These Four Walls

In fase di scrittura

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    YunJae

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    Capitolo 3



    Era la prima volta che mi svegliavo così presto.
    Di solito dormivo fino all’ora di pranzo, o più.
    Mi stiracchiai lentamente, allungando le braccia, e il mio gatto Kasimir mi balzò sul grembo.
    Miagolò soddisfatto, quando lo accarezzai dolcemente sotto l’orecchio.
    Era l’unica persona, in questo caso animale, per cui provavo affetto.
    A volte passavo addirittura interi pomeriggi, da solo con il mio gatto, a fargli le coccole.
    Decisi di alzarmi dal letto, non aveva senso restare li senza far nulla.
    Mi liberai dalle coperte, e appoggiai i piedi per terra.
    Kasimir si appollaiò sul cuscino, forse per farsi un pisolino.
    Allungai la mano e presi il cellulare dal comodino.
    Spinsi soltanto il numero 2, e poi lo portai all’orecchio.
    “ Si Bill?” disse subito la persona dall’altro capo del telefono, nonché l’assistente di mio padre.
    “ Dov’è?” domandai senza giri di parole.
    “ E’ uscito, tornerà tra un’oretta o due”Splendido, pensai, sorridendo tra me e me.
    “ Ok”
    “ Volevi qualcosa? Se posso esserti utile in qualche modo.. sarò li in un attimo..”
    Persi il sorriso.
    Nella sua voce s’intravedeva forse una vena maliziosa?
    No, nessun forse.
    Allontanai il cellulare dal mio viso, come disgustato da esso.
    Ma in realtà lo ero solo da quell’uomo.
    Chiusi di scatto la telefonata, senza dire altro.
    Non era stato degno di una mia risposta.
    “ Un giorno me ne andrò, Kas. E allora sarò lontano da tutto questo schifo”
    Lo dissi ad alta voce, per convincermi.
    Ma sapevo che era un sogno che non si sarebbe mai realizzato.
    Appoggiai il cellulare sul comodino e mi alzai, sfilandomi i pantaloni e rimanendo nudo.
    Mi scostai i capelli dal viso, e mi avviai verso il bagno, quando improvvisamente la porta della stanza si aprì.
    Gettai un’occhiata fugace alla soglia, e vidi che si trattava solo della mia guardia del corpo.
    In poche parole si trattava della persona che mi controllava, pagata da mio padre.
    “ Già sveglio?” mi chiese, senza essere come io non ero imbarazzato o altro dalla mia nudità.
    “ Che sei venuto a fare se pensavi che stessi dormendo?” feci freddamente, dandogli le spalle.
    “ Controllarti, ovviamente. Tuo padre è uscito e mi ha chiesto-”
    “ ordinato” sibilai.
    “ si, ordinato di vedere se era tutto a posto”
    “ si beh Saki, è tutto a posto, puoi chiamarlo e dirgli così”
    Lui mi fissò a lungo, poi sbottò “ Stai per uscire per caso?”
    Non sapevo come avesse fatto a scoprire così facilmente le mie intenzioni.
    Forse mi conosceva meglio di quanto mi aspettassi.
    Non aveva senso mentirgli, perciò decisi di dirgli la verità.
    Tanto mi avrebbe seguito comunque.
    “ Devo andare in centro, ho alcune compere da fare”
    “ Hai tutto quello che ti serve qui”
    Mi irritai molto a quella frase, era un argomento che non mi piaceva affatto.
    Odiavo sentirmi come prigioniero in quella cazzo di casa.
    “ Sentimi bene tu” gli puntai un dito contro arrabbiato, pronto a dirne di tutti i colori, ad sputargli in faccia come mi sentivo, a dirgli quanto mi facevano tutti schifo, quanto mi facevo schifo io stesso, ma poi non lo feci.
    Abbassai il dito, e sospirai forte, cercando di calmarmi.
    Non potevo farmi vedere così da una persona.
    Non potevo arrabbiarmi, non potevo urlare, dovevo mantenere la mia maschera di fredda tranquillità.
    “ Ho bisogno di uscire…solo per un po’ d’aria” dissi infine, ritrovando il mio controllo.
    Saki annuì, e sapevo che era ancora sorpreso dallo scatto d’ira che avevo avuto.
    Cazzo, non doveva mai più accadere.
    “ Ti accompagno?”
    “ Come se potessi lasciarmi andare da solo” feci sarcastico, prima di chiudermi nel bagno.
    Mi appoggiai al muro, e strinsi i pugni.
    Ero ancora arrabbiato.
    Calmati Bill, calmati, ripetevo mentalmente.
    Sentii la porta della mia stanza chiudersi, e capii che Saki se n’era andato.
    Sospirai ancora, pesantemente, poi mi preparai per la doccia.

