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  1. • JaSs «
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    CITAZIONE
    Ah,davvero?-
    Bill sorrise compiaciuto :‘il bacio più scombussolante della sua vita’ .
    -Mhmh-
    Tom annuì.
    -Sei sicuro che non ci sia nessun dubbio? Sicuro di non sentire nessuna vocina che ti dice che è in qualche modo sbagliato?-
    -Una vocina?-
    Tom aggrottò le sopracciglia.
    -Si,la vocina sottile della coscienza che ti si affaccia nella testa e ti rimprovera quando fai qualcosa di sbagliato…-
    Tom si lasciò sfuggire una risata.
    -Giusto…dimenticavo che tu non ce l’hai la coscienza…-
    Affermò poi Bill. Tom rise ancora stingendo di più il fratello a sé e dandogli un leggero morso sul collo.
    Bill sgranò di nascosto gli occhi scoprendo quanto gli fosse piaciuto sentire il fiato del gemello sulla pelle del collo,cercando di trattenere il forte brivido che gli aveva scosso le spalle.
    -Non è sbagliato…-
    Gli sussurrò ancora con le labbra poggiate sul suo collo.
    -Come fai ad esserne sicuro?-
    Chiese questi facendo di tutto per regolarizzare il respiro.
    -Me lo dice la mia coscienza!-
    Rispose guardandolo con espressione vivace il viso.
    -Ma per favore!-
    Bill si schernì di lui tornando a girarsi ed a volgere lo sguardo verso il cielo,rimanendo però sempre a contatto con il corpo del fratello che emanava un dolcissimo calore.
    -Tomi…come te l’immagini la tua coscienza?-
    -Bill,ma quand’è che formuli queste domande? Ti vengono spontanee?-
    Glielo chiese sorridendogli.
    -Si…mi è appena venuto in mente che la mia coscienza ,se potesse avere forma,sarebbe una goccia,una goccia molto grande e dai colori vividi…la tua?Come sarebbe?-
    Si,Bill era sempre capace di sorprenderlo attraverso ogni sua piccola azione…in questo caso attraverso una particolare riflessione.
    -Mmh…vediamo…penso che la mia coscienza sarebbe una melma rosastra ed appiccicosa attaccata nel mio cervello.-
    Bill scoppiò a ridere.
    - Ecco perché non funziona!-
    -Ehi!-
    Tom lo guardò assumendo espressione di falso offeso. Bill lo guardava continuando a ridacchiare.
    -Mi stai prendendo in giro?!-
    -No…-
    Bill lo guardò e scoppiò di nuovo a ridere.
    -D’accordo…-
    Così dicendo Tom con gesti svelti immobilizzò le braccia di Bill e si mise a cavalcioni su di lui,poi gli fece alzare le braccia sulla testa e le tenne ferme con una mano sola mentre con l’altra gli faceva il solletico sulla pancia.
    -Tom!...Tom,fermati!-

