Damned

In Fase di Scrittura

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  1. !Moody
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    perche`?
     
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  2. THclari
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    e allora non leggerò
    :)

    scusa mudina love

    ma non leggo le fan fiction dove so che moriranno o uno dei due..
    perdonami ^_^
     
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  3. !Moody
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    oh fa niente...
     
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  4. fromTOKIOtoMARS
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    NOTE DI FROMTOKIOTOMARS:
    E siamo al secondo capitolo!...wow, sono felice che la storia sia piaciuta! Bene, che dire...questo capitolo è per la maggior parte opera mia, ma è presente il prezioso aiuto della mia adorata socia!... Spero che piaccia!

    NOTE DI MOODY:
    ed eccoci al secondo capitolo, che come ha detto la mia socia e` tuuutto suo, tranne per qualche puntino qua e la` XD
    Che dire qui capirete qualcosa in piu', forse, e vi accorgerete che la storia
    non e` affatto quella che vi siete immaginate all'inizio...
    Vi auguro buona lettura e spero anche io che vi piaccia ^^



    Capitolo 2


    Quell’intenso profumo lo fece calmare, così come le sue calde braccia, che non avevano smesso un secondo di stringerlo.
    Il lupo, accovacciato sul manto candido di neve, li fissava tranquillo, con la lingua a penzoloni e il fumo d’aria calda che usciva dalla bocca.
    Solo quando cessò definitivamente di singhiozzare, Kevin trovò il coraggio di alzare lo sguardo verso uno dei suoi salvatori.
    E il suo cuore, impercettibilmente, cominciò a battere più forte.
    Si trovò a fissare un ragazzo decisamente efebico, di non più di vent’anni.
    Dannatamente bello quanto strano.
    Strano…quasi quanto lui.
    Il ragazzo aveva i capelli color della notte, sistemati in un’alta cresta. Gli occhi, di un colore nocciola caldo, intenso, erano contornati da pesante trucco nero, che li valorizzava di più. Le sue labbra erano carnose, ed invitanti.
    I lineamenti erano molto delicati, quasi femminili. L’unica nota stonata in quel ritratto angelico era la sua espressione, piuttosto stanca.
    Kevin si ritrovò ad arrossire e abbassò lo sguardo, notando il curioso abbigliamento del moro. Nonostante il freddo glaciale, indossava solo una leggera giacca di pelle vecchia, molto utilizzata. Sotto aveva una maglietta bianca, che sembrava sgualcita… Era bagnata, e macchiata di sangue in più punti, e si rese conto che era stato lui a ridurla così. Si mise dritto, imbarazzato.
    -Va meglio?- a rompere il silenzio fu il ragazzo moro, sfiorandogli con una mano minuziosamente curata una guancia bagnata e rossa per il freddo.
    Kevin annuì, tremando appena al contatto. Il suo tocco era così soffice, delicato…
    Il moro si guardò attorno fino a puntare gli occhi sul lupo, che all’improvviso si era fatto attento, e poi fissò di nuovo Kevin –Riesci ad alzarti?-.
    Il ragazzo esitò, prima di rispondere.
    Sentiva dolore su ogni più piccola parte del suo corpo, e non era del tutto certo che le gambe riuscissero a mantenerlo dritto, ma si ritrovò ad annuire positivamente.
    Sentì, con suo grande dispiacere, le braccia del moro staccarsi dall’abbraccio, per aiutarlo appena a sollevarsi.
    Con qualche difficoltà, Kevin si fece forza sulle gambe e si alzò in piedi.
    Venne colto però da un forte giramento di testa, e cadde rovinosamente in avanti. Sarebbe di nuovo finito sulla neve se il lupo non si fosse messo prontamente sotto di lui, per attutire il colpo.
    -Ah!!- con le poche forze che aveva in corpo, Kevin si buttò indietro spaventato e fissò con terrore il lupo davanti a lui.
    Questo mosse il muso, come se volesse sbuffare. Si avvicinò cauto e gli leccò velocemente le dita della mano sinistra, facendogli capire che non era aggressivo.
    O almeno non nei suoi confronti. Per il momento…
    - Non preoccuparti, Tom non e` feroce come sembra...- ridacchiò il moro aiutandolo a rialzarsi.
    Kevin si aggrappò a lui con un braccio, scoprendosi decisamente più basso del ragazzo.
    Il lupo zampettò verso di loro, e diede un colpetto sulla gamba al moro che rise divertito.
    Kevin li osservò, incuriosito.
    Quel lupo aveva qualcosa di strano.
    Sembrava che riuscisse a capire quello che dicevano, il significato di ogni più piccola parola, e che cercasse a sua volta di esprimere un pensiero coerente a gesti. O di più…Il lupo e il suo padrone non avevano quasi bisogno di parlare. Come se comunicassero telepaticamente…
    “Dio, devo essere proprio partito...” pensò Kevin, scuotendo la testa.
    -Ok...- il moro lo riportò sulla Terra –Riesci a camminare? Se fai fatica, prova ad attaccarti al collare di Tom, magari vai meglio...- propose, ma Kevin scosse la testa, non ancora del tutto certo della docilità dell’animale.
    Presero a camminare lentamente, finendo di attraversare il parco, poi il ragazzo lo fece sedere su una panchina, e si inginocchiò davanti a lui.
    Kevin lo guardò imbarazzato, ma lasciò comunque che il moro gli prendesse delicatamente l’avambraccio destro, che ancora sanguinava copiosamente dal taglio subito qualche minuto prima.
    Era bello da matti. La sua pelle diafana sembrava così fragile…come se si potesse rompere da un momento all’altro.
    - Che idioti…- lo sentì borbottare, mentre si slacciava dal collo una bandana nera, con delle rifiniture grigiastre. Scoprì così un campanellino, tenuto da un laccio di seta nero. Curioso, come accessorio..
    Seguì con i suoi occhi chiari, quasi trasparenti, ogni movimento di quelle mani lisce, mentre erano indaffarate ad avvolgere delicatamente la sua ferita.
    Il moro strinse il nodo alla fasciatura momentanea, e si alzò, spolverandosi i pantaloni tutti stracciati dalla neve.
    Poi ridacchiò, battendosi una mano sulla fronte. – Che idiota che sono!
    Kevin corrugò la fronte, non riuscendo a capire quello che il ragazzo cercava di dirgli.
    Il ragazzo spostò il ciuffo che gli ricadeva sbarazzino davanti l’occhio -Io mi chiamo Bill e quello li...- indicò il lupo bianco che a qualche metro da loro annusava per terra – Quel bestione è Tom!- Appena si sentì nominare, l’animale puntò lo sguardo su di loro, rizzando le orecchie.
    Kevin cercò di sorridere, ma quello che uscì fu solo una smorfia provocata dal dolore, e perché no, dal terrore...
    Quel lupo non lo convinceva per niente.

