POISON

Au,Twincest not related,Angst,NC17,Romance

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  1. .KraHliiza.
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    Autrice: Paola_Damage
    Beta: MorgieStorm
    Titolo: Poison
    Rating: NC17
    Avvisi: Wip,Adult Content,Au,Language,Violence(lieve),Twincest not related
    Generi: Angst,Romance,Lemon
    Disclaimers: tutto quello che scrivo è puramente inventato e quindi non corrisponde al vero, i Tokio Hotel non mi appartengono e nemmeno Bill&Tom, non guadagno assolutamente nulla


    Riassunto: Qualcosa, da quando Bill aveva varcato la soglia della scuola, era cambiata dentro di lui facendogli provare una rabbia che nemmeno credeva di avere; quel ragazzo aveva uno strano potere attorno e Tom sentiva il bisogno di difendersi.




    note: salve ^^ che dire... ho deciso di cominciare a postare prima solo il prologo,
    lo so non è molto lungo pero' voglio farmi un'idea, se vedo che questa ff piace allora posterò gli altri capitoli *incrocia le dita* se no pazienza :D
    Spero che chiunque legga lascera' un commento anche negativo
    c'è sempre da imparare dalle critiche no?
    Va bene...vi lascio

    Buona Lettura









    PROLOGO




    Da quando Trümper era entrato nella sua vita tutto aveva preso una svolta diversa; in senso negativo ovvio.

    Bill era riuscito pian piano ad insinuarsi, a sconvolgere la sua normalità, si era preso tutto: la sua camera, le sue ragazze, i suoi amici... ma questo non gli era bastato; lui voleva altro: voleva la sua anima ed era pronto a tutto per ottenerla e Tom ne era una vittima del tutto cosciente.

    Quando il veleno penetra dentro, non si ha il tempo di reagire, perché in men che non si dica si è già mescolato al sangue e l'organismo pian piano muore, il cuore cessa di battere; ecco, Tom si sentiva così.

    «Credo che tu sia il veleno più potente che ci sia in circolazione Trümper... devi esserne soddisfatto, mi stai distruggendo!»

    Bill alzò lo sguardo, aveva sempre quella sua aria beffarda e soddisfatta, il rasta avrebbe voluto strangolarlo per tutto quello che gli aveva fatto: lo aveva trasformato, non era più se stesso.

    l moro fece qualche passo in avanti, si avvicinò a lui ma non disse nulla, fece una risatina e uscì dalla camera lasciandolo di soppiatto, ma in qualche modo Tom sentiva che doveva reagire, non poteva permettergli di fargli ancora del male.
    Gli corse dietro e lo strattonò, lui si voltò e lo fulminò con lo sguardo.

    «Puoi farmi male quanto vuoi Bill... tanto so che provi davvero qualcosa per me.».

    Si fermò di colpo sul ciglio delle scale, le parole del rasta lo avevano evidentemente colpito, lo scrutò attentamente e per un attimo e Tom fu certo di aver intravisto una fiamma dentro ai suoi occhi, ma poi se ne pentì immediatamente: che cazzo aveva detto?

    «Tu sei un idiota Tom Kaulitz, io innamorarmi di te? Te l'ho fatto credere e' vero, volevo vedere fino a che punto il tuo cuore avrebbe resistito.»

    Stava mentendo, il rasta lo sentiva; gli aveva mostrato una parte di se che conosceva solo lui, aveva sempre saputo che Bill non poteva essere quella persona fredda e calcolatrice che gli si era presentata; è vero, aveva cercato di confonderlo un sacco di volte con i suoi comportamenti: una volta dolce, l'altra spietato; ma per qualche strana ragione non ci era mai riuscito fino in fondo, dentro di se nel più profondo sapeva chi era il vero Bill Trümper... e lo sapeva anche adesso.

    «Tu... tu menti!».

    «La mia vendetta e' conclusa.» continuò il moro «Tra poco compirò 18 anni e potrò andarmene da questo schifo di posto.».

    Tom strinse forte i pugni: aveva voglia di colpirlo in pieno volto.

    «Dovevamo festeggiare insieme... tutte quelle promesse…».

    Non aveva mai pianto in vita sua, quella era la prima volta, voleva sprofondare dalla vergogna, che razza di persona era diventata?

    Andava a letto con un ragazzo e poi frignava solo perché lui l'aveva lasciato, ma a questo punto non era più in grado di controllare le parole, abbassò lo sguardo.

    «Io non credevo nell'amore Bill, perché me l'hai fatto conoscere?».

    Qualcosa si mosse dentro Bill. Anche i suoi occhi erano diventati lucidi e per la prima volta dopo tanto tempo, guardò Tom senza alcuna ombra di disprezzo, sembrava essersi dimenticato della sua vendetta.

    «È meglio così... fidati.» disse

    Ma adesso che era stato infettato non voleva più guarire, il veleno aveva avuto effetto e lui non voleva liberarsene

    «Sei uno stronzo... ma non voglio che tu vada via.»

    Il rasta alzò ancora una volta lo sguardo verso di lui, ormai non aveva più nulla da perdere, non era più il Tom Kaulitz di prima... per cui se doveva essere debole, tanto valeva esserlo fino alla fine

    «Non posso stare senza di te!» continuò.

    Bill si avvicinò a lui.
    Stavolta era maledettamente dolce e non era il suo solito trucchetto, sentiva che era sincero, gli bastava guardare dentro ai suoi occhi nocciola; gli prese le mani di e le intrecciò alle sue.

    «Nemmeno se ti dicessi che siamo fratelli?».

    Tom si staccò dalla presa del moro, non riusciva più a sentire il suo respiro.
    Se quello era uno scherzo questa volta Trümper aveva esagerato, non l'avrebbe perdonato; fino a che punto Bill era capace di odiare lui e suo padre?

    No, Tom non ci credeva, lui era figlio unico, lo era sempre stato e poi non si assomigliavano per niente. No, lui non poteva ingannarlo ancora.





    <p align="center">PROLOGO
    1°CAPITOLO
    2°CAPITOLO
    3°CAPITOLO
    4°CAPITOLO
    5°CAPITOLO
    6°CAPITOLO
    7°CAPITOLO
    8°CAPITOLO
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    10°CAPITOLO
    11°CAPITOLO
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    13°CAPITOLO
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    15°CAPITOLO
    16°CAPITOLO


    17°CAPITOLO


    18° CAPITOLO



    Edited by Paola_Damage - 6/12/2012, 22:48
     
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589 replies since 28/2/2011, 16:48   7663 views
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