PARADISI ARTIFICIALI

In fase di scrittura.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. tomgasm`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Salve. Posto al posto (o.o) della Crilla, che ha dei problemi con i post. Troppi giri di parole in questa frase T__T




    image


    (05) So fuck the pain away, make it all okay. This life is plastic

    Sto, praticamente, attaccato al finestrino della macchina dell’amico di Georg, che gentilmente ci ha offerto un passaggio per andare a questa famosa discoteca. Sospiro e assottiglio gli occhi, infastidito dalla potente e fastidiosa musica che viene dallo stereo della macchina del tizio, mentre una bottiglia di qualche alcolico mi viene offerta. Ne bevo un sorso per non fare la figura del solito depresso e i miei amici, insieme all’altro sconosciuto sulla macchina, battono le mani fischiando. Sorrido, facendo finta di essere, in qualche modo, partecipe del loro starnazzamento.
    -Stasera, Bill si devasta!-ridacchia Georg continuando a bere.
    -Dovrò andare anche a metterlo sotto le coperte.- aggiunge Andreas ridendo sguaiato; sembrano due bambini che stanno per andare a qualche fiera della caramella. Beh, le caramelle stanno andando a prenderle, ma quelle loro sono un po’ speciali.
    Ma sinceramente, non capisco cosa ci stia facendo qui immobile. E’ sabato, lo è una volta a settimana. Sto cinque giorni a stringere i denti e a implorare che venga presto, non posso passarlo depresso appiccicato al finestrino di una macchina o seduto sul divanetto di una discoteca a rimuginare su chissà quale catastrofe.
    Drizzo la schiena e mi giro verso loro afferrando la bottiglia di Gin. Andi sgrana gli occhi, ricominciando a starnazzare.
    -La principessa si è svegliata.- ride ed io lo seguo bevendo un po’ di quel liquido nauseante, mentre i miei pensieri e la strada fuori il finestrino mi chiamano. Affogo le loro urla con un po’ di Gin, mentre ascolto la stupida canzone alla radio.

    ***
    Quando scendo dalla macchina, barcollo un po’, il freddo mi travolge e involontariamente inizio a battere i denti.
    A quanto pare, nemmeno il mio abbigliamento di stasera è riuscito a darmi un po’ di sicurezza, a dire la verità mi sento anche un po’ a disagio. Non che io non mi vesta mai in modo appariscente, cioè guardatemi, sembro un trans, ma se mi vesto così, lo faccio solo per appagare me stesso. Stasera invece con questi pantaloni neri, questa canottiera da spogliarellista e il gilet da gay, beh … mi sento strano, come se questi vestiti mi si appiccicassero addosso o magari scottassero così forte, bruciandomi la pelle. E vedere qui fuori, queste ragazze che si accingono ad entrare nel locale e che indossano vestitini striminziti, in raso, neri, blu, eleganti e sexy brucia, e tanto anche.
    Ai miei amici è piaciuto il mio look di stasera e forse questa è la cosa che mi ha fatto fare un passo indietro, visto che non mi vesto in un certo modo per compiacere la gente.
    -Andiamo, principessa.- mi dice Georg pressando una mano alla base della mia schiena. Mi stringo tra le mie braccia e mi dirigo di corsa verso le scale che mi porteranno all’ingresso del locale. Sono mezzo nudo e ci sono sì e no cinque gradi, ma sia mai che io lasci un mio cappotto ad un’insulsa discote...- volevo dire, locale.
    Perché io non sto mica andando nel luogo preferito della gente normale a comportarmi come loro. Non lo sto mica facendo, vero?
    Recupero il biglietto che mi hanno regalato i miei amici dalla tasca dei pantaloni strettissimi e lo porgo al tizio della sicurezza che dopo avermi squadrato per bene, mi timbra la mano. Che cazzo, ci mancava solo il timbro che domani mi ricorderà dove sono stato.
    Entro seguito dai miei amici, e se non fosse per la musica stupida e insulsa, questo posto mi piacerebbe anche. La poca luce blu che illumina “l’antidiscoteca” mi rilassa, mischiata insieme agli effetti dell'alcool che ho bevuto in macchina.
    Qui, più che antidiscoteca- come l’ho appena rinominata io-, mi sembra proprio l’antinferno. Cristo, io ho quasi paura di arrivare là dentro e stare con l’altra gente.