    *
    - Allora scricciolo, dove vuoi che ti portiamo? Ti accompagniamo all’ospedale?- Disse Bill, che con un gesto fece avvicinare il grosso lupo.
    Kevin sussultò, ma si rilassò subito dopo pensando alla dolcezza del nomignolo che gli era stato appena affibbiato.
    - Emh… no, no… adesso sto..meglio.- sorrise debolmente. Non sapeva raccontarle affatto le balle.
    Il ragazzo con la cresta alzò un sopracciglio, per niente convinto.
    Guardò il lupo, sorridendo. – Si, come no…- riportò il suo sguardo su Kevin.- Fai come preferisci… dai, ti riaccompagniamo a casa.
    Il moretto spalancò i suoi occhi color del ghiaccio. No, non poteva tornare a casa. Non in quello stato, non per farsi sentir dire ancora una volta quanto fosse vergognoso avere un individuo del genere in famiglia.
    Abbassò lo sguardo, triste. Non ci sarebbe stato nessuno, poi…
    - No, vado… mi accompagneresti a scuola?- Usò il suo sguardo da cucciolo bastonato, di solito funzionava.
    Bill sbuffò divertito, lanciando un’occhiata al lupo. – Va bene… ce la fai ad alzarti, piccolo?-
    Sul volto di Kevin si aprì un grande sorriso. – Si!...-
    Si alzò, e si tenne forte a Bill, che lo aiutò a muoversi.
    Il suo sorriso si smorzò un po’ quando udì provenire da dietro un terrificante ringhio basso.

    *
    - Grazie di tutto, davvero! Vi sono debitore!-
    Era l’ennesima volta che lo ripeteva. Il lupo alzò gli occhi al cielo, mentre veniva accarezzato dolcemente da Bill.
    Il moro sorrise.- Si, ok!... scusa, ma adesso devo andare a lavorare, ci vediamo, piccolo!... E cerca di non metterti nei guai!
    Bill si allontanò, seguito a ruota dalla “bestia”.
    Kevin lo guardò fino a che non sparì alla svolta, poi sbuffò triste, e si avviò nell’edificio. Guardò il grande orologio appeso all’entrata…Ormai la prima ora l’aveva persa.
    Mandò un veloce messaggio a Sebastian, e poi si incamminò verso il bar.

    - Dai Tom!-
    Il lupo sbuffò ancora, ringhiando infastidito. Bill si abbassò su di lui, prendendogli il muso nelle mani, e face incontrare i loro sguardi.
    - E’ solo per sicurezza, tutto qui… ti prego. Io sto a lavoro, non posso farlo…-
    Tom lo fissò, con i suoi occhi ambrati. Alla fine mosse il muso, e leccò la guancia del moro.
    Bill chiuse gli occhi, abbracciando l’animale. – Grazie…-
    Lo accarezzò, e poi gli diede un bacio sul naso. – Ci vediamo stasera, tesoro…-
    Il lupo lo leccò ancora, e poi si allontanò, dirigendosi verso la scuola.
    Seguì il suo odore fino al bar. Lo notò..se ne stava seduto in un angolo, mangiando un cornetto. Si accucciò dietro la siepe. Gli era abbastanza vicino. Lo avrebbe osservato senza avere il problema di dare nell’occhio.

