POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. Leben
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    Ma questo puffo coccoloso non vuole darsi un attimo di tregua. Che gli dirà mai la testa? Troppi puff neuroni gli stanno consigliando la via sbagliata…decisamente. Non si risponde con la violenza. Quel sangue sulle nocche non gli hanno offerto niente sul piatto d’argento solo frustrazione.
    Adesso come la mettiamo? I nodi sono giunti al pettine. Simone ha varcato la soglia di casa Kaulitz e non era di certo da sola. Il suo incubo peggiore si è materializzato dentro il suo regno portando ulteriori scompiglio e turbamenti.
    La maschera di cera che per anni ha indossato Tom colerà al sole. Già sta incominciando a sciogliersi. Anche un’altra maschera cadrà, mostrando solo la realtà.
    Interessante…moooolto interessante.
    Attenti che si prevede una cena da urlo…io starei sotto il tavolo: la guerra dei roses con tanto di forchette e piatti volanti.
    Continua presto presto upup bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
     
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  2. [.KraHliiza Dreamer.]
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    [QUOTE=schreifrei,2/4/2011, 20:49]
    CITAZIONE
    buahuahuahuahuahuahua mi è venuta l'ansia a me leggendo i tuoi commenti e i tuoi sospetti pur conoscendo la storia xD ahahahahahaha

    Beh si la scena dove Bill viene aggredito è particolare perche'
    in realta' Bill oltre al dolore fisico non prova niente mentre Tom
    è tormentato continuamente.

    Da dannnnnnnnn Simone è la donna di Jorg
    ahahahahahahahah tanto lo so che mi ami U_U

    o.O perchè ansia??? o_O

    U_U certo che ti amo. questo ormai è una cosa risentita u.u però non ti scagiona dal fatto che io ti voglia prendere a padellate per il solo fatto che hai tagliato sul più bello T.T è.é[QUOTE]


    no perche' seguivo passo passo i tuoi commenti e mi sono
    fatta prendere dall'ansia lol

    tu sei un mito U.U

    oh me anche ti ama U.U


    CITAZIONE (Leben @ 3/4/2011, 13:05)
    Ma questo puffo coccoloso non vuole darsi un attimo di tregua. Che gli dirà mai la testa? Troppi puff neuroni gli stanno consigliando la via sbagliata…decisamente. Non si risponde con la violenza. Quel sangue sulle nocche non gli hanno offerto niente sul piatto d’argento solo frustrazione.
    Adesso come la mettiamo? I nodi sono giunti al pettine. Simone ha varcato la soglia di casa Kaulitz e non era di certo da sola. Il suo incubo peggiore si è materializzato dentro il suo regno portando ulteriori scompiglio e turbamenti.
    La maschera di cera che per anni ha indossato Tom colerà al sole. Già sta incominciando a sciogliersi. Anche un’altra maschera cadrà, mostrando solo la realtà.
    Interessante…moooolto interessante.
    Attenti che si prevede una cena da urlo…io starei sotto il tavolo: la guerra dei roses con tanto di forchette e piatti volanti.
    Continua presto presto upup bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    Infatti... con la violenza non si risolve nulla e adesso
    per puffo coccoloso è peggio U_U

    grazie comunque<3


     
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  3. schreifrei
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    CITAZIONE
    no perche' seguivo passo passo i tuoi commenti e mi sono
    fatta prendere dall'ansia lol

    tu sei un mito U.U

    oh me anche ti ama U.U

    ahah oddio... cmq capisco :D

    io? un mito?? naaaah xD

    <3 <3 <3 <3
     
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  4. PinaKaulitz88
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    Non sto stando a casa mia in questi giorni, appena riesco leggo e commento :D
     
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  5. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE
    ahah oddio... cmq capisco :D

    io? un mito?? naaaah xD

    <3 <3 <3 <3

    Si invece U.U

    CITAZIONE (PinaKaulitz88 @ 4/4/2011, 13:04)
    Non sto stando a casa mia in questi giorni, appena riesco leggo e commento :D

    tranquilla tanto non scappa (:
     
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  6. Sarah TH
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    Due capitoli indietro a causa della mia assenza????????????????????????????? D:


    NO. Devo recuperare =D Ora m'immergo nella lettura u.u
     
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  7. Sarah TH
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    Oooooooooooook mi sono rimessa in paro u.u