    -Andiamo, ragazzi! Andiamo a devastarci.- urla eccitato l’amico di Georg, poggiando una mano sulla mia spalla spingendomi. Mossa sbagliata, mi fa tremare e rabbrividire il contatto con questo tizio “estraneo”, mentre penso che, una volta entrati lì dentro, dovrò essere toccato da corpi estranei costantemente.
    Non è nemmeno la prima volta che ci vengo qua, ma le volte precedenti mi sono servite a constatare che io odio profondamente questo posto. Solo un inutile masochista ci ritornerebbe. Inutile e masochista, tipo uno come me.
    Saremmo potuti venire presto, così avrei trovato un divano su cui sedermi e starci per il resto della serata e invece ho fatto ciò che mi dicevano loro e mi toccherà stare alzato e comportarmi come la gente normale.
    -Ragazzi, mi dispiace ma stasera non abbiamo niente “roba”!-urla Georg dal momento che nessuno riuscirebbe a sentire e mi chiedo: se nell’antinferno non riusciamo a sentirci a vicenda, come sarà la situazione nell’inferno?
    -Peccato era la volta buona che Bill ci facesse felici.- ride Andreas ed io aggrotto le sopraciglia.
    -Magari troviamo qualcuno, tranquilli.-s’intromette l’amico senza nome di Georg.
    -See, trovarlo uno così gentile.- ride Andi e Georg lo segue prima di afferrarmi per il braccio e trascinarmi nella sala più grande.
    Fumo, puzza di sudore, musica assordante e gente normale: un mix che mi fa rabbrividire.
    Solo un passo dentro la sala, solo uno, e già i miei amici sono in mezzo la folla a mischiarsi annaspando come scimmie.
    E mi lasciano qui, solo, anche se solo non lo sono veramente.

    Non si respira qui dentro, l’umidità è alle stelle, l’odore di altra gente mi arriva dritto alle narici e indebolisce la mia anima.
    Tum, Tum, Tum. La musica assordante scuote il mio corpo. Da qualche parte ho letto che se stai ascoltando una canzone il cuore pompa a quel ritmo, allora questo momento dovrei avere la tachicardia o un infarto.
    Mi guardo intorno e non riconosco nemmeno un volto, anche i miei amici sono spariti dalla mia visuale.
    All’improvviso due mani forti mi afferrano da dietro, per i fianchi. Brividi freddi lungo la mia schiena, dovrei sentirmi lusingato, ma sono solo infastidito all’inverosimile, perché ho paura dei miei istinti umani; mi lascerei andare e vivrei un po’ come si deve, ma non posso, non posso, non posso, non posso…
    Tiro un sospiro di sollievo quando mi accorgo che quelle mani appartengono al mio amico Georg, che forse si è accorto del mio disagio. Sta ballando contro di me, come se volesse ricordarmi che devo darmi una mossa, non posso fare altrimenti in un luogo del genere.
    -Vai a bere qualcosa.- mi suggerisce spingendomi lentamente.
    Bene, bravo Bill, vai ad alterare i tuoi sensi e capacità, perché così come sei non basta e non va bene per questo mondo.
    Annuisco, pur sapendo che non può vedermi e mi dirigo al bar, nell’altra sala. Finalmente, riesco a respirare aria pura e non infestata dai respiri della gente normale.
    Mi mordo il labbro alla vista della fila immensa al bancone e mi viene la pelle d’oca, con queste braccia esposte mi sento nudo…
    La gente intorno a me ride e urla, qualche sguardo stranito si posa sulla mia figura e non so se è perché sembro una statua o forse per il mio insulso aspetto androgino.
    Riesco a scivolare fra la folla e al contrario di come mi aspettavo, nessuno è infastidito dalla mia presenza e il mio tocco. Non che tocchi nessuno apposta io, ma credo che qualche ragazzo etero sarebbe infastidito da…
    Lasciamo stare.
    -Un cocktail; red Bull e vodka alla pesca.- ordino al cameriere, un tipo stravagante con dei capelli corvini tenuti dritti chissà da quanto gel. Beh, di certo è una pettinatura che da nell’occhio, ma come potrei giudicare io stasera, con i miei capelli a istrice?
    Mi porge il cocktail facendomi un occhiolino un po’ sospetto: a quanto pare, non dovrò spendere i quattro euro. Dovrei essere felice, dovrei correre dai miei amici a raccontarlo e starnazzare, ma meglio tacere su “certi argomenti”. Prendo il bicchiere, sorridendo falsamente, e confuso mi dirigo su un’elegante poltrona. Sprofondo nel tessuto morbido di ciò che dovrebbe essere eco pelle. Lo spero, morirei se dovessi sedermi su ciò che solo qualche anno prima era un felice animale che non faceva altro che dormire e scopare, non dovendo nemmeno curarsi del giudizio della gente. E se avessi la garanzia di non finire a fare da poltrona a qualche sedere grosso o da pelliccia alla snob di turno, desidererei con tutto me stesso di essere un animale.

