PARADISI ARTIFICIALI

In fase di scrittura.

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  1. vam zimmer 483
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    Appena arrivata novità???
     
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  2. DisasterpiecexX
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    Sì, Hachi sta betando, quando finisce posto. u.u *w*
     
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  3. vam zimmer 483
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    Oh deooooooooooooooooooooooooo che notizionaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa,
    Hachiiiiiiiii ti amooooooooooo!!!
     
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  4. __Patty109
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    awwwwwwwwwww *______________________*
     
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  5. DisasterpiecexX
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    *OOO*
     
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  6. Mr.Black
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    Owww *ççç*
     
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  7. __Patty109
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    *w*
     
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    Perchè Ti Amo e Lo Farò Sempre. Anche Quando Ti Odierò Sarà Per Amore

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    Georg
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  9. DisasterpiecexX
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    (10) There is nothing we can do. The sky it burns itself and I think we are all about to fucking die




    -Uh?- indietreggio un po’ spaventato, mentre la sua risata invade il corridoio.
    Cerco di sgusciare via allontanandomi dal suo bacino e mi volto di nuovo a gattoni, incapace di alzarmi e scappare, dato che sono strafatto.
    -Dove vai?- ride lui, alzandosi in piedi. –Stai dicendo che non è vero?-scherza abbassandosi e stringendo i miei fianchi. Squittisco, ridendo al tocco delle sue mani calde su una zona così delicata del mio corpo.
    -Lasciami!- dico con voce lamentosa sforzandomi di non ridere e lui riesce ad alzarmi, per poi intrecciare le dita sui passanti dei miei pantaloni neri e fare aderire il mio corpo completamente al suo.
    Poggia la sua testa sulla mia spalla e mi respira sul collo, per poi lasciare un bacio che mi fa rabbrividire e scaldare. –Tom!- squittisco allontanandomi un po’. La situazione si sta facendo più seria di quanto pensassi.
    Lui ride pericolosamente vicino al mio orecchio e passa una mano sul bordo della mia maglietta alzandola un po’. Potrei benissimo fare un po’ di resistenza e scappare via, ma come al solito la situazione mi sta eccitando più del dovuto.
    Morde piano il lobo del mio orecchio e tutto ciò che vorrei fare è abbandonarmi all’indietro a fargli fare tutto quello che vuole. Scosta ancora i capelli, accarezzandomi il collo e bacia la mia mascella. Brividi mi pervadono tutto il corpo andando a concentrarsi sul mio inguine, facendomi sospirare e sentire leggero ed eccitato.
    Eccitato fin troppo. Al punto che fa male. E non deve, non può.
    -No.- gemo sgusciando via dalla sua presa.
    -Io dico che lo vuoi, invece, lo vuoi tantissimo.- dice sicuro di sé, afferrandomi per un polso e tirandomi verso di lui.
    Mi guarda intensamente con i suoi occhi arrossati e le pupille dilatate, nella mia stessa identica situazione, e fa qualcosa che non mi aspetto, che non dovrei aspettarmi e che non deve succedere: poggia le mani sul mio sedere attaccandomi al suo corpo e mi solleva fino a mettermi sulla sua spalla come un sacco.
    Strillo forte, annaspando per quel che mi è possibile, e lui ride, facendo passare un braccio intorno al mio sedere e tenendomi forte per evitare di farmi cadere.
    -Tom, Tom. No!- urlo stringendo la sua maglietta, per cercare un appiglio.
    -Sì, invece, sì.- ride imboccando l’arco che porta sulla scala e salendo piano i gradini.
    -Dai!- mi lamento ancora guardando gli scalini che percorriamo. E non la sento la solita scossa di terrore che ti paralizza, che ti fa contrarre lo stomaco e sudare freddo.
    Non sento niente, solo lo stomaco schiacciato contro la sua spalla e non vedo l’ora di scendere da qua.
    Al piano di sopra entra svelto in una stanza. In una stanza da letto. Dopo aver varcato la soglia, mi butta sul morbido letto a pancia in giù e mentre è a chiudere la porta a chiave, faccio appena in tempo a girarmi e mettermi sulla schiena che lui si avvicina sul letto e ci sale in ginocchio.
    -Oh, Dio!- esclamo cercando di tranquillizzarmi. Stiamo solo giocando, solo giocando. E fanculo se due maschi non dovrebbero giocare così.
    Si avvicina creandosi uno spazio in mezzo le mie gambe, facendomi indietreggiare e quando poggio la testa sul cuscino morbido sospiro estasiato.
    Mi guarda con quel suo sorrisetto malizioso e sono incapace di sostenerlo. Abbasso gli occhi stringendo tra le dita la morbida trapunta rossa.
    Mi guardo in giro, cercando di capire se questo letto sia di qualcuno e quando non vedo nessun effetto personale in giro, capisco che questa stanza è fatta per situazioni come queste, per scopare.
    Due dita sul mio mento e una lingua morbida sulla mascella, catturano la mia attenzione e mi accorgo solo adesso di quanto si sia avvicinato al mio corpo. Sento l’impulso di alzare le braccia e tirarlo su di me, per sentirlo completamente, per sentire completamente il suo corpo caldo sul mio. Ma non posso, non posso lanciargli messaggi sospetti, non voglio fargli capire cose che non sono, che io non voglio fare.
    Ragione o istinto?
    Quando morde piano un punto delicato del mio collo, non posso fare a meno di ansimare gettando la testa all’indietro, stringendo le mie gambe sul suo bacino e attirando il suo corpo contro il mio.