    Mein Herz Brennt - babsi m

    CITAZIONE
    -Tomi…-
    Bill sussurrò il suo nome staccando le loro labbra e andando a baciargli con dolcezza il collo,poggiandovi semplicemente le labbra.
    -Non è per niente sbagliato.-
    Lo guardò negli occhi sperando di riuscire a fargli percepire le sensazioni che aveva provato e che ancora inebriavano il suo animo che anche in quel momento pulsava di desiderio.
    -Vedi che avevo ragione?-
    Così dicendo Tom gli diede un altro bacio a stampo per poi rimettersi disteso accanto a lui ,tenendogli il fianco con una mano.
    -Mi metto un po’ a riposare… consiglio anche a te di farlo,stasera pare che faremo tardi…-
    -D’accordo…-
    Bill si girò su un fianco facendo aderire le loro fronti e chiuse gli occhi umettandosi piano le labbra per sentire ancora un po’ del sapore dei suoi baci,dopodichè si perse ancora una volta nella miriade di pensieri che gli piombarono addosso non appena chiuse gli occhi : la svolta stava arrivando ed aveva un gusto assolutamente delizioso, ambiguo e lampante allo stesso tempo. Sentiva di poter divenire tutto ciò che Tom avesse voluto da lui,sentiva di potersi abbandonare totalmente tra le sue braccia senza alcun timore,senza alcun imbarazzo,con la più completa naturalezza ,sentiva di voler guardare i suoi occhi limpidi,come il loro rapporto,come il loro giovani animi.
    -Tomi…-
    -Bill…ti prego...-
    -Tomi…lo faresti l’amore con me?-
    Bill non si pentì di averglielo chiesto nonostante lo avesse fatto senza rifletterci. Il fratello aprì di scatto gli occhi incrociando quelli di Bill semisocchiusi che scrutavano il suo viso,in attesa.
    -Ma che domande fai?!Sono stanco! Buonanotte!-
    Tom si girò in fretta dall’altro lato del letto,il suo viso aveva acquisito violentemente un colorito vermiglio ,e non voleva assolutamente che Bill se ne accorgesse,chiuse gli occhi cercando di concentrarsi affinché la sua mente si svuotasse,ma era perfettamente conscio del fatto che non sarebbe più riuscito a dormire.
    Bill sospirò e si voltò anche lui dall’altro lato.
    -Buon riposo,Tom.-