    Bevo un po’ del mio cocktail, giocherellando tramite la cannuccia con i cubetti di ghiaccio e noto lo sguardo del barista posarsi su di me, bruciandomi addosso. Cerco di non ricambiare quelle attenzioni e mi volto a guardare con gli occhi spenti le mattonelle blu. Potrei mettermi a contarle, ma non ho voglia.
    Non che io non riesca a stare solo, lo sono stato in passato, e poi non c’è nemmeno un manuale su come imparare a stare soli. Ma cristo santo, avrei gradito la presenza di qualche mio amico accanto a me, su questo divanetto, avrei voluto comportarmi un po’ da persona normale,almeno nel loro habitat naturale.
    -Hey!- qualcuno cerca di attirare la mia attenzione. Lentamente alzo lo sguardo e ai primi centimetri di stoffa che studiano i miei occhi, capisco chi è il proprietario della voce. Non che io con questo tizio ci sia in confidenza o lo conosca bene, ma insomma, sono pochi quelli che si vestono come lui, soprattutto in una discoteca dove si balla un certo tipo di musica.
    -Hey, ciao,- saluto Tom, cercando di risultare tranquillo e sicuro di me. Lo guardo dal basso, sotto il ciuffo di capelli lisci e profumati. Sarà sicuramente sorpreso di vedere uno come me in un posto del genere, lui come tutti gli altri, ed io che dovrei essere in un certo senso lusingato dal fatto che la gente mi “pensa”, non posso far altro che sentirmi a disagio solo per essere passato nella mente degli altri.
    -Sei solo?- mi chiede molleggiandosi un po’ sulle gambe, afferrando i lembi della sua maglietta e giocando con il piercing al labbro, non credo sia a disagio, forse pensa di essere sexy facendo così… e forse, ma dico, forse, lo è.

    -Uh, no i miei amici sono di là.- rispondo mordendo un po’ il labbro inferiore e “fantasticando” sul fatto che anche lui potrebbe trovare un gesto simile sensuale. Che vuole uno come lui da me? Come mai non sta con tutta la gente che lo stima e stravede per lui e i suoi “favori”?
    -Capisco. Ti annoi?- mi chiede guardandomi dall’alto, proprio come dovrebbe essere.
    -Si vede così tanto?- rido insicuro, mentre le mani iniziano a sudare sperando che anche lui rida e non mi lasci un’occhiataccia.
    Con mia sorpresa, ride un po’ sincero, abbandonando il ghigno spavaldo.
    -Vuoi venire con me?-
    No, no, no, no…
    -Sì.-
    Ho già detto che sono masochista?
    Lui sorride, leccando, ancora, quel piercing ed io mi alzo lasciando il drink sul primo tavolinetto che trovo.
    Cammina davanti a me con la sua maglietta bianca pulita e stirata e sono pronto a scommettere che ha anche un buon profumo, ma non voglio fare l’ennesima figura del coglione.
    Scivola tra la gente , mentre io cerco di scansarla in un modo un po’ goffo. La gran parte delle persone che scontriamo lo saluta e lui nemmeno si spreca a rispondere, ma non credo proprio che a loro importi più di tanto se lui risponda al saluto o no, fin quando lui gli porta ciò di cui hanno bisogno.
    E solo ora realizzo che sto seguendo una sottospecie di spacciatore, ma cosa ho da perderci?
    Arriviamo davanti al privè, che non è altro che una zona recintata.
    -Vieni.- m’invita Tom guardandomi negli occhi con un’espressione indecifrabile, io lo affianco e sorpassiamo la guardia del corpo senza difficoltà.
    Quando la guardia del corpo allaccia di nuovo la fune di velluto rosso, il panico mi assale, la gente si è voltata a guardarci e non solo chi stava nel privè.
    Quando passa Tom, la gente si gira a guardarlo meravigliata... sfido che qua dentro ci sia qualcuno che non lo conosca... e adesso ci sono io con lui e la gente si gira a guardare me, credo schifata.
    Insomma, si staranno tutti chiedendo cosa ci faccio io, in un luogo del genere, nel privè, con quelli che “contano”, quelli “ben voluti”. Io non ho mai contato niente e mai sono stato ben voluto. E allora, che diavolo vuole questo Tom da me? Ed io, come diavolo ho potuto seguirlo? E perché mi faccio tutte queste paranoie se sono solo un maschio che potrebbe benissimo essere un suo amico?