    I s t i n t o.

    Lui indietreggia, districandosi dalla mia presa.
    -Le scarpe sul letto, Bill.- mi rimprovera con tono scherzoso, scendendo a slacciare i miei anfibi da donna.
    Riesco solo a guardarlo con la bocca leggermente socchiusa mentre sfila anche le calze e lascia un morso sulla mia caviglia.
    Torna in mezzo le mie gambe, stringendomi fianchi e sento un familiare formicolio sui testicoli, tutto ciò che accade ogni volta che lui mi tocca.
    Apro di più le gambe facendogli spazio, sentendomi davvero sexy come una donna in questa posizione.
    Lui ride, leccando quel piercing ed io mi dimeno piano sul letto.
    -Tom. No!-
    E non so per cosa sia quel “no”. No, forse di “non fare così, cazzo! Avvicinati e fammi morire.”
    -Ne hai ancora per molto?- mi chiede accigliandosi.
    -Cosa?- chiedo muovendomi piano contro di lui.
    -Di costringerti a non volerlo.- sussurra avvicinandosi al mio orecchio.
    Sospiro gettando la testa all’indietro sul cuscino e lui mi segue, distendendosi completamente su di me. Finalmente.
    Accarezza sensualmente i miei capelli, guardandomi come se fossi un pezzo di carne e prende tra i denti un lembo di pelle del mio collo, succhiando gentilmente. Alzo il bacino strusciandomi contro di lui, cercando di non guardarlo negli occhi per la vergogna.
    Dio, questo ragazzo accende le fiamme dentro di me.
    Fa scorrere le sue mani calde fino al mio sedere e stringe forte. Mi mordo un labbro per non strillare.
    Chissà dove saranno adesso Andreas e Georg.
    Slaccia piano la mia cintura e tremo, iniziando ad avere paura. Si alza da me togliendosi le scarpe e slaccia il primo bottone dei miei pantaloni.
    Lo guardo dal basso con occhi lucidi e spaventati e mi risponde con un’occhiata senza alcuna emozione.
    Si sfila il cappellino e la fascia e boccheggio alla visione paradisiaca di questo ragazzo stupendo e sensuale che ho davanti e di quanto stia bene con quei rasta lucenti, senza nessun intralcio sopra.
    Chiudo gli occhi, sprofondando ancora di più sul cuscino e materasso, riesco comunque a percepire i suoi movimenti: si avvicina e alza la mia maglietta fino al petto.
    Un morso rovente sul mio bacino mi fa riaprire gli occhi di scatto e Tom non per puntare il suo sguardo nel mio e passare le mani sui miei esili fianchi fino all’orlo dei pantaloni per tirarli giù fino alle ginocchia, in un colpo secco.
    Alzo di scatto il bacino dimenandomi sul letto, sentendomi caldo ed eccitato. –Dio, no! No. No!- rido cercando di sfuggire alle sue mani bollenti che stringono le mie cosce, in una presa che mi fa ribollire chissà cosa nello stomaco.
    Mi risponde nuovamente con un’occhiata gelida, prima di togliere completamente i miei pantaloni, lasciandomi in boxer e con la maglietta alzata.
    Nessuno aveva mai visto il mio corpo così, nessuno mi aveva mai toccato così. E se solo non fossi sotto effetto dell’ecstasy, sarei già scappato piangendo.
    -Cazzo, quanto sei sexy.- sussurra sensualmente squadrandomi. Faccio una smorfia che dovrebbe assomigliare ad un sorriso ed il mio stomaco si scalda per davvero, ancora di più.
