^
     
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  12. MorgieStorm
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    ragazze sto iniziando ora...
    mi dispiace tanto... ma ho avuto un sacco fa fare per gli esami di mia sorella...

    ora lo beto e poi lo avrete!
     
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  13. schreifrei
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    u.u io capiren u,u e aspettaren con trepidanzen y.y
     
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  14. [.KraHliiza Dreamer.]
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    -CAPITOLO 7-




    «Bill stai bene?».

    Simone stava scrutando il figlio che se ne stava immobile davanti alla sua tazza di caffè a fissare un punto indefinito sul pavimento; da quando si era svegliato quella mattina non le aveva rivolto la parola se non con un misero “Buongiorno”, cosa alquanto strana visto che Bill era logorroico.

    Il moro si destò dai suoi pensieri e fissò la madre.

    «Sei sicura di voler vivere con quell'uomo?» chiese incerto.

    La sua voce era fredda, distaccata e Simone si avvicinò cercando di tranquillizzarlo, nessuno lo conosceva come lei.

    «Ne abbiamo già parlato tesoro... eri d'accordo con me, perché adesso me lo chiedi?».

    Bill si portò la tazza di caffè alle labbra e ne bevve un sorso prima di tornare a discutere con la madre.

    «Così... voglio solo esserne sicuro.» la sua voce però non aveva cambiato tono, il moro insisteva nel voler rimanere gelido anche nei confronti di sua madre; era ok, avrebbe diviso la sua vita con quella dei Kaulitz ma Simone non doveva illudersi perché era una cosa provvisoria: Tom e Jorg Kaulitz erano come una barca destinata ad affondare nel più profondo degli abissi.

    «Allora è ok? Posso stare tranquilla?» chiese timorosa.
    «Tranquilla, è ok.» mentì ancora una volta il moro.

    La donna gli sorrise e afferrò la sua tazza di caffè.



    Più tardi, Andreas stava camminando nervosamente lungo il marciapiede che si trovava proprio di fronte alla casa di Bill, era sempre estremamente a disagio quando doveva affrontare il moro, da un lato si sentiva non adatto alla “grandezza” di Trümper: lui auspicava a voler essere sempre così perfetto... e poi c'erano i sensi di colpa ad attanagliarlo: stava tradendo Tom e quelli che per due anni aveva sempre considerato i suoi amici; quando aveva cominciato il liceo era sempre stato preso in giro per motivi che tutt'ora restavano a lui sconosciuti, forse per via della sua debolezza, della sua sensibilità, e Tom insieme agli altri gli erano andati incontro, gli avevano teso la mano.

    Lanciò un'ulteriore sguardo in direzione della casa e finalmente Bill venne fuori, andandogli incontro ondeggiando i fianchi ed atteggiandosi a diva, come ormai era solito fare. Gli sorrise e Andreas non ebbe più alcun dubbio: sarebbe diventato come lui, sicuro di sé.

    «Ehi Andi!Dobbiamo fare in fretta, non voglio che ci vedano.» esordì il moro.
    «Bill per quanto ancora dovrà durare?» rispose il biondo.

    Bill fece spallucce.

    «È troppo presto, mi servono ancora alcune informazioni e poi ti prometto che sarai quello che vuoi.».

    Andreas annuì, il moro gli sorrise compiaciuto prima di tornare serio.

    «Mi trasferirò da Kaulitz, c'è qualcosa che devo sapere prima?».

    Il suo sopracciglio era ancora inarcato, aveva incrociato le mani al petto ed attendeva che il biondo dicesse un qualcosa che potesse essergli d’aiuto.

    «Mmm... non saprei.» rispose il biondo, alzò lo sguardo verso il moro e vide che quello stava cominciando a perdere la pazienza. Non poteva deluderlo, cercò quindi nel cassetto della memoria un qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutarlo a ricordare e poi la soluzione gli si presentò davanti.

    «Non saprei... credo che sia molto geloso delle sue cose…» disse esitante «quindi probabilmente non vorrà che tu invadi i suoi spazi.».

