Library “Treasure Island”

NC17, Romantico, Fluff, Fantasy, Chanslash, WIP, Twincest not Related, AU, OOC, Smut, Food play, Angst (lieve)

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  1. jada.1984
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    è domaniiiiiiiii
     
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  2. Sayuri_the_Vampire
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    UPUPUPUP
     
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  3. °Ric@
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  4. •Verdammt Prinzessin•
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    Maryon fuori il capitolooooo
    uuuuuuppppppppp

     
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  5. ~Maryon‚
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    Stasera v.v
     
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  6. cico90th
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    io stasera sono da mia sorella ç______________ç e non so quando torno sing leggere domenica
     
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  7. °Ric@
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    Uppolo :)
     
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  8. …BiscOttina…
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    uppppppp
     
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  9. •Verdammt Prinzessin•
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    tra mezz'ora devo uscire..
    postaaaaaaaaaaaa

     
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  10. °Ric@
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    E' seraaaaaaa *passa per il post sculettando*
     
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  11. ~Maryon‚
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    Titolo: Library “Treasure Island”
    Autore: ~Maryon‚
    Beta: SalatAlien
    Rating: NC17
    Genere: Romantico, Fluff, Fantasy, Chanslash, WIP.
    Avvisi: Twincest not Related, AU, OOC, Smut, Food play, Angst (lieve)
    Disclaimers: Non possiedo né i Kaulitz né i Tokio Hotel, tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.
    Riassunto: -Tom, quanti anni hai?- Chiese infine il moretto sorridendogli. -Ventinove, tu?- Chiese a sua volta Tom e l'altro ridacchiò divertito. -Sedici.- Rispose Bill.




    Terzo Capitolo
    - Just a Dream -








    -Cioè, tu cosa stavi per fare?- Domandò Georg sorridendo allegro, mentre guardava la smorfia impressa sul volto di Tom.

    -Te l'ho già detto e non lo stavo facendo da solo, ci stavamo avvicinando entrambi l'uno verso l'altro... Se la madre non lo avesse chiamato ci saremmo baciati.- Rispose prendendosi il volto fra le mani, per poi sbattere più volte la fronte contro il bancone del negozio di musica del proprio migliore amico.

    Questi ridacchiò sentendo nuovamente quella storia e gli pizzicò la nuca, facendolo mugugnare contrariato. -E poi hai detto a me di tenermi il mio amichetto nei pantaloni con Andreas.- Lo stuzzicò il castano tirandogli una treccina.

    Tom girò il capo per osservarlo e sbuffò; perchè aveva un amico che sapeva solo prenderlo in giro? -Sì ma tu ci provavi, per me è successo senza accorgermene.- Disse il moro alzando le spalle e tenendo la testa bassa. -E se ci fossimo baciati sul serio? Dio, ha solo sedici anni e io ne ho ventinove, sarebbe abuso su minorenne solo se gli toccassi un ginocchio in modo strano.- Affermò gonfiano le guance e dondolando le gambe sul balcone, per poi guardare con occhi da cucciolo bastonato l'amico.

    -A volte sei esagerato! Se è consenziente non è abuso.- Mormorò per rassicurarlo il castano sorridendogli, ma senza però sollevare lo spirito del librario. -Quindi lo stai evitando da tre giorni?- Gli chiese il piastrato e il moro assentì mordendosi le labbra; stava evitando il ragazzino dal giorno in cui aveva iniziato il ritratto ed in quei tre giorni, non solo lo aveva finito, non aveva fatto altro che pensare a Bill e a quello che era quasi successo, mandando per altro il suo cervello fuori uso.

    -Tu non ci devi pensare a quel ragazzino, ti sconvolge tanto perché hai bisogno di una sana scopata, ecco! Deve essere per forza questo.- Dichiarò Georg dandogli una pacca sulle spalle, sfregando la mano sulla sua schiena.

    -Dici?- Tentò Tom sollevando le spalle.

    -E dico, dico, ora il prossimo bel ragazzo che entra in negozio, sperando sia gay, tu ci provi!- Esclamò serio il piastrato sorridendo, quando all'improvviso entrò nel negozio un ragazzo da dei lunghi capelli biondo chiaro, legati in un'alta coda con alcuni ciuffi che gli cadevano ai lati del viso incorniciando un paio di occhi azzurri.