    Si toglie la maglietta, offrendomi la fantastica visione del suo petto un po’ abbronzato, gli addominali scolpiti e i miei occhi vagano dal suo petto fino all’orlo dei jeans dove s’intravedono dei boxer neri.
    Gemo frustrato. Davvero frustrato nell' avere questo ben di dio davanti e non essere ancora sciolto abbastanza per allungarmi a toccarlo.
    Procede a slacciarsi i jeans e calarli completamente, gettandoli ai piedi del letto.
    Inutile anche solo cercare di impedirmi di far schizzare il mio sguardo sul suo membro coperto dai boxer. E quando noto che è eccitato, il mio stomaco si contrae ancora e ancora e non ho bisogno di controllare per sapere che anch’io sono nella sua stessa situazione.
    -Ora,- inizia strattonando la mia maglietta e gettandola ai piedi del letto, -devi fare il bravo.-
    Evito il suo sguardo e incrocio le mie braccia davanti lo stomaco, per coprirmi alla meno peggio. Non sono mai stato così nudo e vulnerabile in vita mia davanti a qualcuno, mai.
    -Cosa ti ho appena detto?- mi rimprovera senza alcuna sfumatura di emozione nella voce, portandomi le braccia sopra la testa, stringendo forte i miei polsi.
    Si posiziona meglio in mezzo alle mie gambe facendo sfregare i nostri membri piano, continuando a tenere le mie braccia ferme. Gemo, quasi infastidito dal troppo piacere, quando il mio glande ormai bagnato si sfrega contro il tessuto dei boxer e sento completamente il suo calore e la sua erezione contro di me.
    Sono eccitato così tanto che fa male.
    Stringo forte le mie cosce intorno al suo bacino, lo roteo piano contro di lui mentre mi guarda negli occhi con una strana aria di sfida.
    -Lasciami le braccia.- lo imploro e sospiro di sollievo quando libera i miei polsi ormai doloranti, cosa che mi permette di dirigere le mani sulla sua schiena, toccando la pelle morbida e caldissima.
    Quasi scappa dal mio tocco ed alza il busto, rimanendo inginocchiato tra le mie gambe. Mi acciglio, ma la mia protesta muta viene bloccata dalla sua mano sul mio pene ricoperto dai boxer. Stringe piano, facendomi alzare di scatto il bacino. Nemmeno io mi tocco così. Non mi tocco spesso per paura. Ed adesso le mie paure sono reali, di fronte a me, con una mano sul mio membro e non riesco a non tremare e ad esserne terrorizzato.
    Indietreggia di poco e piega le mie gambe, prima di infilare due dita nell’orlo dei miei boxer e calarli giù.
    -Oh,- sospiro - Oh, mio Dio.-
    I suoi occhi su di me mi fanno tremare e chiuderei le mie gambe, se solo non ci fosse lui in mezzo.
    E poi fa ancora una cosa che non mi sarei mai aspettato da nessun ragazzo. Intreccia le sue dita morbide e affusolate intorno al mio pene e lo accarezza piano.
    Roteo gli occhi ed il mio bacino scatta bruscamente in alto. Non sembra infastidito per niente di tenere il mano il cazzo di un altro uomo, non lo sembra affatto dall’espressione compiaciuta stampata sul suo viso.
    E un’altra cosa che non mi aspettavo proprio sono le sue mani che si spostano sui miei fianchi e che alzano leggermente il mio bacino, mostrando t u t t o. E poi di nuovo i suoi occhi, i suoi occhi che infiammano il mio corpo e la mia anima.
    Ed è quel poco di lucidità che l’ecstasy che ho preso non ha ancora disintegrato che m fai chiudere le gambe per quel poco che posso, cercando di allontanarmi un po’. Ma le sue braccia sono più forti di quel goccio di lucidità.