    Bill sbuffò, si era aspettato qualcosa di più interessante.

    «Va bene,» continuò «continua a informarti.» e lo liquidò, lasciandolo fermo e immobile sul marciapiede mentre si dirigeva verso la scuola.

    **

    Tom uscì di casa sbattendo la porta alle sue spalle. Era ancora buio fuori e l'aria era gelida a contatto con la pelle nuda, si tirò al capo il cappello della felpa e strinse la sciarpa attorno al viso per cercare di ripararsi, mise le cuffie all'orecchio e fu pronto per partire.

    Nei suoi pensieri però il sogno di quella notte era ancora estremamente vivido, ricordava tutto nei minimi dettagli: la doccia fredda quella mattina non era servita a schiarirgli le idee. Aveva studiato un po’ di psicologia e sapeva che il sogno era il risultato dei suoi desideri repressi, il suo inconscio si stava risvegliando, gli stava mandando dei segnali: quello sarebbe stato l'inizio dell'ascesa verso gli inferi.

    Aumentò il volume dell'i-pod nel vano tentativo di mettere a tacere la sua coscienza; desiderava Trümper con tutto se stesso, ma nello stesso tempo lo odiava con tutta l'anima, gli avrebbe rovinato la vita e qualcosa dentro di lui insisteva nel ricordarglielo.

    «Tom! Hey Tom!».

    Qualcuno lo aveva afferrato per un braccio, il rasta si voltò e incrociò due occhi azzurri.

    «Sei tu...» disse rivolgendosi a Vivian e cercando di calmare il suo cuore che aveva preso a battere insistentemente.

    La ragazza aggrottò la fronte.

    «Anche a me fa piacere vederti, Tom!» rispose cercando di risultare sarcastica.
    «Scusami, davvero. Ho solo troppi pensieri per la testa.» rispose.

    Lei lo fissò per un attimo.

    «Vuoi parlarne? Andi non è ancora arrivato ho del tempo.».

    Tom sbuffò, ultimamente era sempre sfuggente con lei, forse era arrivato il momento di tastare il terreno e di capire fino a che punto avrebbe potuto parlargli dei suoi dubbi su Trümper.

    «Bill Trümper verrà a vivere a casa mia.» esordì atono.

    La bionda spalancò gli occhi prima di lanciarsi in una sonora risata che provocò un senso d'irritazione nel rasta.

    «Tom non scherzare... per quale motivo una futura rock star tedesca si dovrebbe trasferire a casa tua?».

    Incrociò le braccia al petto mentre ancora era possibile leggere nel suo volto un filo d'incredulità, il rasta sbuffò sonoramente prima di afferrare il pacchetto delle sigarette ed accendersene una.

    «Perché mio padre e sua madre hanno deciso di vivere insieme.» aveva alzato la voce, non gli piaceva essere deriso, tantomeno dalla sua amica.

    Lei fece un respiro profondo mentre ancora cercava di dare un senso a quello che il rasta gli aveva appena detto.

    «Davvero... Tom stai dicendo la verità? Bill si trasferirà da te?» Vivian cercava di scandire bene tutte le parole, voleva essere sicura di quello che Tom gli avesse appena rivelato.

    «Chi si trasferirà da te Tom?».

    Gustav e Georg erano appena comparsi dal nulla, quei due avevano la capacità di apparire nei momenti meno consoni. In un lampo gli balenò il ricordo di lui e Trümper in bagno, da soli... se solo Georg non fosse arrivato quel giorno!

    «Cazzo!».

    Buttò in terra la sigaretta che ancora non aveva raggiunto nemmeno la metà e la spense con un piede; erano alle solite, ancora quel maledetto Trümper che si ostinava a provocarlo anche dentro i suoi pensieri.

    Lanciò un'occhiataccia agli amici e si diresse a passi svelti verso la scuola, una terribile ansia lo stava attanagliando.

    «Ma che gli prende?» Gustav diresse il suo sguardo verso la sorella nell'attesa di una risposta, anche Georg aveva preso a guardarla insistentemente.

