Tokio Hotel - Siamo stati autentici in ogni momento

planet-interview.de [tradotto]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,266
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Tokio Hotel - Siamo stati autentici in ogni momento

    Una conversazione con la band dei Tokio Hotel sulle influenze musicali, il distacco dal team di produttori, i fan fedeli e sul perché non vogliono esser collocati tra il "Deutsch-Pop". ATTENZIONE: stiamo regalando 3 nuovi documentari sui Tokio Hotel "Hinter Die Welt"

    [L'intervista è stata fatta a febbraio 2017.]

    4cPCI2ax_t
    © Lado Alexi

    Bill, Tom, Georg, Gustav, se doveste descrivere il vostro primissimo album e l'album del 2017 "Dream Machine" in una parola ...

    Tom: Il primo era buono, e „Dream Machine“ è ancora meglio (ride).

    Bill: Direi che il primo è stato "ingenuo" e l'ultimo ... hmmm ...

    Alcuni artisti si riferiscono alla loro musica come "adulta" ad un certo punto ...…

    Bill: No, non lo direi adesso. Non penso che "Dream Machine" sia cresciuto, è giocoso e sognatore ... Ora è molto più libero, nelle strutture.

    Bill, ascoltavi band come Green Day e Three Doors Down dieci anni fa, Georg indossava magliette dei Guns'n'Roses, Gustav ascoltava i Rage against the Machine...

    Gustav: … lo faccio ancora oggi.

    Ma quali sono i vostri punti di riferimento musicali oggi? "Dream Machine" sembra molto più simile alla musica elettronica che alla musica rock...

    Tom: Bill e io - lui scrive i testi, io faccio la produzione - siamo totalmente cambiati negli ultimi anni in termini di gusto e ispirazione musicale. Ci piacciono le produzioni di buone canzoni, in parte roba che non si sente nemmeno alla radio.

    Bill: Al momento mi piace ascoltare Madeon. E i Lany, una band hip-hop/indie californiana. Come cantante pop penso che Robyn sia fantastica. Ascolto molto poco la musica rock.

    Tom: Adoro Chet Faker, del quale potrei ascoltare un intero album. Trovo che i Banks siano super.

    Georg: Con me è va un po' a caso, in parte ascolto musica rock, ma mi piace anche Tove Lo.

    Gustav: Io preferisco il Rock'n'Roll.

    Ma qual è il motivo per cui il suono della band è cambiato così tanto?

    Tom: Penso che sia un mix di molte cose: uno è ispirato ai luoghi in cui si vive, poi abbiamo subito un cambiamento, siamo invecchiati.
    In passato, ci si sentiva come se appartenessimo a qualcosa, si cercava qualcosa, eri un rocker, o un hip-hopper o un emo. Non ci sentiamo più così ora, questo si è dissolto con l'invecchiamento. I generi si mescolano oggi.

    Quanti suoni elettronici si possono implementare dal vivo?


    Tom: Tutti. Questo è estremamente costoso, abbiamo sette laptop, diverse tastiere, diversi trigger per i suoni di campionamento - c'è così tanto lavoro tecnico da fare. Gustav ora ha più pad elettronici che batteria acustica, Georg e io saltiamo avanti e indietro tra pianoforte, sintetizzatori, pad, percussioni e chitarra/basso.

    Si sente raramente la chitarra nell'album attuale...

    Tom: La chitarra è ora solo un dispositivo stilistico, un suono di supporto.

    Bill: E quelle sono chitarre più funky.

    v2FEoOBx_t

    Nel febbraio 2018, il documentario "Hinter Die Welt" è stato pubblicato in DVD. Ne stiamo distribuendo tre copie - basta inviare una mail a [email protected] con l'oggetto "Tokio Hotel"..

    Video

    Il vostro testo promozionale recita: "Con "Dream Machine" sapevamo fin dall'inizio che avremmo potuto farcela da soli. Non abbiamo avuto bisogno di un produttore in mezzo o di qualche scrittore di testi. " Quindi non c'è più l'ex team di produttori di David Jost, Peter Hoffmann, Patrick Benzner e Dave Roth?