    DISASTROOOOOOOOOOOOOO Cosa farà ora il nostro Tom picchiatore?? Cosa succederà a Simone e Jorg? Bill infastidirà il nostro rasta boy per tutta la serata fino a beccarci due sberle oppure si ammazzeranno di ***** in bagno? E Gustav si accorgerà che Andreas è una doppia medaglia? u.u Tutto nel prossimo capitolo =D
     
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  8. Leben
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    up up puffo coccoloso
     
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  9. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (Sarah TH @ 5/4/2011, 18:43)
    Oooooooooooook mi sono rimessa in paro u.u

    DISASTROOOOOOOOOOOOOO Cosa farà ora il nostro Tom picchiatore?? Cosa succederà a Simone e Jorg? Bill infastidirà il nostro rasta boy per tutta la serata fino a beccarci due sberle oppure si ammazzeranno di ***** in bagno? E Gustav si accorgerà che Andreas è una doppia medaglia? u.u Tutto nel prossimo capitolo =D

    ahahahahaha sembra quasi una pubblicita'
    oddio ti stimo :rox:
     
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  10. MorgieStorm
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    oddio oddio oddio...
    sono indietro con il betaggio...
    mi ritiro a betare il sei...

    colpevole io! :(
     
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  11. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (MorgieStorm @ 6/4/2011, 20:20) 
    oddio oddio oddio...
    sono indietro con il betaggio...
    mi ritiro a betare il sei...

    colpevole io! :(

    ma va sei velocissima U.U
     
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  12. MorgieStorm
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    ora finisco di leggre una fic...

    *sai della mia solidarietà con i nuovi postaggi... bisogna invogliare le nuove scrittrici!"

    e poi ti controllo il chappy che comuqnue mi sembrava molto buono già inizialmente... quindi credo che non dovremmo fare ancora molto! ^^
     
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  13. [.KraHliiza Dreamer.]
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    CITAZIONE (MorgieStorm @ 7/4/2011, 16:43) 
    ora finisco di leggre una fic...

    *sai della mia solidarietà con i nuovi postaggi... bisogna invogliare le nuove scrittrici!"

    e poi ti controllo il chappy che comuqnue mi sembrava molto buono già inizialmente... quindi credo che non dovremmo fare ancora molto! ^^

    concordo v.v
    perche' certe sono davvero interessanti
    e non vengono prese in considerazione
     
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  14. [.KraHliiza Dreamer.]
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    -CAPITOLO 6-




    Stava dormendo. Sì, probabilmente stava dormendo e Trümper dentro la sua cucina doveva essere il frutto di un incubo, non c’era altra spiegazione plausibile.

    Tom chiuse gli occhi per un secondo che parve durare un’eternità.
    “Lui non è qui, Tom stai dormendo. Avanti svegliati, svegliati, svegliati!”. Si disse, cercando di convincersi.

    «Ehi, Tom stai bene?» Jorg lo riportò alla realtà.
    Il rasta fissò il padre inebetito, poi spostò gli occhi su Trümper che se ne stava in un angolo con le braccia conserte a fissarlo, sul volto si potevano ancora notare i lividi che qualche settimana prima lui stesso gli aveva procurato.

    Distolse lo sguardo da Bill e si concentrò sulla donna che stava di fronte a lui, sorrideva appena.

    «Piacere Tom.» disse senza troppi indugi.

    Simone era davvero bella: i suoi capelli erano neri e ricci e le ricadevano sul volto donandole un’aria sbarazzina; il suo viso si aprì completamente in un sorriso a trentadue denti, rivolse il suo sguardo a Jorg e poi tornò nuovamente su Tom.

    «Ciao Tom! Finalmente ci conosciamo… tuo padre mi ha parlato così tanto di te! Questo è mio figlio Bill, ma credo voi due vi conosciate già…».

    Si voltò verso Bill e gli fece segno di avvicinarsi, lui ubbidì mentre Tom cominciava a sudare freddo: quella situazione adesso era fin troppo reale. No, non stava sognando.

    «Ciao Tom.» sputò gelidamente Trümper.
    «Ciao…» rispose il rasta intimorito.

    Gli occhi di Bill erano carichi di odio e non faceva nessuno sforzo per fingere che non fosse così.

    «Dai, accomodiamoci a tavola; sono certo che Bill sia affamato!».

    Jorg interruppe quel gioco di sguardi che si era venuto a creare tra i due, c’era una guerra in corso, una guerra invisibile e silenziosa che stava provocando caos e tumulti dentro entrambi.