    Spensi la sigaretta prima di entrare nel negozio.
    Era uno dei miei preferiti.
    Si poteva trovare di tutto li, accessori di ogni genere.
    “ Questa cinta è una bomba!” sentii dire da una ragazza accanto a me, e mi voltai per sbirciare.
    “è orrenda” sentenziai, rovistando tra le cinte per trovarne una buona.
    La ragazza mi guardò male, perché in effetti non aveva mica chiesto il mio parere…
    Invece doveva ritenersi fortunata, pensai sghignazzando.
    “ Ecco, questa è perfetta” le porsi una cinta di pelle, molto fashion.
    “ Perché, tu te ne intendi?” fece lei, sarcastica e forse irritata per essermi intromesso.
    Piegai il volto verso il suo, avvicinandomi lentamente.
    “ Che c’è, non ti fidi?” sussurrai.
    Notai un leggero rossore propagarsi sulle sue guance, e sorrisi soddisfatto.
    Sapevo come sarebbe andata a finire.
    Lei prese la cinta che le avevo scelto, e si allontanò, guardandomi ancora con la coda nell’occhio.
    Avevo fatto la mia buona azione quotidiana.
    “ Sei stato carino a salvarla dai suoi gusti orribili” sentii Saki dire ironicamente, dietro di me.
    “ Non è colpa mia se nessuno è come me”
    “ Siamo fortunati a non essere tutti come te, Bill”
    Ridacchiò e io compresi che stesse scherzando.
    Ma quella frase mi aveva colpito in qualche modo.
    Decisi di uscire dal negozio, e mi diressi verso la porta.
    Mi fermai, lasciando passare due ragazzi.
    Mi sembrò di averli già visti da qualche parte, e capii subito che forse li avevo incontrati alla Dolls House, soprattutto quando vidi che uno dei due, sussurrare qualcosa all’altro.
    Che gentile, pensai sprezzante, quando mi indicò palesemente.
    Forse era stato addirittura un mio amante.
    E sì, era stato uno dei pochi ragazzi giovani ad avere avuto la fortuna di aver passato una notte con me.
    Mi voltai, infastidito dal fatto che continuavano a fissarmi, forse per giudicarmi o altro, o forse perché troppo sorpresi dal trovarmi con vestito normalmente, con un cappellino e una sciarpetta.
    Naturalmente, non perdevo comunque il mio fascino.
    “ Andiamo Saki” dissi a bassa voce, notando come anche l’uomo aveva capito che i ragazzi mi avevano riconosciuto.
    Lui li lanciò un’occhiata in stile provate a dire qualcosa e vi ammazzo, e mi seguì fuori.
    Per tutto il tragitto verso casa, non parlai.
    Avevo già rimosso l’incontro precedente.
    Stavo pensando a quello che aveva detto Saki nel negozio, quella frase così scherzosa che però io aveva trovato vera.