    -Fai il bravo.- mi rimprovera guardandomi negli occhi e sta volta sorride malizioso.
    -No, no, no, no.- sussurro, non riuscendo a non muovermi contro di lui cercando un contatto che non arriva.
    -Cazzo, ho una voglia di sbatterti che non immagini.-
    Ed è solo la sua mano che torna sulla mia erezione a distrarmi e non farmi pensare alle sue parole.
    -Lo vuoi anche tu?- chiede sensualmente al mio orecchio. Sensualità a cui non sono abituato, come non sono abituato alla sua mano sul mio cazzo, per dire.
    -Tooom.- protesto con tono lamentoso.
    -Sì?- chiede ridendo e baciando il mio collo, facendomi gettare la testa all’indietro ed alzare il bacino, seguendo il movimento della sua mano.
    Percorre con la bocca il mio busto ed il bacino e strizzo gli occhi aspettandomi di sentire la sua bocca bagnata e calda intorno al mio cazzo, ma è solo il suo respiro bollente quello che sento.
    Le sue mani forti lasciano la mia erezione e vanno a stringere le mie cosce alzandomi bacino.
    Strillo più forte di quanto io abbia mai fatto, quando la sua lingua morbida e calda stuzzica la mia apertura sotto i testicoli.
    -NO, Tom! NOO!- cerco di sfuggire alla sua tortura ma la presa intorno alle cosce è troppo forte.
    La sua lingua ripassa sopra la mia apertura e spinge piano sopra, senza entrare. –Dio, dio, dio. No!- mi lamento portando le mani sugli occhi. Questo va anche oltre a ciò che la mia mente da pervertito abbia mai immaginato.
    Posiziona la bocca intorno alla mia entrata, che sarebbe dovuta restare intoccata, e succhia forte alternando profonde e bagnate leccate che mi fanno ribollire. E se solo non fossi Bill Kaulitz porterei una mano in basso ed inizierei a masturbarmi, ma io sono Bill e tutto ciò che riesco a fare è urlare imbarazzato e cercando di convincermi che no, non mi piace essere stimolato lì.
    Non mi piace.
    La sua lingua fa una leggera pressione e riesce a penetrarmi un po’.
    Per niente.
    La agita gentilmente, affondando le dita sulle mie cosce.
    Non mi piace proprio.
    Succhia forte, respingendo la lingua dentro e mugola compiaciuto.
    Gemo forte di piacere e le mie gambe iniziano a tremare deliziosamente, mentre la sua lingua non mi da pace.
    Si stacca un attimo e sento solo lo schiocco di qualcosa prima del suo indice bagnato che preme piano, facendo una debole pressione sulla mia apertura.
    Il suo dito si fa spazio a fatica dentro di me e strizzo gli occhi di fronte all’inevitabile dolore. Ma sono comunque troppo eccitato.
    La sua mano calda torna sul mio pene, mentre l’indice scorre fino in fondo dentro di me per poi uscire e rientrare, ancora e ancora.
    Sfila l’indice e infila dentro il medio ricominciando con quell’estenuante dentro fuori che mi fa inarcare e gemere forte. –Oddio, oddio… sì.-
    Stringo tra le dita la trapunta del letto, spingendomi piano sul suo dito, lo arriccia facendomi boccheggiare e poi lo sfila completamente con mio disappunto.
    Lo vedo chinarsi sul pavimento e prendere qualcosa dai suoi jeans, per poi ritornare tra le mie gambe, guardandomi con quegli occhi profondi nocciola, imbarazzandomi.