    «È a causa di Trümper, vero?» ringhiò poi.

    Lei si guardò intorno furtiva, alla disperata ricerca di una scusa per sfuggire dall'interrogatorio di quei due, poi finalmente il suo sguardo si illuminò, Andreas era arrivato. Agitò la mano nella sua direzione nel tentativo di farsi notare; il biondo si avvicinò e salutò il gruppetto in leggero imbarazzo.

    «Andiamo Vivi?» chiese timoroso.
    «Mia sorella non va da nessuna parte!» sentenziò Gustav «Non finché non ci avrà detto cosa succede a Tom.».

    Andreas si morse un labbro, immaginava benissimo cosa stesse succedendo a Tom, ma Vivian, lei che ne poteva sapere?

    «C'entra Trümper, non è vero?» continuò il biondo.

    Vivian fece un passo in avanti, verso il fratello stava quasi per perdere le staffe, odiava essere trattata in quella maniera.

    «Io adesso me ne vado con Andi! Riguardo a Tom, sarà lui a parlarti se vorrà!».

    Il suo sguardo era diventato minaccioso e ne Gustav ne Georg avevano osato obbiettare.

    **

    Georg si diresse svelto in classe, seguito da Gustav. Lì vi avrebbero trovato Tom e affrontato la questione, erano amici e lui non poteva comportarsi così ignorandoli completamente.

    Non si erano sbagliati, Tom era chino sul suo banco e si teneva la testa tra le mani.

    «Tom! Che cazzo succede?».

    Gustav lo fece sobbalzare; per un attimo aveva creduto ancora che Trümper fosse lì, pronto a cogliere il suo momento di debolezza e infierire su di lui, ormai sembrava essere diventato il suo passatempo preferito.

    Tom mugugnò qualcosa di incerto prima di mandare a fanculo i suoi amici, il biondo però insistette.

    «Tom parla o andrò a chiedere spiegazioni a Bill Trümper.».

    I loro occhi si incrociarono per qualche istante, Gustav sembrava realmente intenzionato a non cedere, Tom sospirò inchiodandolo con lo sguardo.

    «Come sai che è lui il problema?» chiese un po' incerto
    «È sempre lui il tuo problema, lo è da quando ha messo piede a Loitsche.» la voce di Gustav era severa, quasi come a volerlo ammonire.

    Tom sospirò rassegnato prima di raccontare ai suoi amici il suo problema, o meglio una parte del suo problema perché non poteva certo dire loro che si sentiva attratto da quella checca: sarebbe stato come scavarsi la fossa da solo.

    «La donna di mio padre è la madre di Trümper... si trasferiranno a casa mia, avrà tutto quello che vuole, dobbiamo lasciarlo in pace.» ammise rassegnato.

    Gustav rimase in silenzio per un arco di tempo imprecisato, mentre Georg, al contrario, sembrava essere diventato logorroico, era incredulo e arrabbiato allo stesso tempo e le parole uscivano sconnesse dalla sua bocca.

    «Cazzo Tom, non puoi permetterlo! Quello prenderà il sopravvento e ci schiaccerà come noccioline!».
    «Che cazzo dovrei fare Ge, mh?» gli occhi del rasta speravano davvero che l'amico avesse la soluzione, ma sapeva che risolvere un problema simile fosse alquanto improbabile

    «Qualsiasi cosa pur di non rendergli la vita facile a quella finta star!».

    Tom tornò a sedersi sul banco, non poteva dare ascolto a Georg, per quanto dentro di sé sapesse di dover impedire a Trümper di entrare nella sua vita, non poteva tradire suo padre.

    Gustav finalmente tornò in sé.

    «Cazzo amico... sei in un bel casino.» disse.
    «Proprio per questo Trümper deve pagare!» aggiunse Georg.

    Il rasta sbatté il pugno contro il banco, mentre qualche faccia incuriosita si voltava verso di lui.

    «Non toccatelo o siete finiti.» concluse.