    Si diressero in soggiorno ed ognuno prese il proprio posto al tavolo e tristemente Tom dovette sedersi vicino al moro; suo padre aveva studiato tutto nei minimi dettagli, ma aveva tralasciato la cosa più importante: non gli aveva mai parlato di Bill.

    «Allora Bill, ti piace Loitsche?» Jorg cercava in tutti i modi di risultare amichevole.

    Il moro alzò lo sguardo verso di lui, esitò prima di rispondere; e lo fece solo perché Simone lo stava supplicando con lo sguardo.

    «È carino qui… anche se la gente a volte non sta bene con se stessa e mi aggredisce.» il suo sguardo saettò immediatamente su Tom, lui lo abbassò prontamente mentre l’ansia cominciava a farsi spazio dentro di lui: Jorg non doveva sapere.

    «Mi dispiace davvero, Loitsche ha anche questa gentaglia purtroppo.» continuò l’uomo «Se hai bisogno comunque io e Tom siamo a tua disposizione.».

    Jorg diede una pacca leggera al figlio, ma il rasta non osò guardarlo.

    «Grazie.» sentenziò il moro digrignando i denti, risultare gentile con quell’uomo gli costava fatica.

    Tom dal canto suo se ne stava il più possibile rannicchiato nella sua parte di tavolo e stava ben attento a non incrociare gli sguardi furtivi di Bill; sì, perché anche se non lo aveva dato a vedere, Trümper lo aveva fissato per tutta la durata della cena, mentre lui si era limitato a rispondere alle domande di Simone cercando di ignorare le sue occhiate furtive.

    «Bene,vado a prendere il dolce!» sentenziò infine Jorg.

    Simone poggiò il tovagliolo sul tavolo e fece per seguire l’uomo.

    «Ti aiuto, tesoro.».

    Bill rabbrividì non appena la madre pronunciò quel nomignolo, poi si concentrò su Tom, dal momento che erano rimasti da soli, lui risultava alquanto turbato per cui tormentarlo sarebbe stato una goduria. Si spostò piano con la sedia facendosi più vicino al rasta.

    «Che cazzo stai facendo?» tuonò lui, inviperito.

    Il moro sorrise, poggiando pericolosamente la mano sulla gamba di Tom, proprio vicino al suo inguine.

    «Cos’è, mi picchierai ancora perché ti è piaciuto?» sussurrò.

    Il rasta sbiancò immediatamente, il cuore palpitava in modo frenetico.

    «N-non è vero…» balbettò infine.

    Bill gli si fece ancora più vicino e poggiò le labbra sul suo orecchio, Tom sembrava come immobilizzato, i suoi muscoli non rispondevano ai suoi comandi: era in trappola.

    «Non mentire, Tomi…» continuò il moro «Ti è anche diventato duro… lo sento.».

    La sua voce era bassa e sensuale e la sua mano adesso vagava più sicura in mezzo alle gambe del rasta.

    Una scarica di adrenalina gli attraversò il corpo, Trümper lo guardava con malizia e non sarebbe stato difficile sbatterlo al muro e baciarlo fino a soffocare, ma poi si ricordò dei suoi amici, si ricordò di come il moro lo avesse umiliato e poi anche di Jorg; davvero non poteva pensare a Bill a quel modo, lo stomaco si contorse mentre cercava di reagire.

    «Ti prego basta.» pigolò incerto.

    Il moro sorrise compiaciuto prima di allontanarsi velocemente da Tom; Simone e Jorg avevano appena fatto il loro ingresso nel soggiorno.

    La donna prese posto e appoggiò il piatto con il crème caramel al centro del tavolo.

    «Tom, qualcosa non va?» chiese Jorg incuriosito.

    Tom si destò dai suoi pensieri e sorrise appena.

    «Tutto ok.» mentì.

    Dal canto suo Trümper era soddisfatto e aveva un ghigno dipinto in pieno viso: Jorg si preoccupava sempre di Tom, anche inutilmente.

    “Splendido” pensò.

    Poi divenne serio di colpo, vedendo che Jorg aveva appena preso la mano di Simone tra le sue, la stringeva e le sorrideva, lei timida faceva altrettanto.

    «Allora… glielo diciamo?» chiese l’uomo leggermente intimorito.

    La donna arrossì visibilmente, poi trasse un lungo respiro, a quel punto gli occhi di Tom e Bill erano puntati su di loro; quello di Tom non prometteva nulla di buono, mentre invece Bill era rimasto composto riguardo un qualcosa che probabilmente conosceva già.