    Sorride malizioso, succhia un punto indefinito sul mio mento e quando noto tra le sue mano una bustina di lubrificante sessuale ed un preservativo chiudo gli occhi di nuovo.
    Le sue dita lubrificate ritornano sulla mia entrata, mentre 'stavolta ne infila due, ritornando a torturarmi.
    Non può essere così fottutamente bravo, non deve esserlo per la mia salute mentale.
    Inarco la schiena seguendo il movimento delle sue dita, sto letteralmente vibrando intorno a lui, e Tom ha la bellissima pensata di arricciare le dita e di toccare qualcosa dentro di me che mi lascia senza fiato, mi fa roteare gli occhi e strillare.
    -CAZZO!- gemo forte e Tom mi tocca con più decisione su quel punto così sensibile e mi fa provare un piacere troppo inteso e quasi insopportabile.
    Scosse di piacere iniziano a pervadermi il corpo, dalla testa fino alle punte delle dita.
    E finalmente si sfila, cessando quel bruciore troppo intenso e piacevole. Per ora.
    Deglutisco a vuoto e non riesco a guardarlo, ascolto solo il fruscio dei suoi boxer che vengono tolti e la stagnola che viene strappata.
    Apro un secondo gli occhi guardando il suo membro turgido, grosso e perfetto. E sento l’impulso naturale di allungarmi e toccarlo, ma non lo faccio.
    Inizio ad agitarmi quando infila il preservativo e cosparge l’erezione di lubrificante.
    Allarga le mie gambe e si avvicina, sbattendomi addosso il suo pene bollente e duro, indietreggio col sedere e lui sospira.
    -Fermo.-ordina stringendo le mie cosce e tenendomi le gambe aperte.
    E’ arrivato il momento e lui non mi da nemmeno il tempo per riflettere su ciò che sto facendo.
    Poggia la punta sulla mia entrata ed io ansimo portando le mani sugli occhi per non guardare. Ma sento. Sento fin troppo bene la sua presenza farsi strada dentro il mio corpo a fatica.
    Fa male. Quando è dentro per un quarto, si tira un po’ indietro, rientrando subito dopo e ripetendo quell’operazione due volte, prima di riprendere a spingere lentamente dentro di me.
    -Ahi.- gemo di dolore e porto la mano dietro la sua schiena e affondo l’unghia sulla carne calda e un po’ umida, stando attento a non fargli male.
    Quando il suo membro è dentro per tre quarti resta fermo per dei secondi indeterminati, per poi spingersi dentro ansimando. E’ dentro completamente. I suoi fianchi baciano le mie natiche ed io non posso fare a meno di sentire la sgradevole sensazione di essere aperto in due sul suo membro. Ma avercelo dentro di me è qualcosa di troppo intenso e strano per non piacermi. Gemo ancora di dolore e il sudore mi sta imperlando la fronte e il petto, provo a regolarizzare il respiro e tranquillizzarmi. Mi sento pieno fino a scoppiare.
    -Muoviti.- ansimo senza fiato e lui inizia ad andare avanti indietro lentamente e fa ancora male.
    Gli graffio la schiena piano e mugolo deliziato, nonostante il dolore, di sentirlo contro di me, dentro di me.
    Aumenta l’intensità e prima ancora di realizzare che mi piace i miei fianchi seguono le sue spinte.
    Ansimo direttamente nel suo orecchio e lui alza il viso per guardarmi negli occhi, ma sfuggo al suo sguardo.
