Library “Treasure Island”

NC17, Romantico, Fluff, Fantasy, Chanslash, WIP, Twincest not Related, AU, OOC, Smut, Food play, Angst (lieve)

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  1. •Verdammt Prinzessin•
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    Maryon!!!!!!

     
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  2. V a l e ~
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    maryon!

    postaaa ç__ç
     
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  3. °Ric@
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  4. MorgieStorm
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    Non ricordo se ho già commentato questa fic fantastica ! -un pò sbadata la ragazza -
    so solo che sono giorni che continuo a cliccare e sperare di vedere il nuovo capitolo...
    ti prego...posta! :pray:
    P.S. Tom versione trentenne...non so...riaccende el fuego! :olala: ihihihihih xD
     
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  5. ~Maryon‚
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    Titolo: Library “Treasure Island”
    Autore: ~Maryon‚
    Beta: SalatAlien
    Rating: NC17
    Genere: Romantico, Fluff, Fantasy, Chanslash, WIP.
    Avvisi: Twincest not Related, AU, OOC, Smut, Food play, Angst (lieve)
    Disclaimers: Non possiedo né i Kaulitz né i Tokio Hotel, tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.
    Riassunto: -Tom, quanti anni hai?- Chiese infine il moretto sorridendogli. -Ventinove, tu?- Chiese a sua volta Tom e l'altro ridacchiò divertito. -Sedici.- Rispose Bill.




    Quarto Capitolo

    -Don't Wake Up-








    -Sul serio è successo questo?- Domandò Andreas curioso, sedendosi a gambe incrociate sulla panchina nel cortile della scuola.

    Bill assentì, stando nella sua medesima posizione. -Andi non so come spiegarmi, ogni volta che gli sto vicino mi sento soffocare, mi manca l'aria e vorrei solo avvicinarmi a lui! Cavolo, senza nemmeno accorgermene mi avvicino a lui... te l'ho detto che ci stavamo per.--- Tossì imbarazzato il moretto. -Sì per... uhm... baciare.- Sussurrò abbassando pian piano la voce e le sue guance si tinsero di rosso; l'amico sorrise guardandolo e gli pizzicò una guancia.

    -Sei cotto, cotto e stracotto di quel vecchio!- Esclamò il biondo scoppiando a ridere e Bill boccheggiò, tirandogli poi un calcio.

    -Non è vecchio!- Disse imbronciandosi. -Ha solo...- abbassò il capo sospirando. -Dodici anni di differenza.- Pigolò gonfiando le guance ed Andreas, posò le mani su di esse premendocele contro e facendogliele sgonfiare.

    -Troppo grande per te.- Gli ricordò il biondo tenendogli il viso fra le mani e Bill annuì dandogli ragione, sapeva che Tom era troppo vecchio per lui eppure lo trovava così bello ed affascinante, non sembrava uno che aveva quasi trent'anni.

    -Bill per cortesia, so come diventi quando ti prendi una cotta, ovvero non capisci più niente.- Spiegò Andreas guardando serio l'amico e gli sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sistemandosi seduto poi per bene. -Lascialo perdere, stagli lontano e basta, ne puoi trovare tanti come lui e lo sai.- Disse afferrando il proprio zainetto da terra e mettendoselo in spalla mentre si alzava.

    Il moretto sbuffò annuendo, imitandolo di nuovo e alzandosi. -Sì, peccato che tutti vogliono solo venire a letto con me.- Mormorò guardando triste l'amico, che sospirò circondandogli le spalle con un braccio, avviandosi assieme verso l'entrata.

    -Che ne dici di riprovarci con Joe? Lui era carino e dolce.- Propose Andreas indicandogli il ragazzo che aveva appena nominato e Bill seguì il suo dito, per poi sbuffare alla vista di quello che gli sorrise ammiccante.

    -Oh certo, appena gli ho detto che ero vergine voleva che andassi a casa sua per il week end perchè i suoi non c'erano e potevamo divertirci assieme.- Gli ricordò e il biondo storse il naso, se lo era dimenticato quel piccolo particolare. Aveva quasi preso a pugni Joe per quella richiesta più che idiota, non voleva di certo che il proprio migliore amico perdesse la sua verginità con un tipo del genere. Sapeva quanto Bill ci tenesse al perderla con una persona veramente importante con lui e fino a quel momento, il moro aveva trovato solo deficienti con cui mettersi assieme e per quel motivo, non era mai andato fino in fondo con loro. Andreas sospirò al suono della campanella per poi sorridere smagliante verso la sua ragazza, Elisa. Bill osservò quella lunga chioma castana ondeggiare, mentre aveva indosso dei panta collant che gli arrivavano al polpaccio e ai piedi delle vans, il suo busto era ricoperta da una lunga canotta bianca con la stampa colorata “Love and Peace” che copriva tutto la parte anteriore dell'indumento e al di sotto di questa, una magliettina leggera a nera, le cui maniche arrivavano poco sotto al di sotto del gomito.

    Si fermò a pochi passi da Andreas e Bill restando in equilibrio sul proprio skateboard. -Amore.- Mormorò sporgendo le mani verso Andi, questo guardò l'amico che si sottrasse alla sua presa e il biondo sorrise ringraziandolo per poi prendere le mani della propria ragazza baciandola a fior di labbra. -Buon giorno, piccola.- Le sussurrò sulle labbra e quella sorrise smagliante, scese dallo skateboard e facendo leva con il piede sulla punta di esso, lo sollevò prendendolo sotto braccio mentre si sistemava meglio la tracolla. -Ciao Bill.- Salutò dopo lei avvicinandosi al moretto e baciandogli una guancia.

