PARADISI ARTIFICIALI

In fase di scrittura.

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  1. DisasterpiecexX
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    AHAHAH
    Comunque, sto finendo, più tardi passo il capitolo alla beta.
     
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  2. Mr.Black
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    WaaaaaaaaaaaaW
    BeneBene <3
     
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  3. HachiBLOOD~
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    Anche la beta è curiosa xDD
     
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  4. DisasterpiecexX
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    E lo so, sono in ritardo di tre giorni ormai, ma ho finalmente finito e mandato il capitolo alla beta. *w*
     
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  5. thForLife
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  6. __Patty109
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    Upp (donnah sto poco al pc, quando posterai però cercherò di trovare il tempo per leggere e commentare *_*)
     
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  7. DisasterpiecexX
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    Perfetto *w* Uaaah. <3
     
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  8. DisasterpiecexX
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    (09) I wish I was someone better.




    -Ma porca troia!- impreco quando mi accordo di aver dimenticato il cellulare nella stanza. Mi sono svegliato dieci minuti fa, ho messo il primo paio di jeans che ho trovato e mi sono diretto a scuola in condizioni pessime.
    Ho un aspetto completamente devastato: gli occhi rossi, il viso pallido e due occhiaie violacee che nemmeno il correttore è riuscito a nascondere.
    Ma nonostante tutto, nonostante il mal di testa, mi sento leggero. Inquieto per ciò che è successo qualche ora fa, ma rilassato e forse stupido.
    La tiepida luce del sole mi ferisce gli occhi e sono costretto ad abbassare la testa.
    Credo di non aver nemmeno preparato la cartella con i libri, oltre ad aver dimenticato il cellulare. Mi sono semplicemente alzato con la testa pesante, poi vestito con le palpebre socchiuse e ora sono qui. Completamente confuso e perso come non lo sono mai stato.
    E non ho nemmeno voglia di prendere l’mp3 per ascoltare musica, l’unica cosa che sono sicuro di non aver dimenticato, semplicemente non ne ho bisogno. Non ho bisogno di sfuggire dalla realtà stamattina, perché sono confuso e non riesco nemmeno a fare un pensiero razionale… non mi serve.
    Vedo Andreas in lontananza camminare a fianco di quella Janine e cerco di raggiungerli lentamente.
    -Ciao.- saluto con voce roca per attirare l’attenzione e Andreas si gira verso di me e noto che è nelle mie stesse condizioni, se non peggio.
    -Ciao!- saluta Janine con voce squillante che non fa altro che provocarmi un’orribile fitta alla testa. Non può abbassare quello stupido tono di voce, almeno oggi?
    -Ciao.- rispondo senza nessuna sfumatura nella voce.
    -Come stai?- mi chiede sfarfallando quelle lunghe ciglia ricoperte di mascara.
    -Normale,- rispondo tranquillo, -E tu?-
    -Io benissimo.- risponde sorridente e quel sorriso bianco e sincero mi contagia, seppur io non sopporti questa ragazza.
    -Andreas, Georg come sta?- chiedo rivolto al mio amico platinato.
    -Bene, però non è venuto lo stesso, vuole proprio farsi bocciare quest’anno.- risponde.
    E mi sa che non è l’unico che si farà bocciare quest’anno, se anch’io continuo così.
    -Oh, entriamo in classe.- rispondo rabbuiandomi e il mio amico, dopo aver salutato Janine, mi segue con passo strascinato.