    E poi i suoi occhi saettarono immediatamente verso la figura alta e snella stava varcando la soglia della classe: il centro dei suoi desideri era arrivato.


    **

    Il telefono squillò a lungo prima che Simone si decidesse a rispondere, dall'altro capo del filo la voce calda di Jorg gli inondò il cuore di un calore immenso.

    «Ehi, amore, come stai?».

    La donna tentennò un po’ prima di rispondere, era nervosa e stava attorcigliando il filo del telefono al suo dito.

    «Credi dovremmo parlare ai ragazzi?» chiese timorosa «Infondo li stiamo catapultando in una nuova vita, non si sopportano, e forse se sapessero che sono fratelli la cosa cambierebbe.».

    Jorg fece un respiro profondo.

    «È troppo presto per questo, ne abbiamo parlato mesi fa; sarebbe un trauma: dobbiamo abituarli. Lo so che pensi che sia un controsenso, infondo abbiamo detto loro che andremo a vivere insieme che neanche si conoscevano... però quando ho saputo che Bill è mio figlio non ho resistito.».

    Simone sorrise, era grata del fatto che Jorg avesse capito il motivo per cui non avesse scoperto prima che Bill in realtà era suo figlio e non di Gordon, come avevano pensato tutti.

    «Ti amo, sei un angelo nessun altro uomo avrebbe capito.».
    «Io ho sbagliato, e non avrei avuto nessun diritto a chiuderti la porta in faccia... non adesso che ci siamo ritrovati dopo anni.».

    Aveva sempre pensato che la vita fosse strana, a volte compie dei giri immensi, fa affrontare dei viaggi che sembrano interminabili e quando sembra che il sipario si stia per chiudere accade l'impossibile. Le luci si accendono e ricomincia lo spettacolo.

    **

    Bill passeggiava tranquillamente lungo il cortile della scuola, aveva la borsa sotto braccio e gli inseparabili occhiali da sole; si scostò una ciocca ribelle dal viso e si diresse verso l'entrata. In testa aveva soltanto un unico pensiero fisso: Tom Kaulitz.

    Stava per varcare la soglia dell'atrio quando un ragazzo muscoloso e 2 volte più largo di lui gli si parò contro, il moro abbassò di qualche centimetro gli occhiali sul naso per vedere meglio di chi si trattasse: Georg era di fronte a lui e il suo sguardo non prometteva nulla di buono.

    Bill lo scrutò attentamente da capo a piedi prima di esordire «Listing!».

    Un ghigno di disprezzo si disegnò sul volto del ragazzo.

    «Vedo che ti ricordi bene di me...».
    «Mi ricordo sempre di chi lecca il culo ad un altro per diventare qualcuno.» sputò gelido il moro.

    Georg strinse forte i pugni, ma non riuscì a contenersi: afferrò Bill per il colletto e lo spinse contro il cancello facendogli male.

    «Stai alla larga da Tom, stai lontano da noi o finisce male intesi?».

    I suoi occhi erano gelidi e piedi di rabbia. Tom per colpa di Bill era irriconoscibile; a rugby non era più il numero uno, anzi “non era più” e basta, avevano perso partite importanti per colpa della sua distrazione, e la causa era sempre e solo Bill Trümper; ma cosa più importante gli mancava il vecchio Tom, il suo vecchio amico.

    Bill afferrò entrambe le mani di Georg che si trovavano ancora sul suo colletto e le staccò con forza, poi si diede una sistemata, guardò nuovamente il castano di fronte a lui, lo stava fulminando con lo sguardo, come aveva osato?

    «Vedi di non intralciarmi, Listing... non sarò sempre così amorevole.» ringhiò.

    Diede le spalle al ragazzo e si accinse ad entrare a scuola, lasciando Georg fermo nello stesso punto in cui lo aveva lasciato, impassibile ed incredulo.