    Bill era amico di Elisa e sicuramente, la riteneva la ragazza che più gli era simpatica fra quelle con cui era stato Andreas ma sapeva anche quanto i due litigassero per ogni singola sciocchezza. Però sapeva che si amavano, spesso aveva anche ascoltato la ragazza spiegargli le liti che avevano, piangendo sulla spalla di Bill che come ogni bravo ragazzo la rassicurava e la consolava.

    -Come state?- Chiese la ragazza, prendendo per mano Andreas mentre osservava il moro. La domanda era più che rivolta a lui che al proprio ragazzo, visto che questo l'aveva fino a poco prima via messaggi. Bill fece per aprire bocca ma l'amico lo anticipò.

    -E' cotto!- Esclamò stringendo la mano di Elisa, che boccheggiò sorridendo felice alla notizia.

    -Di chi?- Chiese infatti e nuovamente, il moretto fece per rispondere ma ancora, Andreas non gli diede il tempo di farlo.

    -Di un trentenne che abita nel suo stesso palazzo!- Dichiarò lasciando di stucco la ragazza.

    -Non ha trent’anni.- Urlicchiò Bill con le guance rosse e tirò un pugno all'amico.

    -Ventinove, ma sono quasi trenta.- Puntualizzò Andreas ridacchiando e il moretto sospirò, stringendosi un lembo della maglia fra le dita, sì lo sapeva, era ridicolo dire ventinove, perchè alla fine quasi sempre trenta erano.

    –Va be’ se ti piace cosa ti importa? L'amore non ha età.- Si intromise Elisa che dopo il primo shock dovuto alla notizia, stava sorridendo dolcemente all'amico del proprio ragazzo.

    -Dodici anni sono parecchi.- Affermò il biondo facendo spallucce, demoralizzando ancora di più Bill che si morse il labbro inferiore abbassando il capo.

    La ragazza tirò una gomitata nel fianco ad Andreas che mugugnò di dolore, per poi sospirare posando entrambe le mani sulle spalle del moretto facendogli poi alzare il capo. -Almeno non fare nessuna cazzata, se non sai se lui prova i tuoi stessi sentimenti, va bene?- Gli chiese e Bill annuì, per poi strizzare gli occhi quando l'amico gli tirò le guance.

    -E sorridi su! Che magari finalmente scopi con qualcuno.- Lo prese in giro Andreas e il moretto spalancò gli occhi arrossendo, comprese le orecchie.

    -Andi, deficiente!- Urlò provando a picchiarlo ma quello era già scappato, per poi venire rincorso da Bill mentre Elisa rimaneva ferma a guardarli che si rincorrevano per tutto il cortile. -Che deficienti.- Disse sorridendo divertita e osservandoli, infondo gli piaceva troppo stare con loro due.













    Infilò la mano nella tracolla frugandoci all'interno mentre dai suoi capelli cadevano goccioline d'acqua e questa si raggruppava ai suoi piedi. Si piegò sulle gambe gemendo frustrato e gettò il contenuto della borsa per terra, controllando meglio dove avesse infilato le chiavi di casa. Quando capì che lì non c'erano ripercorse mentalmente la propria giornata cercando di capire dove mai avesse potuto dimenticate. Sospirò quando si ricordò di averle lasciate sulla scrivania nella camera da letto. La madre non c'era quel giorno a casa, aveva doppio turno al lavoro e avrebbe pranzato lì per poi tornare a casa verso le cinque. Bill si morse le labbra rimettendo la propria roba bella borsa mentre pensava a come fare, era fradicio, affamato e stanco, oltre che chiuso fuori di casa. -Maledizione.- Disse alzandosi e tirando un calcio alla porta poggiandoci poi contro la fronte.

    -Ehi, tutto bene?- Domandò una voce a lui familiare e si voltò, trovando Tom con in mano un ombrello che stava gocciando.

    Perchè lui l'ombrellino non se lo era portato? Sarà che forse in cielo c'era stato fino a poco prima il sole e non c'era stata traccia nemmeno di una nuvola! Doveva ascoltare le previsioni del tempo prima di uscire di casa.

    -Sono senza chiavi e mia madre non c'è, sto gelando e ho fame, va benissimo direi.- Rispose Bill stizzito mettendo su il muso che il librario, trovò più che adorabile e sorrise.

    -A casa ho dei vestiti asciutti e del cibo, se ti può andare bene puoi venire da me.- Mormorò Tom alzando le spalle e il moretto assentì raggiungendolo; salirono al piano superiore entrando poi nell'appartamento di Tom, e questo chiese al moro se volesse farsi una doccia calda per riscaldarsi o voleva solo dei vestiti asciutti. Il moretto preferì solo i vestiti. Andarono assieme nella camera di Tom e, mentre era intento a frugare nel proprio armadio alla ricerca di qualche indumento da prestare a Bill, questi si stava silenziosamente spogliando per levarsi di dosso quei vestiti impregnati di acqua che lo stava facendo tremare dal freddo.

    -Non ho vestiti della tua taglia, ma questa maglietta e questi pantaloncini dovrebbero andarti.- Affermò Tom tenendo quello che aveva appena nominato in mano, si girò verso il moretto restando senza fiato. Era solo in boxer con la pelle che luccicava per via delle goccioline d'acqua che ancora scivolano lungo il suo esile corpo. Bill in quel momento che stava guardando il pavimento sollevò il viso e osservò Tom, per poi sorridergli imbarazzato e gli porse una mano.

