Ein Normaler Junge Super Held – Un Normale Ragazzo Super Eroe.

Cap. 4

Bill entrò in casa e si tolse la giacca. L’appese all’attaccapanni e entrò in sala.
“Ciao Bill! Com’è andata oggi?”
“Bene..”
Disse tenendo lo sguardo in basso.
“Sicuro?”
“Si.. mamma posso chiederti una cosa?”
“Certo tesoro”
Disse mentre era di spalle, che lavava i fornelli.
“MA.. come.. si fa a capire quando..”
Bill arrossì.
“..quando ti piace qualcuno?”
Simone si voltò e lo vide. Bill aveva lo sguardo rivolto in basso, imbarazzato.
“Ti sei innamorato?”
“No no! Macché!”
Disse guardandola.
“Allora perché questa domanda?”
Bill abbassò lo sguardo imbarazzato.
“C’è.. un ragazzo che è venuto oggi per la prima volta.. e.. mi fa uno strano effetto..”
“Tipo?”
“Tipo.. che mi manca il respiro e che il cuore mi batte a mille..”
“Bill.. forse è la tua prima cotta”
Sorrise.
“Ma mamma è un maschio! Io.. lo sai, non sono gay!”
“Bill..”
Lei s’avvicinò.
“Anche se tu lo fossi, per noi non farebbe differenza.. rimarresti il nostro piccolo e dolce Bill non credi?”
L’abbracciò e gli diede un bacio sulla fronte. Bill sorrise quando lei gli scompigliò i capelli.
“Già!”
Si sentì un urlo. Entrambi si voltarono di scatto.
“Oh no!”
Bill prese la bandana che aveva in tasca e la lego alla bocca poi indossò la lunga giacca nera di pelle e diventò invisibile. Uscì di casa e vide in un vicolo un uomo che aveva bloccato al muro una donna e tentava di violentarla.
“Ehi tu”
Disse Bill comparendo.
“Lasciala stare”
Disse deciso. L’uomo lasciò la ragazza impaurita e guardò Bill.
“E tu chi saresti? L’uomo mascherato?!”
Rise.
“Guardati sei ridicolo!”
Disse. Bill s’avvicinò minacciosamente e l’uomo tirò fuori la pistola. Bill continuò ad avanzare verso di lui e partì un colpo. Bill prese aria e soffiò, congelando il proiettile e facendolo cadere a terra. L’uomo rimase stupito e Bill avanzò verso di lui. Diventò invisibile e l’alzò, sbattendolo sulla macchina. La ragazza rimase a guardare la scena in un angolo, terrorizzata. Bill prese l’uomo e lo mise nel cassonetto della spazzatura. Lo richiuse col coperchio e rise, pulendosi le mani. Si voltò verso la ragazza.
“Stai bene?”
Chiese dolcemente. La ragazza tremò.
“Chi sei..?”
“Chiamami Monsoon.”
La ragazza sorrise.
“Grazie Monsoon..”
Bill sorrise e la ragazza non lo vide.
“Di nulla. Sono sempre pronto a difendere tutti.. ora è meglio che tu vada.”
La ragazza annuì e corse via. Bill guardò il cassonetto e sentì l’uomo che gridava all’interno. Si guardò intorno e vide un divano sfasciato. Lo alzò e lo mise sul coperchio del cassonetto della spazzatura. Rise poi andò via, tornando a casa.