    **
    -Kaulitz, sei venuto a scuola solo per dormire sul banco?- sbraita il professore rivolto a me, risvegliandomi dal mio stato comatoso.
    -Uh?- lo guardo di rimando confuso.
    -Sì, dico a te, Bill!- grida mentre le sue guance s’imporporano. Temo di averlo fatto incazzare.
    Deglutisco a vuoto sperando non inizi a fare domande sull’argomento che ha appena spiegato.
    Continua a fissarmi per altri dieci abbondanti secondi e sono talmente rincoglionito da non curarmi nemmeno del fatto che tutta l’attenzione della classe sia rivolta a me.
    Mi rivolge un’ultima occhiata di astio, prima di ritornare a spiegare la lezione, completamente ignota a me.
    Mi muovo a disagio sulla sedia, mordicchiando piano l’unghia laccata di nero e dentro di me si fa spazio un’orribile sensazione: fallimento.
    La situazione scolastica ed il resto mi stanno scivolando dalle mani. E non riesco a reagire, perché non mi va. Non mi va per niente, non ne ho la forza, non so proprio da dove prenderla.
    L’unica cosa che voglio fare è tirare fuori un foglio bianco dalla mia cartella e scrivere quante ore mancano alla fine della quinta ora, quando potrò tornare, finalmente, a casa a svagarmi con ciò che è rimasto ieri.

    **
    -Esci?- mi chiede Andreas pochi secondi dopo il suono della campana dell’intervallo.
    -Uh, sì. Certo.- rispondo pensando alla meravigliosa sigaretta che mi fumerò a breve.
    Mi alzo, nascondendo sotto il banco il foglio dove ho scritto il conto alla rovescia delle ore che mi separano dalla mia felicità e mi dirigo alla porta della mia classe, ma prima di varcarla una figura in lontananza mi fa bloccare.
    La stessa figura che mi fa contrarre dolorosamente lo stomaco e gemere gravemente quando i ricordi del dormiveglia di stamattina, riaffiorano nella mia mente.
    Tom è in fondo al corridoio e parla tranquillamente con dei ragazzi, credo proprio di ciò che riguarda il suo celebre “lavoro”.
    Come ho potuto non bruciare tra i rimorsi e la vergogna tutta la mattina?
    -Che c’è?- mi chiede Andreas vedendo la mia titubanza.
    -Io…- e dulcis in fundo, Tom ha la bellissima pensata di appoggiarsi al muro, piegando una gamba e poggiando la pianta del piede dietro di sé.
    Poggia le mani dietro la schiena e per sistemarsi spinge in avanti lievemente il bacino, facendomi avvampare. Lo stomaco si contorce ancora e le guancie vanno a fuoco.
    -Bill?!- urla Andi facendomi sussultare.
    -Ehm, mi gira la testa resto in classe.- dico confuso, cercando di distogliere lo sguardo da quel corpo statuario appoggiato al muro.
    Sbuffa roteando gli occhi e mi sorpassa, uscendo dalla classe. Tom si liscia lentamente la maglietta bianca con quelle mani fantastiche dalle dita affusolate e da dove sporgono delle sensuali vene e strizzo gli occhi, sforzandomi di non scoppiare in un pianto isterico.
    Mi dirigo in fretta al mio posto, tirando fuori il foglio, mentre prego affinché le farfalle nel mio stomaco volino da qualche altra parte.
    Mancano centodiciassette minuti, penso tagliando con un segno sul foglio i numeri cento quindici e centosedici.
    Se solo Tom sapesse i pensieri che faccio su di lui, mi schiferebbe, mi sputerebbe in faccia o chissà che altro.
    Ed io non ho voglia di vederlo, perché il pensiero di fare sesso con una ragazza mi fa schifo, quello di farlo con un ragazzo mi fa vergognare, ma quello di farlo con Tom…
    E non va bene, perché non posso illudermi, non devo illudermi, se anche Tom volesse fare sesso con me, io non potrei andare a letto con lui, sarebbe troppo sbagliato. E impedirmelo sarà la giusta punizione, la giusta punizione per essere così fottutamente sbagliato.
    Centotto.
    Centosette.
    Centosei.
    Centocinque.
    Centoquattro.
    Centotre.
    -Bill!- grida Andreas affannato, costringendomi ad alzare la testa dal foglio.
    -Qualunque siano i tuoi piani per pomeriggio cancellali tutti!- esclama eccitato.
    -Non penso proprio.- rispondo indignato.
    -Cazzo, sì! C’è un festino! Ci sarà di tutto e di più.- dice piano al mio orecchio.
    Strabuzzo gli occhi guardandolo confuso, dal momento che mi ha preso completamente alla sprovvista.
    -Uh, festa?- dico con poco entusiasmo. Di certo non sono in vena di festeggiare.
    -Sì, non fare lo stupido che hai capito. Siamo stati invitati noi due e quel coglione di Georg. E’ un festino. Sei dei nostri ora, no?–
    Inarco un sopraciglio valutando l’idea.
    Fottere il cervello, distrarmi, cambiare aria, non pensare a niente, devastarmi è tutto ciò di cui ho bisogno ora.
    Sorrido ad Andi ammiccando e lui mi fa l’occhiolino.
    -Però devi prepararti a sborsare cinquanta euro.- dice assottigliando gli occhi e faccio spallucce. Chiamerò mia madre e gli chiederò di mandarmi altri soldi, non ci dovrebbero essere problemi… spero.
    Ah.
    Novantotto.