    -I vestiti?- Domandò il moretto mentre Tom stava facendo vagare gli occhi lungo il suo corpo magro e snello, bianco più della pelle delle bambole di porcellana.

    Il librario scosse la testa riprendendosi e gli porse gli abiti, mordendosi le labbra e girandosi a richiudere le ante dell'armadio. Bill lo guardò incuriosito della sua stranezza e si infilò i pantaloncini che gli arrivavano giusti sotto al ginocchio, mentre la maglia era così grande da arrivargli a metà coscia. Si andò a guardare allo specchio lì vicino e rise. -Sembro una grande palla nera e bianca.- Disse e Tom si voltò a guardarlo, per poi ridacchiare ed annuire.

    -Siediti qui sul letto, vado a prendere il phon.- Gli ordinò l'uomo e il ragazzino fece come voleva mentre l'altro usciva dalla stanza, tornando poco dopo con in mano un asciugamano, assieme al phon ed a un pettine. Infilò la spina del phon nella presa vicino al comodino e fece abbassare il capo al moretto, coprendoglielo con asciugamano iniziando a sfregargli con cura e attenzione i capelli, così che smisero di sgocciolare.

    Gettò per terra l'asciugamano e prese a pettinare piano i capelli di Bill, prendendo le ciocche fra le dita quando trovava qualche nodo per poi accendere il phon ed iniziarli ad asciugarli, passando con fare amorevole le proprie dita fra i capelli umidi e lisci del ragazzino. Questi socchiuse gli occhi fino a chiuderli completamente e sporse il capo in avanti andando a poggiare la fronte contro l'addome di Tom. Questo non riuscì a non sorridere e accarezzò la sua nuca passandovi sopra l'aria calda del phon, per poi passare dietro le orecchie fino a poi portare la mano sotto al mento del ragazzino, sollevandogli il capo. Il librario si piegò sulle gambe per essere faccia a faccia e consigliò a Bill di chiudere gli occhi, questo lo fece e l'altro inizio ad asciugargli i capelli davanti, pettinandoli ogni tanto e osservando il volto rilassato del moretto. Questo intanto si stava godendo a pieno la sensazione delle mani dell'uomo sul proprio capo e quelle rare volte, lungo il proprio collo facendolo tremare. Quando Tom spense il phon a Bill ronzavano ancora le orecchie e sbatté le palpebre più volte, trovando il librario sorridergli ed osservarlo.

    -Hai fame?- Gli domandò e il moretto assentì. -Allora vediamo cosa posso preparare per pranzo.- Disse rimettendosi in piedi e porse una mano a Bill in segno di aiuto, questo l'osservò e allungò la propria mano andando a stringere quella del librario. Si tirò su e entrambi, senza saperlo aspettavano che l'altro allontanasse la mano dalla propria, tutti e due osservarono le loro mani intrecciate e sentirono uno strano calore diffondersi nei loro stomachi. Bill non voleva mollare quella mano grande più della propria e Tom non voleva lasciare andare quella manina che sembrava essersi aggrappata alla propria. Si morse il labbro inferiore e distolse lo sguardo, cosa può succedermi per essere mano nella mano con lui, non lo sto violentando, pensò Tom sospirando piano.

    -Su, andiamo in cucina.- Disse dando un leggero strattone al moretto e tirandoselo dietro, tenendo salda la presa sulla mano di Bill che sorrise felice e non disse niente, stringendo più forte la mano dell'uomo. Era una sensazione di protezione che non aveva mai sentito.

    Andarono in cucina e Tom aprì il frigo piegandosi in avanti, osservando il cibo che aveva, fortunatamente aveva fatto la spesa la sera prima. -Ti va la pasta fatta in casa con il sugo?- Gli domandò prendendo la confezione di pasta dal frigo e mostrandogliela, Bill annuì sorridendogli e passò la confezione della pasta al moretto che la prese, mentre lui tirava fuori la salsa. -Okay, ora servono le pentole.- Mormorò Tom fra sé e sé e si mosse verso la credenza, per poi bloccarsi sentendo qualcosa bloccarlo.

    Corrugò la fronte e vide Bill intento a leggere la confezione della pasta, questi poco dopo alzò il capo e lo guardò. -Hai detto qualcosa, scusa?- Domandò sorridendogli e Tom lanciò uno sguardo alle loro mani.

    -Credo che sia difficile cucinare mano nella mano.- Ammise il moro sorridendo imbarazzato e allentò appena la presa sulla mano del ragazzino, che aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse annuendo, lasciando andare a sua volta la mano dell'uomo.

    Le mani di entrambi si allontanarono lentamente l'uno da quella dell'altro, sfiorandosi le punte delle dita e poi sia Tom che Bill si diedero le spalle imbarazzati. L'uomo iniziò a cucinare e diede poi qualche dritta al ragazzino affinché preparasse la tavola e questo, senza replicare, fece come gli era stato detto. Appena la pasta fu pronta si misero a mangiare l'uno di fronte all'altro, lanciandosi ogni tanto qualche sguardo, altrimenti tutti e due erano troppo interessati a guardare il proprio piatto fumante.

    -Mhm, cucini davvero bene.- Disse il moretto con la bocca piena, portandosi una mano davanti alla bocca prima di parlare.

    Tom sorrise felice e lo ringraziò, per poi osservare la lingua di Bill ruotare attorno alle proprie labbra leccandosele, cercando di recuperare il sugo finito al di là di esse. Ridacchiò e afferrò il proprio tovagliolo per poi sporsi e passarlo delicatamente sulle labbra del moretto che arrossì. -Ti eri sporcato tutto.- Spiegò l'uomo e l'altro rise.

