> Schneesturm

Sospesa

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    waaaaaaaaaaa che bella twincestina :1:

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  2. xRette Michx
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  3. alexis89
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    oddio è bellissima questa twincest.. *___*

    ma quando posti??
     
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  4. xRette Michx
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    uhm appena finiscono di betare xD
    quindi penso tra 10 minuti ^^
     
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  5. Toxic_Girl__SucksALOllYpOp_xX
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  7. Toxic_Girl__SucksALOllYpOp_xX
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  8. xRette Michx
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    Schneesturm



    capitolo 2


    -Padre che cosa sta succedendo?-

    Un ragazzo moro era apparso in cima alle scale. Una lunga vestaglia nera ricamata finemente a mano copriva la sottile camicia bianca che – secondo Tom- il ragazzo doveva aver usato per dormire.

    I lunghi capelli neri erano lasciati scomposti sulla schiena mentre una ciocca ribelle faceva capolino dalle spalle. Il viso era contratto in una espressione confusa.

    -Niente figliolo, torna a letto.- tuonò nuovamente il padrone di casa.

    Tom, incantatosi ad ammirare la figura del ragazzo, non si accorse dell’uomo che si avvicinava pericolosamente al suo viso.

    -Ho detto fuori! Non voglio straccioni nella mia casa!-

    Il biondo scosse il viso staccando gli occhi dal ragazzo in cima alle scale.
    -Si, scusatemi, tolgo il-

    -Arold come potete?!- Il giovane scese velocemente le scale trattenendo un lato della lunga vestaglia per non inciampare.

    -Signorino, le conviene tornare nelle sue stanze, vostro padre è di cattivo umore- Il servitore gli si avvicinò cautamente poggiando una mano sulla spalla magra.

    -No, non permetterò che mio padre si comporti in questo modo con un povero viandante-
    Il moro scansò con delicatezza la mano dell’uomo e si diresse verso il padre.

    -William, non sono cose che competono ad un giovine, ritiratevi nelle vostre stanze, a questo mendicante penserò io- disse l’uomo prendendo Tom per un braccio e cercando di trascinarlo verso la porta; William si affrettò a sbarrargli la strada.

    -Non provateci, questa è anche casa mia dimenticate?- i suoi occhi si assottigliarono leggermente mentre con le mani scioglieva la presa dell’uomo sulla spalla di Tom.

    -E cosa pensate di fare? Non voglio che questo…- fece una pausa scoccando una breve occhiata al ragazzo a fianco a lui -…ragazzo… alloggi nel mio castello!- impose il padre.

    -Non ci sarà nessun problema, alloggerà nelle mie stanze che, come ricorda il testamento di mia madre, sono di mia assoluta proprietà- William non si fece scoraggiare e, posando una mano sulla schiena del ragazzo, lo spinse delicatamente verso le scale.

    -William come potete fidarvi? Cosa sapete di questo ragazzo? Potrebbe essere chiunque!-
    L’unica risposta che ricevette fu il sordo rumore di una porta pesante che si chiudeva .



    ***



    Il moro sbuffò irritato sedendosi sul letto.

    Tom doveva ancora capacitarsi di tutto ciò che era successo.

    Non era sicuro di ciò che poteva fare o dire, quindi stava in piedi sulla soglia della porta, le spalle appoggiate leggermente contro di essa, come se questa si dovesse aprire da un momento all’altro facendolo cadere a terra.

    William alzò il capo di scatto.

    -Dunque, tu chi sei?- disse alzandosi dal letto.
    Tom deglutì.

    Quel ragazzo visto da vicino era di una bellezza impressionante e decise che no, il quadro che lo ritraeva non gli rendeva giustizia.

    -Tom, Tom Kaulitz signore- rispose a bassa voce.

    -Tom, non sia spaventato, non sono come mio padre, da lui ho ereditato il cognome e beh, questo-
    Spiegò allargando le braccia ed indicando la stanza che lo circondava.

    Tom sorrise leggermente staccandosi dalla porta.

    Fece per aprire bocca quando William lo interruppe.