    Tom si dirige verso un divanetto posto all’angolo: era rimasto vuoto, nonostante sia uno dei posti migliori per chi vuole restare in disparte, ma avere una buona visuale di tutti.
    Lo seguo, resistendo a torturare le mani o giocare con i capelli per fare capire a questa gente che non ho paura di loro.
    Tom si stravacca sul divanetto, allargando le gambe e guardandomi: un implicito invito a sedermi. Rabbrividisco notando il fatto che il suo sguardo mi ha messo a disagio e mi vado a sedere vicino a lui, facendo in modo che i nostri corpi si sfiorino in una mossa preprogrammata. Non che ci stia flirtando, ma non voglio mica fare la figura dell’impacciato, non lo voglio fare pentire di avermi portato qui con lui, non voglio essere un peso.
    -Rilassati.- mi sussurra passandomi una mano sulla gamba, prima di fare un gesto ad un suo amico. Sbaglio o non si sta comportando come si comporta un ragazzo con una persona del suo stesso sesso? O sono ancora le mie paranoie a parlare?
    Non ho nemmeno il tempo di ribattere e fare la risata da ochetta giuliva, che un tizio ci porta due bicchieri rossi.
    Sbaglio o non sono quelli del servizio bar?
    -Bevi questo.- m’invita sorridendo e bevendone un piccolissimo sorso del suo. Guardo la bevanda mordendomi il labbro inferiore e dall’odore che sento, dovrebbe essere vodka e red bull.
    Ne bevo un sorso e sono tentato di sputarlo addosso a Devil rasta; ha un gusto troppo amaro per essere red Bull e vodka, anche se l’odore è quello e un indistinto retro gusto che però è coperto da un fastidioso sapore amaro. Ma magari è solo una mia impressione e delle mie sofisticate papille gustative. Tom notando la mia espressione schifata, alza un sopracciglio e mi guarda duramente con un’espressione indecifrabile ed io sono costretto a deglutire quella brodaglia. Cosa avevo detto prima? Non voglio essere un peso…
    Si rilassa subito dopo squadrandomi ed io, per smorzare il nervosismo, continuo a bere quello schifo.
    -Sai, mi stai simpatico.- ammette mordendo il bordo del suo bicchiere, ma senza bere nemmeno un goccio.
    Io inarco un sopracciglio e la mia lingua è talmente sofferente da essere costretta a gustare quello schifo che non si spreca nemmeno a sciogliersi per farmi dire qualcosa.
    -Sì, sei strano forte, ma a me piacciono quelli strani. Chi non lo è?-
    -Non sono strano.-rispondo assottigliando gli occhi.
    -Come no?- chiede accigliandosi e avvicinando il viso.
    -Uh, no.- rispondo guardandomi i pantaloni. Si è arrabbiato per caso? L’ho fatto incazzare? Ho iniziato ad essere un peso?
    -Guarda che era un complimento.- annuisce accarezzandomi la gamba ed io tiro un sospiro di sollievo.
    -Sembri timido, ma io dico che non lo sei. Sei solo incazzato con il mondo secondo me.- continua, accarezzando ancora la mia gamba, cercando di non irrigidirmi al gesto.
    -Mi hai osservato per bene, eh?- cerco di provocarlo posando il bicchiere ormai vuoto da un pezzo sul tavolinetto davanti a noi, mentre lui mi segue, lasciando il suo quasi pieno.
    -Sì, cioè sei interessante, non potevo lasciarti lì solo a morire di noia. Diciamo che è stata una fortuna imbatterti in me.- risponde annuendo, ed io noto solo adesso che la mia testa e rimasta sospesa di lato da quando mi sono spostato in avanti per posare il bicchiere. Ma cosa?...
    Cerco di raddrizzarla incontrando qualche difficoltà e rido non ricordando nemmeno l’ultima cosa che ha detto.
    -Però... sì, c’è un però.- dice spostando la mano sul mio ginocchio verso l’alto. Era ancora lì quella mano?
    -Quale però?- chiedo e la mia voce sembra un eco lontano.
    -Non ti sei mai fatto di niente? Cristo, non ci credo. Beh, credo tu sappia cosa faccia io e ne conosco di gente che si fa, tu sei insospettabile, avrei giurato fossi un tossico. Con tutto il rispetto, eh, ma detto da uno come me, non è proprio un’offesa.-dice ridendo.
    -No, non mi piace quella roba e non sono un tossico.- rispondo annuendo con troppa veemenza.
    -Oddio, è assurdo.-
    -Non è assurdo, come potrebbe essere assurdo? Cioè, vedo i miei amici che sono così patetici, sempre strafatti. Non capisco il senso… cioè, boh.-
    Cosa diavolo sto dicendo?
    -Tu, Tom sei un bravo ragazzo, anche se fai qualcosa che io non approvo, sei proprio un bravo ragazzo.- balbetto ridendo.
    -E no, Tom, io non mi sono mai fatto di niente, mai. Non ho mai fumato canne, sniffato o preso nessuna di quelle pastiglie colorate.- continuo.
    -Io non ne sarei così sicuro, principessa.- ride lui stringendo il mio ginocchio con le sue dita affusolate. Cristo che dita, se fossi una ragazza, non oso immaginare che pensieri farei.
    -Non chiamarmi principessa.- borbotto lasciandomi andare di lato e finendo contro la sua spalla e urtando con il naso i suoi rasta.
    -Ti va una canna?- mi chiede leccandosi il piercing e guardandomi dritto negli occhi e noto solo ora che siamo a pochissimi metri di distanza.
    Rido sguaiatamente alla sua domanda.