    -Lo immagino, sono un disastro quando mangio.- Ammise guardando a sua volta l'uomo, per poi riprendere a mangiare tranquillamente, sentendosi più alleggerito rispetto a prima.

    Quando finirono di pranzare, Tom lavò con l'aiuto di Bill i piatti, e questo notando che erano ancora le tre fece spallucce, era felice di poter stare altre due ore assieme con il librario.

    -Vuoi vederti della tv?- Gli chiese Tom mentre si avviava in salone, seguito dal moretto e si sedettero sul divano, mentre l'uomo accendeva il televisore girando sui vari canali.

    -Oh, lascia qui, Pretty Woman lo adoro.- Disse Bill sorridendo davanti alle scene iniziali del film e rilassandosi al fianco del librario, che sorrise e posò il telecomando sul tavolino lì vicino per poi poggiare un braccio sul bracciolo del divano e l'altro sullo schienale di esso, proprio dietro al ragazzino.

    Dopo appena una ventina di minuti il moretto sentì le palpebre farsi pesanti e lasciò andare il capo di lato, chiudendo gli occhi e posando il viso sulla spalla di Tom. Questo voltò la testa vedendolo addormentato al suo fianco e sorrise, lasciando ricadere il braccio dallo schienale dal divano alle spalle di Bill stringendolo a sé. Gli baciò teneramente la fronte, fermandosi forse più a lungo del necessario contro essa, ma si godette a pieno il sapore della pelle del ragazzino contro le proprie labbra. Quando se ne staccò spense la televisione e passò l'altro braccio sotto le gambe di Bill prendendolo fra le braccia. Questo mugugnò sospirando nel sonno e si aggrappò con una mano alla maglietta di Tom.

    Il librario lo portò nella propria camera da letto e lo adagiò sul materasso, poi si stese anche lui prendendo fra le mani un libro che aveva iniziato a leggere qualche giorno prima, ma il tempo di posare gli occhi sulla riga della pagina, che Bill si girò andando ad accoccolarsi al fianco di Tom. Portò un braccio a cingergli l'addome e posò una gamba fra quelle del ragazzo più grande.

    Il librario richiuse il libro poggiandolo sul comodino e si passò una mano fra i capelli, guardando il volto rilassato di Bill che sorrideva mentre dormiva, tenendo il volto premuto contro il suo petto. -Smettila di essere così amabile.- Mormorò Tom passando la mano fra i capelli del moretto che mugugnò, piegando il volto verso quella carezza.

    Tom si girò sul fianco e avvolse completamente fra le braccia il corpo del ragazzino che sospirò rilassato nel sonno, strofinando il naso contro il suo petto e stringendo fra le mani la sua maglia. Non capiva perchè provava quel senso di attrazione verso Bill, ma sopratutto di protezione. Aveva così voglia di tenerlo fra le proprie braccia da sentirsi un egoista, perchè non voleva che nessuno potesse vedere quel viso così rilassato. Sentire le mani di Bill attaccate a sé mentre si spingeva contro di lui, come un gattino in cerca di calore. -Smettila di essere così.- Mormorò Tom posando il volto contro i capelli del moretto, addormentandosi troppo rilassato per restare sveglio.












    Bill percepì qualcosa di caldo accarezzargli il volto e arricciò le labbra inumidendosele, per poi provare a muoversi ma qualcosa lo stringeva con forza. Sbatte lentamente le palpebre abituandosi alla luce della stanza in cui si trovava, per poi diventare completamente rosso quando si rese conto della posizione in cui si trovava e sopratutto, assieme a chi era su quel letto morbido.

    Aveva un braccio al di là del fianco del ragazzo e con l'altra mano gli teneva stretta la maglia che indossava; una sua gamba era fra quelle di Tom e bastava un semplice movimento per sfiorare con la coscia l'inguine del ragazzo più grande. Invece Tom aveva il volto posato sul cuscino a pochi centimetri da quello del moro e stava completamente abbracciando a sé il moretto, portando forse nel sonno una mano sotto la sua maglia posandola sulla sua schiena.

    Bill si prese fra i denti il labbro inferiore e corrucciò la fronte iniziando ad osservare il volto del ragazzo, che stava dormendo con le labbra leggermente dischiuse. Il moretto notò come esse sembravano leggermente screpolate ma pur sempre morbide al tocco avrebbe giurato Bill, le ciglia dorate tremavano debolmente ad ogni respiro di Tom. Staccò la mano dalla sua maglia e la portò sulla guancia del librario, accarezzandogliela lentamente per poi delineare con il pollice le sue labbra e sorrise: erano proprio morbide come diceva lui. Socchiuse gli occhi e si godette il respiro di Tom contro il proprio viso, sporgendosi contro il suo volto e sentì le proprie labbra sfiorarsi con quelle del librario. Si staccò immediatamente riaprendo gli occhi spaventato, temendo di aver svegliato Tom ma questo arricciò il naso e si leccò le labbra per poi sorridere nel sonno.

    -Me la racconti un altra favola nonno?- Mormorò anzi poco dopo e Bill ridacchiò trovandolo buffo mentre dormiva. -Nonno.- Ripeté nel sonno Tom e il moretto portò anche l'altra mano sulla guancia di quello e gli accarezzò i zigomi alti e paffutelli con i pollici.