    Mein Herz Brennt -babs im

    CITAZIONE
    Nonostante tutti questi pensieri le sue mani continuavano a viaggiare sul petto di Bill, sulla sua schiena, continuavano a carezzare le sue spalle ed i suoi fianchi. Tom fece poi scorrere una mano lungo il braccio di Bill unendo le loro mani e si staccò dalle sue labbra.
    -Bill, Bill…ti prego…-
    Gli occhi del gemello che fino a quel momento erano rimasti chiusi si aprirono andandosi a posare sulle labbra di Tom che se le mordicchiava vivacemente.
    -Che cos’hai, Tom?-
    Bill gli pose una mano sulla guancia, carezzandola piano. Tom in risposta scosse la testa e serrò gli occhi maledicendosi per quel pizzicore inopportuno che cominciava a sentirvi.
    -Che ti prende…?-
    Tom tirò su col naso cercando con forza di trattenere i singhiozzi nelle spalle e di tenere le lacrime sigillate negli occhi. Abbracciò il fratello ed affondò il viso nella sua spalla nuda respirando l’odore della sua pelle, sempre così incredibile. Ma era Bill ad esserlo. Era lui la cosa più incredibile. E lui non conosceva il motivo preciso del suo stesso pianto, sapeva solo di aver paura, una tremenda paura di rovinare tutto.
    -Non piangere…-
    Bill scostò leggermente il capo di Tom dalla sua spalla prendendogli il viso tra le mani e stampandogli un bacio sulla bocca, lo guardò poi in quegli occhi sperduti ed arrossati che nonostante l’incredibile forza di volontà non erano riusciti a trattenere ancora a lungo le lacrime che scivolavano con lentezza, una per una, lungo le sue guance lisce.
    -Anch’io ho paura…-
    Come sempre non aveva avuto bisogno di parlare, Bill aveva letto nel suo volto il motivo del suo pianto.
    -Ma ho anche fiducia…-
    Aggiunse, e con le lunghe dita sottili asciugò le lacrime che bagnavano il suo viso. Tom chiuse gli occhi sentendo dentro il petto un peso esplosivo, un miscuglio di emozioni ed aggrottò le sopracciglia non riuscendo a trattenere un altro singhiozzo.
    -Bill…noi…noi è adesso che vogliamo farlo, è adesso che lo desideriamo. Ma Bill, se noi…se stasera noi facciamo l’amore…domani mi ameresti ancora come hai sempre fatto? Domani risvegliandomi nel tuo letto, troverò il mio Bill accanto a me? Troverò il mio gemello?-
    Lo guardava sbattendo le palpebre.
    -Io non voglio perderti…voglio averti sempre così…-
    Tom lo abbracciò continuando a piangere.
    -Questi ultimi due giorni sono stati…sono stati incredibili. Ma…anche se fare l’amore con te è la cosa che più desidero, ho paura di perdere quello che abbiamo. -
    Tom parlava con le labbra ancora poggiate sulla sua spalla e tirò su col naso, ormai aveva perso il controllo delle lacrime.
    -Tomi…ti prego non piangere. Nessuno ci obbliga.-
    Bill carezzò i lunghi rasta del fratello tentando in quel modo di tranquillizzarlo e riflettendo su ciò che gli aveva appena detto.
    -Ti prego…smetti di piangere, non riesco a vederti così.-
    Ma Tom rimaneva immobile, abbracciato a lui a piangere lacrime di delusione e frustrazione.
    -Posso baciarti, Bill?-
    Bill sgranò gli occhi a quella domanda.
    -Perché me lo chiedi?-
    Fece scostare Tom dalla sua spalla per guardarlo negli occhi. Adesso sentiva anche lui un fastidioso pizzicore agli occhi.
    -Perché, Tom?-
    Non si sentiva forse in liberà di farlo? Tom lo guardava in silenzio con gli occhi e le labbra arrossate. Quelle labbra che non potè fare a meno di baciare ancora una volta. Fu un bacio traboccante di amore, di paura, di rabbia e rammarico, dal sapore dolce ed amaro. Un gusto talmente forte che tolse ad entrambi la forza nelle gambe, Bill scivolò lentamente sul pavimento, con la schiena ancora a contatto con il muro e Tom si lasciò cadere sul pavimento con lui.
    -Scusami…-
    Così dicendo Tom fece aderire le loro fronti e chiuse gli occhi, poi si alzò, aprì la porta e fece per uscirvi. Fu un attimo. Un solo, brevissimo istante in cui la mente di Bill era pervasa da un unico pensiero: non poteva lasciarlo andare. Non poteva lasciare che Tom uscisse da quella porta perché era sicuro che se ne fosse uscito, non vi sarebbe più rientrato allo stesso modo. Tom gli aveva chiesto di baciarlo. Gli aveva chiesto il permesso. Fu a causa di quella domanda che Bill ebbe la certezza che le cose sarebbero cambiate se entrambi avessero lasciato la paura prevalere, se avessero vissuto entrambi con il rimpianto, se non avessero almeno provato.
    Bill si alzò di scatto e trattenne Tom per un braccio attirandolo verso di sé.
    -Non farmi questo…non rinunciare…-
    Poi lo baciò ancora cercando di far trasparire con quel bacio quasi disperato i suoi sentimenti. Era il suo ultimo tentativo. Tom rispondeva come vittima a quel bacio.
    -Anch’io sono spaventato. Ma ho la certezza che non cambierà nulla. Che domattina tu ed io saremo gli stessi di adesso, che tu sarai sempre mio fratello, il mio gemello, la mia vera ricchezza. Io lo so. Lo so perché mi fido di te. Ti prego…non aver paura, fidati di me...-
    Gli sfiorava il braccio con la mano e Tom lo guardava stringendo ancora il pomello della porta socchiusa.
    -Non permetterei mai a questa cosa di rovinare ciò che abbiamo. Se non ne fossi sicuro non mi sarei nemmeno sognato di chiederti...di chiederti di fare l’amore.-
    Si morse poi nervosamente il labbro inferiore, si sentiva trafitto da quegli occhi così simili ai suoi che adesso lo guardavano in cerca di forza , che lo guardavano cos’ ricchi: ricchi di essenza, di sentimenti, di paure. Quelle paure che non avrebbe mai potuto superare se non si fosse concesso al rischio.
    -Le cose tra noi potrebbero cambiare solo...solo se lasciamo sospesa quest’opportunità, solo se non ci proviamo, almeno. Tom non possiamo sapere cosa potremmo perdere. Se non rischiamo, noi non sapremmo nemmeno che cosa potremmo trovare…-
    Fece una pausa ed inspirò con lentezza in quel momento più impaurito che mai.
    -Ti prego non uscire da questa stanza…Rimani con me stanotte…-
    Un conflitto aspro accendeva l’animo di Tom, una battaglia tra sentimenti in contrasto, tra coscienza e gusto del rischio, tra desiderio e senno.
    Una forza astratta mosse la sua mano che chiuse lentamente la porta e girò la chiave nella sua toppa.
    Bill si lasciò sfuggire un sospiro e, prendendo ancora una volta il suo viso tra le mani, lo baciò sorridendo contro le sue labbra.
    E adesso che si guardavano negli occhi, ora che l’uno si rispecchiava nello sguardo dell’altro, adesso nessuno dei due aveva più paura.