    **

    -Accendi, accendi!- sbraita al mio orecchio Georg, incitandomi ad accendere la canna che ho tra le labbra.
    Accendo cercando di scrollarmelo di dosso.
    -Non mi bruciate i sedili della macchina o ve la faccio ingoiare quella canna.- ci avverte il solito amico di Georg.
    Lo ignoro continuando ad aspirare, mentre Georg ballando a ritmo della canzone che viene dalla radio, cerca di rubarmi la canna.
    Lo so è stupido, stiamo per andare ad un festino a base di droga e ci stiamo facendo una canna in macchina, ma è stata una mia idea dato che mi servirà una spinta per sentirmi a mio agio con gli altri invitati.
    E domani mi perderò un giorno di scuola, ma chi se ne frega. Cerco di scacciare via i pensieri scomodi continuando ad aspirare la canna.
    -Passa 'sta cazzo di cosa!- sbraita ancora Georg.
    -Non si chiede mai così una canna, Georg!- interviene Andreas seduto accanto al sedile del guidatore.
    -Me ne fotto!- grugnisce riuscendo, finalmente, a strappare via la canna dalle mie labbra.
    -Dio, ma tu non eri mezzo dolorante e in fin di vita?- scherzo iniziando a sentire la solita euforia farsi spazio dentro di me.
    -Vero.- annuisce il tizio che guida, cercando forse di instaurare una conversazione con me, dato che dopo mesi e mesi di passaggi non so ancora il suo nome.
    -You belong to me, I belong to youu. Fire from my heart…- canta a squarcia gola Georg in una maniera piuttosto ridicola e non posso trattenermi dal ridere piegandomi e poggiando la testa sulle sue gambe.
    -Che cazzo fate lì dietro?- ci rimbecca ridendo il conducente, riferendosi alla posizione un po’ equivoca nel quale mi trovo.
    Smetto di ridere sguaiatamente per alzarmi di scatto, sistemando nervosamente i capelli.
    Georg ride insieme al conducente ignorando il mio imbarazzo. –Dai qua.- borbotto riprendendomi la canna.
    -Siamo arrivati, scendete.- dice smettendo di ridere e sfottermi palesemente il conducente senza nome.
    Annuisco, facendo l’ultimo tiro dalla canna e prima di scendere dalla macchina mi fermo con lo sportello aperto. –Ma com’è che ti chiami tu?- chiedo inclinando la testa, sentendomi felice, spigliato e stupido.
    -Adam!- ride mostrando i denti un po’ ingialliti. Annuisco e chiudo lo sportello, trovando i miei amici a ridacchiare.
    -Oddio, Bill avevamo iniziato una pseudo scommessa su quando gliel’avresti chiesto, cazzo!- ride Andreas guardandosi complice con Georg.
    -Sei sexy spigliata, principessa.- scherza Georg ed io strabuzzo gli occhi davanti alla sua avance scherzosa.
    Rido agitando la testa e guardando i miei anfibi abbastanza femminili.
    -Cazzo!- esclamo guardando il villino davanti a me. –Ma quanti siamo?-
    -Undici.- risponde secco Andreas incamminandosi.
    Perché chiamarlo festino se ci sono undici invitati? Tanto vale chiamarla festa.
    -Senti, Bill, devi sapere che questi festini sono un po’ strani,- dice Andreas pacatamente e Georg lo guarda negli occhi comunicandogli qualcosa che non riesco a cogliere.
    -Che vuoi dire?- chiedo sulla difensiva.
    -Che è una festa a base di droga e sesso, o direi sempre, si scopa.- risponde a bassa voce.
    -E che diavolo ci vengo a fare io?- chiedo a disagio e con la voce tremante.
    -Cazzo! Bill, se ti fai una ogni tanto non muori mica.- sbotta sbuffando.
    Una. Dovrei fare sesso con una. Dovrei perdere la mia verginità stanotte con una.
    Io non sono pronto, non sono assolutamente psicologicamente pronto.
    Guardo alle mie spalle: Adam ci sta raggiungendo. Non posso andarmene comunque.
    -Problemi?- chiede Georg notando la mia espressione confusa.
    -No, nessun problema.-risponde Andreas al posto mio.
    Deglutisco a vuoto, sentendomi a disagio e li seguo completamente contro voglia.
    Voglio andare a casa. Voglio andare a casa mia. Perché ho scelto di venire in questa stupida scuola lontanissima da casa? Voglio andare a casa mia. Voglio andarmene. Preferirei essere in stanza a studiare per domani e passare la giornata in totale normalità e non fare queste cazzate.
    Mi sento intrappolato.
    Che ci faccio io qua?