    -Non ti svegliare.- Lo pregò Bill prima di chiudere gli occhi e sporgersi nuovamente con il viso, posando poco dopo le labbra su quelle di Tom. Le premette delicatamente sulle sue baciandolo senza alcun desiderio di malizia, voleva solo sapere cosa si provava a baciarlo, a sentire quella sensazione morbida e calda contro la propria bocca. Le sue guance si colorarono di rosso mentre era ancora con le labbra su quelle del librario, intento a sfiorarle delicatamente e sorrise, era una sensazione bellissima. Sentiva lo stomaco sottosopra, che fossero le famose farfalle? Ridacchiò a bassa voce e si staccò qualche istante dalla sua bocca, per poi ribaciarlo premendosi contro il suo corpo caldo e muscoloso.

    Non si accorse che intanto Tom lo stava osservando fra le ciglia, ancora con fare assonnato. Questo non capiva se stesse sognando o fosse realtà, ma quando percepì la punta umida della lingua di Bill sul proprio labbro inferiore richiuse gli occhi, doveva essere per forza un sogno e si assopì; era un bellissimo sogno, pensò prima di riaddormentarsi.

    Il moretto sospirò sulla sua bocca, avrebbe voluto baciarlo più approfonditamente ma il librario stava dormendo e poi era quasi sicuro che quello non avrebbe mai ricambiato un bacio. Provò a staccarsi dal corpo di Tom ma quello arricciò il naso, rafforzando la presa sul fianco di Bill e questi lo guardò. -Non vuoi proprio mollarmi eh?- Chiese e il moro sorrise nel sonno, affondando il volto nel cuscino morbido.

    Bill rimase ad osservare Tom per tutto il tempo, finché questo non si svegliò e poi tornò casa, troppo confuso da quello che stava crescendo dentro di sé. Era una cotta a senso unico, era inutile illudersi che Tom l'avrebbe ricambiato. Dopo aver spiegato alla madre dove fosse stato, visto che era tornato circa verso le sette, si chiuse in camera con ancora addosso i vestiti di Tom e si stese sul letto. Si portò la maglia del ragazzo sul naso inspirando il suo odore e socchiuse gli occhi sorridendo, sfilandosi lentamente sia i pantaloni che i boxer toccando il proprio membro già duro.

    Si mise sulle ginocchia poggiando una mano sul letto e con l'altra afferrò il telecomandino dello stereo, accendendolo e facendo partire la prima canzone del cd che c'era. Si leccò le labbra e lasciò che la maglia che indossava gli coprisse fino alle cosce per poi portare due dita alla bocca iniziando a leccarsele, le inumidì per bene per poi portarle vicino alla propria apertura.

    Premette lentamente il dito indice contro essa e sibilò piano, iniziando a penetrarsi mentre affondava le ginocchia nel letto. Si morse le labbra ascoltando le note delle canzoni dei Nightwish e ansimò portando la testa all'indietro, quando il dito fu dentro di sé.

    Tirò su il bacino iniziando a sfilare piano il dito, per poi farlo nuovamente affondare in sé ansimando ogni volta che con l'unghia sentiva la propria carne bruciare. Non si penetrava spesso ma quando lo faceva, preferiva coprire la propria voce imbarazzato dai suoni che faceva.

    -Tom.- Gemette premendo con forza il dito dentro sé e ruotandolo, piegandolo poi verso destra e si piegò in avanti, stringendo con l'altra mano le lenzuola mentre boccheggiava. -Tom.- Lo chiamò ancora mentre si muoveva ritmicamente sopra il proprio dito. Socchiuse gli occhi immaginando di vedere di fronte a sé il volto sorridente del librario, che allungava una mano accarezzandogli la mano per poi scendere lungo il proprio collo fino ad arrivare al petto. Urlò a voce alta quando si sfilò velocemente il dito, inserendolo assieme al secondo aumentando la velocità delle proprie dita.

    -Cristo.- Gemette sentendo il peso del proprio corpo sulle ginocchia ormai arrossate per via dello sfregamento sulle lenzuola. Il suo corpo stava completamente sudando e le guance erano rosse dallo sforzo, mentre ansimava il nome del librario e i capelli si muovevano a secondo se portava in avanti o in indietro la testa. Sapeva che le dita di Tom erano nettamente più lunghe e grandi rispetto alle proprie e sorrise, immaginando che fossero proprio quelle del librario dentro di sé, ad allargarlo sempre di più. Gemette con forza venendo poco dopo fra le proprie gambe e socchiuse gli occhi, posando la fronte sul lenzuolo leccandosi le labbra.

    Si lasciò ricadere sul fianco mentre si accarezzava le cosce bagnate del proprio seme e sospirò. Era da malati penetrarsi da soli immaginando che fosse Tom a farlo. Prese un paio di pantaloni sporchi e se li mise, spense la musica e sistemò il letto alla meglio per poi correre e chiudersi in bagno. Aveva bisogno urgentemente di lavarsi.














    Tom si sedette alla sedia della scrivania e sospirò poggiando la fronte su di essa, mentre il proprio pc si accendeva. -Sono un idiota.- Si disse; aveva finito di cenare da appena mezz'ora e non trovando niente da fare, l'unica cosa che gli era venuta in mente era quella di accendere il pc, andare su messenger e poter parlare con Bill.

    -Idiota.- Si ripeté il librario sbattendo piano la fronte sulla lastra di legno. Lanciò un'occhiata al display del pc e posando la mano sul mouse iniziò ad aprire msn. -Devo essere impazzito.- Mormorò poi, sfiorandosi con i polpastrelli della mano sinistra le labbra. Era assurdo aver sognato che Bill lo avesse baciato, eppure gli era sembrato così reale, così vero da sentire ancora il calore della labbra del ragazzino sulle proprie e la sensazione umida della sua lingua da stare per impazzire.