    “Andreas, Cristo santo. Cosa diavolo è quello schifo che hai comprato? Erba? Vi siete messi a fare uso di sostanze illegali? Siete impazziti o cosa? Andreas mettila via. Andreas giuro che non ti parlo più. E tu Georg non gli dici niente? Che cazzo avete in testa

    Le mie stesse parole mi rimbombano nella testa e nemmeno mi ricordo ilperché fossi così incazzato e contrariato.
    -Sì, ti prego.- rispondo a Devil rasta e forse quella che sento in risposta è la sua risata... o la mia? O quella di qualche estraneo?
    -Jason, vieni qua e portami delle cartine.- ordina Tom ad un qualche sconosciuto poco distante da noi.
    Un piccolo e fine pacchetto rettangolare viene gettato malamente sul tavolinetto di fronte a noi da un ragazzo moro, vestito con un maglioncino color gay, cioè viola. Anche se non penso proprio che lui sia omosessuale.
    -Ora guardami bene, principessa. Guarda e impara, perché sono sicuro che dopo stasera non riuscirai più a farne a meno.- mi dice convinto, aprendo il pacchetto Smoking e tirando fuori una sottile e bianca cartina.
    -Ma puoi farlo qui dentro?- chiedo confuso e… perso.
    -Tranquillo.- annuisce ridendo.
    Distende la cartina sul piccolo ripiano di marmo , poi apre una sigaretta e rovescia il tabacco sulla cartina.
    Estrae dall’enorme tasca un piccolo dado nero avvolto da ciò che dovrebbe essere cellophane, credo. Dopo aver tolto il presunto cellophan, lo scioglie con la fiamma dell’accendino e dopo averlo sminuzzato, lo getta sopra la cartina e il tabacco. Strappa un pezzo di carta dal pacchetto smoking e fa un filtro per andarlo a mettere sull’orlo della canna. Della canna… della canna che sta preparando per me. Sto per fumarmi una canna e in questo momento non ricordo nemmeno perché ho sempre trovato tutto questo disgustoso e stupido.
    Alza la cartina, rollandola, poi fa schioccare la lingua fuori dalla bocca e lecca il margine per sigillarla, facendo affondare i suoi occhi nei miei, ammiccando. Tremo, morendomi il labbro per rispondere a quella provocazione. Dove diavolo sono finiti i miei freni? Rido ancora gettando la testa all’indietro. Quando tutto è diventato così limpido? Non credo sia limpido, tutto intorno gira, però quello che sto guardando e cercando io è immobile, cristallino, afferrabile.