    Non appena il moro fu dentro la classe un vociare diverso lo accolse, le solite ragazzine lo acclamavano gonfiando spropositatamente il suo ego, ma Bill non badò a nessuna di loro e il suo sguardo saettò immediatamente sul rasta, lui se ne accorse si irrigidì leggermente mentre veniva incatenato al suo sguardo. C'era un qualcosa in Trümper che sapeva di misterioso ma che lo attirava maledettamente.

    **

    Tom era rientrato in casa, era nervoso e irascibile e inoltre non sapeva cosa aspettarsi. Forse Simone era già lì e Bill li avrebbe raggiunti in poco tempo. Si sentiva ansioso e voleva sapere al più presto se la donna fosse o meno nell'abitazione.

    Si diresse in cucina e fu lieto nel constatare che ai fornelli Jorg fosse completamente solo, Simone non era in casa e quindi non avrebbe rivisto nemmeno Trümper.

    «Hai parlato con Bill?» chiese Jorg, il rasta quasi si infastidì del fatto che il padre non gli avesse chiesto nemmeno come stava. Sbuffò prima di accomodarsi.

    «No papà... lo farò al più presto.».

    L'uomo servì la frittata nei piatti e poi sbatté con forza un pugno contro il tavolo.

    «Cazzo Tom! Al più presto deve essere oggi!».

    Tom deglutì preoccupato, non poteva essere che suo padre pretendesse che lui si recasse dal nemico ad implorare pietà, subito dopo però i suoi dubbi furono chiariti.

    «Oggi verranno qui a portare alcuni scatoloni e noi li aiuteremo. Chiarirai con Bill, non ci sono scuse.».

    Lo sguardo del rasta vagava perplesso, l'idea che Trümper e sua madre stessero per trasferirsi a casa sua adesso sembrava diventare più reale e inoltre non riusciva a capire perché Jorg insistesse tanto nel voler che lui chiarisse al più presto con il moro. Inspirò ed espirò profondamente: non aveva scelta.



    Il suono del campanello lo fece sobbalzare, Jorg era uscito da almeno mezz'oretta ed era già di ritorno con i due ospiti.

    Tom si trascinò a passi pesanti verso l'ingresso e poi aprì la porta.
    Il suo cuore perse una decina di battiti quando il moro gli apparve davanti, entrò nell'ingresso senza troppi complimenti e non degnandolo di uno sguardo.

    «Dove sono Simone e mio padre?» chiese intimorito il rasta.

    Bill si voltò, appoggiò uno scatolone in terra e poi rispose.

    «Arrivano... avanti mostrami la casa.» proferì gelido.

    Era come se Tom tutto a un tratto fosse diventato impotente, un tempo non si sarebbe lasciato trattare così... già, ma in un tempo dove Bill Trümper non esisteva.

    Pensò a suo padre e decise di fargli strada, percorsero le scale e si ritrovarono lungo un corridoio.

    «Qui ci sono le camere da letto,» lo informò «v-vuoi entrare?».

    Le sue mani avevano cominciato a sudare e lui dovette passarle sulla stoffa dei suoi jeans per asciugarle cercando di darsi un contegno.

    «Entriamo.» concluse il moro.

    La prima camera era quella di Tom, la più spaziosa e bella di tutta la casa; il moro diede un'occhiata ai poster presenti sulle pareti e una smorfia si dipinse sul suo volto, ma non disse nulla: era come se aspettasse che Tom prendesse la parola.

    Il rasta colse l'occasione, fece un passo in avanti e lo affrontò.

    «Senti Bill... so che noi siamo partiti male... ma visto che dovremmo condividere la nostra vita, che ne dici di ricominciare?».

    Si stava torturando le mani mentre invece il moro non batteva ciglio, era attento a non farsi sfuggire nessuna parola che uscisse dalle labbra di Tom.

    «Davvero... scusami.».
    «Perché?» il moro adesso sembrava essere uscito da quella fase di silenzio «Perché mi hai offeso gratuitamente senza nemmeno conoscermi, mh?».

    I suoi occhi erano fissi su Tom e lo scrutavano attentamente, fece qualche passo in avanti avvicinando il suo volto pericolosamente a quello del rasta.