    Cercò fra i propri contatti quello di Bill e vedendolo in linea, lo sguardo gli ricadde sul suo messaggio personale: Grazie, Tom!
    Corrugò la fronte non capendo, era un grazie per averlo aiutato. Aprì la conversazione e iniziò a scrivere.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ehi, ciao Bì (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ciao Tom, come stai?

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Privo di sonno, ho dormito troppo oggi pomeriggio!

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    E la colpa sarebbe la mia? u.ù

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ovviamente ù.u chi è crollato per primo durante il film?

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ma eri tanto caldo, non ci posso fare niente. ç_ç

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Sono caldo? o.ò

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ecco sì >33< se io sto troppo vicino a gente calda come te, crollo addormentato.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    XD mi è nuova questa come scusa. Comunque mica mi ha dato fastidio, mi ha fatto piacere poter riposare assieme a te, sono sempre solo a casa, almeno così ho passato una giornata diversa. (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Oh... se vuoi allora, magari posso passare con te i giorni che mia madre ha rientro, sennò sono solo pure io.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Non vorrei scocciarti. ^^

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    A me farebbe piacere...

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Allora sì, mi piacerebbe (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    La prossima volta cucino io U.U

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    * e fu così che la cucina di Tom andò a fuoco * XD

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ahahah u.u ma che spiritoso, attento che non vengo più.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    * abbraccia Bill e non lo fa andare via *

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    -Mai più via?- * domanda Bill rimanendo fra le sue braccia*

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    * se lo tiene tutto per sé, alla faccia di tutti* u.u

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    XD *si scioglie come un gelato al sole per la troppa dolcezza *

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    * lo mette nel frigo e così si ricompone *

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ma grazie XD * diventa un ghiacciolo*

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    * lo abbraccia di nuovo e lo fa tornare normale * -Rimani con me?-

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Sì, per tutto il tempo che vuoi.

    ~ Billi,- Sunshine è passato 'non in linea'


    Tom osservò il contatto di Bill ormai non più in linea e corrugò la fronte, prendendosi il volto fra le mani. -Io sono uno stupido.- Disse aspettando qualche minuto, che poi divenne un buon quarto d'ora ed infine un'ora piena. Aveva sperato che fosse saltato la luce al moretto ma a quanto pare non era stato così, era proprio uscito senza nemmeno salutarlo. Sospirò spegnendo il pc e andò a sedersi sul letto, ma non era tranquillo, infatti si rialzò e afferrò il proprio cellulare e se lo mise in tasca per poi uscire dal proprio appartamento con le chiavi di casa in mano.

    Aveva bisogno di aria per schiarirsi le idee; scese nel giardino del palazzo e iniziò a passeggiare silenziosamente finché non sentì qualcuno singhiozzare e si fermò, si guardò attorno e notò qualcosa tremare vicino al muro in penombra. Andò verso questa persona per poi illuminarla con il cellulare, trovando Bill seduto per terra in lacrime. Questo alzò di scatto il capo e vedendo Tom nascose il viso fra le gambe singhiozzando più forte. Il librario si guardò attorno e decise di sedersi vicino a lui, gli cinse le spalle con un braccio e lo attirò senza pensarci al proprio petto avvolgendo il suo corpo anche con l'altro braccio.

    -S-scusa.- Pianse Bill stringendosi a lui, lasciando scorrere quelle lacrime lungo il proprio corpo.

    Era perchè sentiva che quello che provava era sbagliato e irrealizzabile?

    -E' successo qualcosa?- Domandò Tom accarezzandogli i capelli e il moretto tirò su col naso.

    -Mio padre ha telefonato a casa, per quanto ho capito fra le urla di mia madre è ripartito senza venire a salutarci e tornerà verso la fine di Novembre.- Spiegò mentre il librario gli passava una mano sulle guance per asciugargliele.

    -Sei triste perchè non ti ha salutato?- Chiese più che normale, ma il ragazzino scosse la testa.

    -Sono più che felice che non venga, lo odio!- Disse sincero. -Odio sopratutto il fatto che faccia piangere mia madre, anche ora. Prima sono dovuto scappare perchè l'ho sentita urlare e poi scoppiare a piangere, mi dispiace non averti salutato.- Mormorò guardando con le labbra che tremavano Bill, mentre la luna debolmente illuminava il suo volto triste.

    Tom sospirò e lo strinse con più forza, cullandolo e baciandogli una guancia, rassicurandolo che andava tutto bene. -Su gelato sciolto al sole, non piangere.- Mormorò il librario e l'altro rise fra le lacrime, guardando dal basso il ragazzo sorridendogli.

    -Grazie.- Disse baciandogli il mento a schiocco. Tom si spinse contro le sue labbra con il mento, sorridendo, e lo sollevò per farlo sedere sulle proprie gambe, riuscendo a far arrossire nuovamente il ragazzino.

    -Allora, quali sono i giorni in cui tua madre ha il doppio turno?- Domandò portando i capelli del moretto dietro le sue spalle.

    Questo sorrise e si accoccolò a lui prendendo a giocare con una sua treccina, iniziando a guardare il cielo stellato, privo di nuvole. -Il lunedì, mercoledì e venerdì.- Rispose sbadigliando e cinse il collo del ragazzo, affondando il volto nell'incavo del suo collo.