    **
    Guardo dal basso Andreas che sul divanetto di pelle bianca smanetta con dei francobolli insieme a qualche invitato.
    Francobolli? Strabuzzo gli occhi confuso.
    L’osservo confuso portarlo alla bocca e metterlo sotto la lingua.
    -Buon viaggio.- sussurra ridacchiando una ragazza mora, che non credo di aver mai visto. Il mio stomaco fa una capriola e gemo forte incurante di tutti, a causa dei ricordi che fa riaffiorare quel “buon viaggio”.
    Strizzo gli occhi infastidito dalla musica alta che proviene dallo stereo e fa tremare le vetrine e il mio corpo.
    Ho continuando a fumare erba come un folle da quando sono arrivato, per scacciare via il senso di disagio. E forse sono riuscito a cacciarlo via almeno un po’, qui disteso sul parquet freddo accanto al divano, incurante di tutto e tutti, con una canna tra le dita.
    Nessuno, comunque, si cura del fatto che io sia disteso a terra dato che metà degli invitati è seduto a terra intorno a dei tavolini a tirare cocaina. Dio, che ci faccio io qua?
    -Vuoi?- chiede la ragazza mora che gironzola intorno ad Andi, imitandomi e mettendosi stesa accanto a me.
    -Cosa?- chiedo con voce roca, girando la testa e guardandola con lo sguardo completamente perso.
    -LSD.- dice tranquillamente.
    -Uh, no.- rispondo scuotendo la testa e sbattendola piano sul parquet freddo.
    Non so nemmeno cosa sia io l' LSD, nonostante ne abbia sentito parlare più di una volta; deve essere qualcosa di serio. Non posso prenderlo però, devo mantenere la guardia.
    -Allora, prendi questa.- dice mettendomi davanti gli occhi una simpatica pasticca rosa, poi prende la canna dalle mie dita e se la porta alla bocca, cercando di essere sensuale. Che diavolo vuole da me questa sgualdrina?
    E prima che io possa rispondere un altro no, Andreas esclama –Dai, cazzo non farti pregare,- attirando l’attenzione della gente seduta sul divano. Sono senza scelta.
    Senza pensarci, afferro la pillola dalle dita della ragazza e la porto in bocca, cercando di ingoiarla subito, evitando il contatto di essa con le mie papille gustative. Insomma, l’ha toccata con quelle mani sudice, la ragazza.
    La ragazza ride, avvicinandosi al mio collo e strusciando il nasino grazioso proprio lì.
    Rabbrividisco, incapace di allontanarmi.
    -Sei così bello. Pensavo fossi femmina, che stupida. Sei bellissimo, così sexy. Sono sicura che, nonostante il tuo aspetto, nelle mutande nascondi qualcosa di davvero… eccezionale.- sussurra accarezzando il mio ventre.
    Troppo stordito per dare il giusto peso alle sue parole, la ignoro cercando di allontanare la sua mano.
    -E’ la prima volta che vieni ad una festa del genere?- non demorde.
    Annuisco, pensando che a breve la pillola farà effetto e non avrò più il controllo di niente, nemmeno quello di evitare di perdere la cosa più preziosa che ho, soprattutto di difenderla da questa ragazza.
    -Che dolce,- ridacchia, - ci sono un sacco di stanze dove possiamo andare dopo, se vuoi porto anche la mia amica.- dice tranquillamente, come se stesse parlando del tempo di oggi.
    Alzo lo sguardo per controllare se Andreas mi guarda, ma lo trovo con gli occhi chiusi e un’espressione da ebete sul viso.
    -Vai da Andreas, secondo me sarebbe interessatissimo alla tua proposta.- dico convinto, sperando che non inizi a urlare.
    -Ma a me non interessa fargliela.- risponde portando un dito sul mio orecchio accarezzandolo sensualmente. Mugolo infastidito, cercando di spostarmi.
    Dove diavolo è Georg? Mi guardo intorno, notando solo gente che tira, che tira per la prima volta o che insegna a tirare.