    Mein Herz Brennt -babsi m

    Quanto ho adorato queste pezzi *-*
     
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    Mein Herz Brennt -babsi m
    dio che spettacolo *_* no la devo leggere assolutamente
     
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    Un dolore dolce, bellissimo e terribile.
    La cosa più giusta e più pura, la più sporca e la peggiore.
    Quella mattina amai mio fratello carnalmente, per la prima volta.
    La prima di molte.

    I fiori del Male di †Stand.My.Ground†
     
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    Appoggiò la schiena al muro sentendo lo stomaco stringersi sempre di più. Aveva voglia di rinchiudersi in bagno. Aveva voglia di morire.
    Pensò che la sua stanza fosse troppo lontana. Un fottuto corridoio troppo lungo. Scivolò fino al pavimento e socchiuse gli occhi.

    Suo fratello gemeva.

    Bill non era certo un santo, ma era migliore di lui, questo di sicuro. Lui non si era mai fatto problemi a passare la notte con una ragazza di cui non conoscesse nemmeno il nome.
    Non si era mai posto il problema di ferire qualcuno. In ogni caso venivano sempre prima lui e i suoi stupidi bisogni.
    A volte si sentiva un animale, incapace di provare un qualsiasi sentimento. Sapeva che molti lo credevano così e lui, col tempo, ci si stava abituando, si stava comportando esattamente come l’immagine che gli altri avevano di lui.

    Solo Bill non lo giudicava. Non condivideva il suo comportamento e spesso, quando Tom andava dal suo fratellino dopo una bella scopata, poteva vedere gli occhi di Bill farsi tristi.
    Andava sempre così. Tom non riusciva mai a far essere Bill fiero di lui. Tom deludeva sempre Bill.
    E Bill non glielo faceva, comunque, mai pesare. Lo sosteneva sempre anche se si stava comportando nel modo peggiore.

    “Non capirò mai il tuo modo di comportarti. Ma è una tua scelta, perché dovrei giudicarti?”

    E adesso suo fratello gemeva. I suoi sospiri facevano così male. Non lo capiva, assolutamente non lo capiva.
    Pensava solo che la situazione si era rivoltata. Bill si divertiva e lui soffriva.

    Ma perché?

    “Tomi… non pensi di meritare qualcuno che ti ami?

    Solo Bill l’amava. E adesso lo stava ammazzando.