    - Oh, mio Dio! Che cazzo ti è successo?
    Sebastian si avvicinò all’amico, prendendolo per le spalle. – Non mi dire che sono stati di nuovo quei tre…-
    Kevin annuì, strappando un altro pezzo della sua colazione.
    Sebastian lo conosceva dalle medie. Stavano sempre insieme…ormai conosceva tutto di lui, non si era permesso una volta di criticarlo. Era il suo unico amico, l’unico su cui poteva contare davvero.
    - Ma è successa anche un’altra cosa!-
    Sebastian lo fissò, sedendosi su una sedia. – Bella o brutta?
    Kevin sorrise, quasi sognante. – Bella… Cristo, se bella!!
    - E che aspetti a raccontarla al tuo amico?- Si misero entrambi a ridere, poi Kevin, dopo aver terminato il cornetto, si sistemò meglio sulla sedia.
    - Allora, stavo venendo pestato…- iniziò -..e ti pare bello?- lo interruppe l’amico, squadrandolo con i suoi caldi occhi nocciola, mai altrettanto belli come quelli del ragazzo con la cresta.
    - E se mi fai finire…-alzò gli occhi al cielo.- …dicevo, mi stavano picchiando, e ti dico sinceramente che questa volta avrei rischiato davvero la vita se non fosse arrivato…un angelo…- sospirò, diventando rosso.
    - Un angelo?-
    - Si… E’ arrivato con un lupo bianco, e..- Kevin fu nuovamente interrotto dall’amico che esclamò - Oh, Cristo santo! Un lupo!!-
    Kevin corrugò la fronte. – Si..bhè, in effetti quella bestia è davvero terrificante… Non capisco come faccia ad andarci in giro così tranquillamente…-
    Il lupo intanto stava seguendo il discorso del moretto, rizzando le orecchie.
    - Ma ti stavo dicendo di lui. E’ arrivato, così gentile…Mi ha lasciato sfogare, non mi ha mai abbandonato. Il suo abbraccio era così caldo, Seb… Mi ha coperto il taglio sul braccio. E’ stato così..buono, con me. Non è mai successo che qualcuno venisse a “salvarmi”… Ha un’aura particolare, ed è molto affascinante… Avrà si è no vent’ anni. Ha la pelle bianca come il latte, due occhi nocciola come il cioccolato…- Sebastian ridacchiò - Ciccio, sei già cotto!- gli disse.
    Kevin si portò le mani sul viso, improvvisamente rosso. – Non è vero!!!..- Abbassò lo sguardo, timido- E poi…Lo saresti anche tu…-
    Sebastian sorrise.- Non credo proprio! Io sono etero.-
    Il moro fissò l’amico, infastidito.- Dio mio, quanto mi infastidiscono le persone che fanno questi ragionamenti.. E’ come se vi precludete fin da subito ogni alternativa che non ritenete che possa legare con la vostra mente bigotta… Se conoscessi un tipo come Bill, sono sicuro che cambieresti idea anche tu!-
    Si alzò, mettendosi lo zaino in spalla, e aspettò che l’amico lo seguisse, e poi insieme si diressero all’interno dell’edificio.
    Intanto fuori, dietro una siepe, al freddo, il lupo ringhiava feroce ed irritato. Non gli piaceva come si stavano mettendo le cose.
    Affatto.
     
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    YunJae

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    CITAZIONE (THclari @ 15/2/2010, 18:27)
    ma non leggo le fan fiction dove so che moriranno o uno dei due..
    perdonami ^_^

    Scusami, ma nemmeno io leggo le storie dove è certo che uno dei due morirà.. :unsure:
    Mi dispiace :sweatdrop:

    Tanto per curiosità nella storia Bill e Tom si alternano le trasformazioni? Cioè durante un lasso di tempo Tom è un Lupo, e quando lui ritorna in forma umana è Bill a doversi trasformare!?
    Se è così esiste un film (lo stesso che di cui ti ho parlato nel primo commento), dove al contrario della tua storia non muore nessuno >.<
     
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  6. Alice°
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    Ma lo sai che è interessante questa storia... Mi fa un pò strano leggere principalmente di un Kevin e non di un Bill o di un Tom, ma forse è solo l'inizio...
    Dunque... Kevin si innamora di Bill che però sta con Tom felici e contenti... E' proprio assodato che a morire sarà uno tra Bill e Tom?
    Non potrebbe essere per caso il padre di Kevin?
    Sarebbe meno sofferta come soluzione.
    CITAZIONE
    Tanto per curiosità nella storia Bill e Tom si alternano le trasformazioni? Cioè durante un lasso di tempo Tom è un Lupo, e quando lui ritorna in forma umana è Bill a doversi trasformare!?
    Se è così esiste un film (lo stesso che di cui ti ho parlato nel primo commento), dove al contrario della tua storia non muore nessuno >.<

    Davvero Esiste un film del genere? Mi sapresti dire il titolo, avrei voglia di vederlo.
    E vorrei sapere anch'io se si alternano nelle trasformazioni. Per avere un campanellino al collo, Bill lascia intendere di essere anche lui un lupo domestico :D
     
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  7. fromTOKIOtoMARS
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    CITAZIONE
    Scusami, ma nemmeno io leggo le storie dove è certo che uno dei due morirà.. :unsure:
    Mi dispiace :sweatdrop:

    E' un peccato, ma in fondo non si può costringere nessuno... Tranquilla, non fa nulla! ^_^
    Grazie comunque per aver letto fino ad ora...
    CITAZIONE
    Tanto per curiosità nella storia Bill e Tom si alternano le trasformazioni? Cioè durante un lasso di tempo Tom è un Lupo, e quando lui ritorna in forma umana è Bill a doversi trasformare!?