    -Tu ti tiri di cocaina?- chiedo guardandola negli occhi, –Perché lo fai?-
    Nessuno che mi chieda perché io stia ponendo queste domande alla tizia, non ne ho la più pallida idea.
    Sbuffa e sbuffo anch’io ridendo, iniziando a sentire lo stomaco in subbuglio come l’altra volta, ma almeno stasera, a parte un po’ di rum, non ho bevuto nessun cocktail.
    -Ma che ci sei venuto a fare qua?- chiede accarezzando i miei capelli ed io mi godo semplicemente le sue carezze.
    -Non ti offendi vero? Io ti voglio bene ma davvero non posso. Sono sicuro che il mio amico Andreas sarà contentissimo però di accontentarti. E poi ci sono anche altri ragazzi a questa specie di festa. Perché io? Non me lo fai venire duro, Cristo! Che devo farci?- blatero dicendo tutto ciò che mi passa per la testa, senza alcun limite.
    -Frocio.- m’insulta malamente, prima di alzarsi e fiondarsi da qualcun altro.
    -Non fare così io ti voglio bene.- sussurro nonostante lei non possa sentirmi.
    Il mio cervello è ormai completamente andato a farsi fottere.
    Mi volto verso Andreas per controllare in che condizioni si trovi e, non l’avessi mai fatto, mi trovo davanti la scena più imbarazzante a cui io abbia mai assistito, fino ad oggi. I pantaloni del mio amico sono slacciati, il suo membro, che io non avrei mai voluto vedere, duro e svettante viene accarezzato costantemente dalle mani di una biondina che lo guarda soddisfatta, mentre Andreas continua a tenere gli occhi chiusi e l’espressione da ebete, perso in chissà quale visione.
    Distolgo lo sguardo ridacchiando e accorgendomi che la situazione dentro questo salotto sta iniziando a scaldarsi. Prima che sia troppo tardi, devo allontanarmi da questa stanza. Prima che io mi ritrova nel bel mezzo di un’orgia e sprechi la mia verginità così.
    Mi volto ed inizio a gattonare nella speranza di non essere visto da nessuno. Non riesco a trattenere una risata, anche se in altre condizioni mi sarei strappato i capelli piangendo.
    Sorpasso l’elegante porta vetrata, ritrovandomi in un corridoio buoi. Ad ogni centimetro che percorro, sento la musica farsi sempre più distante e poggiando la mano su un tappeto sul parquet scivolo sbattendo la fronte sulla superficie fredda.
    Rido come un matto, rimettendomi a quattro zampe e buttandomi sulla schiena sbattendo la testa, cosa che mi fa ridere ancora più forte.
    Porto una mano sulla fronte, gemendo di dolore quando le mie dita incontrano la pelle lesa.
    Mi sento pesante e caldo, piego le gambe che non seguono i miei comandi e rimangono leggermente aperte a mezz’aria.
    -Oh, una principessa in difficoltà.- esclama una voce profonda dal fondo del corridoio, facendomi sussultare.
    E dovrei alzarmi e scappare, ma resto a terra a ridere semplicemente.
    Il proprietario della voce si avvicina a me abbassandosi in ginocchio. Mi afferra gentilmente dalle spalle e mi alza, mettendomi seduto. In questa posizione involontariamente il suo bacino è finito tra le mie gambe.
    -Hai bisogno di qualcosa?- chiede avvicinandosi al mio viso e sento un forte odore di marijuana e chissà cos’altro ha preso.
    -No.- rispondo tranquillamente, accarezzando i suoi rasta e stringendo le mie gambe sui suoi fianchi, lui fa lo stesso con le mani sulle mie spalle.
    -No?- chiede serio con una punta di malizia nella voce.
    -No, Tom.- rispondo tranquillo, sentendo il calore scendere verso il mio ventre che solo il pensare a lui sa causarmi intensificato per dieci volte. 'Sta volta è reale, è davanti a me, è tra le mie gambe.
    -Io invece direi che tu hai davvero bisogno di qualcuno che ti prenda, ti pieghi a novanta e te ne dia tanto, ma davvero tanto.-