    -Vai al liceo qui vicino, vero?- Chiese ancora Tom ricevendo una riposta affermativa da parte del ragazzino, per poi chiedergli a che ora uscisse quei giorni e dopo aver ricevuto anche quella risposta, disse al moretto che quei giorni sarebbe andato a prenderlo quei giorni lui a scuola, così sarebbero tornati assieme a casa. Bill sorrise felice ed annuì ancora, rilassandosi ad ascoltare il battito del cuore di Tom fino a quando non si rilassò a tal punto da addormentarsi.

    Il librario rimase ancora per qualche tempo là fuori a coccolare Bill addormentato, fino a quando l'aria non divenne troppo fresca e decise che era ora di riportarlo a casa. Salì fino al terzo piano e bussò alla porta della casa del moretto, dove Simone con gli occhi rossi andò ad aprire.

    -Oh, Bill.- Disse questa vedendo il figlio fra le braccia del librario; si scostò dalla porta e lo fece entrare. Accompagnò il ragazzo fino alla camera da letto del figlio e l'osservò depositarlo con amore sul suo materasso, per poi coprirlo. -Grazie.- Mormorò la donna posando una mano sul braccio di Tom e sorridendogli triste, quello alzò le spalle dicendo che non aveva fatto niente di male.

    Uscirono dalla stanza di Bill e il librario raccontò alla donna l'idea sua e del moretto di pranzare assieme i giorni in cui lei lavorava fino al pomeriggio. Simone fu più che felice e disse di non avere problemi, che anzi era contenta che il figlio stesse con lui invece di rimanere solo a casa e non fare niente, se non riscaldarsi il cibo che lei gli lasciava già pronto in frigo. Tom rise piano, raccontando di come anche sua madre facesse così finché alla fine, non si era stufata e lui aveva dovuto imparare a cucinare, convivendo con le prime ustioni e bruciature causate dai fornelli. Simone rise con lui per poi accompagnarlo alla porta, si augurarono una buona notte e poi Simone rientrò in casa mentre Tom andò verso il proprio appartamento sorridendo, sentendosi stranamente felice all'idea di avere fra i piedi Bill.






    Note dell'autrice: Aww *-* bellissimo il banner vero? *-*
    Beh ecco, non ho molto da dire c.c commentate v.v
     
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  6. •Verdammt Prinzessin•
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    Ahhhhhhh me lo sposerei Tom *_*
    è di una dolcezza unica,è fantastico!!!
    Forza Bill un pò di iniziativa!!
    u_u

     
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  7. MorgieStorm
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    FANTASTICO!
    penso non si possa dire altro è...è...fantastico!
    ok ok però ora lo voglio anche io un vicino come Tom...e scusa...che ha Bill più di me per meritarsi un vicino così?! :smirk:
    ok forse un paio di cosette le potrei trovare! magari forse anche un pò più di un paio...
    e visto che io un vicino come Tom non posso averlo...aspetto il prossimo capitolo!
     
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  8. °Ric@
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    Awwwwwwwww ma cosa sono sti due insieme?Tom per Dio vado a Casa Blanca mi faccio attaccare un pene e ti sposo mi piace molto la situazione,si stanno sciogliendo un pò,spero solo che finiscano di sciogliersi entro Dicembre 2012 -_- dai sù,che cappero vi ci vuole?!
    Bravissima Maryon aspetto impaziente Sabato prossimo
     
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  9. ..::[KampfDerLiebe]::..
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    Ahhhhw *-*
    Meraviglioso.
     
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  10. V a l e ~
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    Oh mio dio *____________________* è veramente stupendoo, un capitolo meraviglioso, come sempre bravissima, i miei complimenti tesoro!!
    Ora aspetto con ansia il prossimo capitolo, sperando che le cose si facciamo più piccanti XD

    bacii <3
     
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    Dalle mutandine di miss Bill Kaulitz u.u

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    maryonnnnnnnnnn!!!!!!T.T
    perchè scrivi queste BELLISSIME cose sconce??!!!???!*__________*
    Bill......cavolo adoro quanto fa cosí=Q_______
    Tommolo invece deve darsi una mossa è.è altrimenti qui stiamo tutte a sbavare per Bill v.v
    okei ora sparisco peró non farcí aspettare tantooooo ç.ç bittteeeeeeeeeeeeeee T.T pleaseeeeeeeeee ý.ý
     
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  12. sunny`
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    Saaaalve, sono una nuova lettrice ^^
    Cosa posso dire, amo già da morire questa storia XD
    Mi è stata consigliata da una mia amica e appena ho letto che eri tu l'autrice mi sono subito fiondata a leggerla.
    Amo questa trama, è diversa dalle solite, non avevo mai letto una storia così e sono felice che qualcuno abbia avuto l'idea di scriverla. Se poi sei te l'autrice ancora meglio, sarà sicuramente un capolavoro!
    L'ho adorata sin dalla prima frase, forse perchè è palesemente simile a Queer as folk e quindi è impossibile non amarla ancora di più XD
    Adoro questo bill, così tenero e dolce e anche molto schietto eh, non si fa complimenti vedo XD bravo bì bravo u.u e questo tom? questo tom è ammmore, non sai quanto sto invidiando bill in questa storia è.è sto culone.
    Per favore ti prego ti supplico non farci penare troppo con i capitoli ç.ç io so già dipendente da sta storia ç.ç
    Quindi confido in te u.u non farci aspettare troppo eh u.u
    Per concludere comunque ti faccio i miei complimenti per questi 4 capitoli, sono perfetti ;)
    Detto questo, aspetto il prossimo capitolo ansiosa *-* e scusa per il commento pessimo XD
    Un bacio ^-^
     