    -Salve.- Disse il ragazzo guardandosi attorno mentre sorrideva, per poi avvicinarsi al bancone soffermandosi di più con lo sguardo sul moro. Georg, dopo averlo salutato, gli chiese cosa gli servisse. -Cerco l'ultimo cd degli Skillet, lo avete?- Chiese, ed il castano controllò il proprio computer guardando le ultime ordinazioni e vendite, inserendo il nome del gruppo richiesto del ragazzo.

    -Dovrebbe esserne rimasto qualche copia nel reparto rock. Tom, perchè non vai ad aiutare il ragazzo a trovare il cd?- Propose Georg spintonando appena il librario che corrugò la fronte.

    -Max, mi chiamo Max, non “il ragazzo”.- Scherzò il biondino ridacchiando e appena il moro aggirò il bancone lo seguì verso il reparto indicatogli dal proprietario del locale.

    Dopo qualche minuto di ricerca, Tom esclamò entusiasto che lo aveva trovato e il ragazzo, ovvero Max, si avvicinò a lui prendendolo fra le mani quando il moro glielo porse.

    Il biondo sorrise radioso ringraziando il ragazzo. -Lo cercavo da tanto, sembrava essere sparito da tutti i negozi di musica della città.- Mormorò sincero mordendosi le labbra sottili che si arrossarono.

    -Non li ho mai sentiti, sono bravi?- Chiese il moro lasciando a bocca aperta l'altro ragazzo, chiedendogli come fosse possibile che non li avesse mai ascoltati.

    -Io ora me lo compro ed ho il lettore cd qui nella tracolla, magari se ti va andare a prendere un caffè potrei fartelo sentire.- Propose arricciando le labbra il biondo dondolando sul posto, e Tom gli sorrise smagliante facendolo arrossire.

    -Perchè no!- Rispose facendo sorridere dalla gioia il ragazzo. Dopo aver pagato il Cd, Tom salutò Georg, facendogli un occhiolino per poi tornare a tornare a parlare con Max. Sì, doveva farsi una bella scopata per levarsi Bill dalla testa.












    Tom affondò una mano nei capelli del ragazzo baciando con foga mentre a tentoni si dirigevano verso la sua camera. Lasciò scorrere la mano lungo tutta la sua schiena facendo fremere quello di piacere e incurvarsi all'indietro gemendo, quando poi posò la mano sul suo fondoschiena stringendolo quello squittì sorridendo. Max cinse il collo del moro riprendendo a baciarlo, delineando le sue labbra con la punta della lingua per poi giocare con il piercing che il librario aveva al labbro. -Serve un letto.- Affermò e Tom rise annuendo, lo prese per mano conducendolo nella propria camera gettandocisi di sopra, portandosi con sé l'ospite. Quello si fece sovrastare dalla figura del moro iniziando ad alzargli la maglia, per poi levargliela osservando finalmente i muscoli che ricoprivano il petto del librario. Max sorrise capovolgendo le posizioni e si mise a cavalcioni su Tom che sorrise divertito, portando le mani sui pantaloni del ragazzo, tastandogli il sesso da sopra i jeans. Questi socchiuse gli occhi gemendo e si levò da solo la propria maglia gettandola per terra e Tom, dopo avergli slacciato la cinta e sbottonati i pantaloni, prese ad accarezzare il suo petto sottile sollevandosi per baciarlo, facendo ansimare di nuovo il ragazzo.

    Il biondino portò le mani sui pantaloni dell'altro, sbottonandoglieli per poi abbassarglieli; ben presto i vestiti di entrambi volarono al di fuori del letto e Tom, dopo averlo preparato ed essersi messo un preservativo, entrò in lui sentendolo allargare attorno di sé. Non era eccessivamente stretto ma era sempre piacevole.

    Il biondino si strinse a lui affondando le unghie nella sua schiena mentre ansimava il suo nome ed il moro si spinse con più grinta, facendolo incurvare ed urlare. Max cinse il suo collo con le braccia e dopo averlo baciato, scese a leccare il suo collo succhiandolo avidamente, percependo l'odore della sua colonia invaderlo fin dentro le viscere. Quando la mano calda del librario strinse la sua erezione, gemette con forza spingendosi contro quelle carezze e seguendo i movimenti del bacino di Tom, sentendo le anche di questo sbattere contro il proprio sedere e sibilò di piacere.