    Hidden di Neidelunare
     
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  5. NeideLunare
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  6. ~ SweetTemptatìon}
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    Non saprei come definirlo questo momento. Probabilmente perché non esistono definizioni.
    Potrei dire perfetto, ma in realtà cos'è la perfezione?
    La perfezione sarebbe perdermi negli occhi di Bill.
    Sì, probabilmente è davvero un momento perfetto.Di quelli che, comunque andrà, ci saranno per sempre a ricordarti che ogni tanto la vita diviene stupenda. Di quei momenti che ti danno la speranza quando non hai più la forza di andare avanti.
    E' decisamente il mio momento. Quello che ho aspettato da sempre.
    E Bill sorride.
    Quanto mi uccida e mi faccia allo stesso vivere quel sorriso è sconvolgente. Mi accorgo di aver sempre vissuto per un attimo così. Ho sempre vissuto per lui, nutrendo la speranza che lui lo capisse. Non mi sono mai aspettato niente, non avrei mai potuto farlo.
    Io ero solo disposto a dargli... amore incondizionato.
    Quasi come una droga, dipendere da lui. Dipendere da una qualche sconosciuta connessione tra noi due.
    E sentirlo. Sentirlo respirare da lontano. Sentirlo e vederlo semplicemente vivere. Forse per questo siamo nati insieme. Per questo siamo gemelli... Io avrei dovuto insegnare a lui, io avrei dovuto farlo vivere.
    Tremendamente collegati. Irreversibilmente intrecciate le nostre vite.
    Sorride ancora e mi tocca.
    Mi stringe i fianchi con le braccia e le sue mani sono sopra le mie. Sorride, poggiando la testa sulla mia spalla. Mi respira sul collo... Respira il mio profumo, Bill respira il nostro profumo.
    Il tempo si ferma, pare scorrere così lentamente.
    Un'istante ed un altro ancora...Il nostro infinito.
    Ci sono tutti. Andreas con la sua nuova ragazza, Georg e Gustav con le loro nuove amiche.
    Socchiudo gli occhi e assaporo il dolce profumo dell'aria. Fiori, erba e... sereno.
    Profumo di nuovo, profumo di buono.
    E' un pic- nic di quelli che si vedono solo nei film. Tutto è al giusto posto. Niente stona. Persino il sole e il vento... Sono qui solo per noi.
    Andreas canticchia mentre io e Georg lo accompagniamo con i nostri strumenti.
    La musica mi unisce a Bill.
    La musica riempie l'aria. Ci fa scoppiare le orecchie. Penetra nel nostro essere.
    Non credo di averci ancora sperato. Sperare di avere ancora le sue mani nelle mie, vedere quel sorriso e sentirlo così vicino. Ma succede, sta succedendo.
    Così lentamente...
    Siamo insieme.
    E' forse davvero solo un attimo. Muove piano la testa come seguendo il ritmo della mia chitarra.
    “Bill, ti amo sopra ogni cosa, lo sai vero?”
    E' un sussurro. Piano, glielo dico piano per paura che possa volare via.
    Bill lo sa, per questo mi concede la sua presenza, per questo è con me adesso. E' il nostro momento magico.
    Sa che non tornerà...so che non tornerà. Bill scapperà via ancora, ma adesso è qui.
    Apre gli occhi e mi sorride.
    Ammazzami Bill, ammazzami con il tuo sorriso. Ridammi la vita con un tuo tocco.
    Sii qui per me Bill, solo per me.
    Diglielo ancora, diglielo sempre.
    “Ti amo...”
    Lo faccio, lo farò. Sarà sempre così. Eternamente così.
    Ed adesso che mi rendo conto che la mia vita potrebbe finire anche così. Che potrei andarmene, perché quello che volevo l'ho avuto. Tutto quello per cui ho sacrificato e sudato... e pianto.
    Tutto quello per cui ho sentito il cuore scoppiarmi. Semplicemente la sua voce.
    “To...Tomi”
    Per amore. Solo per amore.
    Il mondo va avanti, continua a girare. Gli uomini respirano, aprono gli occhi al mattino. Osservano il sole sentendosi pieni, completi.
    E a volte i miracoli succedono. A volte la vita ti sorride in maniera così raggiante.
    Per lo stesso amore, sempre e solo per amore continuerò ad amare te. Te che sei il mio angelo perfetto. Amerò te che sei i miei silenzi. Amerò questa tua voce, che finalmente lacera i miei timpani. Amerò te che sei qui, adesso. Ti amerò quando non ci sarai.
    Sarà solo per amore...
    Soltanto per amore...
    “Ti amo, Tomi...”

    Für Liebe di NeideLunare

    La citerei tutta, ma questo pezzo, l'epilogo, è la parte più bella.
    Ho amato sta storia, è stata tra le prime che ho letto. E' unica.
     