    Bill: Esattamente, la vecchia squadra non esiste più.

    Questo ha anche qualcosa a che fare con il fatto che non siete più sotto contratto con Universal Music?

    Bill: Sì. Abbiamo dovuto lavorare insieme per molti anni, eravamo in partnership solide - e ora sono finite. Ora possiamo lavorare con chi vogliamo.
    Per il nuovo album non abbiamo quasi fatto niente con nessuno. Ora lavoriamo principalmente con gli amici, che siano registi di video, altri scrittori di testi...

    Tom: Ci è sembrato di tornare alle origini. In termini di: perché lo fate? - Perché ci divertiamo perché vogliamo fare quello che stiamo facendo. Ecco perché con gli amici. E' stato così, abbiamo fatto musica con amici, costruito l'artwork con gli amici, ognuno nella nostra cerchia di amici ha contribuito con delle cose - e quindi vogliamo farlo di nuovo.

    La separazione dal team di produttori, è stato un passo che vi ha emancipato come band?

    Tom: Anche - Comunque, anche perchè non eravamo completamente padroni della situazione.

    Bill: Prima dovevamo muoverci come su di un'impalcatura. Abbiamo fatto le nostre cose, eravamo anche liberi, ma questa impalcatura era sempre lì.
    Se hai un contratto con un'etichetta importante, hai sempre le stesse discussioni e, naturalmente, le strutture principali sono anche un po' obsolete. Abbiamo pubblicato album che non sono più disponibili oggi. Nessuna band è stata sotto contratto da un major per più di dieci anni, qualcosa del genere non esiste oggi.
    Veniamo un po' da un tempo "lontano" che non esiste più oggi - e ora usiamo l'era della musica moderna. Ora possiamo fare molto più liberamente, senza questa impalcatura, ciò che vogliamo veramente fare.

    In tutti gli album precedenti, c'erano quattro-sei compositori che figuravano nei crediti della canzone. Avete sentito questa cosa come una restrizione?

    Bill: Quando lavori con così tante persone, ovviamente molti ego si incontrano. Ma quando abbiamo iniziato ad andare negli studi, avevamo solo 13 anni. Lì ci si sente ancora sopraffatto da un qualcosa - e non pensavamo di poter fare un album del genere da soli. A quel tempo non eravamo musicisti professionisti. Nel frattempo abbiamo imparato molto.

    Tom: Alla fine arrivi al punto in cui hai sufficiente fiducia in te stesso, in cui hai imparato abbastanza cose da prenderlo nelle tue mani. In quel momento non saremmo stati in grado di andare in studio e pubblicare un disco da soli, mai e poi mai.

    Bill: Ecco perché "Dream Machine" è anche il nostro album dei sogni, perché ora siamo in grado di farlo musicalmente da soli.

    C'è gratitudine per le persone che vi hanno prodotto??

    Bill: Assolutamente. Se qualcuno mi chiedesse di tornare indietro, non farei nient'altro di diverso. Era tutto ok al momento. È stata una grande opportunità. Abbiamo avuto tutti una carriera che non avremmo mai sognato.
    E la cosa più importante è: siamo stati autentici in ogni momento. Non c'è nulla dove guardo indietro e dico:'qualcuno ha prescritto questo per me e devo farlo ora'. Oggi io probabilmente non farei più certe cose perché ho dieci anni in più, ma a quel tempo era esattamente quello che volevo fare.

    hbvCbXII_t
    Tokio Hotel im Studio in Berlin © Mindjazz Pictures

    Chi di voi ha il più grande ego??

    Georg: Bill o Tom.

    Tom: Non credo.... Gustav, Georg, Bill e io per ultimo. Nell'ordine (ride).

    E questo come si manifesta?

    Georg: Ci sono discussioni…

    Tom: Non puoi criticare Georg e Gustav a una prova generale. Ma devi dire: "È stato davvero bello, facciamolo di nuovo".