    «Bill... ascolta.» il rasta chiuse gli occhi e pensò a suo padre, “deve essere felice” fu quello il motivo per cui non allontanò il moro da sé, o almeno si illudeva potesse essere quella la vera ragione.

    Bill rimase immobile, la schiena di Tom era contro il muro, appoggiò le sue mani e continuò.

    «Forse perché io ti piaccio?» ammise.

    Il rasta deglutì sonoramente. Sarebbe voluto scappare ma i suoi sensi non rispondevano più ai comandi, non c'era più alcun dubbio: Bill Trümper lo stava avvelenando.

    Il rasta tirò un sospiro di sollievo nel momento in cui Jorg e Simone fecero capolino dal corridoio, Bill si staccò immediatamente da Tom e fece finta di niente mentre il rasta al contrario sembrava molto turbato.

    «Bene. Tom ti ha portato a visitare la vostra camera, ti piace?» domandò Jorg.

    Il rasta spalancò gli occhi incredulo. Per quale motivo avrebbe dovuto dividere la camera con Trümper? Lui aveva bisogno della sua intimità e quello era davvero troppo.

    «Ma papà... abbiamo una camera vuota.» provò a dissuadere l'uomo ma senza riuscirci.
    «Avanti Tom, non vorrai dare a Bill la camera più piccola e tenerti questo stanzone tutto per te!» fece l'occhiolino mentre gli occhi del rasta vagavano in giro alla disperata ricerca di una soluzione.

    «Non serve, posso trasferirmi io!» disse ormai in preda al panico.

    L'uomo lo guardò accigliato poi scrollò le spalle.

    «Più avanti, magari se avrai voglia di ripulirla, va bene. Ma per il momento si fa così.».

    La voce dell'uomo era diventata improvvisamente severa e Tom sapeva che ormai qualsiasi lotta sarebbe stata persa.

    La coppia uscì dalla camera lasciandoli soli, il moro fece un sorriso compiaciuto mentre si apprestava ad uscire, si avvicinò e gli sussurrò nell'orecchio.

    «Non essere spaventato Tomi... ci divertiremo, vedrai.».

    Lo sguardo ammiccante di Trümper gli fece contorcere lo stomaco e anche se avrebbe dovuto, non provava disgusto, solo una strana, nuova sensazione che non lo rassicurò per niente: l'inferno doveva essere un luogo dannatamente affascinante.


    Note: salve ** come al solito non so mai cosa dire xD
    Questo è un capitolo di passaggio, Tom si sta arrendendo
    piano piano e Bill invece rimane determinato a tormentarlo
    Per quanto riguarda Jorg invece beh sapeva gia' da tempo che Bill
    è suo figlio ecco per cui insiste tanto con Tom, puo' sembrare apparentemente
    egoista perche' pensa solo alla sua felicita' ma in realta' non lo è perche'
    vuole che Tom abbia un rapporto con suo fratello.
    Beh... come ho gia' detto, nulla è come sembra e al prossimo capitolo
    ci saranno del colpi di scena ;)
     
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  15. MorgieStorm
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    ed eccoci qui... con un altro capitolo postato in tempo... -per un pelo-

    beh, povero tom...
    tutte alui... però penso che da una parte sia felice di poter avere bill sempre con sè... o melgio, il suo corpo... perchè fino ad ora è di quello che si è parlato, e non di altro!

    bill ci va a nozze!
    ma penso che non gli dispiacere neanche a lui vivere con tom... un buon modo di smorzare la noiosa vita d afiglio unico!

    beh, no, mai pensato che jorg fosse egoista... d'altronde, però.. dal momento che bill e tom sono semi adulti dovrebbe lasciare loro libera scelta dicend loro la verità dal momento che hanno tutto il diritto di saperla...
    17 anni lontani non sono bastati?!

    tom piano piano però si arrende... o forse non riesce proprio a resistere....


    chissà se saremo in tmepo pe ril prossimo post... o.O
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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