    Non è esattamente così... Però non posso dirti cosa succede, sennò rischio lo spoiler!^^
    Grazie ancora per il commento!!
    CITAZIONE
    Ma lo sai che è interessante questa storia... Mi fa un pò strano leggere principalmente di un Kevin e non di un Bill o di un Tom, ma forse è solo l'inizio...
    Dunque... Kevin si innamora di Bill che però sta con Tom felici e contenti... E' proprio assodato che a morire sarà uno tra Bill e Tom?
    Non potrebbe essere per caso il padre di Kevin?
    Sarebbe meno sofferta come soluzione.

    Ma grazie, cara!... Siamo molto felici che piaccia!
    Vedo che il fatto che morirà qualcuno dei protagonisti mette un po' in crisi... Non possiamo rivelarvi chi è, ma forse non sarà del tutto una cattiva soluzione... *basta che altrimenti finisco per rivelare troppo! :lol: *
    CITAZIONE
    Davvero Esiste un film del genere? Mi sapresti dire il titolo, avrei voglia di vederlo.
    E vorrei sapere anch'io se si alternano nelle trasformazioni. Per avere un campanellino al collo, Bill lascia intendere di essere anche lui un lupo domestico :D

    Siamo curiose anche noi di sapere come si chiama questo film!!^^
    Come ho detto in precedenza, non posso dirti cosa succede... Spero che continuerai a leggere e che le tue curiosità siano ben ripagate!!

    Grazie ancora per i commenti, a tutte! ^^
     
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  8. Alice°
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    CITAZIONE
    Ma grazie, cara!... Siamo molto felici che piaccia!
    Vedo che il fatto che morirà qualcuno dei protagonisti mette un po' in crisi... Non possiamo rivelarvi chi è, ma forse non sarà del tutto una cattiva soluzione... *basta che altrimenti finisco per rivelare troppo! :lol: *

    Prego, cara! ^_^
    Personalmente, non mi ha messa in crisi scoprire che è una Death.
    Di mio non leggo mai gli avvisi perchè mi priverei di una parte di sorpresa. Per di più, odio le anticipazioni perchè adoro ragionare sulle storie e tentare di capirci qualcosa da sola. La tua risposta mi è piaciuta. Hai fatto capire tanto e niente sulla morte di qualcuno... interessante davvero...
    A presto con il prossimo capitolo.
    Spetta a Moody, vero?
     
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  9. fromTOKIOtoMARS
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    :D Grazie a te!
    Comunque sì, il prossimo capitolo spetta a Moody!
    A presto...
     
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  10. !Moody
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    NOTE DI MOODY: Questo capitolo l'ho scritto io, aiutata ovviamente dalla mia socia/liebe che adoro **
    in questo capitolo entrano in scena alcuni personaggi che saranno molto importanti nella storia e se ora non capirete un gran che, non preoccupatevi XD
    Siccome non so cosa dire ringrazio chi la segue e speriamo che vi piaccia^^

    NOTE DI FROMTOKIOTOMARS: Io odio le note, e quindi non so proprio che dire, se non rinnovarvi i miei ringraziamenti per aver seguito così calorosamente questa storia! ^ ^.. Come la mia adorata liebe ha detto, questo capitolo è stato scritto da lei e... Basta, mi sto arrampicando sugli specchi! Divertitevi!