    -Ancora.- Lo pregò in un gemito il biondino, cercando le labbra del librario che, senza farlo aspettare oltre, le deposito sulle sue baciandolo con foga. I respiri erano affannati e le labbra erano roventi, bruciavano le une contro quelle dell'altro, le lingue intrecciate fino alla gola mentre i corpi sudati erano stretti in una morsa di piacere che stava annebbiando i loro cervelli.

    -Stringiti più forte.- Gli ordinò Tom, e l'altro assentì stringendo i muscoli del sedere attorno all'erezione del moro, che gemette gutturalmente posando la fronte su quella dell'altro. Socchiuse gli occhi godendosi quella stretta mentre affondava le dita nei fianchi magri del ragazzo; un po' di sesso glielo avrebbe levato dal cervello. Ma i fianchi della persona che voleva dimenticare erano decisamente più piccoli e magri, la pelle era bianca come la porcellana mentre quella di Max era di un marroncino chiaro, quasi color cappuccino e i capelli biondi, se pur sottili, non erano morbidi come quelli di Bill... Bill, fottuto dannato ragazzino, pensò il moro.

    -T-Tom.- Gracchiò Max portando all'indietro la testa inarcandosi ancora, sopratutto quando Tom andò a colpire la sua prostata con violenza facendolo urlare. I loro petti collidevano e la punta dell'erezione del biondino si sfregava contro il basso ventre del moro, bagnandolo con il pre-sperma che stava inumidendo la punta di quello. -Dio...- Ansimò Max aggrappandosi con un braccio alla tastiera del letto e portò l'altra mano sulla nuca di Tom, gli strinse le treccine spingendogli poi il volto contro il proprio ribaciandolo e tornò poi a curarsi del suo collo mentre il moro ansimava di piacere. Ben presto il biondino venne con un grido nella mano del librario, abbandonandosi sul letto inerme e Tom, dopo essere affondando ancora un paio di volte in lui, si svuotò nel preservativo restando addosso al ragazzo. Respirarono affannati entrambi stando ad occhi chiusi, godendosi ancora quelle ultime tracce di orgasmo che persistevano il loro; il moro si sfilò da dentro Max stendendosi al suo fianco e questo sorrise ad occhi chiusi.

    -Ce l'hai una sigaretta?- Osò chiedere mettendosi sul fianco e Tom annuì, prendendo il pacchettino e l'accendino che lasciava sempre nel comodino del letto. Ne tirò due fuori e si accese la propria e poi quella del ragazzo porgendogliela.

    -Ma non ce l'avevi nei jeans le sigarette?- Domandò divertito questi e Tom rise annuendo.

    -Sì, ne ho uno nei pantaloni e poi ne tengo una di scorta nel comodino, mi secco la sera alzarmi dal letto solo per prendere le sigarette, così le tengo qui.- Spiegò e l'altro annuì capendo. Si stese a pancia in giù poggiandosi al cuscino e si godettero in silenzio entrambi le loro sigarette.

    -Rimango qui a dormire, mi accompagni o chiamo un taxi?- Chiese poco dopo il biondino guardando Tom.

    -Ti accompagno, sempre se non vuoi alzarti domani mattina con me alle sei.- Disse, e l'altro scosse la testa. Si alzarono per rivestirsi e poi Tom accompagnò il ragazzo a casa sua, salutandosi, senza promettersi di chiamarsi o rivedersi. Era stato solo sesso occasionale per entrambi.












    -Come una fotografia dai contorni incerti è questa vita, la mia. La trovo in un cassetto e poi, ogni giorno dentro agli occhi tuoi, se vuoi... - Canticchiò Bill sorridendo e tenendo le mani nelle tasche dei jeans, dondolando la testa di lato a ritmo con la canzone che stava ascoltando, quando notò qualcuno attaccato con le gambe all'asse di metallo dove di solito i bambini si arrampicavano. Quella persona era a testa in giù, senza maglia che faceva addominali. Il moretto osservò quel fisico e la pelle abbronzata ricoperta di piccole goccioline di sudore che scendevano verso le spalle e la nuca del ragazzo. Bill trattenne il fiato piegando di lato il capo e osservando meglio chi fosse, per poi riconoscere quei cornrows neri. Si avvicinò a Tom che essendo di spalle non l'aveva visto, per poi superarlo e mettersi davanti a lui.

    -Ciao.- Pigolò con voce piccola il ragazzino e il librario si fermò rimanendo appeso a testa in giù.