    -Bill.- ansima con voce tremante ed io mi spingo contro di lui gettando la testa all’indietro ansimando forte, mentre le prime scosse di piacere iniziano a scorrere lungo la mia spina dorsale.
    Lascia le mie gambe per afferrare il mio viso e tenermi fermo a guardarlo negli occhi. Mi fa sentire completamente vulnerabile, completamente esposto, completamente sotto il suo controllo… e mi piace.
    -Sì!- ansimo contro il suo viso e porto le mani tremanti sui suoi bicipiti, sfugge di nuovo dalla mia presa, alzando la schiena e guardandomi dall’alto mentre continua a spingere in mezzo le mie gambe.
    Esce e si respinge di colpo subito dopo facendomi singhiozzare e mordere le labbra a sangue.
    Esce ancora una volta e si respinge bruscamente dentro e sta volta colpisce il punto di prima, ma la sensazione è intensificata per mille.
    -Dio, dio, dio. Ancora lì! Cazzo!- farfuglio confuso e ripete il movimento più di una volta, mentre il calore sul mio basso ventre inizia a crescere sempre di più.
    Cazzo, ho bisogno di essere toccato.
    -Ti piace?- mi chiede guardandomi dall’alto e scopandomi con gusto.
    Vorrei solo che mi toccasse o morirò.
    -Tom…- imploro ansimando e sorride malizioso stringendo il mio membro, finalmente.
    -Allora, ti piace?- chiede di nuovo con quella voce profonda e sensuale.
    -Bill?- mi richiama spingendosi bruscamente sulla mia prostata.
    -Oh, sì, cazzo!- rispondo alzando i fianchi e seguendo la sua mano e lui sorridendo compiaciuto si respinge sulla mia prostata.
    Mi sento bollente, completamente sudato e Tom non la smette di spingersi dentro di me e masturbarmi, credo che a breve esplodere o verrò forte come non ho mai fatto prima.
    -Dio, quanto sei stretto.-ansima tremendo e spingendosi con forza dentro di me, facendomi urlare.
    -Oh.-boccheggio sull’orlo di un orgasmo potentissimo. –Tom!- gemo forte torturando la trapunta del letto, ma non è abbastanza di fronte al piacere inimmaginabile che mi sta facendo provare questo ragazzo.
    Provo a stringere i miei muscoli intorno al suo membro e lui geme forte e, cazzo, quanto adoro la sua voce, la sensazioni sono troppo forti. Inizio a tendermi e a fare corti respiri strozzati sentendo scosse di piacere pervadermi tutto il corpo, non ho mai provato un piacere più intenso in vita mia. La sua mano che continua ad accarezzarmi, il suo membro che si spinge costantemente contro la mia prostata, i suoi ansimi profondi mi fanno alzare di scatto il bacino e vengo con un gemito più forte degli altri nella sua mano. –Oh, Dio.- gemo senza fiato stringendo un’altra volta il suo membro dentro di me.
    Lo sento spingere per un tempo indefinito dentro di me e poi si riversa dentro il profilattico tremando.
    Si sfila dal mio corpo ed io sono troppo sfinito, stanco, sfiancato dal più potente orgasmo che abbia mai provato in vita mia per seguire i suoi movimenti. Mugolo soddisfatto prima di chiudere gli occhi.
    E prima di cadere in un sonno leggero non posso fare a meno di desiderare di non svegliarmi più, mai più, per non affrontare tutto questo. Per non affrontare le mie paura più nere ormai diventate reali. Sì, si sono da poco materializzate e, Cristo, come l’ho sentita la loro presenza.