    CAPITOLO 3

    Tom si era appollaiato tra gli alberi del giardino della scuola, ben nascosto dalle fronde più basse e dalla neve che aveva lo stesso colore del suo pelo.
    Davanti a lui la finestra della classe di Kevin, dove si vedeva il ragazzo con la testa china su quello che probabilmente era un libro.
    La coda si muoveva veloce, spazzando via la neve sotto di se.
    Era agitato ed irritato e non vedeva l’ora di raggiungere Bill, fuori dal bar.
    *
    Kevin fissava svogliato il suo libro di storia, mentre il professore spiegava lentamente la guerra fredda.
    Sebastian, seduto al suo fianco, scriveva velocemente appunti su appunti, come se poi li avrebbe studiati sul serio.
    Per quanto si impegnasse a seguire almeno un po` quella lezione, Kevin proprio non ci riusciva.
    Aveva la mente rivolta a quello strano ragazzo con la cresta.
    Al suo bel sorriso, agli occhi nocciola dolcissimi, e a quel profumo fruttato che ancora gli riempiva le narici.
    Se non fosse stato per lui, e per il lupo bianco, probabilmente quei tre lo avrebbero ammazzato di botte.
    Sorrise, scribacchiando qualcosa sul libro di storia.
    Era la prima volta che qualcuno, che non fosse Sebastian, si interessava davvero a lui, e che non si fermasse a giudicarlo solo dalle apparenze.
    Non che Bill non fosse strano.
    Per certi versi lo era anche più di lui.
    Prima di tutto per il suo aspetto, e poi per via di Tom.
    Come faceva a girare per la città con un grosso lupo bianco senza averne minimamente paura?
    E poi ancora quella strana sensazione che il lupo sapesse capire le parole delle persone e che cercasse a sua volta di comunicare.
    Scosse la testa.
    Non era possibile.
    Dannazione era una lupo! Un animale non poteva essere così...intelligente da capire quello che diceva!
    Sospirò, tornando a pensare a Bill.
    Era così bello, e gli dispiaceva non poterlo vedere più...avrebbe tanto voluto parlarci ancora, conoscerlo meglio e poterlo toccare nuovamente… In qualche modo voleva ripagarlo della sua gentilezza.
    Una fitta al braccio lo fece gemere piano, attirando l’attenzione di Sebastian che lo guardò preoccupato.
    Sorrise, cercando di rassicurarlo e quando lo vide ritornare sul quaderno, gettò un’occhiata sul braccio.
    I suoi occhi si illuminarono di una scintilla di felicità.
    Legata sull’avambraccio aveva una bandana nera, la sua bandana, con una macchia più scura che doveva essere il suo stesso sangue.
    Quel piccolo pezzo di stoffa era la scusa per rivedere il suo salvatore.
    Con un sorriso ritornò a fissare il libro di storia, dove con la matita aveva scarabocchiato il nome Bill più volte.
    *
    - Guardali lì, quei tre stronzi...- soffiò Sebastian, indicando con lo sguardo Joe, Max e Tony che se ne stavano nel loro angolo a parlare, come se nulla fosse successo.
    Kevin sospirò.
    Probabilmente Tom non li aveva spaventati abbastanza, e il giorno dopo sarebbero tornati ad infastidirlo. Grosso inutile lupo…
    Era ricreazione. In quel momento lui e Sebastian si stavano dirigendo verso il bagno, dove Kevin avrebbe cercato di nascondere come meglio poteva il livido che stava lentamente facendo da padrone sull’occhio e sullo zigomo.
    Doveva cercare di nascondere tutto alla sua famiglia, per evitare altre noiose discussioni.
    -Secondo me dovresti andare in infermeria, magari la signorina Wessh ha qualche pomata...- suggerì l’amico, addentando il suo panino.
    Kevin scosse la testa –Fossi matto!- esclamò, sciacquandosi il viso con l’acqua –Troppe domande a cui non voglio rispondere...-.
    Sebastian si grattò la testa, scompigliandosi leggermente i capelli castani –Dovresti dirlo a qualcuno...- disse ancora, ma questa volta Kevin non rispose.
    E a chi mai avrebbe dovuto dirlo?
    A sua madre con l’unico scopo di farla preoccupare ancora di più, o a suo padre che gli avrebbe solamente sbattuto in faccia quanto fosse vergognoso? Soluzione assurda…
    -Ti sei fatto dare il fondotinta da Terry?- domandò invece, controllando la gravità dei suoi lividi violacei, che si stavano già gonfiando.
    Sebastian annuì, porgendogli un tubetto marrone che teneva in tasca –Il braccio invece?- chiese indicando la bandana che teneva ancora legata sul taglio.
    Kevin non aveva voluta toglierla per la vergogna di far vedere a Sebastian cosa rappresentava quel taglio.
    La verità.
    Lui era un perdente.
    Con tutti, persino nei suoi stessi confronti.
    Fece spallucce, passandosi piano un po` di fondotinta sotto l’occhio, riuscendo in parte a schiarire la pelle violacea –Brucia un po`, ma passerà in fretta...- ammise, fingendosi disinteressato.
    L’amico sospirò -E con i tuoi come pensi di fare Kevin? Insomma si vedono un casino questi lividi!- sbottò, e il moretto alzò le spalle –Non importa, dirò che sono scivolato dalle scale...-.
    Sebastian scosse la testa –Sei senza speranze...- farfugliò, finendo il suo panino.
    *
    La campanella suonò e Tom rizzò le orecchie, aprendo gli occhi.
    Si era appisolato.
    Notò Kevin, dalla finestra, che si infilava la giacca e si metteva la cartella sulle spalle, e poi accompagnato da qualcuno usciva dall’aula.
    Finalmente quello strazio di scuola era finito.
    Si sollevò, scrollandosi la neve di dosso.
    Velocemente, con un balzo, scavalcò la recinzione e si appostò dietro un furgoncino, attendendo di vederlo uscire per seguirlo fino a casa.
    La prima cosa che notò fu l’ordinata chioma castana dell’amico e subito dietro c’era Kevin, che si massaggiava piano il braccio destro.
    Gli doleva ancora.
    Doveva essere proprio idiota per non andare da un medico, sicuramente c’era bisogno di qualche punto. Stupido ragazzino…
    Tom zampettò svelto dietro le macchine, tenendo gli occhi ambrati sempre puntati su Kevin che parlava con l’amico.
    Ben presto si ritrovò ad attraversare lo stesso parco della mattina, e per il lupo fu più facile tenerlo d’occhio nascondendosi tra i cespugli e dietro gli alberi, senza doversi preoccupare della gente che camminava per le strade.
    Finito di attraversare il parco, Tom si ritrovò nel caotico caos della città, e si nascose dietro un bidone dell’immondizia.
    Li vide fermarsi in mezzo al marciapiede, e notò Kevin con la faccia contratta in una smorfia di dolore.