    Tom si passò l'avambraccio sulla fronte e la corrugò, mettendo a fuoco il volto della persona che gli aveva appena rivolto la parola, essendo contro il sole quasi non riusciva a vederlo. Bill bloccò la canzone che stava ascoltando e si piegò sulle ginocchia per essere faccia a faccia con l'uomo che riconoscendolo gli sorrise.

    -Ehi.- Disse questi alzando una mano. Inutile evitarlo, alla fine abitavano nello stesso palazzo.

    -Era da un po' che non ci vedevamo, come stai?- Domandò Bill decidendo di sedersi per terra e quello scrollò le spalle.

    -Bene, sopravvivo direi... tu?- Chiese a sua volta e il ragazzo si levò gli auricolari dalle orecchie poggiando l'iPod sulle gambe, incrociate poco prima.

    -Sopravvivo.- Rispose il ragazzo scherzando e ridacchiò. -Non ti viene da vomitare stando a testa in giù?- Mormorò Bill piegando la testa e storcendo il naso.

    -Un po', ma mi stavo allenando.- Spiegò il librario sorridendo sfolgorante e i raggi del sole, che si rifletterono sulla sua pelle sudata lo fecero brillare.

    -Ti disturbo? Se vuoi vado via...- Disse Bill facendo per alzarsi ma l'altro allungo una mano afferrandolo per il braccio.

    -No, rimani.- Lo pregò guardandolo, per poi osservare la propria mano attorno al braccio esile del ragazzino. Quello osservò a sua volta la mano dell'uomo ed annuì mordendosi le labbra, tornando seduto e Tom lo lasciò andare.

    -Ti ho fatto male?- Chiese questi per spezzare la tensione ma l'altro scosse la testa, Bill intanto notò i succhiotti sul collo del librario e li osservò curiosi, Tom notò il suo sguardo e capì a cosa era interessato. Il moretto allungò una mano senza dire niente e andò ad accarezzare quei segni rossi, quasi geloso della persona che glieli aveva fatti. Ne percorse uno con la punta del dito indice e Tom sospirò rilassato socchiudendo gli occhi, quelle mani fresche lo stavano calmando come mai era successo; sorrise e si spinse contro quelle carezze fresche. Quando poi riaprì gli occhi, nello stesso istante Bill staccò la mano dal suo collo portando lo sguardo da un'altra parte imbarazzato, le gote rosse e le labbra premute l'una contro l'altro.

    -Cosa stavi ascoltando?- Domandò curioso Tom al ragazzo riferendosi all'iPod.

    Bill lo riaccese e mettendosi una cuffietta, si sporse per mettere l'altra al librario; di nuovo i loro visi si trovarono vicini, l'uno poteva respirare contro quello dell'altro e anche dopo che il moretto fece partire la canzone, non si spostò da quella posizione, troppo intento ad osservare Tom negli occhi. -Come una fotografia dai contorni incerti è questa vita, la mia. La trovo in un cassetto e poi, ogni giorno dentro agli occhi tuoi, se vuoi... parlami di come la fortuna aspetta e tienimi, tra le tue braccia ancora per un po'.- Cantò a bassa voce Bill e l'altro anche se sentiva la voce del cantante, per lui era quasi come un sussurro, era più interessato alla voce del moretto che accompagnava quelle parole. Dimmi che tu ci sarai, quando il tempo su di noi avrà ormai lasciato, segni che non vuoi. Dimmi che tu ci sarai, quando la malinconia vestirà i ricordi della vita mia.- Continuò il ragazzino e Tom si perse nell'osservare come quelle due piccole labbra, rosse come le fragole appena colte a maggio, si muovessero sinuose e lente. Pensò a come sarebbe stato bello baciarle, sentirle accarezzare le proprie e poi succhiarle, per scoprire se erano veramente succose come un frutto. -Toglierò la polvere, laverò le lacrime che tu non vuoi. Ogni goccia è una poesia che non ho sentito andare via.-

    Il moretto si portò una mano alla guancia socchiudendo gli occhi, come se volesse cancellare lacrime che non stava versando e sorrise. -Se puoi... spiegami le cose che non ho capito e svegliami, se senti freddo vedi sono qua. Dimmi che tu ci sarai, quando il tempo su di noi avrà ormai lasciato, segni che non vuoi. Dimmi che tu ci sarai, quando la malinconia vestirà i ricordi della vita mia.- Cantò alzando appena la voce e Tom sorrise radioso davanti a quel sorriso sincero e felice; Bill aprì le braccia tenendo ancora gli occhi chiusi e sospirò appena, si sentiva così leggero quando cantava.