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  13. ~Maryon‚
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    CITAZIONE (•Verdammt Prinzessin• @ 22/11/2010, 15:38) 

    Ahhhhhhh me lo sposerei Tom *_*
    è di una dolcezza unica,è fantastico!!!
    Forza Bill un pò di iniziativa!!
    u_u


    AHAHAH si forza Bill u.u

    QUOTE=MorgieStorm,22/11/2010, 15:44 ?t=51619995&st=195#entry427848954]
    FANTASTICO!
    penso non si possa dire altro è...è...fantastico!
    ok ok però ora lo voglio anche io un vicino come Tom...e scusa...che ha Bill più di me per meritarsi un vicino così?! :smirk:
    ok forse un paio di cosette le potrei trovare! magari forse anche un pò più di un paio...
    e visto che io un vicino come Tom non posso averlo...aspetto il prossimo capitolo!
    [/QUOTE]
    ahahah grazie cara :3

    CITAZIONE (°Ric@ @ 22/11/2010, 21:24) 
    Awwwwwwwww ma cosa sono sti due insieme?Tom per Dio vado a Casa Blanca mi faccio attaccare un pene e ti sposo mi piace molto la situazione,si stanno sciogliendo un pò,spero solo che finiscano di sciogliersi entro Dicembre 2012 -_- dai sù,che cappero vi ci vuole?!
    Bravissima Maryon aspetto impaziente Sabato prossimo

    ahahah XD ma daiii, thanks <3
    CITAZIONE (..::[KampfDerLiebe]::.. @ 22/11/2010, 23:05) 
    Ahhhhw *-*
    Meraviglioso.

    *-* grazie

    CITAZIONE (V a l e ~ @ 23/11/2010, 21:08) 
    Oh mio dio *____________________* è veramente stupendoo, un capitolo meraviglioso, come sempre bravissima, i miei complimenti tesoro!!
    Ora aspetto con ansia il prossimo capitolo, sperando che le cose si facciamo più piccanti XD

    bacii <38

    Grazie vale, beh speriamo succeda

    CITAZIONE (**stern** @ 24/11/2010, 00:32) 
    maryonnnnnnnnnn!!!!!!T.T
    perchè scrivi queste BELLISSIME cose sconce??!!!???!*__________*
    Bill......cavolo adoro quanto fa cosí=Q_______
    Tommolo invece deve darsi una mossa è.è altrimenti qui stiamo tutte a sbavare per Bill v.v
    okei ora sparisco peró non farcí aspettare tantooooo ç.ç bittteeeeeeeeeeeeeee T.T pleaseeeeeeeeee ý.ý

    ahahah mai dai XD ogni tanto qualcosa di sconcio và fatto u.u

    CITAZIONE (sunny` @ 24/11/2010, 11:04) 
    Saaaalve, sono una nuova lettrice ^^
    Cosa posso dire, amo già da morire questa storia XD
    Mi è stata consigliata da una mia amica e appena ho letto che eri tu l'autrice mi sono subito fiondata a leggerla.
    Amo questa trama, è diversa dalle solite, non avevo mai letto una storia così e sono felice che qualcuno abbia avuto l'idea di scriverla. Se poi sei te l'autrice ancora meglio, sarà sicuramente un capolavoro!
    L'ho adorata sin dalla prima frase, forse perchè è palesemente simile a Queer as folk e quindi è impossibile non amarla ancora di più XD
    Adoro questo bill, così tenero e dolce e anche molto schietto eh, non si fa complimenti vedo XD bravo bì bravo u.u e questo tom? questo tom è ammmore, non sai quanto sto invidiando bill in questa storia è.è sto culone.
    Per favore ti prego ti supplico non farci penare troppo con i capitoli ç.ç io so già dipendente da sta storia ç.ç
    Quindi confido in te u.u non farci aspettare troppo eh u.u
    Per concludere comunque ti faccio i miei complimenti per questi 4 capitoli, sono perfetti ;)
    Detto questo, aspetto il prossimo capitolo ansiosa *-* e scusa per il commento pessimo XD
    Un bacio ^-^

    XD addirittura ti sei fiondata per me? Grazie <3
    Tranquille, cercherò di non farvi penare troppo u.u sto scrivendo il più velocemente che posso ç_ç
    Grazie mille, sul serio (:
     
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  14. sunny`
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    Ovvio, sei una delle mie autrici italiane preferite (:
    E prego ^-^
     
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  15. Leben
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    Ma qui stiamo passando ogni limite…sono troppo, troppo…non trovo le parale per descriverli.
    Tom ha una dolcezza infinita quando ha tra i piedi Bill il quale, dal canto suo, riesce a “fronteggiare” un trentenne con la sua naturalezza, il suo carisma, il suo fascino, ma Tom non è da meno.
    Trovo a dir poco perfetto questo loro modo di conoscersi, avvicinarsi.
    Godere anche per un solo istante della presenza dell’altro. E’ un continuo scoprirsi e naturalmente conoscersi. Questo modo così delicato di “toccarsi” rende la storia molto intensa e profonda anche se…mi rendo conto che siamo solo alle prime battute, ma nell’aria si sente già profumo di qualcosa che potrebbe esser grande: sta nei protagonisti coltivare questa nuova piantina che sta crescendo.
    Molti complimenti e grazieeeeeeee upup
     
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1304 replies since 22/10/2010, 18:29   40589 views
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