    “ Dammi il solito, Bob”
    “ Ecco a te perla, già pronto”
    Gli sorrisi, e presi il bicchiere dal bancone.
    Buttai giù tutto d’un fiato.
    “ Ehi stai calmo, è forte. Ho aggiunto qualcosa che credo ti piacerà”
    Sorrisi ancora, non intenzionato ad avere una discussione.
    “ Niente ancora?” domandò l’uomo, appoggiandosi sui gomiti e rivolto verso di me.
    Sbuffai mentalmente.
    “ Non sono arrivati” risposi, falsamente gentile, gettando un’occhiata alle mie spalle, per vedere la situazione.
    “ Credo che farò tardi questa sera”
    “ Come sempre, P” ghignò l’uomo, spostandosi per servire un altro cliente.
    Giocherellai con il cucchiaino dentro il mio bicchiere ormai vuoto.
    Sentivo intorno a me chiacchiere, movimenti lenti, sospiri.
    Qualcuno si sedette allo sgabello accanto al mio e mi voltai leggermente per dare un’occhiata.
    Era un ragazzo che portava dreadlocks, molto giovane, e non mi sembrava di averlo già visto prima di allora...
    O forse sì.
    C’erano sempre tante persone alla Dolls House, non potevo mica pretendere di conoscerle tutte.
    Abbassai di nuovo lo sguardo alla mia cannuccia, quando sentii la voce del ragazzo dire qualcosa.
    Mi voltai per la seconda volta, alzando un sopracciglio.
    “ Scusa?” feci, con la mia solita voce neutrale.
    “ Ti ho chiesto se vuoi bere qualcosa” il ragazzo mi sorrise, e notai che aveva un piercing al labbro inferiore.
    Me ne intendevo di piercing.
    Era carino.
    “ Già fatto”
    Mi alzai dallo sgabello, ma la sua mano mi fermò.
    Spostai lo sguardo dalle sue dita al mio polso, e cercando di mantenere come al solito la calma, mi liberai. Quando alzai lo sguardo, vidi che il ragazzo mi fissava.
    Non riuscivo a decifrare il suo sguardo, ma poco mi importava.
    Sospirai “ Non puoi toccarmi”
    Fortunatamente per lui quella sera non ero di cattivo umore, perciò non ero nemmeno intenzionato a rispondergli in malo modo.
    “ E' la prima volta che vieni qui? Bisogna conoscerle, le regole” continuai, indifferente “ qui puoi avere ogni ragazza che desideri, puoi esaudire ogni tua fantasia”
    Parlai come se stessi raccontando che avevo mangiato a pranzo.
    Per me era una cosa così naturale, che ormai non mi faceva alcun effetto.
    “ Ma io non sono compreso” giocherellai con il piercing sulla lingua, e notai che il ragazzo mi stava fissando, molto interessato.
    “Non tutti possono passare...” incominciai lisciando il legno del bancone con le dita “ una notte con me” finì, come per dire che il discorso era chiuso.
    Lui non mi aveva interrotto per tutto il tempo, e questo mi piacque.
    Non tutti avevano la decenza di lasciar finire un discorso.
    Decisi di andarmene.
    Avevo appena visto uno dei miei clienti fissi entrare nel locale.
    Avevo già perso molto del mio tempo.
    Mi guardai intorno e incrociai lo sguardo di Gordon, dall’altra parte della stanza, con altri due uomini. Mio padre sembrava irritato e nervoso.
    Capii subito che avevo commesso un errore a parlare con quel ragazzo, perché avevo ignorato quelli che non potevo ignorare.
    Vabbè, fa niente pensai noncurante, e iniziai a camminare verso Gordon e gli altri due.
    Avevo appena fatto alcuni passi, quando riconobbi lo stesso odore che avevo sentito una di quelle sere, e poi un fruscio alle mie spalle.
    “ Come si fa per averti?” sussurrò quel ragazzo del bancone, sfiorando con le sue labbra i miei capelli.
    Voltai un poco la testa, e incrociai il suo sguardo.
    Gli donai uno dei miei sorrisi più seducenti.
    “ Secondo te?” sussurrai anche io, scostandomi un poco.
    Vidi nei suoi occhi la comprensione.
    Attorcigliai uno dei suoi dread al mio dito indice e aggiunsi “ Molti”

    “ Perché hai perso tempo con quel ragazzino, ieri sera?”
    “Tranquillo”
    Mi sembrava ancora arrabbiato, ed era anche un po’ esagerato esserlo.
    “ Tranquillo un cazzo, Bill. Quei due si sono lamentati perché non sei andato a farti dare una palpatina” sbottò Gordon, gettandomi un’occhiataccia.
    “Hanno goduto, non è questo l’importante?”
    Accarezzai pigramente Kasimir, sotto l’orecchio.
    Il gatto miagolò soddisfatto.
    “ L’importante è che hanno pagato”
    “ Sì, certo” risposi, senza ascoltarlo veramente e fumando la mia sigaretta.
    Era l’ora di pranzo, ma non avevo fame.
    Le pillole che avevo incominciato a prendere, facevano effetto.
    “ Comunque sia” sibilò Gordon irritato, notando che la mia attenzione verso di lui vacillava “ non devi perdere tempo con dei coglioni che ti sbavano dietro, e che non hanno un cazzo di niente per pagare il tuo buco, sono stato chiaro?”
    Alzai lo sguardo dal mio gatto, quasi socchiudendo gli occhi.
    “ Non devi preoccuparti di questo” risposi sarcastico e gelido, schiacciando la mia sigaretta sul bracciolo della poltrona “ il mio culo è troppo prezioso per essere usato gratis”


    Fine capitolo 3



    Volevo dirvi che il Tom della storia, ha ancora i vecchi dreadlocks eheh Perchè quando abbiamo iniziato a pensare e a scrivere questa storia, li aveva XD Ah abbiamo messo Saki perchè ci mancava ç.ç
    Grazie a tutti per i commenti!

    Edited by LadyDepp - 15/9/2009, 17:11
     
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  6. Schneeflocke
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    Bel capitolo!!!!! :ehsì:
     
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  7. LadyDepp
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    Grazie mille^^
     
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    YunJae

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    Leggo *-*

    Carinooooooooo..
    Vorrei essere stata io la ragazza a ci ha consigliato la cinta ç_ç
    Tom..
     
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  9. saki '95
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    Belluuuuuuuuuu, mi piaceeeeee *-*
     
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  10. jandira
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    mi piace da matti sisisis bello mi piace postate presto
     
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    YunJae

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  12. Schneeflocke
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  13. saki '95
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  14. physicx89
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    ^O^..mi ispira...black pearl minchia a Bill si adice troppo...
    non vedo l'ora che Tomm lo abbia...:P..xD
    posta presto..ù_ù
     
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  15. LadyDepp
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    Cerco di postarlo subito XD
    Magari stasera se tutto va bene eheh
     
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387 replies since 11/9/2009, 21:54   11505 views
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