    Note finali: sono di fretta. ò.ò
    Avete visto il video? 'o' Delusione. Coooomunque.
    Che palle, mi da problemi la connessione in questi giorni. è_è
    AAAAH, spero vi sia piaciuto, sono felice perché da ora in poi sarà tuttp nc17, finalmente *ççççççççççç*!
    Grazie ad Hachi come sempre, che mi ha aspettato fino alle 5 di notte ò.ò, quando ho finito il capitolo.

    Vi amo. <3
    Buona lettura.

    Edited by DisasterpiecexX - 9/8/2010, 13:50
     
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  9. thForLife
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    oddio...oddio.... nooooo
    ti prego ma come puoi fermarti sul piu bello
    bill mica fara quello che penso vero...vero??...
    e tom da dove e sbucato? ahhhhh dio voglio sapereeeeee
    certo che pero bill ne ha fatta di strada... da quando diceva io non mi faro mai bla bla bla... a ora che sta sempre con una canna in mano partecipando a festini che per di piu odio! ahhh e talmente complicato quel ragazzo
    ti pregoooooo postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
     
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  10. DisasterpiecexX
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    ahahahah
    Tom è l'unico spacciatore della zona, è ovvio che sta ai festini come quelli.
    Presto spero si capirà il ruolo di Tom come spacciatore, ohh e anche cosa ha combinato Georg.
    Ma dimmi tu cosa pensi che farà Bill? v.v
     
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  11. ladymoon
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    ora tu posto il 10 capitolo alla velocità della luce...
     
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  12. DisasterpiecexX
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    Prestissimo v.v (Y)
     
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  13. ladymoon
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    cosa ha combinato Georg?... ecco mi incuriosisci ancora di più...
    giusto che Tom ci sia a questo genere di feste li si che si fanno affari... mi sà tanto che di affari ne farà anche Bill..????
     