    -Come stai, Bill?- mi chiede Tom, facendo un sorriso malizioso che in altre occasioni mi avrebbe spaventato.
    -Normale e tu?- chiedo confuso.

    -Come normale? Cosa vuoi dire? Che la nave non è ancora partita dal porto?- chiede guardandomi serio, stringendo il mio ginocchio. Le sue mani, le sue mani, le mani di questo ragazzo sconosciuto addosso a me, sono così, così… eccezionali.
    -Che nave?- lo mi allontano lentamente dal suo viso per riuscire ad avere una visuale più ampia.
    -Come che nave? Stiamo facendo un viaggio. Sì, stiamo viaggiando, forse è un po’ presto, ma manca poco, quindi io direi che nell’attesa potresti fumarti questa.-dice agitando davanti ai miei occhi la canna.
    -Credo di non capire, ma l’idea di questo viaggio mi alletta tanto.- rido artigliando la stoffa della sua maglietta bianca e senza farmi nessuna paranoia sul fatto che il gesto potesse non essere apprezzato.
    -Bravo, ti divertirai tanto stasera,- mi assicura leccando il piercing al labbro inferiore. –prendila.- continua poi, porgendomi la canna. La tengo con cautela, è molto più morbida di una sigaretta ed ho l’impressione che si debba rompere da un momento all’altro. Devo maneggiarla con cura, se con cura voglio essere trattato.
    La tengo dal filtro e con cura me la porto alle labbra, lui alza l’accendino ed è sul punto di accenderla.
    Vorrei tenergli il polso e dirgli di fermarsi, di darmi due secondi per riflettere su ciò che sto per fare, ma il solito senso d’inadeguatezza mi sbarra le strade.
    La canna si accende ed io inizio ad aspirare, mentre osservo la punta bruciare. Aspiro e tossisco, aspiro e tossisco, aspiro e tossisco, aspiro e rido.
    E’ fatta. Una mano mi ha appena spinto dal precipizio di un burrone. Ho perso l’equilibrio, non ho trovato niente a cui aggrapparmi ed ora cado. Cado inesorabilmente, senza mai schiantarmi al suolo. Cado, senza mai arrivare alla meta del viaggio.




     
    Top
    .
  2. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie, Mandri. <3
     
    Top
    .
  3. vam zimmer 483
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Oddioooooo no voglio sapere del viaggio non puoi finire così no è ingiustoooo!!!!!
    Posta prestooooooo!!
     
    Top
    .
  4. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sì, tesoro la scena non è finita qui. ** Nel prossimo capitolo ci sarà la continuazione e la spiegazione sul viaggio di cui parla Tom. v.v
    Ti ringrazio <3 Un bacio
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    10,741

    Status
    Offline
    oddio devo leggere *___* finisco di studiare, betare, postare e corro x°D
     
    Top
    .
  6. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Michyyyyy <333

    Quale posti? o.o
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    As Young As We Are

    Group
    Bill
    Posts
    22,788

    Status
    Anonymous
    Mmm e bravo Bill prima fà il salutista e poi accetta una canna xD
    Tom o.O ma parti per l' aldilà?xD
    Attendo il prossimo per gli sviluppi.
     