    -Seguitemi, vi darò vestiti puliti e chiederò a Edmund di portarvi nella stanza da bagno-
    -Signore io… perché state facendo tutto questo? Vostro padre ha detto-
    William si voltò di scatto bloccandosi sul posto.

    -Non posso sopportare che mio padre tratti così le persone. È avido ed egoista e possiede tanto di quell’oro da sfamare i popoli di tutta la ragione, eppure non ha mai fatto niente per aiutare la povera gente di Schneesturm. Al contrario, impone tasse che i cittadini a malapena riescono a pagare. Ha vietato asilo a centinaia di viandanti come voi, negandogli la possibilità di sopravvivere alle intemperie di questo paese. Ed ora che ho finalmente raggiunto la maggiore età ed il testamento che mia madre ha lasciato gli impone di cedermi metà dei suo possedimenti e quindi metà di questo enorme castello, posso riscattarmi ed uscire dalle cattive dicerie delle persone che giudicano me come la copia esatta di quell’uomo che ancora si considera mio padre.-

    William sospirò abbassando le spalle sotto il penso di quel discorso così pieno di cattiveria.

    Tom gli si avvicinò lentamente.
    -Voi non potete essere come vostro padre-
    Il moro alzò nuovamente lo sguardo. –Da cosa potete capirlo Tom? In fondo non siete di questo posto…-
    -Il motivo più semplice lo dimostra la mia presenza qui. In fondo vostro padre ha ragione, non sapete chi io sia…-

    William si rese conto che sì, Tom aveva ragione. Non sapeva l’esatto motivo che lo aveva portato a fidarsi di quel ragazzo dal dolce sorriso. Lo aveva accolto in casa sua, nella sua stanza, gli aveva parlato di suo padre. Non sapeva chi poteva avere davanti.


    Qualcosa, nel profondo del suo cuore, gli diceva che il giovine che stava ora dinnanzi a lui non rappresentava un pericolo.

    Si trattenne però dal riferirglielo.

    -Avete ragione Tom. In questo momento io ripongo in voi la mia fiducia, potrete fare altrettanto?-
    Il giovane annuì con forza sorridendo – Avete la mia fiducia sire-
    -Chiamatemi William, in fondo ho solo diciotto anni- sorrise.
    -Ora seguitemi, vedrò di trovare qualcosa di comodo da prestarvi- spiegò il moro avvicinandosi ad un enorme comò di legno scuro intagliato finemente.

    Scorse piano i cassetti aprendone soltanto l’ultimo.

    Cercò tra camicie, pantaloni e vestaglie ed estrasse due capi; una camicia bianca ed un paio di pantaloni marroni.
    Si alzò e li porse a Tom gentilmente.

    -Da quanto mi sembra di vedere dovrebbero starvi,chiamerò Edmund che vi porterà nella stanza da bagno. Quando avrete finito tornate qui e vi porterò personalmente nelle cucine. Avrete fame giusto?-

    Tom annuì con esitazione prendendo gli abiti offertigli dal ragazzo e seguendolo verso la porta.
    -Edmund?- chiamò a voce alta.

    La porta dirimpetto alla sua si aprì strisciando sul pavimento ricoperto da un tappeto dai colori sgargianti.

    -Sì signorino, desidera?- chiese mentre usciva dalla porta, facendo un breve inchino e avvicinandosi ai ragazzi.
    -Scorti Tom nella mia stanza da bagno, gli illustri dove trovare ciò ce gli serve e vada in cucina ad avvertire la cuoca, voglio che prepari ciò che di meglio sa fare- spiegò brevemente William.
    -Certo Signorino provvederò subito- si inchinò nuovamente il maggiordomo e poi, rivolgendo la sguardo al ragazzo biondo disse – Mi segua, giovine –

    Tom annuì e si avviò dietro all’uomo lanciando una breve occhiata dietro di sé.

    William era nuovamente sparito.



    ***



    -Bene signorino, qui si trovano gli oli da bagno e li invece le pezze di lino per asciugarvi. Se necessitate qualcosa, chiedete pure- Edmund indicò prima una enorme mensola piena di boccette dai colori più disparati e poi un comò sul quale vi erano diverse pezze di lino.

    -Grazie- Rispose Tom.