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    ù.ù grande Neidelunare
     
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  8. Juls;PornoMuffin
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    Visto, vita? ù.ù
    Non sono l'unica tua fUn ù.ù
     
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  9. NeideLunare
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    Oddio, sono commossa ç___ç
     
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  10. egittofona
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    CITAZIONE
    Si tolse le scarpe e sollevò le lunghe gambe sul sedile, piegandole sotto di sé e voltandosi fino a fronteggiare Tom al posto di guida.
    «Parlami di nuovo di dove stiamo andando» disse, appoggiando la testa sulla sua spalla.
    «È un posto molto lontano da qui» iniziò Tom, gli occhi sulla strada. «C’è sempre il sole, lì. Puoi vestirti come ti pare e non importa a nessuno.» Guardò Bill, allora, un sorriso di scherno sulle labbra.
    Lui ridacchiò e fece la linguaccia al suo gemello.
    «Tutte le persone sono molto amichevoli» continuò Tom. «e la cosa migliore di tutte, nessuno lì ci conoscerà.»
    «Quella sarà una bella cosa» sospirò Bill.
    «Sarà fantastico» lo corresse Tom.
    Avevano raggiunto la vecchia autostrada che li avrebbe portati fuori dalla città lungo le strade di periferia. Era piuttosto in disuso ora che tratti di strada più nuovi e convenienti erano stati pavimentati. Questa vecchia strada era vuota, stretta e scura, perfetta per loro e la loro grande fuga.
    «Voglio camminare per le strade tenendoti per mano» disse Bill, allungando un braccio ad accarezzargli la mascella con la mano.
    Tom si appoggiò al tocco e chiuse leggermente gli occhi. «Dove stiamo andando, potrai farlo.»
    «Voglio vivere in una casa dove abbiamo la stessa camera da letto, lo stesso letto, e a nessuno importa» disse Bill malinconicamente.
    «Sarà fatto» gli promise lui con un sorriso.
    «Voglio che tu mi baci ovunque andiamo, anche in pubblico» disse il moro, tirandogli delicatamente l’orecchio.
    «Prova soltanto a fermarmi» disse Tom, sogghignando.
    «Ho intenzione di fare colazione tutti i giorni con un gelato» gli disse Bill con decisione.
    «Bene, ti voglio bello grasso» lo prese in giro lui.
    Bill rise, prima di riprendersi leggermente dall’ebbrezza e fissare suo fratello.
    «Voglio che tutti sappiano che sono tuo» gli disse piano.
    Tom annuì. «Lo sapranno, me ne assicurerò.»
    Il moro gli sorrise caldamente e si rannicchiò in un fagotto ancora più piccolo, chiudendo gli occhi ed emettendo un piccolo verso di compiacimento quando avvertì una mano muoversi tra i suoi capelli.

    Road to nowhere Autrice: Haylz
    (verso nessun-luogo)


    CITAZIONE
    E poi fu tutto semplicissimo. Molto più facile e veloce del previsto.
    La mano di Bill ripeté il suo percorso al contrario. Dalla schiena di Tom al pavimento, dal pavimento alla schiena di Tom.
    Dovevi amarmi davvero tanto se non te ne sei accorto, Tomi, se non hai capito.
    Gli ansiti che gli riscaldavano il collo confluirono in un unico debole rantolo e le sue dita s'intorpidirono all'istante, serrate intorno a un manico di legno perfettamente levigato, mentre qualcosa di sgradevolmente caldo gli macchiava la pelle.
    Maledizione a te che sei nato in quello stesso giorno.
    Bill represse a stento un singulto e serrò gli occhi, perché non voleva vedere quelli di Tom spalancarsi, né immaginare il suo cervello ormai incapace di distinguere lo stupore dall'agonia, né la sua carne lacerarsi, sporcandosi – o forse purificandosi – con il suo stesso sangue.
    Maledizione a te che sorridevi sempre.
    Non avrebbe mai pensato che, nell'uccidere un essere umano, così, a sangue freddo, potesse esistere un particolare terrificante come la totale assenza di resistenza da parte della vittima. Perché fu proprio questo che successe: nonostante Bill stringesse il gemello con tutta la forza che aveva in corpo mentre la lama penetrava fin quasi a sfiorare le ossa, Tom non fece altro che accasciarsi contro di lui. E tossire.
    Tossire sangue.
    Maledizione a te che mi hai fatto innamorare.
    Trattenne il fiato mentre sentiva le dita perdere definitivamente la sensibilità.
    Dovevo tenerti…
    Fu con un lamento straziato che sfilò il coltello dal corpo di Tom, freddo, eppure più vivo che mai, scosso dagli ultimi respiri, ormai confusi con i tremiti.
    …tu, con me, non hai fatto altro. Per tutta la vita.
    Fu solo quando Tom scivolò scompostamente sul poco spazio libero rimasto sul materasso – e poteva anche darsi che stesse dormendo, sì, forse stava solo dormendo – e il coltello cadde sul pavimento con un tintinnio sinistro, che Bill riuscì a gridare