    Top
    .
  8. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~Regen @ 15/5/2010, 18:12)
    Mmm e bravo Bill prima fà il salutista e poi accetta una canna xD

    AHAHAHAHA XDD non so se si è capito v.v ma il cocktail che gli ha dato Tom era un po' particolare. Quindi non era proprio in sé, ma ormai il dado è tratto.
    Grazie, cara. <333
     
    Top
    .
  9. Mr.Black
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Vai Tom Fallo Sognare :ops: E chissa Come...
    Mi Piace Questo Capitolo
    Bill fa La suora :ehsì: ma tanto cadrà nella tentazione di
    Tom...Ovviamente...
    u.ù


    BHA.Vedi di postare presto!!!

    Kuss
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    10,741

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Michyyyyy <333

    Quale posti? o.o

    HPDN *-* ok, eccomi per leggere u.u
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    10,741

    Status
    Offline
    capperi o.o



    diamine è fantastico o.o
    e Tom che ci ...prova spudoratamente.
    e Bill che finalmente impara a vivere.

    E i pezzetti di fumo -.- mi ci sono spezzata le unghie per tagliarli, altro che accendino, chi ce lo ha mai dietro?
    (non che fumi, asma a parte potrei restarci secca al primo tiro, ma i miei amici sanno che ho le unghie affilate e mi chiamano sempre in aiuto)


    capitolo splendido.
     
    Top
    .
  12. HachiBLOOD~
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Crilla, il tuo pc come sta? xD
    Sono qua per dirti che domani non ci sono fino a dopo cena, quindi se vuoi o puoi passarmi qualcosa te lo lascio sempre nella mail sul tardi, massimo le 22 (:

    Un bacio <33
     
    Top
    .
  13. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Mr.Black @ 15/5/2010, 19:48)
    Vai Tom Fallo Sognare :ops:

    AHAHA. XD
    Poi vedrai la suora. :ph34r: Ma si sa che alla carica sessuale di Devil rasta non resiste nessuno v.v
    Grazie, amore. Non ti avevo riconosciuto o.o
    Aspetto il pc, così posso leggere la tua nuova creazione <3 non vedo l'ora.
    *O*
    Ti adoro. **


    CITAZIONE (#MiikHy_Deafening @ 15/5/2010, 23:43)
    capperi o.o



    diamine è fantastico o.o
    e Tom che ci ...prova spudoratamente.
    e Bill che finalmente impara a vivere.

    E i pezzetti di fumo -.- mi ci sono spezzata le unghie per tagliarli, altro che accendino, chi ce lo ha mai dietro?
    (non che fumi, asma a parte potrei restarci secca al primo tiro, ma i miei amici sanno che ho le unghie affilate e mi chiamano sempre in aiuto)


    capitolo splendido.

    Bill imparerà a vivere, ma non proprio nel migliore dei modi. <3
    Oh mio Dio ç_ç anche io sto iniziando a soffrire di asma. -CRAI e per una fumatrice accanita come me è un trauma.
    Awww. Grazie mille, Michy. E' sempre un grandissimo piacere ricevere commenti da autrici che stimo. <3



    CITAZIONE (HachiBLOOD~ @ 16/5/2010, 01:05)
    Crilla, il tuo pc come sta? xD
    Sono qua per dirti che domani non ci sono fino a dopo cena, quindi se vuoi o puoi passarmi qualcosa te lo lascio sempre nella mail sul tardi, massimo le 22 (:

    Un bacio <33

    Il mio pc è ancora dal dottore ç_ç AHAH muoio.
    Comunque, il tizio ha detto che iniziava oggi. Deve cambiare lo schermo 'o' speriamo bene.
    Arghhh dovevo salvarli sulla penna.
    Quando mi riportano il bimbo, rivedo e te li passo subito. v.v
    Un bacio <3
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    As Young As We Are

    Group
    Bill
    Posts
    22,788

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Bill fa La suora

     
    Top
    .
  15. DisasterpiecexX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


     
    Top
    .
2167 replies since 6/4/2010, 21:17   31617 views
  Share  
.