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  14. Mr.Black
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    ç____ç
    Ma Dio Non Puoi Finire Cosi Ne Sei Consapevole Vero?
    Beene,
    Ma Guarda La PrincipessaSulPisello Faceva Tutta La Perfettina e Adesso Si
    Fà Le Canne In Macchina
    e Per Lo Più In Macchina Di Un Tipo Che Non Sà Neanche il Nome....Ma Giustamente Dopo
    Gliela CHiesto...Huhahahahaha...

    CITAZIONE
    -Non ti offendi vero? Io ti voglio bene ma davvero non posso. Sono sicuro che il mio amico Andreas sarà contentissimo però di accontentarti. E poi ci sono anche altri ragazzi a questa specie di festa. Perché io? Non me lo fai venire duro, Cristo! Che devo farci?- blatero dicendo tutto ciò che mi passa per la testa, senza alcun limite.
    -Frocio.- m’insulta malamente, prima di alzarsi e fiondarsi da qualcun altro

    Questo Pezzo e StttraBello hihihi...Non Melo Fai diventare Duro u.u
    e bhe ovvio La Tipa non e Tom.

    CITAZIONE
    -Io invece direi che tu hai davvero bisogno di qualcuno che ti prenda, ti pieghi a novanta e te ne dia tanto, ma davvero tanto.-

    HooSSSSi Quanto Hai Ragione

    Awww Dimmi Che Posterai Presto io DEVO Sapere Cosa Farà La Principessa Bill
    Cazzo
    *O* Mi Piace Un Botto Questa Twincest <3
    Tiiiii Adoro Amooor
     
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  15. DisasterpiecexX
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    CITAZIONE (ladymoon @ 24/6/2010, 20:28)
    cosa ha combinato Georg?... ecco mi incuriosisci ancora di più...
    giusto che Tom ci sia a questo genere di feste li si che si fanno affari... mi sà tanto che di affari ne farà anche Bill..????

    Sìì affari per Bill: tanta roba nel prossimo capitolo. :ops: Finalmente.

    CITAZIONE (Mr.Black @ 24/6/2010, 20:30)
    ç____ç
    Ma Dio Non Puoi Finire Cosi Ne Sei Consapevole Vero?
    Beene,
    Ma Guarda La PrincipessaSulPisello Faceva Tutta La Perfettina e Adesso Si
    Fà Le Canne In Macchina
    e Per Lo Più In Macchina Di Un Tipo Che Non Sà Neanche il Nome....Ma Giustamente Dopo
    Gliela CHiesto...Huhahahahaha...

    CITAZIONE
    -Non ti offendi vero? Io ti voglio bene ma davvero non posso. Sono sicuro che il mio amico Andreas sarà contentissimo però di accontentarti. E poi ci sono anche altri ragazzi a questa specie di festa. Perché io? Non me lo fai venire duro, Cristo! Che devo farci?- blatero dicendo tutto ciò che mi passa per la testa, senza alcun limite.
    -Frocio.- m’insulta malamente, prima di alzarsi e fiondarsi da qualcun altro

    Questo Pezzo e StttraBello hihihi...Non Melo Fai diventare Duro u.u
    e bhe ovvio La Tipa non e Tom.

    CITAZIONE
    -Io invece direi che tu hai davvero bisogno di qualcuno che ti prenda, ti pieghi a novanta e te ne dia tanto, ma davvero tanto.-

    HooSSSSi Quanto Hai Ragione

    Awww Dimmi Che Posterai Presto io DEVO Sapere Cosa Farà La Principessa Bill
    Cazzo
    *O* Mi Piace Un Botto Questa Twincest <3
    Tiiiii Adoro Amooor

    Amore, certo che io posso v.v io può tutto.
    La principessa sul pisello :ops: ... sì a breve.

    Posterò presto *çççççç*
    Non vedo l'ora io stessa di scrivere.
    Mi fa piacere che ti piaccia, aaaaaah *çççç*
    Ti amooo <3 *ççç*
     
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2167 replies since 6/4/2010, 21:17   31617 views
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