    Kevin si bloccò quando una fitta acuta alle tempie lo colse all’improvviso.
    Si guardò intorno, terrorizzato, alla ricerca dei tre bulli o di qualcosa che potesse minacciarlo.
    Ma non vide nulla di tutto ciò.
    Eppure i suoi occhi, quasi animati di vita propria, si andarono a posare su una figura alta e snella, dall’altro lato della strada, che si distingueva dalla folla a causa della luce bianca che emanava la sua pelle pallida.
    La testa prese quasi a bruciare come se fosse circondata da fuoco mentre fissava, quasi incantato, quel ragazzo bellissimo, alto, magro e muscoloso al punto giusto, con dei capelli lunghi fino alla vita, liscissimi di un biondo così chiaro da sembrare bianco, dai quali spuntavano delle orecchie a punta, che ricordavano quelle degli elfi.
    I suoi occhi scuri, che tuttavia sembravano fatti di ghiaccio, lo fissavano con serietà, quasi con cattiveria.
    Kevin gemette, barcollando e Sebastian urlò il suo nome , afferrandolo per la vita, evitandogli una rovinosa caduta.
    Quando il moretto si riprese, ripunto` gli occhi sullo stesso punto in cui c’era quello strano ragazzo.
    Ma fissava un punto vuoto. Era sparito.
    -Stai bene?- gli domandò Sebastian, preoccupato.
    Annuì lievemente, la testa aveva smesso di fare male.
    -Lo hai visto anche tu?- gli chiese invece –Chi?- domandò l’amico, fissandolo con gli occhi scuri, come in cerca di qualcosa fuori posto.
    Kevin lanciò una veloce occhiata al punto dove c’era il ragazzo, fissandolo ancora –Un ragazzo...biondo con le orecchie...a punta!- spiegò velocemente, gesticolando confuso.
    Sebastian sollevò un sopraciglio, forse ancora più confuso di lui –Ma che stai dicendo Kevin? Ragazzo con le orecchie a punta? Io non ho visto proprio niente se non te che stavi per svenire!- la sua voce si era fatta seria, quasi lo stesse rimproverando.
    -Tu non stai bene, forse hai preso qualche botta in testa...io ti avevo detto che dovevi farti vedere, Cristo!- Sebastian si era arrabbiato sul serio e Kevin non poté far altro che abbassare lo sguardo, mortificato.
    Non riusciva a capacitarsi di come riusciva a far soffrire così tanto tutti quelli che gli stavano vicino.
    Forse Sebastian aveva ragione, e prima di lui Bill.
    Forse aveva bisogno davvero di farsi vedere da un medico, o almeno in infermeria.
    Aveva persino le visioni.
    Eppure il male alla testa improvviso non riusciva proprio a spiegarselo.
    -Seb...scusami...- gli disse solamente e lo vide scuotere la testa, e subito dopo si ritrovò tra le sue braccia –E solo che...mi fai sempre morire di paura, stupido idiota!-