    Bill: Non abbiamo mai grandi litigi. Tutti noi abbiamo il nostro ruolo nella band, ognuno fa le sue cose... Per esempio, se faccio promozione da solo, agli altri non importa. Non vi è alcun motivo di rivalità, su chi ha più seguaci su Instagram o Twitter.

    Parlando di social media: Bill, quanti giorni potresti stare senza Instagram?

    Tom: Vuoi dire quanti minuti?

    Bill: Mi piace stare su Instagram. Ma potrei anche riuscire ad andare in vacanza e non pubblicare nulla per due settimane. Probabilmente non lo farei perché costa follower (ride) ... Certo, i social media non sono solo divertimento privato, ma è anche importante mostrare i loro contenuti per comunicare direttamente con i fan. Non è più necessario far aspettare, lo puoi pubblicare direttamente. Instagram è il più divertente per me perché è visivo. Non mi piace affatto Twitter, e poco anche Facebook...

    Di solito hai uno stile molto elaborato - a volte senti il ​​bisogno di andare in giro per strada in incognito?

    Bill: Ne ho assolutamente bisogno. Ecco perché non viviamo più in Germania, in quanto era davvero difficile. E' appunto perché volevamo andare in giro che siamo andati a Los Angeles. Vado in incognito per la strada di tanto in tanto anche in Germania. Essendo in grado di vivere una vita normale a Los Angeles, ora abbiamo un equilibrio. Non esisteva prima, ed era estremamente una me*da.

    Anche come band avete sempre dato molta importanza all'aspetto esteriore. Ci sono stati momenti in cui avete incontrato fan che si sono atteggiati in modo quasi identico a voi?

    Bill: Sì, ne abbiamo avuti parecchi. Ci sono persone che acquistano le cose ad una ad una, dettagliatamente, che spendono un sacco di tempo per sembrare uguali a noi, a volte anche con gli stessi tatuaggi.
    Oggi, tuttavia, questo è molto meno presente nel mondo della musica moderna. Questa è una cosa oldschool, abbiamo fan che appartengono a uno scenario come questo, che vivono pienamente il loro essere fan. Siamo orgogliosi come band e grati al fatto che abbiamo una fanbase così pazzesca. È una cosa straordinaria.

    Questo crea anche una sorta di responsabilità?

    Tom: Rispetto ai fan? Sì, penso di sì. E le persone che ci seguono da lungo tempo sanno come classificarci. Non è mai stato così per noi, non ci siamo presi particolarmente sul serio.

    Bill: Quello che rappresentiamo, è anche questa cosa della libertà. Non abbiamo mai provato ad adattarci o cercato di compiacere qualcuno. Non credo che abbiamo bisogno di svolgere un ruolo o avere una grande responsabilità.

    Video

    Ci sono state molte persone che hanno frainteso il video "Feel It All"?

    Bill: Non lo so. Non credo che si possa davvero fraintendere il video. Chi guarda il video e pensa che io sia felice quando ci si inietta tutta quell'eroina - non dovrebbe guardare la TV.
    Penso che sia chiaro che il video racconta una storia: è un tributo ai miei film preferiti come "Kids" o "Basketball Diaries".

    Tom: Non è un video autobiografico. Credo che le persone possano distinguere questo. Una cosa è ciò che fa la gente di "RTL Exklusiv" e un'altra è come la gente lo vede davvero.

    Qual è la vostra droga oggi?

    Bill: Penso che essere in tour sia paragonabile ad una cosa del genere. E' come stare in una bolla per noi, in cui ci sentiamo completamente a nostro agio. Non facciamo nulla tutto il giorno, tutto è regolamentato - e tu devi solo andare sul palco e fare musica la sera. Non si tratta di nient'altro. Questo è un mondo in cui ci piace immergerci sempre, di nuovo. Perché noi, come tutti gli altri, abbiamo anche momenti in cui ci imbattiamo nella vita di tutti i giorni, dove non si ha voglia di prendersi cura di tutto, di avere responsabilità, ecc. Quando sei in tour, sei un po' fuori da questo. Si tratta di stare sul palco ogni sera - e il resto è fatto dalla crew.
    La preparazione è molto faticosa, anche perché siamo molto pignoli sui dettagli, proviamo a lungo, prepariamo lo show, con le luci, ecc. Finché tutto non si ferma e ci sediamo sul bus e andiamo al primo show.