    -Le cose che non voglio perdere, volti che non ho rivisto mai. Le parole dette poi, quelle che ho nascosto e che non sai...- Bill prese a muovere le mani come se impugnasse una chitarra e la stesse suonando. -E non stancarti mai, dimmi che tu ci sarai, quando il tempo su di noi avrà già lasciato segni che non vuoi.- Disse infine leccandosi le labbra per poi riaprire gli occhi trovando il volto di Tom sorridente, lo stava osservando e sembrava felice.

    Spense l'iPod staccando ad entrambi le cuffiette e si allontanò imbarazzato, tossì appena e tamburellò nervosamente le dita sulla coscia. -Canti bene.- Affermò il librario e fece leva con gli addominali per tirarsi su, afferrò la sbarra con le mani e staccò le gambe tornando poi con i piedi per terra. Si stiracchiò allungando le braccia verso l'alto e sospirò felice, godendosi il calore del sole sulla propria pelle. -Molto bene, lo devo dire.- Disse tornando a guardare Bill con gli occhi che brillavano, gli porse una mano e il ragazzino l'afferro; intrecciò le dita con quelle dell'uomo che lo tirò su con facilità.

    -Senti ma... il mio ritratto... ecco, l'hai finito?- Chiese a testa china mordendosi il labbro inferiore, era curioso, curioso da morire, se lo era domandando per tutti quei giorni.

    Tom sbatte le palpebre e afferrò il piccolo asciugamano di spugna morbida che si era portato asciugandosi il viso e il collo. -Sì.- Disse solo e l'altro alzò di scatto il viso sorridendo.

    -Posso vederlo?- Chiese guardando dritto negli occhi l'uomo che assentì, si girò dandogli le spalle avviandosi verso la porta per rientrare nel palazzo mentre Bill lo guardava confuso.

    -Che fai, non vieni?- Domandò Tom girando il capo sorridendo e facendogli segno di seguirlo.

    Il moretto sorrise e corse raggiungendolo. Dopo aver fatto le scale per arrivare al piano di Tom entrarono nel suo appartamento avviandosi nella sua camera da letto; questi accese il pc sulla scrivania e poi prese il blocco da disegni porgendolo a Bill.

    -Ti dispiace se mi faccio una doccia veloce? Non ci metto molto.- Mormorò Tom afferrando degli indumenti puliti e Bill si sedette sulla sedia della sua scrivania rassicurando, prendendo a sfogliare nuovamente il blocco con calma.

    Mentre il librario se ne usciva dalla stanza andando nel bagno facendosi la doccia, Bill sorrise trovando il proprio disegno finalmente colorato. Era pieno di colori vivaci e allegri, vedeva una bellissima luce in sé stesso e quasi non ci credeva che Tom lo vedesse a quel modo. Lo trovava così bello?, pensò e arrossì da solo. -Che sciocco che sono.- Disse di se stesso e notò che c'erano altri disegni dopo il proprio, in alcuni solo degli occhi, in altre pagine delle labbra arricciate o rivolte verso l'alto sorridendo. Come ultimo disegno, trovò la forma di un viso privo di qualsiasi espressione, era completamente ombreggiato come se Tom avesse accuratamente voluto omettere gli occhi, la bocca e il naso. Osservò con cura i capelli di quel viso, gli sembrava il suo taglio ma era da folli, eppure la stessa impressione l'aveva avuta per gli occhi e quei sorrisi disegnati di recente. I suoi? Tom lo aveva disegnato in quei giorni, lo aveva pensato?

    Sospirò posando il blocco sulla scrivania poggiando i gomiti su essa e sostenendosi il capo, osservò il display del suo pc e corrugò la fronte, mentre si apriva la pagina per connettersi ad msn. Spalancò gli occhi sorpreso e sorrise, si guardò attorno e vedendo una penna e un blocco di posti-t ne prese uno di questi scrivendosi l'indirizzo dell'uomo. Rapidamente si infilò il pezzo di carta in tasca, giusto poco prima che Tom rientrasse in camera vestito e profumato, che si sfregava un asciugamano sui capelli.

    -Visto?- Chiese mentre il suo volto era coperto dall'asciugamano; se Bill avesse potuto vederlo, avrebbe visto un uomo che si stava mordendo con nervoso le labbra carnose e il volto rosso, preoccupato del parere del proprio disegno. Di solito a Tom non importava il parere che riguardavano i suoi disegni, ma quella volta era diverso, sperava che al ragazzo gli piacesse, ci sperava sul serio.