    «Dirci cosa?» intervenne Tom, aveva una strana sensazione.

    Jorg sorrise dolcemente, cercando di allentare la tensione che si era venuta a creare in quella casa.

    «Io e Simone abbiamo deciso di vivere tutti insieme qui.».

    Tom a quella affermazione non riuscì più a trattenersi, si alzò di colpo dal tavolo e assunse una colorazione rossastra sul volto; era in piena crisi di nervi: avrebbe dovuto condividere la sua quotidianità con Trümper, che cosa ne sarebbe stato di lui?

    «No!» urlò in piena rabbia «Non vivrò mai con questo finocchio, scordatelo!».

    «Thomas Kaulitz, smettila subito!» ringhiò il padre mentre con lo sguardo implorava Simone.

    Bill era rimasto in silenzio al suo posto, adesso era diventato difficile decifrare la sua espressione, i suoi pensieri. Simone lo fissò dritto negli occhi, il suo sguardo era severo; si avvicinò poi a Jorg.

    «Forse è meglio che noi andiamo… ci sentiamo.».

    Jorg abbassò lo sguardo desolato.

    «Mi dispiace.» concluse.

    **

    In macchina era calato il silenzio, Bill aveva abbassato il finestrino e l’aria gelida lo colpiva in pieno viso pizzicandogli il naso, si voltò in direzione di Simone per poi scrutarla: teneva le mani rigide sul volante e non faceva nessun movimento se non quello di cambiare marcia ogni tanto. Bill sbuffò e accese lo stereo; quel silenzio non gli piaceva per nulla, Simone però lo spense immediatamente.

    «Mamma, ma che…» Bill la guardava incredulo.
    «Che hai fatto a Tom?» chiese la donna.

    Il suo tono non prometteva niente di buono, non era solita alzare la voce con lui quindi Bill aggrottò le sopracciglia e la guardò torvo.

    «Che gli ho fatto? Ti sei forse dimenticata che mi ha dato del finocchio?» anche il moro aveva alzato la voce.

    Simone frenò bruscamente tanto che Bill fu costretto a mettere le mani contro il cruscotto dell’auto per non schiantarsi contro il vetro; la cintura di sicurezza lo infastidiva. La donna si voltò verso il figlio con un'aria di rimprovero.

    «Se te l’ha detto ci sarà un motivo, Bill; insomma, hai visto come è scattato quando Jorg gli ha dato la notizia?».

    Simone gesticolava, proprio come faceva Bill quando s’infervorava, lui sbuffò infastidito.

    «Non gli ho fatto niente, possiamo andare a casa adesso?».

    Si stava davvero innervosendo, infondo la vittima era lui, Simone trasse un lungo respiro e poi riprese a parlare con calma.

    «Devi diventagli amico… in fondo diventerete fratelli e poi sembra un ragazzo così brillante…».

    Bill inarcò il sopracciglio, lo faceva sempre quando non era d’accordo su qualcosa.

    «Brillante? Non considererei brillante uno che è stato bocciato in prima media; mamma io sono brillante, non lui!» esclamò facendo trapelare tutto il suo disgusto.

    «Solo perché ha avuto un incidente di percorso non implica che non sia brillante… suvvia Bill, solo perché tu hai la fortuna di essere bravo in tutto non devi snobbare gli altri.» rispose Simone.

    Sembrava che stesse facendo la predica a un bambino di prima elementare, Bill era vanitoso ed egocentrico e inculcare in lui certe idee era davvero un’impresa. D’improvviso scaraventò un calcio contro il solito cruscotto ed inveì contro la donna.

    «Cazzo mamma, per te è brillante uno che mi riduce così?» aveva quasi le lacrime agli occhi mentre urlava a sua madre l’accaduto, non poteva sopportare che proprio lei si schierasse ancora una volta dalla parte dei Kaulitz, dalla parte di Tom.

    Simone rimase per qualche minuto in silenzio osservando il violaceoche in parte contornava ancora l’occhio di Bill, lei aveva creduto davvero al fatto che fosse stato aggredito da alcuni malviventi.

    «Scusami…» sussurrò infine mentre la lacrime scorrevano veloci sul suo volto.

    Bill era ancora più arrabbiato adesso, possibile che sua madre ancora una volta dovesse pagare per colpe che non erano le sue?

    In un momento la sua mente fu catapultata indietro nel tempo.