    Tom: Quando il circo prende il via, è fantastico.

    Bill: È un po' una droga. Lavoriamo per questo.

    Georg: Questo è uno dei motivi per cui facciamo tutto alla fine della giornata.

    Tom: In caso contrario avremmo due pesanti fumatori nella band, Bill e io abbiamo appena smesso...


    Non ci identifichiamo con le produzioni tedesche.

    Non ci siamo mai presi molto sul serio.

    Abbiamo avuto una carriera che non ci saremmo mai sognati di avere.


    Agli inizi, con la lingua tedesca, era ancora possibile assegnare alla vostra musica un paese d'origine, ma nel pop questi confini sono sfumati. E' ancora possibile individuare la provenienza con il vostro attuale album?

    Bill: Sì, in „Boy Don’t cry“ io canto una parola in tedesco: „Tanzen“. Riguarda anche Berlino, e abbiamo lasciato una parola tedesca. Questa è la prima volta che ho mescolato il tedesco e l'inglese, l'ho sempre trovato sciocco.

    Quindi una parola in tedesco ...

    Tom: Sì, diversamente non c'è molto. Per essere onesti, non ci identifichiamo con le produzioni tedesche.

    Perchè?

    Tom: Perchè penso che il 98% delle cose che nascono in Germania, non siano buone. L' HipHop è ancora sopportabile, ma se mi siedo in auto in Germania e accendo la radio - riesco a malapena a sopportarla.

    Perché non è professionale?


    Tom: Non so da dove venga, ma non mi piace quello che passa alla radio tedesca...

    Bill: Sembra tutto molto uguale..

    Tom: Non posso più dire i nomi, hanno tutti gli stessi testi, tutti gli stessi arrangiamenti - sembra tutto così tedesco.

    Che mi dici di Robin Schulz?

    Tom: Lui sembra molto internazionale, è forte e funziona anche a livello internazionale. In effetti, ci sono anche buoni DJ, come Alle Farben, per esempio. Ma è solo il due per cento ad essere abbastanza ok.
    Non abbiamo mai avuto la sensazione di avere un sound 'tedesco' con la band. Non lo abbiamo mai avuto.

    „Pop tedesco“ sarebbe la collocazione sbagliata ora?

    Bill: Sì, quello sarebbe la collocazione sbagliata. Ho la sensazione che da quando abbiamo smesso di scrivere in tedesco, non ci sia così tanta influenza tedesca.

    Tom: Anche se non ho mai pensato che gli album in lingua tedesca suonassero troppo tedeschi. Penso che non si sia mai notato dal sound che proveniamo dalla Germania.

    Bill e Tom, siete stati nella giuria di "Deutschland sucht den Superstar" nel 2013. Se guardate indietro, la vostra attività a DSDS che cosa ha significato?

    Bill: Significato ... beh, quello era solo un programma televisivo. (Ride)

    Tom: Non era per la nostra carriera personale.

    E per i musicisti che si sono esibiti lì?

    Bill: Penso che sia stato un bene per loro perché hanno avuto persone nella giuria che avevano esperienza in campo musicale.

    Accanto a voi c'era Dieter Bohlen.

    Bill: Sì, ma ce ne sono molti altri che si siedono lì che non fanno musica. Per i candidati, è stato bello avere dei giovani musicisti seduti lì con i quali potevano parlare...

    Tom: E onestamente penso che sia grande quando c'è qualcosa che ha successo - anche se non è la mia musica.

    Ho guardato di nuovo i vecchi episodi di DSDS in cui c'eravate voi. Tra i quali una sequenza dove quattro giovani uomini in abiti comici cantavano „Where do you go?“ di la Bouche per poi essere commentati dalla giuria in maniera forte. Quale è scopo di questo, a parte il daily-soap?