    -E' bellissimo, mi sorprende che tu abbia visto... visto tutto questo in me.- Affermò sincero Bill riaprendo il blocco al proprio ritratto e sorrise.

    -Sul serio?- Chiese a voce bassa Tom spiandolo da sotto l'asciugamano e il moretto assentì sorridendo ancora.

    -Sono sincero.- Rispose questi e il librario si levò l'asciugamano da sopra il capo lasciandoselo attorno al collo, si avvicinò al comodino doveva aveva lasciato la matita e andò da Bill. Posò una mano sulla sua spalla e con l'altra si sporse verso il blocco sulla scrivania firmando velocemente con il suo nome intero il ritratto del ragazzino, strappò il foglio dal blocco con cura e lo passo a Bill che spalancò gli occhi. Questi boccheggiò guardando prima l'uomo e poi il disegno, facendo questo gesto per tre volte.

    -No non posso, è tuo.- Disse alzando le mani mostrando i palmi ed indietreggiando, ma Tom gli sorrise gentile.

    -E' tuo, prendilo.- Mormorò rassicurandolo gentilmente e Bill si morse le labbra, avanzò verso di lui prendendo delicatamente il foglio fra le mani.

    -Grazie.- Sussurrò felice, senza pensarci due volte si avvicinò a Tom e si alzò sulle punte dei piedi baciandogli delicatamente la guancia; percepì la barba appena sotto le proprie labbra pungerlo e sorrise, allontanandosi poi di un passo. -Magari, se ti ispirerò di nuovo, mi farai un nuovo ritratto.- Pigolò dondolando sul posto e l'uomo annuì. -Allora io ora vado, ci vediamo.- Disse Bill non trovando più alcun pretesto per rimanere, si salutarono ed uscì velocemente dall'appartamento ed andando nel proprio al piano inferiore, andandosi poi a chiudere nella propria camera.

    Tom intanto si era seduto sulla sedia dove prima stava Bill e si sfiorò piano la guancia bacia, sorrise e abbassò lo sguardo prendendo in mano la matita iniziando a disegnare quelle labbra, quella morbidezza. Si sentiva un vulcano in eruzione nello stomaco e voleva eruttare lui stesso quelle sensazioni.











    ~ Billi,- Sunshine (bì[email protected])
    Desideri aggiungere questa persona a messenger?

    Tom corrugò la fronte davanti quella richiesta ed accettò comunque, osservando poi quel contatto passare velocemente 'in linea'. Lesse prima il suo messaggio personale sorridendo divertito: “Oddio oddio, ora sì che posso morire felice *-* ~ >333< Andiii, trilla appena entri. It’s important!
    Aprì le conversazione curioso di sapere chi fosse quella persona appena aggiunta e ridacchiò, il suo messaggio personale lo faceva ridere.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ciao, scusa se ti disturbo, ma chi saresti?

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ciao, sono Bill. :

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Bill? Bill Bill? O.O''

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Esatto xD ho preso il tuo contatto oggi pomeriggio, mi è capitato sotto l'occhio
    mentre hai aperto il pc, scusa -___- forse dovevo chiedertelo.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    No va be’, figurati. Mi fa piacere che mi hai aggiunto, tranquillo. (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Sicuro?

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Sicuro al cento per certo. Comunque ti informo che non ci sto mai su msn e se ci sto
    sono sempre su 'non al computer', casomai pensassi non ci sono.

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    In effetti avevo pensato non ci fossi, per questo non ti avevo contattato. ^^''

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    E’ che mi scoccia parlare con certa gente e visto che non posso bloccarla
    sennò si offende perciò fingo di non esserci. u-u

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Quando sei diabolico, mi fai paura. D:

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    ahahah devi averne u.ù comunque che fai di bello? (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Niente d'importante, giravo su facebook e aspettavo Andreas, il mio amico biondo, ricordi?

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Quello con cui ci provava Georg? XD ovvio che ricordo, povero, tienilo lontano da lui!

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Lo terrò a mente O.O tu invece che fai?