    «Mammina non fare così, ti prego.» un timido Bill si era avvicinato alla donna che stava in ginocchio a piangere su di una lapide, una giovane Simone gli accarezzò il volto prima di asciugarsi le lacrime «È tutta colpa mia,» ripeteva «Gordon è morto per colpa mia!».

    Poi un’altra figura alle loro spalle, esile e slanciata, i capelli grigi e raccolti in uno chignon: la nonna, Bill la ricordava benissimo.

    «La colpa è stata di Jorg, non avrebbe dovuto sedurti e poi lasciarti… ti ha illusa… tuo marito sarebbe ancora vivo se quell’infarto non lo avesse stroncato.».

    Infarto. Suo padre era morto così a causa di Jorg. Non avrebbe mai dovuto parlargli della relazione che aveva intrapreso con Simone, non avrebbero mai litigato tutti e tre; Gordon sarebbe ancora vivo oggi e lui non sarebbe cresciuto senza un padre.


    Poi tornò a Loitsche, tornò in macchina accanto alla madre, le prese le mani e le strinse forte.

    «Mamma andrà tutto bene, io ti proteggerò.».

    Simone lo guardò dentro agli occhi, poi afferrò il cellulare e compose un numero.

    **

    Jorg era incredulo. Non riusciva ancora a realizzare del tutto l’accaduto, si avvicinò a Tom che se ne stava seduto sulla sedia con le braccia conserte e l’espressione imbronciata.

    «Tom, dimmi che non è vero quello che hai fatto a Bill.» supplicò l’uomo.
    «Perché non mi hai parlato di lui, cazzo?!» sbraitò il rasta.

    Poi un dolore, la sua guancia destra bruciava come se qualcuno lo avesse marchiato a fuoco, si portò una mano al viso e si massaggiò, poteva ancora sentire il bruciore che lo schiaffo del padre gli aveva procurato. Gli occhi gli si riempirono di lacrime, ma tirò su col naso nel tentativo di resistere.

    «Buona notte.» sibilò gelido e tentò di svignarsela, ma Jorg lo fermò.
    «No Tom… devi chiedere scusa a Bill.» il tono di Jorg era diventato autoritario.

    Gli occhi di Tom si riempirono di rabbia, avrebbe dovuto anche chiedere scusa a quel pagliaccio che ormai aveva preso gusto nel tormentarlo? Queste cose però dovevano rimanere segrete o Jorg come tutti i suoi amici avrebbe interpretato male. Poi Jorg lo attirò a se e lo strinse in un abbraccio

    «Mi fa male vederti così, ma ti prego fa uno sforzo, ho bisogno di lei… ho bisogno di essere felice come ormai non lo sono da anni.».

    Tom al contatto con il Jorg si lasciò andare, strinse forte i lembi della maglia del padre tra le mani, avrebbe fatto questo sacrificio pur di vederlo sorridere.

    «Lo farò papà, domani affronterò Bill.» sussurrò.

    **
    Tom si recò nel bagno, proprio dove aveva visto Trümper dirigersi poco prima, pensando che non ci fosse momento migliore per affrontarlo.

    Bill era dentro uno di quei cubicoli; doveva sembrare una cosa casuale, entrò anche lui e aspettò qualche minuto, non appena sentì lo sciacquone aprì la porta del suo bagno e quasi non urtò Bill uscendo.

    Seguirono momenti di silenzio imbarazzanti, ognuno si diresse verso un lavandino e fece scorrere l’acqua.

    «Cazzo, questi cosi sono sempre scarichi!» si lamentò Tom «Posso prendere un po’ di sapone dalla tua parte?» chiese a Bill, cercando di essere il più gentile possibile.

    Il moro annuì mentre Tom si avvicinò.

    «Grazie eh…» disse poi sfiorandolo appena.

    «Insomma che cosa vuoi, mh?».

    Bill aveva appoggiato una mano al lavandino e l’altra decorata da qualche anello di metallo al fianco giocherellando con il piercing che aveva sulla lingua apparendo estremamente sexy agli occhi del rasta.

    Tom non resistette si avvicinò a lui e lo baciò. Trümper non fece alcuna resistenza, le mani del rasta vagarono sicure dietro la sua schiena, poi Bill si staccò da quel bacio e lo guardò ammiccante mentre gli faceva segno di entrare con lui in uno dei bagni.

    Tom sorrise e presto divorò le labbra del moro ancora una volta.