    Tom fece per scattare in aiuto di Kevin.
    Stava per cadere a terra e aveva sentito il suo gemito di dolore, ma si bloccò.
    I suoi occhi guizzarono su un ragazzo biondo, che fissava nella sua stessa direzione.
    Ringhiando indietreggiò, fino a nascondersi meglio dietro il bidone dell’immondizia.
    Come se poi sarebbe servito a qualcosa.
    Li avevano trovati di nuovo. Ogni volta non potevano stare da soli, cercare di farsi una vita, che quei due gravavano su di loro.
    Quando il cuore smise di battergli forte si sporse al di la del bidone.
    Il ragazzo biondo era sparito, così come Kevin e il suo amico.
    *
    Gabriel si era nascosto sopra un grande palazzo e continuava a fissare Kevin con astio.
    Sentiva che in lui c’era un grande potere e temeva che le sue paure, riguardo quel ragazzo, fossero fondate.
    Per di più aveva incontrato i due dannati.
    Doveva ucciderlo, o almeno allontanarlo dai due prima che fosse troppo tardi.
    -Fratello...- una voce alle sue spalle lo fece voltare, per niente preoccupato.
    Davanti a lui c’era un ragazzo molto simile, più alto e robusto, con dei lunghi capelli neri come la notte e due occhi azzurri penetranti, tuttavia con gli stessi lineamenti del volto.
    -Michael...- lo salutò a sua volta, ritornando a fissare la strada.
    L’umano era sparito.
    -Cosa stai facendo?- gli chiese il moro, avvicinandosi al bordo per poter scorgere il nulla che il fratello in quel momento stava osservando.
    -Nulla...semplicemente guardavo gli umani....- rispose il biondo, sistemandosi una ciocca dietro l’orecchio.
    Michael non doveva sapere.
    Lo sentì sbuffare –Gli umani sono noiosi e tu non fai altro che guardarli...magari hai preso una cotta per uno di loro...- ironizzò Michael.
    Gabriel si voltò e lo fulminò con i suoi occhi scuri –Non dire sciocchezze, io amo solo Dio...-.
    Michael rise –Che ipocrita di un fratello che ho...- borbottò -Ho visto come guardavi quel piccolo umano, e` bello sai?- ammise, senza badare allo sguardo del fratello –Tuttavia so che c’e` qualcosa sotto Gabriel...e sai anche che non potrai nascondermelo a lungo...-.
    Gabriel non disse niente, semplicemente lo osservò mentre spiegava le grandi ali bianche e prendeva il volo.
    Michael era testardo e sapeva che avrebbe cercato di scoprire il suo segreto, ma lui non glielo avrebbe permesso.
    *
    Kevin rientrò in casa, cercando di fare il più piano possibile.
    Non avvertì nessuno, anche perchè a quell’ora non c’era anima viva in casa.
    Salì lentamente le scale, gemendo quando i muscoli lanciarono fitte di protesta,
    aveva una voglia matta di tuffarsi sotto le coperte e farsi una bella dormita.
    Non aveva neppure fame da quanto stanco, e dolorante, era.
    Chiuse la porta alle sue spalle e lasciò la cartella ai piedi della scrivana, tuffandosi nel suo letto ancora sfatto.
    La sua camera era un totale disordine, e lui non permetteva a nessuno di metterci piedi per riordinarla.
    Anche se effettivamente l’unico che aveva il compito di metterla a posto era lui.
    Si ritrovò a sorridere, ripensando a Bill.
    Chissà dove lavorava, magari se chiedeva in giro riusciva a scoprire qualcosa in più su di lui.
    Forse era nuovo in città. Non lo aveva mai visto in giro, e un tipo come lui, vestito un po’ da nomade e con un grosso lupo a presso, non passava di certo inosservato.
    Sobbalzò quando sentì la porta della sua camera aprirsi di scatto.
    Leila entrò con calma, lanciandogli la solita occhiata di fuoco, era il suo modo per dirgli ciao.
    -Che ti e` successo?- gli chiese dura e Kevin affondò il volto nel cuscino, gemendo subito dopo –Sono cazzi miei Leila, ora sparisci!- le ringhiò contro.
    Non sopportava quando lei si ricordava di avere un fratello minore alquanto sfortunato.
    -Non rivolgerti così a me moccioso!- esclamò lei, afferrandolo per le spalle e facendolo alzare.
    Kevin rimase in silenzio mentre la sorella scrutava senza alcuna emozione la gravità dei suoi lividi –Papà si incazzerà molto...- sbottò alla fine –Possibile che devi sempre cacciarti nei guai!-.
    Parlava tanto lei che non sapeva niente.
    L’unica cosa di cui gli importava era non avere litigi in famiglia, dando direttamente del coglione a lui.
    -Non sai un cazzo, non sono io che vado addosso ai guai ma loro a schiantarsi su di me!- le urlò contro e lei gli tappò la bocca –Non urlare idiota!-
    Kevin si divincolò dalla sua presa, spingendola via –Tanto non c’e` nessuno in casa, non dovresti esserci neanche tu!-
    Lei sospirò, mordendosi l’interno della guancia –In verità...- ammise dopo un po` -Sono venuta a casa perchè...Mi ha chiamato un tuo professore, ha detto che non e` riuscito a trovare mamma o papà e così ha chiamato me per dirmi che qualcuno ti aveva picchiato... E’ così o fai parte di qualche banda di drogati scapestrati?- domandò.
    Kevin sbarrò gli occhi.
    Leila si stava realmente preoccupando per lui o era solo per farsi vedere gentile?
    -Non sono affari tuoi, e comunque poi non se ne accorgerebbe nessuno! Ora vattene, voglio solo dormire!- ammise.
    La bionda pestò un piede a terra –Vedrai come se ne accorgeranno mamma e papà, e poi saranno guai per te! Fanculo!- strillò uscendo e lasciandolo nuovamente solo.
    Kevin non se ne curò, semplicemente chiuse gli occhi e si abbandonò tra le braccia di Morfeo.
    *
    Faceva un gran caldo dentro il pub.
    La musica era assordante e le luci colorate regalavano uno spettacolo confuso.
    Tom si fece largo tra la folla di persone che ballavano fino a rintracciare uno dei baristi che lavoravano con lui.
    -Ken!- lo chiamò, urlando per farsi sentire.
    Vide il ragazzo moro voltarsi verso di lui, e capì così che lo aveva sentito –Vado a fumare, coprimi cinque minuti!- urlò ancora, facendogli il gesto della sigaretta.
    Ken annuì, alzando il pollice in aria per ritornare poi dalla ragazza che lo aveva chiamato in precedenza.
    Scavalcò qualche persona e ne spintonò altre, fino a raggiungere la porta dell’uscita di emergenza, dove di solito non c’era mai nessuno.
    Respirò aria fresca, tirando fuori dalle tasche degli enormi jeans un pacchetto di Malboro, e si portò una sigaretta alle labbra.
    Rabbrividì per il freddo anche se era tutto sudato a causa del caldo dentro il pub.
    Accese la sigaretta, aspirando un po` di fumo.
    Un miagolio attirò la sua attenzione e voltando la testa vide un gatto appollaiato tra gli scatoloni.
    Il pelo lungo era tutto nero, con qualche chiazza bianca sulla pancia e sulle zampe e gli occhi ambrati lo fissavano quasi con rimprovero.
    -Ti avevo detto di stare a casa...- gli disse, chinandosi.
    Il gatto si alzò, facendo tintinnare il campanello che teneva al collo, e gli corse in contro. Miagolando nuovamente, alzò una zampetta fino a sfiorargli la mano dove teneva la sigaretta.
    Tom rise accarezzando il gatto dietro le orecchie –Oh, ma non fare tanto il moralista, Bill...- sussurrò, facendo scivolare la mano lungo la schiena dell’animale.
    Il gatto prese a fare le fusa, strusciando la testa sulla caviglia del ragazzo .
    Tom sorrise, rialzandosi in piedi –Tra un ora finisco il mio turno ed è quasi l’alba, forse e` il caso se ti fai trovare a casa...- ammise, gettando la sigaretta a terra e schiacciandola con un piede.
    Il gatto miagolò questa volta offeso e fece un balzo per atterrare sulla braccia forti di Tom, che lo strinsero debolmente –Carenza di affetto?- scherzò Tom, ridacchiando.
    Il gatto gli leccò una guancia e Tom gli sorrise dolcemente –Mi manchi anche tu...dai ora va a casa, tra poco ti raggiungo...- mormorò piano, baciandogli la testa.
    Il gatto scese dalle sue braccia, atterrando sulla morbida neve.
    E come Tom si aspettava lo seguì all’interno del locale.
     