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Il rappresentate di una casa editrice mi deve mandare una e-mail e se sto su msn, vedo prima quando mi arriva … eccola xD nemmeno a farlo a posta.
    Mi assento qualche minuto per controllarla e rispondere, a dopo. ^^


    Thomas. Oиeiяoi Powa è passato a “lavoro D:”


    Bill arricciò le labbra di fronte a quello strano stato, forse era uno stato personalizzato che si era creato Tom apposta. Sollevò le spalle per poi ruotare con la sedia su se stesso ridacchiando, aveva parlato con il librario e questo non si era arrabbiato con lui. Continuò a girare su se stesso mandando la testa all'indietro e osservando il soffitto della camera, si morse le labbra posandosi l'avambraccio sugli occhi sospirando. Non avrebbe dovuto essere allegro e né eccitato perchè Tom gli aveva detto che non si arrabbiava per il semplice fatto che lo avesse aggiunto su msn, anche senza chiederglielo prima. Tom aveva quasi trent'anni e lui solamente sedici. Bill pensò che non era nemmeno nato quando Tom aveva la sua stessa età. Sbuffò gonfiando le guance e guardò il contatto dell'uomo, per poi scuotere la testa. -Via via, fuori dalla mia testa vecchiaccio.- Pigolò mordendosi le labbra, portando gli occhi sulla conversazione e puntando un dito contro l'immagine di Tom. Nemmeno quel pomeriggio era riuscito a controllarsi, di nuovo aveva sentito quella stretta allo stomaco e poi, appena gli aveva baciato la guancia aveva sentito l'odore della sua pelle profumata e lavata. La barba che stava spuntando appena ed era stata un sensazione piacevole, molto. Riportò gli occhi sulla conversazione aperta e rilesse il suo nick.

    -Oneiroi.- Mormorò corrugando la fronte. -Okay, che significa?- Si domandò ad alta voce, alzò le spalle aprendo la pagina di google digitando quel nome sperando che fosse qualcosa di reale e non inventato. Come primo risultato vide Wikipedia e tirò un sospirò di sollievo, allora era qualcosa di sensato il suo nick; aprì la pagina preso dalla curiosità iniziando a leggere. «Nella mitologia greca, gli Oneiroi sono i tre figli di Ipno (Hypnos), il dio del sonno, figlio della Notte e fratello gemello di Tanato, che regolano i sogni dei mortali. Essi ne sono la personificazione e si troverebbero sulle sponde dell'oceano dell'ovest, in una caverna confinante con il dominio di Ade, il dio degli Inferi. Questi dei inviano i sogni ai mortali attraverso due cancelli o portali: l'uno costruito con corna, l'altro in avorio. Dal primo prendono forma i sogni veri, dal secondo quelli ingannatori. I tre fratelli Oneiroi sono:

    ● Morfeo (Morpheus)
    ● Fobetore (Phobetor)
    ● Fantaso (Phantasos)
    »


    Proprio in quel momento sussultò sentendo vibrare il proprio cellulare sulla scrivania e si portò una mano sul cuore. -Dannata vibrazione.- Affermò grugnendo e lo afferrò leggendo il messaggio. Era da parte di Andreas, gli diceva che usciva con la sua fidanzata e per questo non si sarebbe connesso. Il moretto gli rispose di stare tranquillo, che si sarebbero visti la mattina dopo a scuola e di divertirsi.


    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ehi, ci sei ancora?

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Certo, ci sono sempre, non ci sono quando sono 'non al computer' io non mento mai u.u

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Oddio cos'è quello? O___O

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    o.ò cosa?

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ah ho capito, è il tuo naso. Pinocchio (;

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    ma va laaa xD

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Non ci credo che non menti mai U.U

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Be’, non mento su msn, sul resto non l'ho detto ù-u

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Fai il contrario di me XD bene, saremmo una coppia perfetta.

    Bill non rispose, stava trattenendo il fiato e aveva spalancato gli occhi, rileggendo e rileggendo quella frase.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Bill, ci sei?

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Sì scusa, stavo rispondendo a un messaggio. Sai, ho appeso il tuo ritratto alla parete vicino al muro
    così quando mi sveglio vedo me stesso.

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    XD allora rimani incantato a fissarti?!

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Come sempre, comunque ora devo andare a cena e non penso di collegarmi dopo,
    ci sentiamo o ci vediamo presto (:

    Thomas. Oиeiяoi Powa scrive:

    Ovviamente, ciao ciao bì (:

    ~ Billi,- Sunshine scrive:

    Ciao Tom. ^\\\^

    ~ Billi,- Sunshine è passato 'non in linea'.