    Il maggiordomo fece un breve inchino e si dileguò dalla stanza.
    Tom rimase finalmente solo. Si accasciò malamente sul bordo della enorme tinozza in marmo bianco e chiuse gli occhi.

    Fino a poco tempo prima era fuori al gelo mentre ora si trovava nel bagno di un nobile.
    Scattò in piedi quando due serve entrarono con quattro enormi secchi pieni di quella che sembrava acqua calda.

    Li versarono uno ad uno nella vasca da bagno e uscirono dalla stanza inchinandosi brevemente.
    Accostando l’orecchio alla porta Tom le sentì ridacchiare sommessamente.

    -Sapete chi è?- chiese una.
    -Edmund ha detto che è un viandante, il signorino ha deciso di prendersene cura- rispose l’altra.
    Altre risate.
    -Sarà il suo nuovo giocattolino-
    -Non credo, è da anni che non ne ha uno- disse una delle due continuando a ridacchiare.
    Le risate si allontanarono affievolendosi sempre di più.

    Giocattolino? Cosa intendevano con giocattolino? Tom era sempre più confuso.

    Scosse la testa e si avvicinò alla mensola scorrendo con lo sguardo le etichette poste sopra le varie boccette.

    Optò per un olio alla lavanda e si immerse nell’acqua, tentando di scacciare ogni pensiero negativo.



    ***



    Poche ore dopo William e Tom erano seduti sul letto della camera.

    La cena era stata alquanto silenziosa, la cucina era troppo affollata per poter parlare in pace.
    -Quindi avete deciso di abbandonare casa vostra per viaggiare?- chiese William incuriosito, appoggiato alla testata decorata del letto con le gambe incrociate sotto di lui.

    -Si, non sono adatto alla vita nei campi- spiegò Tom, seduto anche lui come il moro.

    -Ma cosa cercate nei vostri viaggi?-

    -Ispirazione. Cerco idee per la mia musica, qualcosa che mi ispiri a suonare- rispose il biondo intento a scrutare lo sguardo attento e curioso dell’altro.

    -Voi suonate?- William rimase stupito dalla risposta del giovane.

    -Sì- e indicò la chitarra abbandonata assieme al sacco che portava dietro nei suoi viaggi.

    William non ci aveva fatto caso; sgranò gli occhi e una idea gli balenò in testa.

    Prese la mano di Tom e lo fece scendere da letto trascinandolo fuori nel corridoio.

    -Seguitemi- disse.

    -Dove stiamo andando?- chiese Tom confuso.

    -Lo vedrete presto- il moro si girò e sorrise.


    Note: ce l’ho fatta u.u
    Non è niente di sensazionale ma è qualcosa xDD
    Ringrazio Giulia per l’enorme pazienza visto che, nonostante il mal di testa, mi ha betato il capitolo.
    Te lo dedico dicendoti che ti voglio bene <3
     
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  9. †Macàbria
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    PRIMAAAAAAA!
    adesso leggo...
     
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  10. Toxic_Girl__SucksALOllYpOp_xX
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    Ma...ma...
    è CORTISSIMO :cry:
    Però.... :1: la amo <3
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  11. †Macàbria
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    waaaaa bellissimo il capitolo *____*
    giocattolino?che cos'è questa storia bill?ù.u
    continua presto <333
     
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    uhuhuhuhu, questa cosa del giocattolino mi intriga U.U


    :1: continua presto
     
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  13. THclari
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    ooooooooooooooooooooooooooooooo
     
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  14. xRette Michx
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    clari? xD

    p.s ora puoi fare il bannerino *flap*
     
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  15. Scricciolo.
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    Giocaaaaaaattoliiiiiiinooo*______________________*
    Allora, ora commento...
    Questa storia mi piace TANTISSIMO perchè è originale, nuova e... e... stupenda!
    Ti ho detto già su msn cosa ne penso*_*
    Non vedo l'ora di leggere un nuovo capitolo
    *_______*
    Bello Edmund come nome
    ù__________ù
    Saluuuuuuuti
    Scricciolo
    *_*
     
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145 replies since 22/12/2008, 22:18   2748 views
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