    Note finali: che dire? u.u Avrei potuto fare di peggio, ma la principessina era drogata è_é mi rifarò nei prossimi.
    Spero vi piaccia. u.u
    Grazie mille, come sempre, ad Hachi.


    Ah, sììì! Dedico questo capitolo ad Jlenia che rivedrò presto, finalmente. <3


    Un bacio a tutte. <3

    Edited by DisasterpiecexX - 9/8/2010, 13:53
     
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  10. aissha75
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    ok!!!! il rifornimento di bombole di ossigeno era arrivato stamattina... quindi ero abbastanza tranquilla... ma--- ma---- (pausa per usare il respiratore!!!!) non sono state sufficcienti!!!! ti dico solo che quando ho letto
    CITAZIONE
    Lascia le mie gambe per afferrare il mio viso e tenermi fermo a guardarlo negli occhi. Mi fa sentire completamente vulnerabile, completamente esposto, completamente sotto il suo controllo… e mi piace.
    -Sì!- ansimo contro il suo viso e porto le mani tremanti sui suoi bicipiti, sfugge di nuovo dalla mia presa, alzando la schiena e guardandomi dall’alto mentre continua a spingere in mezzo le mie gambe.
    Esce e si respinge di colpo subito dopo facendomi singhiozzare e mordere le labbra a sangue.
    Esce ancora una volta e si respinge bruscamente dentro e sta volta colpisce il punto di prima, ma la sensazione è intensificata per mille.
    -Dio, dio, dio. Ancora lì! Cazzo!- farfuglio confuso e ripete il movimento più di una volta, mentre il calore sul mio basso ventre inizia a crescere sempre di più.
    Cazzo, ho bisogno di essere toccato.

    mi sono alzata e sono andata a farmi una doccia gelata!!!!
    E ora sono messa peggio di prima....
    Vorrà dire che adesso andro' di là ad assalire quel santo di mio marito... e sarà buon per lui che si faccia venir voglia... o glielo strappo a morsi!!!!!
     
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  11. DisasterpiecexX
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    AHAHAHAHAHAHAHA. Oh mio Dio!
    Maaa u.u ma guarda che non hai ancora visto niente, mi sono trattenuta un sacco perché Bill si è drogato è_é e non mi ha dato possibilità di sfogare tutta la mia follia.
    Quei bondage e roba varia ti assicuro che non stanno lì a caso coff coff u.u
    Come dobbiamo fare quando la situazione si farà molto più seria? -shock ç__ç
    AHAHAH a parte tutto, buona fortuna con tuo marito. u.u


    Un bacio. <333 *çç*
     
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    Perchè Ti Amo e Lo Farò Sempre. Anche Quando Ti Odierò Sarà Per Amore

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    Georg
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    ADESSO LEGGO ù_ù
     
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  13. jada.1984
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    e non so se avete notato la differenza tra questa scena e una scena d'amore...
    nessun bacio, nessuna gentilezza...
    era quello che voleva tom
    na scopata!
    mo poraccio bill pe me quando realizza se suicida
    vediamo vediamo come adrà so proprio curiosa da mori!
     
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  14. aissha75
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    quando la situazione si afrà piu' seria... invece della bombole di ossigeno mi procurerò della roba buona da fumare.....

    Per la cronaca: non so' perchè mio marito si sia rinchiuso in bagno.... paura forse? sono solo molto ingrifata.... comunque è bellissimo e come al solito non hai tradito nessuna delle mie aspettative.....

    i love this.....
     
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  15. DisasterpiecexX
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    CITAZIONE (ComeBack @ 28/6/2010, 23:31)
    ADESSO LEGGO ù_ù

    Buona lettura *OO*
     
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2167 replies since 6/4/2010, 21:17   31617 views
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