    Nymphomaniac Fantasia Autore: Vitto_LF




    KissKiss

    Edited by egittofona - 24/5/2009, 12:47
     
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  11. Vitto_LF
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    Non me lo dire O_O
     
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  12. xRette Michx
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    CITAZIONE
    Ei, cos'è quella faccia?- continuò a ridere appallottolando dell'altra neve tra le mani.

    -Puoi ripetere perfevore?- chiesi rimanendo immobile tra la neve.

    -Cosa?-

    -Ripetilo!-

    -Ti amo!-

    -Ripetilo ancora- urlai.


    There’ll be days
    We’ll be on different sides but
    That doesn’t last too long
    We find ways to get it on track
    And know how to turn back on




    -IO AMO BILL TRUMPER- gridò ridendo.


    -Dio- mormorai mentre le lacrime scendevano veloci sulle guance.

    -Ti amo- sussurrò avvicinandosi a me e lasciando sciogliere la neve sulle mie mani intrecciate alle sue.

    -Ti amo anche io Tom Kaulitz- piagniucolai stringendo gli occhi.
    -Hei piccolo non piangere così però- rise poggiando la sua fronte sulla mia.

    -Scusa, è che...- e immersi la testa nella sua grande felpa.


    Cause it’s us against the world
    You and me against them all
    If you listen to these words
    Know that we are standing tall
    I don’t ever see the day that
    I won’t catch you when you fall
    Cause it’s us against the world tonight



    -Grazie- sussurrai mentre sentivo le sue mani lasciare le mie e stringersi forte attorno a me.

    -Grazie a te piccolo- disse e percepii chiaramente la sua voce incrinata.
    Alzai il volto notando delle lacrime percorrere le labbra perfette.
    Poggiai le mie mani sulla sua schiena e sorrisi.



    Cause it’s us against the world




    Chissà se la notte avrebbe avuto il coraggio di calare quella sera.
    Mi sporsi un poco e con dolcezza baciai le sue labbra.



    Cause it’s us against the world

    tonight...

    Hai paura della notte? - MissMiky Chan
     
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  13. egittofona
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    CITAZIONE
    Fanculo il mondo, sarebbe andato tutto bene, non importava cosa sarebbe successo.

    Tom aveva detto per sempre e Bill gli credeva. Si rannicchiò ancora di più nelle coperte e spense la lampada, facendo sprofondare la stanza nell'oscurità.

    Bill non sapeva che sensazione desse un per sempre, ma pensò che doveva essere qualcosa di caldo e morbido come quello.

    Don't tell mom Autrici: undrockroll e cynical terror

    -E' la mia frase preferita in assoluto *__* -






    KissKiss
     
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  14. Vitto_LF
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    Quoto straquoto quotissimo, soprattutto l'ultima frase *-*
     
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  15. ;HachiBLOOD™
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    Oddio che bella quella parte di DTM *-*
    L'ho amata con tutto il cuore quella FF <3
     
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287 replies since 19/5/2009, 19:25   7704 views
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