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  11. Alice°
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    Questa storia è a metà tra un racconto Disney ed un romanzo fantasy di Tolkien.

    Mi piace e mi spiace l'inversione dei ruoli tra Bill-gatto e Tom-lupo. La dannazione deve essere proprio brutta. E i due angeli Gabriel e Michael ne sanno una più del Diavolo, altro che Dio.

    Sebastiano è un buon amico, spero riesca a stargli vicino quando il peggio si farà avanti. Perchè per quanto già sia complicata la vita di Kevin, non è ancora niente, vero?!

    Leila forse vorrebbe davero essere una buona sorella maggiore, ma pecca in pazienza e tolleranza. Se non avesse scatti bruschi ai rifiuti di lui, magari Kevin si aprirebbe almeno con lei.

    Non mi ricordo che altro volevo dire quindi... basta così.
    Al prossimo capitolo.
    ^_^
     
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  12. !Moody
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    CITAZIONE (Alice° @ 1/3/2010, 12:50)
    Questa storia è a metà tra un racconto Disney ed un romanzo fantasy di Tolkien.

    Mi piace e mi spiace l'inversione dei ruoli tra Bill-gatto e Tom-lupo. La dannazione deve essere proprio brutta. E i due angeli Gabriel e Michael ne sanno una più del Diavolo, altro che Dio.

    Sebastiano è un buon amico, spero riesca a stargli vicino quando il peggio si farà avanti. Perchè per quanto già sia complicata la vita di Kevin, non è ancora niente, vero?!

    Leila forse vorrebbe davero essere una buona sorella maggiore, ma pecca in pazienza e tolleranza. Se non avesse scatti bruschi ai rifiuti di lui, magari Kevin si aprirebbe almeno con lei.

    Non mi ricordo che altro volevo dire quindi... basta così.
    Al prossimo capitolo.
    ^_^

    Grazie tesorooooo ^^
    Almeno tu hai capito che sono angeli, sono stati scambiati per elfi solo perche` abbiamo usato legolas sul banner -.-
    bah...
    Sebastiano?? O__o
    Hihi lo chiami tu cosi` vero?? XD
    esatto Kevin ne passera` un bel po`...
    Leila e Kevin non sono mai andati daccordo, probabilmente perche` pensa che lui sia la rovina del "benessere famigliare"...
    Grazie ancora ^^
     
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  13. Alice°
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    CITAZIONE
    Grazie tesorooooo ^^
    Almeno tu hai capito che sono angeli, sono stati scambiati per elfi solo perche` abbiamo usato legolas sul banner -.-
    bah...

    In realtà gli elfi non mi avevano nemmeno spiorato la mente... Ma ora che ci penso meglio, Orlando Bloom nei panni di Legolas poteva trarre in inganno.
    CITAZIONE
    Sebastiano?? O__o
    Hihi lo chiami tu cosi` vero?? XD

    Seb mi sa tanto di un detergente anti acne per questo l'ho italianizzato. Hihihihi
    CITAZIONE
    esatto Kevin ne passera` un bel po`...
    Leila e Kevin non sono mai andati daccordo, probabilmente perche` pensa che lui sia la rovina del "benessere famigliare"...
    Grazie ancora ^^

    Tipico dei fratelli maggiori pensare che i minori siano la rovina della casa. Non lo fanno apposta a pensarla così, ma sicuramente un fratello minore che cresce in un clima di rifiuto, non vive sereno. Se poi ha anche altri problemi oltre le mura domestiche... evviva l'allegria. Sai il povero Kevin come sta male psicologicamente. Quelle ferite lì, non si sanano facilmente.
     
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  14. !Moody
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    Si ma penso che nel pezzo in cui parlano Gabriel e Michael ci siano molti indizzi su COSA siano....
    Hahaha anti acne, ok, allora vada per Sebastiano u.U
    Io non penso cosi` di mio fratello, mi odierei...
    E Kevin forse e` piu` forte di quel che si crede.....
     
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  15. Alice°
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    CITAZIONE
    Si ma penso che nel pezzo in cui parlano Gabriel e Michael ci siano molti indizzi su COSA siano....

    Ok, ti dico cosa io ci ho capito.
    Sono angeli che Dio ha inviato a caccia dei due dannati. Li inseguono ovunque per il mondo. Se li abbia dannati Dio o se si siano dannati da soli facndo qualcosa che non avrebbero dovuto, non lo so ancora... Ma lo scoprirò. Credo che Tom e Bill siano alla ricerca di un modo per venir fuori dalla dannazione e Kevin ha il potere per aiutarli. Prevede l'incombere del male, magari sa fare altro.
    CITAZIONE
    E Kevin forse e` piu` forte di quel che si crede.....

    Ne sono certa, o non avrebbe resistito facilmente alle violenze fisiche e psicologiche.
    CITAZIONE
    Hahaha anti acne, ok, allora vada per Sebastiano u.U

    Il Mai sentito parlare di SebaMed, per gli amici Seb? No? cercalo su internet. :D
    CITAZIONE
    Io non penso cosi` di mio fratello, mi odierei...

    Buon per te.
    Forse ho generalizzato il discorso ma volevo riferirlo al rapporto di Leila e Kevin, non farne affare di stato. Scusa, mi sono espressa male.

     
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268 replies since 10/2/2010, 17:37   3504 views
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