    Bill: Siamo andati lì per lavorare con giovani artisti. Beatrice Egli, che vinse all'epoca, ha ancora molto successo con la sua musica, vende oro ogni volta e se lo vive, ha avuto successo, non avrebbe potuto esserci cosa migliore per lei. Non vuole essere segretamente Britney Spears e cantare pop inglese, ma vuole davvero cantare Schlager - e questo è molto bello.
    Naturalmente, ci sono stati anche molti candidati che hanno partecipato solo per apparire in TV.

    Non ha influito negativamente, il come la trasmissione sia stata fatta, il come sia stata tagliata...

    Bill: Ma…

    Tom: Certo, poi guardi la trasmissione e la pensi così...

    Bill: E' solo uno spettacolo di intrattenimento. Certo, quello che succede sembra davvero ancora diverso. Ecco perché l'abbiamo fatto solo una stagione. Non era al 100% una nostra cosa - e ad un certo punto ci siamo sentiti che dovevamo fare musica da soli.

    dWoXNELR_t
    © Lado Alexi

    Per concludere: essere musicisti è il vostro lavoro?

    Tom: Non ci siamo mai posti la domanda nel corso degli anni, non è mai stato diverso. Penso che onestamente non ci siano alternative.

    Bill: Tom e io abbiamo uno studio a L.A., Tom va lì ogni giorno e ci sta dal mattino presto fino alla sera tardi, fa solo musica, scrive e produce anche per altre persone... Io viaggio, faccio cose di moda, ho fatto un progetto solista, collaborazioni per fotografie e cinema.

    Georg: Abbiamo avuto una lunga pausa, ma facciamo anche un sacco di cose noi stessi, per quanto riguarda il tour, tutto ciò che riguarda il merchandising, mettiamo le mani ovunque. Bill e Tom sono impegnati in tutto il processo creativo e Gustav e io ci interessiamo un po' delle cose che gli corrono a fianco .

    Gustav: Per prima cosa restiamo musicisti professionisti.

    I vostri genitori hanno firmato il vostro primo contratto discografico. Oggi suonate ancora per loro?

    Tom: Sì. Il nostro patrigno ci ha effettivamente portati alla musica - e mi piace sempre ricevere un feedback da casa, sulle cose che faccio, che facciamo.

    Bill: „Dream Machine“ lo abbiamo fatto ascoltare loro in macchina durante le vacanze in famiglia. Sono onesti e ci sono feedback.

    Tom: Il nostro patrigno, che è un musicista, ha detto: la canzone è ben fatta, ma io non mi ci trovo - non gli piace la roba degli anni '80, per esempio.

    Bill: Pensa che sia noioso, il pop non è il suo genere. Nostra mamma, d'altra parte, ama tutto, non riesce a criticare nulla, perché è sempre molto orgogliosa.

    Ultima domanda: Se la vita fosse un fumetto, quali personaggi sareste?

    Tom: Georg è Paperon de' Paperoni.

    Georg: Perchè ho una cantina, piena di soldi.

    Bill: Dal momento che non corre, la porta si chiude e rimane lì dentro.

    Georg: Devo solo mescolare di tanto in tanto.

    Tom: Georg è una grande volpe. È il tesoriere della band.

    Georg: Sto bene con i soldi e mi prendo cura delle finanze.

    Tom: Io sono Iron Man, Gustav è Paperino, e Bill si adatterebbe molto bene a Topolino.

    Georg: Bill è la stella marina di Spongebob.

    Bill: Questo non è un personaggio dei cartoni animati, ma vorrei essere Jareth, il Re dei Goblin - dal film di David Bowie "Labyrinth". Perché ha grandi costumi e una grande acconciatura. Lo adoro, questo è il mio personaggio preferito delle fiabe. Ho visto il film quando ero un bambino di sei anni. Ho voce in capitolo sul film. Se guardi la mia ex pettinatura e quella del film, era molto simile.

    Fonte
    traduzione: *billaly*

    Edited by *billaly* - 28/2/2018, 23:50
     
    Top
    .
0 replies since 27/2/2018, 17:49   122 views
  Share  
.