    Thomas. Oиeiяoi Powa è passato 'non in linea'.


    Thomas sospirò poggiando la fronte sulla scrivania; aveva come la sensazione che Bill si fosse sentito risentito per qualcosa che aveva detto, poteva essere per quel “saremmo una coppia perfetta”? Ma gli era fuggito, aveva scritto una cosa naturale scherzando con lui, forse però gli aveva dato fastidio, francamente non sapeva che pensare. Spense il portatile e si alzò dirigendosi in cucina trovando nel forno le patate dorate ed arrostite. Prese la carne che aveva lasciato scongelare nel lavello ed impanò le fettine di carne, per poi metterle in una padella calda dove aveva lasciato l'olio riscaldare mettendoci poi le fettine di carne a cuocere. Poco dopo versò del vino per aromatizzare la carne e sorrise sentendo quel dolce odorino alzarsi dal pasto che si stava cucinando per cena. Mentre la carne finiva di cuocersi si sistemò un piatto piano per sé ed un bicchiere, sistemando anche un tovagliolo assieme alle stoviglie. Poggiò un centro tavola sul tavolo e prendendo una presina spense il fornello, afferrando la pentola e posandola sul centrotavola. Si mise la carne sul piatto, per poi fare la medesima cosa con le patate che aveva cucinato. Iniziò a mangiare con calma restando in silenzio e guardando davanti a sé.

    Non c'era nessuno con lui lì, era solo. Abbassò il capo sentendo la solita stretta al cuore, avrebbe così tanto voluto avere qualcuno al proprio fianco lì quella sera, così come in quelle che lo avevano preceduto. Si sentiva fottutamente solo. Quella gioia di poter scherzare con qualcuno mentre si ingozzavano di cibo, che fosse buono o meno poco gli importava, ma voleva solo poter ridere fino a crepapelle e poi quando era l'ora di andare a letto, stringere la persona amata al proprio petto e ritrovarla proprio lì, nella medesima posizione, la mattina dopo. No, era solo un sogno quello, un sogno che sarebbe rimasto tale.







    Note dell'autrice: Allora *-* lo so lo so, Tom scopa con un ragazzo ma penso abbiate letto a chi pensa in realtà. v.v E poi il finale... ci tenevo veramente a far notare la differenza di situazione fra Bill e Tom. Si sente solo quest'ultimo... il titolo è dedicato a lui. Il banner è offerto gentilmente da lime *-* Spero vi sia piaciuto. A venerdì prossimo. <3
     
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  12. Sayuri_the_Vampire
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    owwwwwwwwwwwwwww hai postato
     
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  13. °Ric@
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    A parte che continui imperterrita ad attentare alla mia salute psicofisica...Tom appeso a testa in giu,senza maglietta,con i muscoli ben in evidenza che si flettono ad ogni movimento e ... ehmmm Bill stella di casa te ce metti pure te però eh!De tecca figlio mio,come tu madre aò <_< quello allude e tu che fai?Titubi?Non titubare U_U e tu Max,vai ad accendere un cero alla Madonna che stai bene per i prossimi 5 anni U_U
    A Venerdì prossimo
     
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  14. ~Maryon‚
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    CITAZIONE (°Ric@ @ 12/11/2010, 22:05) 
    A parte che continui imperterrita ad attentare alla mia salute psicofisica...Tom appeso a testa in giu,senza maglietta,con i muscoli ben in evidenza che si flettono ad ogni movimento e ... ehmmm Bill stella di casa te ce metti pure te però eh!De tecca figlio mio,come tu madre aò <_< quello allude e tu che fai?Titubi?Non titubare U_U e tu Max,vai ad accendere un cero alla Madonna che stai bene per i prossimi 5 anni U_U
    A Venerdì prossimo

    ahahahah oddio sto morendo XD ti giuro. E' adorabile il tuo commento. v.v e lo so, Tom lo fa apposta ma Bill è de chiodo c.c

    Comunque qui posterò almeno un giiorno dopo rispetto al Dark army, quindi qui sabato v.v
     
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  15. °Ric@
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    Sabato?!...Nooooooo misera meeee :cry: e vabbè aspetterò :cry: infondo cosa vuoi che sia un giorno in più? :cry:
    No ok,spero però che nel prossimo non ci siano mamme che sfragnano le bolas e suor Marie Billette che titubano <_< lasciatevi andare all'ammòre suvvia
     
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1304 replies since 22/10/2010, 18:29   40589 views
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