    Si ritrovò con la schiena appoggiata contro la parete, Bill ormai si trovava in basso e stava cercando di liberare il suo pene dai boxer, non impiegò molto tempo nel farlo e ben presto si ritrovò con la sua lunghezza tra le mani, cominciando così ad alternare movimenti dall’alto verso il basso con ritmo dapprima lento poi sempre più veloce.

    «Mh, Bill…».

    La voce del rasta era spezzata, quella era sicuramente la miglior sega che avesse mai ricevuto in vita sua.

    Il moro lo guardò compiaciuto prima di passare ad altro: stuzzicò appena con la lingua il suo glande prima di risucchiarlo completamente dentro la sua bocca. Tom ebbe un fremito tenendo le mani appoggiate sulla testa del moro aiutandolo nei movimenti mentre si sentiva ormai prossimo all’orgasmo: sarebbe venuto dentro la bocca di Trümper e quel pensiero lo eccitò ancora di più; i suoi occhi si scontrarono con quelli del moro: vedere Bill impegnato con il suo pene era decisamente meraviglioso; ormai ne era sicuro stava per venire.

    «Ti piace eh?» chiese il moro, staccandosi per un momento e tornando a fissare Tom.
    «N-non smettere.» rispose il rasta mentre Bill si apprestava a ricominciare.

    «Già, continua a fare un pompino a questo finocchio.» gli intimò una voce dietro di loro.

    Tom si voltò di scatto, improvvisamente dal nulla era comparso Georg, anche Bill si voltò verso di lui sorridendogli.

    «Hai visto, Ge? È un finocchio anche lui… che ti avevo detto?» cantilenò poi mentre lo affiancava.

    Il rasta era incredulo e non capiva, poi le due figure si avvicinarono a lui.

    «Vergognati… proprio tu che facevi il figo e invece non sei altro che un frocio.» disse Georg.
    «No, ma Trumper… lui…» il rasta cercava invano di giustificarsi.
    «Vergogna, vergogna, vergogna…» il moro si era unito a Georg e insieme si stavano avvicinando a Tom, lui cercò di pararsi il volto con le mani; che sarebbe successo?

    «No!» gridò.

    Si alzò di corsa dal letto, era tutto sudato e aveva l’affanno, allungò una mano verso l’abatjour che giaceva sul suo comodino e fu lieto nel constatare che si trovasse in camera sua, al sicuro; fece un respiro profondo e si infilò una mano dentro ai boxer: il suo pene era ancora eretto.

    Si buttò all’indietro e cadde con un tonfo sordo sul suo cuscino, le mani erano sul volto a coprire gli occhi, il fatto che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare davvero Trümper lo fece rabbrividire.

    «Ci mancava anche l’incubo!» si disse prima di spegnere la luce.

    Sapeva che la sua notte sarebbe stata ancora costellata da altri incubi, ma la realtà… era quella che gli faceva più paura; avrebbe preferito ingerire una dose di veleno piuttosto che finire vivo in pasto a Trümper.



    NOTE: salve u.u beh in questo capitolo finalmente si fa chiarezza sul perche' Bill ce l'ha così tanto con Jorg e di conseguenza con Tom.
    Crede che Jorg gli abbia portato via "suo padre" e di conseguenza vuole vendicarsi.
    Tom ormai non è piu' in se e Bill sta ottenendo quello che vuole perche' per il bene di suo padre accetta qualunque cosa :patpat:
    E poi poveraccio che cosa sogna xD

    come al solito non so mai che dire per cui al prossimo capitolo ^^
     
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  15. MorgieStorm
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    uuuuuuuuuuuuu prima acommentare...

    allora allora...

    ma povero amore Tom... cioè se lo ritrova lì e deve fare anche la bella faccia...
    per non parlare di quando bill gli si avvicina e lo fa eccitare...
    ok, ci piace... però che bastardo! e poi se deve fare le cose o le fa bene o non le fa! xD

    poi bill, mamma mia come è pesante... e rilassati figlio mio, ma non lo vedi quanto ben di dio hai davanti? e tu lo sprechi per loschi piani?! che babbeo...

    e tom... ma cosa sogna?!
    cioè mica per il pompino... ma per georg e gustav!
    cioè tu sei lì bello tranquillo che ti ricevi il tuo bel popone e pensi a georg e gustav? ma concentrati su qyello che stai facendo... anzi, quello che ti stanno facendo!
    premetto che mi era venuto un colpo quando l'ho betato la prima volta... pechè non sapevo che era solo un sogno...
    e che sogno! ^_^
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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